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CORSI DI LAUREA IN INGEGNERIA MECCANICA Corso del Prof. Manlio BORDONI A.A PROVA SCRITTA DI GEOMETRIA DEL

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Academic year: 2022

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(1)

Corso del Prof. Manlio BORDONI – A.A 2003-2004 PROVA SCRITTA DI GEOMETRIA DEL 10-01-2004 Esercizio 1. In R4 sono dati i vettori

v1 =

 1

−2 0 1

 , v2 =

 0 1

−1 2

 , v3 =

 1

−2k k

−3

 .

(a) Determinare, se esiste, il valore del parametro reale k in modo che i vettori v1, v2, v3 siano linearmente dipendenti.

(b) Scriverere equazioni parametriche e cartesiane del sottospazio vettoriale W di R4 generato dai vettori v1, v2.

(c) Determinare una base ortonormale di W .

(d) Determinare la proiezione ortogonale PW(v) del vettore v =

 0 1 0 0

 su W .

(e) Scrivere equazioni cartesiane del complemento ortogonale W di W in R4. (f) Decomporre il vettore v di cui al punto (d) nella somma v = w + w con w∈ W e w ∈ W.

Soluzione

(a) I tre vettori dati sono linearmente dipendenti se e solo se la matrice da essi formata ha rango < 3. Poich´e det

 1 0

−2 1

= 1 = 0, il metodo degli orlati d`a le condizioni

det

 1 0 1

−2 1 −2k

0 −1 k

 = 2 − k = 0 , det

 1 0 1

−2 1 −2k

1 2 −3

 = −8 + 4k = 0

da cui k = 2.

(b) Essendo dimW =2 e dunque codimW =4-2=2, occorrono e bastano due equazioni cartesiane per rappresentare W , che si ottengono imponendo che risulti

rg



1 0 x1

−2 1 x2

0 −1 x3

1 2 x4

 = 2.

Il metodo degli orlati d`a

det

 1 0 x1

−2 1 x2

0 −1 x3

 = 0 , det

 1 0 x1

−2 1 x2

1 2 x4

 = 0

(2)

cio`e

2x1 + x2+ x3 = 0 5x1+ 2x2− x4 = 0.

(c) I vettori v1, v2 sono gi`a ortogonali, per ottenere una base ortonormale di W basta dunque dividere ciascuno di essi per la propria lunghezza, che vale

6.

(d) Essendo i vettori v1, v2 gi`a ortogonali, si ha

PW(v) = < v, v1 >

< v1, v1 >v1 + < v, v2 >

< v2, v2 >v2 =2 6

 1

−2 0 1

 + 1 6

 0 1

−1 2

 =



13

5

616

0



 .

(e) Equazioni di W si ottengono imponendo al generico vettore v∈ Rn di essere perpendicolare a v1 e v2, sono quindi

< v, v1 > = 0

< v, v2 > = 0 cio`e

x1 − 2x2+ x4 = 0 x2 − x3+ 2x4 = 0.

(f) Risulta w = PW(v) =



13

5

616

0



 , w = v− w =

 0 1 0 0

 −



13

5

616

0



 =



1 31 61

06



.

Esercizio 2. `E dato l’operatore T :R3 −→ R3 definito da

T

x1 x2 x3

 =

2x1+ 2x2+ x3 x1+ 3x2+ x3 x1 + 2x2+ 2x3

 .

(a) Verificare se T `e invertibile oppure no e nel caso sia invertibile, scrivere l’espres- sione dell’operatore inverso T−1.

(b) Calcolare gli autovalori e gli autospazi di T .

(c) Dedurne se T `e diagonalizzabile oppure no, giustificando la risposta.

Soluzione

(a) T `e invertibile in quanto la matrice che lo rappresenta nella base canonica diR3, A =

2 2 1 1 3 1 1 2 2

, ha determinante detA = 5 = 0. L’inverso T−1 `e rappresentato dalla matrice A−1 =

4

5 25 15

15 35 15

15 25 45

.

