NOTA TECNICA
Attività di studio, in ottica di economia circolare, finalizzata allo
sviluppo di processi per la valorizzazione di materie plastiche post-vita
RICHIESTA DI INTEGRAZIONI DOCUMENTALI Versione da pubblicare
PROCEDIMENTO ID 140/10255
Sommario
1. Introduzione ... 3 2. RISPOSTE ALLE RICHIESTE DI INTEGRAZIONE ... 3
2.1 Punto 1 Individuazione del procedimento
autorizzativo. ... 3 2.2 Punto 2 Emissioni in atmosfera ... 6
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1. Introduzione
Il presente documento riporta le informazioni integrative richieste dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) con nota prot. 20254/DVA del 01/08/2019, alla luce di quanto espresso dalla Commissione IPPC in merito alla istanza di modifica del Decreto AIA per l’attività di studio, in ottica di economia circolare, finalizzata allo sviluppo di processi per la valorizzazione di materie plastiche post-vita (procedimento ID 140/10255).
Nell’ambito dei temi di Economia Circolare il riciclo delle plastiche sta assumendo rilevanza nella misura in cui i “Rifiuti plastici” possono giocare un ruolo positivo se riportati a “nuova vita”
mediante operazioni di recupero di materia (“materiali polimerici recuperati”).
L’attività di ricerca, che verrà svolta presso il Centro ricerca di Versalis, ha lo scopo di eseguire caratterizzazioni e prove su rifiuti e materie prime seconde (MPS), con differenti metodologie chimiche e fisiche, per ottenere prodotti finiti. Tale attività sperimentale permetterà di individuare quali processi, e quali condizioni, rendono possibile trasformare un rifiuto, una miscela di soli rifiuti, una miscela di rifiuti ed MPS o solo MPS in un prodotto avente caratteristiche simili ai prodotti attualmente commercializzati, acquisendo dati e know-how.
Sulla base dei risultati ottenuti si passerà alla fase di industrializzazione per la quale seguiranno specifiche istanze di autorizzazioni.
2. RISPOSTE ALLE RICHIESTE DI INTEGRAZIONE
2.1 Punto 1 Individuazione del procedimento autorizzativo.
Al punto 1 della nota della Commissione IPPC è riportato:
Nella relazione tecnica il Gestore dichiara di voler avviare le seguenti attività presso il proprio centro di ricerca di Mantova:
• Attività di analisi e ricerca su MPS;
• Operazione di recupero R3
Dalla relazione tecnica presentata non si evince chiaramente quali siano le operazioni di recupero di materia R3 che il Gestore intende effettuare sui rifiuti in ingresso; infatti da una parte il Gestore dichiara che le operazioni di recupero di fatto consisteranno in operazioni di estrusione (pagina 7), dall'altra fa riferimento a linee di ricerca/progetti che prevedono l'utilizzo sia di MPS sia di rifiuti in processi di miscelazione, solvolisi, termici o catalitici (es. pirolisi).
Per poter individuare il corretto procedimento autorizzativo, si ritiene necessario che il Gestore:
• specifichi i singoli codici EER che intende sottoporre a operazioni di recupero e indichi, per ciascun codice, a quale attività intende sottoporlo e con quali modalità;
• definisca, per ogni EER, le caratteristiche chimico-fisiche che rendono tale rifiuto accettabile e processabile in impianto;
Nella tabella in Allegato A sono indicati per ciascun codice EER le caratteristiche dei rifiuti in ingresso.
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Sempre al punto 1 della nota della Commissione IPPC è poi riportato:
chiarisca se le sperimentazioni avverranno a batch caratterizzati da singolo codice EER e definisca un protòcollo di analisi dei prodotti/rifiuti in uscita;
I rifiuti potranno essere utilizzati a batch caratterizzati da singolo codice o in miscela tra di loro e/o MPS.
Qualora non fosse possibile approvvigionare rifiuti privi di pezzi metallici, legno, carta e polimeri non desiderati e in pezzatura di 5 mm max la preparazione verrà effettuata nei laboratori Versalis di Mantova manualmente.
