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CARPIAN NOTIZIE NUMERO 02 OTTOBRE 2020 CARPIANO NOTIZIE. Periodico a cura dell Amministrazione Comunale

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NOTIZIE

CARPIAN

NUMERO 02 OTTOBRE 2020

Il dato più significativo dellle nume- rose operazioni di bilancio effettuate dall’Amministrazione in questi ultimi mesi consiste nei cospicui stanzia- menti destinati ai servizi alla persona e all’Istruzione. Una scelta prudenzia- le, assunta quando ancora mancavano precise disposizioni ministeriali e linee guida per la riapertura delle scuole. Ma tutto faceva supporre che a Carpiano il Miur non sarebbe stato in grado di re- alizzare il tempo pieno. Nè nella Scuola dell’Infanzia, né in quella dell’Obbligo.

Ragione per cui, il Comune si è assun- to fin da giugno il compito di garantire, anche sul piano economico e organiz- zativo, continuità, durata e qualità ai servizi scolastici del proprio territorio.

Nell’ottica del buon padre di famiglia.

Che non si fa cogliere impreparato dagli eventi ma si attrezza per tem- po. La Giunta, gli Uffici comunali e le Istituzioni scolastiche hanno lavorato senza sosta, facendo tutto il possibi- le per assicurare, con la riapertura in sicurezza delle scuole, il diritto allo studio e il benessere dei bambini e dei ragazzi di Carpiano. Che, dopo mesi di lockdown e di didattica a distanza, ave- vano bisogno di riprendere insieme a compagni e insegnanti il loro percorso di socialità e di apprendimento. Un la- voro certosino, impegnativo e difficile.

Anche perché in quel momento nes- suno poteva stabilire con certezza in quali tempi e con quali regole sarebbe avvenuto il rientro a scuola. Il Comune ha deciso perciò di giocare d’anticipo, investendo ancora più risorse che in passato, reclutando personale aggiun- tivo e potenziando il tempo pieno e

Usa la testa

Metti il virus alla porta Adopera la mascherina Rispetta il distanziamento

Lava spesso le mani Evitare il contagio si può!

In questo numero:

Riapre al pubblico il Consiglio comunale: le variazioni di bilancio _2 Dal Rendiconto 2019 nuove risorse finanziarie per gli investimenti _3 Imposte locali: dalla nuova tari sconti covid per famiglie e imprese _5 Scuola: tutte le iniziative del Comune per l’apertura in sicurezza _6-9 La voce dei gruppi consiliari _10 I risultati dei test sierologici confermano la pericolosità del virus _12

Progetto grafico, impaginazione e Stampa:

Tipografia Printall srl, Direttore Responsabile:

Sindaco Paolo Branca

CARPIANO NOTIZIE

NUMERO 02 - OTTOBRE 2020

servizi come il Nido, la sezione Prima- vera, il Pre-scuola il Post-accoglienza.

Che qui, al contrario di quanto avvie- ne in altri comuni, da anni forniscono un aiuto fondamentale (ma per nulla scontato) per i genitori che lavorano.

Sindaco, Assessori, Dirigente scolasti- ca, Funzionari e Tecnici hanno operato nella massima trasparenza, informan- do e coinvolgendo sempre le fami- glie nelle loro decisioni. Allo scopo di

trasmettere notizie e chiarimenti nei tempi strettissimi dettati dalle dispo- sizioni, spesso tardive e confuse, che arrivavano dal Ministero. Grazie a que- sto lavoro di squadra, ogni bambina o bambino, ogni ragazza o ragazzo che risiede sul territorio del Comune, nel rispetto rigoroso delle misure anti-co- vid, può dal primo giorno usufruire di spazi idonei ai suoi bisogni educativi

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Appuntamento davvero importante quello dello scorso 25 giu- gno per il Consiglio comunale. Ma anche per i cittadini di Carpia- no. I quali, per la prima volta dopo l’esplosione della pandemia, hanno potuto assistere di nuovo a una seduta consiliare. Con l’obbligo, ovviamente, di rispettare alla lettera le norme antico- vid: non superare la presenza massima di 15 persone, indossare sempre la mascherina, sanificare le mani utilizzando la soluzione alcolica contenuta nei dispenser, sottoporsi alla rilevazione della temperatura, effettuare l’ingresso in modo contingentato al fine di evitare assembramenti, mantenere il distanziamento interper- sonale. Altro fatto di rilievo, oltre alla presenza del pubblico, il ritorno in aula dei due gruppi di minoranza. Che, nel mese di marzo, non avevano partecipato alla seduta sul Bilancio di Previ- sione. Tra i punti all’ordine del giorno approvati all’unanimità, le tre variazioni deliberate in via d’urgenza dalla Giunta nella fase più critica del lockdown. Che, oltre alle inquietudini generate dall’allerta sanitaria, mettono in evidenza, come ha sottoline- ato l’Assessore Mantoan, ‘le difficoltà gestionali e operative di quelle drammatiche settimane’. Ma attestano, al tempo stesso,

l’attivismo e la sollecitudine dell’Amministrazione nell’appron- tare misure di contenimento dell’epidemia e delle sue ricadute socio-economiche. Finanziandole nella prima variazione del 24 marzo, in mancanza di altri fondi immediatamente disponibili, con le somme destinate al pagamento delle ultime quote di mu- tuo (circa 41.500 euro), sulla base del rinvio di un anno prean- nunciato dal governo. E procedendo, poi, ricevuta la notizia che la dilazione non avrebbe riguardato i mutui di Carpiano, a una nuova variazione di rettifica, per assicurarne la copertura con altri capitoli di spesa. Una manovra molto laboriosa, quindi. Resa ancora più complessa dalla spasmodica rincorsa alle frequenti modifiche normative introdotte dai Decreti del Governo e dalle Ordinanze Regionali. Che non hanno impedito al Comune di at- tuare in tempi brevi molteplici provvedimenti di pubblica utilità per oltre 33.000 euro. A tutela dei cittadini. E di finanziare le ore di straordinario effettuate dal personale, sempre necesssa- rio e disponibile anche nei momenti più difficili, e le indennità di pubblica sicurezza della polizia locale, impegnata nel presidio del territorio ben oltre il normale orario di servizio.

CONSIGLIO COMUNALE

Il Consiglio comunale riapre al pubblico e approva le Variazioni di Bilancio

Verifica finale per l’operazione ‘buoni spesa’

assegnati alle famiglie in difficoltà

Cardine principale della seconda variazione adottata in via d’urgenza dalla Giunta (GC n.39/2020 del 31 marzo), il varo di un nuovo capitolo del Bilancio dedicato alla gestione contabile dei ‘buoni spesa’. Carpiano, infatti, ha ricevuto dallo Stato, tramite i decreti

‘Cura Italia’ e ‘Rilancio’, circa 22.000 euro. A cui si sono aggiunti ulteriori trasferimenti governativi di minore entità, per una somma complessiva di 30.934 euro. Gran parte della quale (22.234,76 euro) è servita a finanziare i voucher per l’acquisto di generi di prima necessità - i cosiddetti ‘buoni spesa’ - riservati alle famiglie in grave stato di disagio economico a causa del coronavirus. E assegnati dal Comune con due appositi bandi. La scelta di ricorrere ai voucher anziché all’acquisto, al confezionamento e alla distribuzione diretta è stata presa all’unanimità dal Centro Operativo Comunale, coordinato dalla dottoressa Bellani e composto dalla Giunta, dalla Protezione civile, dai Responsabili degli Uffici comunali. L’Amministrazione ha applicato alla lettera le disposizioni contenute nella circolare ministeriale che riporta il termine ‘generi di prima necessità’ includendovi, oltre ai prodotti alimentari, anche quelli per l’igiene personale e della casa. La soluzione dei voucher, oltre ad essere più funzionale e a rispettare la libertà di scelta dei be- neficiari, ha permesso al Comune di utilizzare uno sconto del 10% e di incrementare quindi della stessa percentuale il fondo messo a disposizione con i bandi.

