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Fisica dell’Informazione

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Academic year: 2022

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(1)

Corso di Laurea in

Fisica

Fisica dell’Informazione

Docente: LucaLuca GammaitoniGammaitoni

Informazioni disponibili sul web:

Reti di Computer

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Unità didattica: Reti

Riferimento al testo:

Introduzione alla scienza dei computer, McGraw-Hill, 2004 capitolo 8: 8 . 1 Ubiquitus.

8 . 2 Computer in rete 8 . 3 La geografia delle reti 8 . 4 La topologia delle reti 8 . 5 La logica delle reti

Reti di Computer

(3)

Unità didattica: Reti

A cosa servono?

• Per comunicare (scambiare informazioni tra i computer)

• Condividere le risorse (stampanti,

scanner, masterizzatori … connessioni

veloci ..)

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Unità didattica: Reti

Classificazione delle reti

In base alla loro “portata”

– LAN (Local Area Network) coprono aree limitate, ma sono molto veloci

– MAN (Metropolitan Area Network) Rete ottenuta mediante l’interconnessione di più reti locali nell’ambito metropolitano

– WAN (Wide Area Network) coprono aree maggiori, ma sono più lente La velocità di una rete o di una connessione tra computer è definita come la

massima quantità di informazione che può essere trasferita nell’unità di tempo e si misura in bit/s e i suoi multipli (kbit/s, Mbit/s)

La velocità di una connessione viene anche detta larghezza di banda

Shannon

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Unità didattica: Reti

Classificazione delle reti

In base allo hardware utilizzato per la connessione

– Ethernet (su cavo coassiale o su cavo a otto poli, 10 Mbit/s, 100 Mbit/s, 1Gbit/s)

– Senza fili

• Wifi (IEEE 802.11b 11Mbit/s, fino a 150 m)

• Bluetooth (1 Mbit/s, fino a 10,20,100 m) – Su fibra ottica

• FDDI ( > 1 Gbit/s) – Su doppino telefonico

• PSTN (modem analogico fino a 56 kbit/s)

• ISDN (fino a 128 kbit/s)

• ADSL (fino a 640 kbit/s)

• HDSL (fino a 8 Mbit/s)

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Unità didattica: Reti

Classificazione delle reti

• In base al protocollo software utilizzato per la connessione

– IPX/SPX (Microsoft) – AppleTalk (Apple) – X25 (Xerox)

– TCP/IP (utilizzato per Internet)

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Unità didattica: Reti Due tipi di relazioni:

• Peer to peer

I computer della rete comunicano tra loro in modo paritario. Ognuno di essi è responsabile di rendere disponibili le proprie risorse al resto della rete e della propria sicurezza.

• Client/server

Esiste una distinzione tra chi rende disponibile le risorse di rete (server) e chi ne fa uso (client) In una rete

client/server pura nessun client condivide le proprie risorse

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Unità didattica: Reti

Pro

• Hardware meno costoso;

• Facile da amministrare;

• Nessun NOS (network operative system)

richiesto;

• Maggiore ridondanza strutturale;

Contro

• Possono peggiorare le performance dell’utente;

• Non molto sicura;

• Difficile da backuppare

Peer to peer

Peer to peer

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Unità didattica: Reti Client/server

Pro

Molto sicura;

Migliore performance;

Backup centralizzato;

Molto affidabile e stabile;

Contro

Richiede un amministratore professionale;

Hardware più costoso e pesante;

Per reti con meno di 10-15 utenti generalmente conviene una

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Unità didattica: Reti

MEZZI TRASMISSIVI

MEZZI

RAME(DOPPINO)

COASSIALE FIBRA OTTICA

MONOMODALE

MULTIMODALE WIRELESS

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Unità didattica: Reti

SISTEMI OPERATIVI DI RETE (LOCALE)

• In una LAN si vogliono condividere le risorse, di solito, come minimo, stampanti e hard disk.

• Il S.O. deve permettere anche l’uso di quelle risorse che non sono fisicamente collegate al computer su cui si sta lavorando.

• I S.O. dei computer in rete devono quindi dialogare

fra loro per permettere la condivisione delle risorse.

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Unità didattica: Reti

FILE SYSTEM DISTRIBUITO

• Parliamo di file system distribuito quando l’utente del file system vede un’unica struttura ad albero, e non si accorge che alcune

parti dell’albero (sub-tree) risiedono in realtà sull’hard disk di un altro computer della rete.

