• Non ci sono risultati.

Firenze isolata e invasa dall' Arno

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Firenze isolata e invasa dall' Arno"

Copied!
16
0
0

Testo completo

(1)

Ouatidiano / tp«d. abb. postal* / L. SO Anno XLIII / N. 296 / Sabalo 5 novembr* 1 9 M

DOMANI 6 NOVEMBRE DIFFUSIONE STRAORDiNARIA

Doinanl, domenlca f novembre, dlffuslone sfraordlnarla dell'Unila a celebrazione del 49> anniversarlo della Rlvolu- ilone d'Ollobre. Concludiamo la gara dl emulazlone con una grande glornata di dlffuslone portando II quotldlano del Parlllo a declne di mlgllala dl nuovl lettorl. Piu letlorl dell'Unila, plu tscrlttl al PCI; plii letlorl dell'Unlta, plu votl al PCI.

L'URSS prova nello spazio un motore a plasma

ORGANO DEL PARTITO COMUNISTA ITALIANO

A pagina 13

LITALIA SPACCATA IN DUE DA UNA TREMENDA ALLUVIONE

Firenze isolata e invasa dall' Arno

Tutto i n e v i t a b i l e ?

X J ITALIA 6 sconvolta da una alluvione trcmenda.

Intere regioni colpite; Firenze isolata, spezzata in due e inondala dalle aequo; valli sommerse e numerosis- sime localita, campagne e vasti territori agricoli alla- gati. Ancora una volta, ed oggi in modo inaudito, intere popolazioni sono duramente e tragicamente col- pite; piangono il sacriflcio di vite umane travolte nel disastro, i beni perduti, i danni gravissimi per le eco- nomie di intere regioni. Ai familiari delle vittime, a quanti soffrono per il disastro. alle popolazioni colpite va rafTetto solidale profondamentc umano del nostro partito, dei militanti comunisti. Di fronte alia cata- strofe che colpisce la nazione il primo ed urgente dovere 6 organizzare, attuare, estendere l'opera di soccorso e di solidarieta. A questo dovere immediato e chiamato il governo, sono chiamati gli enti pubblici per i compiti e le funzioni che ad essi competono. Le nrganizzazioni del nostro partito. i singoli militanti, il movimento democratico daranno 1'esempio nello slancio umano e solidale per alleviare le sofTerenze.

per contribuire alia piu efTicace opera di soccorso e di aiuti tanto neccssari. Saranno in prima fila in questa opera come lo sono stati nelle tragiche giornate delle tremende alluvioni che si abbatterono negli anni '50 sulle due regioni piu martoriate dal dissesto idraulico e dal suolo: il Polesine e la Calabria.

QUESTO punto pero sorge dalla coscienza del Paese un interrogativo: la causa di questo evento catast^ofico che colpisce nuovamente l'ltalia deve essere attribuita unicamente alia eccezionale prolun- gata calamita atmosferica? E' tutta colpa della piog- gia.'sia pur caduta cosi copiosamente? Non vi e dubbio che 1'eccezionalita dell'evento meteorologico ha il suo peso; ma le condizioni del suolo, dei tor- rent! -.e-dej corsj.d'acqua nel nostro.Paese, dalle mon- tagne alle foci, sono talmente gravi che ogni colpo di maglio di natura atmosferica piu forte, che si abbatte sul nostro suolo, ha sempre piu via libera nella sua opera di distruzione; proprio perche non solo le difese non sono state affrontate, nel tempo e per tempo, ma non si e provveduto a colpire le cause che sono alia base della fragilita c del disordine che oggi carat- terizzano le condizioni idrogeologiche del nostro

Paese. Di questa situazione portano intera la respon- sabilita politica e morale le classi dominanti. i gover- ni che si sono succeduti alia direzione dello Stato.

non escluso l'attuale. II capitalismo italiano giunto alia fase monopolistica si e rivelato perfino incapace di difendere il patrimonio di base della nazione, co- struito in un lungo e travagliato periodo della sua storia. Noi ci troviamo oggi in questa situazione assurda e tragica al tempo stesso. II piano Pieraccini relega questo grande problema nazionale della difesa del suolo e della sistemazione dei fiumi, con poche righe, nel capitolo intitolato « Altre opere pubbliche ».

con previsioni di investimenti in cinque anni che sono al di sot to delle spese eseguite. e male, negli anni precedenti. Ma vi e di piu. Constatiamo — e 1'abbiamo denunciato per tempo — il fatto scandaloso per cui, chiuso con il 30 giugno di quest'anno il ciclo dei finan- ziamenti per la regolamentazione dei corsi d'acqua previsti dalla legge n. 11 del 1962. non vi e nessun nuovo stanziamento a questo scopo nel bilancio dello Stato per il 1967. II nostro partito. le opposizioni di sinistra hanno sempre affermato che a monte di ogni indirizzo economico e di ogni investimento produttivo deve collocarsi un piano organico di difesa del suolo:

di regolamentazione organica ed unitaria dei nostri fiumi. di sicurezza delle popolazioni e dei territori.

I N TUTTI questi anni. e. ancor in tempi recentis- simi. abbiamo sostenuto e proposto — nel corso delle lotte di massa. in convegni. nelle iniziative promosse dagli enti locali. in Parlamento anche con proposte di legge — la esigenza che a tale piano vanno colle- gati interventi di sviluppo sociale ed economico per l'agricoltura (irrigazioni) per i bisogni civili delle citta e dei centri agricoli. per l'industria. per i trasporti, per il rinnovamento urbanistico. Oggi, di fronte a questo nuovo disastro. l'opinione pubblica deve sapere che queste proposte sono state respinte dal governo e dalla maggioranza di centro-sinistra proprio nel corso della discussione sul piano Pieraccini. nella quinta commissione della Camera avvenuta nel mese scorso. Oggi occorre curare le ferite gravissime che questo disastro ha inferto al Paese. Ma fin da oggi noi chiamiamo i lavoratori. i cittadini. le forze politiche democratiche ad unirsi in una grande battaglia alta

mente umana e sociale. per far prevalcre nuove scclte di sicurezza, di progresso civile e sociale per tutto il

P a e s e - Franco Buserto

mmm mm*mm

Da lunedi sciopero dei metallurgici pubblici e privati

La FIOM e la FIN! hanno dociso di esleniere alle aziende pubbliche jtli scioocri che mve- stiranno sino alia fine del mese le aziende metalmeccaniche pri- vate. La decision? e giunta dopo un estremo tentativo comn:uto dai sindacat! per vcnf:care even- tual] spo^tamenti dell'Interstm.

Ma anchc questa organizzazione

— come la Confindustna — ha ribadi'o la propria intransigent*

ad aecosliere tutte le rivendica- noni contcnute nella € piattafor- nva > unitaria presentata un anno fa. II nuovo allineamento Con- findustria-Intersind (mentre qual-

che giorno fa Colombo e Carli hanno riproposto il «blocco»

salariale per «qualificarc > la ripresa economkra) non poteva non provocare un inasprimento .ielle lotte. La vertenza dei me- tallurgici e ini7iata un anno e cinque piomi fa (ed e la p u iunga del dopottuerra): le lotte sono in corso da oltre dieci me- si. Per ben quattro volte sono iaiziate le trattative — aDa Con- findustna e all'Intersind — e a!trcttante i padroni hanno co- st rctto i sindacaU a romperle.

