- Il comportamento di Osmia rufa negli areali oggetto di indagine, in accordo con quanto rilevato dalla letteratura, è tipico di un insetto polilettico;

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6 Conclusioni

Dai risultati conseguiti dalle nostre osservazioni ci pare lecito trarre le seguenti considerazioni:

- Il comportamento di Osmia rufa negli areali oggetto di indagine, in accordo con quanto rilevato dalla letteratura, è tipico di un insetto polilettico;

- In pieno campo l’efficacia di Osmia rufa quale insetto impollinatore di frutteti è da porre in seria discussione, perchè la flora competitiva può svolgere un ruolo non indifferente sulle scelte operate dalle bottinatrici;

- L’Osmia rufa è fortemente attratta dai fiori di kiwi in quanto, a differenza delle api (Apis mellifera) e dei bombi (Bombus terrestris), essa tende a visitare i fiori del kiwi solo per la raccolta del polline ;

- L’ Osmia rufa, frequenta con successo attivamente i fiori di kiwi, raccogliendo giornalmente anche 1 cm

di quel polline (equivalente a circa 100 milioni di granuli), quantità idonea atta a garantire la completa nutrizione della forma giovanile dell’Apoideo ed una buona fruttificazione;

- Nell’azienda numero sei della provincia di Verona le Osmie hanno

preferito raccogliere altro polline rispetto a quello di kiwi. Nelle altre,

invece, hanno più o meno raccolto polline di kiwi, talora esclusivamente,

talora parzialmente. Gli altri fiori visitati per polline dalle Osmie sono

risultati appartenere alle piante dei seguenti generi: Ranunculus repens,

Quercus robur gr., Quercus ilex gr., Prunus f., Rubus, Papaver f., ed altri

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che ne confermano il comportamento polilettico, già noto in letteratura (Felicioli et al., 1998);

- La crescita, o decrescita, della popolazione allevata nelle aziende della provincia di Verona, mostra aspetti da approfondire. In particolare, il numero degli individui ottenuti con la tecnica del “releasing and rearing”

sembra essere collegato alla sex-ratio: in caso di depressione della popolazione (azienda n. 6) è stata osservata la diminuzione del rapporto femmine-maschi (la sex-ratio diminuisce); in caso di popolazione in attiva crescita, le femmine sono aumentate in modo maggiore rispetto ai maschi con conseguente aumento della “sex-ratio”.

Da quanto emerso ritengo infine sia possibile asserire che le Osmie, se opportunamente allevate e liberate nel periodo della fioritura del kiwi, presentano alcune caratteristiche ottimali, ed in un certo senso anche superiori a quelle delle api (Apis mellifera). Sarebbe di grande interesse il proseguimento delle ricerche che dovrebbero orientarsi secondo i seguenti indirizzi:

• Organizzare un programma di cattura per mezzo di nidi trappola (Osmia rufa e Osmia cornuta sono molto diffuse in Toscana);

• Studiare un sistema di dislocazione dei nidi artificiali, tale da ridurre al minimo la dispersione delle femmine nidificanti;

• Utilizzare un numero d’insetti pronubi equo per

l’impollinazione rispetto al numero di nidi e alle risorse fiorali

disponibili per evitare eventuali casi di competizione o di

predazione dei nidi da parte di più femmine.