• Il S.O. maschera completamente la situazione. (Unix… Windows un po’ meno)

• E’ possibile configurare il file system distribuito in molti modi diversi, prendendone “pezzi” dalle varie macchine in rete

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Unità didattica: Reti

SISTEMI OPERATIVI DISTRIBUITI

• Versione più sofisticata dei S.O. di rete

• Quando l’utente di un computer esegue un programma, non e’ detto che questo venga fatto girare sulla CPU locale: il S.O. si occupa di selezionare il computer (e

quindi la CPU) più scarico su cui il processo deve girare.

• I S.O. distribuiti sono ancora in fase di studio. Non esiste nulla a livello commerciale

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Unità didattica: Reti

TRASMISSIONE

DIGITALE O ANALOGICA

• Nelle reti locali, la comunicazione tra due computer passa di solito su cavi dedicati, installati esplicitamente per la rete, e adatti per la trasmissione digitale delle informazioni.

• (Semplificando un po’) su questi cavi si ha una variazione del livello di tensione fra due valori, che corrisponde alla trasmissione di bit di valore zero oppure 1.

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Unità didattica: Reti

TRASMISSIONE

DIGITALE O ANALOGICA

• Per le comunicazioni su lunga distanza, si cerca di sfruttare le reti di comunicazione esistenti, come ad esempio la rete telefonica.

• La rete telefonica è però fatta per comunicare la voce, cioè un segnale analogico che varia in maniera continua in una banda di frequenze.

• Sono necessari dei dispositivi per poter usare la rete telefonica come mezzo di comunicazione tra computer

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Unità didattica: Reti

IL MODEM

COMPUTER Segnale MODEM

digitale

MODEM COMPUTER Segnale

digitale

Segnale

analogico

linea telef.

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Unità didattica: Reti

IL MODEM

• I modem attuali hanno velocità di trasmissione che va da un minimo di 56.600 bit/sec (ossia una velocità massima di non più di 8 kByte/sec) a 24 Mbs (ossia una velocità massima di circa 3 MByte/sec)

• Se due computer comunicano con un modem, la velocità di comunicazione e’ sempre quella del modem più lento.

• Il modem e’ usato soprattutto per le comunicazioni private (ad esempio un utente che si collega ad internet tramite il suo

provider)

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Unità didattica: Reti

COMUNICAZIONE SU LINEA DEDICATA O COMMUTATA

• Quando due computer sono connessi direttamente da un cavo di comunicazione, si parla di linea dedicata di trasmiss./comunic.

• Nel caso più generale, e soprattutto su internet, la

comunicazione tra due computer avviene attraverso computer intermedi, che fanno da tramite tra i due che devono comunicare, ritrasmettendo i loro messaggi. Si parla allora di comunicazione su linea commutata

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Unità didattica: Reti

La Topologia delle Reti

• Esistono diverse configurazioni possibili per il collegamento di computer

• Queste si differenziano per la configurazione logico- geometrica.

• Si sceglie una configurazione (Topologia) piuttosto che un’altra basandosi su considerazioni di:

1) efficienza della rete 2) affidabilità della rete 3) costi di realizzazione

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Unità didattica: Reti

Le diverse Topologie

Topologia BUS

Vantaggi: economia e semplicità

Svantaggi: difficile amministrazione

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Unità didattica: Reti

Le diverse Topologie

Topologia RING (ad anello)

Vantaggi: facilità amministrazione (IBM)

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Unità didattica: Reti

Le diverse Topologie

Topologia a stella

Vantaggi: facilità amministrazione (concentratore) Svantaggi: costi, vulnerabilità

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Unità didattica: Reti

Le diverse Topologie

Topologia ad albero

Vantaggi: facilità modifica ed evoluzione

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Unità didattica: Reti

NAMING

• Ogni computer di una rete deve avere un nome logico unico. Il nome logico e’ usato dagli utenti della rete per comunicare con quel computer

• Il computer ha anche un indirizzo fisico: l’indirizzo con il quale il software che gestisce le comunicazioni in rete localizza e gestisce la comunicazione con quel computer.