(A pag. 5 le informaxioni)

Grosseto sotto tre metri d'acqua

Interrotte I'Aufostrada del Sole, I'Aurelia e tutte le altre vie statali e provincial!* - II sindaco bloccato in Palazzo Vecchio, il prefetto a Palazzo Medici Riccardi - Un metro d'acqua in tutto il centro, fino a tre metri in alcuni rioni - Auto trascinate dalla piena come fuscelli - Sette persone sarebbero morte in una frana a Reggello - Pistoia e Siena isolate - Arezzo, Pisa e numerosi altri centri della Toscana invasi dalle acque

GROSSETO — Una drammalica veduta aerea della citta allagata dalle acque dell'Ombrone. L'acqua arriva al secondo piano delle case. Si notano le t i m e degli alberi di viale Sonnino sommerso. (Telefoto A N S A * 1'Unita »)

Queste le principali interruzioni

FERRUVIE n ministero dei Trasporti ha fornito icri sera un primo elenco delle linee fer- roviarie interrotte a causa del violento nubifragio che si e ab- battuto su diverse regioni:

- FIRENZE ROMA interrotta tra Montcvarchi e Bucine e nel-

la stazione di Incisa per allu- vioni:

- PISA ROMA nel tratto Cam- piglia Grosseto per I'allagamen- to delle stazioni di CampigJia.

Follonica. Scarlino. Gavorrano.

Giuncarico. Montepescali:

- FIRENZE-PISA nei tratti a Donnino-Signa. Montelupo-Empo- li. La Rotta Pontedera:

- EMPOLI SIENA nei tratti CertaWoPoggibonsi e Castellina- Siena per alluvioni:

- CECINA-VOLTERRA tra le stazioni di Cecina e Riparbella per alluvioni;

_ BUONCONVENTO - MONTE ANTICO tra Buonconvento e Mur- lo per alluvione:

- MONTE ANTICOASCIANO tra Monte Asciano e Sant'Angelo e tra San Giovanni d'Asso e Trcquanda per alluvione:

- CHIUSI SIENA tra le stazio- ni di Sinalunga e Rapolano per alluvione:

- PONTASSIEVE BORGO SAN LORENZO per lallagamento del- la stazione di Dicomano:

- FIRENZE - PORRETTA - BO- LOGNA per il croUo di due ar- catc del viadotto tra le stazio- ni di Marzabotto e Sasso;

- BOLOGNA MILANO per al- luvione tra Castelfranco e Ma dena. Per misura precauzionale il traffico ferroviano e stato so speso anche tra Modena e Reg gio;

- PADOVAXALALZO tra le stazioni di Ospitale e Pararolo per frana:

- TRENTOVENEZIA, blocca- ta per aJlagamenti;

(Segue a pagina 4)

FIRENZE. 5 (mattina) La Toscana come il Polesine.

L'Arno, gli altri fiumi, i torren ti sono straripali, sommergen- clo decine di migliaia di ettari di t e r r a . Firenze e invasa dalle acque e isolata.

La citta appariva ancora. sta- mani aU'alba. un enorme lago di acque limacciose o vortico- se che si estendono. alte fino a due metri. per oltre sei chi- lometri quadrati a nord del- 1'Arno e in una a r e a imprc- cisata a sud del fiume. L'inon- dazione — la piu grossa dal 1270 — interessa due terzi del- la citta. I danni sono incalco- labili. manca l'acqua. la luce elettrica c erogata solo in al- cune zone, il telefono non fun ziona. La situazione e dram- matica nelle case di abitazione c ancor piu negli ospedali.

Scarscggiano i rifornimenti alimentari. c piu ancora e dif- ficile. o addirittura impossibi- le. rapprovvigionamento. I pa- nettieri di Fiesole — la citta- dina che dalla collina domina su Firenze — si sono impegnati a lavorare tutta la notte per sopperire al fabbisogno di pa ne di Firenze, dove i fomi non possono funzionare per la man- canza di acqua potabile.

I-a zona inondata a causa dello straripamento dell'Arno romincia a Bellariva. il sob borgo che si incontra venendo da Pontassieve: prosegue lun go TAffrico. il torrcnte che scende dalle colline: arriva al Campo di Marte. dove sorge lo stadio comunale. e da qui, lun go la linea ferroviaria. com presa la stazione di Campo di Marte. raggiunge. seguendo via degli Artisti. il famoso cimi- tero degli inglesi. dove l'acqua e alta circa un metro e venti:

da qui la zona inondata conti- nua lungo i viali di circonval lazione fino alia stazione fer- roviaria di Santa Maria No- vella. completamente allagata in tutto il suo complesso e p°i al parco delle Cascine, dove

(Segue a pagina 3)

Una giornata apocalittica per intere regioni

Primo tragico bilancio: 22 morti

.MILANO

L'occhio del ciclone sulla Toscana ma il cataclisma meteorologico ha coin-

volto I'intero paese dall'Alto Adige alia Sicilia - Sette vittime solo a Reg- gello, in Yaldarno - Altri 11 morti nel Trentino - Previsioni non rassicuranti A memoria d'uomo l'« acqua alta » a Venezia non aveva mai raggiunte livelli cosi paurosi • Sconvolta tutta la rete stradale e ferroviaria del Paese

Lm creel Indicano ! • Inttrrutltnl stratfall • farrvvlarto.

Da anni un uragar.o di cosi grandi e gravi proporzioni non sconvolgeva in modo istanta- neo e contemporaneo quasi tut- te le regioni del nostra paese:

l'occhio del ciclone ha fissato la Toscana, su un fronte di 100 chilometri. scatenando la notte scorsa e per tutta la gior- nata di ieri il finimondo nelle province di Firenze, Siena, Arezzo e Grosseto; ma la spi- rale del gigantesco cataclisma meteorologico ha abbracciato in una morsa violenla tutto I'arco della penisola e delle isole, dal- l'Alto Adige all'estrema punta della Sicilia, dalla Sardegna, spazzando tutto il Tirreno e scacalcando la gobba degli Ap pennini fino alle coste del- VAdriatico. nelle Marche e in Puglia. *

Le previsioni purtroppo non sono incoraggianti: la bufera si sta spostando « molto lentamen- te * verso est, ma gran parte dell'ltalia non ne e ancora fuo ri. Forse nelle rrgiont finora piii tremendamente colpite — Toscana, Lazio e Sicilia — si registrera una attenuazione dei Jenomeni, ma ancora sono pre- visti cielo coperto con piogge estese e persistenti temporali un po' dovunque. Nelle regioni meridionali del vertanle adria-

tico si notera anzi un peggiora- mento sensibile.

