DIREZIONE GENERALE PER LE POLITICHE ATTIVE, I SERVIZI PER IL LAVORO E LA FORMAZIONE
Programma Operativo Nazionale Governance e Azioni di Sistema Fondo Sociale Europeo- Obiettivo Convergenza 2007-2013 Asse E - Capacità istituzionale
Progetto “Semplifica Italia”. Cantieri regionali per la semplificazione
LINEA1-METODOLOGIE E STRUMENTI PER LA REALIZZAZIONE DI POLITICHE E AZIONI INTEGRATE DI SEMPLIFICAZIONE E LA CREAZIONE DI UN AMBIENTE FAVOREVOLE PER LE PMI
Attività 1.1 - Sviluppo e diffusione di metodologie per la realizzazione di azioni integrate per la semplificazione e la razionalizzazione delle procedure amministrative (punto 11 condizionalità ex
ante) e per la misurazione e la riduzione degli oneri regolatori e dei tempi
1.1 - 4 Ricognizione delle buone pratiche di semplificazione
Dicembre 2014
SOMMARIO
PREMESSA ... 4
1. INTERVENTI DI SEMPLIFICAZIONE DI CARATTERE GENERALE ... 5
Regione Abruzzo ... 7
Regione Basilicata ... 8
Regione Calabria ... 8
Regione Campania ... 11
Regione Emilia Romagna ... 13
Regione Friuli Venezia Giulia ... 14
Regione Lazio ... 15
Regione Liguria... 16
Regione Lombardia ... 18
Regione Marche ... 19
Regione Molise ... 21
Regione Piemonte ... 21
Regione Puglia... 22
Regione Sardegna ... 23
Regione Siciliana ... 25
Regione Toscana ... 27
Regione Umbria ... 30
Regione Veneto ... 31
2. SEMPLIFICAZIONE DELL’AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA ... 33
Regione Lombardia ... 33
Regione Puglia... 34
3. ATTUAZIONE DELLA DISCIPLINA AUA ... 36
Regione Lombardia ... 36
Regione Piemonte ... 38
Regione Sardegna ... 38
Regione Veneto ... 39
4. TAVOLI INTERISTITUZIONALI E COOPERAZIONE CON GLI STAKEHOLDER ... 40
Regione Abruzzo ... 40
Regione Emilia‐Romagna ... 41
Regione Friuli Venezia‐Giulia ... 43
Regione Lazio ... 44
Regione Lombardia ... 44
Regione Marche ... 46
Regione Piemonte ... 47
Regione Toscana ... 47
Regione Umbria ... 51
Regione Veneto ... 52
PREMESSA
La semplificazione amministrativa è stata oggetto di importanti interventi regolativi negli ultimi anni. I principali problemi che sono stati affrontati dal legislatore sono collegati essenzialmente alla lunghezza delle procedure, alla eccessiva complicazione delle stesse anche per la molteplicità dei soggetti pubblici coinvolti in base al sistema di regolazione multilivello presente nel nostro ordinamento.
Una delle finalità perseguite è anche “semplificare la semplificazione” attraverso l’introduzione di modelli uniformi per Regioni e Comuni in materia di scia, permesso di costruire, autorizzazione unica ambientale,mediante un sistema interistituzionale di coordinamento dei diversi interventi in materia che può essere formalizzato, ad esempio, tramite intese.
Un obiettivo specifico del Progetto “Semplifica Italia. Cantieri regionali per la semplificazione” è quello di sostenere e monitorare l’attuazione delle misure previste dal decreto legge “Semplifica Italia” e da altri provvedimenti, tra i quali rientrano le misure adottate a livello regionale. E’ stata, dunque, svolta una ricognizione di alcune esperienze attuative della disciplina in materia di semplificazione e miglioramento della qualità della regolazione, con particolare riferimento:
1. alle iniziative di semplificazione di carattere generale, relative tanto ai profili organizzativi del personale delle pubbliche amministrazioni quanto agli aspetti procedimentali (ad es. termini di conclusione dei procedimenti, obblighi di trasparenza, ecc.);
2. alla semplificazione della procedura di rilascio dell’autorizzazione paesaggistica, da tempo segnalata, da cittadini e imprese, come una delle procedure più onerose e su cui intervenire;
3. all’implementazione, a livello regionale, delle norme in materia di Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) entrata in vigore con il d.P.R. 13 marzo 2013, n. 59;
4. ai metodi di condivisione, collaborazione e partecipazione dei soggetti pubblici e privati rappresentativi dei cittadini e delle imprese (stakeholder), coinvolti nella definizione e nel monitoraggio delle politiche di semplificazione.
La ricognizione ha riguardato sia le Regioni dell’Obiettivo Convergenza destinatarie del progetto, (Campania, Calabria, Puglia e Sicilia) sia le scelte delle altre amministrazioni regionali, riportate seguendo un mero ordine alfabetico, che hanno già recepito le recenti disposizioni statali relative ai sopracitati oggetti ed hanno rafforzato a tal fine le misure organizzative necessarie all’attuazione delle politiche di semplificazione, prevedendo anche l’adozione di piani o programmi in materia (ad esempio Regione Toscana, Regione Umbria, Regione Emilia Romagna, Regione Sardegna).
1. INTERVENTI DI SEMPLIFICAZIONE DI CARATTERE GENERALE
La celerità nella conclusione del procedimento costituisce un tipico intervento a carattere trasversale che persegue l’obiettivo della semplificazione nonché dell’efficienza e dell’efficacia nel rapporto del privato con la Pubblica Amministrazione.
Importanti previsioni su questo specifico aspetto sono contenute nella legge anticorruzione 6 novembre 2012 n. 190 “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione” che ha introdotto alcune modifiche e integrazioni alla legge n. 241 del 1990. Si dispone che, nell’ambito della attività previste dal piano nazionale anticorruzione, anche al fine di assicurare l’attuazione coordinata delle strategie di prevenzione e contrasto della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione,venga monitorato il rispetto dei termini, previsti dalla legge o dai regolamenti, per la conclusione dei procedimenti e i relativi risultati devono essere consultati nel sito web istituzionale di ciascuna amministrazione.
Il decreto legislativo14 marzo 2013, n. 33 Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni, prevede per la Pubblica Amministrazione obblighi di pubblicazione anche con riferimento ai tempi procedimentali il cui inadempimento costituisce elemento di valutazione della responsabilità dirigenziale1.
In attuazione di questa previsione sui siti istituzionali delle amministrazioni, normalmente nella sezione
“Amministrazione trasparente”,sono riportate informazioni sulla durata del procedimento e sulle conseguenza in caso di ritardo nella conclusione dello stesso.
