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Camere da Ietto, cappelle, carceri.

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Academic year: 2022

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CAPITOLO VI.

Camere da Ietto, cappelle, carceri.

Camerabaronale. - Penetrando nella camera da lettoche è molto vasta,abituati alle altre stanze tanto sfogate, fa leg- gero senso di oppressione il soffitto ad altezza massima di m. 3,45 dal pavimento; l'uno e l'altro di legno. Dopo aver presentato un disegno d'insieme della camera (fig. 163), ci

FIG.163. - Camerabaronale.

occuperemo subito di questo soffitto. Non si vede l'ossatura.

Ètutto un tavolato piano diviso a cassettoni da regoli sago- matiche non si tagliano precisamente ad angolo retto, perchè

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la pianta dellastanza nonèun quadrilat eroregolare.Questi riquadri sono 215ed hannofondorosso.In ciascuno viè:11- ternativamenteun fiore oungiglioscolpito (vedi particolare,

FIG. 164. Particolaredi un soffitto(1a 20).

figura'1(H). Altro rosone pure dorato ed in rilievo fa da borchiasulle incrociatur e delle cornici.Questesono com- posteda un mezzocordone, dipintoa spirecolorcenereeaz- zurrocon filetti bianchi,fiancheggiatoda pianettirossie da sgusci conovolio foglie verdi dipintesufondo nero,con lu- meggiature. L'accozzodelletinte ele doraturedànno molto risalto all'appropriato soffitto perla dimora delladama, e qui tutto trovi amo egualmenteelegante,gentileedilusso.

Le pareti sonofoderate davera stoffa appesa solamente alla partesuper iore. È intessuta di setaazzurr ascompartita in rombi dai cosidetti lacci d'amore in argento. In uno dei rombi è la crocedi Savoia, nell'altr o il motto [eri simil-

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mente d'argento, ecosi di seguito. Il disegno dellastoffa fn ideato dalconte Psstoris e fuintessuta dalGhidini.

Lo stemma della nostra Casaregnantevediamo risaltar e nel grandecaminodifronte.collacappaaperpendicolo, colle colonneel'archit ravedi verapietra. E di pietra naturale è l'aggraziatissimaporta binatadovutaalla valenti adello scul- tore Sassi.ÈtrattadaIssogne, dalla stanza della delne di Francia ove esisteunsoffi tto puresimile al presente esulle paretiquellatappezzeria che fu riprodotta nell'antisala.

Una delledueporte conduceall'ora torio parti colare,l'altra aduncorr idoioche ha variecomunicazioni.AI balcone del cor tile può condurrediret tamente altro passaggio protetto damagniflca bussola, pregievolissimo saggiodi scultura del signor BoscodiChieri che p-esen modellola porta delca- stello diMalgrà.

Le due finestr e che quiabbiamo si riferiscono ai tipi CeD dicui fu presentatoil disegno(fi g.133 e134).Minutamente scolpite sonole imposte, in seiparli perognifinestra.Corri- sponde ad ognuna un riquadr odella invetriata con fregiin grigio ripetuti nei varl scomparii,

Negli squarci vedonsi delle sagome dipinte nmarmo di var iocolore e nel mezzo è un medaglione circolare conte- nentevarieteste checi richiamanosubitoquelle del soffltio della sala dapranzo. Questefinestre hanno isolitisedili.

Sullaparetemedesimaove sono praticate, cercando bene soltounodeitelidella tappezzeria, si trovala por ta dellala- trina (vedi piantanella tav,III),

Ci resta ad accennareai mobili ed oggetti diversi conte- nuti in questa cameradestinat aa richiamarci scene intime dellavitacastellana,

Il primo postoè tenuto dal leIlo, imponente, di squisita fattura,col suoaltobaldacchino che rasenta il soffitto, Le sculture chelodecorano,dovute alcav. Bocca, sono imitate dalcorodiStaffarda. Intorno intorn o è cintoda cor tinaggi scorrevoli, inseta, composti a listericamate,fasciatein allo dafrangie intessute a fiori edanimali: difficilie pazientiIn- vori di Istituti e fabbri che di Torino.

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Nelmezzodellacoperta dipannovermigliocampeggiauno stemma di Savoia a gran rilievo, in uroed argento.Il disegno ripetel'ar madi AmedeoIXchesta sullapor ta della rocca.

Questoèopera Iotlatissima deifratelli Sandrone.

A fiancodelletto èunseggiolone col piano el'alta spal- lieramovibili per poter servire dacassa e da tavolo. Mobile sui tre lati èpure il piano del gradino su cuiè rialzata la letti era, e cosìvisono treripostigli o cassette per la hian- cheria delletto odaltro. Dall'altro lato sta una cassapanca, che inallorasostit uivagliarmadied icomò,opera bellissima dell'Arbolett i, collafacciamaggioredivisaincinquepann elli da pilastrini, ogugliellesporgenti tutteintagliate. \I modello proviene dalle Valled'Aosta.Ma in questa stanza,che con raffinatosenso di cavaller iasi volle supporredestinataagen- tile sovra nadi Casa Savoia, lasorpresa non ha limite man manochesipassaadesaminare successivamente gli esem- plar idimobilia antica. Ecco, vicino alla bussola, una cre - denzacon intagli, frangie, tempietti, baldacchino e figur e scolpite a gra n rilievo, equelle serra ture di metallostagnato che gli artistidi quei tempi trattavanocome gioielli. Questa composizione, ispir ata allesculture degli stalli dell'abbazia diStaffarda, escedal laboratori oBoscodi Chier i.

