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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO LICEO ARTISTICO E. IUSO LICEO CLASSICO. Affisso all albo in data Prot. N

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FSE- FESR

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO LUZZI

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “L. G. COPPA”- LICEO CLASSICO –LICEO ARTISTICO “E. IUSO”

E-mail: csmm305001@istruzione.it Web:

Codice Fiscale: 98108730783

Via San Leo 87040 Luzzi – Cs Tel-fax 0984/549170

R R E E G G O O L L A A M M E E N N T T O O D D ’ ’ I I S S T T I I T T U U T T O O

A A . . S S . . 2 2 0 0 1 1 5 5 – – 2 2 0 0 1 1 6 6

I I S S T T I I T T U U T T O O O O M M N N I I C C O O M M P P R R E E N N S S I I V V O O

L L U U Z Z Z Z I I

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

LICEO ARTISTICO “E. IUSO”

LICEO CLASSICO

Affisso all’albo in data Prot. N°

Delibera del Collegio dei Docenti n. 21 in data 24/09/2015

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PREMESSA

La scuola è luogo di formazione e di educazione che, attraverso lo studio e l'acquisizione delle competenze e delle conoscenze, deve portare gli alunni allo sviluppo della coscienza critica e dell’autonomia di pensiero. La scuola è anche una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione dei diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità e delle attitudini e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione Internazionale sui diritti e con i principi generali dell'ordinamento italiano.

Perciò, la comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante- studente e contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, attraverso l'educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione delle proprie identità e del senso di responsabilità.

La vita della comunità scolastica, inoltre, si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale (art. 3 della Costituzione italiana).

SEZIONE ALUNNI

1. VITA SCOLASTICA DIRITTI

Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi l’identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee.

La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla riservatezza.

Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola.

Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. Ha diritto di conoscere il percorso didattico di ogni disciplina, i criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico.

Lo studente ha inoltre diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione per meglio individuare i propri punti di forza e di debolezza e migliorare il proprio rendimento.

Lo studente può intervenire ed esprimere la propria opinione nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull’organizzazione della scuola.

Gli studenti scelgono autonomamente le attività aggiuntive offerte dalla scuola.

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Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all’accoglienza e alla realizzazione di attività interculturali.

Gli studenti hanno diritto ad un ambiente favorevole alla crescita della loro personalità, ad offerte formative aggiuntive ed integrative, iniziative volte al recupero di carenze didattiche, ambienti sicuri, adeguata strumentazione tecnica, assistenza psicologica.

Lo studente ha diritto a svolgere iniziative all’interno della scuola e ad utilizzarne i locali.

In caso di provvedimenti disciplinari, gli studenti hanno il diritto di difendersi nell’ambito del Consiglio di Classe o attraverso gli Organi di Garanzia (v. art. 16).

DOVERI

Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni, assolvere assiduamente gli impegni di studio, mantenere un comportamento corretto e collaborativo.

Sono tenuti ad avere nei confronti del capo d’istituto, dei docenti, del personale non docente e dei compagni lo stesso rispetto che chiedono per se stessi.

Gli studenti hanno il dovere di osservare le disposizioni organizzative e le norme di sicurezza dell’istituto e segnalare eventuali disfunzioni riscontrate.

Gli studenti sono tenuti ad informarsi e consentire la circolazione delle informazioni, a partecipare alla formazione di una società scolastica che non discrimini nessun individuo nel rispetto della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo.

Gli studenti hanno il dovere di utilizzare correttamente le strutture come previsto nei punti 13 e 14 della tabella “sanzioni disciplinari” e negli allegati.

Nell’esercizio dei loro diritti e nell’adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto nella vita della comunità scolastica e durante l’effettuazione di visite didattiche o viaggi di istruzione.

2.NORMEDICOMPORTAMENTO FREQUENZADELLELEZIONI

La frequenza alle lezioni è per gli alunni un diritto-dovere ed è pertanto obbligatoria. Le lezioni si svolgono di regola nelle aule assegnate. Ove però se ne verifichi la possibilità o il percorso formativo lo richieda, la classe potrà essere condotta fuori della Scuola sotto la sorveglianza di uno o più docenti per visite aziendali o culturali, con la preventiva autorizzazione dei genitori sia per gli alunni minorenni sia per i maggiorenni. Nel caso in cui uno o più alunni non partecipino ad una visita didattica, si recheranno nella loro aula dove si svolgeranno le regolari lezioni.

INGRESSO E USCITA

L’ingresso a scuola avviene cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni; il ritardo massimo consentito su tale orario è di non oltre dieci minuti. Gli alunni si recheranno nelle aule seguendo le indicazioni del personale docente e non docente, evitando di sostare nel cortile antistante l’edificio scolastico e nei corridoi, dopo il suono della campana.

Per la scuola secondaria di I grado l’entrata è tutti i giorni alle ore 8.10 e l’uscita alle ore 13.10.

Gli alunni impegnati in “Strumento musicale” si incontrano di pomeriggio, dal lunedì al venerdì,

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con orari e calendario definito dai docenti della disciplina. L’ intervallo è dalle ore 10.00 fino alle ore 10.10.