Gli sviluppi futuri: l’Agenda per la Semplificazione 2015‐2017
Il quadro normativo di riferimento in materia di semplificazione è in continua evoluzione. L’art.
24,comma 1,decreto‐legge 26 giugno 2014, n.90 convertito con modificazioni dalla legge n.114 del 2014 recante Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari,ha previsto l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, entro il 31 ottobre 2014, previa intesa con la Conferenza Unificata,dell’ Agenda per la semplificazione per il triennio 2015‐
2017,strumento di programmazione delle politiche di semplificazione, concernente le linee di indirizzo condivise tra Stato,regioni,province autonome e autonomie locali con il relativo cronoprogramma per la loro attuazione.
Il 13ovembre 2014 è stata sancita la richiamata intesa (art. 9,comma 2,lett. b, d.lgs. n. 281 del 1997)2 e per la prima volta in Italia, i diversi livelli istituzionali hanno assunto un comune impegno ad assicurare l’effettiva realizzazione degli obiettivi individuati3.
1 Sul tema della trasparenza si rinvia a Marco Barbieri, Sergio Talamo Lo Stato aperto al pubblico. Edizioni Sole 24Ore 2014
2 Si richiama in proposito anche l‘accordo interistituzionale tra il Governo, l’ANCI, l’UPI e la Conferenza delle Regioni del 5 giugno 2014 “Italia semplice. Alleanza istituzionale per rilanciare la funzione pubblica nel Paese”, al punto 3 Semplificare per crescere. ridefinire e rendere semplici le procedure prevede anche l’adozione di una agenda per la semplificazione condivisa tra Stato,Regioni e autonomie.
3 Giulio Vesperini La semplificazione politica comune.in Giornale di diritto amministrativo 11/2014 p.1019 ss.
L’Agenda individua cinque settori strategici di intervento che rappresentano gli ambiti fondamentali della vita quotidiana di un cittadino e di una impresa: cittadinanza digitale;welfare e salute; fisco;
edilizia e impresa.
Per ciascun settore sono individuate azioni, responsabilità, scadenze e risultati attesi. Viene garantito il controllo del raggiungimento dei risultati che saranno resi accessibili on line anche assicurando il coinvolgimento costante di cittadini e imprese nel monitoraggio della fase attuativa. Il Consiglio dei Ministri e la Conferenza Unificata dovranno verificare e aggiornare periodicamente lo stato di avanzamento delle attività programmate.
Un rilievo particolare viene dato agli strumenti per l’implementazione delle misure adottate e alla relativa attuazione e comunicazione. A tal fine sono state individuate “azioni di sistema” destinate a supportare in modo trasversale tutte le iniziative previste e dirette a garantire l’effettività e la conoscenza degli interventi da parte dei destinatari. In particolare l’attuazione dell’Agenda diviene un processo aperto al contributo di cittadini e imprese prevedendo uno spazio per commenti sugli interventi in corso diretto a raccogliere opinioni, segnalazioni di criticità e di buone pratiche ed
una consultazione telematica permanente “Le tue idee per semplificare”.
Uno dei settori di intervento previsti è “L’impresa”. L’obiettivo è di ridurre tempi e costi per l’avvio e l’esercizio delle attività di impresa e assicurare la certezza degli adempimenti. Il risultato atteso è la riduzione di almeno il 20% dei costi e dei tempi entro il 2017. Tra le numerose azioni previste nel settore considerato si richiamano ad esempio, la modulistica SUAP semplificata e standardizzata e le linee guida per agevolare le imprese;la ricognizione dei procedimenti amministrativi; la semplificazione delle procedure preliminari all’avvio dell’attività d’impresa;la riduzione dei tempi delle procedure e l’applicazione dell’istituto delle conferenze di servizi; l’operatività dell’autorizzazione unica ambientale(AUA) e il modello unico semplificato. Sulle altre azioni e sulla esplicazione nel dettaglio dei relativi contenuti si rinvia al testo dell’Agenda.
Per quanto riguarda,in particolare,la ricognizione dei procedimenti amministrativi il punto 5.4 stabilisce che“ Verrà realizzato in modo condiviso una ricognizione dei procedimenti amministrativi individuando quelli soggetti a SCIA, a silenzio assenso, a mera comunicazione e quelli per i quali permane il provvedimento espresso. La ricognizione che verrà realizzata anche attingendo alle banche dati regionali, potrà rappresentare una base conoscitiva essenziale anche ai fini dell’individuazione delle attività da liberalizzare o dei procedimenti da semplificare, anche in vista dell’esercizio della delega prevista dal disegno di legge “Riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche” all’esame delle Camere. L’azione prevede sia la realizzazione della ricognizione dei procedimenti, procedendo in modo progressivo per aree di regolazione sia la pubblicazione on line dei risultati della ricognizione”.
Il metodo di lavoro della ricognizione delle buone pratiche di semplificazione
La raccolta delle buone pratiche delle pubbliche amministrazioni, la loro condivisione e la loro replica in altri territori si è dimostrata uno strumento molto efficace per realizzare, in aree anche lontanissime tra loro, esperimenti di buon governo come nel caso dell’ Associazione Comuni virtuosi (www.comunivirtuosi.org.).
Si riportano di seguito alcuni aspetti delle esperienze regionali di recepimento della disciplina statale sulla durata dei procedimenti amministrativi,richiamando in primo luogo i dati attuativi delle Regioni destinatarie del Progetto “Semplifica Italia. Cantieri regionali per la semplificazione”
(Campania,Calabria, Puglia e Sicilia) per le quali, proprio in ragione delle attività di supporto svolte, si fornisce un quadro più analitico e di dettaglio.
Per le altre Regioni sono state elaborate delle schede di sintesi concernenti anche il riferimento a buone pratiche di semplificazione, richiamate come esempi,senza alcuna pretesa di completezza, in quanto ‐ come ben noto ‐ la materia è caratterizzata da una casistica molto ampia e articolata, proprio con riferimento alla legislazione di settore. Emerge,infatti,un quadro di scelte diversificato in relazione alle diverse esigenze delle autonomie territoriali4.
Regione Abruzzo
Con la legge regionale 1 ottobre 2013, n. 31 Legge organica in materia di procedimento amministrativo, sviluppo dell’amministrazione digitale e semplificazione del sistema amministrativo regionale e locale e modifiche alle LL.RR. 2/2013 e 20/2013, la Regione Abruzzo ha disciplinato lo svolgimento dei procedimenti amministrativi di competenza della Regione, stabilendo termini certi di conclusione degli stessi, prevedendo specifiche forme di responsabilità per mancata o tardiva emanazione del provvedimento amministrativo e l’attivazione dei poteri sostitutivi (art.11).
