• Non ci sono risultati.

COMPLETAMENTO TRATTO 2: PROGETTO ESECUTIVO

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "COMPLETAMENTO TRATTO 2: PROGETTO ESECUTIVO"

Copied!
29
0
0

Testo completo

(1)

DIREZIONE GENERALE

Settore Infrastrutture e Qualità Ambientale

PIANO DI MANUTENZIONE DELL'OPERA

2.G

OPERE ARCHITETTONICHE E STRADALI:

Ingegneria & Architettura

STUDIO TI s.r.l.

Società di Ingegneria

UNI EN ISO 9001:2015 Organismo accreditato da ACCREDIABody accredited by ACCREDIA SISTEMA DI GESTIONE

CERTIFICATO

Arch. Piera Zara (capoprogetto) Ing. Viola Barberini

Ing. Enrico Ricci Geom. A.Pugliano

Arch. Sabina Filippi (capoprogetto) Arch. Alberto Giangolini

Agronomo Cristina Franceschini Arch. Minerva Ciaroni

Dott. Forest. Elisa Ghiandoni

COORDINAMENTO DELLA PROGETTAZIONE:

AUTORE E IDEATORE PROGETTO: RTP MIRALLES TAGLIABUE EMBT S.L.P. di Benedetta Tagliabue (Capogruppo/Mandatario), MASSARENTE ARCHITETTURA S.R.L. di Rovigo (Mandante), ABACUS S.R.L. di Paciano (PG) (Mandante), MADE ASSOCIATI DI Arch. Michela De Poli E Arch. Adriano Marangon di Treviso (Mandante), Arch. Mamoli Marcello di Vicenza (Mandante)

Rimini lì, Gennaio 2021 PROGETTAZIONE ESECUTIVA:

Arch. Silvia Capelli

SUPPORTO ALLA PROGETTAZIONE:

Arch. Elena De Cecco

IMPIANTI IDRAULICI:

Ing. Enrico Miani

COORDINATORE PER LA SICUREZZA CSP

Geom. Barbara Cola

RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO:

Ing. Alberto Dellavalle

OPERE A VERDE:

Studio associato Landesign

Via Belvedere 48 – 61121 Pesaro (PU)

IMPIANTI ELETTRICI E PUBBLICA ILLUMINAZIONE: Ing. Andrea Ferrini

COMPLETAMENTO TRATTO 2: PROGETTO ESECUTIVO

ATTUAZIONE PARCO DEL MARE - LUNGOMARE SUD:

INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE E RIGENERAZIONE URBANA.

(2)

Comune di Comune di Rimini

Provincia di RIMINI

PIANO DI

MANUTENZIONE

MANUALE D'USO

(Articolo 38 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n.207)

OGGETTO: LUNGOMARE RIMINI-TRATTO 2

COMMITTENTE: Comune di Rimini

(3)

PIANO DI

MANUTENZIONE

Comune di:

Comune di Rimini

Provincia di:

RIMINI

OGGETTO: LUNGOMARE RIMINI-TRATTO 2

SOMMARIO:

CAPITOLO 1 ARREDI

CAPITOLO 2 SERVIZI TECNOLOGICI INFRASTRUTTURALI AD USO MANIFESTAZIONI TEMPORANEE, RETI WI-FI, VIDEOSORVEGLIANZA E IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA

(4)

Conformità ai criteri ambientali minimi

Il piano di manutenzione è conforme ai “Criteri Ambientali Minimi” (CAM), contenuti nell’Allegato del D.M. Ambiente del 11 ottobre 2017.

Per ogni elemento manutentibile sono individuati i requisiti e i controlli necessari a preservare nel tempo le prestazioni ambientali dell’opera, obiettivo innovativo che si aggiunge a quelli già previsti per legge (conservazione della funzionalità, dell’efficienza, del valore economico e delle caratteristiche di qualità).

I livelli prestazionali dei CAM prevedono caratteristiche superiori a quelle prescritte dalle leggi nazionali e regionali vigenti, sono finalizzati alla riduzione dei consumi di energia e risorse naturali, e mirano al contenimento delle emissioni inquinanti.

Gli interventi manutentivi individuati prevedono l’utilizzo di materiali atossici, riciclati e rigenerabili, per la salvaguardia della salute umana e dell’ambiente e per la mitigazione degli impatti climalteranti.

Le prestazioni ambientali contenute nel seguente documento si riferiscono sia alle specifiche tecniche di base che a quelle premianti contenute nei CAM, tenendo conto anche del monitoraggio e del controllo della qualità dell’aria interna dell’opera.

(5)

CAPITOLO 1: ARREDI

Corpi d'opera:

° 01 LUNGOMARE RIMINI-TRATTO 2 Corpo d'opera: 01

UNITA' TECNOLOGICHE:

° 01.03 Arredo urbano

(6)

Unità Tecnologica: 01.03

ARREDO URBANO

Si tratta di attrezzature utilizzate nella sistemazione degli spazi pubblici. Esse devono relazionarsi con gli spazi creando ambienti confortevoli e gradevoli sotto i diversi profili. Negli arredi urbani va controllato periodicamente l'integrità degli elementi e della loro funzionalità anche in rapporto ad attività di pubblico esercizio.

ELEMENTI MANUTENIBILI DELL'UNITÀ TECNOLOGICA:

° 01.03.01 Cestini portarifiuti

° 01.03.02 Panchine in marmo ricomposto

° 01.03.03 Portacicli

° 01.03.04 Seduta in cls armato

Elemento Manutenibile: 01.03.01

Cestini portarifiuti

Si tratta di elementi con funzione di raccolta e deposito rifiuti. I cestini portarifiuti possono essere di forma, dimensioni e materiali diversi. Sono realizzati in lamiera zincata e verniciata, accoppiati spesso ad altri materiali (cemento, pvc, etc.) Possono essere fissati su palo o a parete e sono provvisti di dispositivo meccanico di chiusura nonché di fori per l'areazione e di eventuali scarichi di acqua. La capacità di immagazzinamento viene espressa in litri. All'interno dei cestini viene generalmente alloggiato un sacchetto di plastica, in cestelli estraibili, per il convogliamento dei rifiuti e per la loro facile rimozione.

