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Pulizia delle orecchie e degli occhi

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Academic year: 2022

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Pulizia delle orecchie e degli occhi

Occhi e orecchie del cane sono parti molto delicate e sensibili. Vediamo come mantenerle sane e pulite.

Pulizia delle orecchie del cane

È importante che le orecchie del cane siano pulite e curate, esse sono una delle parti più importanti e delicate, spesso sogette a infezioni.

L'accumulo di cerume e sporcizia è molto comune e può provocare prurito, maggiore sensibilità, irritazioni, otiti e problematiche gravi, oltre che un cattivo odore.

Le infiammazioni del condotto uditivo possono essere determinate dalla lunghezza delle orecchie,

ma anche da agenti esterni come batteri, forasacchi, insetti e cambiamenti climatici.

Tali infiammazioni sono frequenti e molto diffuse.

Detti volgarmente "spighe", i forasacchi sono parti di graminacee molto comuni.

Essi possono costituire un problema anche per i gatti, avendo la capacità di penetrare in tutte le parti del corpo.

Alcune razze, come il Cocker Spaniel e il Boxer, hanno una conformazione dell'orecchio che li predispone alle infiammazioni.

La cura periodica delle orecchie, a volte anche quotidiana, è una pratica semplice, importante e necessaria per la salute del cane.

È richiesto l'intervento del medico veterinario solo in casi estremi, come in presenza di infiammazioni o dolore, o per controlli periodici.

Per lavare il condotto uditivo è importante calmare l'animale. Tenete ferma la testa del cane e ruotatela delicatamente per avere l'orecchio verso l'alto.

A questo punto, inserite le specifiche gocce per la pulizia prescritte dal medico veterinario.

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Per far agire il liquido in profondità massagiate la base dell'orecchio e ripetete queste operazioni fino al riempimento del condotto. La sostanza in eccesso verrà rilasciata dal cane in autonomia.

Completate la pulizia passando una garza intrisa di liquido sul padiglione auricolare.

Evitate l'utilizzo di bastoncini di cotone e utilizzate i prodotti solo su prescrizione medica.

Per ammorbidire la cute del padiglione auricolare potete utilizzare olio di mandorle.

Pulizia degli occhi del cane

Svolgere regolarmente una pulizia oculare serve ad evitare infiammazioni, infezioni e congiuntiviti.

Per eseguire un regolare controllo dovrete:

! controllare gli occhi del cane alla luce del sole, dovrebbero presentarsi chiari e luminosi. Le pupille dovranno avere la stessa dimensione e la zona intorno al bulbo oculare dovrebbe essere bianca; Gli angoli degli occhi non dovrebbero avere tagli o croste.

! spostare la palpebra inferiore verso il basso, il rivestimento si dovrebbe presentare rosa.

Controllate la presenza dei seguenti sintomi:

! pupille con dimensioni differenti

! abbondante lacrimazione

! graffi o lacerazioni

! cambiamento di colore o annebbiamento

! abbondanti secrezioni gialle o verdi

! difficoltà nell'aprire gli occhi

! presenza di croste

! palpebra con rivestimento rosso o bianco

! terza palpebra visibile, sottile lembo di tessuto localizzato sotto la palpebra inferiore, si gonfia nell'angolo interno dell'occhio.

Per una regolare pulizia utilizzate garze sterili imbevute in acqua borica, procedete delicatamente dall'alto verso il basso e non usate la stessa garza per entrambi gli occhi.

Potete anche usare salviette per occhi e orecchie alla camomilla, pratiche e veloci, vendute in qualunque negozio di animali.

Non utilizzate cotone o carta igienica che potrebbero lasciare filamenti irritando gli occhi.

Iniziate la pulizia quando il cane è ancora cucciolo e ripetetela due volte a settimana, in caso di problemi oculari eseguite la pulizia quotidianamente.

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In caso di abbondanti secrezioni, utilizzate un collirio veterinario sterile, per eseguire dei risciacqui allo scopo di eliminare il muco dall'occhio.

Prevenire problemi agli occhi del cane

Utilizzate delle forbici per tagliare il pelo intorno agli occhi degli esemplari di razze a pelo lungo, in modo da evitare che i peli depositino batteri sfregando contro l'occhio.

Consigliate al proprietario di proteggere gli occhi del cane durante il bagno, saponi e shampoo sono infatti particolarmente irritanti per gli occhi.

Principali patologie oculari dei cani:

! congiuntivite

! glaucoma: la cornea diventa torbida, in caso di aumento di pressione l'occhio si allarga

! occhi secchi: infiammazione della cornea o strabismo dovuto ad una ridotta produzione di lacrime

! epifora: lacrimazione eccedente che crea macchie sul pelo facciale del cane

! cataratta: opacità del cristallino che può causare disturbi alla vista e cecità

! entropion: rotazione a causa della palpebra scarico e lacrimazione

! occhio a ciliegia: si gonfia la ghiandola lacrimale e forma una massa sull'occhio del cane simile a una ciliegia

! atrofia progressiva della retina: degenerazione retinica, da una diminuzione della vista in ambienti con bassa luminosità fino ad una cecità completa al buio

! ectropion: rotazione della palpebra superiore all'esterno che provoca un calo della palpebra inferiore.