Si prevede, altresì, l’indennizzo da ritardo a partire dal 1° gennaio 2014 stabilita che viene fissato in misura fissa di euro 100,00 per ogni dieci giorni di ritardo fino ad un massimo di euro 1.000,00, restando impregiudicato il diritto al risarcimento del danno.
Accanto alla figura del Responsabile del procedimento, viene istituito il Responsabile della correttezza e della celerità delle procedure che è competente anche per le procedure per la corresponsione dell’indennizzo da parte della Regione, analogamente a quanto previsto nell’ordinamento della Regione Toscana.
Altre disposizioni riguardano la partecipazione al procedimento (artt.18‐26) e la semplificazione dell’azione amministrativa (artt. 27‐28).
Buone pratiche di semplificazione
Programma per la prevenzione e la riduzione della produzione dei rifiuti “Riciclabruzzo”. Sono state avviate azioni finalizzate alla prevenzione e riduzione della produzione dei rifiuti nell’ambito del programma “Ridurre e riciclare per vivere meglio”
Per una rassegna di buone pratiche ambientali si rinvia al sito tematico Ambiente dell’Amministrazione.
4 Roberto Bin In vista della revisione del Titolo V,Parte II,della Costituzione:quale ruolo per le Autonomie Speciali?.Relazione conclusiva Convegno In vista della revisione del Titolo V, parte II, della Costituzione. Quale ruolo per le Autonomie speciali?. Roma 20 marzo 2014
Regione Basilicata
Nel vigente statuto regionale risalente al 1971 non si rinvengono previsioni specifiche in tema di qualità della regolazione e di semplificazione amministrativa. Si richiama la legge regionale 2 marzo 1996,n.12 e sue successive modificazioni concernente la Riforma dell’organizzazione amministrativa regionale.
Con la deliberazione della Giunta regionale 13 dicembre 2011, n.1836 avente ad oggetto: Disegno di legge regionale “Qualità dell’attività normativa e semplificazione amministrativa” si prevedono istituti di semplificazione come, ad esempio, la legge regionale di semplificazione nonché strumenti per il miglioramento della qualità dell’attività normativa. Il ddl non ha ancora avuto alcun esito presso il Consiglio.
La Regione si è dotata della sezione Amministrazione trasparente,organizzata in sotto‐sezioni come previsto dal decreto legislativo n.33 del 2013, ed è possibile consultare il Programma triennale per la trasparenza e l’integrità 2014‐2016, composto da alcuni allegati ed approvato con la deliberazione della Giunta regionale 30 gennaio 2014 n.92.
Regione Calabria
Con riferimento alla disciplina dei termini di conclusione dei procedimenti la Regione, ai sensi della deliberazione della Giunta Regionale n. 315 del 5.7.2012, ha pubblicato sul proprio sito istituzionale gli elenchi dei procedimenti dei responsabili individuati per ciascun Dipartimento regionale e degli indirizzi di posta elettronica ai quali i privati interessati possono scrivere per richiedere l’intervento sostitutivo previsto dall’articolo 2, comma 9‐ter, legge n. 241/1990.
Tali elenchi riportano, inoltre, le seguenti informazioni: normativa di riferimento, nominativo del responsabile del procedimento e del titolare del potere sostitutivo, modalità di avvio del procedimento, tipologia di atto conclusivo, durata e/o termine, modulistica per l’istanza e link di riferimento. Si segnala, tuttavia, che, rispetto a tali elenchi, non sembra esserci un’adeguata distinzione tra i concetti di “attività amministrativa” e di“procedimento amministrativo” e che non sempre è agevole comprendere quando l’indicazione riportata nella colonna “durata e/o termine” debba ritenersi riferita alla durata e quando, invece, al termine.
Nella sottosezione “Termine di conclusione dei procedimenti” della sezione “Informazione regionale”
(presente in home page) è riportato un file riepilogativo che, ai sensi della D.G.R. n. 315 del 5.07.2012, contiene i nominativi dei responsabili del potere sostitutivo, distinti per ciascun Dipartimento regionale, e dei relativi indirizzi di posta elettronica.
Buone pratiche di semplificazione
La Regione Calabria si è tempestivamente attivata per adempiere a quanto previsto dal d.P.R. n. 160 del 2010, regolamento per la semplificazione e il riordino della disciplina sullo sportello unico per le attività produttive, avviando la realizzazione del sistema regionale SUAP sulla Calabria. Il progetto per la realizzazione del sistema regionale SUAP nasce nel 2010 e venne supportato da un’indagine conoscitiva realizzata dal Formez che
evidenziava la scarsa presenza del servizio SUAP nei Comuni calabresi e la pressoché totale assenza di sistemi informatici per la gestione dei procedimenti come definito dall’art. 38 della L. 133 del 2008 e successivamente disciplinati dal regolamento SUAP di cui al d.P.R. n. 160 del 2010 e dal suo allegato tecnico.All’interno del progetto per la realizzazione del Sistema Regionale SUAP sono, dunque, state realizzate le seguenti attività:
• realizzazione del Sistema informativo regionale SUAP per la gestione informatizzata dei procedimenti amministrativi e per la informazione e promozione territoriale verso le imprese. Il Sistema informativo è stato acquisito in riuso dalla Regione Sardegna che lo aveva implementato dal 2008. La Regione Calabria e la Regione Sardegna hanno sottoscritto un protocollo di collaborazione istituzionale sulle tecnologie informatiche legate alla semplificazione amministrativa, un accordo per il riuso del Sistema Informativo www.sardegnasuap.it e l’implementazione dei contenuti relativi al sistema informativo della Calabria.
• creazione dello Sportello Unico Regionale per le Attività Produttive (SURAP). Il SURAP è stato creato con il supporto della Società in house della Regione Calabria (Fincalabra S.p.a.) che ha affiancato il personale del dipartimento regionale attività produttive per realizzare i compiti previsti per lo sportello regionale.
• creazione dei coordinamenti provinciali SUAP. Si tratta di organismi di coordinamento dei SUAP e degli enti terzi territoriali che, con il supporto dei SAP (Sportelli Attività Produttive Provinciali), promuovono il funzionamento dei SUAP all’interno delle province collaborano con il SURAP per risolvere eventuali problemi di funzionamento e di comunicazione tra i vari enti coinvolti nel procedimento.