• Deve essere gestita una corrispondenza tra il nome logico e l’indirizzo fisico del computer

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Unità didattica: Reti

Serial number Codice venditore

24 bits 24 bits

MAC ADDRESS

E’ l’indirizzo fisico di un qualsiasi apparato che si attacca alla rete. Per questo motivo e’ unico, ed e’ formato da 48 bits (6 byte) solitamente espressi in formato esadecimale.

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Unità didattica: Reti

Pacchetti

• Esistono due modalità di connessione:

• A pacchetti: l’informazione viene suddivisa in pacchetti, ciascuno dei quali viaggia in modo indipendente e

contiene l’indirizzo di partenza, quello di arrivo e le informazioni necessarie per ricostruire l’intera

informazione. Il compito di ricostruire correttamente l’informazione è compito del computer di destinazione.

• A rete commutata: si stabilisce una connessione tra due punti, che verrà riservata per l’intera durata della

comunicazione, indipendentemente dalla quantità di dati effettivamente scambiati

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Unità didattica: Reti

Protocolli

• La comunicazione tra computer avviene seguendo delle precise regole. L’insieme di tali regole viene chiamato protocollo.

Esistono molti protocolli differenti ai vari livelli di comunicazione.

Ciascun protocollo dovrà definire necessariamente:

• Il formato dei dati da trasferire

• L’eventuale meccanismo di controllo e correzione degli errori

• Il tipo di applicazione che dovrà gestire i dati

• Il metodo per ricostruire l’informazione

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Unità didattica: Reti

La Logica delle Reti

• Modello OSI

(Open System Interconnection)

Il funzionamento di una rete è definito a strati.

Lo strato di livello più basso definisce la

connessione fisica, lo strato di livello più alto

definisce i servizi.

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Unità didattica: Reti

La Logica delle Reti

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Unità didattica: Reti

7 Livello di Applicazione o Application Layer:

il livello 7 occupa lo strato piu’ alto e per questo motivo non fornisce servizi agli altri livelli, ma interagisce in modo diretto con le

applicazioni usate dall’utente, fornendo i servizi di rete. E’ fornito di due interfacce, una diretta e l’altra indiretta. Attraverso

l’interfaccia diretta con il livello sottostante, l’Application Layer serve le applicazioni tipiche di una rete, quali lo scambio di e-mail, il trasferimento dei file, l’accesso ai database, l’accesso ai siti Web, la gestione remota di applicazioni distribuite e lユemulazione di

terminali.

L’interfaccia indiretta gestisce le applicazioni stand alone (come gli word processors).

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Unità didattica: Reti

6 Livello di Presentazione o Presentation Layer:

si preoccupa di preparare le informazioni ricevute dal livello

Applicazione in un formato adatto alla trasmissione. In particolare effettua la codifica dei dati, la conversione del set di caratteri e l’espansione dei comandi grafici. Grazie a questo livello, le

applicazioni che girano su computer con sistemi diversi possono comunicare tra loro in modo indipendente dalle applicazioni stesse.

Al livello 6 vengono infatti definiti gli standard ASCII ed EBCDIC per gestire i file di testo, gli standard GIF, JPEG e TIFF per

rappresentare le immagini, … Si occupa infine della compressione dei dati (per ridurne la dimensione e velocizzare la trasmissione) e della crittografia.

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Unità didattica: Reti

5 Livello di Sessione o Session Layer:

il livello 5 si occupa di attivare la connessione tra due stazioni, di mantenerla per tutta la durata del

trasferimento dei dati e di abbatterla a fine

trasmissione. L’intero processo è chiamato appunto sessione.

Poichè i dati vengono trasmessi su una rete a

commutazione di pacchetto, questo livello ha il compito fondamentale di definire la durata della trasmissione e il controllo del dialogo decidendo quale delle due

stazioni deve trasmettere

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Unità didattica: Reti

4 Livello di Trasporto o Transport Layer:

il livello 4 è il piu’ basso dei 4 livelli superiori end-to-end, cioè in grado di stabilire una connessione logica con i livelli paritari.

Questo livello incapsula i dati in segmenti in fase di trasmissione e li riassembla in fase di ricezione. I messaggi lunghi vengono

suddivisi in piu’messaggi e attraverso la tecnica di multiplazione inviati su canali diversi. Il medesimo livello della stazione ricevente ricostruisce i pacchetti e invia un messaggio di conferma alla

stazione trasmittente. La funzione principale è quindi quella di garantire che lo scambio di informazioni sia affidabile e sicuro e che i pacchetti siano ricevuti in sequenza e senza duplicati.

