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Capitolo 4 – Verifica di fattibilità costruttiva della soluzione sotterranea

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Academic year: 2021

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Capitolo 4 – Verifica di fattibilità costruttiva della

soluzione sotterranea

Nei precedenti capitoli si sono definite le caratteristiche geometriche del nuovo tracciato sotterraneo, quelle delle sezioni ferroviarie in galleria e le caratteristiche idrogeologiche del terreno.

Partendo da ciò verrà definita dapprima la tecnica e sequenza costruttiva scelta per la realizzazione dell’opera e successivamente il dimensionamento di massima degli elementi strutturali utilizzati, indispensabile ad operare una stima approssimativa del costo necessario a compiere l’intervento di interramento e raddoppio della linea esistente.

Ovviamente alla base della scelta si trova la necessità di dover individuare una tecnica realizzativa che permetta la esecuzione di tutte le operazioni necessarie senza che si verifichino interruzioni nella circolazione ferroviaria e stradale.

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4.1 Schema costruttivo dell’opera

L’intervento consiste nella realizzazione di una galleria superficiale nel tratto di tracciato compreso tra le sez. 69 e 93, che costituirà la nuova stazione sotterranea di Altopascio, e di due trincee profonde che rappresenteranno le rampe di raccordo altimetrico tra la zona di stazionamento e la parte di tracciato che permane in superficie.

La tecnica di scavo impiegata per la costruzione della galleria data la sua modesta profondità (il ricoprimento superiore si trova a soli due metri dal piano di campagna) è quella del “Cut and Cover” consistente nella iniziale apertura di una trincea di adeguata profondità, previa realizzazione degli elementi atti al sostegno delle pareti di scavo (diaframmi), la successiva costruzione delle solette di fondo e copertura della sezione ed infine il ricoprimento della stessa con il ripristino del piano di campagna originario.

Per le trincee di raccordo che vanno dalla sez. 43 alla 69 e dalla sez. 93 alla 131 la larghezza della sezione diminuisce, passando dai 15 m di stazione a 10 metri e non viene prevista la ricopertura dello scavo (Fig. 24).

Fig. 24: Schema dell’intervento

La esecuzione dello scavo presenta una serie di inconvenienti di non poco conto che sono: la presenza della falda acquifera che può raggiungere il piano di campagna, la ristrettezza di spazi dato il contesto urbano d’intervento e la presenza della linea ferroviaria provvisoria, in adiacenza allo scavo; ciò ha orientato nella scelta degli elementi atti a sostenere le pareti dello scavo verso

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strutture che garantiscano una elevata impermeabilità e che possano mettersi in opera con l’impiego di macchinari che non provochino interferenze con la circolazione ferroviaria.

Tali requisiti hanno portato alla scelta di realizzare le opere di sostegno dello scavo con diaframmi in cemento armato gettati in opera che verranno eseguiti, attraverso l’impiego di fanghi bentonitici, prima di procedere allo scavo a cielo aperto della galleria e delle rampe. I fanghi che sono costituiti da una miscela di acqua, bentonite e sabbia hanno la funzione di sostenere le pareti dello scavo, all’interno del quale saranno formati i pannelli, formando una sottile pellicola impermeabile sullo scheletro solido del terreno a contatto. Perché il film impermeabile si formi è necessario che la quota piezometrica del fango sia più alta di quella dell’acqua presente nei terreni sede di falda e quindi nel nostro caso si provvederà alla realizzazione di due murette di guardia sul ciglio dello scavo per innalzare il livello del fango.

La esecuzione della serie di pannelli (massima lunghezza 6 m) che costituiscono il diaframma prevede lo scavo con benna mordente in presenza di fango bentonitico in quiete il cui livello dovrà essere costantemente mantenuto in prossimità del piano di campagna. Al termine della perforazione si dovrà procedere all’accurata rimozione dei detriti rimasti sul fondo nonché alla sostituzione parziale o integrale del fango per ricondurlo alle caratteristiche prescritte per l’esecuzione del getto: il contenuto in sabbia del fango non dovrà superare il 5% e la sua densità le 1,15 t/m3.

A questo punto si provvederà al posizionamento all’interno del foro della gabbia di armatura ed infine al getto del calcestruzzo che verrà posto in opera attraverso tubi convogliatori provvisti di giunti a raso e del diametro di 15÷30 cm. Essi saranno costituiti da sezioni non più lunghe di 2,00 m, e all’estremità superiore saranno provvisti di una tramoggia di carico avente una capacità di almeno 0,5÷0,6 m3. Durante il getto il tubo convogliatore sarà

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l’uscita e risalita del calcestruzzo. Previa verifica del livello raggiunto utilizzando uno scandaglio metallico a fondo piatto, il tubo di convogliamento sarà accorciato per tratti successivi nel corso del getto, sempre conservando un’immersione minima nel calcestruzzo di 2,5 metri e massima di 6 metri; all'inizio del getto si dovrà disporre di un volume di calcestruzzo pari a quello del tubo di getto e di almeno 3 o 4 metri di pannello. E’ prescritta una cadenza di getto non inferiore a 25 m3/ora. Il getto di un pannello dovrà comunque essere completato in un tempo tale che il calcestruzzo rimanga sempre lavabile nella zona di defluimento. In presenza di pannelli di lunghezza superiore a 4 m, o forma tale da richiedere l’impiego di due o più tubi getto, questi dovranno essere alimentati in modo sincrono per assicurare la risalita uniforme del calcestruzzo. Per nessuna ragione il getto dovrà venire sospeso prima del totale riempimento del pannello. A pannello riempito il getto sarà proseguito fino alla completa espulsione del calcestruzzo contaminato dal fango di bentonite. La realizzazione del diaframma viene fatta a pannelli alternati eseguendo dapprima i pannelli dispari e successivamente quelli intermedi pari.

Questi elementi, che ad opera ultimata costituiranno le pareti di rivestimento della galleria, verranno realizzati avendo la massima cura nel provvedere alla corretta formazione dei giunti tra pannelli primari e secondari adiacenti in modo da assicurare la completa impermeabilità della parete risultante: ciò si otterrà attraverso l’impiego di tubi spalla di opportuna forma e dimensione che verranno rimossi utilizzando un’ estrattore a morsa idraulica ad avvenuta presa del getto.

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Ovviamente la parete gettata nel terreno avrà la funzione di evitare ingressi d’acqua, proveniente dalla falda acquifera, attraverso le pareti dello scavo e quindi la sua realizzazione dovrà essere preceduta, per assicurare una completa protezione idraulica della trincea, dalla esecuzione e messa in funzione del nuovo sistema di protezione idraulico della linea definito nel precedente capitolo.

