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Osservazioni della XII Commissione Affari Sociali della Camera in merito alla Missione 6 – Salute: •

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Academic year: 2021

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Osservazioni della XII Commissione Affari Sociali della Camera in merito alla Missione 6 –

Salute:

Corsi specializzazione professionisti sanitari: nell’ambito del progetto Sviluppo delle competenze tecnico-professionali, digitali e manageriali, si prevede l’implementazione dell’offerta di corsi di formazione per la valorizzazione delle competenze dei professionisti sanitari per colmare la carenza di personale sanitario non medico.

Cure palliative: dare piena applicazione alla legge n. 38 del 2010 sulle cure palliative e la terapia del dolore, con particolare riguardo alle cure palliative domiciliari;

Case della comunità: si precisi che le Regioni effettuino una ricognizione delle strutture esistenti sul territorio e che queste rappresentino l’evoluzione delle Case della salute. Si ambisce ad integrare i servizi di assistenza sanitaria e sociale e per un’assistenza globale alla persona. Per far ciò, le case di comunità devono corrispondere a determinati standard minini:

• fare riferimento al distretto, con una Casa ogni 20-25mila abitanti;

• assicurare la presenza di determinati servizi, tra cui la presenza dell’infermiere di famiglia in ogni Casa della comunità. Il progetto anche attraverso il modello del budget di salute valorizza le reti sociali per generare un welfare di comunità;

• assicurare il sistema informativo e il collegamento con centri specialistici come quelli per malattie rare o croniche;

• il sistema di governo delle Case va pensato a due livelli: il distretto e le varie articolazioni locali;

• avviare un percorso di lavoro interprofessionale;

individuare un layout e indicatori utili a verificare se gli obiettivi previsti vengono raggiunti e in quale misura. Tra gli indicatori di risultato, per esempio, la riduzione degli accessi impropri alle strutture di Pronto soccorso.

Assistenza domiciliare integrata (ADI): il rafforzamento dell’ADI deve avvenire anche tramite le prestazioni professionali del personale sanitario e socio-sanitario e il potenziamento dei supporti tecnologici e digitali. Occorre promuovere il coordinamento e l’unificazione delle prestazioni e l’erogazione dei presidi. Si rileva come l’ADI fornisca in prevalenza prestazioni

medico-infermeristiche per rispondere a singole patologie senza prevedere un futuro per l’assistenza. Serve dunque una riforma che assuma il “care multidimensionale” come paradigma definito a livello nazionale ma rispettoso dell’autonomia dei territori, che sappia dare risposte adeguate ai mutevoli bisogni delle persone fragili. Occorre integrare gli interventi di natura sanitaria e assistenziale, riconoscendo l’esigenza delle reti informali e supporto ai caregiver. Serve un intervento che garantisca la disponibilità di personale, specialmente nelle regioni in piano di rientro, e progettualità specifiche dedicate al potenziamento dell’ADI per persone con malattie rare o croniche;

MMG: ripensare il ruolo dei MMG anche attraverso il loro percorso formativo, favorendo l’offerta di servizi diagnostici in sede o a domicilioe il lavoro in team multidisciplinari anche con strumenti di teleassistenza.

Rete territoriale: revisionare il sistema di riorganizzazione della rete territoriale nazionale di cui al decreto ministeriale n. 70 del 2015;

Farmacia dei servizi: prevedere lo sviluppo della farmacia dei servizi, incentivando la telemedicina nelle aree rurali;

Budget di salute: nell’ambito del potenziamento della rete di assistenza territoriale, si provveda a introdurre lo strumento del budget di salute;

118: al fine di rafforzare l’assistenza territoriale, occorre riformare il servizio di emergenza territoriale 117 in modo da superare la disomogeneità territoriale concernete le qualifiche e la dotazione organica del personale;

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