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AUDACE MONTENERO FINO AL 5 AGOSTO A MUGGIA

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Academic year: 2022

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“AUDACE MONTENERO” FINO AL 5 AGOSTO A MUGGIA

Rimarrà aperta fino a domenica 5 agosto, negli spazi espositivi del Museo d’Arte Moderna Ugo Carà di Muggia, in via Roma 9, la mostra del giornalista fotografo Giovanni Montenero intitolata “AUDACE – Bora / Burja – Finis Jugoslaviae”, organizzata dal Comune di Muggia e dall’Associazione degli Sloveni del comune di Muggia “Kiljan Ferluga”.

Il titolo si rifà alla selezione alquanto composita delle opere in visione che vanno dalla produzione più recente a quella storica che data ormai a quasi tre decenni fa. Audace è l’aggettivo e insieme il nome dell’oggetto fotografato: il molo triestino per eccellenza. Audace è Giovanni Montenero che a tutte le ore e in tutte le condizioni atmosferiche s’apposta sempre al solito punto alla radice del Molo Audace, accanto all’ex casa dei doganieri, dove il fotografo ambulante con cavalletto ha scattato per decenni le foto ricordo per i passanti e i visitatori della città. Da qui riprende sempre con la stessa inquadratura soggetti noti, bambini che giocano, pensionati che prendono il sole, innamorati che si baciano, navi da crociera, fuochi d’artificio, regate, canottieri, ma

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anche “scarti impercettibili di modificazione del mondo circostante”, per dirla con Giulio Montenero che ha scritto una densa e affettuosa introduzione al libro di fotografie del figlio Giovanni uscito per l’occasione.

La sequenza di riquadri che registrano l’evoluzione del paesaggio marino con colori suadenti e anche vivaci è arricchita da una serie di immagini altrettanto fresche e inusuali della Bora, detta Burja nelle terre confinanti dove nasce (costa e interno istriano-dalmati) e porta maggior scompiglio (Carso e Valle del Vipacco).

Montenero lavora per l’Agenzia Regione Cronache (dal 1999) e come fotografo ufficiale della Regione FVG documenta l’attività istituzionale del consiglio e del governo regionale. Ma al pubblico è noto per il suo lavoro di fotoreporter per i giornali di Trieste, dal Piccolo al quotidiano sloveno Primorski dnevnik dove ha affiancato il collega Davorin Križmančič. Ha collaborato con testate nazionali come l’Unità, il Corriere della Sera, la Repubblica, la Gazzetta dello Sport, l’Espresso, Panorama e Famiglia Cristiana, per arrivare al New York Times. E’ stato fotografo di scena per i teatri cittadini, il Rossetti, il Verdi e il Teatro stabile sloveno.

Assieme ai colleghi giornalisti di Trieste Oggi e Cronaca del Nord Est, ha seguito le guerre jugoslave. In mostra ci sono i suoi scatti partecipati in bianco e nero del ciclo Finis Jugoslaviae dedicati all’indipendenza slovena nel 1991 alle porte di Muggia all’ex confine di Rabuiese.

La mostra rimarrà aperta fino a domenica 5 agosto con il seguente orario: da martedì a venerdì dalle 18 alle 20, sabato dalle 10 alle 12 e dalle 18 alle 20, domenica e festivi dalle 10 alle 12. Info: Comune di Muggia, www. benvenutiamuggia.eu.

Ingresso libero.

Assostampa FVG

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Serena Finatti in concerto Fragile e fiera a Torviscosa 27 luglio

Venerdì 27 luglio alle ore 22.00 dal palco di Torviscosa (Piazza del Popolo): nuovo appuntamento con Serena Finatti e il suo Fragile e Fiera. Accompagnata dal suo inseparabile compagno d’arte e di vita Andrea Varnier (chitarra) e dai giovani dell’ensemble vocale Sing&Feel, la cantautrice friulana dalla voce che incanta e stupisce, canterà i brani del nuovo disco: una riflessione sull’odierna generazione, su una società che incontra e si scontra con la velocità dell’informazione, rivelandosi fragile e incapace di essere felice pur avendo tutto.