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Unità didattica: Reti

3 Livello di Rete o Network Layer:

il livello 3 si occupa della traduzione del nome logico dell’host destinatario in indirizzo fisico. Definisce

l’instradamento, determinando il percorso più breve, prima dellユinvio dei messaggi, attraverso la

consultazione di tabelle di instradamento statiche o dinamiche. Si occupa di gestire la comunicazione controllando il flusso dei dati al fine di evitare la

congestione della rete. I dati ricevuti dal livello superiore sono organizzati in pacchetti o datagramma, che

contengono il network header con l’indirizzo logico della sorgente e della destinazione.

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Unità didattica: Reti

2 Livello di Collegamento Dati o Data Link Layer:

il livello 2 provvede che la trasmissione sul mezzo fisico sia affidabile. Il Data Link si preoccupa inoltre

dell’indirizzamento fisico, di ordinare e incapsulare i dati in una struttura logica detta trama o frame e di

trasmetterla correttamente al sottostante livello Fisico.

Ogni frame da inviare viene delimitato aggiungendo dei caratteri di controllo, quali i caratteri di Start, End, Parity, oppure CRC. In questo modo è possibile riconoscere

eventuali errori e ritrasmettere la trama errata, o eliminare le trame duplicate. Il livello 2 gestisce la

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Unità didattica: Reti

1 Livello Fisico, o Phisycal Layer:

il livello 1 si preoccupa della gestione del mezzo trasmissivo (cavo coassiale, cavi STP o UTP, fibre ottiche) su cui avviene lo scambio di informazioni, occupandosi della conversione del frame in una sequenza di bit e della successiva trasmissione dei singoli bit.

Esso definisce per questo le modalità di connessione tra il cavo e la scheda di rete e di conseguenza le caratteristiche cui i mezzi di collegamento fisico devono sottostare, come il numero di piedini di un connettore; i valori di tensione per i livelli logici, il significato dei pin di un componente.

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Unità didattica: Reti

Il protocollo di Internet: TCP/IP

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Unità didattica: Reti

Header di un pacchetto: 6 parole da 32 bit

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Unità didattica: Reti

IPv4: indirizzi da 32 bit

141.250.2.2 141.280.2.2

Indirizzo correttamente formato

Indirizzo NON correttamente formato E’ l’indirizzo dell’interfaccia di rete del computer

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Unità didattica: Reti

IPv4: indirizzi da 32 bit

Reti di CLASSE A Primo byte tra 1 e 127

Circa 16 milioni di nodi per rete Reti di CLASSE B Primo byte tra 128 e 191

Due byte per la rete e due per i nodi Reti di CLASSE C Primo byte tra 192 e 223

Tre byte per la rete e uno per i nodi Classe D ed E per usi speciali

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Unità didattica: Reti

Breve storia di Internet Breve storia di Internet

Internet, la rete che origina dalla connessione di un elevato numero di reti locali in tutto il mondo nasce negli anni sessanta grazie a progetti di ricerca finanziati dalla difesa degli Stati Uniti.

Lo scopo originario era quello di garantire un sistema di comunicazioni per le forze armate statunitensi che potesse resistere anche in condizioni di guerra. Perfino in seguito ad una guerra termonucleare.

Nel 1969 questi progetti vengono unificati in un’agenzia del Ministero della Difesa chiamata ARPA (Advanced Research Projects Agency), ora DARPA. Sotto l’egida ARPA nasce il progetto ARPANET che coinvolse principalmente centri di ricerca militari e università americane.

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Unità didattica: Reti

Breve storia di Internet Breve storia di Internet

Internet, la rete che origina dalla connessione di un elevato numero di reti locali in tutto il mondo nasce negli anni sessanta grazie a progetti di ricerca finanziati dalla difesa degli Stati Uniti.

Lo scopo originario era quello di garantire un sistema di comunicazioni per le forze armate statunitensi che potesse resistere anche in condizioni di guerra. Perfino in seguito ad una guerra termonucleare.