(b) L’equazione caratteristica di T , det(A− λI) = −λ3+ 7λ2− 11λ + 5 = 0, d`a gli autovalori λ1 = λ2 = 1 e λ3 = 5. Il sistema





(2− λ)x1+ 2x2+ x3 = 0 x1+ (3− λ)x2+ x3 = 0 x1+ 2x2+ (2− λ)x3 = 0

diviene, per λ = 1 :





x1+ 2x2+ x3 = 0 x1+ 2x2+ x3 = 0 x1+ 2x2+ x3 = 0

;

(3)

risolvendolo si ottiene l’autospazio E(1) =



t

 1 0

−1

 + t

 0 1

−2



t,t∈R

. Analoga-

mente per λ = 5 si ha il sistema





−3x1+ 2x2+ x3 = 0 x1− 2x2+ x3 = 0 x1+ 2x2− 3x3 = 0

che d`a l’autospazio

E(5) =



s

1 1 1



s∈R

.

(c) T `e diagonalizzabile in quanto ha autovalori tutti reali e per ciascuno di essi la molteplicit`a geometrica coincide con la molteplicit`a algebrica:

mg(1) = dimE(1) = 2 = ma(1) , mg(5) = dimE(5) = 1 = ma(5).

Esercizio 3. Nel piano sono dati i due punti P1

 1

−3

e P2

3 1

. (a) Verificare che il punto H

 2

−1

`e allineato con P1, P2 e scrivere l’equazione cartesiana della retta r che passa per tali punti.

(b) Calcolare le coordinate del punto A simmetrico dell’origine O rispetto ad H e scrivere l’equazione cartesiana della retta s passante per O e perpendicolare ad r.

(c) Determinare su s il punto B di ascissa positiva e tale che l’area del triangolo di vertici O, A, B valga 20.

(d) Scrivere l’equazione cartesiana della circonferenza circoscritta al triangolo O, A, B.

Soluzione

(a) L’equazione di r `e det

x− 1 3 − 1 y + 3 1 + 3

= 0 cio`e 2x− y − 5 = 0 ed H ∈ r in quanto le sue coordinate soddisfano l’equazione di r : 2· 2 − (−1) − 5 = 0.

(b) A `e il punto tale che H sia punto medio del segmento OA quindi deve risutare

xA+0

2 = 2 , yA2+0 =−1, da cui si ha A

 4

−2

. La retta s ha equazione x + 2y = 0.

(c) Il punto mobile su r ha coordinate

 t

2t− 5

ed imponendo che l’area del

triangolo OAB valga 20 si ha |12det

0 4 t

0 −2 2t − 5

1 1 1

 | = 20 cio`e |5t − 10| = 20 ossia 5t− 10 = 20 che d`a t = 6 oppure 5t − 10 = −20 che d`a t = −2. Pertanto B `e il punto corrispondente a t =−2, di coordinate

−2

−9

.

(c) Scritta l’equazione della generica circonferenza, x2 + y2 + ax + by + c = 0, le condizioni di passare per O, A, B danno c = 0, 16 + 4 + 4a− 2b + c = 0, 4 + 81 − 2a− 9b + c = 0, sistema che ammette l’unica soluzione a = −14, b = 192 , c = 0.

Pertanto C ha equazione x2+ y2 14x + 192y = 0.

(4)

Esercizio 4. Nello spazio sono dati il punto P0

 0 2

−1

 e la retta r :2x− y + z + 3 = 0 x + y− z = 0. (a) Calcolare la distanza di P0 da r.

(b) Determinare l’equazione cartesiana del piano β contenente P0 ed r.

(c) Detto α il piano passante per P0 e perpendicolare ad r, calcolare i parametri direttori della retta s = α∩ β e l’angolo rs.

(d) Scrivere l’equazione cartesiana della sfera S di centro P0 e tangente ad r.