Le attività di ricerca e sviluppo attueranno i seguenti trattamenti:
Processo meccanico
Il materiale in uscita sarà sottoposto ad un protocollo di caratterizzazione variabile a seconda del settore di destinazione ipotizzato per il polimero ottenuto. Tale caratterizzazione è conforme alla norma UNI 10667 e viene già utilizzata per la normale caratterizzazione dei polimeri vergini:
caratterizzazione chimica, chimico fisica, reologica, fisico meccanica e applicativa.
Processo fisico
Il materiale in uscita sarà sottoposto ad un protocollo di caratterizzazione variabile a seconda del settore di destinazione ipotizzato per il polimero ottenuto. Tale caratterizzazione è conforme alla norma UNI 10667 e viene già utilizzata per la normale caratterizzazione dei polimeri vergini:
caratterizzazione chimica, chimico fisica, reologica, fisico meccanica e applicativa.
Processo chimico
I rifiuti in ingresso saranno caratterizzati dal punto di vista chimico/chimico fisico. Le stessa tipologia di analisi verrà effettuata anche sui prodotti ottenuti.
La strumentazione e le tecniche impiegate, sono quelle normalmente presenti in un laboratorio chimico di ricerca.
Al punto 1 della nota della Commissione IPPC viene poi richiesto:
[il gestore] chiarisca se intende effettuare l'operazione di recupero di materia R3 in conformità al DM 5.02.1998, dettagliando meglio, in caso affermativo, con riferimento all'allegato I, SEZIONE 6 del DM le seguenti informazioni: Tipologia rifiuti di plastica, Provenienza, Caratteristiche del rifiuto, Attività di recupero, Caratteristiche delle materie prime e/o dei prodotti ottenuti ; in caso contrario i materiali in uscita dal trattamento, non potendosi configurare quali Eo W ai sensi del comma 3 dell'art. 184 ter del D. Lgs. 15 2106, dovranno essere gestiti come rifiuti;
L’operazione di recupero R3 che verrà svolta sarà finalizzata alla ricerca ed alla sperimentazione, ed è pertanto riconducibile alle attività normate dall’art. 211 del DLgs 152/2006.
La gestione dei rifiuti non comporterà alcun utile economico, come previsto dall’art. 211 comma 1 lettera a del D.Lgs.152/06.
La movimentazione annua prevista è pari a max 5 tonnellate/anno, al di sotto delle 5 tonnellate/giorno previste come limite dall’art.211 comma1 lettera b del D.Lgs.152/06.
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La durata della sperimentazione prevista è pari a 2 anni.
I rifiuti in arrivo al centro ricerche verranno registrati in uno specifico registro di carico e scarico, secondo le indicazioni del D.M. n. 148 del 01/04/98.
Gli eventuali scarti derivanti dalle operazioni di selezione e preparazione, quali pezzi metallici, legno, carta e polimeri non desiderati, verranno, al pari degli altri rifiuti prodotti nello stabilimento, inviati a smaltimento/recupero esternamente al sito in impianti autorizzati.
I materiali ottenuti dall’attività di recupero verranno invece sottoposti alle operazioni di tipo Meccanico, fisico, chimico descritte nel punto precedente, in maniera tale da verificare la rispondenza ai requisiti richiesti.
Il materiale non rispondente a tali requisiti verrà gestito al pari degli scarti derivanti dalle operazioni di selezione e preparazione.
Al contrario, il materiale recuperato, rispondente ai requisiti, verrà sottoposto ad una serie di prove mirate allo sviluppo commerciale del prodotto. Tali prove potranno essere svolte su campionature sia all’interno del sito che all’ esterno come ad esempio altri laboratori Versalis/Eni oltre che altri enti di ricerca.
Tutte le fasi di lavorazione, i risultati ed il destino dei prodotti ottenuti saranno riportati sugli strumenti normalmente in uso nei laboratori quali ad es. quaderno di laboratorio.