Fragile e fiera è un album carico di impegno, desiderio e voglia di lottare per i propri diritti, per la pace, per la verità e per la giustizia: valori da trasmettere alle nuove generazioni. Una raccolta di canzoni che riflette e specchia la realtà e lo fa sì attraverso i toni accorati della lotta e dell’impegno sociale, rivelando, a livello testuale, una schiettezza e un’intensità forse inusuali per la Finatti, ma anche attraverso sogni che parlano d’amore, sentimenti e pace, ritrovando, a livello musicale, una dimensione più intima, essenziale e cantautorale.

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I l concerto sarà introdotto e preceduto dal contributo musicale (ore 21.00) del Quintetto Calliope (Stefania Bertoldi pianoforte, Laura Furlan violino, Anna Prearo flauto, Clara Scandura violoncello e Elisabetta Spinelli soprano), un ensemble tutto al femminile che mescola musica colta e popolare, in un progetto pensato proprio per avvicinare il pubblico al mondo della musica.

Serena Finatti: voce, piano, loop station. La loop station è un attrezzo elettronico, che permette a Serena di giocare con la voce creando delle linee vocali che si sovrappongono, registrandole dal vivo. Praticamente in alcuni brani è la sola voce che fa tutto: armonia, ritmo e melodia, a occhi chiusi Serena sembra non essere sola mentre canta… Negli anni questa è diventata una delle caratteristiche che le ha permesso di farsi notare in Italia e all’estero e che la rendono sempre interessante da scoprire, anche grazie al suo uso nelle parti improvvisate o di interazione con il pubblico.

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Andrea Varnier: chitarra acustica, loop station. Andrea suona la chitarra acustica con una tecnica molto personale sviluppata grazie al suo articolato percorso di studio (classica, fingerstyle, metal, jazz) e alle sue numerose esperienze live in tutta Europa. Anche Andrea usa la loop station, realizza delle combinazioni armoniche e ritmiche tutte rigorosamente suonate e registrate sul momento, con le quali accompagna e arrangia quasi tutti i brani del concerto.

Sing&Feel: sette giovani, tra i 12 e i 24 anni. Cantano, suonano, recitano e ballano. Le voci di questo ensemble vocale sono tutte diverse tra loro e molto particolari. Il percorso vocale che stanno facendo infatti tiene conto proprio di questo: della loro unicità. Nello spettacolo passano dal canto a due, tre voci, ai momenti solistici e all’unisono di carattere, con il quale comunicano in maniera incisiva il messaggio al pubblico. In diversi momenti musicali i Sing&Feel contribuiscono ad arricchire i brani utilizzando piccoli strumenti a percussione originari di diverse parti del mondo come: il triangolo, gli shakers, piccole campane a vento, cavigliere a sonagli, bastoni della pioggia. In alcuni brani i Sing&Feel “usano” il proprio corpo (body percussion) come strumento a percussione, per eseguire figurazioni ritmiche anche non semplici rafforzando così l’impatto emotivo e sonoro dei brani. Dove lo spazio lo consente, uniscono al canto anche il movimento coreografico.

IL MAESTRO NICOLA PIOVANI

SALUTA TRIESTE CON LA SUA

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VISIONE DELLA CITTÀ

“Trieste ha il fascino delle grandi città di mare, ma ogni volta che ci torno mi attrae in un modo che resta inspiegato.

Un leggero mistero che ne aumenta la seduttività”. Così il Maestro Nicola Piovani descrive il suo legame con la città, che lo ha accolto calorosamente per il concerto “Piovani dirige Piovani”, organizzato dalla Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste.

Foto:Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste – Visual Art di Fabio Parenzan

Nell’esprimere piena soddisfazione per la serata, la Fondazione ringrazia il Premio Oscar Nicola Piovani per aver saputo creare, fin da subito, un’atmosfera di profonda empatia con l’Orchestra e il Coro del Teatro Verdi, trasferitasi poi al pubblico in sala, numeroso ed entusiasta.