ANOMALIE RISCONTRABILI 01.03.01 A01 Deposito superficiale 01.03.01 A02 Instabilità ancoraggi 01.03.01 A03 Basso grado di riciclabilità

Elemento Manutenibile: 01.03.02 Panchine in marmo ricomposto (Hypergranite)

Le panchine in cemento o in marmo ricomposto rappresentano quegli elementi di seduta con più posti a sedere, con o senza schienali, disposti ad una certa altezza dal suolo e ad esso fissati in modo permanente. Le dimensioni, il design, i materiali, ecc. variano a secondo dei diversi prodotti presenti sul mercato. Vengono generalmente utilizzati in materiali diversi accoppiati tra di loro.

MODALITÀ DI USO CORRETTO:

Le panchine dovranno essere progettate, realizzate e installate tenendo conto delle prescrizioni generali di sicurezza. Esse dovranno essere prive di spigoli, angoli e sporgenze nonché di aperture e spazi accessibili. Le forme e i profili dovranno consentire il facile deflusso di acque meteoriche o di lavaggio. I materiali in uso non dovranno presentare incompatibilità chimico-fisica. Dovranno inoltre assicurare la stabilità ossia la capacità di resistere a forze di ribaltamento. Periodicamente va verificata la stabilità e i relativi ancoraggi al suolo. Prevedere cicli di pulizia continui e di rimozione di depositi per consentirne la fruizione giornaliera. Esse dovranno essere accessibili e non da intralcio a persone portatori di handicap.

La manutenzione dell’Hypergranite è facile e veloce, basta lavare la superficie con un detergente delicato. In caso di segni indelebili come graffiti, pneumatici o similari, la loro rimozione avviene attraverso l’uso della carta vetrata, dapprima da 120 gr e

successivamente da 220 o 400 gr. Inoltre, nel caso in cui il materiale sia graffiato, è possibile ottenere un ripristino integrale del danno attraverso un composto preparato appositamente.

Elemento Manutenibile: 01.03.03

Portabici

Si tratta di elementi funzionali per favorire la sosta dei velocipedi ed eventualmente il bloccaggio. Si possono prevedere portacicli e/o rastrelliere verticali, affiancati, sfalsati, cc.. I portacicli e/o cicloparcheggi possono essere del tipo: a stalli con angolazioni diverse,

(7)

classico (a bloccaggio della singola ruota), ad altezze differenziate e box a pagamento. Inoltri essi dovranno assicurare, la protezione dalle intemperie, la protezione dai furti, l'integrazione estetica con altri arredi urbani, la manutenzione, ecc..

MODALITÀ DI USO CORRETTO:

Controllare periodicamente i meccanismi di aggancio e sgancio predisposti. Verificare gli strati protettivi delle finiture a vista.

Controllare la disposizione dei portacicli anche in funzione degli altri elementi di arredo urbano.

Seduta in cls armato Elemento Manutenibile: 01.03.04

Si tratta di seduta in calcestruzzo armato colore bianco tipo TNAU02 "Lungomare" A" della Ditta Escofet o prodotto equivalente come da disegno semplicemente appoggiata di sul terreno. Colore RAL a scelta della Direzione Lavori.

Panca in cemento stampato e rinforzato con acciaio inossidabile. Stampato con forme casuali generate da depositi di sabbia. È dotato di sei supporti monolitici per il posizionamento orizzontale e può essere installato delicatamente sul terreno senza necessità di ancoraggi.

Ha tre punti di drenaggio sulla parte inferiore dell'ondulazione.

MODALITÀ DI USO CORRETTO:

Le panchine dovranno essere progettate, realizzate e installate tenendo conto delle prescrizioni generali di sicurezza. Esse dovranno essere prive di spigoli, angoli e sporgenze nonché di aperture e spazi accessibili. Le forme e i profili dovranno consentire il facile deflusso di acque meteoriche o di lavaggio. I materiali in uso non dovranno presentare incompatibilità chimico-fisica. Dovranno inoltre assicurare la stabilità ossia la capacità di resistere a forze di ribaltamento. Periodicamente va verificata la stabilità e i relativi ancoraggi al suolo. Prevedere cicli di pulizia continui e di rimozione di depositi per consentirne la fruizione giornaliera. Esse dovranno essere accessibili e non da intralcio a persone portatori di handicap.

(8)

Comune di Comune di Rimini

Provincia di RIMINI

PIANO DI MANUTENZIONE

MANUALE DI

MANUTENZIONE

(Articolo 38 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n.207)

OGGETTO: LUNGOMARE RIMINI-TRATTO 2 COMMITTENTE: Comune di Rimini

(9)

PIANO DI MANUTENZIONE

Comune di:

Comune di Rimini

Provincia di:

RIMINI

OGGETTO: LUNGOMARE RIMINI-TRATTO 2

CORPI D'OPERA:

° 01 Lungomare Rimini-TRATTO 2

Corpo d'Opera: 01

UNITÀ TECNOLOGICHE:

° 01.03 Arredo urbano

(10)

Unità Tecnologica: 01.03 Arredo urbano

Si tratta di attrezzature utilizzate nella sistemazione degli spazi pubblici. Esse devono relazionarsi con gli spazi creando ambienti confortevoli e gradevoli sotto i diversi profili. Negli arredi urbani va controllato periodicamente l'integrità degli elementi e della loro funzionalità anche in rapporto ad attività di pubblico esercizio.

1.2. R01 Utilizzo di materiali, elementi e componenti ad elevato potenziale di riciclabilità Classe di Requisiti: Utilizzo razionale delle

risorse Classe di Esigenza: Salvaguardia ambiente

Utilizzo di materiali, elementi e componenti con un elevato grado di riciclabilità Livello minimo della prestazione:

Calcolare la percentuale di materiali da avviare ai processi di riciclaggio. Determinare la percentuale in termini di quantità (kg) o di superficie (mq) di materiale impiegato nell’elemento tecnico in relazione all’unità funzionale assunta.