Le figure sonocinque. Tre paggisporgonosolto le nicchie della spalliera. Uno di essisuona contemporanea mente una trornbeua ed un tambur o, il secondo il violino, l'ultimo tieneil liuto. Suglisporte lli anteri ori sonodue aggraziate fi- gure muliebri sedute che si fanno riscontro coll'a rpaed il salteri o. .

Di fronteal Ietto èun tavolo rotondocon un solo piede formato vagamenteda tre faccietuttea trafori, allargatesu- periorment eper formaremensola di sostegno.Èlavoro del cav. Bocca.

Poco discostoecco unsecondo cassone nel quale si ha l'esempiodi unaltrometodo di traIlare la decorazione del legno, cioèconorna tigraffi tisu fondo nero(scultore fiosso).

Questa cassaèdi quercia, gli altr i mobili sono di noce.

Dinnanzi al camino èdeposta una terza cassapanca (Ar:-

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boleui) collaspalliera girevole per sedere da una parLe o dall'a1Lra. Quandononsiguardava ilcamino, un panno get- tato sullasteccachefa da spalliera, serviva da parafuoco.

Sulla facciaanterior ehasportellimunitidiserramenta.Ca- ratteredeimobilidelmedioevo era unagrande praticità.

Si enumeranopoidiversi seggioloni pieghevoli e sgabelli più o menosemplici. Un.riccocuscino recail molto{erto

Soltola cappa del camino sono collocatialari diferrobat- tutoprovenientidall' officina Bruno, ma perlavoroin metallo furono superati dalnotevolissimolavamanocol treppiede or- nato di foglie e viticci e la secchiella dell'acqua,appesaalla boccadi un drago, contornatadi grappoli e di pampini. Lo eseguìil signor Castello di Torinosenza alcuna saldatura.

Èdi metallo,cioèd'acciaio brunito, lospecchioposto sul tavolo, essendo di epoca più recente l'applicazione degli specchi di cristalloamalgamato.Sul tavolinoèpure un can- delierea tre fiamme, un orologioa polvere, un pelline di avorio,poicarte elibri imitanti documentieopere dell'epoca.

Sonoriproduzioni ottenutecon mezzi fotografici.

Il volume risale al 1496, la pergamena all'anno prece- dente; il manoscrillo contiene delle ballate, l'altro è un conto del carnefice d'Asti,creditoredicirca4 lireper aver mozzato un orecchio ad un delinq uente. Sembrerà strano che nellastanza da lello non vi siano attri buti religiosi:

mancaoggiinfattiil bel quadro sacro,autentico,appesoad una delleparetidacuipendevalacustodiadellibro di de- vozionecheoraèdeposto sul tavolo. E manca parimenti il filatoio torn itoche eraposseduto dalledonnedi" allora, senza distinzionedicasta.

Varchiamo adesso la primaporta dall'architrave cosìben decoratoconstemmi e gotici ornati ricamatinellapietra; e penetriamoin una camere tta semioscura che è come un an- nessodellacameradaletto,

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Oratorio.- Accantoalla camerabaronalenonpotevaman- care una stanzeIla (chedicevasiallora retractum oretrait),

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appartalapercomoditàdeicastellani, aquellaguisacheoggi abbiamo nei nostri palazz i la toelettaod il camerino pel bagno.Ma principalmente era luogo di raccoglimento e di preghieraper la signora che vi veniva, comescrisse Matilde Serao,a chieder pace 1I11'1I nima combattu ta nelle lunghe veglie.Unodei caratteridel medioevo fu l'ascetismo enon vi era perfezion e se non nella preghiera, nelle contempla- zioni, nell'estasi.Certocheil sentimentoreligiosodiallora, pur in mezzo allesuperstizioni ecrudeltàdi queltempo,era più vivoed intenso, comepi ùsentito eprofondo erail cullo per111 donna che divenne «un essere altissimo posto fra cielo e terra , anzi piùin cielo che in terr a», ma rigida e freddacome i ritratti dipinti inquelleetà.

Ma diciamodell'oratorio.

Una qualcheidea dell'internoèindicatadallafigura1G5;

FIO.165.- Internodell'oratorio.

l'area, come si deduce dalla pianta, supera dipocoi 2Gm.q.

I costolonisagornatidalla voltaa crocierasi incontrano11circa m.3,50 dal pavimento e'recano una pignaa fondodi lampada nelmezzo. Questecostoleripetute sui marginidelle crociere

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si impostanosu mensoletle piuttostosingolariove scorgonsi rannicchiate qui una figuradi monaco o filosofo cogli occhiali, là quelladi una donzella, od angelo che sia, col capo av- volto di bende. Queste strane figure, ciascuna delle quali porta una pergamena, furono calcatenel coro di S. Giovanni in Saluzzo, storica chiesagotica dei Serviti,alla cui architet- tura il D'Andradedice avere ispiratoquestorifugio.

