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DECISIONE DELLA COMMISSIONE

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(1)

IV

(Atti adottati prima del 1 o dicembre 2009, in applicazione del trattato CE, del trattato UE e del trattato Euratom)

DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 23 settembre 2009

relativa all’aiuto di Stato al quale la Polonia intende dare esecuzione a favore di Dell Products Poland Sp. z o.o. C 46/08 (ex N 775/07)

[notificata con il numero C(2009) 6868]

(Il testo in lingua polacca è il solo facente fede) (Testo rilevante ai fini del SEE)

(2010/54/CE)

LA COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l’articolo 88, paragrafo 2, primo comma,

visto l’accordo sullo Spazio economico europeo, in particolare l’articolo 62, paragrafo 1, lettera a),

visto il regolamento (CE) n. 659/1999 del Consiglio, del 22 marzo 1999, recante modalità di applicazione dell’articolo 93 del trattato CE ( 1 ),

dopo aver invitato gli interessati a presentare osservazioni con­

formemente alle suddette disposizioni ( 2 ) e viste le osservazioni trasmesse,

considerando quanto segue:

1. PROCEDIMENTO

(1) Con messaggio di posta elettronica del 16 luglio 2007, la Polonia ha notificato alla Commissione l’intenzione di dare esecuzione alla suddetta misura. Il 2 agosto 2007, ha avuto luogo una riunione con le autorità polacche.

(2) A norma dell’articolo 88, paragrafo 2, del trattato CE, con messaggio di posta elettronica del 24 dicembre 2007, la Polonia ha notificato alla Commissione l’aiuto al quale intendeva dare esecuzione a favore di Dell Pro­

ducts Poland Sp. z o.o. Il caso è stato protocollato con il numero 775/07.

(3) Con lettere del 15 febbraio, 2 giugno e 3 ottobre 2008, la Commissione ha richiesto ulteriori informazioni, che sono state fornite dalle autorità polacche con lettere del 18 aprile, 1 o luglio, 1 o agosto, 6 agosto, 17 novembre e

9 dicembre 2008. Si sono tenute riunioni con le autorità polacche il 5 marzo, 26 giugno e il 19 novembre 2008.

(4) Con lettera del 10 dicembre 2008, la Commissione ha informato la Polonia di aver stabilito di avviare il proce­

dimento di cui all’articolo 88, paragrafo 2, del trattato CE in relazione all’aiuto in oggetto. Con lettera del 18 febbraio 2009, la Polonia ha trasmesso le sue osser­

vazioni sulla decisione di avvio del procedimento del procedimento.

(5) La decisione della Commissione di avviare il procedi­

mento è stata pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea ( 3 ). La Commissione ha invitato gli interessati a presentare le loro osservazioni.

(6) La Commissione ha ricevuto le osservazioni di Kathy Sinnott, membro del Parlamento europeo (lettera del 24 febbraio 2009), Hewlett-Packard (HP), concorrente di Dell (lettera del 24 febbraio 2009), e di un altro concorrente ( 4 ) (lettere del 2 marzo e del 12 marzo 2009).

(7) Con lettere datate 24 marzo e 2 aprile 2009, la Com­

missione ha trasmesso tali osservazioni alla Polonia, che ha risposto inviando le proprie osservazioni al riguardo con lettera del 22 aprile 2009.

(8) Con lettera del 25 maggio 2009 e messaggi di posta elettronica del 17 giugno e 8 luglio 2009, la Commis­

sione ha richiesto ulteriori informazioni che sono state fornite dalle autorità polacche con lettere del 10 giugno 2009 e messaggi di posta elettronica del 22 giugno, 13 luglio e 10 agosto 2009.

L 29/8 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea 2.2.2010

( 1 ) GU L 83 del 27.3.1999, pag. 1.

( 2 ) GU C 25 del 31.1.2009, pag. 9.

( 3 ) Cfr. nota 2.

( 4 ) Conformemente all’articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (CE) n.

659/1999, l’interessato ha richiesto che la sua identità non fosse rivelata allo Stato membro interessato, adducendo un danno poten­

ziale.

(2)

2. DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL’AIUTO 2.1. Il beneficiario

(9) Il beneficiario dell’aiuto è Dell Products Poland Sp. z o.o.

(«Dell Polska») ( 5 ), società al 100 % di proprietà di Dell Inc. (USA) in ragione del 99,9 % detenuto da Dell Global BV (Paesi Bassi) e dello 0,1 % detenuto da Dell Interna­

tional Holdings VIII BV (Paesi Bassi).

2.2. Il progetto d’investimento

(10) La Polonia intende sostenere lo sviluppo economico della provincia di Łódź concedendo aiuti di Stato per investi­

menti a finalità regionale a favore di Dell Polska per un progetto d’investimento nella Zona economica speciale (ZES) di Łódź.

(11) La provincia di Łódź è una regione caratterizzata da notevoli difficoltà socioeconomiche, ammissibile a bene­

ficiare di aiuti regionali a norma dell’articolo 87, para­

grafo 3, lettera a), del trattato, con un massimale stan­

dard di aiuto regionale applicabile alle imprese di grandi dimensioni del 50 % in equivalente sovvenzione lordo secondo la carta degli aiuti a finalità regionale della Po­

lonia per il periodo 2007-2013 ( 6 ).

(12) Il progetto d’investimento è finalizzato a realizzare un nuovo stabilimento per la produzione di personal com­

puter, inclusi desktop, notebook e server ( 7 ). I lavori di esecuzione del progetto sono iniziati nel 2007 e il loro completamento è previsto per la fine del 2012.

(13) Il progetto comprende la creazione di circa 1 200 posti di lavoro diretti, che potrebbero salire a 3 000 unità, con effetti positivi sull’economia regionale e nazionale. Si pre­

vedono ulteriori investimenti indiretti nella regione da parte dei fornitori di Dell Polska per circa 53 milioni di EUR; ciò attirerà altri investitori, produttori e subap­

paltatori, contribuendo così ulteriormente alla creazione di posti di lavoro e allo sviluppo economico.

(14) Il progetto di investimento comprende una spesa ammis­

sibile totale pari a 793 603 000 PLN in valore nominale (corrispondente a un valore attuale di 189 578 180 EUR) ( 8 ). La spesa ammissibile è calcolata sulla base dei costi di investimento. La tabella che segue illustra la ripartizione annua delle spese ammissibili.

Spese ammissibili (in milioni di PLN, valore nominale)

2007 2008 2009 2010 2011 2012 Totale […] (*) […] […] […] […] […] 793,603 (*) Segreto d’affari.

2.3. La misura di aiuto

(15) Le autorità polacche hanno confermato che la domanda di aiuto è stata presentata da Dell nel maggio 2006. Il 19 settembre 2006, le autorità polacche e Dell hanno sottoscritto un protocollo d’intesa che stabilisce le moda­

lità dell’aiuto. Con lettera del 13 novembre 2006, il mini­

stro polacco dell’Economia ha segnalato che il protocollo d’intesa costituiva una dichiarazione d’intenti, a conferma del fatto la concessione degli aiuti era subordinata all’ap­

provazione della Commissione.

(16) L’importo totale dell’aiuto che la Polonia intende conce­

dere ( 9 ) a Dell Polska è pari a 54,5 milioni di EUR in valore nominale, equivalenti a 216 365 000 PLN al va­

lore nominale sulla base del tasso di cambio indicato nello stesso documento ( 10 ), che corrisponde a un’inten­

sità dell’aiuto del 27,81 % ( 11 ) in ESL (valore attuale).

L’ammontare totale dell’aiuto include (cfr. la tabella qui di seguito):

— l’aiuto notificato, che comprende diverse forme di aiuti ad hoc per un importo di 159,92 milioni di PLN in valore nominale, di cui:

a) una sovvenzione per un investimento iniziale pari a 94,64 milioni di PLN in valore nominale;

b) una sovvenzione per la creazione di posti di la­

voro pari a 54,08 milioni di PLN in valore nomi­

nale;

c) una riduzione del 55 % delle spese di gestione della ZES di Łódź a carico di Dell Polska per il periodo 2007-2017, pari a 6,2 milioni di PLN in valore nominale;

d) i costi per il trasferimento della linea di alimenta­

zione dell’energia elettrica fuori dall’appezzamento di terreno di proprietà di Dell Polska, pari a 5 milioni di PLN in valore nominale,

( 5 ) Nel seguito della presente decisione, «Dell» sta a significare il gruppo Dell nel suo complesso, o la società e i suoi amministratori.