ELEMENTI MANUTENIBILI DELL'UNITÀ TECNOLOGICA:

° 01.03.01 Cestini portarifiuti

° 01.03.02 Panchine in marmo ricomposto

° 01.03.03 Portacicli

° 01.03.04 Seduta in cls armato

Elemento Manutenibile: 01.03.01

Cestini portarifiuti

Si tratta di elementi con funzione di raccolta e deposito rifiuti. I cestini portarifiuti possono essere di forma, dimensioni e materiali diversi. Sono realizzati in lamiera zincata e verniciata, accoppiati spesso ad altri materiali (cemento, PVC, ecc.). Possono essere fissati su pali o a parete e sono provvisti di dispositivo meccanico di chiusura nonché di fori per l'aerazione e di eventuali scarichi di acqua.

La capacità di immagazzinamento viene espressa in litri. All'interno dei cestini viene generalmente alloggiato un sacchetto di plastica, in cestelli estraibili, per il convogliamento dei rifiuti e per la loro facile rimozione.

ANOMALIE RISCONTRABILI

01.03,01 A01 Deposito superficiale 01.03.01.A02 Instabilità ancoraggi 01.03.01.A03 Basso grado di riciclabilità

(11)

Elemento Manutenibile: 01.03.02 Panchine in marmo ricomposto

Le panchine in marmo ricomposto rappresentano quegli elementi di seduta con più posti a sedere, con o senza schienali, disposti ad una certa altezza dal suolo e ad esso fissati in modo permanente. Le dimensioni, il design, i materiali, ecc. variano a secondo dei diversi prodotti presenti sul mercato. Vengono generalmente utilizzati in materiali diversi accoppiati tra di loro.

REQUISITI PRESTAZIONALI (EM)

01.03.02 R01 Resistenza agli attacchi da funghi Classe di Requisiti: Protezione dagli agenti chimici ed organici Classe di Esigenza: Sicurezza

I componenti legnosi dovranno resistere agli attacchi di funghi, batteri, ecc., nel corso del loro impiego.

Livello minimo della prestazione:

I livelli minimi variano in funzione delle classi di rischio di attacco biologico di riferimento, individuata generalmente nella classe di rischio n. 4.

01.03.02.R02 Resistenza alla corrosione

Classe di Requisiti: Protezione dagli agenti chimici ed organici Classe di Esigenza: Sicurezza

I componenti metallici dovranno resistere agli agenti chimici ed organici, nel corso del loro impiego, senza manifestare fenomeni di corrosione.

Livello minimo della prestazione:

Tutti i componenti metallici sottoposti a prove di corrosione non dovranno produrre manifestazioni di ruggine dopo un ciclo di esposizione della durata di 600 ore.

01.03.02.R03 Resistenza meccanica Classe di Requisiti: Di

stabilità Classe di Esigenza:

Sicurezza

Le panchine amovibili dovranno essere in grado di resistere a sollecitazioni di tipo meccanico senza compromettere la sicurezza degli utilizzatori.

Livello minimo della prestazione:

I livelli minimi variano in funzione delle prove effettuate su campioni sottoposti a prova che non dovranno registrare nessuna rottura o altri cedimenti strutturali tali da compromettere la funzionalità o la sicurezza degli utenti.

01.03.02.R04 Sicurezza alla stabilità Classe di Requisiti: Di

stabilità Classe di Esigenza:

Sicurezza

Le panchine fisse dovranno essere realizzate ed installate in modo da assicurarne la stabilità e la sicurezza degli utilizzatori.

Livello minimo della prestazione:

I livelli minimi variano in funzione delle prove effettuate su campioni sottoposti a prova che non dovranno registrare nessuna rottura o altri cedimenti strutturali tali da compromettere la funzionalità o la sicurezza degli utenti.

ANOMALIE RISCONTRABILI 01.03.02.A01 Alterazione cromatica 01.03.02.A02 Deposito superficiale 01.03.02.A03 Instabilità degli ancoraggi 01.03.02.A04 Corrosione

01.03.02 A05 Basso grado di riciclabilità

(12)

Elemento Manutenibile: 01.03.03 Portacicli

Si tratta di elementi funzionali per favorire la sosta dei velocipedi ed eventualmente il bloccaggio. Si possono prevedere portacicli e/o rastrelliere verticali, affiancati, sfalsati, cc.. I portacicli e/o cicloparcheggi possono essere del tipo: a stalli con angolazioni diverse, classico (a bloccaggio della singola ruota), ad altezze differenziate e box a pagamento. Inoltri essi dovranno assicurare, la protezione dalle intemperie, la protezione dai furti, l'integrazione estetica con altri arredi urbani, la manutenzione, ecc..

ANOMALIE RISCONTRABILI 1.3.2 A01 Corrosione

1.3.2. A02 Presenza di ostacoli 01.03.03. A03 Sganciamenti

01.03.03 A04 Basso grado di riciclabilità

Elemento Manutenibile: 01.03.04 Seduta in cls armato

Panca in cemento stampato e rinforzato con acciaio inossidabile. Stampato con forme casuali generate da depositi di sabbia. È dotato di sei supporti monolitici per il posizionamento orizzontale e può essere installato delicatamente sul terreno senza necessità di ancoraggi.

Ha tre punti di drenaggio sulla parte inferiore dell'ondulazione.

REQUISITI PRESTAZIONALI (EM)

01.03.02.R02 Resistenza alla corrosione

Classe di Requisiti: Protezione dagli agenti chimici ed organici Classe di Esigenza: Sicurezza

I componenti metallici dovranno resistere agli agenti chimici ed organici, nel corso del loro impiego, senza manifestare fenomeni di corrosione.

Livello minimo della prestazione:

Tutti i componenti metallici sottoposti a prove di corrosione non dovranno produrre manifestazioni di ruggine dopo un ciclo di esposizione della durata di 600 ore.

01.03.02.R03 Resistenza meccanica Classe di Requisiti: Di

stabilità Classe di Esigenza:

Sicurezza

Le panchine amovibili dovranno essere in grado di resistere a sollecitazioni di tipo meccanico senza compromettere la sicurezza degli utilizzatori.

