Ouatidiano / tp«d. abb. postal* / L. SO Anno XLIII / N. 296 / Sabalo 5 novembr* 1 9 M
DOMANI 6 NOVEMBRE DIFFUSIONE STRAORDiNARIA
Doinanl, domenlca f novembre, dlffuslone sfraordlnarla dell'Unila a celebrazione del 49> anniversarlo della Rlvolu- ilone d'Ollobre. Concludiamo la gara dl emulazlone con una grande glornata di dlffuslone portando II quotldlano del Parlllo a declne di mlgllala dl nuovl lettorl. Piu letlorl dell'Unila, plu tscrlttl al PCI; plii letlorl dell'Unlta, plu votl al PCI.
L'URSS prova nello spazio un motore a plasma
ORGANO DEL PARTITO COMUNISTA ITALIANO
A pagina 13
LITALIA SPACCATA IN DUE DA UNA TREMENDA ALLUVIONE
Firenze isolata e invasa dall' Arno
Tutto i n e v i t a b i l e ?
X J ITALIA 6 sconvolta da una alluvione trcmenda.
Intere regioni colpite; Firenze isolata, spezzata in due e inondala dalle aequo; valli sommerse e numerosis- sime localita, campagne e vasti territori agricoli alla- gati. Ancora una volta, ed oggi in modo inaudito, intere popolazioni sono duramente e tragicamente col- pite; piangono il sacriflcio di vite umane travolte nel disastro, i beni perduti, i danni gravissimi per le eco- nomie di intere regioni. Ai familiari delle vittime, a quanti soffrono per il disastro. alle popolazioni colpite va rafTetto solidale profondamentc umano del nostro partito, dei militanti comunisti. Di fronte alia cata- strofe che colpisce la nazione il primo ed urgente dovere 6 organizzare, attuare, estendere l'opera di soccorso e di solidarieta. A questo dovere immediato e chiamato il governo, sono chiamati gli enti pubblici per i compiti e le funzioni che ad essi competono. Le nrganizzazioni del nostro partito. i singoli militanti, il movimento democratico daranno 1'esempio nello slancio umano e solidale per alleviare le sofTerenze.
per contribuire alia piu efTicace opera di soccorso e di aiuti tanto neccssari. Saranno in prima fila in questa opera come lo sono stati nelle tragiche giornate delle tremende alluvioni che si abbatterono negli anni '50 sulle due regioni piu martoriate dal dissesto idraulico e dal suolo: il Polesine e la Calabria.
QUESTO punto pero sorge dalla coscienza del Paese un interrogativo: la causa di questo evento catast^ofico che colpisce nuovamente l'ltalia deve essere attribuita unicamente alia eccezionale prolun- gata calamita atmosferica? E' tutta colpa della piog- gia.'sia pur caduta cosi copiosamente? Non vi e dubbio che 1'eccezionalita dell'evento meteorologico ha il suo peso; ma le condizioni del suolo, dei tor- rent! -.e-dej corsj.d'acqua nel nostro.Paese, dalle mon- tagne alle foci, sono talmente gravi che ogni colpo di maglio di natura atmosferica piu forte, che si abbatte sul nostro suolo, ha sempre piu via libera nella sua opera di distruzione; proprio perche non solo le difese non sono state affrontate, nel tempo e per tempo, ma non si e provveduto a colpire le cause che sono alia base della fragilita c del disordine che oggi carat- terizzano le condizioni idrogeologiche del nostro
Paese. Di questa situazione portano intera la respon- sabilita politica e morale le classi dominanti. i gover- ni che si sono succeduti alia direzione dello Stato.
non escluso l'attuale. II capitalismo italiano giunto alia fase monopolistica si e rivelato perfino incapace di difendere il patrimonio di base della nazione, co- struito in un lungo e travagliato periodo della sua storia. Noi ci troviamo oggi in questa situazione assurda e tragica al tempo stesso. II piano Pieraccini relega questo grande problema nazionale della difesa del suolo e della sistemazione dei fiumi, con poche righe, nel capitolo intitolato « Altre opere pubbliche ».
con previsioni di investimenti in cinque anni che sono al di sot to delle spese eseguite. e male, negli anni precedenti. Ma vi e di piu. Constatiamo — e 1'abbiamo denunciato per tempo — il fatto scandaloso per cui, chiuso con il 30 giugno di quest'anno il ciclo dei finan- ziamenti per la regolamentazione dei corsi d'acqua previsti dalla legge n. 11 del 1962. non vi e nessun nuovo stanziamento a questo scopo nel bilancio dello Stato per il 1967. II nostro partito. le opposizioni di sinistra hanno sempre affermato che a monte di ogni indirizzo economico e di ogni investimento produttivo deve collocarsi un piano organico di difesa del suolo:
di regolamentazione organica ed unitaria dei nostri fiumi. di sicurezza delle popolazioni e dei territori.
