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QuadrOrtaThon. Una donna e due uomini a zonzo (per non dir del cane che mi rovina la festa)

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Academic year: 2022

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Rimescolando un po’ le carte, prendo spunto dal celeberrimo “Tre uomini in barca (per non dir del cane)” di Jerome K. Jerome (1889), al quale nel 1900 fece seguito “Tre uomini a zonzo”, romanzo che ebbe un tale successo da essere usato in Germania come libro di testo nello studio della lingua inglese.

Due classici della comicità anglosassone, fatta di humour e nonsense.

Il titolo rispecchia l’avventura durata due giorni dei seguenti: la SuperSegretaria Cristiana di Pietrantonio; Super Aroldo Broccoli socio affiliato sanmarinese 63enne che ha deciso di appendere la bici da corsa al chiodo per dedicarsi al mondo delle maratone; dulcis in fundo, il sottoscritto.

 MARIO LICCARDI  ULTRAMARATONE (/ULTRAMARATONE.HTML)

 12 GIUGNO 2017

QuadrOrtaThon. Una donna e due uomini a zonzo (per non dir del cane che mi rovina la festa)

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Il contesto è l’ambiente montano-lacustre delle QuadrOrtaThon, belle maratone intorno al Lago d’Orta inventate da Super Paolo Gino per festeggiare il raggiungimento di quota 1000 da parte di Vito Piero Ancora detto Diesel.

Avendo scelto la doppietta Mottarone- Madonna del Sasso, provenienti da San Marino e Bologna arriviamo venerdì mattina alle 7:15 con l’auto di Aroldo.

Mi metto in ginocchio, e a mani giunte recito il mea culpa perché non ci credevo: pensavo ad una partecipazione molto scarsa e invece le QuadrOrtaThon sono state un successo.

Approfittando del lungo fine settimana della

Festa della Repubblica, Paolo Gino ha raccolto attorno a Piero tanti amici e appassionati, il picco il secondo giorno con la scalata al Mottarone, una bella ultra di 43 km che ha convinto

104

atleti a sperimentarne il percorso.

55

finisher All days, più che nelle famose 10in10 di agosto ove i finisher furono

43

e

101

il numero massimo di partecipanti in un sol giorno. I particolari scorrendo le seguenti classifiche allegate:

• 17-06-01/04_QuadOrtaThon_Elenco partecipanti

(/images/classifiche/2017_Classifiche/17-06- 04_QuadOrtaThon_Elenco_partecipanti.pdf)

• 17-06-01_QuadOrtaThon_Vergante (/images/classifiche/2017_Classifiche/17-06- 01_QuadOrtaThon_Vergante.pdf)

• 17-06-02_QuadOrtaThon_Mottarone (/images/classifiche/2017_Classifiche/17-06- 02_QuadOrtaThon_Mottarone.pdf)

• 17-06-03_QuadOrtaThon_Madonna del Sasso

(/images/classifiche/2017_Classifiche/17-06-02_QuadOrtaThon_Mottarone.pdf)

• 17-06-04_QuadOrtaThon_Lake Orta (/images/classifiche/2017_Classifiche/17-06- 04_QuadOrtaThon_Lake_Orta.pdf)

• 17-06-01/04_QuadOrtaThon_All 4 days (/images/classifiche/2017_Classifiche/17-06- 04_QuadOrtaThon_All_4_Days.pdf)

• 17-06-01/04_QuadOrtaThon_Classifiche Generali per numero di gare completate (/images/classifiche/2017_Classifiche/17-06-

04_QuadOrtaThon_Classifiche_Generali_per_numero_di_gare_completate.pdf)

• 17-06-01/04_QuadOrtaThon_Ordine Arrivo 4 Gare (/images/classifiche/2017_Classifiche/17-06- 04_QuadOrtaThon_Ordine_Arrivo_4_Gare.pdf)

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Le due gare sono ben descritte dal neo doppiettista prof. Fabio Marri nella sua lunga cronaca pubblicata nel nostro sito. Piacevole il Mottarone (vetta a 1.492 m s.l.m.) durante il quale, sentendomi bene, riscopro la vena di discesista sopita da anni. A sera una spiacevole sorpresa: l’auto di Aroldo ha una gomma a terra. La sostituisce con il ruotino di

scorta. Essendo oggi festa, è tutto chiuso. Confidando nella Speranza ultima Dea, cercheremo domani sabato un gommista aperto che la ripari.

Molto suggestivo il percorso del giorno dopo, specialmente per l’incantevole terrazza della Madonna del Sasso edificata su una grande rupe a strapiombo sul lago. Santuario in stile barocco della prima metà del ‘700 con all'interno pregevoli affreschi e meta di pellegrinaggi.

Il Belvedere offre un panorama spettacolare sull’intero lago, con di fronte Orta e l'isola di San Giulio.

Per gli appassionati di fotografia è una grande festa. Peccato per la giornata afosa che impedisce di spaziare lo sguardo fino a Milano e dintorni. Alla Madonna del Sasso c’è il fotografo milanese Sergio Tempera che immortala la maggior parte di noi. Alcuni, a cui il tempo finale non importa granché, si mettono in posa per una bella foto ricordo

seduti sul muretto della terrazza. Altri, che non soffrono di vertigini e amano il rischio, si fanno fotografare in piedi sul muretto con il precipizio alle spalle.

