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INAUGURAZIONE DELL ANNO GIUDIZIARIO 2021

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SEZIONE GIURISDIZIONALE PER LA SARDEGNA

INAUGURAZIONE

DELL’ANNO GIUDIZIARIO 2021

PROCURATORE REGIONALE F.F.

SUSANNA LOI

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SEZIONE GIURISDIZIONALE PER LA SARDEGNA

INAUGURAZIONE ANNO GIUDIZIARIO

2021

INTERVENTO DEL PROCURATORE REGIONALE F.F.

SUSANNA LOI

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3 Ringrazio il Signor Presidente e rivolgo anche io, a titolo personale e del collega Gianpiero Madeo (che ad oggi è il mio unico collega di lavoro nell’Ufficio di Procura), un saluto e un ringraziamento a Tutti i presenti, cui porgo le scuse per l’omissione del riferimento individuale, motivata dall’esigenza di assicurare che l’odierna cerimonia, possa procedere e concludersi in tempi brevi.

La decisione condivisa di tenere pubblicamente, dopo l’interruzione dell’anno precedente, il consolidato appuntamento nel quale riferire dell’attività svolta in Sardegna dalla Corte dei conti in ognuna delle funzioni, requirenti, giudicanti e di controllo alla stessa intestate, assume, indubbiamente, una valenza significativa in termini di proiezione positiva verso un progressivo ritorno alla normalità.

Peraltro, come tutti sappiamo, a distanza di un anno dall’inizio dell’epidemia (dichiarata in data 11 marzo 2020 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come pandemia in considerazione dei livelli di diffusività e gravità raggiunti a livello globale) l’emergenza non è cessata e, al momento è stato ritenuto necessario prorogare i termini per il mantenimento delle misure atte a farvi fronte fino al 30 aprile 2021.

Il contesto che vede noi presenti qui riuniti è, pertanto, circoscritto, per la necessità di rispettare, nell’interesse collettivo, le cautele e le precauzioni richieste dal momento storico, molto difficile, che ancora stiamo vivendo e che ci ha visti catapultati in uno scenario di dolore e lutti improvvisi, ma anche di difficoltà economiche per molti e profondi cambiamenti di vita per tutti.

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4 Non posso, quindi, anche a nome di tutte le persone che lavorano nell’Ufficio, non rivolgere un pensiero a quanti combattono incessantemente per superare la terribile avversità, ma soprattutto ai tantissimi che, purtroppo, non ce l'hanno fatta.

* * * * *

L’attività della Procura nell’anno appena trascorso è stata inevitabilmente incisa dall’insorgenza dell’epidemia, sia in ragione dell’applicazione di specifiche disposizioni normative imperative, sia per la necessità di adottare imprescindibili misure organizzative atte a evitare la possibile diffusione del contagio nell’ambiente di lavoro.

Ma, pur non senza difficoltà e limitazioni, soprattutto nel periodo iniziale e fino all’estate, tale attività non si è mai arrestata completamente se non, in conformità a quanto inizialmente previsto dall’art. 4 del D.L. 8 marzo 2020 n.11 (Misure straordinarie ed urgenti per contrastare l’emergenza epidemiologica da COVID- 19 e contenere effetti negativi sullo svolgimento dell’attività giudiziaria) con riguardo alle funzioni strettamente connesse allo svolgimento di udienze già fissate e assoggettate a rinvio.

Il blocco totale delle udienze ha interessato, peraltro, i soli mesi di marzo e aprile.

Al fine di non procrastinare oltre l’erogazione dell’imprescindibile servizio della giustizia, sulla base dei previsti provvedimenti del Presidente della Sezione Giurisdizionale e recuperando, rispetto al passato, i ritardi maturati in questo campo, abbiamo sperimentato, nei mesi di maggio e

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5 giugno, il processo telematico (invero con qualche difficoltà e qualche caso di non accettazione di tale procedura da parte dei convenuti).

