RSA-PI-04
Emesso Verificato Approvato
Consulenti esterni qualità Responsabile Sanitario Direzione
Matrice delle revisioni
Edizione Revisione Data Descrizione della modifica
00 01 18-mar-19 Prima emissione
Indice del documento
1. Scopo ... 2
2. Campo di applicazione ... 2
3. Definizioni e Terminologia ... 2
4. Responsabilità ... 3
5. Modalità operative ... 3
5.1. Definizione... 3
5.2. Cause ... 3
5.3. Gestione globale del paziente ... 3
5.4. Protocollo operativo ... 4
5.5. Risorse materiali ... 4
5.6. Standard di processo ... 4
5.7. Stato Critico del Paziente ... 4
5.8. Avvertenze ... 5
5.9. Complicazioni ... 5
6. Riferimenti legislativi... 5
1. Scopo
Il presente protocollo è stato inserito nel sistema allo scopo di:
v garantire l’immediata somministrazione di ossigeno al fine di normalizzare le alterazioni emogasometriche nel minor tempo possibile;
v garantire un approccio terapeutico immediato;
v migliorare la qualità della vita dei soggetti istituzionalizzati predisposti ad insufficienza respiratoria acuta della presso le strutture residenziali;
v fornire alle strutture residenziali indicazioni per la prevenzione ed il trattamento dell’insufficienza respiratoria acuta, allo scopo di uniformare i comportamenti assistenziali e terapeutici;
v fornire una guida per la gestione dell’ospite, che costituisca uno strumento formativo tale da accrescere la professionalità degli operatori e qualificare il servizio offerto;
v ottimizzare l’intervento sanitario;
v ottimizzare l’investimento delle risorse stanziate per la fornitura di dispositivi medici e di farmaci alle strutture residenziali;
v diminuire l’incidenza delle insufficienze respiratorie acute privilegiando l’aspetto della tempestività nella somministrazione della terapia;
v indicare un approccio razionale alla patologia, che valuti il soggetto nella sua globalità;
v adottare strumenti di identificazione dei soggetti a rischio;
v definire i cardini del comportamento preventivo;
v correggere comportamenti terapeutici ed assistenziali inappropriati;
v formulare un protocollo di intervento;
v responsabilizzare gli operatori nell’applicazione del protocollo;
v predisporre strumenti per la verifica dell’applicazione e della efficacia del protocollo.
2. Campo di applicazione
I contenuti del presente documento sono applicabili ai casi di trattamento dell’insufficienza respiratoria acuta del paziente in RSA.
3. Definizioni e Terminologia
DEFINIZIONI E TERMINOLOGIA
Insufficienza
respiratori Incapacità del sistema respiratorio di assicurare un adeguato scambio gassoso sotto sforzo o a riposo.
Ipossemia Diminuzione dei livelli di ossigeno nel sangue arterioso
Ipercapnia Aumento dei valori di anidride carbonica nel torrente sanguigno
ACRONIMI
T° Temperatura Corporea F.C. Frequenza cardiaca F.R. Frequenza respiratoria
E.V Endovenosa P.A Pressione arteriosa
H Ore
4. Responsabilità
La funzione sanitaria responsabile è responsabile del presente protocollo infermieristico e ne verifica l’applicazione.
5. Modalità operative
5.1. DefinizioneSi parla di insufficienza respiratoria quando la compromissione della funzione polmonare è tale da causare anossia (deficienza di ossigeno) e ipercapnia (aumento della anidride carbonica) sotto forzo o a riposo.
L’ insufficienza respiratoria può essere suddivisa in acuta e cronica.
5.2. Cause
Le cause si distinguono per l’insufficienza respiratoria acuta e quella cronica.
ACUTA
v accessi di asma bronchiale e di edema polmonare;
v polmoniti gravi;
v ostruzioni delle vie aeree;
v lesioni dei centri respiratori (cause tossiche, traumatiche, circolatorie).
