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Impianti fotovoltaici sui tetti agricoli Contributo a Fondo Perduto

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Academic year: 2022

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Impianti fotovoltaici sui tetti agricoli – Contributo a Fondo Perduto

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In linea con quanto stabilito nel PNRR il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali da avvio alla misura “Parco agrisolare”, missione 2, componente 1, investimento 2.2 tramite l’erogazione di un contributo a fondo perduto per la realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici a uso produttivo del settore agricolo, zootecnico e agroindustriale.

FINALITA’

L’obiettivo è sostenere gli investimenti per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica in ambito agricolo, escludendo totalmente il consumo di suolo; ridurre gli alti consumi energetici del settore agroalimentare riqualificando le strutture produttive.

DESTINATARI

Rientrano tra i soggetti beneficiari:

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Imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria;

imprese agroindustriali, in possesso di codice ATECO appartenente alla lista che sarà successivamente emanata;

le cooperative agricole.

Sono esclusi i soggetti esonerati dalla tenuta della contabilità IVA, aventi un volume di affari annuo inferiore ad euro 7.000,00.

DOTAZIONE

Sono stati stanziati per il presente bando € 1,5 Miliardi per gli anni 2022-2026 di cui:

€ 1,2 miliardi stanziati per le aziende agricole connesse alla produzione agricola primaria;

€ 300 milioni per le altre tipologie di aziende agricole.

LINEE DI INTERVENTO

Gli interventi ammissibili all’agevolazione, da realizzare sui tetti di fabbricati strumentali all’attività agricola, zootecnica e agroindustriale, devono prevedere l’installazione di impianti fotovoltaici, con potenza di picco non inferiore a

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6 kWp e non superiore a 500 kWp.

Unitamente a tale attività, possono essere eseguiti uno o più dei seguenti interventi di riqualificazione ai fini del miglioramento dell’efficienza energetica delle strutture:

rimozione e smaltimento dell’amianto (e, se del caso, l’eternit) dai tetti, in conformità alla normativa nazionale di settore vigente: tale procedura deve essere svolta unicamente da ditte specializzate, iscritte nell’apposito registro;

è consentita la realizzazione di impianti fotovoltaici su coperture anche diverse da quelle su cui si opera la bonifica dall’amianto (e, se del caso, dall’eternit), purché’ appartenenti allo stesso fabbricato;

è ammessa l’opera di bonifica anche su superfici superiori a quelle dell’installazione di impianti fotovoltaici, purché’ appartenenti allo stesso fabbricato;

realizzazione dell’isolamento termico dei tetti: la relazione tecnica del professionista abilitato dovrà descrivere e giustificare la scelta del grado di coibentazione previsto in ragione delle specifiche destinazioni produttive del fabbricato;

realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (intercapedine d’aria): la relazione del professionista dovrà dare conto delle modalità di aereazione previste in ragione della destinazione produttiva del fabbricato; a ogni modo, il sistema di areazione dovrà essere realizzato mediante tetto ventilato e camini di evacuazione dell’aria.

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SPESE AMMISSIBILI

Sono considerate ammissibili le seguenti spese.

Per la realizzazione di impianti fotovoltaici:

1.

acquisto e posa di moduli fotovoltaici, inverter, software di gestione, ulteriori componenti di impianto;

sistemi di accumulo;

fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi;

costi di connessione alla rete;

La spesa ammissibile ha un limite massimo di:

euro 1.500,00/Kwp per l’installazione dei pannelli fotovoltaici;

ulteriori euro 1.000,00/Kwh ove siano installati anche sistemi di accumulo (max €50.000,00 spendibile per i sistemi di accumulo).

Qualora siano installate colonnine di ricarica elettrica per la mobilità sostenibile e per le macchine agricole, potrà essere riconosciuta, in aggiunta ai massimali su indicati, una spesa fino ad un limite massimo ammissibile pari a euro 1.000,00/Kw a colonnina.

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ULTERIORE VINCOLO: per le aziende agricole di produzione primaria, gli impianti fotovoltaici sono ammissibili agli aiuti unicamente se l’obiettivo è quello di soddisfare il fabbisogno energetico dell’azienda e se la loro capacità produttiva non supera il consumo medio annuo di energia elettrica dell’azienda agricola, compreso quello familiare.

Per la rimozione e smaltimento dell’amianto, ove 2.

p r e s e n t e , e l ’ e s e c u z i o n e d i i n t e r v e n t i d i realizzazione o miglioramento dell’isolamento termico e della coibentazione dei tetti e/o di realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto (intercapedine d’aria):

demolizione e ricostruzione delle coperture

fornitura e messa in opera dei materiali necessari alla realizzazione degli interventi,

La spesa ammissibile per questi interventi ha un limite di euro 700,00/Kwp.

Per tutti gli interventi innanzi elencati sono 3.

ammissibili, nei limiti massimi indicati, le spese di p r o g e t t a z i o n e , a s s e v e r a z i o n i e d a l t r e s p e s e professionali richieste dal tipo di lavori, comprese quelle relative all’elaborazione e presentazione dell’istanza, direzione lavori e collaudi, se prestate da soggetti esterni all’impresa.

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NOTA BENE: tutte le spese sono ammissibili a partire dal giorno di presentazione della domanda.

AGEVOLAZIONE

Per le aziende agricole attive nella produzione primaria e per le imprese attive nel settore della trasformazione di prodotti agricoli è previsto un finanziamento a fondo perduto pari al 40% delle spese ammissibile. L’agevolazione raggiunge il 50%

per le aziende appartenenti a Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna.

Per le aziende di trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli e le altre imprese non ricomprese nelle definizioni precedenti è previsto un finanziamento a fondo perduto pari al:

50% delle spese ammissibile per le piccole imprese;

40% delle spese ammissibili per le medie imprese;

30% delle spese ammissibili per le grandi imprese.

+ Per le aziende appartenenti a Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna è previsto un’ulteriore 15% di finanziamento.

Riferimenti

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