Finanziata la manutenzione delle strade con i contributi della Regione

Con la terza variazione, datata 14 maggio (GM n. 45/2020), l’Am- ministrazione registra nelle entrate il contributo offerto da Cap Holding in quota procapite ai Comuni. Che per Carpiano am- monta a 15.565 euro. E il trasferimento regionale di 200.000 euro, destinato dalla Giunta alla manutenzione e alla messa in sicurezza delle strade. Sul fronte delle spese, spiccano due nuovi capitoli re- lativi agli interventi di sanificazione e all’acquisto di beni e servizi per il contrasto della pandemia (16.510,11 euro). E la restituzio- ne integrale, che ammonta a circa 26.000 euro complessivi, dei versamenti anticipati dalle famiglie per i servizi alla persona non usufruiti durante il lockdown (tra cui Pre scuola, Post accoglien-

za, Trasporto scolastico, Sezione Primavera), ad esclusione delle tariffe relative alla mensa scolastica, che potranno essere utiliz- zate alla riapertura delle scuole. La quarta variazione, assunta in via ordinaria dal Consiglio, comprende l’accorpamento della Tasi (circa 80.000 euro) nel capitolo dell’Imu e la riduzione per 10.000 euro dell’Imposta comunale di soggiorno. Seguono poi alcuni tra- sferimenti di piccola entità. Tra cui l’acconto del Fondo Funzioni Fondamentali (67.761,16 euro) previsto dal decreto ‘Rilancio’ di maggio. Raddoppiato, infine, da 35.000 a 68.000 euro, l’impegno di spesa per i Centri Estivi necessario a garantire l’avvio del servizio alla luce delle linee guida anti-covid.

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Come per tutti gli altri argomenti di carattere economico e fi- nanziario, è toccato all’Assessore al Bilancio Giorgio Mantoan il compito di esporre numeri e contenuti del Rendiconto 2019, ap- provato a maggioranza nella seduta consiliare del 25 giugno. Un documento corposo, che comprende anche il Conto Economico, la Situazione Patrimoniale Semplificata, il Piano degli Indicatori e dei Risultati. La sua approvazione, insieme a quella del Bilancio di Previsione, costituisce la prerogativa più importante del Consiglio comunale. Perché non esprime solo una valutazione sulla regola- rità formale dei dati contabili, ma anche un giudizio politico sull’o- perato dell’Amministrazione. Che, come ha precisato Mantoan,

‘deve tener conto in questo caso dell’avvicendamento, avvenuto a metà anno con le elezioni comunali, di due diverse Giunte’. Le quali, al di là di una certa affinità politica e culturale, si sono carat- terizzate anche per scelte e visioni strategiche differenti. Come dimostra l’ampio ricorso da parte dell’attuale maggioranza alla facoltà di modificare i progetti già definiti da quella precedente, adattandoli ai propri obiettivi. Anche attraverso apposite variazio- ni di Bilancio. Divenute necessarie dopo la tromba d’aria. Che ha messo a dura prova i conti e la macchina organizzativa del Comu-

ne, scompaginando non solo il territorio ma anche i programmi della nuova Giunta e costringendola, di fatto, a pochi mesi dall’in- sediamento, a concentrare le proprie energie sul ripristino e la messa in sicurezza degli edifici pubblici danneggiati dal nubifragio.

Ma l’ha indotta nel contempo ad introdurre procedure innovative di coordinamento, gestione e controllo che si sarebbero rivelate utili ed efficaci anche di fronte alla nuova e più grave emergenza causata dal covid. ‘In pratica, un severo collaudo, di cui avremmo fatto volentieri a meno’, ha commentato l’Assessore ricordando le conseguenze e i costi economici del nubifragio ‘che tuttavia ci ha aiutato a gestire con la necessaria efficienza e prontezza anche l’impatto improvviso della pandemia’. Malgrado questi one- rosi imprevisti, l’Amministrazione è riuscita non solo a garantire la sostenibilità del bilancio ma perfino a incrementare l’Avanzo d’esercizio riportandolo sopra il milione di euro. Senza diminuire, anzi, in alcuni casi migliorandole, la quantità e la qualità dei servizi resi ai cittadini. All’insegna della ‘politica sostenibile’, che mette al primo posto le persone e i loro bisogni, rispettando le compa- tibilità economiche e l’ambiente per dare un futuro vivibile alle nuove generazioni.

CONSIGLIO COMUNALE

Dal Rendiconto 2019 nuove risorse economiche per gli investimenti

QUADRO RIASSUNTIVO DELLA GESTIONE FINANZIARIA ANNO 2019

Gestione

Residui Competenza Totale

Fondo cassa al 1 gennaio 2019 2.085.807,92

Riscossioni 200.706,33 4.750.803,07 4.951.509,40

Pagamenti 1.034.166,83 3.780.020,91 4.814.187,74

Fondo cassa al 31.12..2019 2.223.129,58

Residui attivi 680.163,13

Residui passivi 1.585.996,95

Differenza 905.833,82

Fondo Pluriennale Vincolato - Corrente 66.455,88

Fondo Pluriennale Vincolato - Capitale 189.643,78

Avanzo+/-Disavanzo 1.061.196,10

Tutti in attivo i numeri e i parametri dell’Avanzo di amministrazione

Venendo alle cifre, il Rendiconto della gestione si è chiuso con un Avanzo di amministrazione che ammonta a 1.061.196,10 euro.

‘Per un comune come Carpiano’, ricorda l’Assessore Mantoan, ‘dove, mancando una significativa attività edilizia, le entrate in conto capitale da oneri di urbanizzazione sono spesso scarse o nulle, l’Avanzo rimane l’unico strumento rilevante a disposizione (se si esclude l’indebitamento) per finanziare investimenti e realizzare lavori pubblici. Nel corso del 2019, infatti, il Comune ne aveva fatto ampio uso, investendone circa 222.000 euro, di cui 30.500 per gli interventi di massima urgenza dovuti alla tromba d’aria e 120.000 per la nuova copertura del Centro sportivo. I cui lavori, conclusa la fase di progettazione, sono già partiti’. Un esborso largamente compensato dalla somma accantonata con l’attuale Rendiconto. Che presenta altri aspetti positivi: il calo da 192.803,64 a 99.379,33 euro degli accantonamenti derivati dal Fondo crediti di dubbia esigibilità, l’azzeramento della quota vincolata e una disponibilità potenziale di 400.000 euro per l’eventuale accensione di nuovi mutui. ‘Merito’ conferma il Sindaco Branca ‘di una gestione virtuosa, che ci ha consentito non solo di superare, metaforicamente parlando, alcune violente burrasche, ma addirittura di conseguire anche quest’anno risultati contabili positivi’.