( 6 ) Caso N 531/06 Polonia — Carta degli aiuti di Stato a finalità regio­

nale 2007-2013 (GU C 256 del 24.10.2006, pag. 7).

( 7 ) Le autorità polacche hanno confermato che nello stabilimento non verranno fabbricati altri prodotti a parte quelli oggetto del progetto di investimento, per un periodo di cinque anni successivi al com­

pletamento del progetto stesso.

( 8 ) Tasso di cambio alla data della notifica: EUR/PLN 3,7107. Tasso di riferimento applicabile per la Polonia alla data della notifica: 5,94 %.

( 9 ) Come definito nel protocollo d’intesa del 19 settembre 2006.

( 10 ) Tasso di cambio EUR/PLN 3,97.

( 11 ) Basato sugli importi attualizzati.

(3)

— esenzioni d’imposta concesse sulla base dei regimi di aiuti esistenti applicati a norma del rego­

lamento (CE) n. 1628/2006 della Commissione, del 24 ottobre 2006, relativo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti di Stato per investimenti a finalità regionale ( 12 ) per un importo di 56,445 milioni di PLN in valore nominale, comprendenti:

a) l’esenzione dall’imposta sul reddito delle società per il periodo 2008-2018 (concessa a norma del regime di aiuti XR 98/07) ( 13 ), equivalente a un importo massimo di 46,945 milioni di PLN in valore nominale;

b) l’esenzione dall’imposta patrimoniale sui terreni per il periodo 2008-2018 (concessa a norma del regime di aiuti XR 164/07) ( 14 ), equivalente a un importo di 9,5 milioni di PLN in valore nominale;

Importo totale dell’aiuto (in milioni di PLN, valore nominale)

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 Totale Sovvenzione concessa per l’investi­

mento iniziale — 58,91 7,94 5,96 21,83 — 94,64

Sovvenzione concessa per la creazione

di posti di lavoro — 23,27 10,26 20,55 — 54,08

Riduzione delle tariffe ZES — 1,4 0,6 0,6 0,6 0,6 0,6 0,6 0,6 0,6 6,2

Trasferimento della linea di alimenta­

zione dell’energia elettrica 5 5

Esenzione dall’imposta sui redditi delle

società (*) : : : : : : : : : : : 46,945

Esenzione dall’imposta patrimoniale

sui terreni — 1,9 0,95 0,95 0,95 0,95 0,95 0,95 0,95 0,95 9,5

Totale 90,48 19,75 28,06 23,38 1,55 1,55 1,55 1,55 1,55 216,365 Nota: non è dovuta nessuna imposta sui redditi delle società per gli aiuti.

(*) L’accordo di investimento specifica che non deve essere superato il massimale di aiuto a finalità regionale applicabile e che l’aiuto sarà ridotto in misura proporzionale, laddove non venga raggiunto l’importo previsto per l’investimento.

(17) L’aiuto è concesso a condizione che il beneficiario mantenga gli impianti di produzione nel sito per un periodo minimo di cinque anni a decorrere dal completamento dell’investimento e che i posti di lavoro creati tramite tale investimento siano mantenuti per un periodo minimo di cinque anni dalla data in cui il posto di lavoro è stato occupato per la prima volta.

(18) Le autorità polacche hanno garantito che il sostegno finanziario al progetto non sarà cumulato con nessun altro aiuto finanziario concesso per gli stessi costi ammissibili da altre fonti.

(19) Le autorità polacche hanno assunto l’impegno di presentare alla Commissione una relazione finale dettagliata comprendente le informazioni sull’importo degli aiuti versati e sull’attuazione del contratto di aiuto, nonché su eventuali altri progetti di investimento nel medesimo stabilimento o impianto entro i sei mesi successivi al versamento dell’ultima rata di aiuti.

3. MOTIVAZIONI DELL’AVVIO DEL PROCEDIMENTO DI INDAGINE FORMALE

(20) Nella sua decisione di avviare il procedimento d’indagine formale di cui all’articolo 88, paragrafo 2, del trattato («la decisione di avvio del procedimento»), la Commissione ha espresso i propri dubbi riguardo alla compatibilità dell’aiuto con le disposizioni di cui al punto 68 degli orientamenti in materia di aiuti di Stato a finalità regionale 2007-2013 ( 15 ) (in appresso «gli orientamenti»).

L 29/10 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea 2.2.2010

( 12 ) GU L 302 dell’1.11.2006, pag. 29.

( 13 ) Informazione trasmessa dagli Stati membri sugli aiuti di Stato concessi a norma del regolamento (CE) n. 128/2006 della Commissione, relativo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti di Stato per investimenti a finalità regionale (GU C 220 del 20.9.2007, pag. 6).

( 14 ) Informazione trasmessa dagli Stati membri sugli aiuti di Stato concessi a norma del regolamento (CE) n. 128/2006 della Commissione, relativo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti di Stato per investimenti a finalità regionale (GU C 270 del 13.11.2007, pag. 12).

( 15 ) GU C 54 del 4.3.2006, pag. 13.

(4)

(21) Il punto 68 degli orientamenti recita come segue:

«68. Qualora l’importo complessivo degli aiuti prove­

nienti da varie fonti superi il 75 % dell’ammontare mas­

simo di aiuto che potrebbe ricevere un investimento con spesa ammissibile di 100 milioni di EUR, applicando il massimale standard di aiuto vigente per le grandi imprese nella carta nazionale degli aiuti a finalità regionale appro­

vata alla data in cui l’aiuto deve essere concesso e se:

a) le vendite del beneficiario dell’aiuto rappresentano più del 25 % delle vendite del prodotto o dei prodotti interessati sul mercato o sui mercati in questione prima dell’investimento o rappresenteranno più del 25 % dopo l’investimento oppure

b) la capacità produttiva creata dal progetto è superiore al 5 % del mercato, misurato utilizzando dati sul con­

sumo apparente relativi al prodotto interessato, a meno che negli ultimi 5 anni il tasso medio di crescita annua del consumo apparente non sia stato superiore al tasso medio di crescita annua del PIL all’interno dello Spazio economico europeo,

la Commissione approverà gli aiuti a finalità regionale a favore degli investimenti soltanto al termine di una veri­

fica dettagliata, a seguito dell’avvio del procedimento pre­

visto all’articolo 88, paragrafo 2 del trattato, attestante che gli aiuti sono necessari per fornire un effetto d’incen­

tivazione per gli investimenti e che i vantaggi della mi­

sura d’aiuto sono superiori alla distorsione della concor­

renza e agli effetti sugli scambi tra gli Stati membri che ne derivano».

(22) Al fine di condurre le verifiche di cui alle lettere a) e b) del punto 68 degli orientamenti, è necessario definire i mercati rilevanti del prodotto, nonché i mercati geografici rilevanti dei prodotti interessati dal progetto, vale a dire i desktop, i notebook e i server ( 16 ).

(23) Conformemente al punto 69 degli orientamenti, occorre determinare a quale mercato rilevante del prodotto ap­

partenga ciascuno dei prodotti interessati ( 17 ). La Com­

missione osservava, nella sua decisione di avvio del pro­

cedimento (punti 56-57 e 63) che i desktop e i notebook da una parte, e i server dall’altra, costituiscono mercati del prodotto distinti, in quanto queste due serie di pro­

dotti non sono interscambiabili.

(24) Allo scopo di valutare se il progetto soddisfa le condi­

zioni di cui al punto 68, lettera a) dei suddetti orienta­

menti («il criterio della quota di mercato»), la Commis­

sione ha esaminato la quota dei mercati rilevanti detenuta

dal gruppo Dell, prima e dopo l’investimento. Poiché il progetto di investimento ha avuto inizio nel 2007 e si prevede sarà completato entro la fine del 2012, la Com­

missione ha preso come anni di riferimento il 2006 e il 2013 ( 18 ).