La costruzione dei diaframmi in C.A. a lato ovest della stazione, nel tratto in variante, sarà possibile senza causare interferenze con la circolazione ferroviaria avendo avuto la precauzione, nella definizione del tracciato sotterraneo, di mantenere una distanza di almeno 3,0 m tra l’asse della linea esistente ed il diaframma stesso; nella zona di stazione e ad est di essa invece la loro realizzazione viene fatta quando la circolazione ferroviaria è passata sulla linea provvisoria il cui asse è stato previsto ad una distanza minima di 3,0 m dai diaframmi così da poter procedere alla loro formazione contemporaneamente al passaggio dei convogli ferroviari.

Tale tecnica rappresenta una variante del noto “Metodo Milano” e permetterà di mantenere in esercizio la circolazione ferroviaria, sfruttando la linea transitoria allestita a nord dello scavo, mentre si procede all’interramento di quella esistente.

Una volta realizzato il setto impermeabile laterale, prima di procedere allo scavo, è necessaria la realizzazione di due diaframmi plastici, trasversali ai precedenti, in corrispondenza delle sez. 48 e 121 (Tav. 10). Essi non hanno alcuna funzione statica ma il solo compito di impedire l’ingresso di acqua dai due fronti dello scavo in cui le rampe di risalita tornano in

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superficie. Questi setti trasversali ed i precedenti longitudinali permetteranno quindi di delimitare l’area di scavo assicurandone l’impermeabilità laterale.

Come detto i due diaframmi plastici non hanno funzione statica ma devono solo costituire una barriera idraulica a bassissima permeabilità durante l’esecuzione delle operazioni di scavo e pertanto saranno realizzati impiegando una miscela cemento-bentonite, senza l’inserimento di armatura metallica; a scavo ultimato sarà prevista la loro demolizione.

Una volta realizzate le pareti (Fase 1-2) si procederà allo scavo del materiale contenuto tra esse in modo da raggiungere in ogni sezione la quota del piano di posa della soletta di fondo della galleria definita nello studio del tracciato. Nel tratto orizzontale di stazione, per cui è prevista la ritombatura, la soletta inferiore va posata ad una profondità dal piano di campagna di circa 11 metri; la notevole profondità dello scavo ha reso necessario per questo tratto l’ impiego di puntoni d’acciaio incastrati tra i due diaframmi per contrastare l’elevato valore della spinta laterale.

Essi sono posizionati ad una profondità di circa 2,5 m dal piano di campagna e la loro messa in opera dovrà compiersi appena lo scavo raggiunge tale profondità (Fase 3).

Prima di iniziare le operazioni di scavo però ai sui lati verrà installato un sistema di pompaggio tipo “wellpoint” per allontanare l’acqua presente all’interno del terreno e quella che potrebbe raggiungerlo dal fondo dello scavo non essendo stato ancora realizzato il solettone di rivestimento; questo intervento si rende necessario in quanto non avendo certezza sui tempi di realizzazione dell’opera non è possibile fare affidamento sulle proprietà impermeabili del piano di posa di argilla che a lungo andare, con il passaggio dalle immediate condizioni non drenate a quelle drenate, verrà ad essere comunque interessato da moti di filtrazione.

Per questo stesso motivo per potere contrastare la sottospinta idraulica che causerebbe un sollevamento del piano di posa dell’armamento ferroviario, la

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realizzazione della soletta di fondo verrà preceduta dalla costruzione di un reticolo di pali di fondazione che opportunamente vincolati alla soletta permetteranno il suo ancoraggio (Fase 4).

Le caratteristiche strutturali e geometriche dei pali sono state definite per il tratto più profondo, relativo alla stazione, in cui il battente idraulico e quindi la sottospinta raggiungono il massimo valore.

Una volta realizzato il reticolo di pali si provvederà alla esecuzione del getto della soletta in cemento armato di fondo della galleria (Fase 5); nella formazione dei giunti tra questa e le pareti dei diaframmi verranno impiegati degli elementi di raccordo (water-stop) che assicureranno la completa impermeabilità alla struttura risultante.

Nel tratto di tracciato compreso tra le sez. 69 e 93 in cui è prevista la tombatura dell’opera verrà realizzata la copertura della galleria a mezzo di elementi prefabbricati in cemento armato precompresso che saranno poggiati, come i puntoni di sostegno su un cordolo ottenuto dalla scalpellatura dei diaframmi (Fase 6).

Sopra questo solaio verrà gettata una soletta di calcestruzzo e in seguito alla posa di un manto impermeabilizzante si effettuerà la tombatura dello scavo ed il ripristino del piano di campagna (Fase 7).

L’operazione di posa degli elementi di copertura della galleria ed il loro ricoprimento verranno eseguite da ultimo una volta che siano già state compiute per intero le operazioni di scavo in modo che esse possano essere condotte a cielo aperto. Ciò permetterà di poter compiere movimenti di terra anche verticali consentendo di raggiungere una maggiore efficienza nelle operazioni di scavo e allontanamento del terreno.

Come ultimo intervento (Fase 8) infine si provvederà alla realizzazione delle impermeabilizzazioni e della rete di drenaggio, alla finitura del rivestimento interno e l’installazione delle opere ferroviarie ed impiantistiche.

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Nei tratti di rampa in trincea la stabilità delle pareti di contenimento è garantita dalla sola infissione, al di sotto del piano di scavo, dei diaframmi senza la necessità di puntoni ed inoltre, data la minore profondità dello scavo, anche la maglia di pali d’ancoraggio della soletta di fondo risulterà meno fitta.