Sempre al punto 1 della nota della Commissione IPPC è poi riportato:
[il gestore] chiarisca se le operazioni di gestione rifiuti che intende avviare saranno svolte utilizzando apparecchiature di laboratorio attualmente usate per sperimentazioni e test su materiale vergine e prodotti chimici, specificando, in caso affermativo, quali apparecchiature intende impiegare sia su rifiuti sia su materiale vergine/MPS;
Le apparecchiature utilizzate sono già attualmente in uso e verranno utilizzate sia per i rifiuti che per le MPS.
[il gestore] effettui una verifica circa i criteri localizzativi previsti dal Programma Regionale Gestione Rifiuti (PRGR) di Regione Lombardia di cui alla dgr 1990 del 2014;
si ricorda a tal proposito che - ai sensi dell'art. 12, c. 1, lett. i) delle NTA della citata dgr – tale verifica non è richiesta per gli impianti sperimentali autorizzati ai sensi dell'art. 211 del TUA e che, come tali, hanno durata limitata a 2 anni. In questo caso, pur trattandosi di quantitativi molto limitati, considerato che l'istanza è stata presentata come modifica non sostanziale all' AIA, tale verifica è invece dovuta.
Le attività oggetto dell’istanza riguardano impianti di ricerca e sperimentazione. Inoltre verranno rispettate le condizioni poste dal comma 1 e 2 dell’art. 211 del DLgs 152/2006, in particolare:
• la gestione di gestione dei rifiuti non comporterà alcun utile economico, come previsto dall’art. 211 comma 1 lettera a del D.Lgs.152/06.
• la movimentazione annua prevista è pari a max 5 tonnellate/anno, al di sotto delle 5 tonnellate/giorno previste come limite dall’art.211 comma1 lettera b a del D.Lgs.152/06.
• la durata della sperimentazione prevista è pari a 2 anni.
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Pertanto ai sensi dell’art. 12 c. 1, lett i della DGR 1990 del 2014 non risulta necessario eseguire la verifica circa i criteri di localizzazione previsti dal PRGR. Tali criteri verranno utilizzati per le successive fasi di industrializzazione scaturite dai risultati delle attività di sperimentazione.
2.2 Punto 2 Emissioni in atmosfera
Al punto 2 della nota della Commissione IPPC è riportato:
Nella relazione tecnica allegata all'istanza non viene prevista dal Gestore l'attivazione di alcuna emissione gassosa proveniente dall'operazione di recupero R3 consistente nell'operazione a caldo di estrusione; si ritiene opportuno che il Gestore chiarisca se tale operazione darà luogo a un nuovo punto di emissione in atmosfera oppure se le emissioni da tale fase verranno convogliate unitamente a emissioni già autorizzate (in tal caso specificare quali).
L’estrusione dei materiali avverrà su macchine esistenti già dotate di aspirazione convogliata alle emissioni autorizzate E1070, E275, E262, E223, E222. Non verranno pertanto creati nuovi punti di emissione e non si modificano le caratteristiche delle emissioni in quanto le tipologie dei materiali sottoposti alla sperimentazione è simile ai materiali già in uso nei laboratori.
Sempre al punto 2 della nota della Commissione IPPC è poi riportato:
Il Gestore specifichi quali emissioni del centro ricerche attualmente autorizzate nell' AIA saranno interessate dall'intervento proposto distinguendo tra quelle connesse a operazioni di recupero rifiuti e quelle connesse a sperimentazione su MPS conformi alla norma UNIPLAST 10667;
Da una prima ipotesi di studio, fatta in base ad indagini bibliografiche relative ai materiali/rifiuti e loro caratteristiche, le emissioni sicuramente interessate dalla sperimentazione saranno:
• emissioni significative sopra soglia di rilevanza: E275
• emissioni significative sotto soglia di rilevanza: E193, E198, E210, E204, E217, E218
• emissioni non significative E1070, E1071, E262, E202, E240.