Il successo del concerto – nonostante il repentino cambiamento di sede, dal Castello di San Giusto al Teatro Verdi, a causa dell’allerta meteo della Protezione Civile – e l’apprezzamento del Maestro Piovani per tutta l’organizzazione della serata – conclude in una nota la Fondazione – rappresentano le basi per future collaborazioni e per la definizione di progetti di comune interesse.

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Venerdì 27 luglio Eugenio Finardi h 21 Cortile delle Milizie del Castello di San Giusto

Nel 2016 aveva riempito il Teatro Miela con “40 anni di musica ribelle”, torna a San Giusto dove suonò nel 1979 e questa volta porta

Foto Dario Furlan

“Finardimente”, una parola composta che è insieme un avverbio, un nome, un verbo. Tre modi per rispondere al dubbio su cosa sia la Verità nell’Arte. Questo sarà il nuovo show tra musica e parole di Eugenio Finardi dove il cantautore cercherà di svelare la sua verità dietro ogni forma di rappresentazione artistica con un racconto sincero e sfacciato delle emozioni di intere generazioni e, ovviamente, la sua musica! Dopo il

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successo dei suoi precedenti lavori teatrali “Acustica”,

“Suono”, “Il Silenzio E Lo Spirito” e “Parole e Musica”, Eugenio Finardi propone un nuovo progetto in cui scava ancora di più nel senso profondo delle canzoni e del motivo per cui l’unione tra

Foto Dario Furlan Foto Dario Furlan

l’Assoluto della Musica e L’Assolutamente Soggettivo delle Parole riesce a creare emozioni condivise, che superano in intensità la somma dei singoli fattori. Inserito in una scenografia calda e discreta e accompagnato da una formazione inusuale e raffinata (Giovanni “Giuvazza” Maggiore alle chitarre, Claudio Arfinengo alle percussioni, Marco Lamagna al basso e Federica Finardi Goldberg al violoncello, Alex Catania alle tastiere), Finardi darà libero sfogo alle sue doti di affabulatore per accompagnare il pubblico in un percorso di racconti e considerazioni che toccheranno temi universali ma anche aneddoti intimi, generando un’ampia tavolozza di emozioni, dalle risate alla commozione. In scaletta, insieme ai brani fondamentali della sua lunga carriera, anche alcune chicche mai eseguite dal vivo, che

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Foto Dario Furlan

ciononostante sono diventate nel tempo dei classici, come “Il Vecchio Sul Ponte” e “Shamandura”. Ma Eugenio si sentirà anche libero di improvvisare lasciandosi influenzare dall’atmosfera e dalle suggestioni del pubblico. L’artista milanese sta vivendo un momento magico e l’entusiasmo con cui si spende in ogni performance si trasmette al pubblico, che esce dalla sala con la sensazione di non essersi solo divertito ma sentendosi arricchito da un contatto personale e profondo, come con un vecchio amico.

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GIOVEDI’ 26 LUGLIO A SACILE, ALLE 19.30, APPUNTAMENTO SPECIALE CON LE “NUOVE ROTTE DEL JAZZ”

Appuntamento speciale e per l’occasione la “scena” si sposta da Trieste a Sacile, per “Le nuove rotte del jazz”. Dopo le tre serate che in giugno hanno avuto come cornice il Museo Revoltella, incrociando sonorità balcaniche, jazz contemporaneo e sound newyorkese, giovedì 26 luglio il concerto proposto dal Circolo Culturale Controtempo porta nella Tenuta Vistorta di Sacile i Sidewalk Cat 5et ed è organizzato in collaborazione con Cucina 33 e la stessa tenuta Vistorta.

