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PROGRAMMA DELLA LISTA ELMAS+ con Maria Laura Orrù Sindaco

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Academic year: 2022

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Elezione del Sindaco e del Consiglio Comunale 5 giugno 2016

PROGRAMMA DELLA LISTA

ELMAS+ con Maria Laura Orrù Sindaco

CANDIDATA SINDACO: MARIA LAURA ORRÙ

“Può esistere una politica che assuma le grandi domande di cambiamento senza sospingerle e delimitarle nello spazio angusto del rancore e della frustrazione sociale? E questa politica può essere cosa diversa dalla solita sirena del leader salvifico cui delegare tutte le nostre speranze per poi sentirsi immancabilmente traditi?

Io credo di sì.

A condizione che la politica ceda lo scettro del potere e piuttosto che concepirsi come un mezzo per controllare le persone si trasformi in una leva per liberarne le risorse e le potenzialità.

A condizione che la politica sappia entrare nell’immensa rete di scambi sociali, nello straordinario giacimento di competenze, passioni ed energie che stanno già creando nuove forme comunitarie e innescando profondi processi di cambiamento.

Una politica generativa non è altro che una politica che crede nelle potenzialità straordinarie delle persone come protagoniste del cambiamento. E questo ci riguarda tutti molto da vicino”.

Guglielmo Minervini [LA POLITICA GENERATIVA]

ELMAS+ è un progetto di cittadinanza attiva, nato per coinvolgere i cittadini di Elmas nella costruzione di un programma per le elezioni amministrative del 2016. Abbiamo immaginato e progettato Elmas moderna, virtuosa, solidale.

È un percorso verso il futuro.

FACCIAMOLO INSIEME!

INDICE

UNA QUESTIONE DI METODO… CI HAI DETTO LA TUA:

ECCOLA! 2

LE NOSTRE PAROLE:

COMUNITA’, IDENTITA’, INNOVAZIONE, QUALITA’

3

ELMAS + PARTECIPATA, TRASPARENTE, EUROPEA [partecipazione, amministrazione aperta e trasparente, progettualità e competenze]

4

ELMAS + VALORIZZATA, METROPOLITANA, SOSTENIBILE [sviluppo, ambiente, territorio, patrimonio, impresa]

6

ELMAS + ATTIVA, SICURA, SOLIDALE [sport, cultura, scuola, sicurezza, sociale]

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2 UNA QUESTIONE DI METODO… CI HAI DETTO LA TUA: ECCOLA!

Ci sono molti modi per scrivere un programma. Abbiamo scelto il metodo forse meno facile, ma più intenso e coinvolgente di ascolto, confronto, sintesi.

Perché con lo stesso metodo ci candidiamo a amministrare Elmas.

Una buona Amministrazione, per noi, nasce da un percorso con i cittadini sulle questioni reali, dalla discussione, e torna al confronto con i cittadini stessi durante la realizzazione del progetto.

Crediamo nel ruolo che ha la CITTADINANZA quando è ATTIVA: migliora le scelte e aiuta le amministrazioni nella loro realizzazione; per questo abbiamo pensato il nostro percorso con due obiettivi:

motivare le persone e renderle attive, desiderose di spendersi per la propria comunità;

dare vita a una proposta per Elmas che nasca dalle idee dei cittadini; da chi Elmas la vive, la conosce e ne sa individuare aspetti positivi e criticità, e per chi riconoscendosi coinvolto si senta di dare il suo contributo;

Per far ciò abbiamo proposto diverse occasioni di discussione:

incontri aperti, in cui con i cittadini abbiamo parlato di tutto;

incontri tematici, focalizzati su ambiti specifici: sport, cultura, qualità della vita, attività produttive, consulte e volontariato;

incontri tecnici di approfondimento;

Abbiamo poi aperto ulteriormente il percorso, raccogliendo osservazioni e contributi anche di singoli cittadini.

I risultati sono stati sorprendenti: una partecipazione sempre crescente, con tante persone interessate e portatrici di idee concrete e spunti di riflessione, un gruppo organizzatore entusiasta e motivato.

I cittadini coinvolti nel percorso hanno evidenziato:

poca informazione e trasparenza su come il Comune impiega le risorse, propone i bandi e un’assistenza alla presentazione delle pratiche da migliorare;

la necessità di strumenti di informazione e coinvolgimento della cittadinanza riguardo alcune scelte importanti;

una insufficiente valorizzazione dei luoghi di Elmas: spazi e edifici pubblici, contesti ambientali;

l’esigenza di una visione più armonica della mobilità: piste ciclabili e percorsi pedonali vanno completate con un piano comprensibile e strategico, mancano delle piste di lunga percorrenza, in grado di consentire il collegamento di una più vasta area territoriale. I sensi di marcia di alcune vie sono da modificare;

la necessità di più sicurezza, anche ambientale: discariche abusive, odori molesti, vandalismo e infrazioni del codice della strada alcuni degli aspetti evidenziati;

un’offerta culturale da migliorare, con progetti mirati anche alla valorizzazione delle tradizioni e dei luoghi della nostra cittadina;

strutture sportive da mettere a norma, con urgenza, per consentire alle Società delle proposte di gestione moderne e plurali;

la mancanza di una visione strategica, che individui alcune linee guida per generare sviluppo e benessere;

la necessità di più iniziative per l’infanzia e la cittadinanza in genere.

Assieme abbiamo elaborato delle azioni e abbiamo poi incrociato tutte le proposte, racchiuse in due indirizzi di riferimento:

ricreare ad Elmas un forte senso di comunità e identità;

perseguire, sempre, l’innovazione e la qualità, non l’ordinaria amministrazione.

Avevamo detto, sin dall’inizio, che ci saremmo fermati ad un certo punto per valutare la qualità e la riuscita del percorso. Oggi possiamo dirlo: siamo andati oltre le aspettative, grazie al contributo di tutti.

Abbiamo un progetto. Ora realizziamolo, con un invito: FACCIAMOLO INSIEME!

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3 LE NOSTRE PAROLE: COMUNITÀ, IDENTITÀ, INNOVAZIONE, QUALITÀ

Abbiamo immaginato e vogliamo realizzare una Elmas più comunità e più innovativa.

Il nostro è un progetto che guarda alle migliori esperienze italiane, ad Elmas come sarà tra vent’anni, alle sfide importanti che ci attendono a cominciare dalla nascita della nuova Città Metropolitana.

Elmas deve coglierne le opportunità, valorizzando le proprie potenzialità e non assumendo posizioni di difesa, che marginalizzerebbero la nostra cittadina nei processi che si attiveranno nei prossimi anni e che coinvolgeranno tutti i Comuni del cagliaritano.

Città Metropolitana significa risorse, erogate con il programma PON Metro 2014-2020, finanziato dai fondi strutturali europei (FSE, FESR) e cofinanziato dallo Stato.

Modernizzazione dei servizi urbani, servizi digitali, promozione di pratiche e progetti di inclusione sociale per la popolazione e i quartieri in condizioni di disagio, riqualificazione degli spazi, previsione di servizi e percorsi di accompagnamento sono solo alcuni degli obiettivi di questi fondi.