A partire da luglio 2020 e fino a tutt’oggi, fermo l’assolvimento e il rispetto degli obblighi imposti ai fini del contenimento della crisi epidemiologica, le udienze hanno ripreso a svolgersi “in presenza“ nell’aula, in cui anche oggi ci ritroviamo, a ciò specificatamente destinata.

Con l’impegno e l’abnegazione di tutti i soggetti coinvolti è stato anche possibile, nonostante tutto, e pur dovendo far fronte, in particolare sul versante dell’Amministrazione interessata, ad altre priorità, tenere dinanzi alle Sezioni Riunite, con la usuale requisitoria dell’ufficio di Procura, il giudizio di parificazione del Rendiconto Generale della Regione Autonoma della Sardegna relativo all’esercizio 2019.

I risultati raggiunti al termine di un anno così difficile e complicato appaiono complessivamente soddisfacenti se si ha, altresì, riguardo alla carenza, rispetto all’organico di diritto, del personale di magistratura, ulteriormente accentuatasi, nonostante l’arrivo del referendario, dott.

Gianpiero Madeo, a seguito dell’assegnazione, dopo l’estate, della titolare della funzione di vertice, Procuratore regionale dott.ssa Antonietta Bussi ad altro incarico e della cessazione, per collocamento in quiescenza, del V.P.G.

dott. Mauro Murtas. Inoltre, il 31/12/2020 hanno avuto termine le applicazioni aggiuntive dei colleghi V.P.G. dott. Gaetano Berretta e S.P.G. dott.

Andrea Mazzieri.

Il 2021 ha visto l’ufficio, ancora privo, peraltro, della figura del

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6 Procuratore regionale titolare, avviare la propria attività, con due soli magistrati.

Il già gravissimo grado di scopertura raggiunto è destinato, peraltro, ad approdare ad una soglia impensata a seguito della formalizzazione dell’assegnazione della sottoscritta alla Sezione Regionale del Controllo per la Regione Sardegna a far data dal 1° aprile p.v.

È evidente la necessità che la Procura regionale per la Sardegna possa contare sulla completa copertura della pianta organica per la quale, tra l’altro, è stato recentemente proposto l’aumento, rispetto al passato, di una unità, con la previsione di sei magistrati più il Procuratore.

Altrimenti non solo non potrebbero essere assicurati gli standard, anche qualitativi, che, si ritiene di poter affermare, la stessa ha sempre raggiunto ma sarebbe oltremisura problematico garantire un minimo di funzionalità.

Per non parlare di quanto sarebbe difficile corrispondere, nel modo dovuto, all’assolvimento, nell’ambito delle funzioni di competenza, dell’impegno elevato a imperativo categorico dal Procuratore Generale in occasione della inaugurazione dell’anno giudiziario: far sì che la fase della ripresa dall’attuale emergenza, che vedrà impegnate ingenti risorse pubbliche, avvenga in maniera che non un euro dovrà essere sprecato; non un euro dovrà finire nelle tasche dei profittatori, dei disonesti, dei criminali.

Auspico, pertanto, che il Consiglio di Presidenza adotti urgentemente i provvedimenti di competenza che permettano alla Procura per la Sardegna di continuare a costituire, come è accaduto finora, un solido presidio territoriale

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7 per la lotta a tutte le molteplici forme in cui si concretizza, a tutti i livelli, la mala gestio delle risorse collettive e soddisfare le aspettative di giustizia che, pure in questo ambito, appaiono ampiamente avvertite. Come, peraltro, dimostrato dalle segnalazioni pervenute numerose anche nel 2020, da parte di cittadini ma, altresì, amministratori e operatori pubblici, che credono e contano in un sistema di tutela e cura del bene comune ispirato ai ben noti principi costituzionali dettati in materia, e confidano nell’azione di contrasto alla cattiva amministrazione istituzionalmente intestata alla Procura della Corte dei conti.