La formula proposta ha già riscosso grande successo e abbina la buona musica “sotto le stelle” alla buona cucina e il buon vino: alle 19.30 è infatti previsto un benvenuto con un piatto preparato da Cucina 33 accompagnato da vini della tenuta. Poi, alle 21, il concerto con la talentuosa band pugliese formata da Marco Papadia chitarra
, Sofia Romano voce
, Filippo Galbiati pianoforte, Filippo Cassanelli contrabbasso e Vincenzo Messina batteria “Tradizione ed avanguardia che si sposano dando vita a melodie evanescenti, a tratti psichedeliche, a tratti miniali, che sfociano spesso in sonorità più incisive dalle tinte rock”. Si presentano così i Sidewalk Cat 5tet, che nel settembre 2017 hanno pubblicato il disco “Unfit” con la Emme Record Label.

Il progetto è come un ponte tra passato e presente, collega il linguaggio degli standard e della tradizione jazzistica con suoni distorti a tratti aggressivi, a tratti minimali. Una band, dunque, che guarda al futuro senza dimenticare il retaggio musicale e culturale che hanno lasciato i grandi

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autori della storia del jazz. A sottolineare il connubio tra tradizione ed avanguardia la costruzione dei brani, spesso divisa in queste due dimensioni dove sapore di novità ha anche il ruolo della voce, strumento pienamente integrato, ora evanescente e capace di celarsi dietro gli unisoni ora più presente e sostenuta dai testi. (Ingresso 20 euro
, info e prenotazioni www.controtempo.org).

Con questo concerto il Circolo Controtempo chiude la prima parte di stagione e dà appuntamento a tutti per l’autunno, con i festival “Jazz & Wine” e “Il volo del jazz”.

Il 24 Luglio la Mitteleuropa Orchestra in concerto al Castello di San Giusto di Trieste con l’Omaggio a Frank Sinatra

Il concerto omaggio a “The Voice” sbarca a Trieste nella suggestiva cornice del Castello di San Giusto.

Martedì 24 luglio, alle ore 21,00, durante uno degli appuntamenti della rassegna estiva di Trieste Estate, organizzata dal Comune di Trieste, la Mitteleuropa Orchestrainterpreterà le più belle canzoni di Frank Sinatra in un concerto irrinunciabile che continua a ricevere rilevanti successi di pubblico e critica in Italia e all’estero.

Passato alla storia come “The voice” per l’inconfondibile

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carisma vocale, Frank Sinatra sarà infatti omaggiato nell’esibizione dell’Orchestra regionale del Friuli Venezia Giulia, diretta per l’occasione dal Maestro Igor Zobin, uno tra i pochissimi fisarmonicisti al mondo ad essere diplomato in direzione d’orchestra, nonché l’unico che sta portando avanti con successo, contemporaneamente alla consolidata carriera di concertista, anche quella di direttore e compositore.

Arrangiati da Valter Sivilotti ed interpretati dai cantanti Marnit Calvi, Jessica Interdonato, Tatjana Mihelj e Mathia Neglia, verranno eseguiti alcuni tra i brani più celebri e amati dall’artista di Hoboken, da Night and Day e I’ve got you under my skin di Cole Porter, a My Way, passando per Stormy Weather, Summer Wind e Strangers in the night.

Si tratta di un imperdibile progetto musicale, inserito nel ricco cartellone della rassegna di Trieste Estate, firmato Mitteleuropa Orchestra e dedicato a questo artista eclettico ed emblematico, la cui memoria è sempre vivida nell’ideale collettivo grazie all’autentica bellezza delle sue canzoni e del suo swing.

Per il programma e informazioni consultare il sito www.triestestate.it

Carlo Liotti

grande Marcus Miller chiude

una storica 28esima edizione

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di Udin&Jazz #takeajazzbreak!

Al Castello di Udine

Al Castello di Udine – martedì 24 luglio – ore 21.30

Incisivo, come il suo “slap” al basso, ritorna in Italia Marcus Miller con il suo nuovissimo Laid Black Tour. Lo scenario spettacolare del Castello di Udine accoglierà martedì 24 luglio, con inizio alle 21.30, il concerto di chiusura di questa storica ventottesima edizione del festival Udin&Jazz

#TakeAJazzBreak, premiata da una grande affluenza di pubblico, tra cui moltissimi giovani. Il Festival è da sempre organizzato dall’associazione culturale Euritmica, con la direzione artistica di Giancarlo Velliscig, e gode del sostegno della Regione FVG.