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CONSIGLIO COMUNALE

Avere a disposizione una quota di avanzo sarà ancora più importante quest’anno, data la possibilità concessa dal Governo di utilizzarlo in via eccezionale per coprire alcune spese correnti legate all’emergenza covid-19. Anche perché le risorse aggiuntive erogate dallo Stato non copriranno l’incremento dei costi e il calo delle entrate che registrerà il Comune. Fino a questo punto dell’anno, Carpiano, al contrario di altri comuni, è riuscito a compensare la crescita delle spese correnti dovuta al coronavirus senza far ricorso all’avanzo, assorbendo nel bilancio ordinario anche i costi, pressochè raddoppiati, dei Centri estivi. E a chiudere il 2019 con un fondo cassa di 2.223.129,58 euro. Liquidità che ha consentito al Comune sia di garantire tempi di pagamento molto tempestivi, nell’ordine di 25 giorni dal ricevimento delle fatture, sia di rinviare alla seconda metà dell’anno i versamenti di Tari, Imposta di pubblicità e quota comunale della prima rata Imu, senza sanzioni o interessi. Con indubbi benefici per famiglie e imprese. Conti in ordine, quindi, ma vietato mollare la presa. Perché improvvisazioni e leggerezze in materia di gestione della cosa pubblica possono costare molto care.

Conti in ordine e tempi di pagamento tempestivi ai fornitori

L’Assestamento conferma

la tenuta degli equilibri di Bilancio

La manovra di Assestamento, approvata a maggioranza il 23 luglio dal Consiglio comunale, risente del contesto economico e finanziario generato dalle ricadute della pandemia. Che obbligano amministratori e tecnici a rimodulare e rivedere di continuo il quadro com- plessivo delle entrate e delle spese. Non solo per far fronte agli imprevisti con risposte tempestive ed efficaci, ma anche per seguire e applicare i provvedimenti del governo, non sempre lineari e puntuali, in materia di trasferimenti, fiscalità locale (Imu e Tari, in particolare) e organizzazione dei servizi. Quanto ai numeri, il dato contabile più rilevante è la forte contrazione degli introiti legati ai settori pro- duttivi maggiormente penalizzati dal lockdown, come quello edilizio. I capitoli 4034 (monetizzazioni aree a standard) e 4035 (proventi da concessioni edilizie) del Bilancio comunale segnano complessivamente minori entrate rispetto alle previsioni per oltre 150.000 euro (150.556,77). Compensate, in parte, dalla riduzione di alcune voci di spesa e dall’affusso di fondi devoluti da altri Enti: 18.000 di rimborsi per la raccolta differenziata provenienti dal Conai, 5.384,20 di dividendi straordinari distribuiti da Cem Ambiente, 6.297,63 di trasfe- rimenti dallo Stato per l’emergenza covid, che si aggiungono a 37.434,76 ricevuti in precedenza e a 4.700 di donazioni. Ma l’autentico valore aggiunto del Bilancio di Carpiano consiste nella sua struttura articolata e flessibile. E in una programmazione oculata. Che valuta la compatibilità economica di ogni iniziativa.

La sfida del presente:

garantire i servizi alla persona ai tempi del covid

Anche per il 2019, la percentuale di copertura dei costi dei ser- vizi da parte degli utenti si attesta intorno al 50%, in linea con gli anni precedenti e decisamente più contenuta rispetto agli altri Comuni. A fronte di spese per 763.221,30 euro, gli introiti for- niti dalle tariffe ne coprono 414.920,37. Cifre che si traducono, da un lato, in un ridotto carico economico sulle famiglie degli utenti, seppure con percentuali diverse a seconda del reddito e della tipologia del servizio. E dall’altro in un’elevata copertura dei costi a carico dell’ente, ossia della fiscalità generale. Scelta che caratterizza da anni il Comune di Carpiano. Difficile, però, da perseguire nel contesto attuale.

Perché le linee guida sulle modalità di svolgimento e di orga- nizzazione dei servizi, emanate da Governo, Regione e Autorità sanitarie per contenere la diffusione del coronavirus, impon- gono agli enti locali spese sempre più gravose. Che, senza un corrispettivo trasferimento di fondi, rischiano di produrre un cortocircuito. Ai danni dei soggetti più fragili. Cioè di coloro che l’applicazione delle linee guida dovrebbe proteggere mag- giormente dal contagio. Questa, infatti, è la vera sfida del 2020:

garantire la sostenibilità e la qualità dei servizi erogati dall’Am- ministrazione comunale malgrado la riduzione delle risorse di- sponibili.

Cala ancora l’incidenza dei costi per il personale sulla spesa corrente

I dati del Rendiconto 2019 rilevano che i costi per il personale incidono per il 16,86% sul totale delle spese correnti del Co- mune. Una percentuale in costante diminuzione. Basti pensare che, nel triennio 2011/2013, indicato dalla legge come punto di riferimento per calcolare il limite di spesa per questa voce di bilancio, l’incidenza era pari al 30,41%. E, ancora nel 2015 costituiva il 21,1% delle spese correnti. Da allora, è ulterior- mente scesa, assestandosi tra il 16 e il 18% e toccando il valore

minimo nel 2019. Un risultato molto rilevante. Non solo perché libera altri margini di spesa corrente. Ma soprattutto perché è stato ottenuto puntando sulle gestioni associate, la formazione, l’aggiornamento professionale, l’efficienza dell’organizzazione e delle procedure di lavoro. Senza ridurre né la pianta organica né la qualità e la disponibilità dei servizi resi ai cittadini. Che, anzi, in qualche caso, sono cresciuti, per soddisfare adeguatamente i nuovi bisogni emersi nel territorio.

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IMPOSTE LOCALI

Oltre all’assestamento di Bilancio, il Consiglio comunale, nel- la seduta del 23 luglio, ha provveduto ad approvare il regola- mento della nuova Imposta Municipale Unica (all’unanimità), nata dalla fusione in un unico tributo della vecchia Imu e della Tasi, e le relative aliquote (a maggioranza, con l’astensione di ‘Vivi Carpiano’). In attesa che il Ministero dell’Economia e delle Finanze fornisse tutti i chiarimenti necessari all’ap- plicazione della nuova imposta, l’Amministrazione comunale, tramite una delibera consiliare del 23 marzo scorso, aveva assunto l’impegno di mantenere in vigore anche per il 2020 le aliquote precedenti. Ottenendo, in seguito, dallo stesso Mef, l’autorizzazione a rinviare al 16 settembre il versamento dell’acconto, per la sola quota comunale, senza applicazione di sanzioni e/o interessi. Grazie a questa decisione, il paga- mento della nuova Imu, il cui ammontare complessivo corri- sponde alla somma della vecchia Imu e della Tasi, è stato ri- partito in tre rate: 16 Giugno, per l’acconto (50%) della quota di spettanza dello Stato (relativa agli immobili ad uso pro-

duttivo del gruppo catastale D); 16 settembre, per l’acconto (50%) della quota di spettanza del Comune (relativa alle abi- tazioni principali di lusso incluse nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 e agli immobili diversi dall’abitazione principale);

16 dicembre, per il saldo (50%) relativo a tutti gli immobili soggetti all’imposta. Restano escluse dal tributo, come negli anni precedenti, tutte le abitazioni principali (prima casa o assimilabili alla prima casa) che non rientrano nelle categorie catastali sopraindicate. Queste, in sintesi, le aliquote in vigo- re nel 2020: Abitazione principale di lusso 0,43%; Fabbricati rurali strumentali 0,10%; Beni merce 0,10%; Terreni agricoli 1,06%; Fabbricati gruppo ‘D’ 1,09%; Altri immobili (seconde case) 1,09%. Per il calcolo dell’importo sono utilizzabili sul sito comunale sia un sistema che consente di determinarlo in pochi passaggi sia una nuova sezione IMU nel portale

‘Cittadino’. Ulteriori informazioni presso l’Ufficio Tributi, tel 02/985094181 o all’indirizzo tributi@comune.carpiano.mi.it

Dopo il rinvio a settembre

definite le aliquote della nuova Imu

Martedì 29 settembre il Consiglio Comunale di Carpiano ha appro- vato il piano finanziario TARI 2020 presentato dalla Giunta, confer- mando il rinvio delle scadenze di pagamento della tassa sui rifiuti.