Esistono razze con una predisposizione maggiore alle patologie oculari quali glaucoma e atrofia progressiva della retina.

Inoltre va fatta particolare attenzione ai cani massicci (bulldog, mastini), ai cani brachicefali con il muso schiacciato (pechinesi, carlini) e alle razze a pelo lungo.

Questi esemplari hanno occhi più vulnerabili e soggetti a irritazioni per causa della propria conformazione fisica.

Pulizia delle orecchie del gatto

Il gatto passa gran parte della sua giornata a pulirsi il pelo, tramite meticolose leccate, per rimuovere ogni residuo di sporco. Ciò lo rende indipendente in fatto di pulizia e non è necessario fargli il bagno.

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L'intervento del veterinario è necessario per le aree impossibili da raggiungere per l'animale, tra cui le orecchie.

Nelle cavità uditive del gatto vi sono i centri per l'equilibrio, è quindi importante mantenere una buona igiene dell'orecchio del gatto, inoltre il cerume e lo sporco sono fonti di gravi infezioni.

Conformazione delle orecchie del gatto

! Orecchio interno: nell'orecchio interno si trovano il timpano, la staffa, l'incudine e i centri dell'equilibrio. Questa zona non deve mai essere coinvolta nelle operazioni di pulizia, per non compromettere l'udito del gatto.

! Canale uditivo: lungo pochi centimetri, fa da anticamera al nucleo dell'udito. Il canale uditivo è più soggetto a infezioni perché, al suo interno, si deposita la maggior parte del cerume.

! Orecchio esterno: orientabile e teso verso l'alto nella maggior parte delle razze feline, è detta anche "pinna" per la sua forma a punta. Serve per migliorare la ricezione del suono e capire la direzione di provenienza.

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Pulizia

Per evitare perforazioni del timpano, infezioni ai centri dell'equilibrio e altre conseguenze, la pulizia dell'orecchio del gatto si concentra sulla parte esterna.

I bastoncini in cotone potrebbero spingere il cerume in profondità e determinare gravi danni, quindi sono da evitare durante la pulizia delle orecchie. Il medico veterinario provvederà alla rimozione di eventuali tappi di cerume o altri blocchi.

Per evitare morsi e graffi, è necessario che il gatto sia calmo prima e durante la pulizia.

Iniziate la pulizia dalla parte esterna, prendete un batuffolo di cotone inumidito in acqua tiepida e passatelo dal basso verso l'alto. Non bagnate eccessivamente l'orecchio ed evitate che i liquidi finiscano nel canale uditivo.

Nel caso in cui si renda necessario un intervento sul canale uditivo, non penetrate con nessuno strumento. Utilizzate gocce emolienti a base di olio di mandorla per rimuovere ogni residuo.

Pulizia degli occhi gatto

Una costante pulizia degli occhi contribuisce a prevenire irritazioni e infezione che possono ortare il gatto alla perdita della vista.

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Un occhio in salute si presenta umido e chiaro, l'iride è senza macchie e la pupilla non deve presentare patine, a parte in casi di gatti anziani con problemi di cataratta. Un gatto anziano può avere il bordo dell'iride frastagliato.

Gatto: cure adeguate per una corretta prevenzione Pulizia settimanale

In base alla razza e alle abitudini dell'esemplare, la pulizia può essere più frequente. I gatti persiani, ad esempio, sono soggetti a sviluppare forti congiuntiviti, per cui hanno bisogno di una pulizia quotidiana.

Controllo della colorazione nel pelo

Quando lieviti o batteri presenti sui peli entrano a contatto con le lacrime oculari possono insorgere delle macchie brune sul pelo, sotto l'angolo interno dell'occhio che, se non viene adeguatamente pulita, può portare problemi gravi, come l'ostruzione dei condotti lacrimali.

Mantenere gli occhi puliti dal muco

Soprattutto dopo essere stati esposti al vento, i gatti possono avere del catarro intorno agli occhi.

Mantenere corti i peli intorno agli occhi

Il pelo lungo intorno agli occhi può irritare la cornea e provocare strappi, poiché il gatto si strofina spesso le zampe sugli occhi. Soprattutto nelle razze con pieghe della pelle vicino agli occhi, come il persiano e l'himalayano, è importante tenere sotto controllo la lunghezza del pelo.

Applicare un unguento lubrificante sugli occhi

Esistono prodotti naturali leggermente acidi, contenenti antimicrobici naturali con proprietà antisettiche, con un film protettivo, per tenere gli occhi puliti senza il rischio di

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Indicazioni per la pulizia degli occhi

! Rimuovete eventuali detriti, sulla pelle intorno a agli angoli degl’occhi, con un panno inumidito in acqua tiepida.

! Tenete la testa dell'animale con il palmo della mano, in modo da stabilizzarla, e il prodotto di pulizia tra l'indice e il pollice.