I N TUTTI questi anni. e. ancor in tempi recentis- simi. abbiamo sostenuto e proposto — nel corso delle lotte di massa. in convegni. nelle iniziative promosse dagli enti locali. in Parlamento anche con proposte di legge — la esigenza che a tale piano vanno colle- gati interventi di sviluppo sociale ed economico per l'agricoltura (irrigazioni) per i bisogni civili delle citta e dei centri agricoli. per l'industria. per i trasporti, per il rinnovamento urbanistico. Oggi, di fronte a questo nuovo disastro. l'opinione pubblica deve sapere che queste proposte sono state respinte dal governo e dalla maggioranza di centro-sinistra proprio nel corso della discussione sul piano Pieraccini. nella quinta commissione della Camera avvenuta nel mese scorso. Oggi occorre curare le ferite gravissime che questo disastro ha inferto al Paese. Ma fin da oggi noi chiamiamo i lavoratori. i cittadini. le forze politiche democratiche ad unirsi in una grande battaglia alta
mente umana e sociale. per far prevalcre nuove scclte di sicurezza, di progresso civile e sociale per tutto il
P a e s e - Franco Buserto
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Da lunedi sciopero dei metallurgici pubblici e privati
La FIOM e la FIN! hanno dociso di esleniere alle aziende pubbliche jtli scioocri che mve- stiranno sino alia fine del mese le aziende metalmeccaniche pri- vate. La decision? e giunta dopo un estremo tentativo comn:uto dai sindacat! per vcnf:care even- tual] spo^tamenti dell'Interstm.
Ma anchc questa organizzazione
— come la Confindustna — ha ribadi'o la propria intransigent*
ad aecosliere tutte le rivendica- noni contcnute nella € piattafor- nva > unitaria presentata un anno fa. II nuovo allineamento Con- findustria-Intersind (mentre qual-
che giorno fa Colombo e Carli hanno riproposto il «blocco»
salariale per «qualificarc > la ripresa economkra) non poteva non provocare un inasprimento .ielle lotte. La vertenza dei me- tallurgici e ini7iata un anno e cinque piomi fa (ed e la p u iunga del dopottuerra): le lotte sono in corso da oltre dieci me- si. Per ben quattro volte sono iaiziate le trattative — aDa Con- findustna e all'Intersind — e a!trcttante i padroni hanno co- st rctto i sindacaU a romperle.
(A pag. 5 le informaxioni)
Grosseto sotto tre metri d'acqua
Interrotte I'Aufostrada del Sole, I'Aurelia e tutte le altre vie statali e provincial!* - II sindaco bloccato in Palazzo Vecchio, il prefetto a Palazzo Medici Riccardi - Un metro d'acqua in tutto il centro, fino a tre metri in alcuni rioni - Auto trascinate dalla piena come fuscelli - Sette persone sarebbero morte in una frana a Reggello - Pistoia e Siena isolate - Arezzo, Pisa e numerosi altri centri della Toscana invasi dalle acque
GROSSETO — Una drammalica veduta aerea della citta allagata dalle acque dell'Ombrone. L'acqua arriva al secondo piano delle case. Si notano le t i m e degli alberi di viale Sonnino sommerso. (Telefoto A N S A * 1'Unita »)
Queste le principali interruzioni
FERRUVIE n ministero dei Trasporti ha fornito icri sera un primo elenco delle linee fer- roviarie interrotte a causa del violento nubifragio che si e ab- battuto su diverse regioni:
- FIRENZE ROMA interrotta tra Montcvarchi e Bucine e nel-
la stazione di Incisa per allu- vioni:
- PISA ROMA nel tratto Cam- piglia Grosseto per I'allagamen- to delle stazioni di CampigJia.
Follonica. Scarlino. Gavorrano.
Giuncarico. Montepescali:
- FIRENZE-PISA nei tratti a Donnino-Signa. Montelupo-Empo- li. La Rotta Pontedera:
- EMPOLI SIENA nei tratti CertaWoPoggibonsi e Castellina- Siena per alluvioni:
- CECINA-VOLTERRA tra le stazioni di Cecina e Riparbella per alluvioni;
_ BUONCONVENTO - MONTE ANTICO tra Buonconvento e Mur- lo per alluvione:
- MONTE ANTICOASCIANO tra Monte Asciano e Sant'Angelo e tra San Giovanni d'Asso e Trcquanda per alluvione:
- CHIUSI SIENA tra le stazio- ni di Sinalunga e Rapolano per alluvione:
- PONTASSIEVE BORGO SAN LORENZO per lallagamento del- la stazione di Dicomano:
- FIRENZE - PORRETTA - BO- LOGNA per il croUo di due ar- catc del viadotto tra le stazio- ni di Marzabotto e Sasso;
- BOLOGNA MILANO per al- luvione tra Castelfranco e Ma dena. Per misura precauzionale il traffico ferroviano e stato so speso anche tra Modena e Reg gio;
- PADOVAXALALZO tra le stazioni di Ospitale e Pararolo per frana:
- TRENTOVENEZIA, blocca- ta per aJlagamenti;
(Segue a pagina 4)
FIRENZE. 5 (mattina) La Toscana come il Polesine.