• potenziamento dei SUAP esistenti e creazione di nuovi SUAP in forma singola o associata. Le Province, alle quali era affidata questa attività, hanno selezionato i soggetti privati che hanno svolto attività di formazione e affiancamento del personale dei comuni.
In parallelo al progetto per la realizzazione del Sistema Regionale SUAP, la Regione Calabria con la D.G.R. n.
235 del 15/05/2012, in attuazione del d.P.R. n. 160/2010, ha approvato le linee guida per l’organizzazione ed il funzionamento dello Sportello Unico per le Attività produttive (SUAP) e ha approvato il Regolamento attuativo della direttiva 2006/123/CE n. 1/2010, prevedendo, in Calabria, tre procedure possibili per la nascita di un’attività produttiva:
- l’avvio immediato per i procedimenti attivabili con la SCIA;
- l’avvio differito per i procedimenti ordinari che non presuppongono l’indizione della Conferenza di Servizi;
- l’avvio differito nei procedimenti ordinari che presuppongono l’indizione della Conferenza di servizi.
La fase sperimentale di Calabria Suap, a seguito delle azioni realizzate, ha consentito l’implementazione, a Settembre del 2013, del Sistema Informativo Regionale SUAP (www.calabriasuap.it).La Regione ha supportato i SUAP comunali nello svolgimento delle procedure necessarie per accreditarsi al portale regionale
www.calabriasuap.it, attraverso il portale nazionale www.impresainungiorno.gov.it
La Regione Calabria, fin dal 2010 ha avviato un progetto ( Sistema Regionale SUAP della Calabria ),utilizzando risorse delle Linea 7.1.1.2 del POR‐FESR 2007‐2013,tendente a dotare tutti i Comuni dello Sportello Unico per le Attività Produttive (aiutando chi già lo aveva a migliorarne i servizi e sostenendo quei Comuni che ancora non lo avevano costituito). Il Formez, per conto del Dipartimento Regionale Attività Produttive ha collaborato sia sul piano della redazione della documentazione di progetto per l’utilizzazione delle risorse sia attraverso una indagine conoscitiva sullo stato di attuazione del SUAP .
Nel 2011 si sono avviate le prime attività e nel 2013 le 4 Azioni che compongono il progetto erano tutte operative :
- Azione 4.1 : realizzazione di un portale web per la gestione informatizzata dei procedimenti amministrativi , utilizzando, attraverso il “riuso” il portale della Regione Sardegna, adattato alle
esigenze e alla normativa regionale
- Azione 4.2 : creazione dello Sportello Unico Regionale Attività Produttive che è il coordinatore del progetto e gestisce il portale regionale suap www.calabriasuap.it
- Azione 4.3 : Creazione dei Coordinamenti Provinciali e Regionale SUAP e dei loro organismi ( Comitati Tecnici, Conferenza degli Enti ) per supportare l’aggiornamento dei contenuti del portale regionale e condurre attività di formazione continua verso i SUAP e gli Enti
- Azione 4.4 : sostegno ai Comuni per istituire e far funzionare i SUAP ( singoli o associati ) sia sul piano giuridico‐normativo che su quello informatico.
Nel periodo aprile‐novembre 2014, sui dati forniti dal Dipartimento regionale delle attività produttive, è stato realizzato il monitoraggio dell’andamento periodico del numero e delle tipologie di pratiche inserite nel portale www.calabriasuap.it. Il Monitoraggio , realizzato su base mensile e “ a tappeto”, cioè SUAP per SUAP di tutta la Regione , nella rilevazione del 16 Novembre forniva i seguenti dati.
Numero pratiche presenti nel portale regionale www.calabriasuap.it :
REGIONE CZ CS CR RC VV
Tot. Pratiche
al 16/11/2014 10.939 1.317 2.527 1.068 4.858 1.169
di cui SCIA 9.039 1.143 2.239 921 3.786 950
di cui Proc.
Ordinario
1.696 163 277 136 924 196
di cui
Conf. Serv. 204 11 11 11 148 23
Numero di pratiche, distinte per modalità di inserimento nel portale. Dati aggiornati al 16/11/2014 ‐ Valori percentuali:
REGIONE CZ CS CR RC VV
Tot. Pratiche al
16/11/2014 10.939 1.317 2.527 1.068 4.858 1.169
Tot. Pratiche inserite dal
SUAP
3,48% 6,61% 2,45% 1,40% 3,99% 1,97%
Tot. Pratiche inserite dall'utente
96,52% 93,39% 97,55% 98,60% 96,01% 98,03%
Sul tema è stato organizzato da Formez PA in collaborazione con la Regione Calabria – Dipartimento delle Attività produttive un seminario Il monitoraggio sulle pratiche inserite nel portale regionale SUAP, che si è svolto il 2.12.2014 a Lamezia Terme nell’ambito del progetto del Formez Semplifica Italia. Cantieri regionali per
la semplificazione.
Nel seminario rivolto principalmente ai SAP Provinciali, ai Comitati Tecnici e ad alcuni Enti ( ASP in particolare per il ruolo che hanno nei procedimenti di interesse SUAP ) sono stati presentati i risultati dei 7 mesi di monitoraggio e si sono affrontate tematiche inerenti alle problematiche emerse sia sul versante del
“richiedente” (impresa) per quanto attiene la incompletezza documentale molto frequente, sia su quello della necessaria professionalizzazione dei responsabili e delle strutture SUAP ( che a norma del d.P.R. 160/2010 deve valutare la completezza formale della pratica ).
Il risultato delle adesioni al Sistema Regionale SUAP è soddisfacente : Comuni aderente e operativi nel portale regionale: 363 su 409 Comuni; Dipartimenti Regionali; le 5 Province; i 5 Comandi dei Vigili del fuoco; le Soprintendenze; le Capitanerie di Porto; le Prefetture e , in fase di accreditamento; le Questure; le 5 ASI‐ Aree Sviluppo Industriale; i parchi nazionali Pollino, Sila, Aspromonte.
Regione Campania
La Regione Campania, per rispondere alle esigenze di semplificazione provenienti dalla società e dalle imprese, ha attivato un percorso articolato secondo diverse direttrici di semplificazione amministrativa e istituzionale.
Con specifico riferimento alla semplificazione amministrativa si è attivato un processo di verifica e di analisi dei procedimenti amministrativi, alla luce delle previsioni della legge n.69 del 2009 con una ricognizione dei propri procedimenti indicando, per ciascuno di essi, il relativo termine di conclusione anche in ottemperanza all’obbligo di pubblicazione previsto dal citato d.lgs. n. 33/2013 in materia di trasparenza.