3.1. I mercati rilevanti di desktop e notebook (25) Per quanto concerne la definizione di mercato di desktop

e i notebook, nella decisione di avviare il procedimento la Commissione ha rilevato (punto 61) l’esistenza di una differenza di prezzo significativa fra desktop e notebook aventi simili caratteristiche, funzioni e utilizzo previsto.

La Commissione ha inoltre notato che mentre la sostitu­

zione avviene principalmente in un senso (desktop sosti­

tuiti da notebook), un certo segmento di clientela diffi­

cilmente sarebbe passato da un prodotto all’altro. Inoltre, la Commissione ha rilevato che convertire la produzione e la commercializzazione da un prodotto all’altro com­

porterebbe costi di adeguamento rilevanti, a seconda della struttura di produzione e delle attività di vendita dei produttori.

(26) Per quanto concerne le condizioni di cui alla lettera b) del punto 68 dei suddetti orientamenti («il criterio dell’aumento di capacità»), la Commissione ha osservato nella decisione di avvio del procedimento del procedi­

mento (punto 90) che la capacità produttiva creata dal progetto supera il 5 % del mercato SEE, misurato utiliz­

zando i dati sul consumo apparente (espressi sotto forma di vendite) per ciascuno dei tre prodotti interessati (cfr.

tabella qui di seguito).

Capacità produttiva creata dal progetto (SEE)

2007 2012

PC: [0-1] % [10-20] %

Desktop 0,0 % [10-20] %

Notebook [0-1] % [10-20] %

Server (tutto il comparto): 0,0 % [10-20] % Fonte: dati IDC.

(27) Riguardo alla seconda parte del criterio dell’aumento di capacità, la Commissione ha osservato nella decisione di avvio del procedimento del procedimento (punti 95 e 96) che, per quanto concerne i desktop (considerati come mercato del prodotto distinto), il tasso annuo di crescita delle vendite per il periodo 2001-2006 è stato negativo in termini di valore, e pertanto significativa­

mente inferiore alla crescita del PIL in termini di va­

lore ( 19 ) (cfr. la tabella qui di seguito).

( 16 ) Si tratta di prodotti finali, venduti direttamente sul mercato. Il progetto non contempla altri prodotti quali palmari, periferiche, accessori o componenti dei computer.

( 17 ) Il punto 69 degli orientamenti indica che il mercato rilevante del prodotto comprende il prodotto interessato ed i suoi succedanei, considerati in modo tale dal consumatore (a causa delle caratteri­

stiche del prodotto, dei prezzi e dell’utilizzo previsto) o dal produt­

tore (mediante la flessibilità degli impianti di produzione).

( 18 ) Non essendo disponibili i dati previsionali della quota di mercato di Dell nei mercati rilevanti interessati nel 2013, è stato utilizzato in sostituzione il dato sulla quota di mercato per l’anno 2012.

( 19 ) Il tasso medio annuo di crescita del PIL nello Spazio economico europeo per il periodo 2001-2006 è stato del 3,94 % per i prezzi correnti e del 2,01 % per i prezzi costanti (fonte: Eurostat).

(5)

Tasso annuo di crescita delle vendite (periodo 2001-2006, SEE)

Unità Valore (ricavi di stabilimento)

PC: 11,02 % 4,10 %

Desktop 3,00 % – 4,00 %

Notebook 28,60 % 16,68 %

Server (tutto il comparto): 13,28 % 7,82 % Server di fascia bassa 14,08 % 3,47 % Fonte: dati IDC.

(28) Al punto 94 della decisione di avvio del procedimento, la Commissione ha precisato che se si riteneva che desktop e i notebook formassero un unico mercato del prodotto, la misura di aiuto non superava i due massimali di cui alla lettera b) del punto 68 degli orientamenti.

(29) Pertanto, nella decisione di avvio del procedimento (punti 62 e 105) la Commissione ha espresso dubbi riguardo al fatto che i desktop e i notebook potessero essere consi­

derati come parti di un unico mercato rilevante ai fini della presente decisione.

3.2. Capacità produttiva creata dal progetto (30) Nella decisione di avvio del procedimento (punti 98 e

99) e successivamente nell’ambito dell’indagine formale, la Commissione ha preso in esame due opzioni: circo­

scrivere la capacità produttiva creata dal progetto al 5 % del mercato dello Spazio economico europeo nel caso dei desktop, oppure decidere che tale limitazione è raggiunta laddove si tenga conto della capacità totale del beneficia­

rio nel SEE e non solo dell’effetto della capacità creata dal progetto, vale a dire compensando la capacità creata dal progetto con concomitanti riduzioni della capacità in altri Stati membri.

(31) Nella decisione di avvio del procedimento (punti 99 e 105), la Commissione ha manifestato dubbi sul fatto che fosse opportuno esaminare l’effetto della capacità creata dal progetto sulla capacità complessiva di Dell nel SEE, invece di prendere in esame l’aumento di capacità della sola Dell Polska.

3.3. Calcolo dei tassi di crescita sulla base dei dati quantitativi

(32) Nella decisione di avvio del procedimento (punto 97), la Commissione ha fatto notare che sebbene in generale i dati in termini di valore siano i più adatti a segnalare i settori in potenziale declino, il calcolo dei tassi di crescita sulla base di tali dati potrebbe non riflettere adeguata­

mente il relativo dinamismo dei settori delle tecnologie

avanzate, nei quali le notevoli diminuzioni dei prezzi unitari sono dovute principalmente alla forte concorrenza e alle innovazioni tecnologiche. Nella sua decisione di avvio del procedimento (punto 100) la Commissione ha osservato inoltre che la diminuzione dei prezzi di vendita medi dei desktop, rilevata dai dati di valore, è un’indicazione della forza di un mercato che è soggetto a continui miglioramenti della qualità e nel quale vengono introdotti nuovi prodotti.

(33) Nella decisione di avvio del procedimento, la Commis­

sione ha espresso dubbi (punti 100 e 105) sulla possibi­

lità di basare la propria valutazione esclusivamente sui dati quantitativi per calcolare i tassi di crescita del pro­

dotto interessato dal progetto di investimento di cui al punto 68, lettera b), degli orientamenti di cui sopra.

3.4. Definizione del mercato rilevante del prodotto per i server

(34) Per quanto attiene alla definizione del mercato per i server, nella decisione di avvio del procedimento (punti 65-67), la Commissione ha proposto, in linea con pre­

cedenti decisioni sulle fusioni ( 20 ), di utilizzare una seg­

mentazione per classi di prodotti e fasce di prezzo che distinguesse tra: i) il mercato dei server di fascia bassa, costituito da tutti i sistemi con un prezzo medio di vendita (PMV) inferiore ai 25 000 USD; ii) il mercato dei server di fascia media, composto da tutti i sistemi con un PMV compreso fra i 25 000 e i 499 999 USD;

iii) il mercato dei server di fascia alta, che comprende tutti i sistemi che hanno un PMV pari o superiore ai 500 000 USD.

(35) Tuttavia, la Commissione, nella sua decisione di avvio del procedimento (punto 69) osservava altresì che nelle pre­

cedenti decisioni sulle fusioni ( 21 ) aveva affermato che i server potessero essere differenziati sulla base della loro compatibilità con l’architettura a set d’istruzioni x86 e non-x86 (tipo di processore). Ciononostante, nella deci­

sione di avvio del procedimento la Commissione ha os­

servato (punto 70) che, anche se la segmentazione per classi di prodotto e fasce di prezzo non permetteva di cogliere tutte le interazioni concorrenziali nel mercato dei server, le definizioni di mercato alternative erano decisamente meno efficaci nel riflettere le dinamiche di mercato. Poiché Dell è presente solo nella fascia bassa del mercato dei server, la Commissione ha rilevato, nella sua decisione di avvio del procedimento (punto 68) che que­

sto segmento era il solo da prendere in considerazione.

