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Incentivi all’impegno

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Academic year: 2021

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(1)

Incentivi

all’impegno

(2)

Incentivi

all’impegno

(3)

Incentivi all’impegno

Valutazione della prestazione Deve essere

a) valida;

b) attendibile;

c) accettabile

Può seguire un approccio per:

a) Attributi e comportamenti (input) b) Risultati (output)

c) Comparativa oppure individuale d) Quantità

e) Qualità

(4)

Incentivi all’impegno

Problema Asimmetria informativo post-

contrattuale, azzardo

morale: contratti espliciti o contratti impliciti. Oltre al/i vincolo/i di partecipazione c’è il vincolo di compatibilità

deli incentivi

(5)

Contratti espliciti

• I contratti completi o espliciti specificano precisamente tutto in modo chiaro in

genere per iscritto;

• Ogni contraente deve essere in grado di prevedere e descrivere tutte le

contingenze che potrebbero emergere nel corso della relazione contrattuale;

• Deve essere possibile una valutazione

oggettiva dell’esecuzione del contratto.

(6)

Contratti impliciti

• Ne’ Output ne’ input misurabili in modo oggettivo:

Salari di efficienza;

Bonus deciso soggettivamente dal principale;

Anzianità di servizio;

Tornei.

(7)

Contratti espliciti

Input based: sulla base dell’impegno

profuso, se osservabile e misurabile in modo oggettivo, o in genere in

base al tempo impiegato;

Output based: se output misurabile in modo oggettivo;

Remunerazione basata sull’input o output di gruppo (team)

Multitasking (output based)

(8)

Contratti espliciti: input based

Retribuzione fissa per unità di impegno (in genere tempo)

(in realtà questo contratto non crea incentivi espliciti, ma come vedremo solo implicito ricollegandosi al

contratto di anzianità)

w=s (dove s è una retribuzione fissa per ogni unità di impegno - tempo) Input- or time based pay:

Annual, monthly weekly or hourly wage.

(9)

Contratti espliciti: input- based

Vantaggi:

Riduce i costi, quando è costoso misurare l’output;

Non privilegia la quantità…. Non si sa per la qualità, forse si;

(per il lavoratore) Riduce il rischio

legato all’output.

(10)

Contratti espliciti: input- based

Svantaggi:

Chi è pagato a tempo, è indifferente se privilegiare quantità o qualità;

Costoso per il monitoraggio;

Spesso solo un metodo residuale, quando non si possono utilizzare altri metodi di

incentivazione;

Non è efficace: quando i salari sono fissi

indipendentemente dalla quantità prodotta,

la scelta ottimale dell’agente è quella di un

impegno pari a zero.

(11)

Contratti espliciti: output based

Output based: Output misurabile in modo oggettivo ma che potrebbe anche non dipendere solo

dall’impegno dell’agente, ma potrebbe anche essere influenzato da fattori aleatori.

Output - based pay:

1. Cottimo fisso/prendere o lasciare (perfetta informazione);

2. Cottimo proporzionale (piece-rate pay), provvigioni (straight commmission)

partecipazione agli utili (stock options);

3. Residual claiment (agente neutrale al rischio);

4. Contratto di agenzia (agente avverso al rischio).

(12)

Contratti espliciti: output- based

Vantaggi:

Incentiva i buoni lavoratori a rimanere, mentre incentiva i cattivi lavoratori ad andare via (selfselection, sorting, screening workers);

Incentiva i lavoratori a mettere

maggior impegno e produrre di più

(vincolo di incentivazione).

(13)

Contratti espliciti: output - based

Svantaggi:

Privilegia la quantità;

Problema dell’aleatorietà dei risultati e risk aversion dei lavoratori;

E’ costoso, se la misurabilità

dell’output è costosa.

(14)

Contratti espliciti: Output based

IPOTESI: output osservabile e misurabile

oggettivamente o anche detto verificabile. Es:

agricoltura e nel caso di venditori (agenti di commercio, rappresentanti, etc.)