Nel 1969 questi progetti vengono unificati in un’agenzia del Ministero della Difesa chiamata ARPA (Advanced Research Projects Agency), ora DARPA. Sotto l’egida ARPA nasce il progetto ARPANET che coinvolse principalmente centri di ricerca militari e università americane.

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Unità didattica: Reti

Breve storia di Internet Breve storia di Internet

Il primo spezzone di rete vide collegate quattro università:

- Stanford Research Institute (associato a Stanford University) - UCLA (University of California Los Angeles),

- UCSB (Univesity of California Santa Barbara) e la - University of Utah,

La rete fu inaugurata il 2 settembre 1969.

La trasmissione dei dati venne divisa in blocchi di informazioni secondo un modello inventato in Europa dagli inglesi e francesi che stavano sperimentando a loro volta.

Venne battezzato NCP (Network Control Protocol), il primo protocollo che utilizzava la commutazione di pacchetto su ARPANET.

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Unità didattica: Reti

Breve storia di Internet Breve storia di Internet

L’NCP si è poi evoluto fino a diventare ai giorni nostri il già citato TCP/IP meglio identificato col nome di

Internet Protocol Suite

standardizzato definitivamente nel 1983.

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Unità didattica: Reti

Breve storia di Internet Breve storia di Internet

Lo sviluppo di questo protocollo lo si deve soprattutto a due

ricercatori: Vinton Cerf di Stanford e Bob Kahn della DARPA che nel 1974 pubblicarono un articolo dal titolo A Protocol for Packet Network Intercommunication.

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Unità didattica: Reti

Breve storia di Internet Breve storia di Internet

Il 1972 segna un importante risultato: l'Università dello Utah realizza un sistema per controllare un computer in modo remoto mediante ARPANET ed implementa il protocollo FTP (File Transfer Protocol) per trasferire i file da un computer ad un altro.

In quegli anni nascono le prime applicazioni e i primi successi: la posta elettronica riscuote l’interesse unanime dei ricercatori.

All’inizio degli anni ottanta l’uso della rete è già diffuso tra numerose università americane. I militari americani decidono di costruire una nuova rete dedicata solo agli scopi militari (MILNET) mentre ARPANET diventa sempre più controllata dalle sole università.

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Unità didattica: Reti

Breve storia di Internet Breve storia di Internet

Nel 1981 nasce BITNET (Because It's Time NETwork) ad opera della City University di New York e dell’università di Yale:

un po’ la risposta della costa Est ai californiani.

A metà degli anni ottanta circa 300 università sono collegate ad ARPANET ed utilizzano i servizi di email, FTP e calcolo remoto.

Nel 1989 si compie la transizione: nasce NSFNet e muore ARPANET.

NSFNet prende il nome dalla National Science Foundation, la potente organizzazione del governo americano preposta al finanziamento della ricerca scientifica che prende in gestione la rete che non gode così più del finanziamento dei militari. Questo rende possibile l’apertura della rete anche ad altre istituzioni sia americane che soprattutto straniere.

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Unità didattica: Reti

Breve storia di Internet Breve storia di Internet

Nel 1991 il governo degli Stati Uniti vara l'High Performance Computing Act, una legge che ha lo scopo di promuovere la realizzazione di connessioni ad alta velocità per le università e la ricerca americana.

Nel 1994 NSFNet non è più la rete dominante e nasce di fatto Internet come interconnessioni di molte reti tra loro indipendenti. Si stima che nel 1992 sono oltre 1.000.000 i nodi connessi in rete.

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Unità didattica: Reti

Breve storia di Internet Breve storia di Internet

In Europa nel 1990 presso il CERN di Ginevra ad opera di Tim

Berners-Lee viene creato il World Wide Web (abbreviato web), un servizio che permette di diffondere informazioni in modo intuitivo e semplice.

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Unità didattica: Reti

Breve storia di Internet Breve storia di Internet

End 1990: Development begins for first browser (called

"WorldWideWeb"), editor, server, and line-mode browser.

Culminates in first Web client-server communication over Internet in December 1990.

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Unità didattica: Reti

Beeth> Girls are like Internet domain names, the ones I like are already taken.

Honx> Well, you can still get one from a strange country :-P

Honx, IRC (bash.org)

Nomi di dominio

Problema:

assegnare ad un computer un indirizzo mnemonico facile da ricordare e poi chiedere ad un altro computer di associare l’indirizzo mnemonico a quello numerico.