Al liceo classico l’entrata è tutti i giorni alle ore 8.10, mentre l’uscita per il primo biennio è di lunedì, mercoledì e sabato alle ore 12.10 e di martedì e giovedì alle ore 13.10; il triennio esce tutti i giorni alle 13.10 e il venerdì alle 14.10. L'intervallo è previsto dalle ore 10.55 alle ore 11.05.

Al liceo artistico le lezioni iniziano alle ore 8.00 e finiscono alle ore 13.00, tranne il martedì, in cui l’uscita è alle 13.50 per tutte le classi, con la ripresa delle attività didattiche, per il rientro pomeridiano, dalle 14.10 fino alle 17.10. Le classi terza, quarta e quinta, anche di mercoledì escono alle 14.00. L'intervallo è previsto dalle 10.50 alle ore 11.00.

ORARIO ANNUALE PERSONALIZZATO

L’orario delle lezioni è affisso all’albo della Scuola e dettato agli alunni in classe. Le eventuali variazioni dell’orario di entrata o di uscita saranno comunicate in precedenza agli alunni, annotate sul registro di classe e affisse all’albo. In caso di uscite anticipate per causa di forza maggiore, dovute ad eventi imprevedibili, l’uscita degli alunni sarà comunicata alla famiglia.

Per l’accesso alla valutazione finale di ogni studente è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato.

Per l’ammissione alla classe successiva o all’esame conclusivo del ciclo di studi, bisogna tener conto del DPR del 22/06/2009 n. 122 che prevede, per la validazione dell’anno scolastico, un monte orario minimo di presenze pari ai dell’orario annuale personalizzato, come dalla precedente tabella.

Il monte ore annuale scolastico è calcolato moltiplicando il numero di ore di lezione settimanale previsto dal piano di studi della singola classe per il numero di settimane di scuola che convenzionalmente è pari a 33.

Per l’anno scolastico 2015-16 il limite minimo di ore di frequenza per la validità dell’anno scolastico, nel quadro dell’orario annuale personalizzato, ai fini della validità dell’anno scolastico, è fissato così come di seguito viene sintetizzato:

QUOTA MINIMA DI PRESENZA ALLE LEZIONI PER LA VALIDITA' DELL'A.S. 2015-2016

CORSO CLASSE

N° ORE SETT.

CURRICULA RI

N. SETTIMANE ORDINI SCOLASTICI

ORE ANNUALI PREVISTE DAL PIANO

DI STUDI

MONTE ORE ANNUO MINIMO DI PRESENZA

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MASSIMO ORE DI ASSENZE

Secondaria di

Primo Grado I, II, III 30 33 990 743 247

Liceo Classico I, II 27 33 891 669 223

Liceo Classico III, IV, V 31 33 1023 767 256

Liceo Artistico I, II 34 33 1122 841 281

Liceo Artistico III, IV, V 35 33 1155 866 289

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Le assenze, fatta eccezione per quelle giustificate con certificato medico, contribuiranno alla valutazione della condotta secondo la tabella A allegata.

Al principio della frequenza obbligatoria di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato di lezione sono possibili deroghe funzionali ad assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio dei consigli di classe con

specifica delibera motivata, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati.

Sulla base di quanto disposto nell’art. 14, comma 7 del DPR 122/2009 già citato, il collegio dei docenti, nella seduta del 24/09/2015, facendo riferimento anche alla circolare n. 20 del 4.3.2011 avente per oggetto “Validità dell’a.s.”, ha stabilito che rientrino fra le casistiche apprezzabili ai fini delle deroghe , le assenze dovute a:

1. gravi motivi di salute e/o di famiglia adeguatamente documentati;

2. terapie e/o cure programmate e documentate da strutture sanitarie;

3. assenze per ricovero ospedaliero o in casa di cura, documentato con certificato di ricovero e di dimissione e successivo periodo di convalescenza prescritto all’atto della dimissione e convalidato da un medico del SSN;

4. assenze ricorrenti, giustificate di volta in volta con certificato medico, per grave malattia documentata;

5. donazione di sangue;

6. seri motivi personali e/ di famiglia:

7. rientro nel paese d’origine per motivi legali;

8. adesione a confessioni religiose;

9. partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal CONI;

10. partecipazione a concorsi o corsi selettivi di accesso a università, accademie, forze armate e similari, debitamente certificati e documentati;

11. partecipazione a corsi di approfondimento organizzati da enti certificati;

12. partecipazione, previa autorizzazione del Dirigente Scolastico, ad attività artistiche e culturali e/o a momenti di informazione e creatività culturale.

Vanno conteggiate come presenze:

• la partecipazione ad attività culturali e formative approvate dagli organi collegiali della scuola (campionati studenteschi, progetti didattici inseriti nel POF e/o approvati dal Consiglio di Classe, attività di orientamento, ecc.)

• attività didattica extrascolastica (uscite didattiche, viaggi e visite di istruzione, scambi culturali, ecc.),

• la partecipazione ad esami di certificazione esterna linguistica e ecdl se approvati dalla scuola.

In tutti questi casi sul registro di classe e su quello personale del docente verrà annotata la motivazione della mancata presenza in aula.