Anche e proprio per questo non può non concordarsi, ancora una volta, con le riflessioni fatte e le preoccupazioni espresse dal Procuratore Generale in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario in ordine all’emanazione di norme che incidono sulla concreta esplicazione delle funzioni del PM contabile.

Il riferimento è all’art. 21 del D.L. n. 76/ 2020 (recante “Misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale” convertito, con modificazioni dalla Legge 11 settembre 2020 n. 120) rubricato “Responsabilità erariale“ che, al comma 1, dispone: “all’articolo 1, comma 1 della legge 14 gennaio 1994 n. 20, dopo il primo periodo è inserito il seguente: La prova del dolo richiede la dimostrazione della volontà dell’evento dannoso”; e, al comma 2, prevede: “ Limitatamente ai fatti commessi dalla data di entrata in vigore del presente decreto e fino al 31 dicembre 2021, la responsabilità dei soggetti sottoposti alla giurisdizione della Corte dei conti in materia di contabilità pubblica per l’azione di responsabilità di cui all’art. 1 della legge 14 gennaio 1994 n. 20 , è limitata ai casi in cui la produzione del danno conseguente

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8 alla condotta del soggetto agente è da lui dolosamente voluta. La limitazione di responsabilità prevista dal primo periodo non si applica per i danni cagionati da omissione o inerzia del soggetto agente”.

Il futuro, forse anche abbastanza prossimo, rivelerà se con la disposta attenuazione della responsabilità erariale, dichiaratamente adottata allo scopo di assicurare, a funzionari e incaricati di pubblici servizi, un contesto operativo improntato a logiche di maggiore speditezza ed efficienza, si conseguiranno gli obiettivi prefigurati o se, viceversa, non sia stata, in tal modo, determinata un’area d’immunità per condotte e procedure tendenzialmente a rischio per la legalità, con conseguente compromissione di quest’ultima e senza il perseguimento degli effetti auspicati.

L’applicazione della norma, peraltro, è stata già richiesta in giudizi celebratisi, successivamente alla sua entrata in vigore, nanti questa Sezione Giurisdizionale che però, conformemente, peraltro, a quanto deciso anche in altre sedi, l’ha negata, ai sensi e per gli effetti dell’art. 11 delle disposizioni preliminari del codice civile, in ragione del carattere sostanziale della stessa e vertendo i giudizi in argomento su rapporti sorti antecedentemente.

* * * * *

Passando all’esposizione dell’attività svolta dalla Procura nel 2020 mi limiterò alle notazioni e ai dati ritenuti più significativi.

I procedimenti definiti sono stati pari a 1592 a fronte di 797 nuovi fascicoli istruttori aperti nello stesso arco temporale.

Sono stati emessi 62 atti introduttivi di giudizi per complessivi

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€ 33.578.633,38 e notificati 53 inviti a dedurre per un totale di € 7.317.633,38.

Con riguardo ai primi rilevano le citazioni emesse (n. 35) nei confronti di Consiglieri regionali, ai quali è stato imputato di avere illecitamente utilizzato i fondi erogati per il funzionamento del gruppo consiliare di appartenenza, per cui non è stata rinvenuta alcuna documentazione idonea a dimostrare non solamente le finalità ordinamentali cui i contributi potevano essere indirizzati, ma finanche la loro stessa destinazione.

L’ importo azionato è stato pari a € 7.387.875,19.

Le condanne pronunciate dalla Sezione Giurisdizionale nella materia, sono state complessivamente 20 riguardanti, prevalentemente (n. 19), procedimenti avviati nell’anno precedente, mentre in questo primo scorcio del 2021 sono stati già definiti, con affermazione della responsabilità dei soggetti convenuti, tre dei giudizi incardinati nel 2020.