In definitiva, una volta attuato il nuovo sistema di protezione idraulica, la sequenza caratteristica delle operazioni che si succedono nella realizzazione dello scatolare che formerà la nuova sezione di galleria sono le seguenti:

Fase 1)

– scavo e getto dei cordoli guida

– spostamento dei sottoservizi di stazione

– recupero dell’armamento ferroviario, dove la linea attuale non venga utilizzata nella fase transitoria (lato est e stazione)

Fase 2)

– scavo per posizionamento dei diaframmi a mezzo di benna verticale

– riempimento con fango bentonitico di perforazione fino al livello stradale

– immissione dell’armatura metallica – getto di cls ed espulsione dei fanghi

Fase 3)

– scavo e allontanamento del materiale di risulta

– puntonatura delle pareti di galleria previa scalpellatura delle parti superiori dei diaframmi

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Fase 4)

– esecuzione del reticolo di pali di fondazione della copertura di fondo della galleria

Fase 5)

– costruzione del solettone di fondo in calcestruzzo armato ancorando in esso il sistema di pali

– collaudo della soletta inferiore e realizzazione di eventuali integrazioni dei consolidamenti

Fase 6)

– posa in opera, sul cordolo di posa ottenuto nel diaframma, degli elementi prefabbricati in C.A.P. che costituiranno il solettone di copertura

– esecuzione della soletta in cls e del manto impermeabile della copertura

Fase 7)

– ritombatura della galleria superficiale

– ripristino dell’originario piano di campagna

Fase 8)

– impermeabilizzazione e rete di drenaggio – realizzazione dell’opera di rivestimento interna – opere ferroviarie ed impiantistiche

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Come descritto la struttura costituente il piano di posa dell’armamento ferroviario nel tratto in galleria è rappresentata da una soletta in cemento armata gettata in opera dello spessore di circa un metro, al di sotto del piano di rotolamento, e di circa 2 in corrispondenza delle banchine.

Prima della sua posa in opera, in questa fase di predimensionamento dell’intervento, non è stato prevista la realizzazione di un tampone di fondo con la tecnica del jet-grauting in quanto l’impermeabilità di fondo scavo, e garantita, almeno nel primo periodo, dalla presenza del substrato argilloso profondo.

Ovviamente questa impermeabilità a lungo termine verrà ad esaurirsi ed anche nelle argille verranno ad innescarsi dei moti di filtrazione che in virtù dell’elevato peso, dell’opera e del battente idraulico, daranno luogo a sottospinte notevoli che hanno reso inevitabile l’impiego dei pali di fondazione. Se da una più dettagliata campagna di sondaggi geognostici, inevitabile per passare alla fase definitiva di progettazione dell’opera, emergessero presenze di substrati sabbiosi, dunque fortemente permeabili, all’interno dello strato argilloso di posa del solettone l’impiego di un tampone di fondo in jet grouting si renderebbe indispensabile e pertanto esso verrà realizzato dello spessore di circa 10 m in modo che con il suo peso possa contrastare la sottospinta idraulica e sostituire la funzione di ancoraggio svolta dai pali di fondazione.

Infine le operazioni di scavo precederanno come detto quelle di formazione del solettone di copertura lungo tutta la galleria superficiale ad eccezione del breve tratto che attraversa Via Romea dove la posa in opera del rivestimento superiore, sui cordoli dei diaframmi, precederà lo scavo del materiale sottostante così da rendere fattibile l’interramento in corrispondenza dell’attuale passaggio a livello senza causare l’interruzione della circolazione viaria: a tale scopo verrà istituito un senso unico alternato su Via F. Romea.

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Nella figura 25, riportata di seguito, viene illustrata la successione delle fasi costruttive definite precedentemente, per una sezione di galleria superficiale.

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4.2 Predimensionamento degli elementi strutturali

In questo paragrafo verrà condotto un dimensionamento di massima degli elementi strutturali componenti la sezione di galleria, che sono stati definiti nel paragrafo precedente. Il predimensionamento è stato effettuato facendo riferimento alle azioni agenti sulla sezione della galleria superficiale che risultando la più profonda sarà anche la più critica.

Diaframmi in C.A.

Per essi è stata definita, innanzitutto la lunghezza necessaria ad avere una profondità di infissione, al di sotto del piano di scavo, sufficiente a garantire la stabilità della parete, e successivamente la loro larghezza e quantità di massima di armatura necessaria a resistere alle sollecitazioni agenti.

Il primo dato è stato ottenuto considerando la prevista puntonatura della parete e facendo riferimento sia all’instaurarsi o meno delle condizioni drenate all’interno del terreno come riportato di seguito.

Verifica del diaframma con ancoraggio superiore e piede libero

(free end metod)

Come metodo, per la determinazione della profondità di infissione del diaframma, è stato utilizzato il “free end metod” dove la parete viene ipotizzata rigida e, quale cinematismo di rottura, viene assunta la rotazione della parete stessa intorno al punto di vincolo costituito dall’ancoraggio.

Si ipotizza inoltre che non si verifichino spostamenti laterali al livello dell’ancoraggio. La profondità di infissione viene calcolata attraverso l’equilibrio alla rotazione intorno al punto B di applicazione del puntone.

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Caratteristiche del terreno ( partendo dal piano di campagna): – primo strato di argilla

peso specifico 1,9 / 3

m t

a =

γ

coesione non drenata 2,0 / 2

m t cu =

altezza dello strato ha1 =2,5m

– strato di sabbia peso specifico 2,1 / 3 m t s = γ

altezza dello strato hs =9,63m

– secondo strato di argilla

peso specifico 3 1 1,9t/m

a =

γ

coesione non drenata 12 m/ 2

t cu =

altezza dello strato ha1≥200m

Caratteristiche dello scavo:

profondità dello scavo H =11,32m

profondità dell’ancoraggio d=2,5m

profondità della falda hf =2,5m

spessore dello strato di sabbia e=0,8m

sotto piano di scavo Tensioni efficaci nel terreno:

peso specifico dell’acqua 1,0 / 3

m t

w =

γ

tensione efficace nell’argilla 0,9 / 3

m t w a aeff =γ −γ = γ

tensione efficace nella sabbia 1,1 / 3

m t w s seff =γ −γ = γ

Coefficienti di spinta dei vari strati:

angolo di attrito della sabbia φs = 33° angolo di attrito dell’argilla φa = 25°

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coefficiente di spinta attivo dell’argilla 0,406 sin 1 sin 1 = + − = a a aa K φ φ

coefficiente di spinta passivo dell’argilla 2,464 sin 1 sin 1 = − + = a a pa K φ φ

coefficiente di spinta attivo della sabbia 0,29 sin 1 sin 1 = + − = a a as K φ φ

coefficiente di spinta passivo della sabbia 3,40 sin 1 sin 1 = − + = a a ps K φ φ

Determinazione della profondità di infissione (condizioni non drenate)

Fig. 26: Spinte agenti sul diaframma (c.n.d.)

Analisi delle spinta agenti sul diaframma

Lo strato di argilla più superficiale non risulta spingente sul diaframma in virtù del suo limitato spessore e valore della coesione non drenata.