Nei casi di alunni portatori di handicap avviati a percorsi individuali di recupero si fa riferimento a quanto stabilito per ciascuno dal rispettivo Piano educativo personalizzato o dagli eventuali piani formativi individualmente stabiliti.

Per gli alunni che, in ospedale o luoghi di cura, seguono momenti formativi sulla base di appositi programmi di apprendimento personalizzati predisposti dalla scuola di appartenenza, tali periodi rientrano a pieno titolo nel tempo scuola (art. 11 DPR 22.06.2009).

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6 CALCOLO DELLE ASSENZE

Sono computate come ore di assenza secondo il numero delle ore giornaliere effettive:

• entrate in ritardo dopo 10’ dall’inizio della prima ora di lezione,

• uscite in anticipo,

• assenze per malattia,

• assenze per motivi familiari,

• astensione dalle lezioni (manifestazioni degli studenti),

• assenza durante assemblee d’Istituto,

• mancata frequenza delle attività organizzate dalla scuola in caso di non partecipazione a viaggi di istruzione o a visite guidate,

• mancata partecipazione alle attività organizzate in orario curricolare.

Tutte le assenze, incluse le entrate e le uscite fuori orario, vengono annotate dal Docente sul Registro di Classe e sul Registro personale e sono sommate a fine anno. Il numero totale di assenze effettuate dallo studente nell’a.s. sarà quindi confrontato con l’orario complessivo annuale delle lezioni. L’esito complessivo del raffronto deve collocarsi nel limite del 25%.

Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, tenuto conto delle deroghe riconosciute, comporta la non validità dell’anno scolastico e la conseguente esclusione dallo scrutinio finale, che determina la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale.

Tutte le motivazioni devono essere preventivamente, o comunque tempestivamente, documentate.

L’istituzione scolastica comunicherà all’inizio dell’anno scolastico ad ogni studente e alla sua famiglia il relativo orario annuale personalizzato e il limite minimo delle ore di presenza complessive da assicurare per la validità dell’anno; pubblica altresì all’albo della scuola le deroghe a tale limite previste dal collegio dei docenti.

Si provvederà poi, secondo una periodicità definita autonomamente dall’istituzione scolastica e comunque negli incontri scuola-famiglia, a dare informazioni puntuali ad ogni studente e alla sua famiglia perché sia possibile avere aggiornata conoscenza della quantità oraria di assenze accumulate.

GIUSTIFICAZIONE DELLE ASSENZE

La richiesta di giustificazione per l’assenza compiuta per tutti gli alunni deve essere firmata da uno dei genitori o da persona esercitante la potestà genitoriale, che abbia apposto la firma, sul libretto che sarà consegnato all’atto dell’iscrizione; tale firma sarà stata precedentemente depositata in segreteria.

Le giustificazioni saranno controllate dal docente della prima ora. L’avvenuta giustificazione o non giustificazione, previa valutazione dei motivi addotti, sarà trascritta sul diario di classe. La giustificazione deve essere presentata al rientro a scuola il primo giorno dopo l’assenza. Se gli alunni ne sono privi, saranno comunque ammessi in classe. Nel caso in cui anche nel secondo giorno non sia presentata, l’alunno sarà riammesso in classe con il visto della Vice Presidenza. Dopo cinque giorni di assenza per malattia, l’alunno dovrà presentare un certificato medico per essere riammesso alle lezioni.

Se entro sette giorni da quello in cui si è verificata l’assenza non verrà presentata la giustificazione, saranno convocati telefonicamente o per iscritto i genitori e l’alunno sarà riammesso in classe con una ammonizione scritta, sul registro di classe, da parte della Dirigenza.

I maggiorenni che frequentano le ultime classi possono essere autorizzati ad uscire con proprio permesso, fino ad un massimo di tre permessi in un anno, per motivi seri e documentati.

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7 AMMISSIONE IN CLASSE

Nel caso in cui l’alunno per essere ammesso in classe necessita di essere accompagnato da uno dei genitori (o da chi ne fa le veci) per giustificare delle assenze o per motivi di grave infrazioni al presente regolamento, i collaboratori del Dirigente annoteranno sul registro l’eventuale ammissione in classe dell’alunno. Se un alunno maggiorenne si presenta non accompagnato, sarà comunque ammesso in classe e si avviserà la famiglia.

RITARDI ED USCITE ANTICIPATE

Per ritardi superiori a 10 minuti, gli alunni potranno essere ammessi in classe nell’ora successiva, previa autorizzazione del Dirigente o di un suo delegato. Nell’attesa potranno sostare anche all’interno della classe; ma risulteranno presenti dalla seconda ora. Dell’ingresso in ritardo con permesso e dell’ora in cui è avvenuto, sarà fatta annotazione sul registro di classe. I ritardi influiranno sul voto di comportamento, secondo i criteri stabiliti nelle tabelle per l’attribuzione del voto di comportamento.

Superato tale limite, gli alunni saranno ammessi in classe solo se accompagnati dai genitori o da chi ne fa le veci. Esigenze particolari potranno essere prese in considerazione da parte della Dirigenza solo se opportunamente documentate.

