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Le sacre scritture
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Si dividono in due categorie:
śruti e smṛti.
śruti (dalla √śru, ascoltare,
percepire) è la rivelazione divina
smṛti (dalla √ smṛ ricordare) è la memoria
śastra, i Purāṇa e gli Itihāsa.
SACRE SCRITTURE
Il Veda
Il sacro Veda è la sorgente dell’induismo o meglio del Sanātana Dharma.
Il Veda costituisce, da sempre, un campo d’indagine vasto e assai controverso che coinvolge figure varie -sacerdoti (paṇḍit), eruditi, studiosi, filosofi, glottologi,
filologi e storici- che hanno elaborato teorie molteplici, talvolta, azzardate e opinabili.
Qual « il testo sacro
dell'induismo?
DEFINIZIONE DI INDUISMO
sanātana-dharma,
Legge eterna
dharma = religione sanātana = eterno, immutabile
…
vaidika-dharma,
Religione del Veda
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Tutti i
Princìpi comuni
derivano dal Veda
1. DHARMA
2. VEDA
3. UNICITà DI DIO
4. KARMA e SAṃSARA
5. (MOKṣA)
6. PURUSHARTA
1. DHARMA
2. ARTHA
3. KAMA
4. MOKṣA
Unità
nella
diversità
•L’occhio occidentale guarda, sovente, alla
Bhagavadgita come al “Vangelo degli indù”. Si tratta però di un errore grossolano!
•Una delle peculiarità dell’induismo risiede nel
fatto che ogni devoto assuma come riferimento la Scrittura specifica della propria tradizione,
Scrittura questa che mantiene sempre una salda,
quanto imprescindibile conformità al Veda.
Il Veda non ha una larga
diffusione per diverse ragioni.
Non si presta a una lettura semplice:
• redatto in sanscrito ”vedico”, composto da inni (mantra) e
• parti descrittive dei rituali (brahmana)
• con un linguaggio esoterico e
simbolico.
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VEDA=śruti
√VID=divina Conoscenza
pramāṇa AUTORITA_
apuruṣeya NON RIVELATO
anādi
Il Veda è trasmesso oralmente da Maestro a discepolo
Il testo scritto è un granello di sabbia nel mare sconfinato del patrimonio esegetico orale.
Ṛṣi = poeta, profeta - saggio veggente -
Deva = √div = brillare
Dal vasto oceano della Conoscenza senza fine, i ṛṣi seppero estrarre
un’essenza, una piccola parte, ma pur sufficiente a promuovere il benessere, la felicità e la salvezza degli esseri umani.
Ṛṣi
I rishi non crearono i mantra, (non sono dei mantra-karta), bensı̀ li
«videro» e li «trasmisero», sono perciò
definiti mantra-drashtr, “colui che vede il mantra”.
I saggi veggenti, percepirono i mantra attraverso il potere
generato dalla loro ascesi, tapas.
Come gli scienziati, essi
rivelarono una realtà e una
potenza già esistenti.
Sri Chandrasekharendra Saraswathi -
Shankaracarya di Kanchi
• «
Ritengo una mancanza di rispetto mettere in
discussione l’ascesi dei rishi, il loro tapas. Essi, attraverso la loro mente rigorosamente disciplinata e la loro
attitudine spirituale,
divennero consapevoli della potenza mantrica che vibrava nei loro cuori e ciò non può
essere messo in discussione dibattendo nel campo di
strutture logiche e
sistematiche totalmente
lontane dal nostro pensiero...
• “Proprio come da un fuoco di legna umida
sfuggono fumi in tutte le direzioni, egualmente, invero, l’esalazione di questo grande Essere è il Rg, lo Yajur, il Sama, l’Atharva, gli Atharvangiras, gli Ithiāsa, i Purāṇa, le Upaniṣad, i Sūtra, i versi, le spiegazioni, i commenti. Tutto ciò altro non è
che l’esalazione del grande Essere”
• In questo verso della Brhadaranyaka Upaniṣad (II.4.10)
I Veda:
il respiro dell’Assoluto Brahman
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Anantāḥ vai vedāḥ
i Veda sono l’infinito
sākha Ṛg
Veda Sāma
Veda Yajur Atharva Veda Veda
Vedāṅga Sei trattati supplementai
ai Veda
Śikṣa corretta pronuncia Vyākaraṇa
grammatica Jyotiṣa
astronomia Chanda
metrica Nirukta
etimologia Kalpa
norme per le cerimonie
Saṃhitā
«raccolta degli inni»
Brahmana
«composizioni sacerdotali»
manuali di ritualistica
Āraṇyaka
«testi della foresta»
sezione contemplativa
Upaniṣat
«trattati filosofico- speculativi»
Upaveda
Conoscenza complementare
Āyurveda Scienza del prolungamento e mantenimento della
vita - Caraka Samhitā -
- Susruta Samhitā -
Dhanur Veda Scienza dell’uso delle armi (della lotta e della guerra)
Gandharva Veda Scienza della musica e della
danza
- Nātya Śāstra di Bharata - Origine della musica
Artha Śāstra Scienza della
politica,
dell’ammistrazione, della condotta e del
comando
• Oltre alle parti mantriche liturgiche, nei Veda esistono
numerose sezioni narrative in cui il mito emerge imponente.
• Secondo la studiosa Jeanine Miller
• “Le loro alte vette spirituali speculative, filosofiche e psicologiche rappresentano un perfetto dialogo con il Divino nato in tempi e luoghi in cui l’uomo non erigeva santuari in pietra, ma innalzava monumenti di pensiero, rituali sacrificali d’immagini verbali e azioni simboliche ricche di intuizioni profonde riguardo al significato,
l’effetto, lo scopo e il ruolo della preghiera nella sua vita.
• Gli inni stessi sono l’espressione della meditazione dei rishi. Il canto, l’inno, la preghiera dei Veda sono una
ricerca di luce, la ricerca dell’illuminazione. I Veda sono il risultato di una veggenza che si manifesta a due livelli, psichico e mistico, e che solo la scienza dello yoga ha penetrato appieno.”
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TRADIZIONE SAMPRADAYA
ORALE SRUTI
GURU PARAMPARAYA
Nei tempi antichi [e moderni] allo studio del Veda potevano
accedere le donne Metodo della recitazione vedica
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Unicità di Dio MONOTEISMO
MONISMO NO
P oliteismo enoteismo panteismo
Dio è assoluta e totale Realtà,
è l’Uno senza secondo, tutto è in Lui.
ekam eva advitīyam
La Verità che è Una, i saggi chiamano con nomi diversi
Ekaṃ sadviprā bahudhā vadanti”
I Veda ci rivelano la Verità dell’Uno nella forma di molte divinità. L’adorazione di ciascuna di queste è come un ghat sul fiume chiamato Veda. (…) Queste diverse forme sono come rami che hanno una radice medesima”.
SMRI
TI
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I due maggiori
Itihasa
sono:Ramayana
È formato da 24.000 strofe, distribuite in sette sezioni, kandha composte dal rishi Valmiki.
Mahabharata
Formato da 110.000 versi (8volte Iliade e Odissea insieme) Scritto dal ṛṣi Vyasa
Si tratta di testi sacri fondamentali, ma, da un punto di vista generale, sono anche considerati i poemi epici più maestosi dell’India e, forse, non solo dell’India.