(15)

Strato di sabbia

(

h K

)

h t Ss1 = γaa1⋅ ass =13,265

(

)

[

h K

]

h t S s as s seff s 14,792 2 2 = γ ⋅ ⋅ ⋅ = m h b s s 4,815 2 1 = = m h bs s 6,42 3 2 2 = ⋅ =

Momento risultante della spinta attiva dello strato di sabbia rispetto B: m t b S b S Ms = s1⋅ s1+ s2⋅ s2 =158,834 ⋅ Spinta idraulica: t h S s w wa 46,368 2 2 = ⋅

=γ (spinta attiva sino allo strato di sabbia)

m t h S M s wa wa = ⋅ =148,843 ⋅

3 (Momento della spinta attiva rispetto B)

t h

phsws =9,63 (pressione idrostatica alla profondità hs)

t e p Swp hs 46,368 2= ⋅

= (spinta passiva sino allo strato di sabbia)

m t e S Mwp wp ⎟= ⋅ ⎠ ⎞ ⎜ ⎝ ⎛ + ⋅ = 36,029 3 2 82 ,

8 (Momento della spinta passiva rispetto B)

t c

h h

Uaa1ss−2⋅ u =0,973 (spinta attiva dello strato di argilla in D)

Nella definizione della profondità di infissione si è provveduto ad adottare un coefficiente riduttivo F delle spinte passive partecipanti al sostentamento

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della parete così da non necessitare, per garantire l’equilibrio, il raggiungimento dello stato limite di resistenza del terreno.

5 , 1 = F = 1 =0,667 F α

Coefficienti di spinta ridotti: 643 , 1 1 = ⋅ pa = pa K K α (argilla) 267 , 2 1 = ⋅ ps = ps K K α (sabbia) t e K Ssp seff ps 0,798 2 2 1

1 =γ ⋅ ⋅ = (spinta passiva dello strato di sabbia profondo e)

m e h bsp s 9,363 3 1 = − = m t b S

Msp1= sp1⋅ sp1=7,41 ⋅ (Momento della spinta passiva rispetto B)

Equazione di equilibrio alla rotazione rispetto B

(

)

+ ⎦ ⎤ ⎢ ⎣ ⎡ ⎟ ⎠ ⎞ ⎜ ⎝ ⎛ + ⋅ ⋅ ⋅ + ⎟ ⎠ ⎞ ⎜ ⎝ ⎛ + ⋅ ⋅ + ⋅ ⋅ ⋅ − ⎟ ⎠ ⎞ ⎜ ⎝ ⎛ + ⋅ ⋅ + ⎟ ⎠ ⎞ ⎜ ⎝ ⎛ + ⋅ ⋅ ⋅ 3 2 2 2 2 2 3 2 2 2 2 y h y y h c e y y h y U y h y s a s u s s s a α γ γ γ 0 1+ − = − +Ms Msp Mwa Mwp

L’equazione fornisce come valore dell’affondamento del diaframma al di sotto dello strato di sabbia profondo “e” una quantità y pari ad:

m y=1,62

Ciò porta ad adottare una infissione al di sotto del piano di scavo pari a:

m e

y

af = + =2,42

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Nell’ipotesi di adottare una profondità di infissione al di sotto del piano di scavo di circa 2,50 m, corrispondente ad una lunghezza complessiva del diaframma pari a 15 m, si sono determinate le sollecitazioni che risultano agenti sull’elemento di ancoraggio ed il diaframma.

Una volte definite le intensità di tutte le forze agenti sulla parete, al temine dello scavo, imponendo l’equilibrio alla traslazione orizzontale del diaframma la sollecitazione di compressione a cui è sottoposto il puntone di parete è risultata essere pari a:

t T =44,45

Il massimo momento flettente a cui è soggetta la parete, in corrispondenza della sezione posta alla profondità di 12,3 m dal piano di campagna in cui si annulla la sollecitazione tagliante,vale:

m t Mmax =280,075 ⋅

Di seguito lo stesso metodo è stato impiegato per determinare la profondità di infissione del diaframma nella ipotesi che si instaurino le condizioni drenate nel terreno. Ciò si è reso necessario per valutare quale tra le due possibili condizioni risulti essere la più gravosa per le pareti a sostegno dello scavo e dunque da considerarsi nel successivo predimensionamento degli elementi strutturali.

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Determinazione della profondità di infissione (condizioni drenate):

Fig. 27: Spinte agenti sul diaframma (c.d.)

Determinazione della forze agenti sul diaframma al termine dello scavo

(sino allo strato di sabbia)

Strato di sabbia e di argilla superficiale in zona attiva

t h K S a a aa ara 2,41 2 2 1 1 ⎟⎟= ⎠ ⎞ ⎜⎜ ⎝ ⎛ ⋅ ⋅ = γ (argilla)

(

h h

)

t K Sasa1= as γaa1s =13,265 (sabbia) t h K S s seff as asa 14,792 2 2 2 ⎟⎟= ⎠ ⎞ ⎜⎜ ⎝ ⎛ ⋅ ⋅ = γ (sabbia) t S S

Sasa = asa1+ asa2 =28,057

(

seff s a a1

)

aa h h

K

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I coefficienti di spinta passiva sono stati rideterminati attraverso le formule di Caquot-Kerisel nell’ipotesi di un angolo d’attrito δ tra terreno e diaframma pari all’angolo di attrito interno del terreno:

68 , 5 =

psh

K (coeff. spinta passivo della sabbia)

81 , 3 =

pah

K (coeff. spinta passivo dell’argilla)

Come coefficiente di sicurezza è stato assunto un valore più basso rispetto al caso precedente in quanto, a favore di sicurezza, è già stato trascurato il contributo offerto dalla coesione del terreno.

F1 =1,2 1 0,833

1 1 = =

F

α

Si è provveduto inoltre alla determinazione del coefficiente β da detrarre alle tensione efficaci nel terreno per tenere conto del moto di filtrazione presente al suo interno. La detrazione, a favore di sicurezza, è stata fatta solo per il terreno in zona passiva.