Nel sito istituzionale della Regione, nella sottosezione “Elenco dei procedimenti amministrativi”della sezione “Amministrazione trasparente” sono riportate, ai sensi dell’art. 35 del D.lgs. 14 marzo 2013, n.
33,le schede dei procedimenti relativi alle aree generali dell’organizzazione regionale contenenti:
descrizione del procedimento e riferimenti normativi; l’unità organizzativa responsabile dell’istruttoria;
il responsabile del procedimento e ove diverso, l’ufficio competente all’adozione del provvedimento finale; il termine per la conclusione del procedimento con provvedimento espresso; gli strumenti di tutela amministrativa e giurisdizionale riconosciuti a favore dell’interessato; i link di accesso ai servizi on line; il soggetto a cui è attribuito, in caso di inerzia del responsabile del procedimento, il potere sostitutivo.
Recentemente è stata adottata la legge regionale n. 14 del 13.9.2013 “Disposizioni in materia di trasparenza amministrativa e di valorizzazione dei dati di titolarità regionale” che intende assicurare trasparenza nell’azione amministrativa, attraverso il libero accesso ai dati e alle informazioni regionali, disciplinando il riutilizzo degli atti e dei documenti della Regione contenenti dati pubblici di sua titolarità, anche attraverso l’attivazione di procedure di de materializzazione. L’accesso e il riutilizzo degli stessi avviene compatibilmente con la normativa vigente nelle materie di tutela dei dati personali,
di protezione del diritto di autore, di accesso ai documenti amministrativi, di commercializzazione dei dati catastali ed ipotecari.
Non è stato ancora adottato il regolamento sui termini dei procedimenti.
Buone pratiche di semplificazione
A) La legge regionale n.1 del 9 gennaio 2014 Nuova disciplina in materia di distribuzione commerciale, entrata in vigore dall’11 gennaio 2014, ha introdotto la nuova disciplina in materia di distribuzione commerciale. Tra gli interventi di semplificazione rileva l’art. 8 comma 3 che prevede che entro 30 giorni la Regione deve definire la modulistica unica regionale sul commercio.
Con i decreti dirigenziali del Direttore generale dello Sviluppo economico e della Attività produttive della Giunta regionale n.55 del 7.2.2014, n. 295 del 6.5.2014 e n.373 del 3.6.2014 sono state approvate rispettivamente:
- la modulistica di cui all’art. 8 comma 3 della legge regionale n.1 del 2014 e le relative istruzioni per la sua compilazione;
- l’integrazione della predetta modulistica,con le ulteriori istruzioni per la redazione;
- la circolare recante le indicazioni applicative in merito alla legge regionale n. 1 del 2014.
Con il decreto dirigenziale del Dipartimento della programmazione e dello Sviluppo Economico del 8.8.2014 n.673 è stata approvata la circolare recante “Indicazioni per l’aggiornamento, in forma semplificata, dello strumento d’intervento per l’apparato distributivo alla legge regionale n.1/2014” che precisa che:
“secondo la disciplina comunitaria e statale in materia di concorrenza, di libertà di stabilimento e di prestazione di servizi, costituisce principio generale della legge regionale n.1/2014 l’apertura di nuovi esercizi commerciali nel territorio regionale senza contingenti,limiti territoriali o vincoli di qualsiasi altra natura, esclusi quelli connessi alla tutela della salute dei lavoratori,dell’ambiente, incluso l’ambiente urbano e dei beni culturali.
Nel merito la legge regionale n.1 del 2014 stabilisce che:
- le norme regionali e i regolamenti comunali che disciplinano l’accesso e l’esercizio delle attività commerciali devono garantire il principio di libertà di impresa e di tutela della concorrenza;
- le disposizioni regionali e comunali limitative dell’accesso e dell’esercizio della attività commerciali sono divenute inefficaci con l’entrata in vigore della L.R. n.1 del 2014;
- le norme regionali ed i regolamenti comunali non incompatibili con le disposizioni e i principi della legge regionale permangono in vigore nei limiti di rispondenza con la citata legge regionale;
- le disposizioni regionali e comunali che introducono limitazioni all’accesso e all’esercizio delle attività commerciali devono essere comunque interpretate in via restrittiva.
B) Il disegno di legge relativo al Testo Unico delle leggi regionali in materia di Sviluppo del Sistema produttivo, è stato predisposto nell’ambito del POAT DAGL‐ Programma operativo di assistenza tecnica alla Regioni dell’obiettivo convergenza per il rafforzamento della capacità di normazione (2007‐2013).La finalità del testo unico è di adeguare,con finalità innovative e non meramente compilative la legislazione regionale esistente agli obiettivi di leale concorrenza, di liberalizzazione dell’avvio e dell’esercizio delle attività di servizi e di
riduzione degli oneri amministrativi per le imprese che costituiscono ormai i cardini della normativa comunitaria e nazionale di settore.
Il disegno di legge è stato approvato dalla Giunta regionale il 9 ottobre 2012, con deliberazione della Giunta regionale n.543 del 2012 ed è attualmente al vaglio delle competenti Commissioni del Consiglio regionale della Campania.
Regione Emilia Romagna
Con la legge regionale 6 settembre 1993 n. 32 Norme per la disciplina del procedimento amministrativo e del diritto di accesso, la Regione ha recepito le previsione della legge n. 241 del 1990.
Lo Statuto regionale approvato con la l.r. n.13 del 2005 impone il rispetto di principi cardine dell’azione amministrativa quali la semplificazione, la partecipazione, la responsabilità, la trasparenza, la certezza dei tempi del procedimento (art. 61) .
Con la legge regionale n. 6 del 2004 Riforma del sistema amministrativo regionale e locale. Unione europea e relazioni internazionali. Innovazione e semplificazione. Rapporti con l’Università. sono state introdotte alcune disposizioni in materia di semplificazione, innovazione e trasparenza (artt. 37‐41).In particolare l’art. 37,Disciplina dei procedimenti amministrativi, prevede che la Regione nell'ambito delle materie demandate alla sua competenza legislativa, regolamentare ed amministrativa, regola i procedimenti amministrativi in coerenza con le norme generali sull'azione amministrativa dettate dallo Stato e nel rispetto delle attribuzioni normative degli Enti locali. Nel disciplinare i procedimenti amministrativi,la Regione regola le forme di semplificazione e di accelerazione dei procedimenti, anche al fine di facilitare l'accesso ai servizi della pubblica amministrazione da parte dei cittadini, favorendo, quando possibile e opportuno, la modalità dello sportello unico nei confronti dei soggetti fruitori dei servizi o destinatari degli atti. Al fine di attuare concrete forme di semplificazione, la Regione indirizza l'intervento legislativo in funzione di: a) individuare le attività che possono essere esercitate sulla base di un'autocertificazione circa il possesso dei requisiti previsti dalle norme di legge; b) attribuire, quando possibile, in capo ad un unico soggetto la responsabilità del rilascio di provvedimenti di autorizzazione o concessione laddove richiesti per legge; c) realizzare un monitoraggio sull'efficacia delle riforme introdotte e delle loro applicazioni. Si prevede l’approvazione da parte della Giunta regionale, anche sulla base delle proposte e delle osservazioni delle Autonomie locali, delle organizzazioni sindacali, delle categorie produttive e, per i procedimenti di propria competenza, delle Camere di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura, un programma annuale di semplificazione rivolto a materie di particolare interesse per lo sviluppo economico, territoriale e sociale della Regione.