Finora il bilancio e di 12 morti, di cui sette a Reggello nella Valle dell'Arno, 11 nel Trentino, uno a Schio, uno a Montelupo, uno a Brescia, uno a Potenza, ventidue tit-

r

time di cui non si conoscono ancora tutti i nomi. di cut m sa appena in quali tragiche cir- costanze siano scomparse, in- goiate dalle acque limacciose dei fiumi o dalle valanghe di fango. Mancano i particolari

(Segue a pagina 4)

mmmmmmmmmmsm

Due ore di ciclone

a Roma: allagamenti crolli, alberi sradicati

Due patazzine in costruzione crollate, alberi sradicati in mezzo alle itrade; baracche e casupole allagate; Monte Mario senza gas e senza luce; e questo il bilancio del ciclone

— pioggia a scrosci e raffiche di vento che spesso hanno su- perato i 110 chilometri orari — che ha flagellato ieri mattina, per due ore, Roma. Anche il llforale laziale e stato scon- volto: onde altissime (il mare tr* forza 9) hanno provocato danni gravi. II Villaggio Sardo, ad Ostia, e rimasto isolato:

mille persone sono state evacuate dai vigili del fuoco t dai carabinieri.

(Le notizie a pagina 6) .

<P

^AwKtkW^kWKKkmkw» •

(2)

PAG. 2 7 v i t a I t a l i a n a I* U n i t A / sabato 5 novembre 1966

Dura accoglienza per il segretario dc al Congresso dell'EUR

Polemica reazione delle ACLI al disccrso

di Rumor

Quando ha detto «il nostro partito»fischi e mu- golii lo hanno costretto a correggersi e dire «it mio partito»- Donat Cattin chiede piu autonomia deiie ACLI e una lotta decisa e unitaria dei lavo- ratori contro i centri di potere economico - Forti discorsi critici contro la Democrazia cristiana di

Morezzi, Borra, Otini, Gaili

r -

La tensione e la contraddi- zione che crescono tra I'indi rizzo conscrvjitore della DC e le aspirnzioni di rinnovamento delle ACLI. hanun avuto palpa bile espressione ieri. quando al X Congresso ini/iato giovedi a Roma, si e presentato Rumor.

Preceduto da Sci-lba. che era slato accnltn con imipulii. il Segretario politico della DC ha ricevuto la sua rnzione di ru moreggiamenti. mal compen sati da fiacchi applausi. Stava parlando tin delegato di Rimi ni, dove le ACLI hanno con- dotto una inchiesta i cui risul tati sono stati scanditi proprio sotto il naso di Rumor. Tra gli aclisti romagnoli, i rapporti con il Partito sono giudicati buoni dal 25%. discreti dal 50 per cento e pessimi dal restan te 25% L'intervento si e con cluso con una denuncia del cen tro sinistra, del quale il Cor- riere della Sera scrive che

« non fa piu paura » mentre fa paura ai lavoratori perche pesa sulle loro spalle col bloc- co dei salari e dei contratti: e qui I'ovazione aH'oratore ha ancor piu chiaramente detto l'aria che tirava, per una DC il cui leader si e poi difeso in modo istrioncsco.

Ma non e stata data subito In parola a Rumor. Sara un caso. tuttavia si & dovuto sor- bire altri Interventi. tra cui quello dell'on. Borra di Tori- no. con critiche e frecciate in abbondanza. II deputato acli-

sta ha parlato delle < grosse

perplessita > dei lavoratori de- mocristiani per le posizioni conservatrici e non rinnova- trici della DC: ed ha detto al- tresl che votando DC ci si aspetterebbe di poter contare di piu. « Votando oflfli DC >. ha speciflcato 1'oratore.

La discriminante strategica fra i congressisti appare in- fatti ruotare intorno ad un

piu forte impegno verso la DC.

per spostarne l'asse e forse anche l'assetto: oppure intorno nd una scelta piu ampia. al di la della DC. nel nuovo spazio c r e a t e per le ACLI dall'allean- za fra socialist! e cattolici. dal- la uniflcazione socialdemocra- tica. dalla formula del c e n t r o sinistra: tutte cose che oggi peraltro non soddisfano. Un al- tro intervento. di Otini (Ro- m a ) . ha appunto rifiutato la concezione delle ACLI come forza subalterna alia DC. pur dicendo che esse non intendo no rompere I'unita dei catto- lici: piuttosto intendono colpi r e il potere economico c che 6 ancora incontrastato dominato r e delle scelte politiche».

E su questa nuova stilettata.

il presidente di turno ha dato la parola a Rumor, non prima di a v e r e lungamente raccoman- dato cordialita e responsabili- ta all'uditorio. il quale — ha concluso — attende una rispo- sta. Rumor e salito alia tribu- na fra i clamori per sottoli- n e a r e la t sostanziale comunita di ideali e convcrgenza di in- teressi » tra DC e ACLI. le cui sollecitazioni e inquietudini (in fatti la platea era tutt'altro che quieta) « m e r i t a n o gratitudi- ne >. Dopo a v e r e detto che la DC non e c nd conservatrice

nk classista > e a v e r e enume-

r a t o i meriti del suo interml- nabile monopolio. poi quelli della svolta di Napoli (e qui altri rumori perch* le ACLI la piudicano I r a d i t a ) . Rumor ha promesso « riforme, progresso.

avanzata > quali scelte obbli- gate dei tempi

Quando gli e scappato «il no stro p a r t i t o . ». i nimori lo hanno prontamente fatto dirot t a r e su « il mio p a r t i t o » . il quale non avrebbe « mai posto impediment! a tutte le rifor- me > (nuovi rumori. qualche flschio e alcuni applausi). Ru- mor ha poi fatto un «appcllo alia comune responsabilita » ri- conoscendo che 1'unita dei cat- tolici. fruttn di valutazioni per- s o n a l . dipende dai fini comu- n i : cioe € se vale la pena di s t a r e insieme. se non conven-

gtt fare testugginc*. piutto-

sto che camminare in ordine sparso o ai margini. Dopo que- sto richiamo a un monolitismo che la DC non ha mai avuto e che le ACLI respingnno anche in nome della propria autono mia. Rumor ha affermato con sicumera che il partito. cui si chiede una scelta. l*ha gia fat- t a : piuttosto devono farla le . ACLI: «Noi vi chiediamo di

venire dentro. di occupare il di combaUimento in trin-

Per nascondere le critiche alia DC e al governo

II «Popolo» stravolge il discorso di Labor

I c o m m e n t ! politici al con- gresso delle ACLI contribui- scono a p r e c i s a r e il q u a d r o delle difficolta e delle con- traddizioni tra le quali si muo- vono oggi i partiti di governo, costretti a p r e n d e r e a t t o di

Dopo lo scandalo edili IZIO

cea >. Nuovi rumori, sempre conditi da battimano hanno ac colto qucsto pistolotto finale.

Morezzi di Torino (uno dei qiuulri miuliori delle ACLI) ha subito risposto a Rumor di ci'iirln IP rauinni del fprtnen to con cui 1'assemblca lo ave- va ascnltato e ha ringra/.iato invrce Labor per avere capeg giato con i sindacalisti. nei me si scorsi. il corteo unitario a Torino contro le rappresaglie FIAT.