Sono poi previsti finanziamenti per il risparmio energetico negli edifici pubblici, l’Illuminazione pubblica sostenibile, la nuova mobilità (sistemi di trasporto intelligenti, mobilità lenta - pedonale e ciclabile), per il recupero di immobili inutilizzati e l’attivazione in essi di servizi, la prevenzione dell’emergenza abitativa, per l’abitare protetto, assistito e condiviso.

Città metropolitana significa anche pianificazione integrata del territorio e dei servizi, perché molti servizi andranno programmati su scala sovracomunale. E noi vogliamo attrarre servizi, non respingerli.

Città metropolitana significa, in definitiva, avere la possibilità di realizzare i progetti che potranno migliorare la nostra qualità della vita. Noi vogliamo che per Elmas questi progetti vadano nella direzione della sostenibilità, della qualità, della valorizzazione del territorio, della creazione di opportunità di sviluppo e benessere, della protezione dei soggetti più deboli, della creazione di comunità e identità.

Elmas deve riscoprirsi comunità aperta, non solo per i tanti cittadini residenti che non la percepiscono ancora come propria, ma anche per tutti coloro che intenderanno avvicinarsi.

Comunità per noi, è la somma dei valori e delle competenze espresse da ogni singolo individuo e dalle associazioni di cittadini che operano sul territorio. Per questo le nostre azioni saranno incentrate sulla persona, con le sue potenzialità ma anche con i suoi bisogni.

Per farlo dobbiamo valorizzare il nostro capitale, umano e materiale: le nostre risorse.

Possiamo partire da una buona proliferazione dell’attività associativa, dalla ricchezza dell’offerta sportiva, dagli spazi, che dobbiamo ripensare e riqualificare. Abbiamo un tessuto di esperienze e relazioni che è prezioso. Dobbiamo potenziarlo, favorendo il lavoro di rete, premiando i progetti collaborativi che guardano con più attenzione all’inclusione sociale, alla qualità e ai bisogni, identità intesa non come campanilismo ma come consapevolezza della ricchezza e unicità del nostro territorio.

Fare “comunità” significa anche dare ai cittadini degli spazi di partecipazione, favorire il dialogo tra Amministrazione e cittadinanza, rendere il Comune più vicino ai cittadini: con servizi più efficienti e moderni, con un’informazione più precisa e puntuale sulle attività svolte e sui bandi, con una maggiore trasparenza su come vengono reperite e impiegate le risorse pubbliche.

In ogni momento, l’Amministrazione comunale sarà trasparente e aperta al dialogo e il Comune sarà la casa dei cittadini; non solo un centro di servizi, ma soprattutto un luogo di incontro.

Allo stesso tempo dobbiamo innovare, saper investire sui nostri sistemi locali. Ci riferiamo in particolare a due contesti apparentemente contrapposti: il tessuto della nostra zona industriale, servito dall’aeroporto, dalle arterie stradali e ferroviarie più importanti del sud Sardegna e il complesso ambientale della laguna. Guarderemo alla loro valorizzazione ripensandone profondamente gli usi e i luoghi, sulla base delle istanze dei cittadini e delle esperienze dei Comuni più virtuosi.

Non potremo rivendicare l’ordinaria amministrazione come capacità di buon governo. Non è più sufficiente, e significherebbe dover giustificare la continua riduzione dei servizi per la nostra comunità.

Innovare per noi significa capacità di intercettare il cambiamento che attraversa la nostra società, e interpretarlo al meglio. Scardinare i compartimenti stagni, avere una visione moderna e integrata dove ambiente, produzioni, capitale umano sono messi a sistema in un progetto che guardi ai bisogni della persona e alla qualità della vita.AS + PARTECIPATE, EUROPEA

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4 ELMAS + PARTECIPATA, TRASPARENTE, EUROPEA [partecipazione, amministrazione aperta e trasparente, progettualità e competenze]

UNA CASA APERTA

Accetteremo dai cittadini segnalazioni, suggerimenti e critiche; le idee di tutti troveranno accoglienza e valorizzeremo i progetti, posti in essere da cittadini o associazioni, che avranno come obiettivo il bene comune.

Ma, soprattutto, vogliamo coinvolgere tutti i cittadini nelle grandi scelte strategiche e le associazioni nella discussione che precede l’approvazione del Bilancio.

istituiremo il bilancio partecipativo, un sistema chiaro e regolato attraverso il quale i cittadini di Elmas potranno partecipare direttamente alle scelte del bilancio comunale e prendere decisioni in merito ad una quota di esso. Assemblee e voto dei migliori progetti offriranno uno strumento di democrazia diretta;

l’Amministrazione aprirà le porte alla cittadinanza istituendo all’interno di ogni assessorato commissioni permanenti e aperte, guidate dagli assessori competenti e dai rappresentanti in Consiglio Comunale, nelle quali verranno analizzate le politiche e gli interventi principali;

la gestione dei luoghi di Elmas avverrà ogni qual volta possibile in forma partecipata, coinvolgendo direttamente la popolazione o attraverso la sinergia con il mondo associativo, culturale, ricreativo e sportivo;

la partecipazione coinvolgerà i cittadini già a partire dall’infanzia, i bambini prenderanno parte alla progettualità della città attraverso progetti che valorizzino il loro ruolo, punto di vista ed esigenze. Vogliamo attivare, in collaborazione con le scuole, dei progetti mirati;

innoveremo sul fronte delle segnalazioni e dei reclami: mail dedicate, app, numeri verdi consentiranno ai cittadini di evidenziare criticità e disservizi. Sarà istituito il “Mandato delle idee”, un registro nel quale accetteremo dai cittadini segnalazioni e suggerimenti.

UNA CASA DI VETRO

Trasparenza e comunicazione saranno due capisaldi della nostra Amministrazione.

La nostra azione deve essere orientata al cittadino: dobbiamo semplificare i procedimenti e ridurre i tempi della burocrazia, facilitare l’accesso e la partecipazione. Allo stesso tempo daremo grande importanza alla comunicazione, che per noi è bi-direzionale: dall’Amministrazione verso ei cittadini e viceversa. Cittadinanza e istituzioni informate agiscono meglio.

massima trasparenza del bilancio comunale e del sistema dei bandi, non solo in termini di accesso alle voci ma soprattutto fornendone una spiegazione semplificata che permetta di comprendere realmente come e perché vengano spese le risorse comunali. Lo faremo nel sito del Comune di Elmas, che verrà rivisitato e modernizzato. Integreremo il sito istituzionale prevedendo per ciascun bando la descrizione semplificata dei soggetti beneficiari e delle modalità di partecipazione, un elenco esaustivo dei documenti richiesti e la modulistica completa.

revisione dei documenti e della modulistica, che riguarderà anche le pratiche ordinarie (es.

pratiche edilizie, manifestazioni e sagre, istanze viabilità). La modulistica seguirà un percorso di gestione informatizzata, con modelli interattivi, utili a meglio chiarire e velocizzare la definizione delle pratiche;

comunicazione delle politiche in campo, delle loro motivazioni, degli eventi e dei bandi attraverso forme tradizionali (schermi nei luoghi pubblici, assemblee, pannelli) e digitali (newsletter, social);

lavoro di concerto con strutture esterne, come i CAF perché la documentazione richiesta ed erogata sia chiari e i tempi rapidi;

Per permettere l’accesso ai canali digitali di comunicazione utilizzati dal Comune e per garantire a tutta la cittadinanza il welfare tecnologico, verranno predisposte aree free Wi-Fi nei principali spazi comunitari. E’ un primo passo, nell’attesa dell’arrivo in Sardegna di tecnologie più evolute (banda larga).