(36) Riguardo al criterio della quota di mercato, al punto 83 della suddetta decisione, la Commissione ha precisato inoltre che la quota di Dell nel mercato dei PC prima e dopo l’investimento in qualsivoglia dei possibili mercati rilevanti del prodotto e dei mercati geografici rilevanti, sia in termini di volume che in termini di valore, era infe­

riore al 25 % (cfr. tabella qui di seguito).

L 29/12 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea 2.2.2010

( 20 ) Caso COMP/M.2609 HP/Compaq, caso IV/JV.22 Fujitsu/Siemens, caso IV/M.1120 Compaq/Digital.

( 21 ) Caso COMP/M.1120 Compaq/Digital, caso COMP/M.963 Compaq/

Tandem.

(6)

Quota di mercato del PC di Dell

2006 2012

Unità Valore Unità Valore

PC — SEE: [10-20] % [10-20] % [10-20] % [10-20] %

Desktop — SEE [10-20] % [10-20] % [10-20] % [10-20] %

Notebook — SEE [10-20] % [10-20] % [10-20] % [10-20] %

PC — a livello mondiale: [10-20] % [10-20] % [10-20] % [10-20] % Desktop — a livello mon­

diale [10-20] % [10-20] % [10-20] % [10-20] %

Notebook — a livello mon­

diale [10-20] % [10-20] % [10-20] % [10-20] %

Nota: i dati SEE non includono Cipro, l’Estonia, l’Islanda, la Lettonia, il Liechtenstein, la Lituania, il Lussemburgo e Malta.

Fonte: dati IDC, previsioni Dell.

(37) Tuttavia, per quanto concerne i server, nell’eventualità dell’applicazione della distinzione tra i server compatibili con i processori x86 (in appresso «server x86») e quelli non compatibili, la Commissione precisava nella decisione di avvio del procedimento (ai punti 71 e 86) che la quota di Dell sul mercato dei server superava il 25 % ( 22 ) delle vendite del prodotto sul mercato interessato, prima o dopo l’investimento, solo se si considerava la sua quota a livello mondiale nel segmento di mercato dei server x86 (cfr. tabella qui di seguito).

Quota di mercato di Dell nel mercato dei server x86

Unità Valore (ricavi della clientela) Valore (reddito dello stabilimento) 2006 2012 2006 2012 2006 2012

SEE [20-25] % : : : : :

A livello mon­

diale [25-26] % [25-28] % [20-25] % [20-25] % [20-25] % :

Fonte: dati IDC, previsioni Dell.

(38) La Commissione ha pertanto espresso dubbi, nella decisione di avvio del procedimento (punti 72 e 105) relativamente al fatto che la segmentazione dei server per classi di prodotto/fascia di prezzi potesse costituire una ripartizione adeguata del mercato.

3.5. Il mercato geografico rilevante dei server

(39) Secondo il punto 68 degli orientamenti, di norma il mercato geografico rilevante è lo Spazio economico europeo ( 23 ).

( 22 ) Secondo i dati forniti dalle autorità polacche provenienti da una fonte alternativa (Gartner), la quota di mercato di Dell per i server x86 a livello mondiale in termini di volumi è inferiore al 25 %.

( 23 ) Per quanto concerne i desktop e i notebook, poiché le quote di mercato sono, comunque, al di sotto della soglia del 25 % indicata al punto 68, lettera a), degli orientamenti, la Commissione ha stabilito, nella sua decisione di avvio del procedimento (punto 76) che si potesse lasciare aperto il mercato geografico corrispondente.

(7)

(40) Tuttavia, come osservato al considerando 37, qualora si utilizzasse la definizione x86/non-x86 e si considerasse il livello mondiale come il mercato geografico rilevante dei server, la quota di mercato di Dell risulterebbe superiore al 25 % del segmento di mercato dei server x86 (cfr.

decisione di avvio del procedimento, punti 71 e 79-81).

(41) La Commissione si è pertanto chiesta nella decisione di avvio del procedimento (punti 78-81 e 105) se si dovesse considerare come mercato geografico rilevante dei server lo Spazio economico europeo o il mercato mondiale.

(42) La Commissione ha precisato, nella decisione di avvio del procedimento (punto 108) che qualora le informazioni fornite nel corso dell’indagine formale non avessero con­

dotto alla conclusione che la misura di aiuto soddisfaceva le condizioni di cui al punto 68 degli orientamenti, avrebbe dovuto condurre una valutazione dettagliata di detta misura.

(43) Di conseguenza, la Commissione ha chiesto alle autorità polacche di presentare le proprie osservazioni e di fornire tutte le informazioni necessarie per la valutazione della misura d’aiuto, invitando gli interessati a presentare even­

tuali osservazioni (cfr. decisione di avvio del procedi­

mento, punti 107-109). Oltre alle osservazioni in merito ai dubbi sulla conformità della misura con il punto 68 degli orientamenti, al fine di condurre una valutazione dettagliata, la Commissione ha richiesto informazioni sull’obiettivo degli aiuti, sull’adeguatezza dello strumento di aiuto, sull’effetto di incentivazione, sulla proporziona­

lità degli aiuti, sull’esclusione degli investimenti privati e sugli effetti sugli scambi (cfr. decisione di avvio del pro­

cedimento, punto 108).

4. OSSERVAZIONI DEGLI INTERESSATI 4.1. Osservazioni da parte di Kathy Sinnott (44) Kathy Sinnott ha espresso le sue preoccupazioni in me­

rito alla presunta delocalizzazione delle attività di produ­

zione dall’Irlanda alla Polonia. Ha inoltre criticato il fatto che le autorità polacche possano concedere un aiuto a Dell, mentre ciò non è possibile in Irlanda.

4.2. Osservazioni da parte di HP

(45) Le osservazioni ricevute da HP riguardano solo la defini­

zione dei mercati rilevanti per desktop/notebook e server.

4.2.1. Osservazioni in merito al mercato rilevante del prodotto per i desktop/notebook

(46) HP sostiene che il mercato del prodotto rilevante per i PC include i desktop, i notebook (compresi i notebook e i mini-notebook), le stazioni di lavoro e i thin client (ter­

minali leggeri). HP osserva che la tecnologia di tali pro­

dotti è identica o equivalente, che essi sono dotati di componenti simili o equivalenti e hanno simili presta­

zioni, utilizzano sistemi operativi e applicativi identici o equivalenti e possono essere utilizzati per scopi simili o identici.

(47) HP ritiene che vi sia sostituibilità per quanto riguarda la domanda fra: desktop e notebook; desktop o notebook e stazioni di lavoro (mobili e fisse) di fascia alta; e desktop o notebook e thin client (mobili e fissi). HP osserva inoltre che il livello di sostituibilità non è completo in ciascun caso, ma è sostanziale e sufficiente ai fini della definizione del mercato. HP ritiene inoltre che eventuali tentativi di aumentare i prezzi di notebook o netbook rispetto ai desktop o viceversa potrebbero provocare una modifica della domanda da parte di clienti marginali che farebbe sì che il calo della domanda sarebbe superiore ai maggiori proventi generati dall’aumento dei prezzi.

(48) HP sostiene vi sia anche una sostituibilità per quanto riguarda l’offerta, in quanto una percentuale significativa di produttori di PC opera in tutti e quattro i segmenti e tali produttori sono facilmente in grado di convertire la produzione e l’acquisto dei componenti per rispondere alle mutevoli condizioni di qualsiasi segmento di pro­

dotto. In definitiva, HP ritiene che, a prescindere dai diversi prezzi medi di desktop, notebook, thin client e stazioni di lavoro, vi sia un unico mercato di tali pro­

dotti. La società sostiene infatti che i prezzi di tutti i prodotti PC siano vincolati da altre categorie di PC, in virtù delle catene di sostituzione.

4.2.2. Osservazioni in merito alla definizione del mercato ri­

levante del prodotto dei server

(49) HP non assume una posizione netta sulla definizione di mercato dei server, ma suggerisce di riconsiderare la per­

tinenza delle segmentazioni di mercato utilizzate nelle decisioni precedenti relative alle fusioni e se vi sia un mercato unificato dei server.

