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Alla scoperta del Palazzo Visconti parte vecchia

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Academic year: 2022

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CONCORSO “TI RACCONTO UN POSTO” FAI SCUOLA 2020/2021

Classe II A Scuola Primaria Brignano Gera d’Adda – BG Istituto Comprensivo di Spirano

Alla scoperta del Palazzo Visconti – parte vecchia

1.DESCRIZIONE LUOGO

Brignano Gera d’Adda è un piccolo paese della Bassa Bergamasca, al confine tra la Repubblica di Venezia e il Ducato di Milano. Le sue origini sono piuttosto antiche, come testimonia la chiesa di Sant’Andrea risalente all’anno 1019. La donazione del feudo da parte di Federico Barbarossa ha permesso ai Visconti di edificare un palazzo su un vecchio castello, situato dove ancora oggi c’è il resto di un ponte levatoio, la cui palazzina pare sia datata tra il 1517 e il 1523. Il palazzo fu quindi edificato nella seconda metà del 1500 a ridosso di questa palazzina, ha forma a L, un cortile quadrato, porticato e loggia. Il piano inferiore è oggi sede del municipio, mentre le sale del piano nobile e lo scalone d’onore sono rimasti a disposizione del visitatore.

Attaccato a questo primo impianto, nel 1700 fu completato un secondo grande edificio sotto le direttive dell’architetto romano Ruggeri.

Molto più esteso del primo, il Palazzo Nuovo comprende una magnifica esedra, torrette, salottini e gallerie, terrazze, cortile e un parco notevole con camminamento, giardini pensili e coffee house.

Purtroppo, questa meravigliosa villa, che qualche anno fa era ben tenuta dalla famiglia del conte Citterio, dopo alcuni passaggi di proprietà e un tentativo di recupero, si trova abbandonata e impossibile da visitare.

L’edificio è talmente imponente che non passa inosservato. Pochi paesi hanno un patrimonio artistico così importante ed è per questo motivo che è stato scelto come luogo da presentare e preservare. I bambini sono ancora molto piccoli ma basta

guardare i loro disegni per capire quanto questo luogo faccia parte del loro vissuto.

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FASI DI LAVORO

•Innanzitutto è stato individuato dai bambini il luogo da rielaborare e il palazzo, proprio per la sua

imponenza, è conosciuto da tutti. Considerate le norme di distanziamento fisico attuali, il complesso è stato presentato ai bambini attraverso racconti, mappe e fotografie. Principi e principesse nei loro castelli sono gli eroi di quelle fiabe che hanno incantato e continuano ad incantare generazioni di bambini, perciò i racconti sul palazzo hanno incuriosito i piccoli che hanno cominciato a produrre disegni liberi, inizialmente sull’edificio in sé, poi sui dettagli, come il giardino, un dipinto, statue, saloni…

•I disegni sono stati raccolti e inseriti in un grande lapbook. Tutti i bambini hanno prodotto qualcosa e dato il loro contributo. Le parti descrittive sono state inserite in relazione alle immagini.

•È stato realizzato un cartellone con immagini relativi ai due edifici da analizzare per distinguere un affresco da una foto e le differenze tra una dimora da difesa e una villa residenziale, poi ogni bambino ha realizzato un libro-castello inerente al complesso del Palazzo Visconti, parte vecchia e parte nuova.

•Una discussione collettiva ha prodotto le considerazioni finali che comprendono anche l’importanza della tutela del patrimonio culturale, partendo dal proprio territorio, e della sua difesa. I bambini hanno inoltre cominciato a capire che ogni paese ha una propria caratteristica e una propria connotazione che lo rende diverso dagli altri, proprio come gli esseri umani. Il rispetto per le diversità e l’ambiente sono due pilastri fondamentali per la crescita responsabile di ognuno nonché due principi fondamentali per una serena convivenza civile. L’appartenenza a una identità è basilare per sentirsi sicuri, socialmente attivi e integrati.

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Tra le torrette e il palazzo c’è un grande

spazio libero

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Parte descrittive scritte dai bambini nel lapbook

Alla scoperta del Palazzo Visconti di Brignano

Torre a destra: Il Palazzo Vecchio risale alla fine del 1500 e oggi è sede del Comune. Le due torrette servivano per controllare chi si avvicinava. Un grande spazio davanti al palazzo era usato dai soldati che, con i loro cavalli, dovevano difendere dai nemici i loro padroni, i Visconti.