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5 UNA CASA EUROPEA

La nostra lista si è data degli obiettivi definiti e condivisi e vuole lavorare per il loro conseguimento.

Ma sarà molto importante anche saper misurare l’efficacia dei loro effetti. Non basta dire “l’avevo detto, l’ho fatto”, ma vogliamo poter dire “sta funzionando”, cioè sta portando dei benefici alla comunità in termini di miglioramento dei servizi, della qualità della vita, delle opportunità.

Per farlo dobbiamo valorizzare al massimo le competenze interne alla pubblica Amministrazione e, se serve e compatibilmente con le risorse disponibili, utilizzarne di esterne.

Ufficio comunale di progettazione e bandi, finalizzato alla valutazione delle politiche comunali e alla ricerca di fondi e risorse per i progetti del Comune e dei suoi cittadini, a livello europeo, statale e locale; l’Ufficio si avvarrà della collaborazione di professionisti del settore che affiancheranno e formeranno i dipendenti comunali, valorizzandone a pieno le competenze;

Elmas in una dimensione interculturale, ospitando iniziative e progetti europei ed internazionali, che arricchiranno la città in termini economici, culturali e sociali.

nuove figure onorarie, come il Disability Manager, che collaboreranno in modo permanente con gli uffici e l’Amministrazione per la tutela delle persone con difficoltà (disabili permanenti, cittadini infortunati, anziani).

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6 ELMAS + VALORIZZATA, METROPOLITANA, SOSTENIBILE [sviluppo, ambiente, territorio, patrimonio, impresa]

AREA INDUSTRIALE E SISTEMA AMBIENTALE LAGUNARE: DUE ASSET STRATEGICI I nostri sistemi locali sono strategici, e sinora poco valorizzati.

Elmas dispone, in particolare, di due ambiti solo in apparenza contrapposti, ma che costituiscono una ricchezza per la nostra comunità: l’area industriale e il complesso ambientale della laguna.

Le risorse naturali, il centro abitato, le infrastrutture, le aree produttive nel loro insieme determinano la qualità del nostro vivere e del nostro essere comunità.

La nostra area industriale deve essere più competitiva perché può esserlo.

La sua vicinanza con l’aeroporto, con il porto, e con i principali assi stradali (SS 130 e SS 131) e ferroviari costituisce una chiave di primaria importanza per definire il suo sviluppo e le possibilità di nuova occupazione. Pensiamo che possa e debba essere attrattiva per molteplici servizi e che vada costruita una sua immagine forte e esclusiva. Solo così potrà competere nell’area metropolitana e attrarre investitori esterni al territorio sardo. Sarà il luogo fisico in cui vogliamo si sviluppino le relazioni materiali e immateriali legate al mondo della produzione e del lavoro.

un piano di rilancio che espliciti tutte le sue potenzialità e che introduca nuove e diversificate forme di utilizzo del comparto, puntando sulla innovazione tecnologica e sugli indotti che potrebbero attivarsi lavorando in sinergia con i nodi di trasporto extra locali come l’aeroporto.

dare forma, sotto il profilo urbanistico, a un ambito vario e qualitativamente elevato sia sotto l’aspetto infrastrutturale che nella percezione dei luoghi, trasferendo al suo interno anche possibilità ricettive finalizzate alla funzione congressuale ed esaltandone la sua vocazione come punto di riferimento per la valorizzazione dell’autoimprenditorialità, per lo sviluppo creativo delle nuove vie del lavoro (tecnologie, economie verdi e sostenibili, settori digitali, start-up).

In quest’ottica non possiamo trascurare che buona parte degli addetti attualmente impiegati nel Parco tecnologico regionale a Pula è in sofferenza per l’infelice posizione della sede centrale, bellissima ma lontana dalla città e dai principali snodi di comunicazione. Si tratta in totale di circa 500 addetti, con imprese e centri di ricerca operanti nei settori delle tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni, della biomedicina, delle tecnologie per la salute, della bioinformatica e dell'energia.

Un capitale umano notevole, che Elmas+ vuole attrarre verso la nostra zona industriale, prospettando in sede di Città Metropolitana e alla Regione i vantaggi di un’area ben collegata, funzionale, alle porte della città e prossima all’aeroporto.

Vogliamo, ancora, esprimere la nostra posizione su alcune grosse strutture / infrastrutture presenti sul nostro territorio come l’aeroporto e l’ex FAS.

La presenza dell’aeroporto nel territorio di Elmas non deve essere elemento di tensione, come è stato nel recente passato. L’aeroporto va inteso come motore di sviluppo, per Elmas e per la Sardegna intera.

Sulla questione dell’ampliamento, che riguarda un’ampia zona di manovra e sosta per aerei da turismo, vogliamo essere chiari:

siamo per il diritto, incontestabile, delle comunità locali nella pianificazione del proprio territorio;

siamo per la difesa delle nostre preesistenze, archeologiche e storiche (Santa Caterina);

l’inquinamento acustico e dell’aria non dipendono da dove verrebbe realizzato l’eventuale ampliamento, ma piuttosto dall’incremento del traffico aereo e dai venti dominanti.

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7 Per questo ci preme, superando le questioni le posizioni di carattere personale e propagandistico:

rendere pubblici i risultati dei monitoraggi dell’aria già eseguiti e prevedere forme di tutela che oggi non esistono;

riaprire un dialogo con l’ENAC, l’ente gestore e la Regione Sardegna e imporre le dovute compensazioni ambientali e antinquinamento;

valutare, in quella sede, l’impatto che le strutture interne all’area aeroportuale hanno sulla qualità del nostro ambiente ed esigere il monitoraggio delle stesse ed il rispetto delle normative ambientali e sanitarie.

Altra questione, molto dibattuta in questi anni, è il recupero della struttura ex FAS.

L’intervento ha un indubbio vantaggio che è quello della bonifica di un’area fortemente degradata per la precedente attività della ferriera.

Non nascondiamo che l’idea di un gigantesco centro commerciale alle porte di Elmas non ci entusiasma, per la già difficile situazione del tessuto commerciale locale. Così pure l’idea di un centro sportivo fuori dal tessuto urbano, con l’offerta di strutture sportive che Elmas già propone e che intendiamo valorizzare e non disperdere.

Nella nostra idea della diversificazione degli usi all’interno dell’Area industriale avremmo visto meglio maggiori superfici da destinare alla ricettività, alla funzione congressuale e all’innovazione, e certamente nell’interlocuzione con la proprietà si potranno cercare soluzioni più legate alle necessità e bisogni del territorio.

La struttura polivalente pubblica prevista per noi dovrà essere una struttura multifunzionale per l’innovazione, capace di generare attrazione e contaminazione, da destinare:

ad eventi di carattere congressuale, espositivo e contest creativi;

al servizio di una rete di start-up innovative e di spazi di lavoro comuni, che innestino competenze, innovazione e impresa nel nostro tessuto produttivo;

ad ospitare attività di ricerca, temporanee e residenti.