Le emissioni precedentemente elencate non saranno tutte interessate contemporaneamente già dall’inizio della sperimentazione, ma gradualmente nel tempo, all’evolvere dei risultati ottenuti.
Per quanto attiene alla distinzione tra “operazioni di recupero rifiuti e quelle connesse a sperimentazione su MPS conformi alla norma UNIPLAST 10667” dal punto di vista delle tecniche di laboratorio da impiegare, queste sono le medesime. Non si evidenziano pertanto differenziazioni rispetto a quanto sopra.
Potenzialmente potrebbero essere utilizzate tutte le tecniche disponibili nei vari laboratori del Centro Ricerche.
Tali tecniche possono essere usate singolarmente od in loro combinazioni opportune.
Come conseguenza tutte le emissioni del Centro Ricerche autorizzate in AIA potrebbero essere interessate dalla sperimentazione.
L’elenco di tutte le emissioni del Centro Ricerche suddivise per tipologia è riportato in Allegato B.
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Sempre al punto 2 della nota della Commissione IPPC è poi riportato:
il Gestore indichi specifiche modalità per la conduzione di un monitoraggio a monte del sistema di abbattimento da effettuarsi durante ciascuna campagna - intesa come insieme di prove effettuate con le medesime modalità e sui medesimi materiali - per verificare se le caratteristiche quali-quantitative delle emissioni del centro ricerche resteranno invariate come sostenuto dallo stesso; ciò anche in considerazione del fatto che nell'attuale AIA sono previste prescrizioni differenti (vedi punti 13 e 14 del paragrafo 10.4.1) per le emissioni del centro di ricerca ritenute significative ma con flussi di massa inferiori alle soglie di rilevanza a monte del sistema di abbattimento e per quelle valutate come non significative.
Per tutte le emissioni significative sotto la soglia di rilevanza le sostanze monitorate possono essere variabili considerato che le attività di Ricerca/Sperimentazione sono spesso organizzate a campagne, quindi, vengono individuate al momento del campionamento, come già previsto dall’attuale autorizzazione AIA (par. 10.4.1 punto 13).
Per le emissioni non significative, caratterizzate dall’assenza di sostanze cancerogene, tossiche per la riproduzione o mutagene non sono previsti campionamenti, la permanenza della non significatività viene garantita eseguendo solo attività di ricerca che non prevedono l’uso di sostanze in grado di renderle significative.
Per tutte le emissioni del Centro ricerche non si prevedono modifiche rispetto a quanto già autorizzato in quanto le attività svolte sono compatibili con gli attuali sistemi di trattamento, ove presenti, e non vengono modificati i sistemi di aspirazione presenti a presidio delle cappe che determinano la portata al camino.
Nel riesame dell’AIA, presentato con lettera Prot. DIR 77/2019 del 28/02/2019, in applicazione del Decreto Legislativo 15 novembre 2017 n.183, aggiornamento degli impianti ed attività di cui all’art. 272 comma 1 del Dlgs 152/2006, tutte le emissioni del Centro ricerche sono state riclassificate come non significative.
Al fine di verificare il mantenimento delle caratteristiche quali-quantitative dell’emissioni ed i limiti già imposti dal decreto AIA si procederà a monitorare i camini delle emissioni in uso, durante le singole campagne sperimentali oggetto dell’istanza presentata.
Per la conduzione del monitoraggio a monte del sistema di trattamento di trattamento si procederà a determinare portate e concentrazione a valle dei sistemi di trattamento e sulla base delle performance dei sistemi di trattamento verrà calcolata la concentrazione a monte dei sistemi di trattamento.
Sempre al punto 2 della nota della Commissione IPPC è poi riportato:
il Gestore indichi la durata della sperimentazione.
La durata della sperimentazione è stata stimata in due anni a partire dalla data di ottenimento dell’autorizzazione.
