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UFFICIO TECNICO COMUNALE
PROGETTO FINALIZZATO ALL'ACQUISTO DI MACCHINE PER LA REALIZZAZIONE DI SERVIZI
AMBIENTALI
progetti per la valorizzazione ambientale
Programma di sviluppo rurale 2007-2013 Gal Sulcis MIsura 321 azione 3
Ufficio Tecnico Comunale
Santadi 17.08.2015
COMUNE DI SANTADI
PROVINCIA DI CARBONIA-IGLESIAS
Santadi è un paese della Provincia di Carbonia Iglesias situato nella Sardegna Meridionale. Si trova nel basso Sulcis, a Sud-Ovest di Cagliari, dal quale dista circa 64 Km. Al centro della piana in posizione baricentrica rispetto ai principali centri turistici balneari della costa sud occidentale. Il centro abitato è situato a 134 metri sul livello del mare, quasi nel cuore di un’ampia vallata verso la quale degrada il gruppo montuoso del Monte Tiriccu (1104mt). Il territorio presenta importanti attrattive dal punto di vista culturale e naturalistico oggi meta di un flusso interessante di visitatori . Le principali risorse naturali e culturali sono le grotte di Is Zuddas che muovono oltre 34.000 visitatori, Pani Loriga che, sebbene non ancora appieno valorizzato, è meta frequentata di studiosi e amanti dell’archeologia, il museo archeologico e il museo etnografico Sa Domu Antiga la Cantina di Santadi e i caseifici locali.
Il territorio del Comune di Santadi presenta bellezze naturalistiche di grande potenzialità e pregio..
Il suo paesaggio variegato e multiforme. Si presenta quanto mai eterogeneo, con zone montuose di graniti, scisti e quarziti con calcari paleozoici, ricche di dirupi e gole profonde, si alternano colline più dolci, arrotondate o caratterizzate da tavolati, e vaste zone pianeggianti, in parte dedicate alle attività agricola e zootecnica .
Dal punto di vista idrografico i corsi d’acqua hanno per lo più un carattere torrentizio, solo pochi presentano un regime perenne, anche in subalveo, le portate, infatti, sono in stretta correlazione con le condizioni di piovosità per cui diminuiscono sensibilmente durante il periodo estivo.
L’azione erosiva, delle acque meteoriche, ha modellato straordinari paesaggi sotterranei in cui sono presenti corsi fluviali sotterranei e numerosissime grotte, eccezionali oltre che per la loro straordinaria bellezza, anche per l’interesse speleologico, mineralogico e archeologico. Tra le più importanti ricordiamo le grotte di Is Zuddas e la grotta Pirosu di Su Benatzu.
Di notevole interesse anche la flora e la fauna ricche di specie endemiche. Rilevante il bosco naturalistico di “Pantaleo” facente parte del compendio del Parco Maturalistico del Gutturu Mannu.
Santadi è ricco di risorse storico-culturali, come le testimonianze archeologiche di epoca nuragica, prenuragica, fenicio-punica e romana , dai tradizionali insediamenti di carattere agricolo e pastorale, i medaus e i furriadroxius.
Le testimonianze archeologiche sono particolarmente numerose, le più note sono quelle di:
Paniloriga, la grotta Pirosu di Su Benatzu, il nuraghe Sanna e la tomba dei Giganti di Barrancu Mannu.
La rete insediativa diffusa a carattere rurale dei furriadroxius agricoli e dei medaus pastorali costituisce il principale elemento unificante del territorio con caratteristiche uniche in quanto specifica materializzazione della cultura agro-pastorale sviluppatasi, nel territorio provinciale, sin dal 1600.
Attualmente molti medaus sono oggetto di interventi di riqualificazione e di riconversione a fini ricettivi, in un’ottica di sviluppo del turismo rurale che riequilibra l’offerta turistica dell’entroterra rispetto al litorale.
Nel centro del paese sono ubicati due importanti musei , uno archeologico e uno etnografico.
Il territorio è ricco di eventi religiosi e folkloristici e di produzioni tradizionali, che testimoniano il forte sentimento identitario della comunità. Gli eventi più conosciuti si concentrano nel periodo estivo il più importante è lo Sposalizio Mauritano. Accanto alle manifestazioni legate alle tradizioni o ricorrenze religiose, si collocano un insieme di eventi, alcuni rilevanti e di
richiamo, che l’Amministrazione comunale organizza durante il periodo autunnale e invernale da ricordare “Pane olio in frantoio”.