L'intern o,compreso il soffitto, è fattoa corsi regolari di bugneconuna pietr acherassomigliail marmonero e l'ar- desia. Leparetisonoperò rivestitefino ad una cer ta altezza da tantecortinedi seta verdeuna di seguito all'altra,stam- pate a fregi nerie oro e frangia multicolori, legate nellaparte superiore ad un'astadi ferrofissata orizzontalmentealla base dellemensole.

Sopra un altarino semplice ed asportabile, con,tovaglia rossa eduecandelieri, sivede un quadro bipartito dalla go- tica e doratacorn ice. Da una parte il professore R. Morgari vidipinsela Vergine,dall'altra l'Angelorlell'Annunciazionc.

La cornice fu eseguiladallo scultore Rosso,

Davantiall'altare sta un inginocchiatoiodi non ricercata fattura, senza predella, sostituita da un cuscinoposato in terra. Pocodiscosto uno sgabellone serve pure da inginoc- chiatoio.Sul lato di fronteall'altareèaddossalauna panca a spalliera, rialzata su predella, conscu1lur e semplici.

La finestra ha un solo sedile,luceunicae manca di scuri.

L'invetriata contiene la scenadel presepio su cui sovrasta l'Angelo colla leggenda: Gloria in excelsisDeo.Èlavoro del signor Tubino.

La poca luce èhe attraversa i vetri colorati producedei singolari riflessinelquieto eristrettoambiente,sullebrune pareti ele verdicortine... Strana impressionevi coglied'iso- lamento,Ili pace, di timore insieme, come se ci si trovasse chiusi nella cella misteriosa di un cenobila.

Arte od artifizio, sia purecome si voglia, ma achi ideòe delle vita a questi luoghi spetta indubbiamente il merito grandissimodiavei'saputo suscitare colla combinazione di cose inanimate così intense sensazioni.

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Uscendo dall'oratorio par ticolare, osserviamo le decora- zioniscolpitesull' uscioe per In por tagemeIIninfil iamo l'o- scuro cor r idoiocolleparetitinteggiatedi verde. Pocaluce vi manda labreve finestra- collostemma diChallant n colori efregi all'ingiro - ma havvi una nicchia nel muro per po- sareil lume.

Stanzadegliscudieri. - Volginmon sinistra e penetriamo nelvanoirr egolare dellascala in'mattoniche dovrebbe con- dur re alsecondo piano, edentr iamo n visitare brevemente unaseconda cameradaletto, semplice e dimessa.Questaca, merettaèsit uatafra le mura delmaschio,come può vedersi sullapiantadipr imopiano. Ci dà il tipo degli ambientidove alloggiava nocavalieri, paggio damigel le,locali che colln loro modestia contras tanoassaicollasontuosa cameranuziale.

~

FIG.166.- Disegnodiunadecorazionea colori (1 a IO],

Ilsoffittodilegnonaturale ha i travi editravicellisempli- cementesquadratisenzail minimo ornamento. In un angolo sta un caminoche ripetequello dellasala da pranzo,ma non hacheunasola sponda laterale, dall'altro latoappoggiandosi almuro. Lafinestr a è similea quelledel pianterr eno, con

FRIZZI,Il Castello medioevale,20.

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unsedile, l'imposta indue pezzi,i vetr i a losanghe elistedi piomboper tenerleinsesto.Una porta amurodà accesso ad unalatrina, altr'l piùrobusta allascala della torre.

La notapiù cara tteristicaèdala dalla pittura che riveste Ip.par eti, tratt ada resticonservatinelcastellodiStrambino.

Ne diamo uno schizzo(flgura !fio). Il fondo è bianco, il di- segnogrigioscuro. Ledueiniziali si riferiscono al re Ardui no già marchese d'Ivrea, cosicelebrato nelCanavese.

II lett o, coperto di rosso, è alquanto tozzo, macon perga- mene scolpitesullespondee sulla spalliera. Il suo baldac- chino,verdecome i cortinaggi,iltenuto sospesoalsoffi ttocon quattro tiranti o corde. Fu copiato nel castello d'Issogne.

Altri mobili sono unsemplice lavarnnno col piede di legno con brocca e catino di terr a, una cassapanca conserra ture . assai degne di esser notate,uno sgabello, un lume aquattro fiamme(daoriginalerintracciatoa Cumiana), un crocifisso, uncesto digiunchi, duealari bassi ecomuni.

NelI88.\.,uscendodaquesta stanzail visitator ediscendeva pellascala delmaschio epoteva penetrarein altrastanzeu a diugualsuperfic ie,situatasotto allaprima,e coperta da vòlta a crociera. Era chiamata l'Archivio, stanza dello scriba o segretario. I pochi mobili che vi si trovavanofurono ora postinelle altrestanze, come nellasalada pranzo, nella cap- pella, ecc. Si chiuse dal.~Innicipi o quando dci maschio si volle fare unOsserva/orio.Poi, proseguendoadiscender eOno alpianodelle cantinee delle prigioni, lasciandoa destraun locale che nonfu completamenteallestitoperservire discu- deria, «u rave rsate alcune porteferrate, si penetrava in una umida e buiacorsiachesboccava, peralcunigradini, come inaperta campagnafuori del castelloedellacinta,cioè nel par co del Valentino. Oggi anche questa uscit asegreta disi- curezzafu all'es terno alquanto modificata.

