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103-108 Iamonico et al - Invasività di Alternanthera philoxeroides nel Fiume Arno a Firenze

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Il genere Alternanthera Forssk. comprende nel mondo circa 80 specie, per la maggior parte native del continente americano (CLEMANTS, 2003).

In Europa JALAS, SUOMINEN(1980) e TUTIN(1993) segnalano la presenza di 3 specie esotiche (A. pungens Kunth, A. carcasana Kunth e A. nodiflora R.Br.) naturalizzate in Spagna. CARRETERO (1990) confer- ma per la Spagna solamente A. pungens e A. carcasa- na. Nell’ambito del recente progetto D.A.I.S.I.E.

(2008) sono state registrate 9 specie, delle quali 4 considerate naturalizzate e 5 casuali.

Per l’Italia, FIORI (1923: 435) segnala (in nota) A.

repens Steud. [= A. sessilis Steud., cfr. INTERNATIONAL

ORGANIZATION FOR PLANT INFORMATION (2006)]

“…trovata avvent. pr. Genova nell’alveo della Polcevera a Fegino”, indicando altresì che “A scopo ornamentale si colt. spesso: Alternanthera amoena Voss… A. parony- chioides St. Hil… A. versicolor Hort. ex Reg. …”. ZAN-

GHERI (1976) non riporta il genere Alternanthera.

PIGNATTI(1982) indica A. pungens “avv. pr. Genova e da ricercare”, avvertendo altresì che A. nodiflora è “…

in forte espansione… in Spagna e non è impossibile possa ritrovarsi anche da noi”. Più recentemente GARBARI, PEDULLÁ(2001) danno notizia del rinveni- mento di A. philoxeroides (Mart.) Griseb. presso Pisa (loc. Madonna dell’Acqua, Fosso Oncinetto), prima

segnalazione di questa specie in Italia e in Europa.

CONTI et al. (2005) riportano per il nostro paese 2 specie: A. pungens [sulla base della segnalazione di PIGNATTI(1982), ma sottolineando (nota n. 77) che l’area di distribuzione della specie è da definire] e A.

philoxeroides [indicata per la Toscana sulla base di quanto riportato da GARBARI, PEDULLÁ (2001)].

Successivamente, la seconda specie è stata segnalata per il Lazio, a Roma lungo il fiume Tevere e a Borgo Grappa (Latina) lungo il canale Rio Martino (CESCHIN et al., 2006). Nel recentissimo lavoro di CELESTI-GRAPOW et al. (2009), A. philoxeroides, unica specie riportata, è indicata come naturalizzata per il Lazio ma solo come casuale per la Toscana, date le scarse informazioni a riguardo e il suo rinveni- mento circoscritto a un’unica stazione (GARBARI, PEDULLÁ, 2001; P.V. Arrigoni, com. pers.).

Con il presente lavoro si segnala la presenza di un’e- stesa popolazione di A. philoxeroides in provincia di Firenze (Toscana), fornendo una descrizione dettaglia- ta della specie con note di carattere ecologico e tasso- nomico e valutandone altresì lo status di invasività.

Il contributo rientra nel più ampio studio del genere Alternanthera in Italia (condotto da D. Iamonico), teso a chiarire il numero di specie presenti, lo status di ciascuna, la distribuzione e gli aspetti tassonomici.

103 INFORMATOREBOTANICOITALIANO, 42 (1) 103-108, 2010

Invasività di Alternanthera philoxeroides (Amaranthaceae) lungo il Fiume Arno in provincia di Firenze (Toscana, Italia centrale)

D. IAMONICO, L. LASTRUCCIe L. CECCHI

ABSTRACT - Invasiveness of Alternanthera philoxeroides (Amaranthaceae) along the Arno river in Florence province (Tuscany, Central Italy) - An extensive population of Alternanthera philoxeroides (Mart.) Griseb. was found on the banks of Arno river in Florence and nearby localities (Tuscany, central Italy). During the last five years, the field surveys showed that the plants form a self-replacing population without the direct intervention of man. Moreover our surveys underline that A. philoxeroides is invasive at local level. Further studies are needed to evaluate its distribution and invasiveness in Tuscany. A detailed description is given for the correct indentification of this species.