Onorevole Rumor — ha det- to Morezzi — noi crediamo di poter costruire la storia, e ve- diamo che pur volendolo diven- ta sempre piu difficile conti- nuare a farlo nella DC. gui- data piu da pressinni esterne che dai bjsngni del paese. Lo oratore ha detto poi che. a dif ferenza di un tempo, la rispo sta della DC ai problemi rea- li t non la troviamo piu nella nostra coscienza ma nei cen tri di potere » In polemica col tono comiziesco di Rumor ha poi affermato che un discorso ideologico non basta. ci vo- glionn scelte concrete, ci vuo- le moralita interna, se la DC vuole essere strumento di rin- novamento. Le ACLI — ha con- cluso Morezzi — hanno gia fat- to le proprie scelte: noi vo- gliamo agire in sintonia. ma abbiamo spazio per agire ed esprimerci. E su questa riaf- fermazione di autonomia si e avuta una ovazione, mentre tut- to il discorso era stato punteg- giato da applausi allusivi e convinti.

In mattinata si erano avute altre testimonianze della spin- ta con cui le ACLI incalzano la DC quasi con la consapevolez- za di farlo per ('ultima volta.

Infatti il bivio che sta di fron- te alle ACLI. e sul quale Labor ha invitato alia cautela e alia attesa prima di imboccare una strada o I'altra. vede una di queste strade (sostenuta per esempio d a 1 vice-presidente Pozzar) passare ancora per la DC. sia pure attraverso un suo rinnovamento fatto di scossoni e di riassestamenti: l'altra strada. sostenuta da diversi de- legati (come Franchini. Foschi.

Galli. Gherardi) 6 stata indica- ta specialmente da Donat-Cat- tin. in garbata polemica con quello che certuni chiamano il t moderatismo di Labor ».

Donat Cattin ha detto che le ACLI sono una forza di rinno vamento che deve superare ogni modello e puntare sulla azione. sul terreno della « par- tecipazione dei lavoratori».

senza fughe in avanti ma con prngrammi concrcti. non certo aiutati ma tuttavia impost! dal- la c delusinne per il centre si- nistra e dallo scetticismo sulla programmazione >. L'esponen- te della sinistra dc e sottose- gretario alle Partecipazioni statali. ha insistito su un con- cetto: € Ci interessa piu l'eser- cizio del potere che il potere in se ». Cioe la partecipazione e partecipazione al potere per usarlo. II discorso e stato tutto un incal7ante richiamo all'i'm- pegno politico fuori degli sche- mi tradizionali. e in tal senso Donat-Cattin ha criticato «l'im- preparazione a fare politiche adeguate ai nostri obicttivi > e la trascuratezza per gli aspetti economici e anche aziendali del potere («il potere della Mont- Edison supera la somma di quello che prima avevano que- st] due grandi gruppi di pres- sione >: applauso). Le ACLI.

insomma. contro la societa

« consumista » e premendo ver- so I'unita sindacale e la istitu- zione dolle Rcgioni. devono con- testare il potere economico.

banco di prova di ogni forza sociale e ideale (si e visto quan- to esso fosse decisivo nella

« congiuntura * ) : tanto piu che oggi « i l padronato e la buro- crazia non hanno piu timore della programmazione ». Quin- di — ha concluso 1'oratore — le prediche alle anime non ba- stano. se le ACLI non vogliono restare incastrate in un siste- ma. pur con i loro propositi di liberazione.

In s t r a t a si sono approvate alcune modifiche alio statuto che non prevede piu una orca nizzazione separata per le don ne. e che istituisce il Consiglio esecutivo come organo di con trollo della Presidcnza. 11 con- gresso. a cui ieri ha mandate un telegramma Nenni, mentre vi ha presenziato Brodolini, continua oggi.

a. ac.

Rumor oggi a Reggio C.

tra notabili in subbuglio

Dal nostro corrispondente

REGGIO CALABRIA. 4.

I democristiani di Reggio Calabria hanno supcrato in sfacciataggine i loro colleghi di Agrigento. I veri respon- sabili del disordine edilizio della citta consegneranno do- mani a Rumor un documento col quale chiedono « u n mi- nimo di grinta, di sensibilita reattiva e di difesa del pre- stigio». Non tollerano di es- sere stati crudamente smasche- rati dalla stessa inchiesta del ministero dei lavori pubblici e vogliono ad ogni costo essere protetti.

Si devono demolire costru- zioni abusive, deve essere im- posto il rispetto delle norme antisismiche. Ma, anche di- nanzi ad esigenze cosi ele- mentari, grossi interessi finan- ziari e speculativi premono perch6 tutto rimanga al suo posto.

Ed ecco cos! che i dirigen- ti d.c. di Reggio chiedono esplicitamente la fine della coUaborazione di centro-sini- stra, definendo c anestesie ce- rebrali > il linguaggio di <quel grande trapezista politico che e Ton. Moro». inventore di

€ una ginnastica delle parole (stupendamente e stupidamen- te vuote) che in una traslu- cida altalena di impercettibi- li immaginazioni. ha finito per screditare anche il vocabola- rio >.

II documento indirizzato a Rumor, sottoscritto dai nota- bili d.c. e dalle sezioni da lo- ro influenzate. rimprovera ai socialist! di essere sleali cnel- la conduzione del p o t e r e » e di condizionare le scelte de- gN organi pubblici a una vi- sione < meschinamente stru- mentalizzata» e a «non in- confessati interessi clientelari*.

Perci6 — rileva 1'incredibile documento redatto dall'avvo- cato Gangemi. allontanato dalla presidenza degli Ospe- dali riuniti dopo un'inchiesta del ministero della sanita —

«ogni socinlista. sia esso bar- biere o calzolaio. e divenuto interlocutore dello Stato per la cui eventuate mancata o sol tanto ritardata soddisf azione viene minacciata in permanen- za la crisi ».

Sara interessante sentire la opinione dell'on. Rumor, che domani parlera al teatro co munale. Dinanzi a questa sprezzante alzata di scudi po- tranno d'altronde i socialisti unificati di Reggio mantenere il loro inspiegabile mutismo?

Enzo Lacaria

una realta c h e si oppone ai loro schemi. Questo e evi- d e n t e nel resoconto c h e il

Popoln ha fatto ieri della pri-

ma giornata dei lavori; reso- conto che stravolge il senso della relazione di Labor, cela

| il suo c a r a t t e r e critico e Tin- vito polemico c h e ne esce, p u r e tra limiti e impacci, ad un r i p e n s a m e n t o in profon- dita sia del r a p p o r t o con i comunisti sia del ruolo e del- le p r o s p e t t i v e della DC. E a n c h e VAvanti! deve pren- d e r n e a t t o con imharazzo;

percio sottolinea, della rela- zione Labor, la richiesta di

« p o r t a r e avanti programma- zione e riforme », ma stem- pera e sfuma il sottofondo cri- tico da cui tale richiesta si leva: rileva il monito rivolto alia DC, ma poi, p e r « reali- smo » governativo. non ha il coratjgio di r i f e r i r e fino in fondo il discorso di Moro (che, manco a dirlo, t u t t a la stampa di d e s t r a elngia come esempio di « moderazione » e « saggezza »). Va rilevato, a proposito, che Moro e t o m a - to ad a c c e n n a r e ad alcuni te- rm politici di a t t u a l i t a nel s u o discorso di ieri a Gorizia. Ha fatto implicito r i f e r i m e n t o alia unificazione PSI-PSDI e ai m a l u m o r i del P R I auspi- cando che le forze del centro- sinistra « non subiscano moti c e n t r i f u e h i » . Nello stesso t e m p o , Moro e t o m a t o a ri- v e n d i c a r e il p r i m a t o della DC, r i t e n u t a « i n s o s t i t u i b i l e ».