CRONICA:
v bronchiti croniche;
v bronchi ectasie;
v enfisema polmonare;
v tubercolosi cronica.
5.3. Gestione globale del paziente
I punti cardine dell’approccio globale al paziente sono:
v definizione di un protocollo operativo e sua applicazione;
v effettuazione di un trattamento d’urgenza, ove possibile.
5.4. Protocollo operativo
Garantire l‘immediata somministrazione di ossigeno, se la cianosi e la dispnea non migliorano entro 30 minuti dall’intervento assistenziale, attivarsi per il trasferimento in pronto soccorso.
5.5. Risorse materiali
L’addetto all’attuazione del protocollo necessita di:
v Apparecchio per la misurazione della pressione;
v Sfigmomanometro e stetoscopio;
v Kit infusionale;
v Macchina per ossigenoterapia;
v Aspiratore;
v Sondino per aspirazione;
v Guanti in lattice;
v Catetere Foley;
v Siringhe di vario calibro;
v Pomata lubrificante;
v Fogli per il trasferimento: BMD-10 “Invio urgente in Pronto Soccorso”
5.6. Standard di processo
v Rilevare segni e sintomi;
v Posizionare il paziente al letto;
v Rilevare i parametri vitali (P.A., F.C., F.R., T.C.);
v Verificare la pervietà delle vie respiratorie, valutando la presenza di eventuali corpi estranei;
v Rimuovere eventuale protesi dentaria mobile;
v Far assumere, se il paziente è cosciente, la posizione seduta, con le mani puntate sul piano del letto, in modo da aumentare la capacità vitale del polmone per la maggior ampiezza delle escursioni respiratorie della parete toracica e del diaframma e di diminuire il ritorno venoso e quindi la congestione polmonare;
v Somministrazione ossigenoterapia utilizzando maschera nasale;
v Contattare telefonicamente il medico di base o il medico responsabile e informarlo sullo stato di salute del paziente;
v Se necessario, effettuare aspirazione dei secreti tramite sondino e invitare il paziente a tossire ed espettorare;
v Tranquillizzare il paziente e informarlo delle pratiche assistenziali che vengono messe in atto.
5.7. Stato Critico del Paziente
v Rilevare nuovamente parametri vitali;
v Incannulare una vena e mantenerla con soluzione fisiologica;
v Se entro 30 minuti la dispnea e la cianosi non sono migliorate in modo significativo, attivarsi per il trasferimento in pronto soccorso;
v Informare telefonicamente il medico responsabile o medico di base o medico di guardia in funzione della presenza in struttura (se non raggiungibile, continuare con la procedura di trasferimento);
v Compilare il foglio di trasferimento in ogni sua parte (dati anagrafici del paziente, terapia in atto, diagnosi d’ entrata, causa trasferimento e intervento assistenziale messo in atto all’ insorgere della crisi);
v Avvisare telefonicamente i parenti dell’assistito (recapiti telefonici sul frontespizio della cartella personale) dell’imminente trasferimento in pronto soccorso;
v Rilevare nuovamente i parametri vitali;
v Valutare i tempi di arrivo dei soccorsi esterni, in caso sollecitare nuovamente l’intervento, annotando l’ora della nuova chiamata;
v All’arrivo dei soccorsi esterni, fornire le informazioni necessarie sullo stato di salute dell’ospite, consegnare la documentazione compilata e annotare l’ora dell’arrivo dei soccorsi esterni e l’ ora dell’
avvenuto trasferimento.
5.8. Avvertenze
v Valutare adeguatamente la necessità di avere il medico a bordo dell’ambulanza e non pensare che la sua presenza sia scontata.
v Presentarsi con nome, cognome, qualifica e tipologia della struttura all’ operatore telefonico del 112.
5.9. Complicazioni
v Arresto cardio-respiratorio;
v Coma ipercapnico;
v Sofferenza cerebrale.
6. Riferimenti legislativi
Il presente documento fa riferimento ai seguenti documenti:
v Linee guida sull’insufficienza respiratoria della Regione Toscana.