Vogliamo esaltare gli ambiti naturali di cui Elmas dispone, in particolare la Laguna di Santa Gilla, ponendoli al centro di progetti di sviluppo e di salvaguardia ambientale. La qualità ambientale e paesaggistica, per noi, è integrata nei sistemi di gestione e valorizzazione del territorio.

Noi crediamo che la laguna possa essere il motore di uno sviluppo alternativo e possibile, basato sul rapporto tra ricchezza paesaggistica e attività compatibili. E’ necessario, però, che essa sia percepita anzitutto come un valore, e dobbiamo rafforzarne il legame con la comunità.

Proponiamo:

L’infrastrutturazione di un’asse sulle vie del Pino solitario e Bronte, che colleghi la SS. 130, il centro di Elmas e la laguna, passando per il parco sportivo. Un’asse trasversale rispetto a quello di sviluppo del paese, un sistema integrato di mobilità e paesaggio, costituito col potenziamento delle vie ciclabili, con l’adeguamento di quelle pedonali e la revisione del verde pubblico. Un “ponte verso Santa Gilla” che avvicinerà l’area metropolitana e soprattutto Elmas alla laguna, generando una relazione forte tra i cittadini ed il bene ambientale che ci porterà a riconoscere nella laguna un bene anche identitario. E’ la precondizione per operare con efficacia nel settore del turismo ambientale e culturale, integrando gli interventi già realizzati sul bordo laguna e altrimenti destinati ad un rapido degrado.

La stesura di un piano di gestione e valorizzazione delle valenze ambientali e paesaggistiche, che renda più coesi i bordi lagunari e il tessuto urbano, creando un sistema di rilancio delle attività lavorative che si fondano sul rapporto con l’area umida. Questo può avvenire sia recuperando le forme di lavoro tradizionali come la pesca che adottando protocolli di collaborazione con istituti scientifici, per offrire possibilità di sviluppo lavorativo più estese, basate anche sulla ricerca scientifica e sull’innovazione sostenibile.

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8 UN’URBANISTICA RESPONSABILE E PREMIANTE

I piani urbanistici che come azione finale definiscono solo destinazioni d’uso dei suoli e volumetrie possibili sono strumenti statici, superati.

Per noi l’urbanistica e la pianificazione del paesaggio devono essere concepite come uno strumento dinamico, in grado di governare le varie componenti che determinano la qualità del nostro ambiente naturale e del costruito. Queste sono le tendenze dell’urbanistica moderna.

Rispetto al PUC appena adottato, vogliamo inserire maggiore attenzione alle componenti ambientali, alla sostenibilità del tessuto costruito e delle sue possibili espansioni, alla gestione della mobilità privata e pubblica.

Agiremo per:

promuovere azioni di recupero e valorizzazione del patrimonio edilizio esistente piuttosto che di ulteriore consumo del territorio. Elmas ha un territorio piccolo, non “mangiamolo” tutto;

favorire le iniziative dei cittadini, singoli e in associazione, tese al miglioramento del tessuto urbano; in tal senso, altre a quanto previsto dalle normative vigenti (L.R. 8/2015 c.d. nuovo

“piano casa”), osservando quanto sperimentato in esempi virtuosi, proporremo modifiche agli strumenti urbanistici per introdurre premialità, volumetriche o sugli oneri, che agevolino i soggetti che si adopereranno in processi di riqualificazione;

applicare agli strumenti di pianificazione le opportunità fornite da legislazioni, indirizzi di settore e buone pratiche sperimentate in ambiti similari per costruire forme di contrattazione virtuosa, che leghino gli investimenti nel settore edilizio all’ottenimento di servizi e alle possibilità di crescita per la comunità;

promuovere attività di pubblico interesse come la riqualificazione di aree verdi, interventi di decoro urbano e, in generale, su porzioni di territorio, aree o beni immobili in disuso, da parte di cittadini e associazioni, con forme di defiscalizzazione e agevolazione;

riprogrammazione contenitori pubblici; Gli edifici a destinazione pubblica presenti sul territorio di Elmas devono essere luoghi di attrazione e coesione sociale.

Tanti cittadini hanno evidenziato la scarsa capienza dell’attuale Chiesa Parrocchiale. Valuteremo, con la parrocchia, la necessità di un nuovo edificio di culto e la sua localizzazione.

I piani di risanamento dovranno regolarizzare e normare alcune zone del tessuto costruito ad oggi prive di una pianificazione attuativa (ci riferiamo alle situazioni ben note di Is Forreddus, Ecca su Gureu, Moguru 1 e 2, Giliacquas, Is Cabois). Interverremo con decisione per la loro realizzazione, sia di quelli avviati che presentano ancora forti criticità che di quelli ancora fermi.

I piani di risanamento sono piani ad iniziativa privata e la loro realizzazione necessita della partecipazione responsabile di tutti.

La nostra posizione è semplice:

risolvere la situazione è prioritario, per una riqualificazione complessiva dell’edificato;

metteremo tutto il nostro impegno nel riaprire i tavoli di discussione con i cittadini interessati, proprietari di immobili o aree;

ciascun piano andrà trattato separatamente; sono zone diverse, con esigenze e situazioni diverse. Non esistono “tavoli comuni”.

siamo disponibili ad un percorso di accompagnamento che assista e faciliti i cittadini nella redazione dei piani, informandoli sul percorso ed i vantaggi di ogni singolo piano;

valuteremo la disponibilità di risorse o provvedimenti di vantaggio per la loro esecuzione.

Niente però può avvenire senza costruire un clima di collaborazione fattiva tra i cittadini interessati, fondamentale perché si possa raggiungere un risultato efficace, condiviso e definitivo.

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9 LA STRATEGIA RIFIUTI ZERO

Elmas+ ha un obiettivo: rendere le politiche ambientali motore di sviluppo e di una nuova dimensione sociale e culturale; nel settore dei rifiuti, che già opera in un regime di raccolta differenziata, si vuole fare un ulteriore passo avanti: è nostra intenzione aderire alle reti ed ai circuiti che promuovono il raggiungimento di un ambizioso obiettivo: rifiuti zero.

Opereremo scelte che conducano alla riduzione del rifiuto alla fonte, a pratiche di riparazione e riuso degli oggetti in luogo del loro abbandono, come già avviene in altre zone d’Italia.

Sulla base di sperimentazioni già avviate in altri Comuni italiani pensiamo a:

un piano comunale per la riduzione dei rifiuti;

un centro di ricerca, riferimento per la neonata città metropolitana, che definisca protocolli e politiche per azioni a sostegno della riduzione dei rifiuti alla fonte, entrando in rete con altri soggetti che operano nello stesso settore;

azioni che rendano possibile il sistema del “vuoto a rendere”;

sistemi di ricarica alla spina per acqua, latte, detersivi e altre materie, così da eliminare i contenitori;

la pratica del compostaggio della frazione umida sia per le utenze private che per i cittadini associati o i servizi commerciali;

Incentivare, anche come possibile forma di nuova imprenditoria, il settore del recupero, riparazione e riuso dei prodotti, dei piccoli elettrodomestici, dei materiali derivanti dalla demolizione degli edifici quali ad esempio porte, infissi, finestre, sanitari, recupero di coppi e tegole integrando tali processi nelle possibilità legate alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente; incentivi per chi lo attua come parte del processo di riqualificazione/opportunità per chi avvia nuova forma di attività lavorativa.

nuove opportunità per le start-up innovative che operino nel settore promuovendone la presenza nella nostra area industriale.