Dopo la prima rata pagata a settembre, infatti, seguiranno due ulte- riori rate a ottobre e dicembre 2020. La spesa complessiva del pia- no finanziario TARI 2020 è di 639.233 euro, sostanzialmente stabile rispetto agli anni precedenti ma con un leggero calo della spesa per utente dovuta all’aumento del numero di utenze (in particolare sulla quota non domestica). La maggiore novità della TARI 2020 consiste, però, nel piano di contributi e sconti per oltre 90.000 euro elabora- to dalla Giunta comunale a favore di famiglie e imprese penalizzate dall’emergenza sanitaria in corso. Finanziato con l’Avanzo di am- ministrazione e approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale, il piano prevede uno sconto del 50% sulla parte variabile della TARI per tutte le utenze domestiche, con sconti medi complessivi per famiglia tra il 15 e il 25% del totale che arrivano anche oltre il 30%

per i nuclei familiari più numerosi. Per le imprese (e in generale per le utenze non domestiche) è previsto uno sconto generalizzato del 20% sulla parte variabile della TARI, a cui si aggiunge un ulteriore sconto del 50% a beneficio delle categorie maggiormente colpite dall’emergenza (negozi di vicinato, liberi professionisti, piccole e me- die imprese del territorio). Gli sconti verranno automaticamente applicati agli utenti attraverso la riduzione dell’ultima rata TARI di

dicembre: non sarà quindi necessario presentare richiesta. ‘Si tratta di una scelta coerente con le nostre politiche di bilancio:

contenere la spesa comunale e la pressione fiscale investendo ogni risorsa a favore di famiglie e imprese’, afferma l’Assessore Mantoan. ‘Abbiamo rivolto un’attenzione particolare ai negozi di vicinato, che sono parte essenziale e vitale della nostra co- munità’. Soddisfazione anche dal sindaco Branca, che commenta: ‘Mettere le persone e le loro necessità al centro della nostra azione amministrativa: noi lo abbiamo fatto dal primo giorno dell’emergenza e continuiamo a farlo anche oggi. Tutte le famiglie e le imprese riceveranno, infatti, questo sconto a fine anno. Cioè in un momento che si annuncia fin da ora particolarmente delicato per i loro bilanci’.

TARI 2020: a Carpiano sconto COVID per famiglie,

imprese e negozi di vicinato

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SERVIZI PER L’INFANZIA

La ‘politica sostenibile’, promossa dall’attuale Amministrazione, non è uno slogan, ma la sintesi di una visione strategica. Che ha orientato anche la risposta della maggioranza alla mozione pre- sentata in Consiglio dal gruppo Vivi Carpiano sull’ampliamento a 40 posti del Nido comunale. Pur interpretando un’esigenza reale e importante, infatti, la proposta della minoranza, in cui si citano come esempi positivi altri comuni che in realtà si avvalgono quasi esclusivamente di convenzioni con nidi privati, non tiene conto di un fattore fondamentale. Per Ia legge italiana, Nido e Scuo- la dell’Infanzia, al contrario del sistema scolastico rivolto all’età dell’obbligo (6-16 anni), non rientrano tra i ‘servizi pubblici es- senziali’. Ma appartengono alla categoria dei ‘servizi a domanda individuale’. La loro istituzione e la relativa gestione economica, quindi, non sono a carico dello Stato, ma degli Enti locali. Che spesso non dispongono delle risorse necessarie per garantirne l’estensione a tutti i potenziali utenti. Anche per questo, in Italia, la disponibilità di posti nido nel migliore dei casi arriva a soddisfare solo il 30% della domanda. Del resto, il numero delle nascite, (che la minoranza pone a supporto della propria iniziativa), non può costituire il dato su cui l’Amministrazione deve basare la propria offerta. Perché non tutti i bambini da 0 a 2 anni hanno bisogno del Nido. Parecchi genitori, infatti, avendone la possibilità, preferisco- no scegliere soluzioni alternative. Ciò di cui il Comune deve tener

conto, invece, è la quota di coloro che effettivamente, per ragioni oggettive o scelte familiari, necessitano di questo servizio. Senza escludere nessuno. Come è sempre avvenuto.

Pianeta infanzia: una scelta che concilia le esigenze di bambini e genitori

Andamento demografico in calo

nelle previsioni per il prossimo futuro

Fino al 2015, Carpiano faticava a riempire tutti i posti disponibili del Nido comunale. Da qualche anno, invece, anche per effetto dell’iniziativa ‘Nidi gratis’ di Regione Lombardia, le domande d’iscrizione sono quasi raddoppiate. Si tratta, con tutta probabilità, di una situazione contingente, destinata a ridimensionarsi nei prossimi anni. Soprattutto se Regione Lombardia dovesse prima o poi interrompere l’operazione ‘Nidi gratis’. Che, offrendo l’opportunità della frequenza gratuita, ha indotto anche famiglie in condizio- ne di compiere scelte differenti a iscrivere i propri figli, ingrossando le liste d’attesa. D’altro canto, l’ampliamento del Nido fino a una capienza di 40 posti, costringerebbe nel prossimo futuro l’Amministrazione, in caso di diminuzione degli iscritti, a sostenere costi fissi di gran lunga superiori a quelli iniziali. Perché il Comune deve garantire alle società concessionarie del servizio, per l’in- tera durata quinquennale della convenzione, un compenso (ristoro) calcolato sulle rette versate dagli utenti per il totale dei posti disponibili. E coprire l’eventuale disavanzo dovuto alle iscrizioni mancanti con fondi propri. Oppure, con l’aumento delle tariffe, disincentivando ulteriormente l’utilizzo del servizio.

Difficile ipotizzare per gli anni a venire la tenuta o addirittu- ra l’incremento dell’odierno tasso demografico nella fascia 0-2 anni. Perché il PGT di Carpiano, nel rispetto dei vincoli defini- ti dal Parco Sud, non prevede nuovi insediamenti abitativi che possano attrarre un numero significativo di giovani coppie dalla metropoli o da altri comuni. Per questo, l’Amministrazione ha scelto di realizzare con il progetto 0-6 un sistema articolato e versatile di servizi per la prima infanzia. In grado di offrire percorsi educativi di elevata qualità, che rispettano i tempi di maturazione e i bisogni educativi dei singoli bambini. E si adatta- no agevolmente di anno in anno alle oscillazioni della domanda, senza pesanti aggravi per le casse comunali. Come la Sezione Primavera, integrata con il Nido, che può ospitare, a seconda

delle richieste, da dieci a venti bambini, fungendo anche da rac- cordo con la Scuola dell’Infanzia. O la Ludoteca, che propone moduli di frequenza più flessibili e limitati alla fascia oraria del mattino. Grazie a questo ventaglio di servizi, il Comune può di- sporre di un’offerta potenziale di 37-44 posti (17 al Nido, 10-20 alla Primavera, 5-7 in Ludoteca). Finora, infatti, nessuno è stato lasciato solo: tutti i bambini hanno trovato una sistemazione idonea alle loro esigenze. Quest’anno, inoltre, per rispettare le linee guida ministeriali sul distanziamento e la sicurezza sanita- ria, Nido e Primavera sono stati sdoppiati in due sedi, portando rispettivamente la loro capienza a 21 e 20 posti. La Ludoteca, invece riaprirà più avanti, dopo la chiusura delle iscrizioni e la messa a regime degli altri due servizi.