Key words: alien species, Alternanthera philoxeroides, invasive status, Tuscany

Ricevuto il 24 Novembre 2009 Accettato il 9 Febbraio 2010

INTRODUZIONE

(2)

MATERIALI EMETODI

Lo studio è stato condotto effettuando indagini di campo lungo le sponde del fiume Arno, entro la città di Firenze e nei tratti compresi nei comuni limitrofi (Fig. 1).

La valutazione della efficienza propagativa della spe- cie è stata verificata su propaguli coltivati sia in ac- qua, sia su terreno.

Ulteriori ricerche sono state svolte mediante la con- sultazione della bibliografia specifica (MARTIUS, 1825; MOQUIN-TANDON, 1849; GRISEBACH, 1879;

CONVAS, 1939, 1941; PEDERSEN, 1967, 1997;

MEARS, 1978; CLEMANTS, 2003) e l’analisi di exsic- cata in FI e RO. La descrizione della specie è stata in parte integrata con osservazioni personali sulla popo- lazione fiorentina di A. philoxeroides. I campioni rac- colti sono conservati nell’Erbario personale di uno degli autori (D. Iamonico - Herb. Iamonico- Lorenzetti), in FI e in RO.

RISULTATI EDISCUSSIONE

Note tassonomiche e morfologiche

A. philoxeroides è stata descritta da MARTIUS(1825) come Bucholzia philoxeroides. Successivamente, GRISEBACH(1879) la assegnò correttamente al gene- re Alternanthera. Più recentemente, in relazione a una notevole variabilità fenotipica, sono state descrit- te diverse entità infraspecifiche tra varietà, forme e sottoforme (MEARS, 1978; PEDERSEN, 1967, 1997).

Sebbene PEDERSEN(1997) affermi che la morfologia fogliare sia geneticamente fissata, ad oggi nessuno dei taxa descritti per A. philoxeroides è stato elevato a

rango di sottospecie o di specie (cfr. INTERNATIONAL

PLANT NAMES INDEX, 2006; INTERNATIONAL

ORGANIZATION FOR PLANT INFORMATION, 2006;

TROPICOS, 2009).

Alternanthera philoxeroides (Mart.) Griseb. Abh.

Königl. Ges. Wiss. Göttingen 24: 36 (1879).

Bas.: Bucholzia philoxeroides Mart., Nova Acta Acad.

Phys.-Med. Caes. Leop.-Carol. Nat. Cur. 13: 315 (1826) ≡ Telanthera philoxeroides (Mart.) Moq., Prod. (DC) 13(2): 362 (1949).

Pianta erbacea perenne. Fusto prostrato-ascendente (talora reptante) (2-10 dm), cilindrico, tubuloso, ramoso, glabro, radicante ai nodi. Foglie ovate o lan- ceolate (0.4-2.5 x 0.8-6.5 cm), subsessili, le superio- ri brevemente picciolate, intere, con apice acuto od ottuso, mucronato, sparsamente pubescenti sulla pagina superiore. Fiori bianchi, in glomeruli ascella- ri subsferici od ovoidali (diametro 1-1.6 cm), pedun- colati (peduncoli con due linee parallele di tricomi);

brattee ovate o lanceolate, più brevi del perigonio;

tepali 5, glabri, lanceolati, con apice acuto o arroton- dato (Fig. 2). Frutto indeiscente, ovoidale, bruno, contenente un solo seme lenticolare.

Frutti e semi non sono stati da noi osservati (la loro descrizione è basata su CABRERA, 1953; LEMÉE, 1955; SCHER, 2009). Nelle stazioni in studio A. phi- loxeroides sembra pertanto propagarsi solamente per via vegetativa, analogamente a quanto avviene in altri paesi ove la specie è presente come alloctona (BOJIAN

et al., 2003; CLEMANTS, 2003).

Nella popolazione fiorentina sono chiaramente

Fig. 1

Area di studio. I cerchi neri indicano le stazioni di A. philoxeroides documentate.

Study area. Records of A. philoxeroides are indicated by black circles.

(3)

osservabili due morfotipi: il primo (Fig. 3A) caratte- rizzato da fusti prostrato-ascendenti, lunghi fino a 110 cm (e oltre) e foglie verdi, lanceolate (0.6-2,5 × 2.5-6.5 cm) ad apice acuto (Fig. 3a); il secondo (Fig.