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10 RIDURRE I CONSUMI: LA NOSTRA PRIMA FONTE ENERGETICA RINNOVABILE

Nel Giugno 2012 il Comune di Elmas ha aderito al Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia e successivamente ha adottato il PAES (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile). E’ un documento importante, che partendo dallo studio dei consumi energetici e delle emissioni dei settori pubblico e privato ad Elmas arriva a delineare delle azioni precise per l’efficienza energetica e la riduzione delle emissioni in atmosfera, con obiettivi precisi (e ambiziosissimi) per il 2020 Si propone una riduzione del 23% di emissioni di CO2 in atmosfera nel periodo 2007-2020.

Ad oggi però, due anni dopo la sua stesura, del piano non è stato attuato nulla.

Noi non siamo critici a prescindere; pensiamo che il PAES sia un buon punto di partenza, sul quale vogliamo investire risorse ed energie per andare verso un futuro fatto di consumi più bassi, di energia pulita, di tutela dell’ambiente.

I dati del Piano (che però sono aggiornati solo al 2008) ci dicono che Elmas spende 190.000 Euro all’anno solo per l’illuminazione pubblica, che l’intero comparto pubblico consuma circa 5.000.000 kWh/anno e che il contributo delle energie rinnovabili è… ZERO!!

Poiché riteniamo che il settore pubblico debba essere d’esempio, vogliamo cominciare dalle azioni del piano sugli edifici comunali: si va da tutte le scuole comunali (Asilo S. Caterina, scuola materna, le due scuole Elementari di Via Buscaglia e Via Sestu alla scuola media) a tutte le strutture sportive e alla Clubhouse, agli uffici comunali, alla Ludoteca e alla Biblioteca, alle strutture dedicate a bimbi, giovani e anziani, al Mercato e al Teatro per finire con Guardia Medica e SOS.

Anzitutto va detto che l’energia più pulita è quella non consumata, e tutta l’energia sprecata la pagano i cittadini. Ci daremo quindi le seguente linee d’azione:

monitoreremo i consumi e agiremo con interventi a costo zero e regolamenti d’uso delle strutture tesi ad una diminuzione degli sprechi. Non solo guardando all’energia, però:

ricordiamoci che l’acqua è un bene comune e che.. non è gratis!!

ci impegneremo poi per reperire fondi che ci consentano di agire sugli involucri delle strutture e sulle tecnologie per l’illuminazione pubblica; non tanto per sostituire il gasolio con le fonti rinnovabili, ma anche qui per diminuire i consumi; nel farlo staremo attenti alle priorità, cominciando dalle strutture più obsolete e dispendiose.

agiremo, solo dopo gli interventi per la riduzione dei consumi e compatibilmente con le risorse disponibili, per sostituire le fonti di approvvigionamento energetico, con un investimento sulle fonti rinnovabili in luogo di quelle fossili.

Il PAES è un piano faraonico, che prevede sul settore pubblico quasi 2.000.000 di euro di interventi sulla sola edilizia comunale, 2.300.000 euro per altri interventi come installazioni di impianti pubblici su terreni comunali, interventi di incremento del verde pubblico etc., 350.000 euro da investire sull’illuminazione pubblica, 600.000 sulla mobilità pubblica, 80.000 euro di azioni indirette (sensibilizzazione, informazione e formazione e simili).

Complessivamente oltre 5 milioni di euro.

A noi interessa, più che agire per nuovi e pesanti investimenti (parco fotovoltaico, impianto di pirolisi), agire sul patrimonio pubblico esistente e sulla mobilità, pubblica e privata. Quest’ultima non riduce i costi per il Comune ma quelli ambientali, che per noi sono costi anche sociali.

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11 ELMAS SI MUOVERÀ BENE

Elmas+ crede nella incentivazione delle forme di mobilità alternativa all’uso dell’automobile privata . Il nostro programma, coerentemente con gli indirizzi europei sostenuti anche dalle linee di finanziamento della nascente città metropolitana, mira a:

favorire le forme di spostamento pubblico e collettivo, oltre che uno sviluppo razionale e maggiormente incoraggiato della mobilità pedonale nell’ambito del paese, con precedenza per l’asse via del Pino solitario – via Bronte e per i parchi sportivi;

potenziare la rete ciclabile urbana per farla diventare canale di mobilità e accessibilità nel tessuto costruito;

dare sostegno ai cittadini ed alle associazioni che si renderanno promotori dell’uso delle forme di mobilità alternativa e sostenibile;

collegare con mezzi pubblici o con altre forme di trasporto collettivo la zona industriale e le grandi infrastrutture quali l’aeroporto al centro abitato; consentire ai lavoratori e ai fruitori di tali ambiti possibilità di spostamento fino ad oggi mai ipotizzate, nonostante l’importantissima relazione esistente con il paese;

proporre, in sede di Città Metropolitana, un percorso ciclabile che colleghi Elmas a Cagliari lungo l’asse ferroviario e che possa proseguire fino al collegamento con gli altri centri della città metropolitana, fino ad UTA. Per la parte che collega Elmas all’aeroporto, questa nuova infrastruttura ciclabile potrà essere affiancata da una pista pedonale per il tempo libero;

rivedere alcuni sensi di marcia nelle vie del paese, nell’ambito di un piano complessivo della mobilità interna che preveda anche l’istituzione di un servizio di trasporto pubblico locale per le persone con più difficoltà.

IL VERDE, GLI SPAZI PUBBLICI: SPECCHIO DI UNA COMUNITÀ

La qualità dei luoghi pubblici è specchio della qualità di vita di una comunità; la cura degli spazi verdi e degli spazi pubblici è importante per lo sviluppo della nostra socialità ed il miglioramento del nostro vivere comune.

I nostri obiettivi sono:

la riqualificazione delle aree sportive (campo di Calcio, zona via Del geco – via Don Sturzo) perché diventino veri parchi, con aree verdi curate e fruibili;

un programma di manutenzione e revisione degli spazi verdi esistenti, con un nuovo patto tra amministrazione e comunità; vogliamo rendere possibili forme di gestione del verde pubblico affidata ai cittadini che ne faranno richiesta, singolarmente o in associazione;

La rivalutazione della piazza vicino alla scuola in via Coghinas, ad oggi reputata poco sicura e funzionale;

un legame tra la nostra comunità e i luoghi in cui vive, che favorisca la socialità e le possibilità di scambi tra generazioni;

il ripensamento, in termini anche partecipativi, dei luoghi pubblici, accogliendo e mettendo in campo le proposte che arriveranno dai cittadini per il loro riuso; ad esempio di piazza Chiesa, per la revisione dello spazio e la sua trasformazione in un luogo multi-funzione, che diventi il nostro centro culturale all’aperto;

l’utilizzo di tutti gli edifici a destinazione pubblica presenti sul territorio di Elmas come luoghi di attrazione e coesione sociale, a disposizione del tessuto associativo della nostra cittadina;

una nuova area cani nella zona del campo di calcio. Tanti cittadini di Elmas infatti portano gli animali in questi spazi, nonostante l’area attrezzata già esistente in prossimità del Municipio;

sempre per facilitare i possessori dei cani, promuoveremo un progetto di vaccinazione gratuita per i meno abbienti, basato sull’ISEE: curare gli animali è importante, per chi li ama e non ha possibilità.