Esaurite le liste d’attesa: oltre quaranta

posti disponibili tra Nido e Primavera

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Corsa contro il tempo

per l’apertura in sicurezza delle scuole

SERVIZI PER L’INFANZIA ISTRUZIONE E SCUOLA

Ancora in piena estate, per l’esattezza il 29 luglio, l’Ammini- strazione pubblicava sul sito comunale il suo primo comunica- to sui servizi scolastici, illustrando i provvedimenti e i progetti che il Comune avrebbe attuato per consentire la ripresa in sicurezza delle scuole. Con due obiettivi fondamentali: 1. For- nire ai bambini e ai ragazzi da 0 a 14 anni, in collaborazione con l’Istituto Paolo Frisi e con i gestori dei servizi comunali (Nido e Primavera), un’offerta didattica ed educativa di qualità, ga- rantendo al tempo stesso tutte le precauzioni di tipo sanitario imposte dalla forzata convivenza con il virus; 2. Aiutare le fami- glie a conciliare gli impegni di lavoro e/o le eventuali difficoltà occupazionali ed economiche provocate dalla pandemia con i costi e i tempi della scuola frequentata dai loro figli, attraver- so una rete di servizi equiparabile a quella degli anni scorsi.

Grazie alla collaborazione della Dirigente scolastica, prof.ssa Mercuriali, e dei tecnici comunali, già in quella data, l’Asses- sora Biscari e la vicesindaca Pedersoli hanno potuto confer- mare, per la riapertura delle scuole, sia la ripresa delle attività organizzate tradizionalmente dal Comune (Mensa, Trasporto scolastico, Pre-scuola e Post-accoglienza della Primaria), sia l’i- stituzione di due nuovi Servizi integrativi, affidati a educatori

di comprovata professionalità e competenza. Il primo, artico- lato su due pomeriggi, dalle 12.30 alle 16.30, per garantire a titolo gratuito, cioè a spese del Comune, il tempo pieno (40 ore settimanali) anche alle classi quarte e quinte della Scuola Primaria. Che, dato l’elevato numero di alunni (25/28), in base alle regole sul distanziamento fisico, andavano divise e, con i soli docenti statali, non avrebbero usufruito dell’orario com- pleto. Il secondo, finanziato con 50.000 euro dal Comune e con un contributo mensile di 30 euro a famiglia, per coprire la fascia oraria pomeridiana (14.00-17.00) in tutte le sezioni della Scuola dell’Infanzia, anch’esse sottoposte a sdoppiamento. Alle quali, il personale educativo dello Stato avrebbe potuto assi- curare l’attività scolastica solamente fino alle 14.00. Lo stesso comunicato, infine, annunciava l’apertura della Primavera per 20 iscritti (tra cui gli anticipatari che non avevano trovato po- sto nella Scuola dell’Infanzia), il probabile sdoppiamento del Nido su due sedi, il finanziamento comunale per la VI sezione di Scuola dell’Infanzia (a cui l’Ufficio Scolastico Provinciale non avrebbe concesso il personale richiesto dalla Dirigenza) e l’at- tivazione in data da stabilire della Ludoteca.

Pianeta infanzia: una scelta che concilia le esigenze di bambini e genitori

La salute prima di tutto:

Nido e Primavera divisi in due sedi

Entrambi i servizi sono confermati, nel pieno rispetto delle precauzioni sanitarie. Una scelta che tiene conto anche della sostenibilità economica, perché sia per il Nido che per la Primavera, classificati dalla legge come ‘servizi a domanda individuale’, non sono previsti contributi specifici o trasferimenti dello Stato. Il Comune, quindi, li attiva a fronte della richiesta delle famiglie, facendo leva sulla fiscalità generale, cioè sulle proprie risorse, e sulle rette pagate dagli utenti e calcolate in base al reddito familiare tramite l’Isee. Quest’anno, per garantire gruppi meno numerosi e maggiore distanziamento, sia il Nido che la Primavera sono stati divisi in due gruppi, creando due succursali al Centro Civico in spazi appositamente attrezzati. Il Nido, affidato alla gestione della Cooperativa ‘Spazio Aperto Servizi’ in virtù della concessione quinquennale in corso, ospita 14 iscritti nella storica sede dell’Asilo ‘Frutti di Bosco’ e 7 nella sede staccata del Centro Civico, che potrebbero aumentare fino a 8. Ambedue le strutture seguono la stessa impostazione pedagogica e offrono livelli di servizio omogenei. Il Comune, poi, ha finanziato con il Bilancio di Previsione una Sezione Primavera di 20 posti, gestita anch’essa dalla Cooperativa ‘Spazio Aperto Servizi’, in deroga alla sospensione del servizio avvenuta a febbraio per il lockdown. Con questi criteri di precedenza:

1. I bambini iscritti come anticipatari alla Scuola dell’Infanzia statale e non accettati per mancanza di posti, che compiranno tre anni dal 1 gennaio al 30 aprile 2021; 2. I bambini provenienti dal Nido i cui genitori hanno optato per il passaggio alla Primavera; 3. I bambini nati nel 2018 in lista d’attesa per il Nido; 4. I bambini i cui genitori si erano registrati a marzo nel corso della manifestazione d’interesse pubblicata dal Comune. Fino ad esaurimento posti, resta aperta la possibilità di inserimento anche per tutti gli altri bambini nati nel 2018. Ad oggi, la Primavera, per la quale è stata avviata anche la raccolta delle domande per il part-time, conta 12 iscritti: 7 nella classe lilla della Scuola dell’Infanzia e 5 nella succursale del Centro Civico.

Corsa contro il tempo da parte del Comune per assicurare anche quest’anno il trasporto scolastico sia ai ragazzi che frequen- tano la Scuola Secondaria di Primo Grado presso l’Istituto Frisi di Melegnano, sia ai bambini iscritti alla Primaria ‘Manzoni’ che abitano nelle frazioni. La procedura, iniziata a luglio e che si sarebbe conclusa il 2 settembre, largamente in anticipo sulla riaper- tura delle scuole, è stata, infatti, inficiata dal Decreto di fine di agosto emanato dal Miur. Che ha costretto l’Amministrazione ad aprire una nuova gara, ultimata, per ovvie ragioni, solo a ridosso del primo giorno di lezione. Gli studenti che usufruiscono del servizio devono indossare la mascherina per tutto il viaggio e fino all’ingresso in aula.

Mascherine obbligatorie

sugli scuolabus per Melegnano e le frazioni

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Scuola dell’Infanzia: tempo pieno

e VI sezione con gli educatori del Comune

ISTRUZIONE E SCUOLA

A causa delle regole sul distanziamento dovute all’emergenza COVID-19 che, a tutela della salute di bambini, familiari e insegnanti, hanno imposto lo sdoppiamento in due ‘bolle’ (gruppi di bambini non interscambiabili) di tutte le sezioni, nella Scuola dell’Infanzia, l’I- stituto Frisi con il proprio personale statale avrebbe garantito solo un orario ridotto: dalle ore 8 alle ore 14/14.30. Di fronte a questa prospettiva, che rischiava di penalizzare sia i bambini che le loro famiglie, l’Am-

ministrazione Comunale si è subito attivata. Provvedendo, in accordo con la Direttrice scolastica, a garantire, con proprie risorse per 50.000 euro e con un contributo di 30 euro mensili a famiglia (50 centesimi l’ora), il prolungamento dalle 14.00 alle 17.00 e, quindi il tempo pieno, tramite l’impiego di 12 educa- tori professionali che operano sulle stesse ‘bolle’ del mattino. La procedura di assegnazione del servizio avviata fin dai primi di Agosto si è conclusa l’8 set- tembre con la scelta della cooperativa vincitrice. Inoltre, alla luce del diniego ricevuto dall’Ufficio Scolastico Provinciale per l’assegnazione del personale necessario, il Comune ha dato un sostegno decisivo all’istituzione della Sesta sezione, mettendo a disposizione un educatore qualificato. Per offrire anche ai 13 bambini di tre anni, rimasti inizialmente esclusi, un servizio educativo sicuro e accogliente. E permettere al tempo stesso di ‘alleggerire’ il numero degli iscritti nelle altre cinque sezioni, a vantagio della didattica e della sicurezza.