(50) Secondo HP, la ripartizione del mercato per classi di prodotto/fasce di prezzo si basa sulla disponibilità e sulla segmentazione dei dati forniti dalla società di consulenza IDC, piuttosto che su una solida analisi di mercato.

(51) HP ritiene che la suddetta ripartizione del mercato non sia pertinente in quanto: i) i prezzi stanno ancora dimi­

nuendo e i clienti non confrontano solo il prezzo iniziale d’acquisto, ma anche il costo totale della proprietà; ii) con la comparsa dell’elaborazione distribuita dei dati e dei server scalabili, i clienti possono sostituire un server a fascia alta con gruppi o reti di server a fascia bassa oppure espandere la potenza dei server esistenti; iii) i clienti possono migrare all’interno di determinati seg­

menti e fra un segmento e l’altro, e lo fanno; iv) talune funzioni di elaborazione specifiche possono essere effet­

tuate da diversi tipi di server; v) i dispositivi di sicurezza sono offerti da tutti i tipi di server e l’affidabilità dei server a fascia media o alta può essere soddisfatta ad esempio tramite la ridondanza nella progettazione di

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gruppi e reti di server; vi) vi è una sostituibilità per quanto riguarda l’offerta fra server appartenenti a fasce di prezzo diverse in quanto la maggior parte dei princi­

pali produttori fabbrica server che coprono tutte le fasce di prezzo; vii) vi sono casi di nuovi ingressi di produttori nel mercato dei server, che non sembrano avvenire solo in una data fascia di prezzo; viii) la presenza di catene di sostituzione non sembra indicare una ridefinizione del mercato dei server; ix) qualsivoglia segmentazione all’in­

terno del continuum delle caratteristiche e delle presta­

zioni dei server è arbitraria, in quanto le fasce di prezzo specifiche non sembrano essere il riflesso di considera­

zioni tecniche o commerciali verificabili.

4.2.3. Osservazioni in merito alla definizione del mercato geo­

grafico rilevante dei server

(52) HP ritiene che il mercato geografico rilevante dei server comprenda almeno lo Spazio economico europeo ed eventualmente l’intera regione EMEA (Europa, Medio oriente e Africa). A suo parere, i server vengono spesso venduti a livello transfrontaliero e la clientela multinazio­

nale può rifornirsi di server a sua scelta, acquistando il prodotto a livello centrale invece che localmente. Se­

condo HP, vi sono indicazioni di commercio parallelo e arbitraggio nel mercato dei server che inducono a rite­

nere non applicabile la definizione di un mercato geo­

grafico più ristretto.

4.3. Osservazioni da parte di un concorrente (53) Le osservazioni pervenute da un altro concorrente con­

cernono questioni di definizione del mercato e i criteri per la valutazione dettagliata.

4.3.1. Osservazioni concernenti la definizione del mercato 4.3.1.1. O s s e r v a z i o n i c o n c e r n e n t i i l m e r ­ c a t o r i l e v a n t e d e l p r o d o t t o p e r i d e ­

s k t o p / n o t e b o o k

(54) Il concorrente ritiene che i desktop e i notebook siano prodotti appartenenti a due mercati distinti (cioè, che il settore dei PC sia costituito da due mercati di prodotti distinti). Osserva infatti che le caratteristiche fisiche di desktop e notebook sono significativamente diverse e che la mobilità è un fattore di distinzione cruciale. Esso segnala inoltre che, benché le prestazioni di desktop e notebook non siano significativamente diverse nelle fasce di prezzo basse e medie, i desktop ad alte prestazioni continuano ad essere più potenti di qualsiasi notebook.

(55) Il concorrente osserva che permane una certa stabilità in termini di domanda: taluni clienti molto difficilmente passeranno dai desktop ai notebook, e viceversa. Il con­

corrente fa rilevare che lo spostamento delle vendite da desktop a notebook, avvenuto in anni recenti, si è veri­

ficato nonostante il persistere di differenze di prezzo fra questi due prodotti. Secondo il concorrente, se i due

prodotti facessero parte di un unico mercato, vi sareb­

bero alti livelli di conversione in entrambe le direzioni e soprattutto dai notebook ai desktop, in ragione di con­

siderazioni legate al costo e al valore. Rileva altresì che, sebbene i prezzi di entrambi i prodotti siano scesi signi­

ficativamente nel periodo 2006-2008, la diminuzione relativa del prezzo dei desktop è stato meno accentuato.

Secondo il concorrente, un’analisi completa di correla­

zione dei prezzi non rivelerebbe una correlazione forte e diretta fra i prezzi dei desktop e quelli dei notebook.

(56) Il concorrente inoltre segnala che vi sono talune diffe­

renze significative nella produzione, commercializzazione e distribuzione dei due prodotti: convertire la produzione da un prodotto all’altro implica un certo investimento, comporta tempi relativamente lunghi ed è una decisione strategica adottata in vista di una redditività ed un posi­

zionamento sul mercato a lungo termine. Secondo il concorrente, i principali produttori di PC incontrano no­

tevoli ostacoli alla conversione della produzione, come si è visto nel 2007 quando, con l’arrivo dei netbook, i produttori dominanti sul mercato sono stati lenti nel rispondere commercializzando prodotti simili di propria produzione; se la conversione dell’offerta non avesse in­

contrato ostacoli tecnici, commerciali e finanziari, la ri­

sposta sarebbe stata più rapida.

4.3.1.2. O s s e r v a z i o n i i n m e r i t o a l l a c a p a ­ c i t à p r o d u t t i v a c r e a t a d a l p r o g e t t o (57) Il concorrente ritiene che la notifica riguardi l’investi­

mento in Polonia e che, di conseguenza, la Commissione debba valutare gli effetti dello specifico investimento.

4.3.1.3. O s s e r v a z i o n i i n m e r i t o a l c a l c o l o d e i t a s s i d i c r e s c i t a s u l l a b a s e d e i d a t i

q u a n t i t a t i v i

(58) Il concorrente sostiene che i dati quantitativi non rap­

presentano una base sufficiente per astenersi dal condurre una verifica dettagliata dell’aiuto e ritiene che si debba utilizzare la crescita delle vendite in termini di valore quale parametro efficace per valutare l’andamento del mercato dei desktop ( 24 ).

(59) In particolare, il concorrente osserva che i dati sul valore danno un’indicazione più veritiera non solo dell’attuale andamento del mercato, ma anche delle prospettive di sviluppo future. A prescindere dagli aumenti del volume delle vendite, se il valore delle vendite diminuirà, con la conseguente diminuzione dei proventi, ciò scoraggerà nuovi ingressi sul mercato, renderà l’espansione commer­

ciale poco appetibile per i produttori tradizionali e, in ( 24 ) Inoltre, il concorrente contesta la validità dell’uso dei dati sulla

crescita per il periodo 2001-2006 in un settore in così rapido mutamento, caratterizzato da nuovi ingressi, tecnologie e prodotti.

(9)

ultima analisi, stimolerà il consolidamento del mercato o l’uscita di taluni produttori dallo stesso.

(60) Il concorrente osserva che in un mercato ben funzio­

nante e in crescita la caduta dei prezzi medi di vendita sarebbe bilanciata da un aumento nel volume delle ven­

dite, fatto che impedirebbe la generale perdita di pro­

venti. Solo in un mercato malfunzionante il calo dei prezzi medi di vendita conduce anche necessariamente ad una diminuzione del valore delle vendite. Anche nel mercato dei notebook, i prezzi medi di vendita hanno registrato un calo; tuttavia, data la forte crescita in ter­

mini di volumi, il valore delle vendite non è diminuito nel periodo considerato.

4.3.1.4. O s s e r v a z i o n i i n m e r i t o a l l a d e f i ­ n i z i o n e d e l m e r c a t o r i l e v a n t e d e l p r o ­

d o t t o p e r i s e r v e r

(61) Il concorrente ritiene che la ripartizione adeguata del mercato dei server si debba basare sull’architettura a set d’istruzioni (ripartizione x86/non-x86).