I n t a n t o ieri, in prepara- zione del Consiglio nazionale convocato p e r s t a m a n e al- TEUR, la Direzione del PRI si e r i u n i t a p e r e s a m i n a r e le linee fondamentali della r e - lazione p r e p a r a t a d a La Mal- fa, di cui u n r e s o c o n t o e sta- t o t r a s m e s s o nella t a r d a se- r a t a alle agenzie di s t a m p a . A g i u d i c a r e da q u e s t o reso- conto, si t r a t t a , a d i r v e r o , piu di u n d o c u m e n t o pro- g r a m m a t i c o c h e d i u n ' a n a l i s i e di indicazioni politiche con- c r e t e . In esso il s e g r e t a r i o del PRI raccoglie t e m i piu volte da lui sottolineati a pro- posito dello < s t a t o l a m e n t e - vole » delle p u b b l i c h e istitu- zioni in Italia, e delta < ini- d o n e i t a » dei p a r t i t i — in par- ticolare quelli « del centro-si- n i s t r a e della s i n i s t r a » sui quali La Malfa afferma di vo- t e r s o p r a t t u t t o p o r t a r e la sua a t t e n z i o n e — ad a v v i a r e u n v e r o processo di a d e g u a m e n t o economico, sociale e politico alle esigenze p o s t e dalla mu- t a t a situazione italiana. Que- s t o l i m i t e , s e c o n d o 1'esponen- t e r e p u b b l i c a n o , e p r o p r i o del PCI, c h e — al solito — sa- r e b b e r i m a s t o p r e s s o c h e anco- ra to al 1917 russo, come della DC, alia q u a l e r e s t a difficile s u p e r a r e le b a r r i e r e ideologi- c h e della Chiesa, e del PSI- PSDI, c h e nella sua « c a r t a dei princlpi » mostra di cre- d e r e ancora in un « finalismo a s t r a t t o », q u a l e s a r e b b e ran- p r e s c n t a t o dalla assicurazio- n e di voler l a v o r a r e p e r la costruzione di u n a societa so- cialista.

P e r far fronte a q u e s t a

• inadeguatezza », Ton. La Malfa sostiene c h e bisogna a c c r e d i t a r e il m o d e l l o d i u n a

« societa d e m o c r a t i c a », plu- ralisticamente articolata, in cui non vi s i a n o < c e n t r i di p o t e r e > s o t t r a t t i al controllo d e m o c r a t i c o , in cui v e n q a n o

« m a n t e n u t e e e s t e s e » l e ge-

stioni pubbliche, s e m p r e che cio corrisponda ad esigenze di economicita e r e n d i m e n t o . E il PRI forincra una specia- le commissione, proprio con il compito di conligurare que- sto modello in una vera e pro- pria « carta dei principi »;

che a giudicare dalle cose d c t t e d a La Malfa c o n t i n u e r a perd a p r e s c i n d e r e totalmen- te dalla realta dei r a p p o r t i di forza esistenti oggi in Ita- lia, dalla funzione del centro- sinistra nello s c o n t r o tra le forze del progresso e della conservazione sociale, e dalle esigenze p r i m a r i e di lotta con- tro i « c e n t r i di p o t e r e » mo- nopolistici. che sono le esi- genze (inalificanti per una po- litica di sinistra.

Oggi si riunisce a n c h e la segreteria del PSI-PSDI, a Formia, nella abitazione di Nenni. I problemi all'ordine del giorno sono quelli che a b b i a m o piu volte accenna- to, cioe distribuzione di ca- riche p a r l a m e n t a r i e direzio- ne dellMvanti.'. P e r q u a n t o r i g u a r d a il S e n a t o , dopo la rinuncia di Viglianesi par- r e b b e c h e la situazione fosse sbloccata; p e r e s s e r n e certi bisognera perd a t t e n d e r e gio- vedl prossimo. q u a n d o i d u e gruppi di Palazzo Madama si r i u n i r a n n o .

La prima giornata del Congresso dell'INU

t necessario rilanciare la battaglia urbanistica

Con diversa accentazione, questa e I'esigenza espressa dall'onorevole Ripamonti, dal pro- fessor Zevi e dal compagno Caprara — Generate riconoscimento degli errori del potere politico — Rivendicata, assieme alia riforma urbanistica, la ristrutturazione dello Stato

gh.

Dal nostro inviato

PALERMO. 4.

/Issenfe il minislro dei le- vari Pubblici, Afancini. tratte- mito a Roma dal maltempo che injuria anclie sull'lsola. si 6 aperto questa mattina I'Xl Con gresso uazinnale di urbanisti- ca. che ajfronta il tenia: « La ammiiii.strazione urbanistica nella polilica di piano J>. E' mancato uno dei motivi di interesse di questa assise « che si apre in una slrana atmosje- ra di aspettazione e quasi di vigilia > secondo la dejinizione del segretario generate del Con- gresso projessor Zeui, ri/erifn all'annuncio che entro la fine del mese il governo presenterd finalmente un progetto di legge urbanistico. Si assicura tutta- via che il ministro giungera domani a Palermo e prendera la parola per dire quulcosa di questa misteriosa edizionc del la legge.

II posto del ministro Maucini c stato preso, almeno nella se duta inaugurate, dall'ormai fa- moso e discusso sottosegreta- rio ai LL.PP. Giglia. il potente notabile della Democrazia cri- stiana agrigentina. Non occor- re aggiungere altro. Questa, e altre preseme, come quella del vice Presidente della Regione siciliana Dato che ha sostiluito all'ultimo momento il barone Coniglio assente « per ragioni di ujficio». o del sindaco di Palermo Bevilacqua in rappre-

sentanza di due amministrazio- ni sulle qua'' il rapporto Mar- tuscelli e I inchiesta Bevivino hanno pure detto qualcosa, non sono state le piu inaicate per suscitare ottimisma sul rilan cio dell azione urbanistica che il Congresso si propone.

Singolari preseme in un con- gresso in cui la denuncia dei misfatti urbanistici che costel lano I'ltalia, e delle responsa- bilitd dirette delle amministra zioni di Agrigento. sono stati il punto di riferimento dei di scorsi del Presidente dell'lSU on. Camilla Ripamonti, del gia citato Zevi e dei primi due re- latori ujficiali, Varchitetto Nel- lo Renacco e il professor Fran- cesco Forte.