È stata ancora chiamata in giudizio la Segretaria amministrativa di alcuni dipartimenti di una università la quale, abusando della propria funzione, ha intestato a sé medesima ed incassato un elevatissimo numero di mandati di pagamento appropriandosi, nel corso degli anni, di somme di denaro (oltre 172.000 euro) dell’Ente di appartenenza. Contestualmente all’invito a dedurre, è stata depositata istanza di sequestro conservativo dei beni immobili e dei crediti vantati dalla convenuta, autorizzato dal Presidente della Sezione e confermato, con ordinanza n. 24/2020. Con la sentenza n.

16/2021 la Sezione ha riconosciuto fondate le prospettazioni della Procura condannando la convenuta al ristoro pressoché integrale del danno.

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10 Analoghe contestazioni sono state mosse alla Presidente di una Scuola Civica di musica per essersi autoliquidata, indebitamente, compensi a titolo di servizi amministrativi e rimborso spese per ristorazione e viaggi per un totale di 34.221,18 euro.

È stato citato un dipendente di un Ministero per l’indebita fruizione di permessi retribuiti per carica elettiva previsti dall’art. 79 del D.lgs. n.267/2000.

Dalle indagini svolte, infatti, è emerso che in un numero rilevante di casi tali permessi erano stati utilizzati in assenza dei presupposti previsti dalla normativa, con conseguente causazione di un danno all’amministrazione di appartenenza per gli esborsi effettuati. Il giudizio è stato definito con sentenza di condanna n. 299/2020.

In relazione all’indebita percezione di somme a titolo di trattamento stipendiale in difetto delle corrispondenti prestazioni lavorative, è stata esercitata l’azione nei confronti di alcuni dipendenti pubblici che si sono assentati ingiustificatamente dal posto di lavoro omettendo consapevolmente e volontariamente l’utilizzo del badge. In casi di tal fatta, unitamente al danno patrimoniale diretto derivante dalla violazione del rapporto sinallagmatico, è stato contestato anche il danno all’immagine, ai sensi dell’art. 55 quinquies, comma 2, del D.lgs. n. 165/2001, a cagione del risalto mediatico delle vicende e della conseguente lesione del prestigio dell’amministrazione in termini di minore affidamento, da parte della collettività, sulla credibilità ed efficienza della stessa.

Per effetto della intervenuta sentenza della Corte Costituzionale

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11 n.61/2020, di incostituzionalità, per eccesso di delega, dell’art. 55 quater, comma 3 quater, secondo, terzo e quarto periodo, del richiamato D.lgs. n.

165/2001, che ha coinvolto la quantificazione, ivi prevista, del relativo ristoro, è stata chiesta (e ottenuta) a tale titolo, una somma pari al doppio del danno diretto cagionato, potendo ritenersi utilizzabile, come criterio equitativo, la misura fissata dall’art. 1, comma sexies della legge n. 20/1994.

Sono state promosse diverse azioni per i pregiudizi connessi all’esercizio di attività lavorativa esterna non autorizzata, da parte di dipendenti pubblici.

Un docente universitario è stato chiamato a rispondere del danno relativo all’omesso versamento all’ente di appartenenza delle somme percepite per l’incarico di componente del Consiglio di amministrazione di un Istituto Bancario, in violazione dell’art. 57, comma 7, del D.lgs. 265/2001.

Analoghe fattispecie hanno riguardato un dipendente di un Ministero che ha esercitato attività extraistituzionali a favore di due società private e un docente che ha svolto l’incarico di Collaboratore dilettantistico per una Società sportiva. In entrambi i casi gli interessati hanno omesso la comunicazione all’amministrazione al fine di ottenere la prescritta autorizzazione allo svolgimento dell’attività.

Numerose sono state le fattispecie di responsabilità a carico di soggetti privati, connesse all’indebita acquisizione di contributi pubblici in diversi settori di attività, erogati in forza di leggi statali e regionali, sulle cui criticità si è in passato ampiamente riferito.