196 , 0 15 3 82 , 8 = ⋅ ⋅ =γw β β γ

γseff 1= seff (tensione efficace ridotta nello strato di sabbia)

β γ

γaeff 1= aeff (tensione efficace ridotta nello strato di argilla)

Strato di sabbia in zona passiva

t e K Spsa psh seff 1,369 2 2 1 1 ⎟⎟= ⎠ ⎞ ⎜⎜ ⎝ ⎛ ⋅ ⋅ ⋅ =α γ

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Determinazione dei momenti rispetto B agenti sul diaframma m t h S M a ara ara = ⋅ =2,008 ⋅ 3 1 1 1 m t h S M s asa asa = ⋅ =63,873 ⋅ 2 1 1 m t h S M s asa asa = ⋅ ⋅ ⋅ = 94,962 3 2 2 2

Momento risultante della spinta attiva esercitata dall’intero strato di sabbia:

m t M

M

Masa = asa1+ asa2 =158,834 ⋅

Momento risultante della spinta passiva esercitata dallo strato di sabbia:

m t e h S Mpsa psa s ⎟= ⋅ ⎠ ⎞ ⎜ ⎝ ⎛ − ⋅ = 12,821 3

Equazione di equilibrio alla rotazione rispetto B

(

)

(

)

(

)

⎥⎦ ⎤ ⎢⎣ ⎡ + + − + + − ⎟ ⎠ ⎞ ⎜ ⎝ ⎛ ⋅ + ⋅ ⋅ + ⎟ ⎠ ⎞ ⎜ ⎝ ⎛ + ⋅ ⋅ + + 3 2 3 3 2 2 2 3 1 1 1 1 2 1 1 1 1 3 1 U r h r K r h r h r r e h e r e r h s s w s aeff aa s s w γ γ γ 0 3 2 2 2 1 1 2 1 1 1 1 1 ⎟+ − − = ⎠ ⎞ ⎜ ⎝ ⎛ + ⋅ ⋅ ⋅ ⋅ − ⎟ ⎠ ⎞ ⎜ ⎝ ⎛ + ⋅ ⋅ ⋅ ⋅ ⋅

ph seff s ph seff s Masa Mara Mpsa

r h r K r h r e K α γ α γ

L’equazione di terzo grado in r1 fornisce come valore dell’affondamento

del diaframma al di sotto dello strato di sabbia profondo “e” una quantità:

m r1 =10,08

Ciò porta ad adottare una infissione al di sotto del piano di scavo pari a:

m e

r

a = 1+ =10,88

(21)

Pertanto l’instaurarsi delle condizioni drenate comporta una maggiore profondità del diaframma (circa 7 m) che però risulta indispensabile adottare in quanto a lungo termine, nonostante la presenza del banco di argilla inferiore poco permeabile, inevitabilmente si produrranno dei moti di filtrazione.

La presenza del tappo di argilla inferiore permetterà però la costruzione della soletta di base senza la necessità di realizzare un tampone impermeabile con trattamento colonnare (jet grouting) il cui spessore risulterebbe superiore ai 10 m dovendo contrastare anche la sottospinta idraulica senza subire spostamenti.

Di seguito adottando diaframmi della lunghezza di 22 m e facendo riferimento ai valori delle spinte agenti nelle condizioni drenate si sono determinate le sollecitazioni agenti su di esso e sull’elemento di ancoraggio della parete.

Determinazione delle forze agenti sul diaframma

infissione al di sotto del piano di scavo i=11m

affondamento al di sotto dello strato di sabbia z1 =ie=10,2m

spinta attiva esercitata dal primo strato di argilla Sara1 =2,41t

spinta attiva esercitata dallo strato di sabbia Sasa =28,057t

spinta passiva esercitata dallo strato di sabbia Spsa =1,369t

Spinte idrostatiche

(

)

t z h S s w wa 196,61 2 2 1 = + ⋅

(spinta idrostatica in zona attiva)

(

h z

)

z e t Swp w s 109,06 2 1 1 = + ⋅ + ⋅

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Spinte attiva esercitata dal secondo strato di argilla t z U Sara21 = 11=63,516 t z K Sara aeff aa 19,001 2 2 1 22=γ ⋅ ⋅ = t S S

Sara = ara21+ ara22 =82,518

Spinte passiva esercitata dal secondo strato di argilla

t z

K e

Spar1seff ⋅ ⋅ pah1=28,105

t z

K

Spar pah aeff 139,53

2 2 1 2 = ⋅γ ⋅ = t S S

Spar = par1+ par2 =167,635

Spinta passiva esercitata dal secondo strato di argilla assumendo F=1,2

t S

Spareff1par =139,696

La determinazione dello sforzo di compressione P a cui è sottoposto il puntone di ancoraggio delle pareti viene determinato attraverso l’equazione di equilibrio alla traslazione orizzontale:

t S S S S S S S

P= ara1+ asa+ ara2 + wa1− psaparwp1 =31,529

Per determinare l’espressione del momento massimo agente sul diaframma bisogna ricavare la profondità yt della sezione in cui si annulla il taglio dalla

seguente formula valida per yt < H:

(

)

(

)

(

)

0 2 2 1 2 1 1 1 1 = − ⋅ − − ⋅ ⋅ − − ⋅ ⋅ ⋅ − − t a w a t as seff a t as a a ara h y h y K h y K h S P γ γ γ che fornisce: yt =8,182m

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Individuata la sezione in cui si annulla il taglio il momento massimo, calcolato rispetto essa vale:

(

)

(

)

(

)

(

)

6 6 2 3 1 3 1 2 1 1 11 1 max a t w a t as seff a t as a a ara a t h y h y K h y K h M h y P M =− ⋅ − + +γ ⋅ ⋅ ⋅ − +γ ⋅ ⋅ − +γ ⋅ − m t Mmax =100,886 ⋅

Note le sollecitazioni agenti sui due elementi di seguito vengono riportati i calcoli utilizzati per compiere il loro predimensionamento.

Diaframmi in C.A.

Si è scelto di impiegare diaframmi in C.A. gettati in opera dello spessore di 100 cm , e si è provveduto alla determinazione di massima della quantità di armatura necessaria per metro lineare di getto. Dal predimensionamento eseguito compiendo la verifica agli Stati Limite Ultimo (S.L.U.) sulla sezione più sollecitata definita in precedenza , e riportato di seguito, è risultata necessaria una gabbia di armatura, per ogni metro lineare di parete, costituita da 7+7 Φ26.

Ciò rende necessaria una quantità in peso, di barre di armatura per metro cubo di getto da realizzarsi pari a:

3 / 604 , 58 3 Kg m Pfm =

Di seguito sono riportati i valori del momento di rottura Mxrd della sezione

(Fig. 28) ed il suo dominio di resistenza (Fig. 29), forniti in output dal programma di verifica usato per il dimensionamento.

(24)

Fig. 28

(25)

Puntone di ancoraggio

Sforzo di compressione agente sul N=P=31,529t

puntone per metro lineare di diaframma

lunghezza del puntone l=13,5m

Gli ancoraggi vengono posizionati ad una profondità dal piano di campagna di 2,50 m, su appositi cordoli ricavati dalla scapitozzatura dei diaframmi, ad un interasse di 2,50 m. E’ stato scelto di impiegare tubi in acciaio (Fe430) senza saldatura a sezione rettangolare aventi dimensioni 400*280*10 mm per cui sono state compiute le verifiche di resistenza e stabilità riportate di seguito.