Asemplice titolodi curiosità possiamo rammentare che trovandosi essaarl unlivellopi ù altoche non il villaggio, a tempodell'ultima pienadelPo, potèservireagliabitanti e custodidelborgo, rifugiatisi nella rocca, a comunicarecol- l'estern oa piedi asciu tti.

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Ma ritor niamosui nostri passi, chè altrecose d'arte ciat- tendononella cappella. Peraccedervi ritorniamo neltortu oso corridoiodipinto di verde in capodelquale.vi sonodue in- gress ifra loro contigui.

*

Cappella. - Sel'oratoriopotevaservire per lepreci qno- tidianee meditazioni della dama, nella cappella genti lizia dovevansi dai sacerdoti celebrarei sacri ufficie le funzioni delcullo.La cappella ha lastessaestensioneedorientamento dellasalada pranzo. È divisa in treparli pressochè eguali

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da lesene ed arcate; inoltre il primo scompar timento - de- stinatospecialmenteai famigli - èseparato da quellocen- trale- pei signori - dauna cancellata, qualesi vedenella figura 107, e che ha nel mezzo 11110 sportello di comunica- zione.Questa divisioneela disposizionedella cappellasi pre- sero dal castello d'Issogne e cosi ledecorazionidei due ri parti estremi, col colossalecamino in pietradi Saltrio nel primo.

Lavasta cornice della cappa ver ticale, prolungata fino al sommo dellavòlta, halunghezza di metri 3,0 5e nel centro ripiegandosibizzarramente all'insù, lascia posto nelfregio ad un medaglione collo stemma di Challant in rilievo. Due altri scudisonodipintisullaimponente cappa. Sulla figura nulla siscorge di questo primo riparto se non lacancellata di limite,il pavimentoa mattonellesmaltate, bianche erosse, ei banchiadusoinginocchiatoio colle faccieintagliate a per·

gamenecome lapart einferioredelcancello.

Dovendoinessotratt enersile persone digrado inferiore, più sempliceè la decorazione. Le paretisono rossiccie con filetti; i pilastri e leporte binate sono all'ingiro dipinte a bugnatoscuro. Lavolta campìtad'azzurr o,reca all'incontro dellecostole lostessostemma che vedemmoallachiave della cucina; maquiè colori to. Nelledueluneu e,sulla portage- minaesulla finestra, indue medaglionicircolari, sono rapo presentati S. Martinoedaltro santo provvistodi freccie.

A fiancodel grandecamino, icui alariripetono quelli del- l'antisala coi marzocchi, una porta può condur re alla scala delmaschio.

Il leggioqui collocatoeraesposto nellacella delsegretario che vi poggiavai libri e i manoscritti tenendoli fermi con pesidi ferro.

Nella parte di mezzo la maggiorattenzione èattirata dagli affreschi della volta e delle par eti. Furon questeaccurata- mentecopiate dal Rollininella sagres tia di Sant'Autoniodi Ilanverso, antica abbazia celebre nella storia dell'arte pie- montese, fatta recentement e soggetto di ricerche, di studi e rilievi.

Nellavèlta colle costole adornedi ornati, fascie e contorni,

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eche quisièchiusaalcentrocollostemma diChallant,sono raffigurati S. Giovanni, S. Luca, S. Marco e S. Matt eo su cattedre, in atto di scrivere il Vangelosu lunghe stl:iscie bianche. Nella lunetta corrispondentesullafinestraèla scena solita dell'Annunciazione con nastr i a svolazzi scrittiin ca- ratteri gotici; di fronte, nelsemicerchiosullaportache si apre direttamente sulbalcone,èriprodotta una interessante composizione riferentesiall'ascesa delSignoreal Cal var io, È l'episodio- ViaCrucis, StazioneV- delCireneoche porge aiutoal Signore per traspor tare la croce. Bizzar ro affresco, notevole saggio di antica pittura murale, di costumi e di armi, essendoviuna quantitàdi lancie, alabarde, stendard i, scudi, ecc. ecc. Visonodeiceffi diladroni,dei soldatiedaltr i tipiche convieneosservare.

Nei vetritroviamo S.Ezechiele e S.Isaia.Glialtriduepro- fetiGeremia eDaniele sono nella prima finestra. Attorno è un ornato o fregio giallicciochesiadattaallasagomadeter- minatadalle hifore, con car di, grappoli e fogliami. Ciascun profetaha leggendedifficili ad intendersi edèsormontato da uno degli att ributi eva ngelici, cioè il toro, il leone alato, l'aquila e l'angelo.

Notevoli questechiusur e difinestreperchè hanno una base ozoccol odi legnopieno e la impostaaltasoltanto quanto la parte coivetrio

Attorno alle pareti sono deiseriili con banchi anteriori, cioèrivol ti verso l'alta re. Le spalliere sono divise inscom- parti in modoche si contanocome 14 stalli. Questi mobili .sono dorati, scolpitietraforati superiormentelasciandosror- gereun fondo- formato dalla paretestessa- alternativa - menterossoedazzurr o. Si distingueilposto delcastellano dallo stemma. Visono alcune doratureanchenegliaffreschi enel capitellodellelezene.

Nell'estra dosso degliarchi di separazionesi vedonomotivi policromi orn amentaliafondo neroo rosoniogiva lialternati con stemmi.