Per questo concerto, sono giunte prenotazioni da Spagna, Olanda, Germania, Austria, Croazia e da tutta Italia.

Nel 1981 Miller trascorse quasi due anni in tour a suonare con il suo amico Miles Davis, tra le stelle più luminose nel firmamento del jazz: “Non componeva niente di mediocre” – ricorda il bassista – “questo aiutò a sviluppare il mio stile.

Ho imparato da lui che devi essere onesto con te stesso e con chi sei. Se lo fai non avrai mai problemi”. Marcus aveva 27 anni quando, nel 1986, il leggendario album «Tutu», scritto e prodotto per Miles, lo rese celebre.

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Nella sua carriera “the superman of soul” ha suonato con tutti i migliori artisti del mondo; nel jazz con Stanley Clarke, McCoy Tyner, Jaco Pastorius, David Sanborn ed ha anche curato diverse produzioni di Al Jarreau, Crusaders, Wayne Shorter, Take 6, Chaka Khan, Kenny Garrett e Luther Vandross. Nella sua carriera ha vinto diversi Grammy Awards ed è stato nominato Artista per la Pace Unesco 2013. Miller è un musicista eccezionale: non solo bassista ma anche multi-strumentista e compositore.

In questo Laid Black Tour il musicista si presenta sulla scena

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jazz mondiale con un repertorio multigenerazionale e scolpito ad arte, che sembra quasi prendere la forma del suo basso, partendo dal ponte dello strumento, in un percorso musicale dove le corde che scorrono lungo il manico rappresentano le sue diverse anime. I fili metallici riproducono perfettamente il suono sfaccettato delle esperienze di Miller, fatte di un jazz che è tutto fuorchè ridondante, stocastico o elitario, ma che abbraccia un nuovo linguaggio jazzistico, che gravita attorno alla sezione ritmica in maniera originale, attraverso il pop, il funk, la fusion e l’hip hop. Non ci sono cambi di stile irruenti all’interno dei suoi brani, ma un lento e progressivo modulare del sound. A Udine potremo assistere ad uno show entusiasmante dove ascolteremo alcuni dei suoi brani leggendari e quelli dell’ultimo album “Laid Black”, uscito il 1 giugno. Con lui un trio di musicisti d’altissima levatura, quali il sassofonista newyorkese Alex Han, uno dei più promettenti ed eclettici nel panorama jazz contemporaneo; il grande tastierista soul, prodigio di Pittsburgh, Brett Williams e il giovane batterista, diplomato alla Berklee nel 2011, Alex Bailey.

Biglietti online su TicketOne.it e, il la sera del concerto, alla biglietteria di Piazza della Libertà, ai piedi del Castello, aperta dalle 19.00.

Info: www.euritmica.it

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Lunedì 23 luglio la Serata Luttazzi di TriesteLovesJazz (piazza Verdi)

Non può mancare a TriesteLovesJazz il sentito omaggio al grande Lelio Luttazzi, emblema dello swing e dell’ironia e icona della Trieste musicale del Novecento.

Il tributo di quest’anno è affidato ad un quartetto di grande esperienza e sensibilità che ha conosciuto Lelio e che con il Maestro ha condiviso musica, palcoscenico, ideali, passioni.

Lorenzo Hellenger

Lorenzo Hellenger – al pianoforte – si fa portavoce dello spirito dell’ensemble che a Trieste lunedì 23 luglio suonerà in Piazza Verdi per TriesteLovesJazz in una serata interamente dedicata al Maestro, a partire dalle 21 (il concerto è a ingresso libero). Con lui sulla scena sono Massimo Moriconi al basso (per oltre vent’anni il bassista di Luttazzi), Gianluca Nanni alla batteria e Nico Gori al clarinetto: il meglio dello swing in Italia!