PROBLEMI DA RISOLVERE:

Massimizzare il profitto d’impresa e utilità del

lavoratore, in modo tale da trovare quel livello di produzione e sforzo che massimizza

entrambi(il dipendente si deve comportare come se fosse l’imprenditore)

COSA BISOGNA SAPERE:

1) Produttività, Ricavi;

2) Costi anche dell’impegno;

3) Outside options.

(15)

Contratti espliciti: output based

1. Cottimo fisso/Prendere o lasciare, con informazione perfetta;

2. Cottimo proporzionale (piece-rate pay), provvigioni (straight commmission) partecipazione agli utili (stock options);

3. Residual claiment (agente neutrale al rischio);

4. Contratto di agenzia (agente avverso al rischio);

Tutte queste politiche retributive si basano su uno stesso modello : 1) w*=s* if y=ymin*

2, 3 e 4) w= s + by

2) Cottimo proporzionale: w= s+ by con 0<b<1; s>=0 3) Residual Claiment: s<0 s=-F mentre b=1 : w= -F +y 4) Contratto di agenzia: come il cottimo ma con s

necessariamente >0 in quanto viene applicato nel caso in cui l’agente sia avverso al rischio e quindi vi è un fisso ed un variabile. Il bonus in proporzione all’output “b” va determinato tenendo conto dell’avversione al rischio;

Lo stesso per le provvigioni o la partecipazione agli utili, lo schema è una parte fissa ed una parte variabile in

proporzione all’output.

(16)

Nota bene: per y si intendono il valore

monetario delle entrate effettive al netto dei costi delle

materie prime o prodotti intermedi

Contratti espliciti: output based

COSA BISOGNA SAPERE:

1) Produttività, Ricavi

Es: y= e (senza incertezza);

 produttività marginale dell’impegno e= impegno

Quindi in realtà la produzione dipende solo dall’impegno, y= e

2) Costo dell’impegno (diretti ed indiretti) Es: C= (g/2)e

2

o anche solo C=e

2

o semplicemente C=e;

3) Outside option u (opportunità alternative)

(Il punto fondamentale è fare in modo che l’agente fornisca

quell’impegno che permette di ottenere il massimo profitto

dell’impresa in cui lavora e contemporaneamente farsi’ che

l’agente massimizzi la sua utilità; senza dimenticare poi il

vincolo di partecipazione).

(17)

Contratti espliciti: output based (cottimo fisso) (informazione perfetta, anche input based se è

l’input perfettamente osservabile)

w*=s* if y=ymin*

Obiettivo per il principale:

Max Profitto  = y - w;

Obiettivo per l’agente:

Max Utilità U (w,e) = w – C(e)

e quindi c’è un vincolo di partecipazione:

w u + C(e)

Oppure se u (outside option) =0 almeno w C(e)

Es: C(e)= (g/2)e

2

o anche solo C=e

2

o semplicemente C=e;

Nota bene: nel cottimo fisso, il datore fissa il livello minimo di produzione che richiede per pagare la prestazione e quindi fissa indirettamente l’impegno che il lavoratore deve fornire, quindi l’impegno e la produzione li fissa il datore di lavoro no li sceglie il lavoratore)

(18)

Contratti espliciti: output based (cottimo fisso) (informazione perfetta, anche input based se è

l’input perfettamente osservabile)

Max = e - w c.v. w u + (g/2)e

2

= e - u - (g/2)e

2

d /de =  – ge=0 e*= /g

Da cui Y* = 

2

/g

w* = u + (

2

/2g)

La soluzione è quindi come di consueto:

Incremento marginale di produzione, derivante dall’impegno  =

Incremento marginale di costo, derivante dall’impegno ge cioè d /de =

 – ge=0

In informazione perfetta l’impresa può quindi stipulare un contratto con il lavoratore in cui si richiede che la produzione sia pari a

ymin*=

2

/g (nell’esempio suddetto) E SI DIMOSTRA CHE LE SOLUZIONI SONO EFFICIENTI, P. 120 DEPAOLA-SCOPPA

e solo in tal caso corrispondere un salario pari a w*=u + (

2

/2g)