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12 PRODUZIONI LOCALI E COMMERCIO: UN FUTURO DI QUALITÀ

Elmas ha una storia di Comune agricolo, riconoscibile nelle produzioni storiche (citiamo ad esempio l’ulivo e la coltura del pomodoro). Ad oggi però il tessuto agricolo è stato in gran parte eroso: verso Cagliari dalle aree industriali e dall’aeroporto, verso Assemini dal costruito.

E’ sufficiente guardare una foto aerea per rendersi conto di quanto poco sia rimasto. Immaginare per Elmas un futuro fatto di grandi produzioni agricole è quindi improbabile.

Per noi però la cura e il lavoro della terra sono valori, e le aree agricole hanno anche una grande valenza:

paesaggistica, anzitutto, perché qualificano il territorio in particolar modo nelle zone dove il costruito è meno ordinato e razionale. Le nostre zone agricole sono in gran parte concentrate nelle aree limitrofe alle aree interessate dai Piani di risanamento. Nel futuro immaginiamo queste aree risanate, e il tessuto agricolo circostante integro;

culturale, perché il lavoro della terra è, oltre che produzione, sapere e cura e presidio del territorio.

Una sofferenza analoga è avvertita dal piccolo commercio, sempre più minacciato dalla grande distribuzione. I nostri commercianti lamentano un calo di lavoro, in gran parte imputabile al fatto che i cittadini di Elmas si muovono verso i grossi centri commerciali della città e dell’hinterland.

Noi siamo per la salvaguardia ed il rilancio di entrambi i settori:

siamo contrari a nuovi progetti per centri di grande distribuzione nel nostro territorio;

siamo contrari a ulteriore consumo di suolo agricolo e orientati al recupero e alla riqualificazione del costruito.

Proponiamo un progetto orientato verso la qualità, con le seguenti azioni:

valorizzazione delle botteghe e degli esercizi commerciali di Elmas, anche quelli del Mercato civico, con l’Istituzione di un “bollino di qualità” premiante (in termini di sgravi fiscali o altre facilitazioni) per gli esercizi che promuovano prodotti locali o dell’area metropolitana o si facciano promotori di iniziative per la riduzione dei rifiuti alla fonte (latte sfuso, detersivi alla spina ad esempio);

un ulteriore sostegno al commercio può essere rappresentato dall’introduzione di una moneta locale solidale (lo ŠCEC), da utilizzarsi assieme alla moneta ufficiale (L’Euro). Ciascun esercente stabilisce lo sconto da accordare in ŠCEC, attivando una rete solidale che da una lato aiuta il compratore, dall’altro lo incoraggia ad acquistare in un circuito locale. E’ un esperimento interessante, già avviato in altre realtà dell’area metropolitana (Settimo S. Pietro), che vorremmo promuovere anche ad Elmas;

realizzazione di una rete anche materiale degli esercizi virtuosi, con l’individuazione di

“percorsi della qualità”;

promozione di iniziative intergenerazionali di cultura della terra (bambini–anziani), in collaborazione con gli istituti scolastici e le consulte;

valorizzazione e integrazione dell’Accordo di programma tra il Comune e l’istituto tecnico agrario “Duca degli Abruzzi”, presenza strategica nel territorio, per dare piena attuazione alle azioni previste:

piano del verde comunale: catalogazione e gestione agronomica degli spazi verdi;

orti comunitari e solidali: affidamento ai cittadini di aree da gestire;

formazione ed informazione degli operai comunali, di cittadini e di studenti;

certificazione di qualità di prodotti agroalimentari del Comune di Elmas.

Le azioni dell’Accordo, però, andranno inquadrate in un percorso completo, che guardi con più decisione alle produzioni, all’ innovazione e alla commercializzazione.

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13 ELMAS + ATTIVA, SICURA, SOLIDALE [sport, cultura, scuola, sicurezza, sociale]

ELMAS SPORTIVA: UNA REALTÀ DA VALORIZZARE A Elmas lo sport è protagonista.

Il nostro Comune è dotato di un insieme di impianti sportivi che sono potenzialmente una ricchezza per la comunità e di un tessuto di associazioni sportive molto attivo.

In diversi casi però le strutture però vanno incontro al degrado e non sono conformi agli standard di sicurezza richiesti dalle norme. Questo mette in difficoltà il mondo sportivo, nell’attività di tutti i giorni e nell’organizzazione degli eventi.

Per noi lo sport è sport agonistico (che ad Elmas, grazie allo sforzo delle associazioni, è un’eccellenza da tempo) ma anche sport di cittadinanza: l’insieme, cioè, di quelle attività non agonistiche, svolte nel tempo libero dai cittadini, che sono un bene per la salute e per la socialità.

In quest’ottica vogliamo lavorare: tenendo assieme i due piani, dotando Elmas di ulteriori infrastrutture per lo sport di cittadinanza e allo stesso tempo rivedendo la funzione delle strutture presenti.

Ci adopereremo per:

la messa in sicurezza e a norma gli impianti; nessuna azione di affidamento in gestione alle società è infatti pensabile se gli impianti non sono a posto;

la riqualificazione dell’intero complesso di via Don Sturzo, con la sua trasformazione in parco sportivo. Agiremo sugli edifici e gli spazi di connessione, per rendere la zona sportiva anche elemento di comunicazione tra l’abitato e l’ambito naturale della laguna. Non sarà più solo un insieme di strutture, ma una zona sportiva a disposizione degli atleti, e della cittadinanza ed aperta a iniziative anche di carattere diverso da quelle esclusivamente sportive. Uno spazio polivalente, vissuto dagli sportivi ma anche patrimonio comune.

agire in modo analogo con gli spazi del campo comunale del calcio e con le aree ad esso connesse, da destinarsi agli sport all’aria aperta con l’individuazione, anche, di una seconda area cani pubblica. Occorrerà, a tal fine, ripensare l’area attualmente destinata a parcheggio;

la valorizzazione dei sentieri rurali, già utilizzati dai cittadini per le passeggiate. Li cureremo e li doteremo di spazi di sosta per il godimento del paesaggio;

l’infrastrutturazione dell’Asse via Del pino solitario – via Bronte, con il completamento delle piste ciclabili, la revisione dei percorsi pedonali e del verde pubblico; una via che colleghi Elmas alla laguna, che valorizzi i lavori già svolti in prossimità della stessa, altrimenti fini a se stessi;

promuovere, in tutte le sedi (Consiglio della Città Metropolitana in primis), l’idea di infrastrutture per la mobilità lenta (pedonale, ciclabile) che servano la città lineare rappresentata dai comuni di UTA, DECIMOMANNU, ASSEMINI ed ELMAS verso il capoluogo, da raccordarsi alla rete locale.

Sarà essenziale, per la crescita della qualità dell’offerta sportiva, il rapporto di collaborazione con le associazioni, il riconoscimento del lavoro delle società sportive ed il coinvolgimento attivo della scuola come motore di promozione dello sport.