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12 È stata emessa citazione nei confronti dei componenti del consiglio di amministrazione di una società privata per il pregiudizio erariale prodotto al patrimonio della G.S.E. Gestore Servizi Energetici S.p.a., avente capitale azionario di proprietà al 100% del Ministero dell’Economia e delle Finanze. La vicenda ha avuto a oggetto le attività fraudolente a mezzo delle quali la società ha potuto, indebitamente, beneficiare di cospicui finanziamenti pubblici, per la realizzazione di una impresa agricola strutturata in serre con sovrastanti pannelli fotovoltaici. È stato, invero, accertato che lo scopo della società destinataria dei contributi non era la produzione agricola bensì l’accesso al mercato delle energie alternative ed ottenere sia i finanziamenti previsti dagli specifici bandi sia il diritto di vendere, a tariffa agevolata, l’energia solare alla stessa società pubblica Gestore Servizi Energetici S.p.a.

Nel medesimo settore e per analoga fattispecie, a seguito di giudizio attivato nel 2019, nell’anno è intervenuta la sentenza di condanna (n.

280/2020) per l’importo di € 6.147.946,58.

Una società privata è stata chiamata a rispondere del danno derivato dall’illecita percezione di contributi pubblici, a valere sui fondi PIA, concessi per la realizzazione di una nuova unità per la produzione di prodotti di carpenteria. Le indagini svolte hanno accertato che il beneficio è stato ottenuto mediante l’utilizzo di fatture fiscali, documenti bancari e rendiconti di spesa artefatti e/o contraffatti.

È stata, ancora, emessa citazione nei confronti di una società fondata per la realizzazione di un impianto industriale dedicato alla produzione di

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13 imballaggi in materiale plastico termoretraibile. Il finanziamento a tasso agevolato era finalizzato alla costituzione di una cooperativa composta in maniera prevalente da lavoratori provenienti da aziende in crisi. Il danno è stato calcolato in base al differenziale tra il tasso agevolato degli interessi ottenuto dalla società e quello applicato ai correnti tassi di mercato.

Con riguardo a fattispecie per le quali è intervenuta pronuncia della Sezione Giurisdizionale segnalo la sentenza (n. 279/2020) concernente il finanziamento a valere sui fondi POR Sardegna per l’acquisto di una imbarcazione a vela per attività di noleggio e scuola vela, nell’ambito dei progetti di valorizzazione delle risorse naturali di cui alla rete “Natura 2000”, in particolare nell’area marina protetta Parco della Maddalena. Il collegio ha riconosciuto la fondatezza della domanda risarcitoria avanzata dalla Procura in ragione del fatto che a fronte del contributo concesso non è stata realizzata in concreto alcuna significativa attività di impresa e l’imbarcazione è stata invece utilizzata per finalità private di tipo turistico ricreativo e competizioni veliche. La condanna, per l’intero importo azionato, è stata pari a 103.875,00 euro.

Nel settore dei lavori pubblici sono state emesse sentenze di condanna concernenti:

- il danno corrispondente alla mancata, parziale o difforme esecuzione dell’appalto avente ad oggetto la sostituzione degli infissi esterni di una struttura ospedaliera al fine di adeguarli alla normativa sulla sicurezza e sul contenimento dei consumi energetici (sentenza n. 85/2020); la Sezione ha riconosciuto la responsabilità del Direttore dei lavori e anche progettista

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14 dell’opera appaltata - sia per errori progettuali, sia per aver omesso di verificare puntualmente le lavorazioni e somministrazioni eseguite dall’impresa – in concorso con il RUP e con il Collaudatore;

- il danno ascritto al responsabile del Servizio tecnico di un comune per la mancata realizzazione di un impianto sportivo rimasto allo stato grezzo e quindi totalmente inservibile, e che ha inoltre determinato la necessità di ulteriori oneri per la messa in sicurezza dell’opera (sentenza 243/2020).

Nel 2020 non sono stati depositati atti d’appello.

Il dato trova la sua spiegazione nella conferma, anche per l’anno esaminato, di un rapporto positivo, (superiore in termini percentuali al 90%), tra giudizi di responsabilità incardinati e sentenze di condanna intervenute.