(62) Egli osserva che la definizione x86/non-x86 è una mo­

dalità standard di classificazione nel settore, comune­

mente usata da produttori, clienti e analisti di mercato.

A suo parere, il comparto dei server è chiaramente sud­

diviso in due diversi tipi di prodotto, basati su due di­

verse tecnologie: i server x86, che utilizzano il cosiddetto standard ISA e i server non-x86, che utilizzano un’altra architettura. Il concorrente sostiene che questi due pro­

dotti sono intrinsecamente diversi in termini di caratteri­

stiche tecniche, e tale differenza si manifesta nelle loro prestazioni, funzionalità, utilizzo finale, produzione, non­

ché nei segmenti di clientela a cui sono commercializzati e distribuiti.

(63) Il concorrente concorda con la posizione espressa dalla Commissione nella decisione summenzionata sulla fu­

sione HP/Compaq, secondo cui le definizioni di mercato basate sulle fasce di prezzi «non possono cogliere ap­

pieno tutte le interazioni competitive sul mercato dei server, estremamente dinamico sotto il profilo tecnolo­

gico» e osserva che vi sono differenze tecniche e di pre­

stazioni che dipendono dall’architettura dei server. A detta del concorrente infatti, i server x86 rappresentano ancora lo standard industriale per il calcolo di base, ma non possono essere utilizzati per funzioni più avanzate, mentre i server non-x86 hanno una funzionalità supe­

riore ai server x86, che sono limitati dalla tecnologia originale Intel. Gli attributi di prestazione dei server x86 e non-x86 sono paragonabili soltanto al livello delle funzioni di base. I server ad architettura x86 sono utiliz­

zati principalmente per funzioni comuni, e non partico­

larmente complesse, mentre di norma i server non-x86 sono utilizzati per elaborazioni complesse.

(64) Mentre i server non-x86 coprono una vasta gamma di elaboratori che va dai mini-computer ai mainframe molto complessi, i server x86 raramente sono utilizzati per funzionalità computazionali di alta fascia. Ad esem­

pio, una società può avere un certo numero di serverx86

per gestire le funzioni di elaborazione dati standard e meno sofisticate della sua attività quotidiana e al con­

tempo investire nell’acquisto di un server non-x86 per gestire una gran mole di informazioni (per esempio, un programma di contabilità o di CAD). Di conseguenza, anche se un cliente può utilizzare entrambi i tipi di server contemporaneamente, i server x86 e non-x86 opere­

ranno separatamente, svolgendo compiti diversi e senza interagire fra loro. Il concorrente segnala che i server x86 generalmente funzionano con applicazioni Microsoft Windows Server standard, mentre i server non-x86 soli­

tamente possono funzionare solo con sistemi operativi proprietari o con Unix; ciò in quanto la maggior parte dei software è stata concepita originariamente per l’archi­

tettura x86 e non è adeguata per un server non-x86.

(65) Per quanto concerne la sostituibilità per quanto riguarda la domanda, il concorrente sostiene che, date le diffe­

renze di prestazioni esistenti, i server x86 e non-x86 attraggono mercati distinti in termini di profilo del cliente e di applicazioni pratiche previste, come dimo­

strato dalle tendenze di acquisto della clientela. Tipica­

mente, le società acquistano una serie di server x86, ma probabilmente un solo server non-x86, che riservano per i compiti di elaborazione di alta fascia, invece che per le funzionalità quotidiane, mentre altre imprese non si do­

tano di server non-x86 ma utilizzano esclusivamente la tecnologia x86. A causa delle variazioni dell’architettura dei computer, vi sono notevoli ostacoli tecnici alla sosti­

tuibilità sul versante della domanda, con un impatto fi­

nanziario significativo, in quanto il passaggio da un ser­

ver x86 a uno non-x86 comporta difficoltà di integra­

zione, aumento dei costi di assistenza tecnica e il rallen­

tamento delle attività nella fase di installazione della nuova tecnologia. Pertanto, oltre al costo effettivo dell’ac­

quisto del server non-x86, sorgerebbero costi supplemen­

tari relativi alla migrazione, sotto forma di spese di assi­

stenza e di formazione, data l’esigenza di acquisire ulte­

riori competenze specialistiche. Altre difficoltà pratiche possono essere rappresentate dalle restrizioni al trasferi­

mento dei contenuti, dall’ottenimento delle licenze e dall’incompatibilità dell’hardware o del software. La deci­

sione di acquistare un server x86 o uno non-x86 si basa, in definitiva, sull’utilizzo finale del server e sul livello di prestazioni richiesto, oltre che su considerazioni relative alla compatibilità, mentre il prezzo del server è un fattore secondario nella scelta.

(66) Riguardo alla sostituibilità per quanto riguarda l’offerta, il concorrente afferma che i produttori considerano i server x86 e non-x86 come caratterizzanti due mercati distinti.

Quasi ogni nuovo ingresso nel comparto dei server negli ultimi anni ha riguardato il solo mercato dei server x86.

Se i processi di produzione, commercializzazione e di­

stribuzione dei server x86 e non-x86 fossero simili, un nuovo entrante nel comparto dei server proporrebbe en­

trambi i prodotti. Il mercato dei server x86 è più inte­

ressante per i produttori, in quanto più redditizio; il mercato è più ampio e meno concentrato e i produttori di x86 sono numerosi. Poiché i server non-x86 hanno una clientela limitata, è più difficile per i produttori ot­

tenere volumi di vendite tali da rendere l’ingresso nel mercato interessante sotto il profilo dei costi e della

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redditività sul breve-medio periodo. I produttori sono poco incentivati a passare dalla tipologia x86 alla non- x86, pur in assenza di ostacoli tecnici.

4.3.1.5. O s s e r v a z i o n i i n m e r i t o a l l a d e f i ­ n i z i o n e d e l m e r c a t o g e o g r a f i c o r i l e ­

v a n t e p e r i s e r v e r

(67) Il concorrente ritiene che il mercato geografico rilevante dei server sia a livello mondiale o quanto meno includa lo Spazio economico europeo e gli USA, alla luce della correlazione fra i prezzi e il livello di scambi fra gli USA e il SEE.

(68) Egli osserva inoltre che non vi sono impedimenti signi­

ficativi alla spedizione dei server in tutto il mondo ci­

tando il livello degli scambi di server fra USA, Asia e SEE a conferma della redditività di tale commercio. Il concor­

rente segnala altresì che la maggior parte dei produttori opera a livello mondiale e fornisce sia gli USA, sia il SEE, in quanto i server sono totalmente compatibili (non sus­

sistono ostacoli tecnici e vi è totale interoperabilità) e sono venduti secondo gamme di prezzi simili.

4.3.2. Osservazioni in merito ai criteri della valutazione det­

tagliata

(69) Riguardo ai criteri della valutazione dettagliata, il concor­

rente ritiene che l’aiuto creerà una distorsione della con­

correnza sul mercato comunitario e avrà un impatto negativo sugli scambi. A suo parere infatti, l’aiuto va a favore di una società che gode già di una posizione di forza sul mercato e andrà ad aumentare la capacità pro­

duttiva di Dell in un mercato in declino, rafforzandone la posizione in un mercato in cui già detiene oltre il 25 % delle vendite. Il concorrente sostiene che l’aiuto serve solo a mantenere la produzione in un mercato in declino;

esso incentiverebbe decisioni irrazionali e antieconomi­

che relativamente al sito di produzione e all’assegnazione di risorse finanziarie pubbliche e private, oltre a falsare gravemente gli incentivi e la concorrenza sul mercato.

Egli aggiunge che l’aiuto manca di effetti d’incentivazione poiché, a suo dire, Dell avrebbe comunque investito in Polonia. Secondo il concorrente, ciò indica che la con­

cessione di un aiuto ad hoc è totalmente inappropriata e non necessario. Inoltre, ritiene che l’aiuto sia sproporzio­

nato, in quanto i concorrenti non hanno accesso a simili misure d’aiuto; sostiene infine che gli effetti positivi dell’aiuto sono limitati e fortemente discutibili e non bilanciano i suoi effetti negativi.