Molto criticata da noi tapascioni l’ultima parte del percorso, l’andata e ritorno Pella-Ronco- Pella che i partecipanti alle 10in10 di agosto conoscono bene. La Madonna del Sasso Marathon è in realtà un’ultramaratona, essendo il totale dei chilometri pari a 44,500. Sarebbe bastato piazzare il giro di boa circa un km prima per coprire la classica distanza della maratona, facendo risparmiare ai maratoneti stracchi 2,300 km (e un bel tratto di salita) sotto il sole cocente di giugno, dando loro la possibilità di non arrivare stravolti.

Nel mio caso ci si mette di mezzo anche un cane lupo. Mentre a circa 4 km dal traguardo sto corricchiando in una stretta stradina ombreggiata delimitata da due muri, il simpatico lupacchiotto mi morde al braccio sinistro. L’oca giuliva che lo tiene al guinzaglio non ha con sé borsette e documenti di riconoscimento da mostrare. Sostiene candidamente che il suo è un cane affettuoso, pulitissimo e supervaccinato. Estraggo la fotocamera dal marsupio per fare una foto a cane e oca starnazzante ma, piove sul bagnato, la batteria è esaurita.

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La ferita sanguina copiosamente e decido di proseguire per arrivare il prima possibile all’autoambulanza. Con il sangue che gocciola come l’acqua da un rubinetto mal chiuso ricomincio a correre. All’arrivo, scopro che medico e autoambulanza sono al seguito degli ultimi della classe. In compenso, nella moltitudine dei soci presenti, ci sono anche medici e infermieri. Alcuni stabiliscono la

necessità dell’antitetanica, altri fanno il tifo per le immunoglobuline, qualcuno le sconsiglia perché hanno troppe controindicazioni, molti decretano l'urgenza di una potente cura antibiotica.

Il medico nel frattempo arriva e, “per non saper né leggere né scrivere”, decide per l’antitetanica. Detto fatto salgo sull’autoambulanza che mi scarica al Pronto Soccorso di Borgomanero una 20ina di km dal Lago.

Due ore dopo arrivano Aroldo e Cristiana: hanno fretta di tornare a casa perché non è stato possibile trovare un gommista, e guidare di notte per 500 km con il solo ruotino senza gomma di scorta può essere rischioso.

Spiace abbandonare l’allegra compagnia senza prender parte al maxi pasta-party per le 1000 di Piero. Fatti due conti, considerato l’impressionante numero di maratone che Piero corre senza soluzione di continuità, mi riprometto, al massimo fra una quindicina d’anni, di partecipare (se pur in carrozzella) alla prossima mega festa delle 2000.

Due parole sul seguito della storia. Dopo essermi sottoposto in settimana ad una cura antibiotica da cavallo, ieri sono andato a Suviana. Causa gli antibiotici, il sole cocente e la terribile salita durante la quale ho aiutato a rialzarsi da terra uno stracco Paolo Saviello (leggere il commento di Paolo dopo le foto), passata la mezza ho quasi sempre camminato.

Ma, essendosi la ferita rimarginata, è tutto OK.

Non altrettanto bene è andata all’incauto cane lupo ringhiante. Mentre mi stava morsicando, in una reazione automatica di autodifesa, ar

rabbia

to com’ero, l’ho morso anch’io. Un amico degno di fede mi ha riferito che un’oca giuliva ha portato il suo lupacchiotto da un noto veterinario del Lago. I sintomi erano: repentini cambi comportamentali (timidezza, aggressività, irritabilità) accompagnati da febbre, mancanza di coordinazione, tendenza a mordere e convulsioni. Il veterinario ha diagnosticato la

rabbia

e ha provveduto a rivaccinare il cane somministrandogli nel contempo antibiotici e penicillina.

Dimenticavo: l’amico degno di fede giura che qualche giorno fa l’ex affettuoso lupacchiotto abbia morso e infettato la sua padroncina. E che subito dopo un’oca giuliva si sia precipitata al Pronto Soccorso di Borgomanero per le cure del caso. Ora il cerchio è veramente chiuso.

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Clicca qui per la classifica della QuadrOrtaThon (/quadortat-01-04-06-2017.html)

Clicca qui per le foto della Vergante Marathon (di Paolo Gino) (/vergante-m-01-06-2017.html) Clicca qui per le foto della Mottarone Marathon (di Mario Liccardi) (/mottarone-mar-02-06- 2017.html)

Clicca qui per le foto della Mottarone Marathon (di Paolo Gino) (/mottarone-mar-02-06-2017- paolo.html)

Clicca qui per le foto della Madonna del Sasso Marathon (di Mario Liccardi) (/madonna- sasso-03-06-2017.html)

Clicca qui per le foto della Madonna del Sasso Marathon (/madonna-sasso-03-06-2017- temp.html)

Clicca qui per le foto della Lake Orta Marathon (di Paolo Gino) (/lake-orta-04-06-2017- paolo.html)

Clicca qui per le foto di Daniela Gianaroli (http://gallery.podisti.it/p447679355)

Clicca qui per il racconto "Il Signor Mille Maratone" di Michele Rizzitelli (http://magazine.podisti.it/2013/index.php/component/content/article/30301-il-signor-mille- maratone.html)

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