Il repertorio del concerto sarà naturalmente legato alle canzoni di Luttazzi più celebri. Non mancheranno comunque anche alcuni dei brani meno noti al grande pubblico – e non per questo meno interessanti – e perfino alcuni inediti,

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piccole chicche che – spiega Lorenzo Hellenger – Rossana Luttazzi, con la fondazione Lelio Luttazzi, custodisce e ci regala per questa occasione”.

Così continua, sempre Hellenger, quando racconta del suo rapporto con il Maestro: “Amare Lelio Luttazzi, significa per me amare il pianoforte, l’ironia, lo swing come ritmo della vita… sempre in levare! Da lui ho imparato ad usare il jazz nelle canzoni. Luttazzi aveva in sé la capacità dei grandi musicisti e dei grandi intrattenitori: unire l'”alto e il basso”, essere popolare attraverso la melodia senza mai dimenticare i grandi riferimenti storico musicali del jazz.

Riuscire a raccontare il gusto e la bellezza attraverso un modo leggero che poi è l’unico vero modo per esprimere concetti importanti.

Amare Lelio Luttazzi, significa per me amare Svevo, Saba e quell’elegante distanza triestina che Lelio aveva negli occhi:

manteneva sempre in modo sincero un basso profilo nel parlare dei suoi talenti e lo accompagnava sempre una sana malinconia anche quando suonava i brani più esplosivi del suo canzoniere.

Anche perchè per Lelio, come per me e per tutti i musicisti, felicità è … suonare con Lionel Hampton!!”

Una serata di commozione, di emozioni, di gioia e di grande musica: il modo più spontaneo per ricordare il grande Lelio Luttazzi.

Andrea Forliano

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Domani, 23 luglio, anteprima della 48esima edizione dei seminari estivi di Siena Jazz

Sarà un’anteprima internazionale quella che DOMANI lunedì 23 luglio darà il via alla lunga estate senese di grande musica.

Alle ore 21.30 il suggestivo Cortile del Podestà, cuore pulsante di Piazza del Campo, ospita il Coro del Conservatorio di Tbilisi (Georgia) con i docenti di Siena Jazz per un concerto in due set che vede protagonisti nella prima parte Dato Shugliashvili, (voce), Natalia Zumbadze (voce) e Otar Kapanadze (voce), con Fulvio Sigurtà (tromba), Mirco Mariottini (clarinetto), Rezo Kiknadze (sax tenore), Alessandro Giachero (piano), Franco Fabbrini (basso) e Irakli Korkotashvili (batteria). Il secondo set sarà invece affidato a N i n o J v a n i a ( p i a n o ) , D a t o S h u g l i a s h v i l i ( v o c e ) ,

NataliaZumbadze (voce) e Otar Kapanadze (voce).

Con 34 docenti internazionali tra i migliori musicisti del mondo e 115 allievi (il massimo di posti disponibili) provenienti da 18 diverse nazioni, dal 24 luglio al 7 agosto a S i e n a s i s v o l g e l a 4 8 e s i m a e d i z i o n e d e i s e m i n a r i internazionali estivi di Siena Jazz.

Sono numeri da capogiro quelli dell’edizione 2018: in

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programma 64 laboratori musicali per oltre 100 ore complessive di attività didattiche, che portano alla formazione delle 64classi di musica d’insieme che si alterneranno nelle 26 aule tecnologiche di Siena Jazz.

La città intera vivrà così una felicissima “invasione”

musicale che culminerà in un cartellone di 16 spettacoli tutti ad ingresso libero che si svolgeranno in luoghi inediti e suggestivi e che vedranno esibirsi star internazionali e ben 104 gruppi musicali di allievi e docenti. Gli studenti sono provenienti da tutti e cinque i continenti e in particolare oltre all’Italia sono presenti le seguenti nazioni: Stati Uniti d’America, Australia, Canada, Belgio, Olanda, Slovenia, Spagna, Svizzera, Brasile, Grecia, Hong Kong, Israele, Gran Bretagna, Germania, Turchia, Tunisia, Corea,Taiwan.