(70) Le osservazioni del concorrente riguardo ai criteri della valutazione dettagliata sono presentate in maggior detta­

glio di seguito, alle voci pertinenti del punto 6.7 della presente decisione.

5. OSSERVAZIONI DELLA POLONIA

5.1. Osservazioni sulla decisione di avvio del proce­

dimento 5.1.1. Osservazioni generali

(71) Le autorità polacche hanno fornito informazioni sui mo­

tivi della decisione di Dell di costruire un nuovo im­

pianto nel 2006, alla luce della necessità di aumentare la propria capacità produttiva per soddisfare la domanda prevista. Esse hanno inoltre fornito informazioni in me­

rito alla tempistica della decisione di Dell di investire nella provincia di Łódź, alla sottoscrizione dell’accordo con il governo polacco e alla notifica dell’aiuto previsto.

Le autorità polacche hanno illustrato il contesto in cui Dell nel 2008 ha riesaminato la propria capacità produt­

tiva e ha deciso di ridurre/cessare le attività di produzione principali presso lo stabilimento di Limerick (Irlanda).

(72) Le autorità polacche hanno fornito alcune informazioni volte a rettificare taluni punti della decisione di avvio del procedimento.

(73) Le autorità polacche hanno notificato alla Commissione le modifiche apportate all’accordo del 15 novembre 2007 tramite un allegato allo stesso. Le modifiche con­

cernono l’aumento dell’importo della sovvenzione per l’investimento iniziale, corrispondente all’importo rivisto dell’aiuto per l’acquisto del terreno e corrispondente alla modifica dell’importo della rata della sovvenzione per il 2007, i requisiti concernenti il deposito di un importo corrispondente alle rate della sovvenzione su un conto vincolato in attesa di un responso positivo della Com­

missione sull’aiuto e la definizione delle parti pertinenti dell’aiuto in qualità di complemento ai regimi di aiuto esistenti.

5.1.2. Osservazioni concernenti le questioni legate alla defini­

zione di mercato

5.1.2.1. O s s e r v a z i o n i c o n c e r n e n t i i l m e r ­ c a t o r i l e v a n t e d e l p r o d o t t o p e r i d e ­

s k t o p / n o t e b o o k

(74) Le autorità polacche ritengono che si debba considerare come mercato rilevante il mercato dei PC nel suo com­

plesso, senza segmentazione in sottomercati (desktop e notebook).

(75) Secondo quanto dichiarato dalle autorità polacche prima dell’adozione della decisione di avvio del procedimento, le caratteristiche e le prestazioni paragonabili di entrambi i prodotti e il sempre minore differenziale di prezzo fra i due spiega, in parte, la crescita proporzionalmente mag­

giore nelle vendite dei notebook. Le autorità polacche segnalano che Dell Polska è, in linea di principio, in grado di produrre desktop e notebook nella stessa linea di produzione e può rapidamente convertire la produ­

zione di una linea da un prodotto all’altro. In considera­

zione del numero significativo di produttori che operano in entrambi i segmenti, le autorità polacche ritengono non vi siano ostacoli significativi all’ingresso nel mercato della produzione dell’uno o dell’altro prodotto (sostitui­

bilità dal lato dell’offerta).

(11)

(76) Nella comunicazione del 18 febbraio 2009, le autorità polacche affermano che Dell Polska è in grado di pro­

durre desktop e notebook nella stessa linea di produ­

zione, apportando soltanto minimi adeguamenti e soste­

nendo limitati costi marginali e perdite di produttività.

Aggiungono che, conformemente al punto 68 degli orientamenti, la sostituibilità per quanto riguarda l’offerta è sufficiente perché i due prodotti facciano parte dello stesso mercato.

5.1.2.2. O s s e r v a z i o n i i n m e r i t o a l l a c a p a ­ c i t à p r o d u t t i v a c r e a t a d a l p r o g e t t o (77) Le autorità polacche segnalano che, alla luce della com­

pensazione fra le riduzioni previste nella capacità produt­

tiva in Irlanda e l’aumento della capacità produttiva in Polonia, l’aumento totale nella capacità produttiva di de­

sktop sarebbe inferiore al 5 % del mercato dei desktop a livello del SEE nel 2006.

(78) In questo contesto, le autorità polacche ritengono che sia opportuno prendere in considerazione l’effetto comples­

sivo dell’aumento di capacità derivante dal progetto sulla capacità di produzione del gruppo Dell nel SEE nel suo insieme, piuttosto che concentrarsi esclusivamente sull’aumento di capacità registrato da Dell in Polonia.

(79) Esse sostengono che si dovrebbe prendere in considera­

zione la riduzione della capacità in Irlanda in quanto, a loro parere, la valutazione economica degli effetti della capacità produttiva creata dal progetto ha senso soltanto se si tiene conto al contempo delle riduzioni di capacità che si verificano all’interno dello stesso mercato geogra­

fico (a maggior ragione in quanto l’attività produttiva a Limerick sta cessando, il che non era previsto al mo­

mento dell’avvio del progetto a Łódź). Le autorità polac­

che osservano che tali effetti possono essere determinati solo considerando il gruppo Dell nel suo complesso (an­

che perché la valutazione della quota di mercato è fatta a quel livello); se dalla valutazione risulterà che grazie a una riduzione della capacità in altri siti del SEE, il pro­

getto non supera più il limite del 5 % (e, pertanto, non sussiste più l’effetto distorsivo), se ne dovrà tener conto.

Le autorità polacche fanno riferimento a una precedente decisione sugli aiuti di Stato, nella quale la Commissione doveva valutare la capacità produttiva di una società che aveva trasferito uno stabilimento di produzione da uno Stato membro ad un altro ( 25 ) e affermano che in quel caso la Commissione aveva riconosciuto che il progetto non creava capacità aggiuntiva e aveva ritenuto che la valutazione di un eventuale aumento di capacità dovesse essere condotta a livello del gruppo di appartenenza della società beneficiaria degli aiuti ( 26 ).

(80) Le autorità polacche contestano inoltre che vi sia un aumento della capacità superiore al 5 % nel mercato dei desktop, sostenendo che tale aumento si verifiche­

rebbe soltanto se l’intera capacità produttiva conseguita dal progetto fosse utilizzata per produrre desktop, non lasciando alcuna capacità per i notebook. La capacità teorica non può essere il solo metro di valutazione;

una valutazione realistica dell’utilizzo previsto degli sta­

bilimenti di produzione rivela infatti che la somma della capacità reale di produzione di desktop degli stabilimenti di Limerick e di Łódź è circa la metà della capacità teorica massima per i desktop. Le autorità polacche ag­

giungono che, ad ogni modo, una eventuale riduzione della capacità produttiva dell’impianto di Łódź non pre­

giudicherebbe i risultati del criterio dell’aumento di capa­

cità per i desktop, ma pregiudicherebbe la capacità pro­

duttiva dei notebook (segmento che sta crescendo a un ritmo maggiore rispetto al PIL del SEE) inficiando in tal modo gli obiettivi del progetto d’investimento.

5.1.2.3. O s s e r v a z i o n i i n m e r i t o a l c a l c o l o d e i t a s s i d i c r e s c i t a s u l l a b a s e d e i d a t i

q u a n t i t a t i v i

(81) Le autorità polacche ritengono che per le industrie ad alta tecnologia, il calcolo dei tassi di crescita dei prodotti interessati si debba basare su dati quantitativi, piuttosto che di valore, giacché in tali comparti le riduzioni di prezzo sono spesso dovute alla forte concorrenza e alla rapida evoluzione tecnologica e sono pertanto indicative della forza del mercato. Osservano che le riduzioni di prezzo in tali settori sono spesso dovute alla forte con­

correnza e alla rapida evoluzione tecnologica e rappre­

sentano, quindi, un indicatore della potenza del mercato.

A sostegno della propria opinione, le autorità polacche rimandano ai casi relativi agli aiuti di Stato a favore delle imprese Qimonda e Infineon in cui la Commissione si è servita, per la propria valutazione, di dati quantitativi ( 27 ).