Livello minimo della prestazione:

I livelli minimi variano in funzione delle prove effettuate su campioni sottoposti a prova che non dovranno registrare nessuna rottura o altri cedimenti strutturali tali da compromettere la funzionalità o la sicurezza degli utenti.

01.03.02.R04 Sicurezza alla stabilità Classe di Requisiti: Di stabilità Classe di Esigenza: Sicurezza

Le panchine fisse dovranno essere realizzate ed installate in modo da assicurarne la stabilità e la sicurezza degli utilizzatori.

Livello minimo della prestazione:

I livelli minimi variano in funzione delle prove effettuate su campioni sottoposti a prova che non dovranno registrare nessuna rottura o altri cedimenti strutturali tali da compromettere la funzionalità o la sicurezza degli utenti.

(13)

Comune di Comune di Rimini

Provincia di RIMINI

PIANO DI MANUTENZIONE

PROGRAMMA DI MANUTENZIONE

SOTTOPROGRAMMA DELLE PRESTAZIONI

(Articolo 38 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n.207)

OGGETTO: LUNGOMARE RIMINI-TRATTO 2 COMMITTENTE: Comune di Rimini

(14)

Classe Requisiti:

Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli 01.03.02-05 Panchine in marmo ricomposto/sedute in cls armato

01.03.02.R03 Requisito: Resistenza meccanica 01.03.02.R04 Requisito: Sicurezza alla stabilità

Classe Requisiti:

Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli 01.03.02-05 Panchine in marmo ricomposto/sedute in cls armato

01.03.02.R01 Requisito: Resistenza agli attacchi da funghi 01.03.02.R02 Requisito: Resistenza alla corrosione

Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli

01.03 Arredo urbano

01.03.R01 Requisito: Utilizzo di materiali, elementi e componenti ad elevato potenziale di riciclabilità

(15)

Comune di Comune di Rimini

Provincia di RIMINI

PIANO DI MANUTENZIONE

PROGRAMMA DI MANUTENZIONE

SOTTOPROGRAMMA DEI CONTROLLI

(Articolo 38 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n.207)

OGGETTO: LUNGOMARE RIMINI-TRATTO 2 COMMITTENTE: Comune di Rimini

(16)

Codice Elementi Manutenibili / Controlli Tipologia Frequenza

01.03.02-05 Panchine in marmo ricomposto/sedute in cls

01.03.02.C02 Controllo: Controllo del grado di riciclabilità Controllo quando occorre

01.03.02.C01 Controllo: Controllo integrità Controllo ogni mese

(17)

Comune di Comune di Rimini

Provincia di RIMINI

PIANO DI MANUTENZIONE

PROGRAMMA DI MANUTENZIONE

SOTTOPROGRAMMA DEGLI INTERVENTI

(Articolo 38 del D.P.R. 5 ottobre 2010, n.207)

OGGETTO: LUNGOMARE RIMINI-TRATTO 2 COMMITTENTE: Comune di Rimini

(18)

Codice Elementi Manutenibili / Interventi Frequenza

01.03.02-05 Panchine in marmo ricomposto/sedita in cls armato

01.03.02.I02 Intervento: Ripristino ancoraggi quando occorre

01.03.02.I01 Intervento: Pulizia ogni settimana

(19)

CAPITOLO 2: SERVIZI TECNOLOGICI INFRASTRUTTURALI AD USO MANIFESTAZIONI TEMPORANEE, RETI WI-FI, VIDEOSORVEGLIANZA E IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA

1 PREMESSA

Il manuale d’uso sarà utilizzato dall’utente per conoscere verificare, e controllare le modalità di gestione e manutenzione degli impianti.

Il manuale d’uso dovrà essere sviluppato ed ampliato dall’Appaltatore in funzione delle caratteristiche specifiche delle varie apparecchiature e del materiale utilizzato per la costruzione degli impianti (marca, modello, ecc.).

Tale implementazione dovrà consentire di limitare quanto più possibile i danni derivanti da una utilizzazione impropria della singola apparecchiatura.

Il manuale d’uso dovrà inoltre consentire di eseguire tutte le operazioni atte alla sua gestione e conservazione, che non richiedano conoscenze specialistiche, nonché il riconoscere tempestivamente fenomeni di deterioramento anomalo al fine di sollecitare tempestivamente gli interventi specialistici del caso. Il manuale d’uso dovrà riportare le seguenti informazioni:

- ubicazione degli impianti (per questa parte del manuale si rimanda alle tavole progettuali);

- rappresentazione grafica (per questa parte del manuale si rimanda alle tavole progettuali);

- descrizione tecnica;

- modalità di uso corretto.

Gli interventi di manutenzione presi in considerazione sono di diversi tipi e si rivolgono a particolari componenti ed opere, riportate sulle successive tabelle.

L’attività di manutenzione programmata dell'impianto elettrico dovrà essere effettuata esclusivamente durante le ore diurne, da personale qualificato. Prima di iniziare l’intervento, l’esecutore prenderà visione dei luoghi in cui svolgerà le proprie attività, in modo da verificare la presenza di eventuali ulteriori rischi, oltre a quelli ordinari.

Lo stesso esecutore dovrà realizzare gli interventi di manutenzione, previsti dalle presenti schede, solo dopo aver valutato attentamente i rischi cui saranno sottoposti i lavoratori; le attività saranno svolte seguendo le prescrizioni imposte dalle normative vigenti in materia di tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori coinvolti e dei terzi eventualmente presenti e le norme di buona tecnica.

Prima di iniziare qualsiasi di manutenzione l’esecutore dovrà prendere visione degli schemi elettrici forniti dal Committente e comunque presenti all’interno dei quadri elettrici. Dalla lettura degli schemi determinerà l’impianto su cui è chiamato ad agire e quindi provvederà a togliere tensione alla linea e a chiudere lo specifico quadro a chiave. Detta chiave dovrà essere conservata, dall’esecutore medesimo, fino al termine dell’attività di manutenzione e sul quadro elettrico apporrà il cartello “lavori in corso – non manovrare”.