Gli studenti che, per motivi di trasporto, entrano sistematicamente in ritardo e escono in anticipo, all’inizio dell’anno, potranno presentare alla Dirigenza richiesta documentata di entrata posticipata sottoscritta dai genitori che, lasceranno, presso le sedi delle quattro scuole anche fotocopia del documento di identità. I vari casi saranno accuratamente vagliati e gli studenti potranno ottenere un permesso per l’intero anno, se dimostreranno l’impossibilità di giungere in tempo per l’orario di inizio delle attività didattiche. In questo caso, l’entrata posticipata e l’uscita anticipata saranno annotate sul giornale di classe all’inizio dell’a. s., ma non saranno computate come assenze.

All’inizio dell’a. s., i genitori devono consegnare presso le sedi delle scuole frequentate dai propri figli eventuale delega a far prelevare il figlio da terzi con la fotocopia della propria carta d’identità. I genitori degli alunni che frequentano il liceo classico e il liceo artistico, devono firmare anche un modello di autorizzazione dei figli all'uscita anticipata in caso di mancanza del docente dell'ultima ora. L’uscita autorizzata dovrà sempre essere annotata sul registro di classe.

Altre uscite anticipate possono essere autorizzate solo per casi eccezionali che andranno al vaglio dei referenti di sede e dei collaboratori del Dirigente scolastico.

Qualora un alunno chieda di lasciare la scuola per malessere prima della fine delle lezioni, ne verrà data, se possibile, comunicazione ai genitori perché possano prelevarlo. In caso di gravità sarà richiesto l’intervento del soccorso sanitario pubblico.

CAMBI D’ORA, INTERVALLI

Ai cambi d’ora si richiede ai docenti la massima sollecitudine per non lasciare troppo a lungo le classi scoperte ed agli studenti di non uscire dall’aula e mantenere un comportamento corretto.

Durante l’intervallo, gli alunni possono uscire dalle classi. La sorveglianza spetta nei corridoi ed ambienti comuni al personale ausiliare secondo il piano predisposto. Tutti i docenti, in servizio durante l’intervallo, hanno l’obbligo di esercitare la sorveglianza dovuta agli studenti.

Per i trasferimenti dalle aule ai laboratori, alla palestra o ad altre aule, gli alunni attenderanno in classe il docente che dovrà accompagnarli e porteranno con sé solo il materiale necessario. In caso di assenza dell’insegnante, l’ausiliario del piano dovrà avvertire i collaboratori del Dirigente affinché provvedano alla sostituzione.

Durante le ore di lezione gli alunni potranno uscire dalle classi non più di uno per volta con il permesso del docente.

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8 USCITA DALLE CLASSI

A partire dalla fine della prima ora di lezione, il docente può autorizzare eventuali uscite dall'aula degli allievi, per recarsi ai servizi, avendo cura di far uscire solo uno studente per volta, indipendentemente dal sesso. Tuttavia, i docenti possono autorizzare, a loro discrezione, uscite anteriori alla fine della prima ora per urgenti necessità. Sarà cura dei docenti controllare che le uscite degli alunni siano quanto più brevi possibili e ricordare, agli alunni e ai genitori che dovessero avere bisogno della segreteria, che l’orario di apertura è previsto dalle 10.30 alle 12.30.

Per nessun motivo, un alunno potrà lasciare arbitrariamente l’Istituto durante l’orario delle lezioni o durante la ricreazione, né a piedi né con mezzi propri o pubblici.

Al termine della mattinata gli alunni lasceranno le classi ordinatamente soltanto dopo il suono della campanella, avendo cura di non lasciare spazzatura prodotta durante la mattinata sotto i banchi o sul pavimento.

ESONERI

Gli alunni che per motivi di salute non potranno seguire le lezioni di SCIENZE MOTORIE per l’intero anno scolastico dovranno presentare al Dirigente Scolastico la domanda di esonero firmata da un genitore e, a richiesta, la certificazione medica attestante l’effettiva impossibilità a partecipare all’attività pratica prevista. L’esonero riguarda comunque la sola attività pratica:

l’alunno non viene esonerato dalla parte teorica per la quale viene regolarmente valutato.

Per la pratica dell’attività sportiva integrativa, per la partecipazione ai Giochi della Gioventù dovrà essere presentato il certificato di stato di buona salute.

RELIGIONE

Gli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica potranno optare per attività alternative se predisposte dalla scuola. Qualora ciò non sia attuato, gli allievi resteranno nella classe e il docente vigilerà sugli stessi come per gli altri alunni. I professori avranno cura di non creare imbarazzo o urtare la sensibilità di questi allievi.

UTILIZZO DI CELLULARI

Durante le attività didattiche, per i docenti, gli studenti e personale è vietato l'uso dei cellulari e di altri dispositivi elettronici che vanno tenuti spenti.

DIVIETO DI FUMO

A chiunque (capo d'istituto, docenti, studenti, personale A.T.A., genitori, ospiti ecc.) è fatto divieto di fumare nei locali interni dell'Istituto. La mancata osservanza di tale disposizione comporterà l'applicazione delle sanzioni delle leggi n. 584/75, n. 448/2001 art. 52, comma 209, della Direttiva P.C.M. del 14/12/1995, art.1, della Legge 16/01/2003 n°3 art.51.