A riprova, mi piace sottolineare, di un esercizio ponderato e rigoroso, da parte del pubblico ministero erariale, delle proprie funzioni, improntato al rispetto dei principi di neutralità e indipendenza e che sottopone i fatti indagati alla decisione del giudice solo dopo averli vagliati con obiettività ed equilibrio.

È proseguita la vigilanza sull’esecuzione delle decisioni di condanna, ai sensi e per gli effetti di cui agli artt. 212-216 del codice di Giustizia contabile, sia con il monitoraggio sullo stato delle riscossioni, ma anche attraverso sollecitazioni alle amministrazioni inerti, o in ritardo, rispetto agli adempimenti sulle stesse incombenti in materia. E’, stato, inoltre, dato puntuale riscontro alle pervenute istanze di supporto finalizzato al tempestivo e corretto svolgimento dell’azione di recupero in via amministrativa o giurisdizionale.

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L’attività descritta è stata resa possibile oltre che per le competenze professionali profuse e l’impegno garantito dai Colleghi, che ho già ricordato, anche grazie al supporto assicurato da tutti i funzionari e collaboratori che non sono mai venuti meno al loro dovere nonostante le particolari difficoltà, legate alla necessità di riorganizzare rapidamente lo svolgimento dei propri compiti con le modalità imposte dalla situazione emergenziale, e la progressiva riduzione della relativa dotazione organica.

A tutti va il più sentito apprezzamento per il lavoro svolto e per il notevole senso di responsabilità dimostrato nella contingenza.

Un particolare ringraziamento rivolgo alla dott.ssa Ornella Angioi, che è stata recentemente chiamata ad assolvere altre funzioni, per la capacità, la professionalità e la dedizione di cui ha dato prova, nella collaborazione all’organizzazione e gestione dell’Ufficio, non solo nell’anno, complicatissimo sotto questo profilo, appena trascorso, ma in tutti quelli precedenti in cui ha ricoperto il ruolo di Direttore della Segreteria.

Mentre rinnovo al Presidente dott.ssa Donata Cabras i migliori auguri per l’incarico attribuito, desidero, altresì, rivolgere un saluto al Presidente dott.ssa Angela Silveri, che lo ha, invece, appena lasciato, e formulare parole di massima considerazione e stima a Lei e ai Colleghi della Sezione Giurisdizionale per l’indiscusso equilibrio e il rigoroso rispetto dei valori fondamentali della giustizia sempre trasfusi nella trattazione dei casi portati alla loro cognizione.

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16 Sentimenti di uguale natura desidero esprimere ai Colleghi tutti della Sezione del Controllo, presieduta fino al cambio di assegnazione dalla dott.ssa Cabras, con i quali è stato possibile proseguire, pur nella separatezza delle funzioni, nell’intrapreso percorso di proficua e leale collaborazione nelle attività di comune interesse a garanzia della corretta gestione degli interessi della comunità locale.

Mi sia, inoltre, consentito far giungere un saluto e formulare i più sentiti auguri di buon lavoro al Presidente dott. Antonio Contu che, a breve, assumerà la funzione di vertice della predetta Sezione.

Per quanto numericamente ridotte a cagione degli effetti provocati dalla pandemia, non sono venute meno, anche in virtù di formali consolidati accordi, quali, per quella ordinaria, il Protocollo d’intesa con le Procure del distretto giudiziario, le occasioni di raccordo con le altre Magistrature, alle quali, pertanto, indirizzo ogni sentito ringraziamento.

Analoghi sentimenti di gratitudine esprimo al Generale Comandante Regionale della Guardia di Finanza, al Generale Comandante Provinciale di Cagliari e a tutti i Comandanti Provinciali, al Comandante del Nucleo di Polizia Tributaria di Cagliari, ai Comandanti degli altri Nuclei, agli Ufficiali e ai Sottufficiali tutti.