2 CRITERI DI UTILIZZO FONDAMENTALI

Al fine di utilizzare in sicurezza gli impianti elettrici, è opportuno evidenziare alcuni criteri di base:

(20)

- I controlli sugli impianti devono essere affidati a persone con conoscenze teoriche ed esperienza pratica adeguata.

- Ogni grado di intervento richiede una specializzazione superiore, e nel caso di operazioni su parti in tensione, si dovrà fare riferimento alla norma CEI 11-27/1.

- Mantenere in perfetto stato di funzionamento tutti gli impianti di sicurezza.

- All’interno dei quadri deve accedere soltanto personale specializzato ed autorizzato.

- I cartelli indicatori devono essere sempre visibili.

- Controllare con continuità lo stato di conservazione dell’isolamento dei cavi, delle morsettiere, delle spine, etc.

- Non mettere a terra le apparecchiature elettriche con doppio isolamento.

- Evitare adattamenti pericolosi tra prese e spine non corrispondenti.

- Non estrarre le spine agendo sui cavi.

- Non sovraccaricare le linee elettriche.

- Le operazioni di controllo e verifica degli impianti devono avvenire in orari in cui eventuali black-out non generino situazioni di rischio.

- Il corretto funzionamento degli impianti deve essere controllato giornalmente.

- E’importante che i locali, le macchine, le reti, i cavedi siano costantemente tenuti in ordine e puliti.

Tutti gli interventi effettuati è opportuno che siano riportati su appositi registri

3 MODALITÀ DI USO CORRETTO DEI PRINCIPALI COMPONENTI

Impianti elettrici generici

- Mantenere gli impianti a correnti deboli in perfetto stato di pulizia.

- Verificare il funzionamento anche in assenza di rete tutto dove necessario.

Impianto di forza motrice

- Mantenere tutti i componenti degli impianti di forza motrice in perfetto stato di funzionamento.

- Controllare lo stato di conservazione degli isolamenti dei cavi, delle prese, ecc.

- Non sovraccaricare le linee elettriche.

- Non estrarre le spine agendo sui cavi.

Impianto di illuminazione ordinaria e di sicurezza

- Mantenere le lampade, i corpi illuminanti ed i comandi puliti ed in perfetto stato di conservazione.

- Sostituire le lampade al termine della loro vita utile.

- Mantenere in perfetto stato di funzionamento tutte le luci di sicurezza e la relativa cartellonistica.

- Controllare lo stato di conservazione dell’isolamento dei cavi, delle morsettiere, ecc.

- Controllare lo stato delle batterie tampone dei gruppi di emergenza.

- Eseguire i test di funzionamento.

Impianto di terra

- Controllare periodicamente l’integrità dell’impianto di terra e la continuità dei conduttori di terra e di protezione.

- Segnalare immediatamente eventuali anomalie.

- Annotare su appositi registri tutti gli interventi effettuati.

Quadri elettrici

- L’uso dei quadri elettrici deve essere riservato al personale autorizzato.

(21)

- Nel caso di interventi delle protezioni prima di riavviare gli interruttori verificare che non ci siano disservizi a valle dei medesimi.

- Nel caso di nuovo intervento delle protezioni dopo riavvio non procedere a successivi reinserimenti ma eliminare i guasti.

4 MANUALE D’USO DEGLI IMPIANTI ELETTRICI

I componenti degli impianti elettrici, vanno costantemente controllati e sorvegliati affinché vengano utilizzati nel modo appropriato e in caso contrario non possa nel tempo costituire innesco d’incendio o pericolo grave per le persone.

Una particolare attenzione va riservata a tale proposito ai comandi luce e alle prese di corrente presenti, oltre al nuovo impianto di illuminazione pubblica e impianto per manifestazioni temporanee posizionati all'esterno, il tutto alimentato elettricamente.

Tutte le altre opere ed apparecchiature elettriche soggette a danneggiamento o ad atti di vandalismo, devono essere anch’esse sorvegliate regolarmente, quali ad esempio:

• I quadri elettrici;

• i corpi per l’illuminazione pubblica;

• telecamere di videosorveglianza ed access point per wifi.

I corpi illuminanti, una volta installati a regola d’arte, così come tutta la restante parte dell’impiantistica, non sono da considerarsi elementi soggetti a manuale d’uso diverso dai manuali tecnici illustrativi d’uso e di installazione prodotti dalle Case Costruttrici.

E′ auspicabile che i detti manuali tecnici vengano allegati alla Dichiarazione di Conformità da parte dell'installatore.

5 MANUALE DI MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI

Con il termine “manutenzione” si intendono il complesso delle attività tecniche ed amministrative rivolte alla conservazione, al ripristino della funzionalità e l'efficienza di una qualsiasi apparecchiatura, di un impianto.

intendendo per funzionalità la sua idoneità ad adempiere le sue attività, ossia a fornire le prestazioni previste, e per efficienza la sua idoneità a fornire le predette prestazioni in condizioni accettabili sotto gli aspetti dell'affidabilità, della economia di esercizio, della sicurezza e del rispetto dell'ambiente esterno ed interno.

Per affidabilità si intende l'attitudine di un apparecchio, o di un impianto, a conservare funzionalità ed efficienza per tutta la durata della sua vita utile, ossia per il periodo di tempo che intercorre tra la messa in funzione ed il

momento in cui si verifica un deterioramento, od un guasto irreparabile, o per il quale la riparazione si presenta non conveniente.

Vita presunta è la vita utile che, in base all'esperienza, si può ragionevolmente attribuire ad un apparecchio, o ad un impianto.

Si parla di:

1 deterioramento, quando un apparecchio, od un impianto, presentano una diminuzione di funzionalità e/o di efficienza;

2 disservizio, quando un apparecchio, od un impianto, vanno fuori servizio;

3 guasto, quando un apparecchio, od un impianto, non sono più in grado di adempiere alla loro funzione;

(22)

4 riparazione, quando si stabilisce la funzionalità e/o l'efficienza di un apparecchio, o di un impianto;

5 ripristino, quando si ripristina un manufatto;

6 controllo, quando si procede alla verifica della funzionalità e/o della efficienza di un apparecchio, o di un impianto;

7 revisione, quando si effettua un controllo generale, di un apparecchio, o di un impianto, ciò che può implicare smontaggi, sostituzione di parti, rettifiche, aggiustaggi, lavaggi, ecc.