VIAGGI DI ISTRUZIONE, VISITE O SCAMBI CULTURALI

Visite e viaggi di istruzione sono considerati a tutti gli effetti iniziative complementari all'attività didattica e pertanto dovranno essere finalizzati a esigenze didattiche sia di tipo professionale che di formazione generale. L’effettuazione dei viaggi d'istruzione, delle visite guidate e degli scambi culturali è regolata dall'apposita normativa ministeriale (C.M. 291/92 e C.M. 293/96) con valutazione economica delle offerte, deliberata dal Consiglio d'Istituto.

Durante i viaggi d'istruzione, le visite guidate e gli scambi culturali gli alunni sono tenuti a tenere un comportamento conforme alle regole di buona educazione e a rispettare luoghi e persone.

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9 Pertanto, devono rispettare:

• la legislazione vigente del paese che li ospita;

• le disposizioni fornite loro dagli accompagnatori;

• luoghi e strutture, non commettendo atti che possano danneggiare persone o cose.

Ogni comportamento difforme da quanto stabilito sarà punito e qualunque danno materiale dovrà essere risarcito.

3.RISPETTO DELLE PERSONE E DEI LOCALI SCOLASTICI

RISPETTO VERSO LE PERSONE

L’alunno è tenuto ad un comportamento che sia rispettoso delle persone che lo circondano e che si manifesta innanzitutto attraverso il saluto rivolto a tutti

Durante le lezioni deve tenere un comportamento attento e disciplinato, ascoltando educatamente le indicazioni e/o i richiami del docente. Deve evitare di parlare se non ottiene il permesso del docente, di distrarsi dall’attività didattica, di disturbare i compagni o di avere comportamenti o linguaggio offensivi verso chiunque. Eventuali atti di bullismo o l’uso improprio dei cellulari o altra strumentazione che abbia lo scopo di offendere in qualsiasi modo le persone saranno severamente puniti.

E’ altresì vietato diffondere filmati, foto o altro materiale non autorizzato al di fuori della scuola.

I collaboratori scolastici del piano, in assenza del docente, rappresentano la dirigenza e come tali vanno trattati con la massima educazione e il massimo rispetto.

TUTELA DELLE STRUTTURE E DELLE ATTREZZATURE SCOLASTICHE

Il patrimonio della scuola è un bene comune, pertanto il rispetto degli spazi scolastici, la conservazione delle aule, del materiale e delle dotazioni è affidata prioritariamente alla cura degli studenti che ne sono i principali fruitori, nonché a tutto il personale docente e non docente.

Per il decoro degli spazi scolastici è vietato consumare e detenere a scuola bevande alcoliche e prodotti non consentiti dalla legge.

Per impedire che l’alunno compia atti dannosi nei confronti di coetanei o di terzi, nonché alle cose della scuola o che resti danneggiato da atti compiuti da se stesso o da altri, la vigilanza sull’alunno è un obbligo di servizio di tutto il personale scolastico.

L’obbligo di vigilanza (art. 2047/ 2048 C.C) coincide con il tempo di permanenza degli studenti all’interno della scuola, anche per attività extracurriculari.

In seguito alla mancata vigilanza sugli alunni, i docenti possono incorrere in riconoscimenti di

“culpa in vigilando” che potrebbero determinare delle responsabilità civili, amministrative- patrimoniali, disciplinari. Gli stessi docenti sono liberati dalla responsabilità quando provano “di non aver potuto impedire il fatto”.

Le responsabilità connesse agli atti dannosi sopra menzionati sono altresì regolamentate dall’art.61 L. 312/1980, che prevede la responsabilità patrimoniale solo nei casi in cui il personale scolastico abbia tenuto, nella vigilanza sugli alunni, un comportamento qualificabile come doloso o viziato da colpa grave.

Allo stesso modo, per le azioni di danneggiamento commesse dagli alunni nei locali della scuola ma al di fuori dell’orario scolastico, la responsabilità civile ricade sui genitori per “culpa in educando” ed è illimitata.

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Pur in questa ottica di regole concordate e responsabilità condivise dall’intera comunità scolastica, le conseguenze disciplinari della condotta pesano direttamente sugli alunni autori dei danneggiamenti.

Pertanto, di eventuali ammanchi o danneggiamenti sono chiamati a rispondere coloro che li hanno provocati. Il Dirigente, ove possibile, provvederà a che i danneggianti riparino personalmente il danno provocato. Qualora non sia possibile risalire ai diretti responsabili, alla classe o alle classi coinvolte, il risarcimento potrà, su decisione del Consiglio d’istituto, essere richiesto a tutti coloro che abbiano utilizzato la struttura danneggiata, allo scopo di restituirne la piena disponibilità a tutta la comunità scolastica.

Chiunque rilevi danni o ammanchi ai locali o al materiale scolastico deve immediatamente denunciarlo al Dirigente.