I nostri obiettivi:

costituzione di un Forum delle associazioni sportive che opererà, con l’Amministrazione:

sulla pianificazione delle attività con un vero e proprio calendario annuale degli eventi;

sulle proposte che diano impulso allo sport in tutte le sue forme e che migliorino tempi e modalità di assegnazione delle strutture.

maggior rilievo agli eventi esistenti (Pasqua dello sportivo, Memorial Edoardo Sanna, altri);

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14 pieno sostegno e collaborazione per gli eventi di carattere nazionale e internazionale che si

svolgeranno ad Elmas;

forme di collaborazione tra società sportive, con premialità di sostegno per:

la gestione delle strutture;

l’organizzazione di eventi di promozione dello sport di cittadinanza;

lo sport negli spazi pubblici di Elmas (piazze, parchi);

il riconoscimento del valore dei talenti e delle società sportive con l’istituzione di un “Albo d’oro degli atleti”;

un progetto pilota, in collaborazione con le scuole ed il CONI, che istituisca la “scheda fisico- sanitaria 6-10 anni”, utile sia per la prevenzione di eventuali patologie “da postura” o simili nei bambini sia per un loro corretto indirizzo allo sport;

lo sport per tutti i bambini: consentire anche ai bambini delle famiglie meno abbienti (su base ISEE) di praticare l’attività sportiva.

CULTURA E SCUOLA: COSTRUTTORI DI COMUNITA’ E PROMOTORI DI CITTADINANZA La cultura costruisce comunità e identità, attraverso il sistema di relazioni che può attivare e l’utilizzo di luoghi di incontro e di dialogo. Il nostro progetto culturale si fonda sulla capacità da parte delle Associazioni presenti di “fare rete” e sugli eventi, che sono anche motore di promozione dei luoghi e del territorio.

Vogliamo:

una Casa delle associazioni culturali, un luogo fisico di interazione; valuteremo se sia più adatta l’ex Scuola di via dell’Arma azzurra (sede anche del Centro Giovani) oppure l’ex Comune di piazza Chiesa (già sede della biblioteca e utilizzato da diverse associazioni) o ancora l’Ex Scuola dell’infanzia di via Amundsen;

un nuovo polo ricreativo e culturale, centro anche delle politiche e delle attività per l’infanzia;

i diversi eventi culturali esistenti (S. Caterina, “Sa tracca e su masu” di S. Efisio, S. Sebastiano, la Festa dell’albero, il Premio Laguna, le diverse ricorrenze commemorative) non come semplici celebrazioni, ma come percorsi culturali (anche ripristino di riti antichi) di più giorni, che si concludano con la festa, coinvolgendo scuole e associazioni;

un utilizzo del teatro funzionale alle esigenze della comunità e a quelle delle attività e progettualità dell’Istituzione scolastica;

programmare, diffondere e valorizzare l’”Estate masese”, facendone un veicolo di promozione dei luoghi. Pensiamo a contesti da rivitalizzare, come la laguna o l’area archeologica, che diventano teatri a cielo aperto per gli eventi culturali estivi. Vogliamo incoraggiare, anche con facilitazioni, le associazioni che sapranno produrre programmi culturali per la promozione dei luoghi di Elmas;

l’adesione ai diversi circuiti regionali e sovracomunali per gli eventi culturali;

un Albo pubblico delle eccellenze masesi;

ELMAS + sostiene la scuola nel suo ruolo educativo e di soggetto formatore dei cittadini di domani.

Se vogliamo un domani per le nuove generazioni dobbiamo investire sull’istruzione, perché le competenze e l’innovazione sono alla base del futuro dei nostri ragazzi.

Riteniamo per questo indispensabili:

la massima attenzione all’Edilizia scolastica ed al completamento della dotazione di attrezzature e impianti (lavagne interattive multimediali, computer e potenziamento rete internet);

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15 Il potenziamento dei servizi di accoglienza e post-accoglienza (doposcuola), in sinergia con i servizi già presenti sul territorio, per andare incontro alle famiglie in cui i genitori sono impegnati per l’intera giornata nel lavoro;

Le collaborazioni con le scuole paritarie e le associazioni presenti ad Elmas;

E’ necessario rafforzare i rapporti con l’Istituzione scolastica, per una progettualità condivisa, che vedrà L’Amministrazione impegnata, anche finanziariamente.

Il sostegno del Comune alla scuola, infatti, deve spingersi oltre i bisogni materiali di quest’ultima (locali e spazi aperti moderni e attrezzati, materiale e quant’altro), che certo vanno assicurati e deve essere finalizzato anche alla creazione di una fitta collaborazione che metta a sistema gli obiettivi virtuosi dell’Amministrazione e i progetti formativi dell’Istituzione scolastica.

Per questo vogliamo attivare con le scuole 5 progetti in 5 anni, che abbiano i seguenti obiettivi:

la creazione di identità, con la preparazione degli eventi culturali più sentiti e la valorizzazione dei luoghi di Elmas;

la promozione della cultura “rifiuti zero” e del risparmio energetico;

la costruzione di un legame più forte tra cittadino e ambiente e tra cittadino e lavoro della terra;

la promozione dello sport, dei valori sportivi, della mobilità sostenibile;

la partecipazione di bimbi e ragazzi, col loro punto di vista, alla progettazione della città.

Lavorare con le scuole ha una duplice valenza: da un lato costruire cittadinanza per la Elmas del futuro, dall’altro sensibilizzare le famiglie (gli adulti) perché alcune buone pratiche trovino già oggi terreno fertile.

Verificheremo la possibilità di potenziare il servizio Scuolabus, prevedendone l’utilizzo anche per piccoli spostamenti formativi (viaggi d’istruzione etc.), in considerazione delle sollecitazioni espresse dai cittadini.

ELMAS + SICURA

Durante il percorso partecipato, tanti cittadini hanno evidenziato che Elmas è meno sicura che in passato: atti di teppismo, violazioni del codice della strada con rischi per l’incolumità dei cittadini e delle cose, discariche abusive sono alcuni dei problemi riscontrati.

Ad Elmas oggi non esiste un presidio delle forze dell’ordine: Carabinieri o Polizia. La nostra cittadina dipende dalla Caserma di Su Planu, il personale è ridotto e i tempi di risposta sono lunghi.

Già più volte in passato si è tentato di ovviare a questo problema;

Oggi vengono monitorati 50 punti con un sistema di videosorveglianza controllato dalla Polizia Municipale, ma non basta.

Possiamo fare ancora tanto:

con le scuole (educazione alla sicurezza stradale e ambientale)

con spazi pubblici vissuti e condivisi, come li vogliamo realizzare, che aiuteranno ad acquisire la percezione che “comune” significa “di tutti” e quindi al rispetto.

Il presidio notturno del territorio, finalizzato al tempestivo intervento delle forze dell’ordine ci impone di sostenere la raccolta firme attivata da un gruppo di cittadini masesi, che chiede più sicurezza, con lo spostamento della caserma dei carabinieri di riferimento per Elmas da Su Planu ad Assemini e un servizio di pattuglia nelle ore più delicate (notte, primo pomeriggio)

Ci attiveremo, da subito, perché questa richiesta venga soddisfatta; il riordino degli enti locali, con l’istituzione della Città Metropolitana, è funzionale all’amministrazione e al governo della sicurezza nell’area vasta; potrebbe infatti favorire la un miglior utilizzo delle forze presenti sul territorio.