Manutenzione secondo necessità, è quella che si attua in caso di guasto, disservizio, o deterioramento.

Manutenzione preventiva, è quella diretta a prevenire guasti e disservizi ed a limitare i deterioramenti.

Manutenzione programmata, è quella forma di manutenzione preventiva, in cui si prevedono operazioni eseguite periodicamente, secondo un programma prestabilito.

Manutenzione programmata preventiva, è un sistema di manutenzione in cui gli interventi vengono eseguiti in base ai controlli eseguiti periodicamente secondo un programma prestabilito. Rapporti con la conduzione. La

manutenzione deve essere in costante rapporto con la conduzione la quale comprende necessariamente anche alcune operazioni e controlli, indipendenti od in collaborazione con il servizio di manutenzione.

Secondo le norme UNI 8364:

8 Ordinaria è la manutenzione che si attua in luogo, con strumenti ed attrezzi di uso corrente; si limita a riparazioni di lieve entità, bisognevoli unicamente di minuterie;

9 comporta l'impegno di materiali di consumo di uso corrente, o la sostituzione di parti di modesto valore, espressamente previste (cinghiette, premistoppa, guarnizioni, fusibili, ecc.);

10 Straordinaria è la manutenzione che non può essere eseguita in loco, o che, pure essendo eseguita in luogo, richiede mezzi di particolare importanza (scavi, ponteggi, mezzi di sollevamento), oppure

attrezzature, o strumentazioni particolari, bisognevoli di predisposizioni (prese, inserzioni sulle tubazioni, ecc.) comporta

11 riparazioni e/o qualora si rendano necessarie parti di ricambio, ripristini, ecc.;

12 prevede la revisione di apparecchi e/o la sostituzione di apparecchi e materiali per i quali non siano possibili, o convenienti, le riparazioni.

Il manuale di manutenzione in sede di progettazione, per forza di cose, non può essere che una traccia che dovrà essere sviluppata ed ampliata dall’Appaltatore in funzione delle caratteristiche intrinseche delle varie

apparecchiature (marca, modello, tipo, ecc.).

Il manuale di manutenzione contiene le seguenti informazioni:

13 ubicazione delle apparecchiature (per questa parte del manuale si rimanda alle tavole progettuali);

14 rappresentazione grafica (per questa parte del manuale si rimanda alle tavole progettuali);

15 risorse necessarie per gli interventi manutentivi;

16 livello minimo delle prestazioni;

17 anomalie riscontrabili;

18 manutenzione eseguibile direttamente dall’utente;

19 manutenzione da eseguire a cura di personale specializzato.

(23)

RISORSE NECESSARIE PER GLI INTERVENTI MANUTENTIVI

20 attrezzature: attrezzi da elettricista (forbici, cacciaviti, morsetti, pinze isolate, guanti isolanti, pedane isolanti, ecc.);

21 ricambi: interruttori, spezzoni di cavo nelle sezioni in opera, prese, lampade, accessori vari di impianto, ecc.

LIVELLO MINIMO DELLE PRESTAZIONI

22 personale abilitato ad operare sugli impianti elettrici ed a correnti deboli.

23 adeguata formazione ed attrezzatura.

MANUTENZIONI ESEGUIBILI DIRETTAMENTE DALL’UTENTE 24 pulizie.

25 riarmo degli interruttori (se l’apparecchiatura si apre nuovamente non insistere, perché il danno può essere sull’impianto: perciò avvertire il personale autorizzato);

26 sostituzione di lampade.

27 Verifica giornaliera degli indicatori di corretta alimentazione delle sorgenti di energia degli impianti di sicurezza.

MANUTENZIONI DA ESEGUIRE A CURA DI PERSONALE SPECIALIZZATO Apparecchiature elettriche di qualunque tipo

28 Corretta messa a terra delle apparecchiature e di tutte le masse metalliche secondo le norme CEI;

29 Verifica della resistenza degli isolamenti degli apparecchi funzionanti a tensione di rete;

30 Pulizia generale ed in particolare delle morsettiere;

31 Controllo dello stato dei contatti mobili;

32 Controllo dell’integrità dei conduttori e dei loro isolamenti;

33 Controllo del serraggio dei morsetti;

34 Controllo del funzionamento e della corretta taratura di tutti gli apparecchi di protezione provocando l'intervento e misurando il tempo necessario per l'intervento stesso.

35 Controllo del corretto funzionamento degli apparecchi indicatori (voltmetri, amperometri, ecc.);

36 Controllo del corretto funzionamento delle lampade spia.

37 Corpi illuminanti con lampade led, ecc.

38 Sostituzione corpi illuminanti;

39 Pulizia corpi illuminanti;

40 Verifica funzionale completa.

Impianti di messa a terra

41 Misura della continuità dei conduttori;

42 Misura della resistenza dei dispersori;

43 Controllo serraggio morsetti;

44 Ingrassaggio morsetti dispersori;

45 Controllo espletamento pratiche con ASL o Organismo Paritetico;

Quadri elettrici in B.T.

(24)

46 Pulizia generale del locale (se in locale specifico) che ospita il quadro, eliminazione della polvere, eliminazione di eventuali ossidazioni;

47 Controllo visivo delle apparecchiature di potenza ed ausiliarie, previa apertura delle portelle di protezione anteriori e posteriori;

48 Soffiatura ad aria compressa di tutte le apparecchiature elettriche di potenza ed ausiliarie;

49 Controllo delle parti fisse e mobili degli interruttori, teleruttori e verifica funzionamento;

50 Verifica e serraggio bulloneria e morsettiere;

51 Verifica funzionamento degli interruttori e/o differenziali alle tarature indicate.

Le opere soggette alla manutenzione programmata sono ubicate nei locali indicati nelle seguenti tabelle.