BIBLIOTECA

Le sedi delle tre scuole sono tutte dotate di biblioteca funzionante e roteante, con un congruo numero di libri, che possono essere utilizzati dagli alunni previa autorizzazione dei docenti responsabili. Le modalità di prestito sono stabilite da apposito regolamento presente nelle rispettive sedi.

LABORATORI

L’Istituto dispone di diversi laboratori ad uso dei docenti e degli studenti che li utilizzano principalmente nelle ore curriculari. La direzione dei laboratori è affidata ai docenti dell’Istituto che si occupano del loro corretto uso, secondo un Regolamento presente in tutte le sedi.

INTERRUZIONE DEL SERVIZIO SCOLASTICO PER INIZIATIVA ARBITRARIA DEGLI STUDENTI

I responsabili di un’eventuale arbitraria interruzione delle attività scolastiche dovuta ad iniziative non autorizzate (autogestione, assemblea non organizzata, occupazione degli spazi scolastici diurna e/o notturna) oltre ad essere sanzionati come per legge potranno avere, a discrezione del consiglio di classe, valutazioni negative nel voto di condotta tale da poter compromettere l’ammissione alla classe successiva.

4.REGOLAMENTAZIONE DELLA VITA SCOLASTICA

SPAZI DI PARTECIPAZIONE DEGLI STUDENTI: La scuola riconosce per gli studenti i diritti e i doveri sanciti nello statuto delle Studentesse e degli Studenti.

DIRITTO DI ASSEMBLEA

Sia gli studenti che i loro genitori hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali della scuola, secondo le modalità previste dal D.L.gvo 297/94, in quanto occasione di esercizio democratico dei propri diritti.

Assemblee degli studenti:

E’ consentito lo svolgimento di un’assemblea di classe al mese in orario scolastico nel limite di 2 ore. E’ convocata in seguito alla richiesta dei rappresentanti della classe o di almeno il 50%

degli alunni della classe. La richiesta, corredata del visto dei docenti interessati e dell’indicazione dell’ordine del giorno, deve essere presentata al Dirigente almeno 3 giorni prima della data fissata. Le lezioni che non si effettuano dovranno essere di diverse materie con opportuna turnazione. E’ consentita un’assemblea d’Istituto al mese in orario scolastico nel limite delle ore

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di lezione di una giornata. La richiesta di convocazione dell’assemblea, sottoscritta da almeno il 10% degli studenti o dal Comitato Studentesco, deve essere presentata al Dirigente almeno 7 giorni prima della data richiesta e deve contenere l’ordine del giorno. Le assemblee durante l’anno scolastico saranno effettuate in diversi giorni della settimana.

Alle assemblee d’Istituto svolte durante l’orario delle lezioni, può essere richiesta la partecipazione di esperti di problemi sociali, culturali, artistici e scientifici, indicati dagli studenti unitamente agli argomenti da inserire nell’ordine del giorno e autorizzati dal Consiglio d’Istituto.

L’assemblea d’istituto deve darsi un regolamento che è inviato al Consiglio d’Istituto. Assemblee dei genitori:

Le assemblee dei genitori possono essere di classe e/o d’Istituto. Qualora le assemblee si svolgano nei locali dell’Istituto, la data e l’orario di svolgimento di ciascuna di esse devono essere concordate di volta in volta con il Dirigente.

L’assemblea d’Istituto è convocata su richiesta dei rappresentanti eletti nel Consiglio di Istituto, il Dirigente autorizza la convocazione e i genitori rappresentanti ne danno comunicazione alle famiglie, rendendo noto l’ordine del giorno. L’assemblea si svolge fuori dell’orario delle lezioni. All’assemblea di classe o d’Istituto possono partecipare con diritto di parola il Dirigente e gli insegnanti della classe o dell’Istituto.

5. LIBERTA’ DI ESPRESSIONE, AFFISSIONE

Tutte le componenti della comunità scolastica hanno diritto di manifestare il loro pensiero con le parole e gli scritti. Per manifesti, avvisi, ecc. possono utilizzare appositi spazi a ciò riservati, al di fuori dei quali è vietata l’affissione. Quanto esposto dovrà essere chiaramente sottoscritto e firmato.

ATTIVITÀ STUDENTESCHE: Gli studenti possono proporre e organizzare, in accordo con tutti i docenti interessati, lavori collettivi e di gruppo a livello di classe, su argomenti culturali, artistici, sociali, etc.

Tutte le attività scolastiche e parascolastiche (seminari, tavole rotonde, etc.) alle quali possono essere invitate persone estranee alla scuola, quali specialisti in determinate discipline, esperti del mondo del lavoro, della cultura, della politica etc., proposte dai Consigli di classe, dalle assemblee delle classi interessate e da gruppi di studenti, debbono essere approvate dal Consiglio d’istituto, anche mediante consultazione telefonica, previa comunicazione del calendario e ulteriori precisazioni di carattere tecnico, concordate con il Dirigente scolastico, che si farà carico di valutare i titoli e le esperienze di tali esperti.