Nelle relazioni & ajfiorata, accanto ad una denuncia ancfie vigorosa. come in Ripamonti e in Zeri. la tendenza. a consi- dcrure la illuminata proposta di soluzintw ad ojfrire ai poli tici come Vunico approdo delta azione culturale degli arbani sti. Atteggiamento che. se era ingiustijicato nel passato. lo r*

ancora piu oggi dopo che il drammatico Jragore dei crolli di Agrigento si e ripercosso in tutta Italia.

Certo. consapevole delle de- lusioni che ha provocato la lun- ga e inutile attesa di un inter- vento politico. Von. Ripamonti nel suo discorso di aperiura ha richiamato « le forze politiche democratiche e la maggioranza parlamentare. a non disatten

dere le indicazioni offcrte dai

congressi di Hrbanisticn >. E

ha aggiunto che un nuovo as- setto territoriale non pud es- sere determinato in modo spon- taneo e neutrale ma da * una precisa volontd political'. Esiste

questa precisa volonta polilica

da parte dell'attuale gorcrno di centra sinistra? L'on. liipa monti non si e posto la daman- da e lia rinviato alia approva- zione parlamentare del disegno di legge urbanistico « I'occasio-

ne di un effettivo incontro did- lettico fra le istanze della cui- tura urbanistica e le esigenze di sintesi polilica ».

Gran parte del discorso c stata dedicata alle finalitd a cui dovra ispirarsi la nuova legge: indicare procedure e norme dell'assetta territoriale:

intervento pubblico per rendere disponibili le aree fabbricabili.

atluando <& un sistema nel qua le i proprietor! delle arce edi ficabili vengano a trovarsi in posizione di assolula indiffe- renza rispetto alia destinazio- ne delle aree stesse ».

Tuttavia. lia soggiunto, nes- suno pud illudersi che la legge sia. di per se sola, lo strumen- to ejjicace per avviare un nuo- vo corso della politico urbani- stica. Occorre anche «la ri- strutturaziane dello stato demo- cratico nel sistema delle auto- nomic locali (a questo propo- sito lia ricordato la recente pre sa di posizione dell'Associazio- ne nazionale dei comuni italia-

Allarmata dichiarazione del presidente della Regione

Coniglio ammette la crisi del governo siciliano

Ad Agrigento intanto le dimissioni del sindaco Ginex si ridimensionano co- me una manovra tendente a imbarca- re i socialisti e impedire lo sciogli-

mento del Consiglio comunale

Per il I V novembre

Omaggio di Saragat al Milite Ignoto

II Presidente della Repubblica on. Saragat si e rccato ieri mat- Una alle 10 a deporre una c » rona d'alloro davanti alia tomba del Milite Ignoto m occasione della festa del IV novembre, Poi. nentrato al Qinrinale. Sa- ragat ha ricevuto ima folia rap- presentanza di familiari dei ca- duti. Erano presenti anche i con- giunti delle viltime dellattentato di Malga Sasso e di altri finan- zieri morti in seguito ad atti di terrorismo: la sorella e la fidan- zata del ten. Petrucci. la mam- ma e il fratello del vice briga- diere Vollgher. il padre e la so- rella del finanziere Bolognesi. il padre del finanriere D'Ignoti. fl padre. La sorella e il cognato del finaniiere Cabitta e il fra- tello. pure in uniforme di ftnarv

riere. di Cossu.

Omaggi al Milite Ignoto sono stati resi nella mattinata anche da delegaziom del governo. del la Camera, del Senato. dell'Am- mimsXrazione provinaaJe e del Comune di Roma.. Analoghe ce- rimonie si sono svolte in tutte le citta. A Redipuglia. sul sa crario che raccoglie le spoglie dei caduti della prima guerra mondiale. e a Gorizia alle cele-

braziom hanno preso parte fl presidente del Consiglio on. Mo- ro e il ministro delta Difesa Tremelloni.

Le caserme. per tutta la gior- nata. sono rirrw-te aperte e sono state vi.Mtate da migliaia di cit- tadmi. In particoiare a Roma, neila caserma < Macao > dove i stata allestita una « Mostra del- le Armi t. si d avuto un notevole afflusso di pubblico.

In occasione della festa al Cor- po delle Guardie di finanza e sta- to assegnato il premio < Medaglie d'oro > in considerazione del sa- crificio offerto dall'Arma. nej cor- so dell'anno. alia frontiera del Brennero. II premio e stato ac- compagnato dalla somma di tre milioni di lire assegnata alle fa- miglie dei sei finanzieri caduti nella lotta contro il terrorismo.

I mirtilati di guerra. che si so- no astenuti dalle celebrazioni uf- ficiali per protestare contro il governo per la mancata soluzione del problema delle pensioni. si sono ntrovati in forma privata a Redipuglia dove hanno reso omaggio al sacraria In serata.

alia tclevisione. il Presidente Mnro ha celebrato fl IV no- vembr*.

Dalla nostra redazione

PALERMO. 4.

Le < dimissioni» del sindaco d.c. di Agrigento annunciate ieri

sera in modo cosi tortuoso e antidemoeratico (Ginex ha posto il mandato < a disposizione > non gia del Consiglio comun.ile ma...

del segretario provinciale del suo partito!) si son rivelate ogsi una ben misera cosa. una en- nesima mossa tattica della DC per rimediare alio scandalo che i'ha investita.

Alia luce delle indiscrezioni che sono trapelate stamane, si sono infatti potute accertare una serie di drcostanze che dimo- strano come il gesto di Ginex fosse stato concordato, sino nei piu minimi particolari. con gli or- gani dirigeiiti del partito: che es'so. quindi. rientra nel quadro delle « grandi manovre > demo- cristiane per cercare di limitare al minimo le consecuenze poli- tiche dello scandalo: che esso.

infine. avrebbe dovuto ?ervire — anche per le c motivazioni pro- crammatiche » che Ginex ha da- to alia sua imorov\i>a decisione

— a stimolare i socialisti ad im- harcarsi. dopo tanti rifiuti. nella giunta comunale di Agrigento.

e far svanire 1'incubo dello scio- glimento del Consiglio comunale per cui si battono ormai tutte le opposizioni malgrado il « no > del governo regionale di centro-si- nistra.

In sostanza. con la sua mossa solo in apparenza c spregiudica- t a » . Ginex ha cercato di pren- dere due piccioni con una fava:

da un lato ottenere lui stesso la reinvestitura non da una parte so'.tanto della DC (i dorotei). ma da tutto il partito: e dall'altra qual ficarsi — proprio lui che la inchiesta Martusce'li chiama di- rettamente in causa con una cin- quantina di capi (Taccusa! — co- me fl • rinnovatore > di Agrigen- to. presentando a mo' di carta d'identita (e di specchietto per i socialisti) un programma che e esatlamente il contrario di quanto egli stesso e i suoi prede- cessori hanno fatto per anni.

La manovra. perd. e fallita nel giro di poche ore. Da un lato il PSI-PSDI (ancora stamane per bocca dell'on. Lentini. interpel- lato da VVnitA) ha ribadito ener gicamente il suo netto rifiuto a concedere «qualsiasi > afuto al- ia DC agrigentina e. insieme. la sua volonta — pur contraddetta dairatteggiamento assunto al Parlamento regionale — di giun- gere alio sdoglimento del Con- siglio di Agrigento: dall'altro la

Impudenti n

* mollarc > il fratel'o costruttore.