- TABELLA 1 -

APPARECCHI ED IMPIANTI ELETTRICI UBICAZIONE

Apparecchi di illuminazione pubblica - Area veicolare e ciclopedonale Comandi apparecchi di illuminazione - Armadio Stradale

Quadri Elettrici - Armadio Stradale

Impianto di terra - Intera area di intervento

Impianti Speciali (TVCC-WiFi) - Intera area di intervento Impianti Speciali (Trasmissione Dati) - Intera area di intervento

6 PROGRAMMA DI MANUTENZIONE DELLE OPERE ELETTRICHE

Gli impianti e/o le apparecchiature che abbisognano di regolare e programmata manutenzione sono quelli qui di seguito riportati nella TABELLA 2, ove si evidenzia pure l’intervallo di tempo tra due manutenzioni programmate successive.

- TABELLA 2 - APPARECCHI ED IMPIANTI

ELETTRICI INTERVALLO DI TEMPO

1 mesi 3 mesi 6 mesi 9 mesi 1 anno 2 anni 3 anni Apparecchi di illuminazione

ordinaria -

ESTERNI X

Apparecchi di illuminazione pubblica -

ESTERNI X

Pulizia corpi illuminanti – ESTERNI X

Comandi apparecchi di illuminazione

Ordinaria X

Quadri Elettrici X

Impianto di terra, relativamente ai collegamenti equipotenziali effettuati all'impianto di terra

X

(25)

Cavetteria elettrica interrata con

ispezione dei pozzetti di derivazione X

Impianti elettrici generici X

Impianti elettrici tecnologici X

Impianti Speciali (TVCC-WiFi) X

Impianti Speciali (Trasmissione Dati) X

Posizione Operazione e controlli Quadro Elettrico Q.______.______

Giornaliero Settimanale Mensile Trimestrale Semestrale Annuale

1 Ispezione visiva quadro. X

2 Ispezione visiva interno quadro. X

3 Controllo morsettiera e serraggio connessioni

varie. X

4 Pulizia generale del quadro e relative apparecchiature con sostituzione delle parti consumate o difettose previa disinserzione di ogni pannello.

X

5 Verifica efficienza strumenti di misura. X

6 Verifica integrità fusibili e lampade di

segnalazione. X

7 Verifica serraggio terminali e delle morsettiere

di attestazione. X

8 Verifica serraggio bulloneria e collegamenti dei

circuiti di protezione. X

9 Verifica funzionale dispositivi di protezione

differenziali. X

10 Verifica taratura dispositivi di protezione

termomagnetici in rapporto ai carichi rilevati. X

11 Controllo aggiornamento schema elettrico con le

reali situazioni impiantistiche. X

Posizione Operazione e controlli Impianto di illuminazione e

forza motrice

Giornaliero Settimanale Mensile Trimestrale Semestrale Annuale

1 Ispezione visiva quadro. X

2 Verifica integrità e fissaggio tubazioni. X

(26)

3 Verifica integrità e fissaggio canalizzazioni e

passerelle. X

4 Controllo integrità ed efficienza alimentazioni

prese tipo civile e industriale. X

5 Pulizia schermi corpi illuminanti. X

6 Verifica dispositivi di comando e regolazione illuminazione esterna (orologi, crepuscolari,

ecc.). X

7 Prova funzionale illuminazione di sicurezza. X

8 Prova funzionale circuiti di illuminazione di

emergenza. X

9 Controllo funzionale dei corpi illuminanti ed eventuale sostituzione dei componenti difettosi. X 10 Verifica dello stato di efficienza degli apparecchi

utilizzatori quali: prese, spine, torrette,

interruttori, relè di comando, ecc. con eventuale rifissaggio meccanico ed eventuale serraggio delle connessioni elettriche.

X

11 Verifica dello stato d’uso dei cavi di distribuzione e delle canalizzazioni di

contenimento (fissaggi, staffe, supporteria. X

Posizione Operazione e controlli Impianto di terra

Giornaliero Settimanale Mensile Trimestrale Semestrale Annuale

1 Verifica serraggi capicorda e morsetti di

giunzione al collettore principale. X

2 Controllo stato pozzetti e collegamenti del

dispersore. X

3 Misura resistenza di terra. X

4 Verifica continuità dei collegamenti

equipotenziali. X

5 Verifica scadenza pratiche di verifica e

certificazione impianto X

(27)

Impianto di illuminazione Pubblica Impianto /

Componente Intervento Frequenza intervento

Impianti di illuminazione pubblica Quadro di distribuzione

- Pulizia generale con getto di aria compressa

- Controllo serrature, guarnizioni, cerniere, e verniciature con eventuali interventi di riparazione e ripristino

- Verifica funzionamento degli apparecchi di misura, manovra, comando e protezione

- Verifica funzionamento circuiti ausiliari

- Controllo caratteristiche degli apparecchi di protezione in relazione alle sovracorrenti, alle portate delle condutture ed ai contatti indiretti

- Verifica del grado di protezione dell’involucro in relazione alle caratteristiche dell’ambiente di installazione ed alla protezione dai contatti diretti

- Controllo efficienza contatti fissi e mobili dei contattori ed eventuale loro sostituzione

- Verifica del corretto serraggio delle connessioni dei conduttori

- Controllo corretta identificazione dei circuiti ed applicazione di eventuali targhette mancanti

- Controllo di indicatori luminosi e manopole ed eventuale loro sostituzione

- Eventuale ripristino sigillature

Annuale

Rete elettrica di distribuzione

- Verifica della corretta marcatura dei cavi su campione

statistico Annuale

- Controllo a vista dello stato delle teste di cavo.

- Controllo a vista dello stato delle giunte con ripristino dell’isolamento all’interno dei pozzetti.

- Serraggio delle morsettiere.

- Rilievo delle cadute di tensione su campione statistico dei cavi.

- Verifica dell’isolamento tra le fasi e verso terra su campione statistico dei cavi.

- Verifica dell’efficienza dei relè di protezione su campione statistico dei cavi.

- Controllo della sequenza fasi sulle alimentazioni trifasi.

- Verifica del corretto fissaggio dei cavi alle strutture di sostegno.

- Misura del grado d’isolamento dove è possibile.