Soluzione

(a) La distanza d(P0, r) `e uguale alla distanza di P0 dal punto H = r∩ α, ove α `e il piano passante per P0 e perpendicolare ad r. Parametri direttori di r sono

$ = det

−1 1 1 −1

= 0 , m =−det

2 1 1 −1

= 3 , n = det

2 −1

1 1

= 3

e quindi α ha equazione 0· (x − 0) + 3(y − 2) + 3(z + 1) = 0 ossia y + z − 1 = 0.

Risolvendo il sistema costituito dalle equazioni di r ed α si trova che le coordinate di H sono

1 0 1

. Quindi d(P0, r) = P0H =

(1− 0)2+ (0− 2)2+ (1 + 1)2 = 3.

(b) Il fascio di piani di asse r ha equazione 2x− y + z − 3 + k(x + y − z) = 0, k ∈ R.

Imponendo il passaggio per P0 si ha −2 − 1 − 3 + k(2 + 1) = 0 cio`e k = 2 e quindi β : 4x + y− z − 3 = 0.

(c) La retta s ha equazioni cartesiane

y + z− 1 = 0

4x + y− z − 3 = 0 e suoi parametri diret- tori sono

$ = det

1 1 1 −1

=−2 , m =−det

0 1 4 −1

= 4 , n = det

0 1 4 1

=−4.

Risulta poi cosrs = 0 cio`e rs = π2, infatti s `e la retta passante per P0, perpendicolare ad r ed incidente r in H.

(d) La sfera S ha centro P0 e raggio P0H = 3, dunque la sua equazione `e (x− 0)2+ (y− 2)2+ (z + 1)2 = 9 ossia x2+ y2+ z2− 4y + 2z − 4 = 0.

Esercizio 5. Sono dati i vettori v1 =

x1

x2 x3

 , v2 =

y1

y2 y3

 , v3 =

z1

z2 z3

 di R3. (a) Scrivere e dimostrare la condizione affinch´e v1, v2, v3 costituiscano una base di R3.

(b) Sia W = LR(v1, v2) il sottospazio vettoriale di R3 generato da v1, v2. Dare la definizione di sottospazio U supplementare di W in R3 e dare esplicitamente un esempio di supplementare U .

(5)

Soluzione

(a) I tre vettori dati costituiscono una base di R3 se e solo se sono linearmente indipendenti, cio`e se e solo se

rg

x1 y1 z1 x2 y2 z2

x3 y3 z3

 < 3 ovvero se e solo se det

x1 y1 z1 x2 y2 z2

x3 y3 z3

 = 0.

(b) U `e supplementare di W se U ∩ W = {0} e U + W = R3. Un supplementare di W `e un qualsiasi sottospazio generato da un vettore non appartenente a W , per esempio U = LR(v3). Un esempio di supplementare privilegiato di W `e il complemento ortogonale W.

Esercizio 6. Nello spazio `e data la retta r :

 ax + by + cz + d = 0 ax + by + cz + d = 0. (a) Scrivere e dimostrare le formule che danno i parametri direttori di r.

(b) Data inoltre la retta r di parametri direttori

$ m

n

, scrivere e dimostrare la

formula che d`a cos rr.

Soluzione (a) Parametri direttori di r sono

$ = det

 b c b c

, m =−det

 a c a c

, n = det

 a b a b

.

Infatti, detti α : ax + by + cz + d = 0 e α : ax + by + cz + d = 0 i piani che danno come intersezione r, deve risultare

 a$ + bm + cn = 0

a$ + bm + cn = 0 in quanto r `e contenuta in α ed α e quindi anche parallela ad α ed α. Questo sistema lineare omogeneo nelle incognite $, m, n ammette le soluzioni sopra scritte, come subito si verifica sostituendole nel sistema stesso.

(b) Detti v ≡ ±

$ m

n

 e v ≡ ±

$ m

n

 i vettori direttori di r, r, risulta

cos rr = < v, v >

v · v = $$+ mm+ nn

±

($2+ m2+ n2)($2+ m2+ n2). Il doppio segno dipende dal fatto che le rette non sono orientate.

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