La legge regionale dispone, altresì, art. 40 la semplificazione delle forme di pubblicazione ufficiale prevedendo la pubblicazione su carta e in formato elettronico
La semplificazione è stata sempre più supportata da interventi di tipo organizzativo con la costituzione nel 2007 la cd. Area di integrazione “Qualità della regolazione e semplificazione (deliberazione della G.R. n.2163 del 27.12.2007).
Con la legge regionale 7 dicembre 2011, n.18 recante Misure per l’attuazione degli obiettivi di semplificazione del sistema amministrativo regionale e locale. Istituzione della sessione di semplificazione, si prevede l’adozione di misure organizzative stabili( art. 4). Il Tavolo permanente per
la semplificazione, con una composizione privata e pubblica, è configurato come sede di garanzia delle più adeguate forme di consultazione delle parti sociali, delle associazioni di categoria e dei cittadini utenti dei servizi. Il Nucleo tecnico per la semplificazione delle norme e delle procedure che opera a supporto del tavolo permanente con funzioni di istruttoria, elaborazione e proposta nella definizione tecnica degli interventi da adottare. La Giunta regionale individua (art. 12) gli ambiti prioritari oggetto degli interventi di semplificazione tra i quali l’applicazione degli istituti di semplificazione relativi alla disciplina statale della conferenza di servizi e del silenzio assenso; la misurazione e la riduzione degli oneri amministrativi informativi per le imprese (MOA).
Nel portale della Regione alla voce Amministrazione trasparente sono pubblicati i dati le informazioni previste dal decreto legislativo n.33 del 14 marzo 2013 Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicazione, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni anche con riferimento ai procedimenti amministrativi.
Buone pratiche di semplificazione
Tra le numerose buone pratiche di semplificazione si segnala la legge regionale 30 luglio 2013,n. 15 Semplificazione della disciplina edilizia che persegue la semplificazione dell’attività edilizia e l’uniformità di interpretazione e applicazione della disciplina edilizia nell’ambito del sistema regionale delle autonomie locali attraverso il rafforzamento della funzione dello sportello unico per l’edilizia (SUE) di unico interlocutore ai fini del rilascio dei titoli edilizi estendendo all’attività edilizia libera e a tutti i titoli abilitativi la sua competenza a richiedere, alle altre amministrazioni e organismi competenti ogni atto di assenso, comunque denominato, necessario per la realizzazione dell’intervento edilizio.
Tra le innovative disposizioni si prevede la riduzione del numero dei titoli abilitativi edilizi, disponendo la sostituzione della Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) alla Denuncia di inizio attività (DIA), anche nel caso di interventi assoggettabili a titolo alternativo al permesso di costruire; l’estensione dei casi di attività edilizia libera che possono essere attuati senza la presentazione allo sportello unico di alcuna documentazione edilizia.
La Regione promuove, inoltre, la realizzazione di un sistema integrato per la dematerializzazione e la gestione telematica dei procedimenti edilizi e catastali, nell’ambito delle attività della comunity network dell’Emilia Romagna ai sensi dell’art. 6 della l.r. n. 11 del 2004, Sviluppo regionale della società dell’informazione.
Al fine della razionalizzazione delle funzioni si prevede altresì che i Comuni singoli e le forme associative a cui siano conferite le funzioni in materia di edilizia, possono istituire un’unica struttura che svolge le competenze dello Sportello unico per l’edilizia e le competenze dello Sportello unico per le attività produttive SUAP.
Regione Friuli Venezia Giulia
Nel 2008 in collaborazione con il Formez è stata condotta una sperimentazione della Misurazione degli Oneri Amministrativi (MOA), questa attività ha avuto per oggetto gli obblighi informativi (OI) derivanti dalla legislazione regionale in materia di esercizi commerciali di vendita al dettaglio di media struttura,(con superficie compresa tra mq 401 e mq1500) relativamente ai procedimenti per
l’apertura, trasferimento di sede, aggiunta di settore merceologico, ampliamento e concentrazione di superficie.
La Regione Friuli Venezia Giulia, alla voce Amministrazione Trasparente della homepage,in base ai principi di trasparenza e di buona amministrazione, ha reso pubblici i dati relativi alla propria attività amministrativa, organizzativa e di gestione del personale. I dati, le informazioni e i documenti pubblicati sono quelli previsti dalla normativa nazionale e regionale, con riferimento al d.lgs. n.33 del 2013 Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicazione, trasparenza e diffusione di informazioni da parte della pubblica amministrazione.
Buone pratiche di semplificazione
La digitalizzazione dei procedimenti amministrativi per le imprese e i professionisti consente nuove modalità di comunicazione e interazione attraverso l’erogazione di servizi e la realizzazione di un unico punto di accesso.
Il portale telematico dello sportello unico “SUAP in Rete”consente lo svolgimento informatizzato delle procedure e delle formalità relative all’insediamento e allo svolgimento delle attività di servizi nel territorio regionale e la banca dati unificata a livello regionale dei procedimenti ( art. 5 legge regionale n. 3 del 2001 e successive modifiche). I servizi on line possono essere utilizzati da tutti i professionisti, le imprese, gli enti locali, Stato e agenzie fiscali, agenzie regionali, aziende sanitarie con la finalità di semplificare le procedure amministrative, eliminare l’eccesso di burocrazia. L'adesione al portale è volontaria.
Nella Regione alcuni Comuni aderiscono a "SUAP in rete", altri si avvalgono dei servizi del portale delle Camere di commercio, altri ancora sono organizzati con un portale autonomo.