L'ultima part edella cappella ove è contenuto l'altar e èrial- zata di ungradino. Il pavimento è bianco,verde e azzur ro

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come quello delfa parte centrale. La sacra mensa fu copiata -ad Is.sognedal Gasperini, Ètutta dorata; i disegni dei pan- nelli sono eguali fra101'0. La vòlta,di azzurro cupo a stelle d'oro, presenta laparticolaritàche le sue coste in sporto, a cor- done dorato efiorito, giunte alcolmo ridiscendonoalquanto in curva e sorreggono un fondo di lampada tutto dorato con quattro pignesulla corona, ghirlanda e stemma nel mezzo.

Doratisono anche i peduccidacui nascono le costole, che nel disegno ricordano lemensolette viste in cucina.

La parete di fondo nelfa metà superioreèazzurra a fiori stampati, inferiormente figuracome tappezzata da una stoffa distesacon fondo rosso e fregi gialli e neri. Le paretilaterali sono colorite di verde, coll' effi gie di S. Pietro e di S. Paolo nelfelunelte. Sonoqui da osservar si attentamente i calchi di tre pezziarchitettoni ci,tre veri gioielli di arte gotica tratti dal coro della chiesa cii S. Giovanni in Saluzzo. Sono una porta, una piscina ed un ciborio. Quest'ultimo, situato dalla parte delfa finestra che lascia passare scarsa luce, è alquanto sacrifi cato. Meglio si vedeil lavabo e la porta dal lato adia- cente al ballatoio. Gli originali nella chiesa saluzzese - ri- nomataanche per la tomba del marcheseLodovicoI l -sono tutti di pietra verdognolaestratta nelle vicinanze di Sampeyre.

Contrariamente a quantoindica la pianta delprimo piano,la porta non si apre effettivamente sul balcone. Essaè finta e si suppone debba condurre alfa sacrestia. Diamo il disegno di questaaggraziata porta anche come saggio di stile archi- teuonico (v. figura 168).

Le colonne o paraste delfa cappellae gli squarci delle fi- nestre voglionoimitare marmi a colori.

La finestra del Sancta-Sanctorum, identica per for ma a quelfa dell'oratorio particolare, ha i vetri istoriati. Superior- menteèil bambino Gesù nel tempio, inferiormente la fuga in Egitto delfaSacra Famiglia.

Tuili i vetri della cappelfa furon composti dal signor Gu- glielmi. In quellefigure si riscontra una marcata impronta tedesca, in specie nei visi. Per gli intenditori queste imita- zioni furono eseguite molto bene.

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I.

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Por!l8oft-lltHfteffiltia. I,,,

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Oggisull'altare, la cui tovagliafu pazientemente ricamat a a mano, è un cuscino trupunto colla scena di Gesù e Pilato, ed altro col nome del Salvatore, per appoggio delmessale, inoltr edue candelieri ed un incensiere.

Nel 188·1- per concessione dei proprietari vi figurò un fa- mosotritticoautenticodi merito grandissimo.

Questo prezioso gioiello dell'antica artecristiana si con- ser va religiosamentein Saluzzo nella cappella dellafamiglia Pensa di Marsaglia.-Èungran quadroomeglio custodia an- tica sullecui porte estern e ed interne è dipinta la vita di S. Giuseppe. Nell'interno èrappresentata la vita della Ma- donna con una molteplicità di mirabi listatuettedi legno di- pinteedorate , con minutiparticolar i. Le dueopere distile fiammingo, di pittura e scultura sembrano sincrone. Da al- cuni il tritticofu attrib uitoa Luca diLeyden , da altr iaGio- vanni Eick(Jean de Bruges)supponendo loda una speciedi monogramma che vièinciso.

L'altare, come oggisivede, apparisceun po' monco.

Lavori bellissimi di metallo sono un porta-ceropasquale eseguito in ferro battuto dalfabbro signor Albinoed unalu- miera appesa nell'a rco del Sancta-Sanctorum di ferro sta- gnato, a minuti trafori, elegante composizione del signor Ponzio di Carmagnola.

Lasciatala cappellasi esce sul balconee perlastrada già faua si l'itorna nel cortileper fare una breve corsa nei sot- ter ranei.

*

Carceri.- Prendiamo la discesa di sinistra cheha abba- stanza comodigradini,e diamouna rapida occhiata allepri- gioni per nonrallristarci con mengratospellacolo dopo la vistadi tantepregievoliepiacevolicose,nè aver tempodipeno sare agli orrori ed atrocità delmedioevo narrati dalle storie. _

In bassodellascalasono alcu neporte chesisupponecon- ducano alle cantine, legnaie,ecc.;poi sivolgea destrain un corr idoiolungoed oscuro ove è necessario avere una lan- terna. La prima porta, subito difacciaallarampa, dà adito

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ad una semplice stanza (Ii custodiacon feritoia verso il fos- sato da cui arriva un filo di luce, esportelli nella doppia l'orla. Poisi rasenta il PIlZZO,con appositaaper tura per pren- dere acqua ancheaquesto livello, e passatouncancello ecco l'ingresso di una secondaristretta prigionecon doppio uscio e doppia inferriata alla profonda feritoia. Viè pocapaglia, ungiaciglio di pietra, i ceppi e le catene... E later zapri- gioneèancora più lugubre. Nel centrovisi apre la boccadi una botola conserratura per poter calare con corde ecarr u- cole i condannati in una specie di cis terna sollostante, pro- fonda quattro metri e priva alTallodi aria edi luce... A questa disposizione accenna la Sezione C D della Tav. Vj le carceri sottostanno tutte alla cucina.