Caratteristiche del profilato

Area della sezione trasversale 132cm2

At =

Raggio minimo d’inerzia ρmin =11,5cm

Tensione di rottura 2750 / 2 cm daN fd = Verifica di resistenza 2 1 1000 597,149daN/cm A N t = ⋅ = σ ⇒ ≤ fd σ la verifica è soddisfatta. Verifica di stabilità 391 , 117 100 min = ⋅ = ρ λ l

(26)

Per questo valore della snellezza λ si ricava dal prospetto 7-III C della CNR 10011/97 un valore del coefficiente ω(λ): ω=2,17

2 / 1296 1000 cm daN A N t id =ω⋅ ⋅ = σ ⇒ ≤ d id f σ la verifica è soddisfatta. Copertura superiore

Come detto per il tratto di linea compresa tra le sezioni 69 e 93 è prevista la ricopertura dello scavo e la sua ritombatura. Sul rivestimento superiore quindi graverà il peso dei circa 2,00 m di terreno necessari a ripristinare l’attuale quota del piano di campagna e nel tratto corrispondente all’attraversamento di Via Romea (attuale passaggio a livello) anche il carico trasmesso dall’asse dei veicoli passanti.

Si è scelto di adottare come elementi per realizzare la copertura dei tegoli binervati TT, con armatura e soletta aggiuntiva (9 cm), della ditta INPES. Facendo riferimento alle curve di utilizzo valide per il predimensionamento, fornite dalla stessa ditta, è stato individuato, tra gli elementi appartenenti a questa serie, il tegolo TTR 105 B caratterizzato da: una larghezza di 250 cm, altezza di 105 cm e nervature di 16 cm.

Anche per essi il posizionamento verrà fatto sul cordolo realizzato sui diaframmi di parete come illustrato nella figura accanto.

(27)

Pali di fondazione

Come detto in precedenza per potere contrastare la sottospinta idraulica che causerebbe un sollevamento del piano di posa dell’armamento ferroviario, la realizzazione della soletta di fondo verrà preceduta dalla costruzione di un reticolo di pali di fondazione che opportunamente vincolati ad essa permetteranno il suo ancoraggio.

Le caratteristiche strutturali e geometriche dei pali sono state definite per il tratto più profondo, relativo alla stazione, in cui il battente idraulico e quindi la sottospinta raggiungono il massimo valore.

Determinazione della sottospinta idraulica

profondità dello scavo H =11,32m

peso specifico del calcestruzzo 2,5 / 3

m t

c =

γ

altezza media della soletta di fondo hm =1,30m

Sottospinta idraulica esercitata sul solettone di fondo con livello della falda al piano di campagna: 2 / 32 , 11 t m H pww⋅ =

Pressione esercitata dalla soletta attraverso il suo peso sul piano di posa dello scavo: 2 / 25 , 3 t m h pscm =

(28)

Sottospinta idraulica risultante in stazione: 2 / 07 , 8 t m p pw s pw = − = ∆

Per contrastare tale pressione risultante si è deciso di realizzare un reticolo di pali di fondazione posti ad un interasse di tre metri e si è provveduto a determinare il carico agente su un singolo palo della maglia tipo.

Fig. 30: Maglia di fondazione

area della maglia base 115 m,5 2

Amaglia =

numero di pali per maglia pmaglia =13 carico risultante agente

sulla maglia base Swmaglia =Amaglia⋅∆pw =932,085t

Determinazione del carico agente sul singolo palo della maglia base:

t p S R maglia wmaglia p = =71,699

(29)

Dimensionamento dei micropali utilizzati

Si è scelto di impiegare pali di piccolo diametro (micropali) con getto in pressione (palo Radice). La perforazione viene eseguita con una colonna di tubi munita alle estremità di una corona tagliente, ed i detriti di perforazione sono asportati dal fluido di circolazione che viene immesso dall’interno della colonna e risale nell’intercapedine fra questa e il terreno.

Raggiunta la profondità desiderata, si introduce l’armatura; il getto viene quindi eseguito dal basso, operando con un tubo convogliatore la cui estremità inferiore rimane costantemente immersa nel calcestruzzo. Al termine del getto si applica alla sommità del tubo forma una testa a tenuta, e si immette aria compressa sfilando contemporaneamente il tubo. Sotto l’azione della pressione, il calcestruzzo occupa il volume lasciato libero dalla tubazione ed aderisce al terreno, realizzando una superficie laterale scabra capace di elevate resistenze tangenziali.

Caratteristiche

diametro dei micropali φp =25,0cm

coefficiente d’attrito palo-terreno 10 m/ 2

t

=

µ

coefficiente maggiorativio del η=1,2 diametro del palo

diametro maggiorato φps =η⋅φp =30cm

coefficiente di sicurezza per micropali =2,5⇒ = 1 =0,4 p p

F

F ψ

(30)

Determinazione della profondità di infissione v: 0 = ⋅ ⋅ ⋅ − ⋅ ⋅ ⋅ ⋅ − v v Rp ψ π φps µ γc π φps da cui si ricava : v=11,704m

Si adotta pertanto una lunghezza di infissione: v=12,00m

Infine si è provveduto a verificare per quale profondità dello scavo è possibile garantire l’equilibro delle pareti di sostegno in condizioni drenate senza l’impiego dei puntoni d’ancoraggio attraverso un funzionamento a mensola del diaframma in virtù del suo affondamento, precedentemente determinato. Dai calcoli, di seguito riportati, si è determinato che ciò è verificato per un altezza dello scavo pari a 8,0 m e pertanto l’ancoraggio si renderà necessario per il solo tratto di tracciato compreso tra le sez. 63 e 100.

altezza dello scavo Hsm=8,0m

altezza strato superficiale d’argilla ham =2,0m

profondità della falda pf =2,5m

spessore falda nello strato di sabbia hw =5,5m

spessore sabbia sotto piano di scavo h1s =4,5m

densità media dei primi 2,5 m di terreno 2 m/ 3

t

m =

γ

densità media efficace 1 m/ 3

t w m

meff =γ −γ =

(31)

Determinazione delle forze e momenti agenti sul diaframma sino allo strato di sabbia (punto O) al termine dello scavo:

t p K Ram aa am f 2,537 2 2 = ⋅ ⋅ = γ m t p h h R Mam am w s f ⎟⎟= ⋅ ⎠ ⎞ ⎜⎜ ⎝ ⎛ + + ⋅ = 27,48 3 1