La Loggia addirittura una offe- sa personate.

La crisi della DC siciliana non e del resto limitata al perimetro agrigentino. Giusto stanotte. in- fatti. pur di sanare in extremis i dissidi che opponevano la C1SL al gruppo dingente regionale d a roteo e fanfaniano. e al centra sinistra nel suo complesso. e che minacciavano di far esplodere la crisi latente ormai da molti mesi.

il presidente della Regione Coni- glio e stato costretto a fir ma re e a far diramare un lunghissimo comunicato in cut si ammette che il governo c in crisi comple- ta. non ha una maggioranza. e asservito agli speculatori. e squa- Lflcato. insomma non ce la fa piu ad andare avanti.

Stretto alle corde dai sinda- calisti (i quali da un mese mi- nacciavano di far dimettere il loro rappresentante in giunta). e anche a costo di smentire cla- morosamenle il grottesco ottimi- smo della destra socialista (che aveva furiosamente criticato la CISL per i suoi attacchi al go-

verno). Coniglio ha infatti am-

messo che «la vita dell'attuale governo > e troppo condizionata sia «dalle decisioni del quadri- partito» che < dal tentativo di inserimento di forze extra poli- tiche e di gruppi di pressione e di potere che costituiscono una strozzatura nel processo di svi- luppo democratico*: e che « 1'at- tuale ristretto margine di mag- gioranza* (conquistato anche rac- cattando un liberate e un pac- ciardiano diventati socialisti di complemento) e la confusione tra .'e var:e « sfere di competenza >.

« rendono. insieme ad altre cau- se. difficile la vita dell'attuale governo e assai delicate le pra spettive di awenire portico».

tanto che. < se non si dovesse ciungere ad una tonificazione e al rinviertrirnento ». sarebbe « p u utile dare luogo ad un chiari- mento di carattere generale. as- sai piu complesso e completo».

cioe apnre ufflcialmente la crisi.

La CISL ha espresso un giudi- zio c moderatamente positivo >

sulle dichiarazioni e sugli impe- gni < riparatori » di Coniglio: ma e chiaro che piu che di una sanatoria bisogna parlare di un equivoco compromesso (cosl. del resto. viene valutata oggi anche dalla stampa piu vicina a Coni glio) e che la CISL non ha avuto il coraggio di trarre dalle dichia razioni del Presidente della Re- gione le uniche conseguenze pos- sibili (e logiche).

La crisi. dunque, e in pieno svolgimento. Basta un nonnulla.

ormai. perch6 il castello del cen- trasinistra siciliano crolli mise- ra mente.

to. nella DC, il gesto di Ginex ha acuito antiche sopire, 1 con-

tra sti tra le fa zioni. L'on. Rubino fll^rfml^ C r a c k s

P A I S P S

vi ha coito iofaUi l'mtenzione di I G l O r g i O F W S C a f O U r a

/ redaflori del Popolo pro^

testano perche It abbiamo tratlati da « impudenti » con dannando i loro tentative dt nascondere le responsabilitd dc per il disastro e le mo

slruose spcculazioni edilizie di Agrigento. II bello e che questa lamentela serve at suddetti redallori per dare avvio a un * corsivo > che non potrebbe essere meplio definito appunto che < tmpu- dente » in quanto si basa sul- la piii... impudente (ovvero- sia. se preferiscono. sfaccia ta. senza pudnre. inrcrcenn- da. sfrontata e via di seguito) affermazione del fatso.

c Paghino i colpevoli: que- sto abbiamo sempre sostenu- to * e.tsi scrivono intalti. c la veritd i invece: I) die il aiornale diretto da Rumor lia innanzi tutto cercato di neqa re le responsabilitd dcqli spe- culatori aariaenUni e dei loro manutengoli (vi ricordate?

c ...di tutte le duemila case sgombrate un solo edificio — uno solo, si noti bene — non e perfettamente in regola con la legge e con i regola menti e si tratta di una costru/ione per la quale la nuova ammi- nistrazione comunale ha ri fiutato la licenza di abitabi- lita... »): 2) che il Popolo e passato poi a illustrare i con- cetti cari a personagai xmpe- golati fino aoli occ'n nelle faccende di Agrigento come l'on. Giglia o l'on. Smesio

(ricordate? * le responsabi-

lita sono di tutti e di nessu- no ». < la causa di tutto e nel- la carenza delle leggi » ecc):

3) che infine. dopo aver cer- cato di * ammacchiare » ]ra le notizie a una colonna la relazione MartusceUi. II Po- polo e arrivato att'impu- denza di vegare ogni... pa- rentela con gli speculatori agriaenlmi smascherati.

Ecco coai che ieri ha af- fermato (e co*'e questa re non impudenza?) che * di democristiani fra quei dieci costruttori edili non ve ne

Lavoratori delle cooperative

a congresso

L'8 e U 9 novembre avra luogo a Rimini il terzo congresso del Sindacato dei lavoratori delle cooperative di consumo fadercn- te alia FILCAMS CGIL). All'or dine del giomo: 1) un modemo rapporto di lavoro e un piu ele- vato potere sindacale; 2) lo svi- luppo e la trasformazione strut- lurale della cooperazione. La re- lazione sara svolta dal segreta- rio nazionale del Silcoop Renzo Perissi.

sono» rifcrendosi ai died cast di cut I'Unita ha pub- blicato i dati ricavandoli dal rapporto Marluscelli. E in qucsto, si badi. 11 Popolo fa un ulteriore passo m avanti in fatto di impudenza perchd non nega solo la ap parteuenza alia DC di spe- culatori cite il potere demo- cristiano ha allevalo. protet- to. sostenuto. faccndogli di- struggerc Agrigento a furia di coslruziont * in deroga ».

ma nega ora Vappartenenza alta DC addirittura di uno (I'ingcgner Vajana) che e stato perno di quel pnterc e in nome di esfo — nitre enc dei propri interessi — lia amministrato Agrigento in I qualttd di vicesindaco ed as . scssore ai lavori pubblici. I

Cosa mai bisogna fare di piu per meritarsi la defim- I zione di « impudenti »? |

Per nostra parte, lo ab- biamo scritto anche ieri. la I epurazione predalata degli • clenchi degli iscrtltt alia DC • ci lascia assolutamente in- I diffrrenti e. a nostra avviso.

non serve certo a ripulire lo I scudn croctato dal fanao di \ Agrigento che lo ncopre.

tin altro e Velenco che I conta ed e di quello che ci • dovreblyero parlare i dc che • amministrano ancora Aqn I gento: Velenco degli appal- tatori edili. dei costruttori. * dei progettisti e dei direl- i tori dei lavori coJpifi sulla \ base delle decisioni prese dal Parlamento su proposta del I ministero dei Lavori pubblici. I E" rero o non i vero che . questo elenco e ancora una I pagina bianca? E cosa si • aspetta per incominciare a I colpire i responsahili, siano | o no iscritti alia DC. votino o non votino per coloro i I QUOII (i hanno protetti. m I Consiqlio comur.ale. alia As- . semhlca regionale e in Par- I lamento?