(nell’esempio suddetto); (quindi abbiamo salario fisso condizionato

ad una produzione fissa o minima [w*, ymin*] che massimizza il

profitto)

(19)

Contratti espliciti: output-based (cottimo

proporzionale) (impegno non osservabile, output in condizione di incertezza, agente neutrale al rischio)

Invece, nel cottimo proporzionale: IL DATORE NON FISSA UN LIVELLO DI PRODUZIONE E QUINDI DI SALARIO ottimale, MA UNA PERCENTUALE, una provvigione «b» ottimale ed un fisso ottimale «s» w= s + by ; s0

Inoltre y= e +  quindi non vi è certezza, il risultato produttivo è aleatorio seppur osservabile e

oggettivamente misurabile!

L’impegno lo sceglie il lavoratore ed anche la

produzione da realizzare

(20)

Contratti espliciti: output-based (cottimo

proporzionale) (impegno non osservabile, output in condizione di incertezza, agente neutrale al rischio)

Primo step: Max utilità del lavoratore e quindi

realizzare o rispettare il vincolo di compatibilità degli incentivi (utilità che ottiene impegnandosi è maggiore, o massima, rispetto all’utilità che otterrebbe non

impegnandosi) :

Max Utilità U = w – c(e) w= s + by ; s0

y= e

c(e)=(g/2)e

2

Sostituendo nella funzione di Utilità:

Max Utilità U = s + be – (g/2)e

2

d U/de = b – ge=0

b = ge e*= b/g

Il beneficio marginale per il lavoratore, derivante

dall’impegno=(deve essere uguale) al costo marginale di

costo, derivante dall’impegno. Se l’impegno aumenta,

aumenta sia il beneficio che il costo.

(21)

Contratti espliciti: output-based (cottimo

proporzionale) (impegno non osservabile, output in condizione di incertezza, agente neutrale al rischio)

Secondo step: rispettare il vincolo di partecipazione:

s + by  u + (g/2)e

2

s + be  u + (g/2)e

2

s  u + (g/2)e

2

- be

(22)

Contratti espliciti: output-based (cottimo

proporzionale) (impegno non osservabile, output in condizione di incertezza, agente neutrale al rischio)

Terzo step: Max profitto = y-w : Max profitto = y-s - by

Ricordiamo sempre che y= e + , ma dato che assumiamo che sia il principale che l’agente siano neutrali al rischio possiamo anche

considerare il problema come non aleatorio Quindi

Max profitto = e -s - b e [1]

c.v. di compatibilità degli incentivi:

e*= b/g [2]

c.v. di partecipazione:

s  u + (g/2)e

2

- b e

s = u + (g/2)e

2

- b e [3]

(23)

Contratti espliciti: output-based (cottimo

proporzionale) (impegno non osservabile, output in condizione di incertezza, agente neutrale al rischio)

Terzo step: Max profitto = y-w : Max profitto = e -s - b e [1]

c.v. di compatibilità degli incentivi:

e*= b/g [2]

c.v. di partecipazione:

s = u + (g/2)e

2

- b e [3]

Sostituendo nella [1], sia la [2] che la [3]

E massimizzando il profitto si ottiene:…….

(24)

Contratti espliciti: output-based (cottimo

proporzionale) (impegno non osservabile, output in condizione di incertezza, agente neutrale al rischio) Sostituendo la [3] nella [1] avremo:

= e - u - (g/2)e

2

+ be - be

Semplificando e sostituendo anche la [2]

e*= b/g [2]

Avremo:

=  (b/g)- u - (g/2)( b/g)

2

massimizzando e quindi derivando rispetto a “b”

d/db= 

2

/g - b

2

/g=0

b*=1 [4]

e sostituendo nella [3] sia la [2] che la [4]

s* = u + (g/2)e

2

- be [3]

s* = u - (

2

)/2g [5]

(25)

Contratti espliciti: output-based (cottimo

proporzionale) (impegno non osservabile, output in condizione di incertezza, agente neutrale al rischio) E massimizzando il profitto si ottiene:…….

b*=1 [4]

s* = u - (

2

)/2g [5]

Risultato IMPORTANTE: L’IMPEGNO SARA’ MASSIMO CON b*=1, CIOE’ QUANDO TUTTO IL VALORE DELLA PRODUZIONE VIENE ATTRIBUITO ALL’AGENTE.