Curricolo di quaranta ore settimanali anche

nelle quarte e nelle quinte della Scuola Primaria

Anche nella Scuola Primaria, il Comune è intervenuto con risorse proprie (25.000 euro) per completare l’orario delle quarte e delle quinte. Che, essendo molto numerose, devono essere divise in gruppi per buona parte del tempo scuola, nel rispetto delle normative di prevenzione antiCovid. Due pomeriggi la settimana, dalle 12.30 alle 16.30, i ragazzi di queste classi vengono pertanto seguiti da educatori professionisti. Che programmano il loro lavoro scolastico con le insegnanti titolari, garantendo alle famiglie il diritto gratuito alle 40 ore settimanali curricolari previste dal modulo didattico in vigore alla ‘Manzoni’. Nella quale si svolgeranno regolarmente anche i servizi a pagamento di Pre-scuola (7.30-8.30) e Post-accoglienza (16.30-18.30), soggetti a tariffe forfettarie di 225 e 300 euro annui, dando priorità ai bambini i cui genitori lavorano entrambi. Al contrario di quanto avviene nelle loro aule, gli iscritti a queste attività, condivise con alunni di altre classi, devono indossare la mascherina. Per tutelare la propria salute, pro- teggere i compagni e permettere alla Direzione scolastica, in caso di positività al Covid, di interrompere le lezioni solo nella classe o nelle classi del bambino o dei bambini risultati positivi. Senza dover bloccare l’intero Istituto.

L’impegno del Comune nel settore educativo e scolastico non si è limitato all’attivazione dei servizi per la prima Infanzia e del tempo pieno per Primaria e Materna. Ma ha riguardato anche le strutture, sottoponendole a numerosi lavori di manutenzione e a interventi di adeguamento alle normative anti-covid. Tra cui, la ristrutturazione del tetto (62.000 euro), la pulizia straordinaria, la tinteggiatura (30.000 euro), la posa di pareti mobili e la creazione di nuovi percorsi esterni per differenziare ingressi e uscite alla Scuola dell’Infanzia;

la fornitura di nuovi arredi alla Scuola Primaria (5.000 euro); l’allestimento al Centro Civico del nuovo spazio mensa per la Ludoteca e delle succursali di Nido e Primavera (nuova parete divisoria e modifica del secondo bagno ‘a misura di bambino’); l’acquisto di materiali per la sanificazione e la ‘logistica anti-covid’ (piantane, catenelle, nastri adesivi, disinfettanti). ‘La nostra Amministrazione’, affermano l’Assessora Biscari e la Vicesindaca Pedersoli ‘è orgogliosa dei risultati raggiunti, presi a modello da altri comuni e condivisi con l’ANCI, Associazione dei comuni italiani, che ha dato spazio sui suoi canali alla nostra esperienza sulla ripresa della Scuola’. Il costo complessivo dell’operazione ammonta a circa 100.000 euro, a cui vanno aggiunte le spese per l’adeguamento del Centro Civico.

‘Un esborso oneroso’, concludono Biscari e Pedersoli, ‘ma in linea con le scelte strategiche dell’Amministrazione comunale. Che ha sempre investito ingenti risorse nei servizi scolastici, ampliando la Scuola dell’Infanzia nel 2009, costruendo un nuovo plesso della Primaria nel 2015 e destinando ogni anno all’Istruzione circa il 30% di spesa corrente del bilancio’.

Lavori allo sprint per adeguare

gli spazi scolastici alle norme anti-covid

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Il Centro Civico, nato come Scuola Materna, è sempre stato un luogo idoneo ai servizi per l’Infanzia. Tant’è vero che da cinque anni ospita una ludoteca. Naturale, quindi, che venisse scelto dal Comune per collocarvi le succursali del Nido e della Primavera. Senza penalizzare le altre precedenti attività. Acune delle quali hanno continuato il loro regolare svolgimento nel tardo pomeriggio, dopo le 18.00. Altre, invece, sono state trasferite al Centro Anni Verdi, preservando gli spazi per le riunioni gratuite delle Associazioni e per i Gruppi consiliari di minoranza. Un piccolo miracolo, se si considera che anche le Società sportive hanno ottenuto una sede temporanea, in attesa di ritornare nei locali del Centro Sportivo, oggi inagibili a causa dei lavori di ripristino della copertura. Scuola e Servizi, infatti, sono importanti, ma anche le realtà associative e di volontariato vanno sostenute. Come ha sempre fatto e continuerà a fare l’Amministrazione comunale.

Largo ai bambini:

la metamorfosi del Centro Civico

SERVIZI PER L’INFANZIA

Gli appassionati di musica l’avrebbero definita una gran bella esecuzione d’orchestra. Perché la ‘strana’ estate di quest’anno ha dimostrato quanto siano importanti il dialogo, la collaborazione e la capacità di lavorare insieme. Soprattutto quando si tratta di realizzare in piena emergenza e, quindi, in condizioni difficili, iniziative molto complesse, ma d’indubbia utilità sociale. Come l’organizzazione dei Centri Estivi. Un servizio educativo nato alcuni anni fa per offrire a bambini e ragazzi rimasti in paese dopo la chiusura delle scuole, l’occasione di trascorrere una vacanza allegra e divertente. A due passi da casa. Venendo incontro anche alle esigenze dei loro genitori. Che, per impegni di lavoro o difficoltà economiche, non riescono a portarli in villeggiatura.

Quest’anno, però, l’allerta sanitaria rischiava di compromettere, senza un’adeguata ‘cabina di regia’, lo svolgimento dell’iniziativa.

Eventualità che ha indotto l’Amministrazione comunale a riunire attorno a un tavolo, con la preziosa consulenza tecnica della dottoressa Bellani, tutti i soggetti tradizionalmente impegnati nell’organizzazione dei Centri Estivi. Per definire, in primo luogo, regole e procedure omogenee. Da applicare ovunque in modo rigoroso. Nel rispetto delle linee guida sulla sicurezza anti-Covid.

Ma soprattutto della salute di bambini ed educatori. Comune, Oratorio e Società sportive hanno quindi lavorato insieme per costruire una proposta diversificata nei tempi, negli orari e nelle attività, che fosse attrattiva e coinvolgente per i bambini e i ragazzi di tutte le fasce d’età. Così, seppur con qualche giorno di ritardo rispetto agli anni precedenti, accanto al Grest dell’Oratorio feriale, che ha coinvolto in orario pomeridiano fino al 31 luglio quattro gruppi di Scuola Primaria e uno di Scuola Media, e al Campus sportivo della Carpianese, tornata dopo alcuni mesi a far giocare sul proprio campo una trentina di ragazzini dai sette ai tredici anni reduci da un lungo periodo di inattività e di isolamento, sono partiti anche i Centri estivi comunali. Articolati in quattro gruppi (due full time e due part-time) per la Scuola dell’Infanzia (aperti anche ai nati nel 2017 che hanno frequentato Nido e Sezione Primavera a Carpiano) e quattro gruppi con spazio compiti per la Primaria (due full time e due part-time), hanno proposto dal 29 giugno al 13 agosto giochi e passatempi per tutti. A completare l’offerta del Comune, le attività formative e d’intrattenimento a misura d’adolescente organizzate per i propri iscritti dal Centro di Aggregazione Giovanile.