Tra le iniziative già realizzate o in avanzata fase di realizzazione vote a rafforzare l’attrattività del territorio le più importanti si possono ricordate:
- Acquisizione al patrimonio Comunale del vasto complesso archeologico di Paniloriga .
La presenza dell’uomo a Pani Loriga risale al lontano 3° mill. a.C., quando popolazioni medio- orientali si insediarono lungo le coste sud-occidentali sarde e quindi nel retroterra sulcitano, realizzando villaggi all’aperto ed estese necropoli ipogeiche diffuse e conosciute in tutta l’isola col nome di “domus de Janas”, le case della fate. A Pani Loriga l’indagine scientifica ha sinora portato alla luce un consistente numero di ipogei , realizzati sulle balze tufacee della collina, di diverse tipologie planimetriche: tombe a forno bilobate, a pozzetto, tombe santuario sulla falsa riga degli ipogei meglio conosciuti della vicina necropoli di Montessu, a Villaperuccio. In tempi del bronzo antico e medio (1800-1600 a.C.) la collina è ancora interessata da quel vasto fenomeno culturale che sfocerà nel megalitismo nuragico con la realizzazione del nuraghe Diana, un nuraghe a corridoio di impianto elittico, a giustificare la persistenza antropica in un sito di vitale importanza. L’importanza che Pani Loriga riveste per lo studio della colonizzazione fenicia e punica nel Sulcis è notevolissima. Fondata nel VII° sec. a.C. da coloni fenici, già insediatisi lungo tutta la costa sud-occidentale sarda sulla rotta che imponeva i loro traffici commerciali con la penisola iberica, ha avuto una lunga sopravvivenza come indicano i dati di scavo.
L’intervento di valorizzazione realizzato dalla Amministrazione, mira a inserire nel circuito turistico culturale del Sulcis questo importante sito archeologico E’ stata sistemata l’area a valle e a monte per consentire la visita del sito, e permettere l’avvio di nuove campagne di scavo, fortemente richieste dalla Soprintendenza ai beni archeologici e da qualche anno anche dal CNR (che regolarmente organizza campagne di scavo.) Alla base della collina è stata realizzata una struttura di accoglienza con biglietteria, parcheggi, punto di ristoro, servizi, spazi per la didattica e la preparazione al percorso che guiderà alla visita dell’intero complesso archeologico. Il sito viene inoltre attrezzato con un impianto di regia per gli allestimenti particolarmente innovativi che sono stati previsti per migliorare la qualità della visita e il rapporto didattico verso l’utenza.
L’osservatorio archeologico, basato su una video-installazione interattiva per finalità didattiche ed informative, e il sentiero sonoro, una installazione interattiva esterna realizzata lungo il sentiero di accesso ai siti, opportunamente inserita nell’ambiente ed attrezzata per distribuire suoni, melodie etniche e voci in modo da creare un percorso fortemente suggestivo ed evocativo dei luoghi della cultura mediterranea.
- Acquisizione al patrimonio Comuale della Tomba dei Giganti di Barrancu Mannu
- Realizzazione di un parco cittadino a ridosso del Centro storico di Santadi denominato PARCO SAN NICOLAU
Il Complesso denominato “Parco Monte San Nicolau” è sito in Località Monte San Nicolau nel Comune di Santadi con una superficie di ha. 14.01.53 , interamente recintato con cancello di ingresso, accessibile dalla strada Comunale Via Umberto I
Il terreno su cui insiste il complesso è posto in ottima posizione panoramica, in adiacenza al centro storico. Tutta l’area è accessibile con stradelli interni in terra battuta. Risulta completamente alberato con piantumazioni di Pini, lecci, cipressi macchia mediterranea ecc.
All’interno sorge un campo da minigolf con annessa struttura ricettiva, un’area attrezzata per i bambini, un percorso fitness accessibile a tutti.
- di imminente realizzazione la struttura demonimata Museo del vino facente parte dell’associazione regionale “Sentieri Divini”.