Il D'Andrade dice di aver imitato prigionie chiusure dai castelli di Verrès, d'Issogne, di Cremolino,di Ferrara... III tutti gli avanzi del restodi antiche castella visono vestigia di luoghi peicarcerati.

Ma l'umido e il freddo delsito, la pnura che incutono le cose che vediamo prestoce ne allontanano. Unsecondo can- celloè alla finedel corridoio, ecco poi la rampa che,in cor- rispondenzadellascuderia,riconducealcortile. Eccoin allo un lembodi cielo, un vividoraggiodi sole che ci rallegra e solleva.

Usciamo all'apertoj lavisioneèfinita.

* * *

Quanto [u speso.- Non per ricondurreillettorenell'arido campo delle cifre, primadicongedarci da lui,ma perfissare con l'esattezzadei numeri l'importanza deilavori che pas- sammo in rassegna, vogliamo qui infine riportare l'analisi delle spese riassumendole dallaRelasionegeneralecompilaLa dall'avvocato Daneoe pubblicata nel 1886.

Ci limiteremo ai titoli delle XX Categorie componenti il passivo,avvertendocheal termine dellagestione il bilancio si chiuse con un disavanzodi circa L.83,000.

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Elenco dellespese:

I.

Costruzioni. L. 384636 53

II.

Legname » 49111 70

III. Giardinaggio 7212 30

IV. Lavori in ferro » 18722 GO

V. Mobilio 1818-\. 30

VI.

StolTe. » 44tH) 80

VII.

Pittura » 3~9'j1

,,-

_i>

VIII.

Ceramiche e vetri 4·01 gO

IX.

Figure in plastica -\.75 70

X.

Costumi » 1209 30

Xl.

Studi e viaggi » 5872 .\5

XII.

Calchie getti » 502g -

XIII.

Onorari al personale » 1320580

XIV.

Conferenze. » liJg550

XV.

Unicio segreteria » 1487 02

XVI.

Urtìcio degliingegneri. 'IiiI 90

XVII.

Spesegenerali n 2329 lO

XVIII.

Ilipetibili dal Comitato 114:!5 88

XIX .

Iìipetibili vari 2933 15

XX

Bazar. » 17S53 90

Totale importoL. 58089908 Avendo citato la HelazionedelDaneo ci piace concludere collesue stesse parole, a riguardo della roccae delborgo acquistati dal Municipio: «Auguriamoci che questa perma- nente Esposizione seguiti ad essereuna scuola per gli indu- strialied operai nostried un incitamentoalleclassi ricche,e i frulli dell'operae la spesasua ingentencn potranno dirsi perduti .1>.

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I NDI O E

Al Lettore . Pago v

PAUTE PH I Jl A. IL BORGO.

CAPITOLOI. - Preliminari.

Introduzione l'ago l

LaCommissione 2

I disegni 3

La piant a generale 4

Lacroce II 5

CAPITOLOII. - La cinta.

Palizzateo palancati. Pago 7

Le mura II 8

Latorre d'angolo. 12

Osservazione . 1:3

II chiuso II 14

CAPITOLOIII. - Torre d'ingresso.

Veduta esterna . l'ago 15

Lapit tura decorativanel medioevo 17

Le decorazionidella lorre II 18

L'internodella torre 20

L'ambiente 23

(25)

- 316-

CAPITOLOIV. - Prime costruzioni.

La piazzetta . . Pago 25

Il forno id

Tettoiadelmaniscalco » 28

La fonte 29

Pietra art ificiale 30

CAPITOLOV.-:- Casa deipellegrini.

Loggiadi Bussoleno ·Pago 35

Lacasa dei pellegrini » 36

Decorazionedell'ospizio 38

Intercapedine » 41

CAPITOLOVI. - Casa di Bussoleno.

Aspetto generale ·Pago 44

Soffittoesterno 48

Fianco dellacasa . 51

Decorazioni dipinte 5a

Portadella bottega » 55

CAPITOLOVII. - Gruppo di due case.

Secondacasa di Bussoleno · Pago 57

Particolaridellefinestre » 60

Il soffitto 63

Particolaridiversi >l 64

CAPITOLOVIII. - Casa di Frossasco.

L'edificio · Pago 67

Colonnadelportico 68

Finestreedecorazioni delprimo piano il

Portico e particolaridiversi . » 7"

..

CAPITIlLOIX. - Porta di Rivoli.

Piccolaviaal fiume ·Pago 77

Porta merlata » 78

Cancellodichiusura 80

(26)
(27)

- 318 -

CAPITOLOXlV. - Chiesadelvillaggio.

Prospetto La porta Cornicione La finestra Pinnacoli Altriornamenti Affreschi

CAPITOLOX\'. - CasadiAvigliana.

Descrizione , Arcatadel portico Primo piano.

Sottoal portico I duefianchi Particolaritàminori

CAPITOLOXVI. - Casa di Chieri.

Sua pianta •

Spiegazionedeldisegno Accesso al cortile . Lato verso il cortile

Particolaridelpianoterreno . I ballatoi

Lascala

Pat/· 126

» 127 128

» Wl 131 ioi

» 133

l'ago 136

)l" 137

)l 138

» 140 141

ivi

Pago 144

)l 145

» 146 147

» 149

)l ivi

151

CAPITOLOXVII. - Osteria di S. Giorgio.