Allegati:
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Allegato A: tabella codice CER
Codice CER Descrizione Famiglia Caratteristiche e Requisiti
15 01 02 imballaggi in plastica
imballaggi (compresi i rifiuti urbani di imballaggio oggetto di
raccolta differenziata)
Esclusione di contenitori per
fitofarmaci e per presidi
medico chirurgici
Pb<0,3%, KOH
<0,3%, Cd<0,3%
Assenza di fluidi pericolosi.
Lavato e privo di residui organici
Materiale plastico sul secco >80% comprensivo
di cariche, pigmenti e additivi inglobati
19 12 04 plastica e gomma
rifiuti prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti (ad esempio selezione, triturazione,
compattazione, riduzione in pellet) non specificati altrimenti
Esclusione di contenitori per
fitofarmaci e per presidi
medico chirurgici
Pb<0,3%, KOH
<0,3%, Cd<0,3%
Assenza di fluidi pericolosi.
Lavato e privo di residui organici
Materiale plastico sul secco >80% comprensivo
di cariche, pigmenti e additivi inglobati
02 01 04 rifiuti plastici (ad esclusione degli
imballaggi)
rifiuti prodotti da agricoltura, orticoltura, acquacoltura, selvicoltura, caccia e pesca
Esclusione di contenitori per
fitofarmaci e per presidi
medico chirurgici
Pb<0,3%, KOH
<0,3%, Cd<0,3%
Assenza di fluidi pericolosi.
Lavato e privo di residui organici
Materiale plastico sul secco >80% comprensivo
di cariche, pigmenti e additivi inglobati
07 02 13
rifiuti plastici (ad esclusione degli
imballaggi)
rifiuti della produzione, formulazione, fornitura ed uso di plastiche, gomme sintetiche e
fibre artificiali
Pb<0,3%, KOH
<0,3%, Cd<0,3%
Assenza di fluidi pericolosi.
Lavato e privo di residui organici
Materiale plastico sul secco >80% comprensivo
di cariche, pigmenti e additivi inglobati 12 01 05
limatura e trucioli di materiali plastici
rifiuti prodotti dalla lavorazione e dal trattamento fisico e meccanico superficiale di
metalli e plastiche
Pb<0,3%, KOH
<0,3%, Cd<0,3%
Assenza di fluidi pericolosi.
Lavato e privo di residui organici
Materiale plastico sul secco >80% comprensivo
di cariche, pigmenti e additivi inglobati
16 01 19 plastica
veicoli fuori uso appartenenti a diversi modi di trasporto (comprese le macchine mobili
non stradali) e rifiuti prodotti dallo smantellamento di veicoli fuori uso e dalla manutenzione di veicoli (tranne 13, 14, 16 06 e
16 08)
Pb<0,3%, KOH
<0,3%, Cd<0,3%
Assenza di fluidi pericolosi.
Lavato e privo di residui organici
Materiale plastico sul secco >80% comprensivo
di cariche, pigmenti e additivi inglobati
16 02 16
componenti (non pericolosi)
rimossi da apparecchiature fuori uso, diversi da quelli di cui alla voce 16 02
15
rifiuti provenienti da apparecchiature elettriche ed
elettroniche
Pb<0,3%, KOH
<0,3%, Cd<0,3%
Assenza di fluidi pericolosi.
Lavato e privo di residui organici
Materiale plastico sul secco >80% comprensivo
di cariche, pigmenti e additivi inglobati
17 02 03 plastica Rifiuti delle attività di costruzione e demolizione
Pb<0,3%, KOH
<0,3%, Cd<0,3%
Assenza di fluidi pericolosi.
Lavato e privo di residui organici
Materiale plastico sul secco >80% comprensivo
di cariche, pigmenti e additivi inglobati
20 01 39 plastica
Rifiuti urbani (rifiuti domestici e assimilabili prodotti da attività
commerciali e industriali nonché dalle istituzioni) inclusi i
rifiuti della raccolta differenziata
Esclusione di contenitori per
fitofarmaci e per presidi
medico chirurgici
Pb<0,3%, KOH
<0,3%, Cd<0,3%
Assenza di fluidi pericolosi.