L’intervento prevede il recupero di un vuoto urbano mediante la realizzazione di un edificio da destinare a centro per la cultura del vino. Nel contempo è prevista la riqualificazione della via San Paolo, sulla quale si affaccia l’edificio.
L’esposizione sarà snodata, in tre spazi legati tra loro:
- il piano scantinato sarà destinato all’esposizione degli strumenti e delle tecniche per la realizzazione e alla degustazione e mescita vini;
- al piano terra saranno esposti i vini prodotti nel territorio ospiterà un percorso multimediale fatto di immagini, filmati, cd rom interattivi;
- lo spazio esterno sarà utilizzato prevalentemente in occasioni di sagre e manifestazioni.
-Acquisizione e recupero strutturale di un’antico frantioo oleario
Importante recupero dove è possibile rivivere le antiche sensazioni e ripercorrere tutte le fasi lavorative della molitura delle olive.
- Rilancio dgli ormai avviati Musei, Archeologico e etnografico Comunale - Restauro e trasformazione in strutttura ricettiva dell’ex Carcere Mandamentale
L’intervento realizzato prevede la valorizzazione dell’ex Carcere di Santadi, sito ai margini del centro storico, a circa 150 metri in linea d’aria a sud-est del Municipio, al fine di ricavarne un albergo destinato ad integrare e potenziare il complesso dell’offerta per la fruizione turistica e ad incrementare l’occupazione.
Infatti, la sistemazione dell’ex Carcere può risultare decisiva per la valorizzazione del centro storico di Santadi e di una parte del tessuto urbano fino ad ora non utilizzata, agevolando il collegamento delle vie del centro storico con il parco naturale di “San Nicolau”, sito ai margini dell’insediamento urbano e limitrofo all’ex carcere stesso, completando l’itinerario turistico culturale che l’Amministrazione vuole realizzare mediante il collegamento tra le numerose attrattive turistiche presenti nel territorio ed il centro storico e migliorando così l’attrattività del paese in generale e dell’ospitalità turistica in particolare. D’altronde, lo stesso nuovo albergo potrà beneficiare di questa posizione paesaggisticamente rilevante, trasformandosi, anche per alcune altre sue peculiarità, in ulteriore elemento di attrazione.
Tutti questi richiami dimostrano che il territorio del Comune di Santadi necessita di una cura e un'attenzione rivolta all'
ambiente che non è possibile trascurare. Allo scopo l'Amministrazione intende acquistare un mezzo polivalente per poter garantire durante tutto l'arco dell'anno la necessaria manutenzione e tutela del territorio.
La manutenzione e cura del patrimonio ambientale sarà eseguito in economia diretta con personale dipendente del Comune di Santadi.
I macchinari che si intendono acquistare sono:
- trattrice tipo J Deere 6125M cabina aria condizionata accessori d'uso, zavorre
- Decespugliatore tipo Ferri mod. SH 610Z - Trincia frontale mt. 2,30 di lavoro tipo Ferri modello MKD
- Cippatore tipo Ferri mod.C 15
- Dissodatore idropneumatico tipo mod. MD5 - Frangon tipo Celli mod. Pioner 230 con rullo a spuntoni
- Caricatore frontale Tipi J Deere Benna terra da 2,20
Forca mordente+kit dita sopplementare
Cassoncino rimorchio tipo CRR 200 idraulico Rimorchio Tipo Bicchi mod 502 doppie sponde Rasaerba tipo J Deere mod. JX 700 prof.
Seminatrice per prati tipo mod. SMG 155
Il quadro economico del progetto risulta evidenziato nella pagina seguente
QUADRO ECONOMICO
FORNITURE
a) Acquisto trattore € 61.000,00
b) Decespugliatore € 7.500,00
c) Trincia frontale € 19.500,00
d) Cippatore € 6.250,00
e) Dissodatore idropneumatico € 6.200,00
f) Frangon € 7.200,00
g) Caricatore frontale € 10.500,00
h) Benna terra € 1.500,00
i) Forca mordente+kit dita sopplementare € 3.000,00
j) Cassoncino rimorchio idraulico € 1.135,00
k) Rimorchio doppie sponde € 6.800,00
l) Rasaerba € 20.000,00
m) Seminatrice per prati € 7.700,00
TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE € 165.335,00