3B) caratterizzato da fusti prostrato-reptanti, lunghi fino a circa 60 cm e foglie spesso arrossate, ovate (0.4-1.3 ×0.8-2.5 cm) ad apice ottuso (Fig. 3b). Le piante riferibili al primo morfotipo vegetano in acqua su suolo sommerso e non strutturato e hanno

fusti parzialmente sommersi nella porzione prossi- male (prostrata) ed emersi in quella distale (ascen- dente); quelle riferibili al secondo morfotipo presen- tano fusti reptanti e vegetano sulle sponde su suolo asciutto e reso compatto dal calpestio.

Sulla base di quanto riportato da PEDERSEN (1967, 1997) le prime sono riconducibili alla f. acutifolia (Moq.) Pedersen (≡ Telanthera philoxeroides β acuti- folia Moq.), le seconde alla f. philoxeroides (= Telan- thera philoxeroides α obtusifolia Moq.).

I due morfotipi sono evidentemente distinguibili rispetto al portamento, benchè la distinzione dei due taxa sia basata sulla forma della lamina fogliare quale unico carattere discriminante (COVAS, 1939, 1941;

MOQUIN-TANDON, 1949; PEDERSEN, 1967, 1997).

Tuttavia la specie esprime queste notevoli variazioni morfologiche solo in relazione all’ambiente in cui si sviluppa. Le nostre osservazioni su esemplari coltiva- ti mostrano come entrambi i morfotipi si possano ottenere per via vegetativa mediante talee provenien- ti dallo stesso individuo ma coltivate in diverse con- dizioni. Di conseguenza qualunque base genetica della loro differenziazione può essere esclusa.

Aspetti vegetazionali e status invasivo

A. philoxeroides è stata rinvenuta per la prima volta nel tratto cittadino di Firenze nell’agosto del 2007.

L’amico F. Pagliai (Firenze) comunica tuttavia di averla osservata già nel corso dell’estate 2005, con una popolazione molto estesa, su una superficie para- gonabile a quella attuale. La specie non è riportata nei due recenti contributi sulla flora dell’Arno e delle Cascine (MOSTI, 2002, 2005). Tuttavia la notevole estensione dei popolamenti al 2005, unitamente all’elevata capacità di riproduzione vegetativa, ci induce a supporre che nel 2004 essa fosse già presen- te, seppur con un numero ridotto di individui, moti- vo per il quale è forse sfuggita alle osservazioni. Si ipotizza pertanto il 2004 come probabile anno di comparsa lungo il fiume.

Fig. 2

A. philoxeroides (Matr.) Griseb.; A) infiorescenza (Fotografia di D. Iamonico).

A. philoxeroides (Matr.) Griseb.; A) inflorescence (Photo by D. Iamonico).

Fig. 3

Morfotipi di A. philoxeroides a Firenze: A-a) f. acutifolia; B-b) f. philoxeroides (Fotografia di D. Iamonico).

Morphotypes of A. philoxeroides in Florence: A-a) f. acutifolia; B-b) f. philoxeroides (Photo by D. Iamonico).

(4)

Ad oggi, A. philoxeroides si osserva su entrambe le sponde dell’Arno, occupando una superficie a tratti continua dal Ponte Amerigo Vespucci al Viadotto dell’Indiano, corrispondente a un tratto fluviale di circa 4 Km. Nelle zone ove prospera maggiormente (tra la Passerella dell’Isolotto e il Ponte della Vittoria), si presenta in fitti ed intricati popolamenti che si spingono spesso oltre 3 metri dalla linea di riva (Fig. 2). La specie è stata osservata in nuclei più radi anche nel tratto fluviale tra la città e la confluenza del fiume Bisenzio a Signa (Firenze), e mostra una certa tendenza a risalire nel torrente Mugnone. In coltiva- zione se ne è evidenziata l’elevata efficienza di propa- gazione vegetativa: in una sola stagione si sono misu- rati accrescimenti in acqua di oltre cinque volte la lunghezza dei propaguli iniziali (ca. 50 cm) e fram- menti della pianta sono rimasti vitali anche su terre- no asciutto.

Il grado di espansione rilevato, specie in relazione ai tempi recenti di comparsa, e l’evidente capacità di propagazione vegetativa, ci inducono a definire que- sta specie come invasiva (sensu RICHARDSON et al., 2000) per il tratto fluviale studiato.