(

)

t h h R w s w aw 50,0 2 2 1 = + ⋅ =γ m t h h R M w s aw aw = ⋅ + ⋅ = 166,67 3 1

(

h h

)

h t R s s w w pw 22,50 2 1 1 ⋅ = + ⋅ =γ m t h R M s pw pw = ⋅ =33,75 ⋅ 3 1

(32)

t h K R s psh seff ps 43,324 2 2 1 1 1⋅ ⋅ ⋅ = =γ α m t h R M s ps ps = ⋅ =64,986 ⋅ 3 1

(

)

t h h K R w s as seff sa 15,95 2 2 1 2 = + ⋅ ⋅ =γ m t h h R M w s sa sa = ⋅ + ⋅ = 53,167 3 1 2 2

(

h h

)

K t p Rsa1mfw+ 1sas =14,50 m t h h R M w s sa sa = ⋅ + ⋅ = 72,50 2 1 1 1 m t M M Msa = sa1+ sa2 =125,667 ⋅ pw ps aw sa am M M M M M + + + ⇒ f

Il momento delle forze instabilizzanti risulta superiore a quello delle forze stabilizzanti e quindi passiamo a valutare quanto deve ammontare l’ulteriore affondamento sa del diaframma nello strato di argilla per garantire il suo

equilibrio con un funzionamento a mensola.

(

m f seff w

)

aa p h

K

U2 = ⋅γ ⋅ +γ ⋅ (spinta attiva in corrispondenza del punto O)

s seff

pah h

K

U3 = ⋅α1⋅γ ⋅ 1 (spinta passiva in corrispondenza del punto O)

(

)

⎟ ⎠ ⎞ ⎜ ⎝ ⎛ + + + ⎟ ⎠ ⎞ ⎜ ⎝ ⎛ + + + + + + ⎟⎟ ⎠ ⎞ ⎜⎜ ⎝ ⎛ + + + w s psa a sa s w a sa a s w w f a s w am R h h s R h h s R s h h p s h h R 3 2 6 3 1 2 1 1 3 1 1 γ

(

) (

)

0 3 2 3 2 6 3 3 1 2 3 3 2 2 1 2 1 1 + + = ⎥ ⎦ ⎤ ⎢ ⎣ ⎡ + + + − ⎟ ⎠ ⎞ ⎜ ⎝ ⎛ + a pah aeff a a aa aeff a a s w a s w s a s K s U s K s U s h h s h h s γ γ γ α

(33)

Essa fornisce sa= 8,222 m e quindi laddove si disporrà di un’ affondamento

superiore a questa quantità l’equilibrio è garantito attraverso il funzionamento a mensola della parete.

Questo risultato consente di evitare l’impiego dei profilati d’acciaio per la puntellatura delle pareti lungo tutto il tracciato sotterraneo in quanto, ad esclusione del tratto più profondo compreso tra le sez. 63 e 100, la stabilità delle pareti è assicurata dal solo affondamento del diaframma al di sotto del piano di scavo che è superiore agli 8,2 m e la sua profondità inferiore o eguale agli otto metri. Ciò porta a limitare gli ancoraggi nel tratto di galleria compreso tra le sez. 63 e 100.

(34)

4.3

Computo metrico estimativo del tratto interrato

Una volta note le caratteristiche geometriche e costruttive dell’opera necessaria a permettere l’interramento della linea ferroviaria, si è provveduto alla stima di massima dei costi necessari al compimento dell’intervento.

Ciò è stato fatto facendo riferimento per ciascuna operazione ed elemento costruttivo ai costi unitari necessari, alla sua realizzazione, forniti da ditte specializzate. Di seguito per ciascuna voce viene riportato il computo metrico ad esso relativo.

Diaframmi in C.A.

La loro esecuzione è prevista da entrambi i lati della parte di tracciato compreso tra le sez. 48 e 121. Come definito nel paragrafo precedente essi hanno una larghezza di 100 cm e vengono gettati in opera nel terreno a partire dal piano di campagna per una profondità pari a 22 m.

Ciò comporta la costruzione di due pareti ciascuna avente lunghezza di 1655 m pari alla distanza presente tra i due diaframmi plastici realizzati in corrispondenza dei fronti di scavo. Lo sviluppo superficiale complessivo dei due diaframmi risulta quindi pari a:

2 72820 ) 1655 22 ( 2 m Sd = ⋅ ⋅ =

Il prezzo unitario per metro quadro di parete fornito dalle ditte costruttrici non include la fornitura e posa in opera della armatura metallica che è costituita da gabbie formate con barre longitudinali ø26; nel tratto di stazionamento, per metro cubo di getto, è stato riscontrato necessario l’utilizzo di una quantità di armatura pari a circa 55 kg. Tenendo presente che fuori da

(35)

questo tratto la profondità dello scavo diminuisce e quindi sarà sufficiente un minore armamento delle pareti, in linea di massima, si avrà necessita di un peso complessivo di barre di acciaio pari a:

Kg Pf =3498000 .

Elementi di ancoraggio

Tali elementi sono stati impiegati nel tratto di galleria interrata dove la notevole profondità dello scavo comporta elevati valori delle spinte agenti sulle pareti di contenimento. Sono stati utilizzati profilati metallici aventi un’area di 132 cm2 e lunghezza, pari alla larghezza dello scavo, di 13,5 m nel tratto di stazionamento e di 8,2 al di fuori da esso; vengono posizionati con interasse di 2,5 m ad una profondità dal piano di campagna di circa 2,5 m. Complessivamente si avrà necessità di 245 puntoni (165 da 13,5 m e 80 da 8,2) per un peso complessivo di:

Kg Pp =294736

Scavo e movimento terre

Per consentire la realizzazione del nuovo tracciato sotterraneo è necessario asportare una parte del volume di terreno contenuto tra i due diaframmi laterali per poter raggiungere, in corrispondenza di ogni sezione, la quota di interramento prevista. Le operazioni di scavo e rimozione del materiale saranno eseguite a cielo aperto, ovvero prima della costruzione della copertura della galleria, impiegando pale ed escavatori meccanici. Parte del materiale rimosso potrà essere reimpiegato, se riscontrato idoneo, per la prevista

(36)

ricopertura dello scavo o per l’allargamento del rilevato ferroviario della parte di linea superficiale.