Si ha dunque tanto paura I di una ch'amata di corrro? \

*J

Delegazione della CGIL in Cecoslovacchia

PRAGA. 4.

Una delegazione della CGIL guidata dal segretario Vittorio Foa e giunta qui ieri sera su invito del consiglio ccntrale dei sindacati crcoslovacchi. All'aero- porto di Ruzme e stata accolta dal segretario del consiglio cen trale Josef Hilavicka e da altri funzionari. I sindacalisti italiam si tratteranno in Cecoslovacchia otto giomi e si occuperanno so- prattutto del nuovo sistema di di- rezione dcll'cconomia nazionale.

»i nel suo congresso di Salerno che ha rivendicato la compe- tenza primaria dei comuni per la realizzazione e la gestinne dei piani e la definizione pre visa dei poteri democratic'! di pianificazione urbanistica ai di- versi Itvelh), r Vapporto delle assaciazinni culturali. saciali. e sindacali, per determinate un piu vasto processo di parteci- pazione popolare alia politica di piano v.

Per il prof. Zevi il tenia del congresso (I'amministt azione dell urbanistica nella politica di piano) non e stato interpre- tato in senso burocratico e pra twistico ma ha investita meto- di e processi. dal piano quin- quennali' alia pianificazione comprensoriale e urbana. Ha quindi precisato che se le posi- zioni degli ttrunni.sfi sono an- cora in larga iiiisiirn conlesta tive e pratcstatarie. c perche*

In statu delle citta c delle campagne c drammatico.

v Forse dicci anni fa — ha affermato — quando insisteva- mo sulla necessitd di una nuo- va legislazioue. p')tevamo esse- re accusati di impazienza. da chi non sapeva prevedere che cosa sarebbe accadutn in man- canza di una nuova legislazio- ue urbanistica. Se gli altri non fossero stati cosi pazicnti. sag- gi ed cquilibrati e prudenti. si sarebbero evitatc non solo la frana di Agrigento. via anche una costellazione dt siluazioni ttpualmcntc disastrasc v irre- versibili che peseranno almenn per una generazimie sul nostra assetto territoriale. I tecnicn- polilici. i teenncrati. hanno a- vuto torto. not! i tecnic't intel- lettuali; il potere. non il sapere ha sbagliata ». E' sul filo di questa contrapposizione piut- tosto artificiosa anche se effi cace tra « sapere i> e « potew ->

che si sono snndate le prime due relazioni tifficiali. L'archi tetto Renacco ha trattato il te- nia della urbanistica nei suoi rapporti con la democrazia

«dal basso > come polilica strutturalc a lungo termine. vi- sta anche nelle sue implicazin- ni costituzionali e del rapporto interdisciplinare dell'urbanisti- ca e dell'economia.

II prof. Forte ha dottamente tratteggiato uno schema gene- rale per una « ottima gestionc della urbanistica » proponendo le soluzioni migliori da adotla- re durante i vari stadi della pianificazione. La elaborazione culturale c indubbiamente a- vanzata e sembra quasi impos- sibile che « il potere > cotif uiut a sbagliare. Purtroppo. non si tratta di sbagli. ma di precise scelte politiche. legate a pre- cisi interessi. Se non verrd af- frontato questo nodo, il dialngo fra urbanisti c politici che, co-

me ha amaramente ammesso l'on. Ripamonti si 6 piu volte intcrrotto. continuera ad essere un dialogo difficile.

Nel pomeriggin Varchitetto Moroni ha svolto la terza rela zione sul momento urbanistico nel programma qumquennnle di sviluppo economico. Essa contiene alcune interessanti in dicazioni soprattutto quando sottolinea la necessitd di una integrazione fra scelte ccono- miche e programmazione urba- nistica. Ma anche qui val la pena di natare che le forze di centra sinistra si son perd gia mosse in una direzione comple- tamenle contraria.

E' iniziato quindi il dibaltito.

Concordando con la denuncia avanzata da Zevi e in parte da Ripamonti. il compagno onore- vole Caprara ha sottoltneato la esigenza che non ci si limiti alia protesta. Si tratta di vol gere in positivn le elaboraziom raggiunte e di volgerle. ora.

tempeslivamenle nel momento in cui si giunge alia program- mazione. Non basta: ri e gia il piano di coordinamento per il Mezzogiorno. Tutto il suo im- pianlo conlrasta con le elabo- razioni della piu avanzata cul- tura urbanistica. Gli Enti lo- cali sono stati ignorati, anziche uno snluppo equihbrato si pro- pone un'intensificazione dello snluppo a isole. anziche sana- re si acutizzano gli squilibri.

Non basta denunciare: i piani regionali di sviluppo da elabo- rare entro dicembre devono mndificare nel concreto le linee del piano. Cosi per la legge ur- banistica. Occorre vggi ailusre il rilar.cio qualificata della bat- taglia per la rijorma urbanisti- ca. respingendo perd subito o~

rientamenti del governo di cen- tra sinistra come il ritorno a

J

la legge per Napoli del 1885. An- che per le misure urgenii oc- corre avere una posizione chia- ra; esse devono essere prepa- ralorie alia riforma e non so- stitutire ed esserne la concreta prefiguraziane. La cosa che po- trebbe essere. intanto, sugge- rita & la redazione di regola- menti edilizi comunali secondo i nuori standard e modelli ur- banistici che la cultura piu avanzata ha elaborato.

Gianfranco Blanchi

'Map**®***

1

* •-' -*.^-jfeir „. -

Riferimenti

Documenti correlati

Il Campo San Geremia a Venezia è uno spazio molto esteso (uno dei più ampi della città insieme a Campo San Polo, S. Gio- vanni e Paolo, Santa Margherita, Santa Maria Formosa, Santo

Tenuto conto dei pareri favorevoli espressi, ai sensi dell'Art. 267 e dal vigente Regolamento Comunale di Contabilità, dal Dirigente del Servizio e dal Dirigente del

Individuata nella misura del 15% l’aumento da applicare alle vigenti tariffe della tassa per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche, con l'unica eccezione

Tipo classificazione: Classificazione per genere fotografico Archivi dell'Immagine - Regione Lombardia THESAURUS [1 / 2].

Nome scelto (autore personale): Vitali, Lamberto Dati anagrafici/estremi cronologici: 1896/ 1992 Riferimento all'intervento: fotografo principale Codice scheda autore:

Se rvizio di ria bilita zione pre se nte ne ll'istituzione Accordo e ste rno pe r se rvizio di ria blita zione Fisiote ra pisti che colla bora no con il ce ntro 13. Q uale tipo

e) il consenso al trattamento dei dati personali. La domanda è finalizzata alla candidatura del potenziale beneficiario alla progettualità di cui al presente avviso pubblico e

Tipo classificazione: Classificazione per genere fotografico Archivi dell'Immagine - Regione Lombardia THESAURUS [1 / 2].