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16 Ci adopereremo anche per un piano di dislocazione di nuovi dissuasori di velocità: vi sono ancora delle aree sensibili scoperte e la velocità contenuta del traffico locale, non dimentichiamolo, è funzionale alla sicurezza della mobilità lenta e di quella pubblica.

Sarà eseguita una rilevazione della segnaletica stradale installata, alla quale seguirà un controllo tecnico per verificare il soddisfacimento delle norme di sicurezza stradale e della sostenibilità ambientale.

IL SOCIALE: UN GROSSO IMPEGNO NELLA CRISI – ALCUNE INNOVAZIONI

L’importanza assunta oggi dal settore delle politiche sociali è enorme, per la crisi che molte realtà attraversano, Elmas compresa, e che lascia le persone più deboli sole ed indifese. I servizi sociali operano in prima linea, sulla base delle normative nazionale, regionale e locale, per promuovere il benessere dell’individuo e dei nuclei familiari. In questo contesto il Comune deve essere parte attiva, propositiva con l’obiettivo di assicurare l’autonomia e la dignità dell’individuo.

Noi vogliamo stare più vicini ai nostri concittadini in difficoltà, per farlo dobbiamo tener assieme le azioni pubbliche e il grosso e prezioso lavoro delle associazioni. Intendiamo porre al primo posto i bisogni dei cittadini, attraverso un’efficace rete di servizi alle persone. Vogliamo mantenere, garantire e rafforzare i servizi già in essere e indirizzarci verso un welfare generativo, teso a dare valore alla persona, ad ogni persona con un patto di solidarietà che sappia far incontrare bisogni e diritti.

Vi sono diversi strumenti, che provengono da leggi regionali e nazionali che vanno utilizzati, difesi e sollecitati in tutte le sedi: tra tutti citiamo i piani personalizzati previsti dalla L.R. 162/98 per le persone non autosufficienti, i fondi regionali di contrasto alla povertà, i vari bonus e assegni statali, assegni familiari e di maternità.

L’Amministrazione comunale può poi mettere in campo delle risorse proprie e su queste vogliamo soffermarci: la nostra idea di Programma socio assistenziale parte dall’idea che il contesto sociale nel quale si inseriscono le attuali situazioni di povertà o difficoltà deve mettere in campo diverse professionalità, in grado di prendere in carico in modo complesso la storia dell’individuo. Assistenti sociali, ma anche psicologi, mediatori familiari, mediatori interculturali, legali, tutor per l’accompagnamento al lavoro, progettisti di innovazione sociale in grado di costruire reti con l’Europa e di attrarre risorse.

Per noi è importante agire rispettando alcuni passaggi e prevedendo alcune nuove azioni:

analisi delle azioni in campo e valutazione della loro efficacia: bisogna capire cosa si è fatto, quanto spendiamo e quali sono i risultati. Le politiche pubbliche si valutano, sempre. Non per dare un costo, un prezzo a servizi essenziali come questi, ma per migliorarli;

tenere e potenziare quello che funziona, rivedere quello che non va: capire cosa sta producendo risultati e cosa, invece, no. Potenziare le azioni che funzionano, rivedere quelle che non hanno funzionato;

un welfare di prossimità attento ad agire andando incontro al disagio, prevenendolo e tentando risposte in grado di riattivare le persone prima che scivolino nella marginalità estrema;

nuovi criteri per l’assegnazione dei sussidi: maggior pubblicità e informazioni, sussidi a tutti i più bisognosi.

alcune azioni strategiche:

progettare percorsi di riattivazione delle persone, basati sulle proprie competenze, le proprie reti familiari, la propria capacità di futuro;.

sperimentare un sistema che preveda l’erogazione dei sussidi dietro prestazioni di pubblica utilità;

meno soldi più servizi, con i voucher di solidarietà (rappresentati ad esempio dalla moneta locale ŠCEC, di cui abbiamo già detto a proposito del commercio locale).

Creare solidarietà sul territorio, per esempio circuiti di servizi a prezzi calmierati per coloro che si trovano in situazioni di disagio; il voucher di solidarietà può anche aiutare la rete dei commercianti locali a meglio affrontare il periodo di crisi;

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17 valorizzazione del ruolo delle associazioni: occorre partire da un monitoraggio attento delle risorse umane, del sistema associativo e dei “luoghi” presenti sul territorio, promuovendo un Forum delle associazioni che deve avere un ruolo preciso: quello di favorire la rete tra le associazioni da un lato e il dialogo tra Associazioni e Istituzioni dall’altro;

attenzione per la ricerca di risorse, pubbliche e private, da mettere a disposizione anche della rete associativa. In questo senso l’attivazione di competenze all’interno dell’Amministrazione, una sorta di Ufficio del volontariato può assolvere, oltre alla funzione di aiuto nella ricerca di risorse, anche quella di aiuto per le connessioni progettuali tra Enti e Uffici;

progetti come le banche del tempo, un sistema in cui le persone scambiano reciprocamente attività, servizi, saperi. Sono libere associazioni tra persone che si auto-organizzano e si scambiano tempo per aiutarsi soprattutto nelle piccole necessità quotidiane, luoghi nei quali si recuperano le abitudini ormai perdute di mutuo aiuto tipiche dei rapporti di buon vicinato;

orti solidali. L’autoproduzione come risposta alla marginalità estrema: promuovere il recupero di porzioni di territorio, che ad Elmas esistono, affidandole alle cure dei soggetti portatori di disagio economico.

disabilità: oltre i sussidi, la figura del Disability Manager. I luoghi che viviamo devono essere accessibili a tutti indistintamente: ai bambini, agli anziani, a chi è penalizzato nei propri spostamenti (disabili temporanei e permanenti, mamme col passeggino). Vogliamo porre una grande attenzione a questo aspetto, attraverso l’innovazione della figura del Disability Manager: è un cittadino, con incarico onorario, che riceve alcune ore alla settimana, partecipa alle riunioni della commissione urbanistica, promuove presso le singole componenti dell'Amministrazione comunale (ivi compresa la Polizia Municipale) un'attenzione peculiare alle persone con disabilità o difficoltà. Alcune funzioni:

segnala tempestivamente ai responsabili degli uffici eventuali iniziative e azioni che possano porsi in contrasto con gli enunciati della Convenzione internazionale sui Diritti delle persone con disabilità;

evidenzia possibili linee-guida di intervento al fine di promuoverne i diritti;

collabora alla progettazione e realizzazione di una segnaletica adeguata per l'accesso alle sedi dei servizi; evidenzia pericoli che vanno eliminati; presenzia nella fase di esecuzione dei lavori pubblici, segnalando eventuali cattive realizzazioni;

verifica l'effettiva accessibilità delle strutture comunali in collaborazione con i diversi servizi e quella degli esercizi non pubblici ma aperti al pubblico (es. esercizi commerciali), per trovare soluzioni a basso costo che ne garantiscano la piena fruibilità per tutti.

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