Questo servizio si chiama Domain Name Service (DNS) e viene svolto da computer collegati in rete che si chiamano Domain Name Server.

Grazie al servizio DNS ogni nodo di Internet può avere un indirizzo mnemonico composto da caratteri alfabetici e numerici di lunghezza arbitraria. Questo indirizzo prende il nome di

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Unità didattica: Reti

Nomi di dominio

Esempio:

141.280.2.2 --- www.fisica.unipg.it

Il domain name è anch’esso caratterizzato da parole separate da punti.

La parte più a destra, nel caso in esempio “.it” è il cosiddetto nome di dominio di primo livello (top level domain). Identifica o il paese di origine del computer (nome geografico) oppure la caratteristica del soggetto che possiede quel computer.

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Unità didattica: Reti

Nomi di dominio

I più comuni nomi di primo livello sono:

Nomi geografici:

it: Italia fr: Francia de: Germania uk: Regno Unito jp: Giappone

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Unità didattica: Reti

Nomi di dominio

C’è anche il nome “us ”per i siti americani ma questi in genere usano nomi di primo livello organizzati per

categorie:

com: aziende

net: reti in genere gov: enti governativi mil: enti militari

edu: università usa

org: organizzazioni no profit

negli ultimi anni la ICANN (Internet Corporation For

Assigned Names and Numbers), l’ente che regola il servizio DNS ha introdotto sette nuovi nomi: .biz, .info, .name, .pro,

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Unità didattica: Reti

Nomi di dominio

Oltre al dominio di primo livello, c’è il dominio di secondo livello: unipg.it

Nel nostro caso è unipg che sta per università di Perugia. Il dominio di secondo livello viene assegnato a chi ne fa

richiesta (dietro pagamento di una tassa annuale di poche decine di €) da aziende dislocate su tutto il pianeta ed autorizzate da ICANN a questo scopo.

I nomi di dominio di terzo e quarto livello, nel nostro caso www e fisica vengono assegnati dal Network Manager locale.

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Unità didattica: Reti

Nomi di dominio

Come abbiamo discusso sopra il DNS si occupa della associazione di un nome a d un numero.

Come fa?

Semplice, il DNS ha un database nel quale queste

associazioni sono memorizzate. Se non lo trova nel proprio database lo chiede al prossimo DNS sulla rete e così via fino a che non trova qualche DNS che lo sa.

In questo modo il servizio si mantiene aggiornato senza bisogno che ci sia un unico server centrale a cui tutti debbono fare riferimento.

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Unità didattica: Reti

WWW La struttura del servizio WWW

Server WWW esempio: Apache

Client WWW esempio: Interner Explorer

Dal server vengono forniti documenti ipertestuali corredati da file di immagini, suoni, filmati…

File ipertestuale: file di solo testo (.html, .htm, …) File immagine: file (.gif, .jpg)

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Unità didattica: Reti

WWW

Come funziona nel dettaglio il Web?

tre insiemi di regole:

キ Uniform Resource Locator (URL)

キ Hyper Text Transfer Protocol (HTTP) キ Hyper Text Markup Language (HTML) Vediamole in dettaglio

(59)

Unità didattica: Reti

WWW

Lo Uniform Resource Locator (URL) è uno standard che definisce il modo in cui ogni pagina Web viene individuata all’interno del computer server.

Questo avviene assegnando alla pagina Web un indirizzo.

Esempio: http://www.fisica.unipg.it:80/gammaitoni/infogen/index.html

http specifica il tipo di protocollo di servizio che stiamo utlizzando (vedi sotto)

//www.fisica.unipg.it specifica il domain name a cui è associato l’ind. IP

:80 specifica il num della porta, ovvero dell’interf. di rete (può essere omesso)

/gammaitoni/infogen/

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Unità didattica: Reti

WWW

Lo Hyper Text Transfer Protocol (HTTP)

è invece il protocollo di comunicazione di alto livello (Application layer 7, secondo lo schema OSI) che specifica come le informazioni relative alla pagina Web debbono essere trasmesse.

Questo protocollo è definito da un consorzio internazionale (di cui fa parte lo stesso Berners Lee) denominato World Wide Web Consortium (W3C).

Riferimenti

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