Regione Lazio
Lo statuto approvato con la legge regionale 11 novembre 2004, n.1 non contiene specifiche disposizioni in materia di qualità della legislazione e di semplificazione. La Regione Lazio è da tempo impegnata ad attuare adeguare misure di semplificazione nel proprio ordinamento. Nel sito dell’amministrazione alla voce Amministrazione trasparente è possibile consultare i dati relativi alla durata e la tipologia dei procedimenti;il monitoraggio dei termini procedimentali;le dichiarazioni sostitutive e l’acquisizione d’ufficio dei dati.
Buone pratiche di semplificazione
a) Legge regionale 29 luglio 2011, n.8 recante Disposizioni per favorire la qualità e la semplificazione della normativa regionale in materia di micro,piccola e media impresa. La legge disciplina gli strumenti e le modalità da adottare al fine di favorire la comprensibilità dei testi normativi, ridurre gli oneri amministrativi a carico delle PMI nonché coinvolgerle nel processo di formazione delle decisioni che le riguardano.
b) Legge regionale 27 novembre 2013,n.8 Disposizioni di semplificazione relative alle strutture recettive.
Modifiche alle leggi regionali 6 agosto 2007,n.13 concernente l’organizzazione del sistema turistico laziale e 6 agosto 1999, n.14 concernente l’organizzazione delle funzioni a livello regionale e locale per la realizzazione del decentramento amministrativo.
c) Istituzione del Tavolo permanente sulla semplificazione normativa e amministrativa luglio 2013, sede permanente di ascolto e di confronto con le imprese con l’obbiettivo di individuare interventi urgenti di semplificazione per sostenere la ripresa economica e di definire un’agenda della Regione Lazio per la semplificazione amministrativa in grado di modernizzare e semplificare la disciplina dei procedimenti amministrativi.
d) Regolamento 3 dicembre 2013 n.17 “Agricoltura semplice. Riduzione di oneri amministrativi in materia di controlli e procedimenti amministrativi nel settore dell’agricoltura”
Il provvedimento,in attuazione dell’articolo 14 del d.l. n.5 del 2012,convertito dalla legge n.35 del 2012 e dell’art.1, comma 134 e 135 della legge regionale n.12 del 2011,disciplina: la semplificazione dei controlli sulle aziende agricole allo scopo di ridurre gli oneri amministrativi e garantire una adeguata tutela degli interessi pubblici;le modalità di esercizio dei controlli in modo da assicurarne la semplicità e la proporzionalità;i procedimenti amministrativi relativi all’esercizio dell’attività agricola di competenza dell’amministrazione regionale e degli enti locali per i quali è ammessa la presentazione di istanze per il tramite dei centri autorizzati di assistenza agricola denominati “CAA”operanti nel territorio regionale.
e) Istituzione dell’Albo Fornitori unico per la gestione delle procedure in economia di valore inferiore alla soglia comunitaria con la finalità di semplificare le procedure di iscrizione e di selezione dei fornitori. L’unicità e l’informatizzazione sono alla base dell’albo per integrare le differenti procedure esistenti,per consentire ai fornitori di relazionarsi con un’unica interfaccia; consentire l’accesso ai fornitori per candidature on‐line.
Regione Liguria
La legge regionale n.13 del 2011 Norme sulla qualità della regolazione e sulla semplificazione amministrativa prevede (art.16) l’approvazione da parte della Giunta regionale di un programma annuale delle strategie di semplificazione con il quale sono definite le linee fondamentali di azione, gli interventi qualificanti, le priorità di applicazione della misurazione degli oneri amministrativi,il crono programma annuale di attuazione,gli indicatori di risultato e l’analisi dei punti di forza e di debolezza.
L’articolo 16 prevede,inoltre,che la Giunta regionale favorisca la partecipazione dei cittadini e delle parti sociali alle fasi di formazione del programma che deve essere coordinato con le previsione dell’Agenda normativa di cui all’articolo 3 della stessa legge. Il programma viene approvato dal Consiglio regionale – Assemblea legislativa della Liguria con apposita risoluzione che può contenere modifiche e integrazioni e impartire indirizzi e direttive.
La Regione svolge un ruolo di coordinamento anche per la rilevazione delle procedure amministrative diffuse sul territorio anche mediante la costituzione di una banca dati regionale dei regolamenti e dei procedimenti degli enti liguri locali. La legge prevede, altresì, strumenti telematici a supporto della semplificazione ad esempio con la partecipazione telematica al procedimento amministrativo (art.24).
Sul sito Internet dell’amministrazione alla sezione Amministrazione trasparente, in continuo aggiornamento, in attuazione delle previsioni del d.lgs .n.33 del 2013, sono riportate informazioni relative all’attività amministrativa dell’ente. Per ciascuna tipologia di procedimento si pubblicano:
breve descrizione del procedimento con indicazione di tutti i riferimenti normativi utili; unità organizzative responsabili dell’istruttoria e dell’adozione del provvedimento finale; termine fissato in sede di disciplina normativa del procedimento per la conclusione con l’adozione di un provvedimento espresso e ogni altro termine procedimentale rilevante; procedimenti per i quali il provvedimento
dell’amministrazione può essere sostituito da una dichiarazione dell’interessato ovvero il procedimento può concludersi con il silenzio‐assenso dell’amministrazione; strumenti di tutela amministrativa e giurisdizionale, riconosciuti dalla legge a favore dell’interessato, nel corso del procedimento nei confronti del provvedimento finale ovvero nei casi di adozione del provvedimento oltre il termine predeterminato per la sua conclusione e i modi per attivarli; link di accesso al servizio on line, ove sia già disponibile in rete, o tempi previsti per la sua attivazione.
Buone pratiche di semplificazione
La Regione, con il programma 2013‐2014 delle strategie e degli interventi di semplificazione ha anche previsto che i processi e i programmi di semplificazione devono essere progettati ed attuati a seguito ed in costante collegamento con i destinatari degli stessi dai quali può venire la spinta per vincere le resistenze che ogni cambiamento organizzativo e di funzionamento comporta. A tal fine, in attuazione di quanto prefigurato nel programma di semplificazione 2011, è stato predisposto un apposito blog dedicato alla semplificazione amministrativa per permettere a tutti gli interessati, siano essi enti pubblici e privati o cittadini, di essere informati e partecipare ai processi di semplificazione e di formazione delle leggi regionali e di verificarne i risultati. Sul sito della Regione si precisa che:
“Il blog serve a raccogliere esigenze e proposte di chi direttamente deve utilizzare tempo e risorse per i cosiddetti “oneri amministrativi” previsti dalle nostre normative. Ma è anche lo spazio dove presentare le intenzioni della Giunta riguardo alle prossime leggi e alla semplificazione. Il luogo privilegiato dove rendere trasparente e condiviso il processo di formazione dell'agenda normativa regionale e dei programmi di semplificazione, rendendo chiaro da dove provengono e i contenuti delle richieste, delle proposte, dei suggerimenti o delle osservazioni nella fase della loro elaborazione. E' qui che indicheremo i risultati che ci aspettiamo e renderemo conto del progresso dei lavori, dei progetti attuati e delle difficoltà. Tutti gli utenti possono commentare e scrivere un post. Tutti gli utenti possono sia proporre nuovi argomenti di discussione scrivendo a : blog.semplificazione@regione.liguria.it , sia commentare direttamente un post già pubblicato”.