Lavato e privo di residui organici
Materiale plastico sul secco >80% comprensivo
di cariche, pigmenti e additivi inglobati
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Allegato B: elenco emissioni
EMISSIONE SOPRA LA SOGLIA DI RILEVANZA
PROVENIENZA
EMISSIONE CARATTERISTICHE GEOMETRICHE
SOSTANZA RICERCATA
Limiti Portata massima sigla Linea Apparecchio Trattamento Altez. Diam. Conc.
Nm3/h
m m mg/Nm3
E 221 CER cappe di laboratorio
adsorbimento su carbone
attivo 7,5 0,75 A1-CL III 0,1 23.000
COT 5
E 275 CER sfiati impianto
pilota
adsorbimento su carbone
attivo
5 0,3
A1-CL III 1
5.000
POLVERI 10
COT 20
EMISSIONE SOTTO LA SOGLIA DI RILEVANZA
PROVENIENZA EMISSIONE CARATTERISTICHE GEOMETRICHE
SOSTANZA RICERCATA
valori attesi
sigla Line
a Apparecchio Trattamento Altez. Diam. Conc. Portata
m m mg/Nm3 Nm3/h
E 193 CER cappe di laboratorio
adsorbimento su carbone
attivo 14 0,3
A1-CL III 0,1
2500
D-CL II 20
D-CL III 150
D-CL IV 300
D-CL V 600
E 194 CER cappe di laboratorio
adsorbimento su carbone
attivo 13 0,4
A1-CL III 0,1
8500
D-CL II 20
D-CL III 150
D-CL IV 300
D-CL V 600
E 196 CER cappe di laboratorio
adsorbimento su carbone
attivo 13 0,4
A1-CL III 0,1
3500
D-CL II 20
D-CL III 150
D-CL IV 300
D-CL V 600
E 198 CER cappe di laboratorio
adsorbimento su carbone
attivo 13 0,24
A1-CL III 0,1
3700
D-CL II 20
D-CL III 150
D-CL IV 300
D-CL V 600
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EMISSIONE SOTTO LA SOGLIA DI RILEVANZA
PROVENIENZA EMISSIONE CARATTERISTICHE GEOMETRICHE
SOSTANZA RICERCATA
valori attesi
sigla Line
a Apparecchio Trattamento Altez. Diam. Conc. Portata
m m mg/Nm3 Nm3/h
E 199 CER cappe di laboratorio
adsorbimento su carbone
attivo 13 0,4
A1-CL III 0,1
8000
D-CL II 20
D-CL III 150
D-CL IV 300
D-CL V 600
E 200 CER cappe di laboratorio
adsorbimento su carbone
attivo 13 0,4
A1-CL III 0,1
2500
D-CL II 20
D-CL III 150
D-CL IV 300
D-CL V 600
E 204 CER cappe di laboratorio
adsorbimento su carbone
attivo 13 0,24
A1-CL III 0,1
8500
D-CL II 20
D-CL III 150
D-CL IV 300
D-CL V 600
E 205 CER cappe di laboratorio
adsorbimento su carbone
attivo 13 0,24
A1-CL III 0,1
4800
D-CL II 20
D-CL III 150
D-CL IV 300
D-CL V 600
E 207 CER cappe di laboratorio
adsorbimento su carbone
attivo 13 0,24
A1-CL III 0,1
6000
D-CL II 20
D-CL III 150
D-CL IV 300
D-CL V 600
E 208 CER cappe di laboratorio
adsorbimento su carbone
attivo 13 0,24
A1-CL III 0,1
5300
D-CL II 20
D-CL III 150
D-CL IV 300
D-CL V 600
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EMISSIONE SOTTO LA SOGLIA DI RILEVANZA
PROVENIENZA EMISSIONE CARATTERISTICHE GEOMETRICHE
SOSTANZA RICERCATA
valori attesi
sigla Line
a Apparecchio Trattamento Altez. Diam. Conc. Portata
m m mg/Nm3 Nm3/h
E 210 CER cappe di laboratorio
adsorbimento su carbone