Vacanze intelligenti ai Centri Estivi dopo i sacrifici del lockdown

‘Nonostante i timori della vigilia dovuti alla paura del contagio e alle difficoltà organizzative generate dall’applicazione delle linee guida’, commenta la Vicesindaca e Assessora alle Politiche Sociali e Giovanili Laura Pedersoli, ‘siamo molto contenti di come è andata l’esperienza dei Centri Estivi. Soprattutto per i bambini e i ragazzi di Carpiano. Che, dopo un lungo periodo di forzata solitudine, sono tornati a socializzare e giocare insieme. Peraltro in condizioni di assoluta sicurezza e sotto la guida di educatori competenti e qualificati. All’Amministrazione comunale, questa esperienza è servita da collaudo per preparare al meglio la riapertura delle scuole.

Mentre l’utilizzo delle stutture scolastiche, che dispongono di molti spazi, ha permesso di dividere gli iscritti in piccoli gruppi. Come suggerivano le indicazioni degli esperti. Per la prima volta, infine, è stata attivata anche una sezione Primavera per i bimbi più piccoli, che forse hanno subito più di tutti le conseguenze psicologiche e gli effetti del lockdown’. Complessivamente, il Comune ha investito 70.000 euro sui Centri Estivi, versando anche il consueto contributo al Grest dell’Oratorio. Per favorire l’adesione delle famiglie in un periodo di gravi difficoltà economiche, le tariffe sono rimaste pressoché le stesse degli anni precedenti, malgrado il forte aumento dei costi di gestione. E il servizio mensa è stato fornito gratuitamente sia per il full-time che per il part-time.

Superati i timori della vigilia

grazie al lavoro di squadra

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GRUPPI CONSILIARI

Laura: ‘Ho saputo quali potrebbero essere gli orari della nostra primaria e materna a settembre. Si parla di restare a scuola solo al mattino, l’organico dell’istituto non può andare oltre quelle ore. La normativa non c’è ancora, ma anche per il Nido e la Primavera dovremo pensare a un’alternativa. Tanti piccolini in- sieme non vanno bene... ‘ Giorgio: ‘Immagino già dove vuoi arrivare! Dobbiamo valutare di quante risorse parliamo e di come impiegarle, non la facciamo facile ...’

Era una sera di fine giugno quando si svolgeva questa discussione in una riunione del gruppo consiliare di Carpiano per Te. Laura è la Vicesindaca Pedersoli e Giorgio è l’assessore al bilancio Mantoan. Anna, alias la Capogruppo Armato, sgranava gli occhi sotto shock pensando ad un inverno in cui i figli sarebbero usciti da scuola subito dopo pranzo (o forse prima?) ‘ma una cosa del genere alle famiglie non si può neanche prospettare! Se lavorano entrambi i genitori? E se non possono chiedere aiuto ai nonni? Bisogna pur intervenire in qualche maniera’. Samuele, Consigliere Degradi, ‘sono i bambini della nostra Comunità, sono le famiglie Cavvvpianesi (la sua ‘evve’ non si rafforza neanche nei momenti di pathos!) se lo Stato non fa abbastanza, dobbiamo farlo noi’. Su questo tutti assolutamente d’accordo. Così è partito un impegno immane per la Giunta e per gli uffici Comunali, al fine di destinare ai servizi scolastici della materna e della primaria le risorse necessarie ad assicurare gli stessi orari degli anni scorsi (in soldoni, circa 100 mila euro). È stato possibile perché il Comune si fa carico di educatori professionisti per la Scuola Primaria per due pomeriggi a settimana (gratis per le famiglie) e di tutti i pomeriggi dalle ore 14 alle 17 per l’infanzia (con un bassissimo contributo per gli uten- ti). All’infanzia ha anche fornito un educatore che permetta la formazione della Sesta sezione (gratuita) perché nessun bambino rimanga escluso da questo servizio. Infine, tanta tutela e cura anche per i bambini più piccoli che frequentano la sezione Primavera e il Nido, sdoppiate tra i loro consueti locali e due aule in più presso il Centro Civico, in modo che ogni classe sia più piccola e quindi più sicura. Non è successo dappertutto, neanche in molti dei Comuni del nostro hinterland, ma noi, sui bisogni dei bambini, ci mettiamo la testa…e anche parecchio cuore.

Sono trascorse alcune settimane dalla seduta di Consiglio Comunale in cui ViviCarpiano presen- tava la proposta di estensione del servizio Nido a Carpiano. Dopo avere esaminato la questione da ogni angolatura (popolazione scolastica, tasso di natalità, strutture nido sul territorio, iscrizioni e ammessi in graduatoria), il risultato della ricerca evidenziava in modo disarmante quanto il servizio Nido di Carpiano necessitasse di un aumento dei posti disponibili.

Il gruppo di Maggioranza bocciava miserabilmente la nostra proposta, adducen- do scuse insulse: …. colpa di Regione Lombardia che aiuta le famiglie con i Nidi Gratis (iniziativa oltretutto promossa quest’anno dopo la fase di iscrizione!), …. le politiche devono essere sostenibili e diversificate (pur dimostrando loro che Primavera e Ludoteca non sono di supporto alla domanda), …. il Nido non è un servizio obbligatorio, ….fino allo spauracchio: “dite voi ai cittadini che per ampliare il Nido dobbiamo alzare l’imposta IRPEF?”

Ma i magheggi sono possibili e la forza di volontà fa i miracoli.

In soli due mesi il servizio Nido è stato esteso, utilizzando e predisponendo il centro civico.

Una necessità dettata da qualche norma per l’emergenza Covid? Assolutamente NO, il Nido Frutti di Bosco continuerà ad operare con la capienza originaria e potrà contare sui nuovi spazi per far rientrare tra gli ammessi quei bambini esclusi inizialmente dalla graduatoria. Uno scenario che oltretutto contribuisce a migliorare il distanziamento e le norme igieniche. Hanno vinto i nostri Cittadini e per questa volta, chi per partito preso vota contrario e ignora la realtà ha dovuto abbassare la testa e considerare proposte che aveva miseramente bocciato. Una vittoria per ViviCarpiano.

Noi sui bisogni dei bambini ci mettiamo la testa ...

e anche parecchio cuore

La vittoria dei piccoli e di ViviCarpiano

Il Gruppo consiliare Lega Salvini non ha inviato

alcun articolo per questo numero del periodico

comunale ‘Carpiano Notizie’

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Una torre faro multifunzione

sulla rotonda d’ingresso al paese

Ha preso avvio l’installazione di una nuova torre faro sulla rotonda della Strada Provinciale Binasca all’altezza dell’ingresso di Carpiano.

