Misure tecniche, organizzative e procedurali adottate nell’ASO O.I.R.M.
S. Anna per ridurre l’esposizione al rischio biologico da Legionella Pneumophila.
Dr.ssa Rabacchi Grace*
Nel mese di luglio 1998 la Direzione Sanitaria dell’A.S.O. Materno Infantile O.I.R.M. S. Anna di Torino è venuta a conoscenza del ricovero e successiva dimissione di un suo dipendente presso l’Ospedale Amedeo di Savoia con diagnosi di polmonite da Legionella Pneumophila – siero gruppo 1.
Nello stesso mese sono state avviate ricerche nell’impianto idrico dell’A.S.O., con esito positivo per Legionella Pneumophila siero gruppo 3-6.
Il comitato per il Controllo delle Infezioni Ospedaliere (C.I.O.) ha concordato una strategia per la prevenzione ed il controllo delle Legionellosi, dando priorità alla riduzione dei rischi alla fonte, mediante misure di protezione collettiva con i seguenti interventi:
1) sorveglianza attiva delle polmoniti nosocomiali dove si evidenzia l’assenza di casi;
2) misure di prevenzione e controllo nell’impianto idrico con manutenzione periodica di serbatoi e depositi di acqua (pulitura più disincrostazione chimica);
3) procedure di decontaminazione mensile di frangiflussi di rubinetti e docce per decalcificazione;
4) installazione, in aree come Centro Trapianti Midollo Osseo, di dispositivi filtranti anti batterici monouso ai rubinetti e docce;
5) aggiornamento delle procedure comportamentali per aerosol- ossigenoterapia;
6) informazione e formazione agli operatori sanitari;
7) procedure di bonifica dell’impianto idrico mediante ripetuti shock termici (raggiungimento nell’acqua distale di temperature superiori a 65° C con scorrimento per 30 minuti e mappatura del sistema);
8) sperimentazione di iperclorazione shock in Palazzina AVIS, opportunamente isolata.
I risultati degli interventi di bonifica ambientale eseguiti dal Dipartimento di Sanità Pubbliche e Microbiologia dell’Università di Torino sono soddisfacenti a breve termine (15-20 giorni).
È in atto un monitoraggio dei suddetti campionamenti colturali ambientali nel tempo. Si prevedono comunque periodici interventi di shock termico, associati ad una clorazione di mantenimento.
Per l’individuazione di strategie di intervento il CIO ha fatto riferimento alle indicazioni di prevenzione e controllo più recenti, quali:
* Azienda Sanitaria Ospedaliera OIRM – S. ANNA, Direzione Sanitaria di Presidio, Torino.
1 Tagete n. 4-2001
Ed. Acomep
- Circolare dell’Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte del 20/10/98;
- Documento 4 Aprile 2000 della Conferenza Stato Regioni “linee guida per la prevenzione e il controllo della Legionellosi”;
- CDC Guidelines for Prevention of Nosocomial Penumonia 1997;
- ISS La Legionellosi - Manuale di epidemiologia, microbiologia e clinica 1991;
- OSHA Manuale Tecnico.
L’esperienza ci insegna che è necessario affrontare i problemi ambientali in modo coordinato ed integrato fra i vari servizi dell’Ospedale, tenendo conto delle specifiche competenze e professionalità:
Direzione Sanitaria: coordinamento igienico-organizzativo – CIO – informazione.
U.O.A. Sicurezza Ambientale ed individuale: valutazione del rischio – procedure di sicurezza.
Medici Competenti: sorveglianza sanitaria.
U.O.A. Tecnico: descrizione dell’impianto idrico con evidenza di rami morti con ristagni d’acqua – danni alle tubazioni – descrizione degli impianti di condizionamento per escludere la presenza di torri di raffreddamento ed il rischio di aerosol contaminanti – progettazione di nuovi impianti idrici autonomi – pulizia periodica documentata degli impianti.
2 Tagete n. 4-2001
Ed. Acomep