I necessari adattamenti alle contingenze della situazione emergenziale hanno, inevitabilmente avuto ripercussioni sulle modalità con le quali ciò avviene nell’ordinario ma, anche nel 2020, la Guardia di Finanza non ha fatto mancare il prezioso, imprescindibile e altamente professionale supporto alle esigenze investigative di questo Pubblico Ministero, continuando, altresì, a

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17 costituire un’importante fonte specifica di conoscenza di fatti rilevanti sul piano erariale.

Nell’anno trascorso, in attuazione di interlocuzioni avviate in passato, e dirette ad intraprendere, alla luce del nuovo quadro normativo, un percorso condiviso verso l’intensificazione delle attività di indagine coinvolgenti anche l’Arma dei Carabinieri, è stato possibile tenere, presso il Comando della Legione Carabinieri Sardegna, una giornata di approfondimento in materia di responsabilità erariale, alla quale, anche con collegamenti telematici, resi vieppiù necessari dall’esigenza di rispettare il distanziamento sociale, hanno partecipato, tra gli altri, i Comandanti Provinciali e dei Nuclei Speciali.

L’evento, organizzato con il Generale Truglio, attualmente destinato ad altro incarico ma che spero possa essere raggiunto, oltre che dai saluti, dai più sentiti ringraziamenti per averlo fortemente voluto, ha registrato l’interesse dei partecipanti.

Auspico, pertanto, che l’esperienza possa essere ripetuta in sintonia, peraltro, con quanto prefigurato, in proposito, con il Generale Comandante Gargaro, che fin dal momento del Suo arrivo in Sardegna ha confermato l’impegno a voler continuare a corrispondere, con i militari dell’Arma, alle istanze di questa Procura nell’azione di contrasto allo sperpero di risorse pubbliche.

Esprimo riconoscenza e apprezzamento al Questore di Cagliari e alla Polizia di Stato per il lavoro svolto per far fronte alle incombenze oltremodo gravose che sono stati chiamati a sostenere per fronteggiare la situazione

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18 emergenziale.

Massima è poi la considerazione che desidero manifestare all’Avvocatura tutta, oggi rappresentata dal Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Cagliari, per la incontestata professionalità profusa nella difesa delle ragioni dei convenuti ma nel pieno rispetto della contrapposizione delle posizioni processuali.

Devo dare atto, inoltre, che gli organi di informazione che svolgono un ruolo di utile divulgazione anche ai fini dell’attività della Procura, hanno reso possibile, anche nello scorso anno, con la diffusione di notizie relative a vicende di danno erariale l’avvio di diverse indagini perfino di un certo spessore.

Infine, ringrazio, contraccambiando a nome di tutta la Procura, il Consiglio di Presidenza e l’Associazione Magistrati della Corte dei conti per gli auguri di buon lavoro affidati, per l’anno 2021, non, come di consuetudine, a un rappresentante designato, bensì alle note di cui ha dato lettura il Presidente.

Purtroppo, come ho detto all’inizio, nonostante le misure messe in campo per eliminarla, la gravissima minaccia che ha, in vario modo e pesantemente, sconvolto la vita di tutti è ancora incombente e ci chiama a comportamenti responsabili, anche modificativi di consolidate prassi e consuetudini.

Concludo, pertanto, formulando l’auspicio di un quanto più possibile rapido superamento di questa difficilissima fase e di una ancora più rapida

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19 ripresa: le risorse sembrano non mancare, ma l’epocale imperdibile obiettivo al quale sono destinate potrà essere conseguito solo attraverso un impiego improntato al rispetto, oltre che dell’efficienza, dei principi di legalità e giustizia, mettendo al centro i diritti della persona e gli interessi della collettività.

Ringrazio per l’attenzione e

CHIEDO

al Signor Presidente di volere, in nome del Popolo italiano, dichiarare aperto l’anno giudiziario 2021 della Corte dei conti, Sezione Giurisdizionale per la Sardegna.

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