La presenza di A. philoxeroides è stata rilevata entro tutte le fasce vegetazionali rinvenibili nell’area ogget- to del presente studio; le principali sono di seguito elencate (la nomenclatura sintassonomica segue RIVAS-MARTÍNEZet al., 2002):

- Vegetazione a idrofite radicanti (Potametea Klika in Klika & V. Novák 1941, ordine Potametalia Koch 1926): consorzi a dominanza di rizofite sono stati rinvenuti lungo l’intero tratto fluviale studiato, fino a un massimo di 4-4,5 m dalla linea di riva, in acque lentamente fluenti. Evidenti i popolamenti (paucispecifici) a dominanza di Potamogeton nodosus Poir. e Myriophyllum spica- tum L., a cui si aggiunge talora Ceratophyllum demersum L., legati ad acque ove è consistente l’impatto antropico (ABATIet al., 2009).

- Vegetazione elofitica (Phragmito-Magnocaricetea Klika in Klika & V. Novák 1941): lungo le spon- de sono osservabili comunità ad erbacee semi- sommerse, evidentemente impoverite; tra le enti- tà maggiormente presenti: Lythrum salicaria L., Lycopus europaeus L. subsp. europaeus, Veronica anagallis-aquatica L. subsp. anagallis-aquatica, Mentha aquatica L. subsp. aquatica.

- Vegetazione dei prati umidi (Molinio- Arrhenatheretea Tüxen 1937 ordini Crypsio- Paspaletalia distichi Br.-Bl. in Br.-Bl., Roussine &

Nègre 1952 nom. inv. et nom. mut. propos. e Plantaginetalia majoris Tüxen & Preising in Tüxen 1950): lungo le rive si rilevano prati a dominanza di Paspalum distichum L. [= P. paspa- loides (Michx.) Scrib.] a cui si affianca spesso, negli strati superiori, Cyperus eragrostis Lam.

Meno frequentemente si rinvengono Rorip-pa sylvestris (L.) Besser subsp. sylvestris o Agrostis sto- lonifera L.

- Vegetazione terofitica igrofila (Isoëto-Nanojunce- tea Br.-Bl. & Tüxen ex Westhoff, Dijk &

Passchier 1946, ordine Nanocyperetalia Klika 1935): saltuariamente sono rilevabili, in prossi- mità degli argini, cenosi nano-terofitiche a domi- nanza di Cyperus fuscus L.

- Vegetazione erbacea igro-nitrofila (Bidentetea tri- partitae Tüxen, Lohmeyer & Preising ex von Rochow 1951; Artemisietea vulgaris Lohmeyer, Preising & Tüxen ex von Rochow 1951): aspetti terofitici ruderali igro-nitrofili sono ben rappre- sentati nell’area oggetto del presente studio da cenosi a dominanza di Xanthium strumarium L.

subsp. italicum (Moretti) Greuter, Bidens frondosa L., Persicaria lapathifolia (L.) Delarbre s.l., Echi- nochloa crus-galli (L.) P. Beauv., Cyperus glomera- tus L.; sono anche presenti aspetti di vegetazione igro-nitrofila perenne a dominanza di Artemisia verlotiorum Lamotte.

Nell’ambito della vegetazione acquatica (Potametea) A. philoxeroides è certamente dominante. La notevo- le capacità di riproduzione vegetativa riscontrata appare un fattore determinante nel processo invasivo nei confronti delle comunità rizofitiche. Esse risulta- no, infatti, drasticamente impoverite (come numero di individui) o addirittura assenti negli spazi occupa- ti da A. philoxeroides; nuclei isolati si mantengono solamente dove il processo di colonizzazione non è ancora avvenuto, mentre fasce più o meno continue permangono a maggiore distanza dalla riva (oltre 2,5-3 m), non essendo raggiunte dai popolamenti alieni (Fig. 4). In alcune stazioni dell’Arno a sud di Firenze (presso il Ponte a Varlungo), ove A. philoxe- roides non è stata ad oggi osservata, la comunità rizo- fitica autoctona appare invece rigogliosa e continua, anche vicino alle rive.

Riguardo la vegetazione spondicola, l’estensione dei popolamenti ad A. philoxeroides appare ancora consi- stente, particolarmente negli strati inferiori; disconti- nuamente, fitti popolamenti a Paspalum distichum accompagnano A. philoxeroides, causando evidente- mente un maggiore impatto. Gli strati di vegetazione più alti sembra invece che risentano meno dell’inva- sione da parte di A. philoxeroides, dato che la stessa non si solleva dal suolo per più di 35-45 cm (in tali ambiti l’invasione appare tuttavia dovuta ai popola- menti di un’altra aliena, Cyperus eragrostis).