Sotto i mascheroni: Dal cortile a pianta quadrata si può accedere al piano superiore, detto nobile, dove ci sono 6 sale, 3 grandi e tre piccole. In una di queste, chiamata Sala delle Maschere sono esposti alcuni dei 165 mascheroni, prima situati sotto le travi del tetto.

Si tratta di maschere di legno strane: alcune sono buffe, altre fanno paura, altre ancora sembrano dei mostri.

Sono state tutte quante tirate giù e restaurate per fortuna.

La pioggia e il vento le avrebbero rovinate troppo. Così invece possiamo vedere da vicino le loro incredibili espressioni.

Il portone qui a lato è l’ingresso per il piano nobile. Sul legno sono state dipinte due serie figure che non sembrano molto accoglienti, ma noi non ci scoraggiamo e apriamo il portone: uno splendido scalone ci aspetta con tutti i suoi misteri.

Attenzione! Non appoggiatevi alle pareti: questi affreschi sono unici!

Non toccate la balaustra: potrebbe rovinarsi!

Dietro il portone : Lo scalone è veramente una meraviglia! È completamente affrescato! Sui pianerottoli sono disegnati altri scaloni e il palazzo sembra ancora più grande. Un bambino gioca con un cagnolino, un uomo guarda mentre fuma la pipa, un cameriere porta una tazza con disinvoltura. Sarà tè, caffè o

cioccolata?

Nelloscalone: Ma guardate un po’ quanti personaggi si incontrano per questa scala! Oltre alle damigelle e ai damerini alle finestre, sulle pareti è rappresentato Ercole con il leone e tre figure femminili: la Nobiltà, l’Intelligenza e la Generosità.

Sul soffitto Giove, il padre degli dei, dà addirittura una corona ai Visconti, rappresentati con un biscione che sta per ingoiare un bambino.

Questi Visconti venivano rappresentati forti e astuti come Ercole, severi come le immagini sul portone, nobili, intelligenti e generosi, potenti e ricchi per vivere in una dimora così bella.

Sotto la Sala del Trono: La Sala del Trono è decorata con paesaggi, piante, colonne, personaggi, animali, compreso il bel soffitto di legno.

In un finto porticato si trovano 8 dei 12 Visconti che sono stati Signori di Milano con tanto di nomi, tra cui il terribile Bernabò.

Sembrano statue di marmo sui loro piedistalli.

O caspiterina! La scimmietta e il pappagallo, che in Italia a quel tempo nessuno aveva mai visto, sono scappati dal soffitto!

Dobbiamo aiutarli a tornare al loro posto.

Ultima pagina: Una leggenda narra che alla principessa cadde l’anello del fidanzato nel fossato e lei si buttò dal balconcino per ripescarlo.

Speriamo lo abbia trovato!

Il ponte levatoio fa parte di una fortezza più antica costruita all’inizio del 1500.

A noi piace questa “puntisèla” (ponticella in dialetto) perché ricorda i castelli delle fiabe.

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Orto e cucine per sfamare

padroni, soldati e lavoratori

del castello

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La Sala delle Maschere

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Sul portone di legno ci sono due profili maschili con aria severa:

i Visconti si presentano!

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Scimmietta e pappagallo dipinti sul soffitto di legno della Sala del Trono

Alle pareti sono raffigurati 8

dei 12 Signori di Milano

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Considerazioni finali dei bambini

“Alla scoperta del Palazzo Visconti” classe 2^A

È stata una bella esperienza fare il lavoro e costruire un libretto sul Palazzo Visconti.

È stato divertente e curioso e abbiamo imparato tanto. Il risultato ci è piaciuto molto.

Il Palazzo Visconti è così grande che si può vedere da lontano. L’interno è pieno di affreschi, non c’è neppure una parete vuota. Tutti quelli che passano davanti si meravigliano per quanto è grande questa villa e quanto spazio verde ha intorno.

Il lavoro quindi ci è piaciuto molto perché:

•abbiamo imparato tante cose nuove

•abbiamo scoperto che i palazzi sono due, uno più vecchio e uno meno vecchio

•è stato interessante conoscere un posto antico di Brignano

•abbiamo capito che il palazzo è importante perché fa parte della vita del paese e racconta la sua storia

•senza il palazzo magari Brignano non esisteva neppure

•abbiamo scoperto che il palazzo contiene stanze misteriose, dipinti particolari, e il teatrino e che c’erano tante maschere buffe e strane sulle travi del tetto.

Dobbiamo aver cura di questo luogo, cercare di non rovinarlo ma di mantenerlo bene perché anche gli altri possano vederlo, ammirarne le sue bellezze e conoscere il passato.

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