attivo 13 0,3
A1-CL III 0,1
3500
D-CL II 20
D-CL III 150
D-CL IV 300
D-CL V 600
E 214 CER cappe di laboratorio
adsorbimento su carbone
attivo 13 0,3
A1-CL III 0,1
2000
D-CL II 20
D-CL III 150
D-CL IV 300
D-CL V 600
E 215 CER cappe di laboratorio
adsorbimento su carbone
attivo 13 0,4
A1-CL III 0,1
9000
D-CL II 20
D-CL III 150
D-CL IV 300
D-CL V 600
E 217 CER cappe di laboratorio
adsorbimento su carbone
attivo 14 0,32
A1-CL III 0,1
4000
D-CL II 20
D-CL III 150
D-CL IV 300
D-CL V 600
E 218 CER cappe di laboratorio
adsorbimento su carbone
attivo 13 0,4
A1-CL III 0,1
8000
C-CL III 30
D-CL II 20
D-CL III 150
D-CL IV 300
D-CL V 600
E 219 CER cappe di laboratorio
adsorbimento su carbone
attivo 13 0,4
A1-CL III 0,1
9000
D-CL II 20
D-CL III 150
D-CL IV 300
D-CL V 600
11
EMISSIONE SOTTO LA SOGLIA DI RILEVANZA
PROVENIENZA EMISSIONE CARATTERISTICHE GEOMETRICHE
SOSTANZA RICERCATA
valori attesi
sigla Line
a Apparecchio Trattamento Altez. Diam. Conc. Portata
m m mg/Nm3 Nm3/h
E 220 CER cappe di laboratorio
adsorbimento su carbone
attivo 13 0,3
A1-CL III 0,1
3500
D-CL II 20
D-CL III 150
D-CL IV 300
D-CL V 600
E 283 CER cappe di laboratorio
adsorbimento su carbone
attivo 13 0,3
A1-CL III 0,1
3500
D-CL II 20
D-CL III 150
D-CL IV 300
D-CL V 600
E 1806 CER cappe di laboratorio
adsorbimento su carbone
attivo 13 0,3
A1-CL III 0,1
2000
D-CL II 20
D-CL III 150
D-CL IV 300
D-CL V 600
E 2013 CER cappe di laboratorio
abbattimento ad acqua e adsorbimento su carbone attivo
7 0,5
A1-CL III 0,1
5000
C-CL V 500
D-CL II 20
D-CL III 150
D-CL IV 300
D-CL V 600
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Emissioni non significative
sigla Linea Apparecchio sigla Linea Apparecchio E 195 CER cappe di laboratorio E 252 CER cappe di
laboratorio
E 197 CER cappe di laboratorio E 255 CER cappe di laboratorio E 202 CER cappe di laboratorio E 262 CER cappe di
laboratorio E 206 CER cappe di laboratorio E 1070 CER cappe di
laboratorio E 211 CER cappe di laboratorio E 1071 CER cappe di
laboratorio E 212 CER cappe di laboratorio E 1251 CER cappe di
laboratorio E 216 CER cappe di laboratorio E 1252 CER cappe di
laboratorio E 222 CER cappe di laboratorio E 1253 CER cappe di
laboratorio E 223 CER cappe di laboratorio E 1254 CER cappe di
laboratorio E 239 CER cappe di laboratorio E 2023 CER cappe di
laboratorio E 240 CER cappe di laboratorio E 3000 CER cappe di
laboratorio E 241 CER cappe di laboratorio E 3001 CER cappe di
laboratorio
E 248 CER cappe di laboratorio E 3002 CER cappe di laboratorio
E 249 CER cappe di laboratorio E 3003 CER cappe di laboratorio E 250 CER cappe di laboratorio E 3004 CER cappe di
laboratorio E 251 CER cappe di laboratorio E 3005 CER cappe di
laboratorio
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