PERO’ IN QUESTO CASO IL FISSO «S» è NEGATIVO, COME NEL FRANCHISING O RESIDUAL CLAIMENT,

CHE QUINDI SI CONFERMA IL CONTRATTO OTTIMALE IN CASO DI AGENTE NEUTRALE AL RISCHIO.

QUANDO PAGAMENTI NEGATIVI NON SONO

AMMESSI, LA SOLUZIONE OTTIMALE NON IMPLICA IL MASSIMO IMPEGNO E L’IMPRESA SCEGLIE UN

LIVELLO DI b, 0<b<1.

(26)

Contratti espliciti: output- based – residual claiment

Il contratto è del tipo w= -F+by con b=1 Quindi w= -F+y

Problema del principale:

Max profitto = y-w;

Max profitto = y-y +F;

Max profitto = F;

Problema per l’agente:

Max Utilità U = w – c(e) Max Utilità U = y - F – c(e)

Vediamo che in realtà l’agente effettuando un pagamento anticipato pari a F compra il suo lavoro, diviene come una sorta di imprenditore e quindi max l’utilità e al tempo stesso max il profitto.

Si è dimostrato che la soluzione è efficiente nel senso che

nessuna delle parti può stare meglio senza peggiorare la

condizione dell’altra.

(27)

Contratti espliciti: output- based – residual claiment

Soluzione max utilità:

Max Utilità U = w – c(e)

Max Utilità U = (y – F) – c(e) Max Utilità U = (e – F) – (g/2)e2 d U/de =  – ge=0

e*= /g

Incremento marginale del guadagno per il lavoratore (in questo caso, incremento marginale di produzione) derivante dall’impegno=

Incremento marginale di costo, derivante dall’impegno (

 = ge)

Con il vincolo di partecipazione:

w – C(e) u w  u + C(e)

y-F  u + C(e) Fy-C(e)- u Oppure almeno

y-F  C(e) Fy-C(e) Oppure almeno

y-F 0 Fy

(28)

Contratti espliciti: contratto di agenzia

Il contratto è del tipo w= s+b[y(e)+]

Se la produzione è soggetta a fluttuazioni aleatorie, se il lavoratore è avverso al rischio e se una remunerazione input or time – based non può essere applicata dato che il tempo dedicato al lavoro non è una buona proxy dell’effort immesso nell’attività lavorativa, allora si può

stipulare un contratto di agenzia

(29)

Contratti espliciti: contratto di agenzia

Il contratto è del tipo w= s+b[y(e)+]

s= fisso e serve a rispettare il vincolo di partecipazione

0<b<1= incentivo e serve a rispettare il vincolo di incentivazione o compatibilità degli

incentivi. Ovvero ottenere l’impegno massimo Il lavoratore massimizza la sua utilità, l’impresa

massimizza il profitto.

L’utilità da considerare è quella dell’equivalente certo (Uc), che tenga conto del grado di

avversione al rischio

(30)

Contratti espliciti: contratto di agenzia

Dato w= s+b[y(e)+]

E(w)= s+by(e) + E(),

E(w)= s+by(e), dato che E( )=0 var( )= s

2

Es: y= e +  o per semplicità assumendo =1 y(e)= e + 

Ipotizzando sempre che c(e) = (g/2)e

2

Se il lavoratore è avverso al rischio, l’utilità che ottiene da una situazione aleatoria va ridotta del premio per il

rischio:

U_equivalentecerto= E(w) –c(e) – Disutilità derivante dal

rischio

(31)