Cortile dell'osteria , Pag.. 153

Il pozzo )l 154

LoggiatidiAviglian« ivi

Decorazione dipinta 157

La torre ottagona . 158

Decorazioni dellatorre . 159

Comunicazionidiverse » ivi

Particolarisecondari 161

(28)
(29)
(30)

319

L' insegna dell'osteria l'fig. 163

Unpo'distoria !G.)

~aladapranzo a terreno 1G6

Ilsoffi tto e le pareti Ifi7

Loggetta aperta 169

Ilpavimento » 179

CAPITOLOXVIII.- Casa di Pinerolo.

Fronteprincipale . ·Pn.q. 1-'j~)

Portee finestre id

Decorazionisecondarie 175

Fianco etergo 177

CAPITCLOXIX.- CasadiMondovì.

Veduta d'insieme. , l'n.q. 170

Pianterreno . 180

Fasciaal primo piano » 181

Finestre 182

Piano superiore » ! ~

Fianco . I 4

Cucinadell'osteria I 5

Fronteposteriore . 186

CAPITOLOXX. - Ultimecase.

ì\Turolungola piazza · Pago l.

Casa d'Ozegna » h'i

Casettadiì\Ialgr:\ 192

Tettoiaescala 19 ~

Latoversoilgiardinoe tergo 19:;

Par ticolari » 196

Lato asud » 200

ì\Turaterminali ivi

CAPITOLOXXI.- Panorama del borgo.

11 villaggio veduto dall'oppostariva ·Pago 201

Osservazione 206

(31)

- 320-

PAHTI~ SI~CO~IH.

IL CAST E LLO.

CAPITOLOI. - Genesi del Castello.

Tettoia dellearmi.

Schizziprospettici del Castello Pianta.

Castello di Fénis . Castello di Verrès

Caratteri dell'architettura medioevale Cast ello d'Ivrea

Cas tell odi Montalto

CAPITOLOII. - L'esternodel Castello.

Giro intorno al Cast ellomedioeval e Due dat e

Il ponte

La porta d'ingresso La sara cinesca Porta dei viveri Finest redi pianterreno. Finestredi primo pian o Finestredi secondopiano Inferriate

Latrine l\lerlatura Torrie torricelle Sistema di costru zione Avvertimento

. Pago 209

» 211

II 213

II 215

" 217

" 220

» 222 . 223

Pago 227

» 228

» 2:30 ivi

» 233

• 234

II :,135

» 237

» 241

» 243

» 246

» ivi

• 249

» 251

" :,152

Vestibolo Cortile .

CAPITOLOIII. - Atrio d'ingressoe cortile.

,Pag. 253

» 256

(32)

- 321 -

CAPITOLOIV. - Camerone dei soldati,cucine, saladapranzo.

CAPITOLOV.- Loggia del guardiano,antisala, sala baronale.

CAPITOLOVI. - Camere da letto, cappelle, carceri.

· Pago 298

II 302

» 305

II .307

» 312

» 313

· Pago 267 271

II 277

·Pago 284

» 286

» 289

Camera baronale . Oratorio

Stanzadegliscudieri Cappella

Carceri Quantofu speso Camerettadelguardiano Antisala

Sala baronale Camerone dei soldati Cucina

Sala da pranzo

FRIZZI,Il Castellomedioevale,21.

(33)

ELENCO DELL E FIGURE

intercalatenel testo

1. Planimetria del borgo e ca- stellomedioevali.

2. Immagine(liS.'I'eodoro, 3. Palizzata.

4. Vedutaesterna del borgo. Lato a nord.

5. Particolaridellemura.

6. Cornicione della torre d'in- gresso.

7. StemmadeiS.Mar t ino.

8. Veduta interna dellatorre.

n.Piazzett a delborgo.

lO.Part icolaridelforno.

11. Elevazionedella fontana.

12. Sezionediun ballatoio.

13. Particolaridellatravatura.

14. Ospizio deipellegrini.

15. Veduta prospetti ca dell'ospizio.

16. Particolaridell'ospizio.

17. Veduta prospetti cadella casa di Bussoleno.

1 . Facciata della casa di nus- soleno.

In.Sezionetrasversaled' un soffitto.

20. Pianta dellafìg,19.

21. temma degliAschieri, 22. Ferram entadichiusura.

23. Prospett o geomet rico di due case.

24. Veduta prospettica delle due casedi Bussoleno.

25. Finestraa crocieradi pietra.

26. Particolaridi una /inestra.

2ì . Sezionc di un soffitto.

2 . Particolaridiversi.

29. Prospetto della casa di Fros·

snsco.

30. Colonnadi sostegno.

31. Finestraedecorazionedelpri- mo piano.

32. Capitellidipietra.

3a.Paret edipinta sottoil port ico.

84. Particolaridiversi.

35. Port a merlata. 36. lIIattone sagomato.

37. Serratura diuncancello.

38. Facciat a dellacasad'Alba.

39. Ferri lavorati.

40. Particolaredegliarchi.

41. Finestra biforae/inestruola.

42. Travatura deltet to.

43. Jllodanaturedi travi di legno.

44. Porta di bottega.

45. lIIetàpianta di un soffitto.