I CONCERTI

Martedì 24 luglio sarà invece Piazza Provenzano ad accogliere il concerto di apertura del seminari. Sul palco la “Siena Jazz University Orchestra” diretta da Roberto Spadoni, per una prima parte che vede la partecipazione straordinaria di Fulvio Sigurtà (tromba). Quindi sarà il “Claudio Fasoli Samadhi Quintet” a entusiasmare il pubblico con Claudio Fasoli, (saxofono soprano e tenore), Michael Gassmann (tromba e flicorno), Michelangelo Decorato (pianoforte), Andrea Lamacchia (contrabbasso) e Marco Zanoli (batteria).

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SIENA JAZZ MASTERS

Mercoledì 25 luglio sempre la magnifica Piazza Provenzano sarà palcoscenico per ilprimo appuntamento dei “Siena Jazz Masters“. Il primo set propone un inedito quartetto con Fulvio Sigurtà (tromba), Roberto Cecchetto (chitarra), Joe Martin (contrabbasso) e Ettore Fioravanti (batteria). La seconda parte sarà affidata alla voce di Diana Torto con Miguel Zenon (sax alto), Matt Mitchell (pianoforte), Matt Penman (contrabbasso) e Henry Cole (batteria).

“Siena Jazz Masters” protagonisti anche giovedì 26 luglio all’interno del Cortile del Rettorato, grazie alla collaborazione con l’Università degli studi di Siena. Due le formazioni nate appositamente per questa serata che si scambieranno il palco: l’apertura è affidata Ralph Alessi (tromba), Achille Succi (clarinetti), Furio Di Castri (contrabbasso) eHenry Cole, (batteria). Nella seconda parte:

Ralph Alessi (tromba) sarà con Theo Bleckmann (voce), Stefano Battaglia (pianoforte), Gilad Hekselman (chitarra) e Matt Penman (contrabbasso).

Mercoledì 1 agosto la musica torna in Piazza Provenzano dove il Conservatorio di Amsterdam con Ian Cleaver

(tromba), Jasper Bloom (sax tenore), Tijs Klaassen(contrabbasso) e Wouter Kühne (batteria) aprono lo spettacolo che sarà concluso da un set di “Siena Jazz Masters“ che vede riuniti Susanne Abbuehl (voce), Maurizio Giammarco (sassofono), Phil Markowitz (pianoforte), Ben Street (contrabbasso) e Jeff Ballard (batteria).

Sempre Piazza Provenzano accoglie il concerto di giovedì 2 agosto: in apertura la formazione con Jen Shyu (voce), Shane

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Endsley (tromba), David Binney (sassofono), NirFelder (chitarra), Chris Tordini (contrabbasso) e Fabrizio Sferra (batteria), cui seguirà il set che vede protagonisti Giovanni Falzone (tromba), Ben Wendel (sassofono), Kenny Werner, pianoforte; Lage Lund (chitarra), Paolino Dalla Porta (contrabbasso) e Jeff Ballard (batteria).

Venerdì 3 agosto nella Chiesa di Sant’Agostino CHIGIANA MEETS SIENA JAZZ: torna l’appuntamento che nasce dalla felice collaborazione tra Siena Jazz e l’Accademia Musicale Chigiana, che quest’anno si arricchisce dell’apporto dell’ISSM “Rinaldo Franci”.

“Bernstein-Gershwin Sounding Times”, è il concerto che vede sul palco David Krakauer(clarinetto), Antonio Caggiano (percussioni), Pino Ettorre (contrabbasso), Giovanni Falzone (tromba), Achille Succi (clarinetto basso) con la Siena Jazz University Orchestra, la Chigiana Percussion Ensemble e l’Orchestra dei Conservatori della Toscana. Dirigono Tonino Battista e Roberto Spadoni.