Per lo svolgimento delle attività scolastiche e extrascolastiche di cui agli articoli precedenti, gli studenti hanno a disposizione gli strumenti e le attrezzature in dotazione alla scuola, con l’assistenza degli addetti. Possono richiederne il potenziamento, con particolare riguardo a libri, riviste, stampa periodica e quotidiana, strumenti audiovisivi e multimediali. attrezzature sportive, laboratori. Gli studenti sia singolarmente sia associati, hanno diritto di svolgere iniziative all’interno della scuola e di utilizzarne i locali, facendo motivata richiesta scritta al Dirigente scolastico.

Tutte le attività parascolastiche, extrascolastiche o comunque al di fuori dall’orario delle lezioni, si svolgeranno nei tempi e nei modi concordati con il Dirigente scolastico, il quale, a sua volta, si conformerà a quanto stabilito dai regolamenti e ai normali rapporti sindacali col personale ATA.

GESTIONE SPAZI AI FINI CULTURALI: È consentita all’interno dell’istituto la diffusione di materiale stampato o ciclostilato, nonché l’affissione di manifesti, purché firmati da organizzazioni

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o da singoli studenti maggiorenni. Tale materiale, però, dovrà essere conforme ai dettami della Costituzione, vistato dal Dirigente scolastico e affisso esclusivamente in appositi spazi. Non è consentita l’affissione di materiale pubblicitario.

6. RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIE

I docenti cureranno i rapporti con i genitori dei propri studenti, secondo le modalità ed i criteri proposti dal Collegio dei docenti e definiti dal Consiglio d’Istituto. Tali criteri saranno portati a conoscenza tramite circolari della Dirigenza e affissi all’albo della scuola.

Il Dirigente, sulla base delle proposte degli organi Collegiali, predispone il piano annuale dei rapporti con le famiglie, prevedendone le modalità operative di attuazione e i conseguenti impegni orari dei docenti. Il ricevimento dei genitori da parte dei docenti avverrà per appuntamento negli orari stabiliti. In caso di effettiva necessità e compatibilmente con i suoi impegni, sarà possibile per un genitore prendere appuntamento in orari diversi da quelli stabiliti, con il docente.

La scuola adotta le modalità della suddivisione dell’anno scolastico deciso nel primo C.d.D., le famiglie riceveranno oltre le pagelle, una o più comunicazioni intermedie, dove saranno riportate le valutazioni per materia, per permettere gli eventuali interventi che la famiglia riterrà opportuno in caso di insufficienze.

Il coordinatore di classe, avviserà la famiglia se noterà irregolarità nelle frequenze, comportamenti non corretti o problematici di uno studente.

Informazioni urgenti e/o riservate saranno comunicate tramite lettera, telefono o sms.

7. SANZIONI DISCIPLINARI

Gli alunni che non si atterranno al presente regolamento o che terranno comportamenti irrispettosi della comunità scolastica, del Dirigente, del personale docente e non docente, dei compagni o di altri ospiti dell’istituto, o che provocheranno danni ad oggetti o strutture, rincorreranno in provvedimenti disciplinari che possono essere sanzionati con maggiore severità e rigore rispetto al passato nei casi più gravi di atti di violenza o di bullismo.

Le modifiche apportate al D.P.R. 24 giugno 1998 n 249 dal D.P.R. 21 Novembre 2007 n. 235 allo Statuto delle Studentesse e degli Studenti, introducono anche il principio di corresponsabilità delle famiglie nei confronti dei danni scolastici recati dai figli e sanciscono un principio di proporzionalità tra la sanzione irrogabile e l’infrazione disciplinare commessa, per cui gli studenti saranno passibili di provvedimenti disciplinari più rigorosi di fronte a “comportamenti riprovevoli e connotati da un altissimo grado di disvalore sociale”, o atti di rilevanza penale che violino la dignità e il rispetto della persona umana, nei confronti di compagni, insegnanti e altri operatori scolastici, e/o provochino grave danneggiamento o distruzione di strutture o arredo scolastico. In questi casi si va dall’allontanamento dello studente per un periodo superiore ai 15 giorni, a quello fino al termine delle lezioni, fino alla non ammissione allo scrutinio di fine anno o all’esame di Stato e alla denuncia se i fatti lo permettono. Anche le famiglie potranno essere chiamate a rispondere dell'accaduto.

Attraverso la firma del “Patto educativo di corresponsabilità” previsto dall’art. 5 bis del D.P.R. 24 giugno 1998 n° 249 “Statuto delle Studentesse e degli Studenti” (come modificato ed integrato dal D.P.R. 235/2007), inserito nel decreto, i genitori si assumono l'impegno di rispondere direttamente (anche economicamente) dell'operato dei propri figli quando violino i doveri sanciti dal regolamento d'Istituto e dallo Statuto delle Studentesse e degli Studenti. Ciò significa, in particolare, che nel caso di danneggiamenti fisici prodotti ad altri studenti potranno essere considerate responsabili anche le famiglie e non solo lo studente.

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I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica (Statuto).

La tabella seguente rappresenta schematicamente le modalità da seguire nel caso si debba ricorrere ad un’azione disciplinare nei confronti degli alunni.