Contratti espliciti: contratto di agenzia

Disutilità derivante dal rischio è proprio pari al premio per il rischio che il lavoratore/agente sarebbe disposto a

pagare per evitare il rischio stesso, quindi:

U_equivalentecerto= E(w) –c(e) – premio rischio

Dove il premio per il rischio è finanziariamente a*var(x)/2,

dove a= avversione al rischio, var(x) è la varianza del prospetto incerto

U_equivalentecerto= s+by(e) –c(e) – premio rischio

(32)

Contratti espliciti: contratto di agenzia

Obiettivo:

Max = y(e) – [s+by(e)]

Con i vincoli che:

U_equivalentecertou (vincolo di partecipazione)

b’(e)=c’(e) (vincolo di incentivazione) (Massimizzazione

dell’Utilità equivalente certa)

(33)

Contratti espliciti: contratto di agenzia

Si procede sempre come nei modelli precedenti in tre fasi (vedere sul libro i vari passaggi!!):

1) Si determina il vincolo di incentivazione: il livello di

impegno che rende massima l’utilità dell’agente e quindi l’impegno massimo ottenibile;

2) Si determina il vincolo di partecipazione ovvero che il salario ottenuto presso l’impresa deve coprire almeno le outside option + il costo dell’impegno;

3) L’imprenditore deve massimizzare il profitto tendo conto di questi due vincoli

Dimostrazione analitica: (de Paola Scoppa §4.5, p. 131-137)

(34)

Contratti espliciti: contratto di agenzia

•  

Velocità del costo marginale

Velocità del costo marginale

(35)

Multitasking

•  

b’(e)

(36)

Multitasking

•  

(37)

Contratti espliciti: remunerazione basata sulla produzione in team

Studi di avvocati, medici, commercialisti, una squadra di artigiani (Holmstrom, 1982, Moral Hazard in Team)

VANTAGGI:

Sfruttare le complementarità;

L’insieme vale di più della somma delle singole parti;

Specializzazione in un solo compito;

Trasferimento delle conoscenze se le informazioni sono molto diverse, ma hanno valore per gli altri componenti del team; Condivisione dei rischio

Peer pressure (Kandel and Lazear, 1992)

(38)

Contratti espliciti: remunerazione basata sulla produzione in team

SVANTAGGI

FREE RIDER EFFECT: se due lavoratori sono pagati sulla base dell’output del team, ognuno di loro avrà incentivo a lavorare meno

Vedere dimostrazione analitica sul libro di un

impegno inferiore a quello di first best p. 152-153

(39)

Contratti espliciti: remunerazione basata sulla produzione in team

1. Un modo di procedere è valutare se il processo produttivo è predisposto alla remunerazione

basata sulla produzione in team. Di solito il team risulta necessario se lo sforzo o impegno che

ogni agente deve mettere per la realizzazione dell’output non è concretamente separabile

Es: scaletta, indicando mansione per mansione dei punteggi in base a quanto beneficia dei vantaggi e quanto invece è danneggiata dagli svantaggi 2. Scelta della dimensione del team

3. Scelta dei componenti del team

(40)

Contratti espliciti: remunerazione basata sulla produzione in team

1. Dimensione: team grandi possono dare problemi di comunicazione, team piccoli non permettono un sufficiente trasferimento di informazioni

2. Il problema del free rider aumenta all’aumentare di N, nei team meno numerosi c’è un effetto di peer pressure e la possibilità di inserire forme sanzionatorie (es: contratto al massacro o capro espiatorio o se possibile una sanzione se

l’impegno individuale riconoscibile dal gruppo è

inferiore ad una certa soglia).

Del tipo che solo un agente scelto a caso riceve tutto il beneficio mentre gli altri vengono sanzionati (massacro) o che un solo lavoratore è punito per conto di tutti (capro espiatorio)

(41)

Contratti espliciti: remunerazione basata sulla produzione in team

Forme di incentivo:

1. Bonus split among members;

2. Profit sharing;

3. Stock and stock options.

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