Biennale

Apparecchio illuminante

- Verifica funzionale e pulizia Apparecchio

illuminazione (intervento necessario per garantire un flusso residuo pari al 80% del valore nominale per tutta la vita utile dei moduli led)

- Verifica corretto funzionamento con sostituzione dei materiali e dei dispositivi inefficienti quali accenditori, reattori, condensatori, fusibili, dispositivi antidisturbo

Triennale

(28)

Impianti di illuminazione pubblica Apparecchio illuminante Sostituzione dei moduli led al fine di garantire un flusso

residuo pari al 80% del valore nominale Ogni 70.000 ore

Sostituzione dell’alimentatore Ogni 50.000 ore

Sistema di controllo Sostituzione dispositivo per installazione all’interno di apparecchio: la vita utile cosi come dichiarata dai costruttori risulta > 5 anni. Si ritiene quindi ragionevole di indicare una periodicità pari a 10 anni

Ogni 10 anni

Sostituzione dispositivo per installazione all’interno di apparecchio: la vita utile cosi come dichiarata dai costruttori risulta > 5 anni. Si ritiene quindi ragionevole di indicare una

periodicità pari a 10 anni Ogni 10 anni

Sostegni

- Verifica dello stato di conservazione di Pali e Tirafondi - Verifica stato di conservazione degli elementi di ancoraggio degli apparecchi illuminanti.

- Verniciatura completa Pali Almeno una volta nel

caso di contratto esteso

- Sostituzione completa Pali Nel caso di urto o

perdita delle caratteristiche statiche

del palo

7 CALCOLI STATICI TIPOLOGICI E DESCRIZIONE DELLE VERIFICHE STRUMENTALI SUI SOSTEGNI

PROCEDURA OPERATIVA APPLICATA PER LE VERIFICHE STRUMENTALI SUI SOSTEGNI

La verifica dello stato dei sostegni si articola nella seguente procedura che sarà posta in essere durante gli interventi.

A – CONTROLLO DELLO STATO DI CORROSIONE DEI SOSTEGNI CON CADENZA ANNUALE

1. Esame visivo – Verrà sottoposta ad esame visivo la superficie esterna di ogni singolo sostegno, segnalando ogni anomalia riscontrata sulla superficie metallica, lo stato dei tirafondi e quant’altro degno di segnalazione. Tale controllo è finalizzato ad accertare lo stato generale di conservazione del sostegno.

2. Misura della velocità di corrosione e del potenziale – L’esame verrà eseguito a campione con apposita

apparecchiatura per la determinazione del potenziale elettrochimico e della resistenza di polarizzazione. La velocità di corrosione sarà espressa in μm/anno ed il potenziale in mV è riferito all’elettrodo di riferimento rame – solfato di rame saturo. L’esame è di tipo non distruttivo poiché non comporta nessuna operazione che vari lo stato di fatto del sostegno e permette di rilevare lo stato di corrosione della superficie esterna del palo con il basamento.

3. Analisi spessimetrica – Verrà effettuata sui sostegni; nel caso in cui le analisi di cui ai punti 1 e 2 presentino valori critici. Tale misura consente un controllo più accurato che porta alla quantificazione dello spessore residuo.

5. Documentazione fotografica che attesti le aree maggiormente interessate dai fenomeni di corrosione e/o di danneggiamento meccanico;

(29)

6. Stesura della Relazione tecnica comprendente i risultati di tutte le verifiche ed i relativi certificati;

B – RILASCIO DELLA CERTIFICAZIONE

Sulla base dei risultati degli esami di cui ai punti precedenti verrà rilasciato il Certificato di Collaudo del Palo, a firma di ingegnere collaudatore specializzato nel settore della corrosione e III° livello UNI ISO 9712:2012, con

indicazioni sullo stato di degrado e sulle tempistiche di un eventuale intervento di manutenzione/rimozione; inoltre saranno specificate e comunicate tutte quelle anomalie e varianti riscontrate sui sostegni durante i controlli quali ammaccature, ecc.

C - RIPRISTINO RIVESTIMENTO ANTICORROSIVO ALLA BASE DEL SOSTEGNO

Sui pali ove si renda necessario, saranno eseguite come di seguito specificato, le lavorazioni necessarie per

l’installazione di rivestimenti protettivi anticorrosivi alla base del sostegno metallico. Tale operazione sarà articolata nelle seguenti fasi:

52 Creazione e delimitazione cantiere temporaneo su strada

53 Demolizione e rimozione della pavimentazione circostante il palo;

54 Accurata pulizia meccanica della superficie da trattare con particolare attenzione alla fascia superiore che risulta la zona più critica per l’ingresso dell’acqua dall’esterno;

55 Asportazione polveri e grassi mediante accurata spazzolatura del palo con spola d’acciaio e con applicazione di solventi industriali;

56 Applicazione del prodotto anticorrosivo;

57 Smaltimento a discarica dei residui;

Riferimenti

Documenti correlati

Premere il tasto Hz%/REL per selezionare le misure “Hz” o “%” al fine di visualizzare i valori della frequenza e del duty cycle della tensione in ingresso.. Inserire il cavo

• La quantità di detersivo deve essere adeguata alla temperatura e alla durezza dell'acqua, al peso del carico e al livello di sporcizia dei capi.. Per ottenere risultati

Le impostazioni della zona di frequenza cardiaca, velocità e potenza possono essere regolate nel servizio web Flow.. Possono essere attivate o disattivate nei profili sport in cui

• La quantità di detersivo deve essere adeguata alla temperatura e alla durezza dell'acqua, al peso del carico e al livello di sporcizia dei capi.. Per ottenere risultati

La piattaforma di videosorveglianza deve essere un sistema completo che consenta di gestire, monitorare e registrare dei flussi video provenienti da qualsiasi

Vento e corrente provocano l’apertura e la chiusura incontrollata delle ante aperte di finestre o portefinestre, a causa della spinta dell'aria.. Finestre e

• La quantità di detersivo deve essere adeguata alla temperatura e alla durezza dell'acqua, al peso del carico e al livello di sporcizia dei capi.. Per ottenere risultati

• La quantità di detersivo deve essere adeguata alla temperatura e alla durezza dell'acqua, al peso del carico e al livello di sporcizia dei capi.. Per ottenere risultati