Il volume di terreno che complessivamente andrà asportato per formare il piano di posa del rivestimento inferiore della galleria è pari a :

3 148874m

Vt =

Copertura superiore

Nel tratto di tracciato compreso tra le sez. 63 e 93 che risulterà interrato al di sotto della attuale stazione e passaggio a livello per consentirne la sua tombatura è stata progettata la copertura superiore della galleria impiegando pannelli prefabbricati in cemento armato precompresso. Essi verranno posati in opera su di un cordolo realizzato lungo il diaframma e dovranno ricoprire una superficie di circa:

2 6850 7 , 13 500 m Sp = ⋅ =

Come già detto la copertura prefabbricata dovrà essere ricoperta con una soletta di cls dello spessore di 9 cm e da una guaina impermeabile. Il loro sviluppo superficiale sarà uguale al precedente.

Pali di fondazione

Per impedire il sollevamento della soletta di fondo è stato predisposto il suo ancoraggio a mezzo di un reticolo di pali aventi diametro di 25 cm e lunghezza di 12 m. Essi sono posti ad un interasse di 3 m che comporta per il tratto di stazionamento la realizzazione di 1355 pali; fuori dalla zona di

(37)

stazione diminuendo la profondità dello scavo diminuisce anche la sottospinta idraulica è quindi sarà sufficiente una maglia di pali meno fitta. Complessivamente per l’intera operazione di interramento della linea si avrà necessità di un numero di pali pari a:

1790 =

p

N

Solettone di fondo

Esso costituirà il rivestimento inferiore e il piano di posa dell’armamento ferroviario nella parte di tracciato interrato e sarà realizzato in cls armato gettato in opera. Il volume complessivo del getto è:

3 22490m

Vs =

Una volta caratterizzate le entità di ciascun intervento, per ognuno, è stato definito il prezzo occorrente alla sua esecuzione sulla base di quelli unitari forniti da ditte specializzate. In questo modo dalla somma delle voci di spesa è stato ottenuto il costo complessivo dell’operazione di interramento.

Diaframmi in C.A.

A1) Il prezzo unitario è relativo alla formazione di diaframmi in terreni sciolti, gettati in opera in presenza di fanghi bentonitici, compreso il trasporto alle discariche autorizzate dei materiali di risulta e dei fanghi residui entro una distanza di 10 Km, la formazione dei cordoli guida di dimensione normale (0,25x0,80), la fornitura ed il getto del calcestruzzo con resistenza caratteristica cubica a 28 giorni di maturazione RcK > 250 Kg/cm2 fino a 1,10

(38)

volte il volume teorico dello scavo, esclusi: la fornitura e posa in opera delle armature di acciaio e la formazione di accessi e piani di lavoro.

Prezzo unitario 139 €/m2 Quantità di lavoro 72820 m2 Importo 10˙121˙980 €

A2) Per la fornitura, lavorazione e posa in opera delle gabbie d’armatura dei diaframmi realizzate impiegando acciai in barre ad aderenza migliorate Feb44k controllato in stabilimento delle lunghezze richieste, non prevista nella voce precedente, l’importo è di:

Prezzo unitario 1,20 €/Kg Quantità di lavoro 3498000 Kg Importo 4˙197˙600 €

A3) Per la realizzazione dei due diaframmi plastici, realizzati con una miscela di cemento e bentonite e sprovvisti di armatura metallica posti in corrispondenza dei due fronti di scavo l’importo necessario è:

Prezzo unitario 95,2 €/ m3 Quantità di lavoro 352 m3 Importo 33˙510 €

(39)

A4) L’operazione di scapitozzatura dei diaframmi necessaria a realizzare il cordolo longitudinale sul quale poggiare gli elementi di copertura e ancoraggio è caratterizzata da un costo complessivo :

Prezzo unitario 38,73 €/ m Quantità di lavoro 840 m Importo 32˙533 €

Elementi di ancoraggio

B) Sono stati impiegati profilati in acciaio Fe430 senza saldatura avente sezione rettangolare di dimensioni 400*280*10. Sono necessari complessivamente 165 tubolari la cui fornitura e posa in opera incide con un costo di:

Prezzo unitario 1,81 €/Kg Quantità di lavoro 294736 Kg Importo 533˙472 €

Scavo e movimento terre

C) E’ previsto lo scavo a sezione obbligata a pareti verticali eseguito con mezzi meccanici incluso il carico e trasporto delle terre ad impianti di recupero o discarica, esclusi gli oneri di smaltimento.

Prezzo unitario 12,07 €/m3 Quantità di lavoro 148874 m3 Importo 1˙796˙909 €

(40)

Copertura superiore

D) La realizzazione prevede la fornitura e posa in opera di lastre prefabbricate della serie INPES in cemento armato precompresso aventi larghezza di 2,5 m e lunghezza di 13,5 m. Nel costo unitario fornito è compreso il getto della soletta integrativa di 8 cm.

Prezzo unitario 95,54 €/m2 Quantità di lavoro 6850 m2 Importo 654˙449 €

Pali di fondazione

E) Fornitura e posa in opera di pali trivellati del diametro di 25 cm atti ad ancorare la soletta di fondo eseguiti con sonda a rotazione, nel prezzo sono compresi e compensati gli oneri dello scavo, l’armatura dei pali ed i getti e avendo cura di far sporgere l’armatura per una altezza pari a quella del traverso di collegamento. E’escluso però il costo delle barre d’acciaio.

Prezzo unitario 22,3 €/m Quantità di lavoro 21480 m Importo 479˙004 €

Solettone di fondo

F) Fornitura di calcestruzzo per opere di fondazione in presenza di acqua, con RcK >250 Kg/cm2, dato in opera, ogni onere compreso e compensato, comprese casserature, puntellamenti e ogni opera necessaria per il getto in presenza d’acqua. Escluso soltanto l’onere delle armature metalliche.

(41)

Prezzo unitario 95,6 €/m3 Quantità di lavoro 22490 m3 Importo 2˙150˙044 €

Armamento ferroviario

G) E’ prevista la realizzazione di due binari delle caratteristiche geometriche e costruttive definite al Cap. 2 . Nel tratto interrato la posa dell’armamento ferroviario, costituito da traverse in C.A.P. e rotaie 60UNI, viene fatto direttamente sul rivestimento inferiore in cls della galleria senza l’impiego della massicciata. Lo sviluppo complessivo della coppia di binari ed il loro costo unitario sono riportati di seguito.

Prezzo unitario 500 €/m Quantità di lavoro 4700 m Importo 2˙350˙000 €

Vano scala e ascensori

H) Infine si è provveduto a valutare il costo complessivamente necessario alla realizzazione dei due vani scala e all’istallazione dei due ascensori che mettono in comunicazione la superficie con la nuova stazione sotterranea.

(42)

Dalla somma degli importi relativi ad ogni voce descritta in precedenza si ottiene il costo complessivo dell’intervento.

(43)

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