L’intervento è realizzato dalla Città Metropolitana di Milano, ente competente per la gestione della S.P. 40. La torre faro consentirà una migliore illuminazione della rotatoria, grazie a led di nuova generazione con luce focalizzata sulle corsie di marcia che garantiscono elevati standard di sicurezza e di confort visivo. Il nuovo impianto rientra anche in un progetto di Città Metropolitana per la creazione di un’infrastruttura digitale pubblica sul territorio milanese: oltre al sistema illuminante, è infatti collegato alla rete pubblica di fibra ottica della Città Metropolitana e offrirà vari servizi tecnologici. Tra cui, in una fase iniziale, il potenziamento della connettività internet mobile e del segnale telefonico sul territorio. Inoltre, essendo già predisposta per la tecnologia 5G, la torre assicurerà la copertura del servizio di internet ultra-veloce senza fili, oggi disponibile solo in alcune grandi città e in qualche zona di Milano, anche sul territorio di Carpiano, frazioni incluse. Ulteriori servizi del progetto di Città Metropolitana comprendono: 1. Il collegamento delle strutture pubbliche alla rete di fibra ottica; 2. La collaborazione con le scuole e la messa in rete degli istituti; 3. La possibilità di ampliare i sistemi di videosorveglianza e di controllo del territorio; 4. Lo sviluppo di servizi digitali basati su ‘internet of things’, internet delle cose (ad esempio, monitoraggio strade e ponti tramite sensori, illuminazione pubblica intelligente, tutela della salute…); 5. La collaborazione con CERN ed Agenzia Spaziale Italiana. Viene inoltre garantita la copertura con servizi internet e digitali di territori altrimenti non compresi nei piani di investimento degli operatori privati poiché ritenuti marginali o meno “redditizi” per il privato. Il progetto è promosso da un Ente pubblico e questo, oltre a fornire garanzie maggiori rispetto a simili iniziative promosse da privati, consentirà al nostro Comune (che la normativa nazionale esclude dalle competenze sulle telecomunicazioni) di essere coinvolto nelle fasi operative e di monitorag- gio, oltre alla possibilità di utilizzare i nuovi servizi digitali a favore di tutti i Cittadini.

Oltre a quello della Palestra è in attività da alcune settimane in via Di Vittorio, a pochi passi dal centro storico di Carpiano, un altro cantiere. Lo ha allestito, con l’accordo del Comune, CAP Holding S.p.A., gestore del servizio idrico integrato, per procedere al restauro della torre piezometrica dell’acquedotto comunale. Un manufatto di rile- vante valore storico e simbolico per il nostro territorio. Già nel mese di gennaio, la stessa società aveva provveduto a mettere in sicurezza il serbatoio con una rete di protezione in polietilene ad alta densità per contenere eventuali distacchi di intonaco.

Ora, dopo l’approvazione da parte della Giunta del progetto esecutivo, incluso nel Piano Triennale di Cap Holding, sono cominciati i lavori veri e propri, che dovrebbero concludersi entro la prossima primavera.

Quasi ultimata la nuova copertura della Palesta comunale

NUOVE TECNOLOGIE E LAVORI PUBBLICI

Proseguono a pieno ritmo, dopo il rinvio delle procedure di appalto causato dalle norme anti-covid, i lavori per la sostituzione della copertura della Pale- stra comunale, letteralmente divelta dalla tromba d’aria dello scorso anno. In attesa dei quali, l’Amministrazione aveva comunque provveduto a garantir- ne l’utilizzo predisponendo una protezione provvisoria. A settembre, dopo la messa in opera del cantiere, è cominciato l’intervento di ripristino, sulla base del progetto definitivo redatto dall’ingegner Munari. Che consiste nel rifaci- mento integrale del tetto con materiali e soluzioni statiche in grado di resi- stere a eventi atmosferici di forte-fortissima intensità, ormai frequenti anche nel territorio di Carpiano, per un costo totale di quasi centoventimila euro.

Terminati i lavori, tutte le associazioni sportive, a cui il Comune ha offerto una sede alternativa a quella abituale temporaneamente inagibile, torneranno a svolgere la propria attività nella Palestra.

Cap Holding avvia il restauro dello

storico serbatoio di via Di Vittorio

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CORONAVIRUS E UFFICI COMUNALI

Il Comune di Carpiano, per semplificare attraverso i servizi digitali le procedure amministrative e migliorare il rapporto tra Cittadini e Pubblica Amministrazione, promuove l’uso del- la PEC (Posta Elettronica Certificata) come strumento da uti- lizzare nelle comunicazioni formali con gli Uffici (ad esempio, invio di documenti da protocollare e trasmissione di modelli di pagamento dei tributi). L’uso della PEC, in alternativa alle raccomandate postali e al tradizionale protocollo di docu- menti cartacei, riduce il consumo di carta e i costi di spedi- zione, con un risparmio di tempo e risorse a vantaggio della collettività. In quest’ottica, l’Amministrazione comunale ha aderito alla ‘Convenzione Anutel-Aruba PEC S.p.A.’ allo sco- po di fornire gratuitamente ai Cittadini interessati un indiriz- zo PEC personale da eleggere come domicilio digitale per le comunicazioni ufficiali con il Comune. Sul sito comunale sono disponibili sia il Modulo di Richiesta PEC per chi non possie- de ancora un indirizzo PEC, sia il Modulo di Dichiarazione Domicilio Digitale per chi è già in possesso di un un proprio indirizzo di Posta Elettronica Certificata e intende eleggerlo a domicilio digitale.

Convenzione con Anutel-Aruba:

pec gratuita per tutti i cittadini Dai risultati dei test sierologici

la conferma che il virus circola ancora

Il covid 19 circola ancora tra noi. La speranza che potesse sparire con l’arrivo della stagione estiva si è rivelata purtroppo illusoria.

Dopo il rientro dalle vacanze e la riapertura delle scuole, dobbia- mo perciò rialzare la guardia. Adottando comportamenti respon- sabili. Per non mettere a rischio la vita delle persone più fragili e la tenuta complessiva del sistema sanitario, vanificando gli sforzi e i sacrifici compiuti nella fase più drammatica dell’emergenza. Da agosto, infatti, i bollettini della Protezione Civile segnalano una cre- scita costante dei contagi. Destinata a lievitare ulteriormente con l’arrivo dell’inverno. Del resto, anche i risultati dell’indagine epide- miologia condotta a Carpiano e in altri tre comuni lombardi dal Dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche ‘Luigi Sacco’ dell’U- niversità degli Studi di Milano coordinato dal Prof. Massimo Galli confermano la persistente circolazione del virus. Anche all’interno di una comunità meno colpita di altre dalla prima terribile ondata dell’epidemia. A Carpiano, infatti, dove lo screening, svolto nel corso di tre settimane presso il Centro Civico e concluso lo scorso 30 giugno, ha visto la partecipazione volontaria di 1.839 cittadini, sono

89 le persone risultate positive al test rapido per IgG anti SARS-CoV-2. Si può quindi affermare che il 5% dei residenti, tra febbraio e giugno, è entrato in contatto con il virus. Degli 89 positivi, inoltre, il 35% non ha segnalato alcun sintomo attribuibile al COVID-19 nei cinque mesi precedenti al test. Il che certifica l’elevata presenza dei cosiddetti ‘asintomatici’. Nella seconda fase dell’indagine, tutti i soggetti positivi al test rapido, insieme ad altre 333 persone scelte in modo randomizzato (casuale) tra quelle risultate negative, sono state sottoposte al tampone rinofaringeo. Su 422 tamponi eseguiti, 8 hanno dato esito positivo. Numeri che evidenziano da un lato come l’infezione da SARS-CoV-2 abbia avuto una limitata diffusione a Carpiano, non paragonabile a quella osservata per esempio a Castiglione d’Adda (superiore al 20%), comune situato nell’ex zona rossa del Lodigiano che, insieme a Suisio (BG) e Vanzaghello (MI) rientra nel campo d’indagine della ricerca. Ma dall’altro segnala la presenza di infezioni recenti, confermando che il virus continua a diffondersi. ‘Siamo andati ben oltre i 700 partecipanti stimati come bacino potenziale dello screening’, commenta il sindaco Branca, ‘a riprova sia dell’interesse suscitato dall’iniziativa sia del forte senso di responsabilità della popolazione’. I dati raccolti a Carpiano for- niranno informazioni utili alla comunità scientifica internazionale per studiare le dinamiche di trasmissione, l’incidenza della malattia e l’efficacia delle misure di prevenzione.

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