L'Arno, gli altri fiumi, i torren ti sono straripali, sommergen- clo decine di migliaia di ettari di t e r r a . Firenze e invasa dalle acque e isolata.
La citta appariva ancora. sta- mani aU'alba. un enorme lago di acque limacciose o vortico- se che si estendono. alte fino a due metri. per oltre sei chi- lometri quadrati a nord del- 1'Arno e in una a r e a imprc- cisata a sud del fiume. L'inon- dazione — la piu grossa dal 1270 — interessa due terzi del- la citta. I danni sono incalco- labili. manca l'acqua. la luce elettrica c erogata solo in al- cune zone, il telefono non fun ziona. La situazione e dram- matica nelle case di abitazione c ancor piu negli ospedali.
Scarscggiano i rifornimenti alimentari. c piu ancora e dif- ficile. o addirittura impossibi- le. rapprovvigionamento. I pa- nettieri di Fiesole — la citta- dina che dalla collina domina su Firenze — si sono impegnati a lavorare tutta la notte per sopperire al fabbisogno di pa ne di Firenze, dove i fomi non possono funzionare per la man- canza di acqua potabile.
I-a zona inondata a causa dello straripamento dell'Arno romincia a Bellariva. il sob borgo che si incontra venendo da Pontassieve: prosegue lun go TAffrico. il torrcnte che scende dalle colline: arriva al Campo di Marte. dove sorge lo stadio comunale. e da qui, lun go la linea ferroviaria. com presa la stazione di Campo di Marte. raggiunge. seguendo via degli Artisti. il famoso cimi- tero degli inglesi. dove l'acqua e alta circa un metro e venti:
da qui la zona inondata conti- nua lungo i viali di circonval lazione fino alia stazione fer- roviaria di Santa Maria No- vella. completamente allagata in tutto il suo complesso e p°i al parco delle Cascine, dove
(Segue a pagina 3)
Una giornata apocalittica per intere regioni
Primo tragico bilancio: 22 morti
.MILANO
L'occhio del ciclone sulla Toscana ma il cataclisma meteorologico ha coin-
volto I'intero paese dall'Alto Adige alia Sicilia - Sette vittime solo a Reg- gello, in Yaldarno - Altri 11 morti nel Trentino - Previsioni non rassicuranti A memoria d'uomo l'« acqua alta » a Venezia non aveva mai raggiunte livelli cosi paurosi • Sconvolta tutta la rete stradale e ferroviaria del Paese
Lm creel Indicano ! • Inttrrutltnl stratfall • farrvvlarto.
Da anni un uragar.o di cosi grandi e gravi proporzioni non sconvolgeva in modo istanta- neo e contemporaneo quasi tut- te le regioni del nostra paese:
l'occhio del ciclone ha fissato la Toscana, su un fronte di 100 chilometri. scatenando la notte scorsa e per tutta la gior- nata di ieri il finimondo nelle province di Firenze, Siena, Arezzo e Grosseto; ma la spi- rale del gigantesco cataclisma meteorologico ha abbracciato in una morsa violenla tutto I'arco della penisola e delle isole, dal- l'Alto Adige all'estrema punta della Sicilia, dalla Sardegna, spazzando tutto il Tirreno e scacalcando la gobba degli Ap pennini fino alle coste del- VAdriatico. nelle Marche e in Puglia. *
Le previsioni purtroppo non sono incoraggianti: la bufera si sta spostando « molto lentamen- te * verso est, ma gran parte dell'ltalia non ne e ancora fuo ri. Forse nelle rrgiont finora piii tremendamente colpite — Toscana, Lazio e Sicilia — si registrera una attenuazione dei Jenomeni, ma ancora sono pre- visti cielo coperto con piogge estese e persistenti temporali un po' dovunque. Nelle regioni meridionali del vertanle adria-
tico si notera anzi un peggiora- mento sensibile.
Finora il bilancio e di 12 morti, di cui sette a Reggello nella Valle dell'Arno, 11 nel Trentino, uno a Schio, uno a Montelupo, uno a Brescia, uno a Potenza, ventidue tit-
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time di cui non si conoscono ancora tutti i nomi. di cut m sa appena in quali tragiche cir- costanze siano scomparse, in- goiate dalle acque limacciose dei fiumi o dalle valanghe di fango. Mancano i particolari
(Segue a pagina 4)
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Due ore di ciclone
a Roma: allagamenti crolli, alberi sradicati
Due patazzine in costruzione crollate, alberi sradicati in mezzo alle itrade; baracche e casupole allagate; Monte Mario senza gas e senza luce; e questo il bilancio del ciclone
— pioggia a scrosci e raffiche di vento che spesso hanno su- perato i 110 chilometri orari — che ha flagellato ieri mattina, per due ore, Roma. Anche il llforale laziale e stato scon- volto: onde altissime (il mare tr* forza 9) hanno provocato danni gravi. II Villaggio Sardo, ad Ostia, e rimasto isolato:
mille persone sono state evacuate dai vigili del fuoco t dai carabinieri.
(Le notizie a pagina 6) .
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