LE JAM SESSION IN CONTRADA

Dal 27 al 29 luglio e ancora dal 4 al 5 agosto via le Jam Session in Contrada che ogni sera porteranno a scoprire il cuore più intimo delle città, con la partecipazione estemporanea di docenti e studenti dei corsi che si esibiranno nei suggestivi giardini di alcune delle società delle storiche contrade senesi. Si svolgono sempre in Contrada il 30 e 31 luglio e ancora il 6 e 7 agosto, quattro serate strepitose che vedranno esibirsi tutti e 64 i gruppi di musica di insieme nati nel corso dei seminari 2018 e diretti ciascuno dal proprio docente che suonerà come leader della formazione, regalando una vera festa della musica.

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AL BLUE NOTTE GORIZIA l RE DEL BLUES, i King King domenica 22 luglio alla Transalpina

Ancora la Piazza Transalpina tra Gorizia e Nova Gorica al centro del concerto di domenica 22 luglio, alle 21.30, uno dei più attesi del Festival Blue Notte. Sul palco salgono i King King. Blues Rock Review li ha definiti la miglior rock blues band del mondo. Vincitori di numerosi riconoscimenti internazionali, fra cui quello di miglior band ai Blues British Awards per quattro edizioni consecutive, sono saliti sul palco con John Mayall nel tour dedicato al suo ottantesimo compleanno.

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KING KING / Shot by Rob Blackham / Guildford / Surrey /

Il loro quarto album, “Exile e Grace”, mixato da Chris Sheldon (produttore anche dei Foo Fighters), ha riscosso un successo strepitoso, lanciandoli, nel 2017, in cima alle classifiche di iTunes e Amazon Blues. Un successo che li porterà a esibirsi, nel 2018, nei maggiori festival estivi in tutta Europa.

Capitanati dal talentuoso e carismatico vocalist e chitarrista Alan Nimmo (con lui Lindsay Coulson, basso; Wayne Proctor, batteria; Jonny Dyke, organo/piano), tra settembre e ottobre saranno gli special guests del tour europeo degli Europe ed avranno l’onore di esibirsi alla Royal Albert Hall di Londra.

Una grande anteprima italiana di Blue Notte Gorizia.

Ad aprire la serata di domenica, intorno alle 20.30, la performance di lettura delle poesie vincitrici del Concorso internazionale di Poesia, quest’anno giunto alla sua terza edizione.

Ultima tappa del Festival è sabato 28 luglio alle al Parco di

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Villa Coronini di Gorizia: in scena va il progetto “Roadmaps”

del chitarrista, compositore e produttore Jan Sturiale, artista sulla scena musicale internazionale ormai da oltre un decennio. Plurititolato e specializzato, tra gli altri, con Lenny Wheeler, è stato band leader, sideman o in studio di registrazione con alcuni dei nomi più rispettati nel settore quali: Hiram Bullock, Bob Reynolds, Janek Gwizdala, Vardan Ovsepian, Damian Erskine, Ziv Ravitz, Chaun Duprè Horton, Jure Pukl, Dean Brown, Tatiana Parra, Stef Burns e molti altri.

Riferimenti

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verificato, inoltre che, ai sensi di quanto disposto dalla sopracitata norma legislativa, la spesa oggetto del provvedimento, riconducibile all'attività di promozione

precisando che gli importi sono omnicompresivi di tutte le spese organizzative, inclusi gli oneri (SIAE, contributi previdenziali INPS, INAIL, assicurazione...), ad esclusione

Per tutto quello che riguarda le norme tecniche si rimanda al Regolamento Estivo e alle Disposizioni AntiCOVID Responsabile organizzativo Andrea Casadio 339 7990268.

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VARIAZIONI o AGGIUNTE entro le ore 14:00 di venerdì 27 agosto per mail a sigma.emiliaromagna@fidal.it con diritto di segreteria di 5 € addebitati direttamente sul conto on-line

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VARIAZIONI o AGGIUNTE entro le ore 14:00 di martedì 5 ottobre per mail a sigma.emiliaromagna@fidal.it con diritto di segreteria di 5 € addebitati direttamente sul conto on-line

642 del 07/12/2017 Questo documento è stato firmato da:.