! Utilizzate il pollice dell'altra mano per abbassare la palpebra inferiore.

! Tenete il contagoccie vicino all'occhio, facendo attenzione a non toccare la superficie dell'occhio.

! Puntando il centro dell'occhio inserite nel bulbo oculare il numero corretto di gocce.

! Il gatto sbatterà la palpebra, questo favorirà il diffondersi del detergente sulla superficie dell'occhio.

! Pulite le lacrime, il liquido in eccesso e gli eventuali altri detriti intorno agli occhi.

Pulizia e prevenzione del tartaro

La principale responsabile della formazione del tartaro e dell'alitosi è la placca dentale che si deposita sui denti dell'animale alla fine di ogni pasto.

Questa è composta da saliva, batteri, cellule gengivali e detriti orali.

In pochi minuti si forma vicino alla gengiva, per poi estendersi a tutto il dente e agli spazi interdentali, fino ad arrivare sotto la gengiva.

La popolazione batterica aumenta e si arricchisce di specie anaerobiche che infettano la gengiva in profondità, per arrivare ai legamenti paradontali che tengono il dente.

Si parla di parodontite quando il legamento è fortemente infetto e infiammato, la parodontite è irreversibile e porta alla caduta dei denti.

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Il tartaro

Il tartaro è placca dentale mineralizzata con il tempo. È visibile ad occhio nudo, a differenza della placca batterica, e si presenta come uno strato marrone o giallo sulla superficie del dente. La superficie del tartaro è piena di anfrattuosità, dove si deposita la placca batterica, peggiorando l'infezione.

La gengiva

L'infiammazione gengivale si verifica quando aumentano i globuli bianchi e altre sostanze per contrastare i batteri all'interno della gengiva. Senza igiene orale, comunque, la placca dentale non viene mai rimossa.

L'infiammazione sarà sempre più intensa, provocando lesioni orali quando diventa eccessiva.

Aumentando l'infiammazione, la gengiva si arrossa, si gonfia e si ritrae fino a scoprire le radici dei denti, intaccando l'alveolo osseo che contiene il dente.

Cure e prevenzione

La formazione della placca e del tartaro non dipende dall'alimentazione dell'animale, anche se un alimento umido si insinua negli spazi interdentali più facilmente. Non esiste

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Un cane può avere accumuli di tartaro consistenti già dai tre anni di età.

Dopo la formazione bisogna intervenire per la rimozione della placca batterica, in seguito ci si preoccuperà della prevenzione.

Per la rimozione del tartaro si effettua un intervento veterinario. Tramite un ablatore ad ultrasuoni si polverizza e si asporta il tartaro senza intacare lo smalto dentale. Ogni dente va pulito su tutti i lati.

Questo intervento va svolto in anestesia generale per i seguenti motivi:

! il cane sveglio ingerirebbe il liquido refrigerante;

! perché la detartrasi sia efficace bisogna sollevare parte della gengiva e pulire il tartaro nascosto nella parte sottogengivale;

! se sono presenti infezioni parodontali, il dente va estratto;

Cure domiciliari

Dopo la detartrasi veterinaria, il proprietario dovrà farsi carico dell'igiene orale quotidiana dell'animale.

Lo spazzolino

Lo spazzolino deve essere in nylon, con setole di durezza media, un manico lungo a sufficienza per raggiungere i molari e una testina commisurata ai denti del cane. Per abituare il cane alle manipolazioni, la spazzolatura dei denti dovrebbe essere introdotta fin da cucciolo.

Lo spazzolino di nylon rimane la scelta più efficace, anche se esistono spazzolini elettrici e appositi ditali in gomma.

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Per garantire la salute delle gengive, la spazzolatura deve essere eseguita quotidianamente.

Il dentifricio

L'azione meccanica delle setole di nylon, preferibilmente bagnate, è indispensabile per una buona igiene orale.

Non è indispensabile l'uso di paste dentifrice per cani, anche se il gusto gradevole può essere un buon modo per rendere la spazzolatura dei denti più sopportabile.

In commercio esistono paste dntifrice per cani, appetibili, non schiumose e prive di fluoro.

Gli animali tollerano più la retrazione del labbro anziché il sollevamento del naso, percui è consigliabile iniziare la spazzolatura dai molari e dai premolari.

Per abituare l'animale alla manipolazione, per il primo periodo è sufficiente pulire la superficie esterna dei denti.

Per fare in modo che le setole penetrino nel solco gengivale, si deve tenere un'angolatura di 45° tra lo spazzolino e la superficie del dente.

Terminata la spazzolata premiate il cane con delle coccole, una passeggiata o un momento di gioco.

Alternative allo spazzolino

Esistono numerose alternative allo spazzolino, tra le altre troviamo integratori alimentari che agiscono attraverso la saliva, paste e spray enzematici, strisce masticabili e croccantini specifici.

Tutti i metodi alternativi puntano a ridurre l'accumulo di detriti di cibo e ad allungare i tempi di formazione della placca, tuttavia lo spazzolino resta il metodo più efficace.

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