Regione Lombardia
La Regione, con la legge regionale n.1 del 2012 recante Riordino normativo in materia di procedimento amministrativo, diritto di accesso ai documenti amministrativi, semplificazione amministrativa, potere sostitutivo e potestà sanzionatoria ha disposto il riordino della disciplina legislativa regionale in materia di procedimento amministrativo. diritto di accesso ai documenti amministrativi, semplificazione amministrativa, potere sostitutivo e potestà sanzionatoria.
Con la successiva legge regionale n.19 del 2014 recante Disposizioni per la razionalizzazione di interventi regionali negli ambiti istituzionale, economico, sanitario e territoriale. L’art.1 dispone che la Giunta regionale, in attuazione delle disposizioni contenute nel programma regionale di sviluppo (PRS) approva l’Agenda Lombardia Semplice che individua le priorità di intervento, le azioni e gli strumenti di semplificazione normativa e amministrativa con l’obiettivo di favorire i rapporti tra cittadini, imprese e istituzioni nonché l’Agenda digitale lombarda.
Buone pratiche di semplificazione
La fatturazione elettronica. La Regione Lombardia, nell’ambito delle iniziative per la riduzione dei tempi di pagamento nei confronti dei propri fornitori ha introdotto l’obbligo della fatturazione elettronica nei rapporti tra Pubbliche Amministrazioni Locali e i propri fornitori. Dal 30 luglio 2014 i fornitori della Giunta della Regione Lombardia possono inviare le fatture in formato elettronico. Per fare questo è necessario che sottoscrivano il modulo di adesione volontaria che deve essere firmato digitalmente e trasmesso presidenza@pec.regione.lombardia.it e a fe_fornitori@lispa.it e per conoscenza agli indirizzi pec delle direzioni con cui intrattengono rapporti economici. A partire dal giorno seguente l’invio del modulo di adesione, è possibile procedere all’inoltro della fattura elettronica; questo tempo è necessario per garantire l’allineamento degli applicativi. Il sistema infatti respinge le fatture inoltrate dai fornitori che non hanno siglato il modulo di adesione volontaria.
Regione Marche
La Regione Marche con la legge regionale 31 ottobre 1994, n.44, Norme concernenti la democratizzazione e la semplificazione dell’attività amministrativa regionale e successive modifiche, ha dato attuazione alla legge n.241 del 1990. Tra i principi generali ha stabilito che l’attività amministrativa della Regione e degli enti ed aziende dipendenti è svolta secondo criteri di semplicità, economicità e tempestività e che i procedimenti amministrativi non possono essere aggravati se non per straordinarie esigenze imposte dallo svolgimento dell’istruttoria. Le norme della legge regionale si applicano altresì all’attività amministrativa degli enti territoriali della regione nell’esercizio delle funzioni attribuite o delegate nelle materie di competenza regionale propria o delegata,salve le disposizioni più favorevoli dei rispettivi statuti e regolamenti.In relazione alle modifiche intervenute alla disciplina generale del procedimento amministrativo nella prassi della Regione si opera un rinvio dinamico alla disciplina vigente dei diversi istituti ai sensi della legge n. 241 del 1990 e successive modifiche.
Specifiche misure di semplificazione sono state introdotte nella legislazione regionale di settore con particolare riferimento alle attività produttive, in particolare con riferimento ai settori industria e artigianato .
Lo statuto regionale(legge statutaria 8 maggio 2005,n.1)stabilisce che la Regione assicura il puntuale e sollecito svolgimento dell’attività amministrativa, mediante la semplificazione dei procedimenti, l’individuazione delle strutture e dei funzionari che ne sono responsabili nonché la definizione dei termini di conclusione degli stessi.
Amministrazione trasparente. La Giunta regionale, adeguandosi a quanto previsto dal decreto legislativo n.33 del 2013,ha provveduto alla realizzazione della sezione “Amministrazione trasparente”integrandola con le ulteriori tipologie di dati individuate dalla Commissione indipendente per la valutazione,la trasparenza e l’integrità delle Amministrazioni pubbliche(ex CIVIT ora ANAC‐
Autorità indipendente per la valutazione, la Trasparenza e l’Integrità della PA)tramite la delibera n.50 del 2013. Il responsabile della Trasparenza è stato individuato nel Segretario Generale. Le pagine della sezione sono in continuo aggiornamento.
Alla voce “Attività e procedimenti” sono riportati: i dati aggregati dell’attività amministrativa; le tipologie di procedimento; il monitoraggio dei tempi procedimentali; le dichiarazioni sostitutive.
E’ stato effettuato il monitoraggio dei procedimenti di competenza regionale rinvenibile sul sito Amministrazione Trasparente e per ciascun procedimento è individuato:la categoria o settore di riferimento;la descrizione e i riferimenti normativi; le modalità di conclusione finale del procedimento;gli strumenti di tutela; l’unità organizzativa competente per l’istruttoria e per la decisione finale.
Buone pratiche di semplificazione
A) La Regione ha realizzato politiche molto innovative con riferimento allo Small Business Act regionale SBA i cui principi sono stati recepiti sin dal 2010 con la deliberazione della Giunta regionale n.1381 del 27.9.2010 basata sul principio “pensare anzitutto in piccolo” come fulcro delle politiche a favore del tessuto imprenditoriale con un impegno per semplificare il sistema amministrativo e per favorire forme di aggregazione e internazionalizzazione delle piccole e medie imprese. Sono stati avviati alcuni progetti in attuazione dei seguenti principi dello SBA:ricambio generazionale;reti di imprese;semplificazione amministrativa;appalti PMI;accelerazione pagamenti PA.
Grazie all’impegno su questo fronte la Regione è stata nominata”Regione Imprenditoriale Europea” per il 2014, vincendo il prestigioso premio EER, istituito dal Comitato delle Regioni, prima fra le regioni italiane ed