46. Sezionidiunsoffitt o.

47. Saggiodi decorazionidipinte.

48. Angolodiduecase versoill'o.

49. Finestra nellacasa di JlTalgrà.

50. ~rerlaturadellacasa di Malgrà . 51. Casadi Borgofran co. 52. Particolaridecorativi.

53. Lavoriin legno.

54. Diseguodiuna finestra.

55. Torre d'Alba.

56. Parti colari della torre d'Alba.

57. Facciata dellacasa di Cuorgnè.

5 . Fiancodella casa di Cuorgnè.

59. Capitellidi pietra.

60. Decorazionein terracotta.

iiI. Fregioditerracott a.

62. Stip ite di finestre.

63. Particolare di un ballatoio.

64. Fel'ri lavorati.

65. FacciatadellaChiesa.

(34)

Cornice con mattonistampat i e particolare.

110. Diversi particolari di costru- zione.

111. Muro di cinta a sud.

112. lIlerla tura riprodotta daAvi- gliana .

113. Vedut a delBorgo dalla sponda destradelPo.

114. Schizzo prospetl ico dellatet- toia delle armi.

115. Il Caste llo vedu to dal piaz- zale.

116. Il Castello verso ponent e e mezzodì.

117. Pianta delpianoterreno.

118. Pianta delcastello di Fénis.

119. Vedutadelcast ello di Fénis.

120. Pianta del cast ellodi Verrès.

121. Schizzodelcast ello di Verrès.

122. Caste llo d'Ivrea.

123 e 124. Prospet toe pianta del cast ello di Montalto.

125. Port ad'ingresso.

126. Porta d'ingresso verso l'in- temo.

127. Particolaredella saracinesca.

128. Portadeiviverie ferit oia.

129. Finestradi pianterr eno.

130. Finest ra unica nell' ant isala.

131. Particolare della finest ra u- nica.

132. Finestre .AeB.

133. Finestr a

a.

134. Finest ra D ed altra secon- daria.

135. Sagome distipit i.

136. Finest re di secondopia no.

137. Tipi diinferriate.

138. Terminazione di inferriate.

139. l\IeriaturadelCastello.

140. Torricella angolar e.

141. Strutt ura muraria del Ca- stello.

142. Vedut a delvestib olo.

143. Portanel vestibo lo.

144. Veduta del cort ile verso la scala.

145. Particolari di travature in legno.

146. Finestraa crociera.

- 323-

66. Cornicedellaporta e rosone. 109.

67. Corni cionedicoronamento.

6 . Decorazione di finest ra.

69. Pinnacolelti.

70. Acquasa nt ino.

i 1.CapiteIlndi pietr a.

72. ~(ell solette e brachet toni di terracot ta .

73.Par ticolar edi unsoffitto.

74. Fianco asud dellacasad'Avi- gliana.

75. Diversipar t icolari.

76. Prospetto della casadiChieri.

77. Casa diChieriversoilcor tile.

78. Part icolari di costr uzione.

79. Disegnodi unaserrat ura.

80. Intaglidi mensole.

81. Ilpozzo.

82. Costr uzioni di Avigliana.

E3. Motivi orna mentali.

84. Candelabro di ferro.

85. Serrat ura.

86. Portadi legn o.

87. Sgabellodell'osteria.

88. Insegnadell'ost eria.

89. Fasciein colori.

90. Pavimento.

91. Faccia ta della casa di Pine- rolo.

92. Finestraal primopiano.

93.~ezionidist ipit i di finestr e.

94. Mattonistampati.

95. Finestra nel fianco;travat ura.

96. Veduta prospetticadella casa di Mondovì.

97. Fasciaal primo pia no.

98. Archi dellefinest re.

99. Alcuni par ticolari inpietra.

100. Particolari del coronamento.

101. Decorazione dimerli.

102. Facciatadell'u ltima casa.

103. Finest raa crociera decorata.

104..Gruppodicostra zioniversoil fiume.

105. Finestr anelcastello di Mal- grà,

106. Lato principale della casadi Ozegna.

107. Castello di Ozegna.

108. Capitellodipinto,archi e co- lonne.

(35)

- 824- 147. Finestra quadri fora verso il

cort ile.

148. Interno delcameronedei sol- dati.

149. Camino in pietra.

150. Internodella cucina.

151. Schizzo delcastellod'Issogne.

152. Prospettiva della sala da pranzo.

153. Particolari di cost ruzione di un soffitto.

154. Test e dipintenelsoffilto della saladapranzo.

155. Camino nellasala da pranzo.

156. Stanza del guardiano.

157. Portaall'ant isala, 158. Intern odell'antisala.

159. Caminoin legno.

160. Sala baronale.

161. Fra mmento disoffit to dipinto.

1G2. Castello di La Manta.

1G3. Camera baronale.

1G4. Particolare di un soffitto.

lG5. Internodell'orat orio.

lG6. Disegn odi unadecorazionea colori.

lG7. Veduta presanella cappella.

168. Porta allasacrestia.

ELEN CO DELLE

rrA

VaL E

l. - Sagg i di decorazioni dipinte nel BorgoMedioevale.

Il. - Casa in Avigliana. . III-V. - CastelloMedioevale,

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(36)
(37)

Riferimenti

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