CONCLUSIONI

Si segnala il rinvenimento, lungo le sponde del fiume Arno in provincia di Firenze (all’interno della città e nel tratto tra Firenze e Signa), di A. philoxeroides (Mart.) Griseb., specie sudamericana considerata, ad oggi, aliena casuale per la regione (CELESTI-GRAPOW

et al., 2009).

La presenza massiva e stabile delle popolazioni osser- vate è stata verificata nel corso degli ultimi 5 anni.

L’evidente efficacia di propagazione vegetativa e l’im- patto che i popolamenti di A. philoxeroides sembrano esercitare sulle comunità acquatiche autoctone pre- senti nel tratto cittadino inducono a ritenere la spe- cie come localmente invasiva.

(5)

Il rinvenimento della specie, pur se in nuclei più dis- aggregati e distanti, anche in direzione dei comuni di Signa e Lastra a Signa, può essere un ulteriore segno delle sue potenzialità espansive.

Ulteriori studi (indagini distributive, verifiche sulla velocità di diffusione e rilevamenti fitosociologici) saranno necessari per monitorare l’eventuale espan- sione nel territorio adiacente le stazioni oggetto d’in- dagine e il grado di invasività di questa specie in Toscana.

SPECIMINA VISA SELECTA

Firenze, fiume Arno: Ponte dell’Indiano, riva sini- stra, 35 m s.l.m., 17-09-2007, D. Iamonico (Herb.

Iamonico-Lorenzetti); tra Ponte dell’Indiano e la Passerella dell’Isolotto, riva sinistra, 40 m s.l.m., 17- 09-2007, D. Iamonico (Herb. Iamonico-Lorenzetti);

tra la Passerella dell’Isolotto e Ponte della Vittoria, riva sinistra, 45 m s.l.m., 25-09-2008, D. Iamonico (Herb. Iamonico-Lorenzetti, FI, RO); tra la Passerella dell’Isolotto e il Ponte della Vittoria, lungo il sentiero sulla sponda sinistra, 42 m s.l.m., 04-09- 2009, D. Iamonico (Herb. Iamonico-Lorenzetti);

Ponte della Vittoria, riva destra, 41 m s.l.m., 04-10- 2009, D. Iamonico (Herb. Iamonico-Lorenzetti);

Firenze, sponde dell’Arno presso il ponte pedonale

dell’Isolotto, 22-11-2008, L.Cecchi et L. Lastrucci (FI). – Signa, fiume Arno: presso Ponte a Signa, riva destra, 22-11-2009, L. Cecchi (FI).

Ringraziamenti – Si ringraziano P.V. Arrigoni (Università di Firenze) per la disponibilità, M. Iberite (Università di Roma “Sapienza”) per la rilettura critica del testo ed E.

Menicagli (Università di Firenze) per la realizzazione della Fig. 1.

LETTERATURA CITATA

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CELESTI-GRAPOW L., PRETTO F., CARLI E., BLASI C.

Fig. 4

Popolamenti ad A. philoxeroides, Potamogeton nodosus e Myriophyllum spicatum (Fotografia di D. Iamonico).

Populations of A. philoxeroides, Potamogeton nodosus and Myriophyllum spicatum (Photo by D. Iamonico).

(6)

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RIASSUNTO – Si segnala la presenza di una ricca popo- lazione di Alternanthera philoxeroides (Mart.) Griseb.

lungo le sponde del fiume Arno a Firenze e in località limi- trofe (Toscana). Le osservazioni effettuate nel corso degli ultimi 5 anni hanno dimostrato che la pianta è capace di mantenersi e propagarsi autonomamente senza l’interven- to diretto dell’uomo. Inoltre il nostro studio mette in evi- denza come A. philoxeroides sia da ritenersi localmente invasiva. Ulteriori approfondimenti sono necessari per valutarne la distribuzione e lo status su scala regionale. Si fornisce una descrizione dettagliata della specie per la sua corretta identificazione.

AUTORI

Duilio Iamonico, Via dei Colli Albani 170, 00179 Roma, duilio76@yahoo.it

Lorenzo Lastrucci, Lorenzo Cecchi, Dipartimento di Biologia Vegetale, Università di Firenze, Via G. La Pira 4, 50121 Firenze

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