5.1.2.4. O s s e r v a z i o n i i n m e r i t o a l l a d e f i ­ n i z i o n e d e l m e r c a t o r i l e v a n t e d e l p r o ­

d o t t o p e r i s e r v e r

(82) Le autorità polacche ritengono che la ripartizione del mercato più appropriata per i server si basi sulla classe di prodotto e sulla gamma di prezzi. Sul versante dell’of­

ferta, non è facile per i produttori di server di fascia bassa entrare nel mercato di fascia alta, più esigente dal punto di vista tecnico. La maggior parte dei produttori si con­

centra sui server di calcolo di base, in quanto la domanda di server avanzati è bassa e ciò comporta l’assenza di economie di scala nei due comparti restanti (più elevati) del mercato. Dal punto di vista della clientela, i server di

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( 25 ) Caso n. 158/05 Getrag Ford Transmissions Slovakia s.r.o. (GU C 236 del 30.9.2006, pag. 33).

( 26 ) Il paragrafo 82 della decisione recita quanto segue: «Tuttavia, nei casi in cui grandi gruppi societari ristrutturano le loro attività, in particolare trasferendo la produzione da un sito all’altro, e ricollo­

cando altrove le risorse liberate dal sito precedente per altri scopi, non sembra realistico ripartire artificialmente tali attività in una serie di progetti diversi.»

( 27 ) Caso N 872/06 — Aiuto individuale a Qimonda (GU C 170 del 5.7.2008, pag. 2), caso C 45/03 (ex N 1/03) — Aiuto in favore di Infineon Technologies-Fabrico de Semiconductores, Portogallo, SA (GU C 235 dell’1.10.2003, pag. 55), caso C 86/01 (ex N 334/01)

— Aiuto in favore di Infineon Technologies SC 300 GmbH & Co.

KG (GU C 368 del 22.12.2001, pag. 2). In questi casi, relativi al comparto dei chip di memoria, la Commissione ha favorito l’uti­

lizzo dei dati quantitativi essenzialmente in ragione degli eccezionali incrementi di prezzo verificatisi nel 2000 rispetto al periodo com­

plessivo, causati da specifici eventi di mercato avvenuti quell’anno.

La Commissione osserva che nel caso in questione non si riscon­

trano simili circostanze specifiche.

(12)

fascia bassa soddisfano esigenze diverse rispetto a quelli di fascia alta e vengono utilizzati in applicazioni diffe­

renti. I clienti che necessitano di funzioni di calcolo di base non acquisteranno i più costosi server dalle presta­

zioni più elevate.

(83) Le autorità polacche osservano che convertire la produ­

zione dai server x86 a quelli non-x86 comporta un au­

mento delle spese di assistenza tecnica o dei costi legati alle interruzioni dell’attività durante l’installazione. Il pas­

saggio da una tecnologia di base a una più avanzata richiederà modifiche adeguate e comporterà costi aggiun­

tivi. Ciò è vero non solo per la conversione dai server x86 a quelli non-x86, ma in generale ogniqualvolta si passi da server di base a server più sofisticati.

(84) Per quanto attiene alla sostituzione sul lato dell’offerta, le autorità polacche sostengono che i bassi volumi del mer­

cato dei server non-x86 non giustifichino l’individua­

zione di due distinti mercati dei server x86 e non-x86.

Ciò in quanto gli acquirenti dei server a funzionalità non standard e ad alte prestazioni sono pochi; i server di fascia alta comportano notevoli investimenti dal lato dell’offerta, non garantiscono economie di scala e di con­

seguenza sono molto più costosi. Di converso, vi è un’ampia clientela che richiede funzionalità standard, a prescindere dal fatto che tali funzionalità siano integrate in un server x86 o non-x86.

(85) Secondo le autorità polacche, i canali di commercializza­

zione e distribuzione sono definiti sulla base delle pre­

stazioni e della potenza computazionale dei server, piut­

tosto che dei sistemi operativi o dell’architettura. Sebbene Dell possieda le capacità tecniche per produrre server x86 di alta fascia, ad oggi non è entrata nel mercato di alta fascia, in ragione delle caratteristiche specifiche di questo mercato e del fatto che Dell non ha una clientela né canali di distribuzione in questo mercato.

5.1.2.5. O s s e r v a z i o n i i n m e r i t o a l l a d e f i ­ n i z i o n e d e l m e r c a t o g e o g r a f i c o r i l e ­

v a n t e p e r i s e r v e r

(86) Le autorità polacche ritengono che il mercato geografico dei server debba corrispondere alla regione EMEA o an­

che al solo SEE. A loro avviso, la compatibilità fra i server non è il solo aspetto da considerare, in quanto anche i costi e i tempi di consegna sono elementi cruciali che incidono fortemente sui margini. Poiché i prezzi stanno diminuendo a causa della concorrenza e dell’evo­

luzione tecnologica, mentre i costi di trasporto restano elevati, l’accorciamento dei canali di vendita riveste un’importanza fondamentale.

5.1.3. Osservazioni sugli aspetti della valutazione dettagliata (87) Ai fini della valutazione dettagliata, le autorità polacche

hanno fornito un’analisi economica completa dell’aiuto, basata su uno studio effettuato dalla società di consu­

lenza LECG Consulting, per conto di Dell Polska, che esamina l’impatto dell’aiuto con riferimento ai requisiti stabiliti dalla Commissione nella decisione di avvio del procedimento.

(88) Le osservazioni della Polonia riguardo ai criteri della va­

lutazione dettagliata sono presentate più dettagliatamente alle voci pertinenti del punto 6.7 della presente decisione.

5.2. Osservazioni in merito ai commenti degli inte­

ressati

5.2.1. Osservazioni sui commenti di Kathy Sinnott (89) Le autorità polacche osservano che Kathy Sinnott

esprime delle riserve sulla legalità dell’aiuto concesso dalla Polonia «per il trasferimento di Dell dall’Irlanda a Łódź».

(90) Le autorità polacche fanno riferimento alla comunica­

zione del 18 febbraio 2009, nella quale affermano che l’aiuto concesso a Dell non è in alcun modo destinato al trasferimento delle attività dall’Irlanda a Łódź; esse so­

stengono che in origine Dell intendeva condurre l’attività di produzione in parallelo in entrambi gli stabilimenti e che i due impianti hanno effettivamente operato in pa­

rallelo per un certo periodo. Le autorità polacche riferi­

scono infatti che la decisione di costruire un impianto a Łódź è stata presa nell’estate del 2006 (il protocollo d’intesa con il governo polacco fu firmato il 19 settembre 2006), mentre la decisione di cessare le attività produttive a Limerick è stata adottata a seguito un una riesame interno avvenuto alla fine del 2008 ed è stata influenzata, in larga misura, dal deterioramento delle condizioni di mercato a seguito della crisi econo­

mica. Le autorità polacche sostengono pertanto che la decisione di realizzare il progetto d’investimento a Łódź e la decisione di cessare l’attività produttiva a Limerick non sono direttamente collegate e aggiungono che, allor­

ché il governo polacco ha deciso di stanziare gli aiuti a favore di Dell Polska, non si era assolutamente ventilata la chiusura delle attività produttive a Limerick.

(91) Le autorità polacche citano al riguardo la comunicazione del 18 febbraio 2009, nella quale facevano riferimento all’intenzione di Dell di mantenere attività significative a Limerick. Esse aggiungono infine che, fatta eccezione per le osservazioni di Kathy Sinnott, né le autorità irlandesi né parti interessate irlandesi hanno presentato alcuna osservazione.

5.2.2. Osservazioni sui commenti di HP

(92) Le autorità polacche concordano con i commenti di HP in merito alla definizione di mercato del prodotto per i PC e di mercati geografici per i PC e i server.

(93) Esse osservano che i commenti di HP vanno a sostegno della definizione di un mercato unico per i PC.

(94) Esse ritengono che i commenti di HP indichino che i mercati rilevanti dovrebbero essere definiti a livello di SEE o di EMEA, e ribadiscono che il mercato geografico rilevante per i server non si estende oltre l’EMEA, in ragione dei vincoli di tempo e dei costi di trasporto, che rappresentano forti ostacoli al commercio mondiale dei PC e dei server.

Riferimenti

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