TABELLA PER L’ATTRIBUZIONE DELLE SANZIONI

INFRAZIONE SANZIONE COMMUTAZIONE SOGGETTO CHE SANZIONA

Comportamento scorretto e di

disturbo durante la lezione Ammonizione orale o scritta Lavoro didattico extra Docente Uso di termini volgari e offensivi Ammonizione orale o scritta Lavoro didattico extra Docente Comportamento volto a

ridicolizzare e/o emarginare i compagni

Ammonizione orale o scritta Lavoro didattico extra Docente

Mancato rispetto del materiale altrui. Disturbo continuato della lezione

Ammonizione orale o scritta Lavoro didattico extra Docente Assenze collettive Comunicazione alle famiglie Lavoro didattico extra Docente Ritardi al cambio di ora e/o

dopo l’intervallo

Annotazione sul Registro di

classe Lavoro didattico extra Docente

Ritardi abituali Comunicazione alle famiglie Lavoro didattico extra Docente Assenze ingiustificate o ritardi

nella presentazione della giustificazione

Annotazione sul Registro di

classe Lavoro didattico extra Docente

. Falsificazione firma dei genitori. Manipolazione del registro di classe

Ammonizione orale o scritta e

convocazione dei genitori Lavoro didattico extra Consiglio di classe Mancanza di rispetto della

pulizia sia dell’aula nella quale ci si trova che di ciascun ambiente scolastico e cortile

Ammonizione orale o scritta Pulizia dell'aula o di altro

ambiente scolastico Docente

Scritte su muri, banchi e porte

Ammonizione orale o scritta.

Eventuale risarcimento del danno.

Lavoro didattico extra

Docente

Dirigente Scolastico Mancato rispetto di norme di

sicurezza e regolamenti di laboratorio

Annotazione sul Registro di

classe Lavoro didattico extra Docente

Danneggiamenti di attrezzature e strutture

Annotazione sul Registro di classe

Eventuale risarcimento del danno.

Lavoro didattico extra

Docente

Dirigente Scolastico

Uso del cellulare durante le ore di lezione.

Il docente sequestra il cellulare fino al termine della lezione.

Annotazione sul Registro di classe, che diventa ammonizione se l'uso è reiterato.

Lavoro didattico extra Docente

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INFRAZIONE SANZIONE COMMUTAZIONE SOGGETTO CHE SANZIONA

Uso reiterato durante le ore di lezione di telefono cellulare, lettore cd, lettore MP3 o altro strumento finalizzato all’utilizzo di videogiochi o all’ascolto di musica

Il docente sequestra il cellulare o altro fino al termine della lezione.

Ammonizione scritta.

Lavoro didattico extra Docente

Uso delle finestre del piano terra come via d'uscita o d'entrata nell'edificio

Annotazione sul Registro della

classe dell'alunno Lavoro didattico extra Docente Reiterazione dei comportamenti

relativi a tutte le infrazioni precedenti

Comunicazione alle famiglie Lavori utili alla scuola Coordinatore del Consiglio di classe

Allontanamento dall’area di competenza della scuola.

Convocazione dei genitori Sospensione da 1 a 15 giorni

Lavori utili alla scuola

Docente

Consiglio di classe Manifestazioni d’intolleranza e

di discriminazione.

Convocazione dei genitori Sospensione da 1 a 15 giorni

Lavori utili alla scuola

Docente

Consiglio di classe

Comportamento scorretto durante viaggi d'istruzione e/o visite guidate

In casi gravi, rientro immediato dello studente con spese a carico della famiglia.

Al rientro, convocazione dei genitori.

Non partecipazione, nell’anno in corso e seguente, a nessun tipo di attività extra scolastica.

Sospensione da 1 a 15 giorni.

Lavori utili alla scuola

Consiglio di classe Dirigente Scolastico

Gravi offese alla persona, alla morale, alle religioni e alle istituzioni

Scuse pubbliche

Convocazione dei genitori Sospensione da 1 a 15 giorni.

Lavori utili alla scuola

Consiglio di classe

Linguaggio ingiurioso, volgare e offensivo

Scuse pubbliche

Convocazione dei genitori Sospensione da 1 a 15 giorni.

Lavori utili alla scuola

Consiglio di classe

Atti vandalici, atti violenti e forme di intimidazione non perseguibili penalmente

Scuse pubbliche

Convocazione dei genitori Sospensione da 1 a 15 giorni.

Lavori utili alla scuola Consiglio di classe

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INFRAZIONE SANZIONE COMMUTAZIONE SOGGETTO CHE SANZIONA

Mancanza di rispetto nei confronti di compagni, DS, docenti e personale ATA

Scuse pubbliche

Convocazione dei genitori Sospensione da 1 a 15 giorni.

Lavori utili alla scuola Consiglio di classe

Introduzione nella scuola di alcolici e/o consumo degli stessi.

Introduzione nella scuola di oggetti impropri e/o pericolosi.

Convocazione dei genitori Sospensione da 1 a 15 giorni.

Lavori utili alla scuola Consiglio di classe

Tali atti e fatti, qualora ne ricorrano i presupposti, saranno presi in considerazione anche ai fini dell'attribuzione del voto di condotta.

La sanzione che comporta l'allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per un periodo non superiore a 15 gg. può essere comminata soltanto in casi di gravi e reiterate infrazioni derivanti dalla violazione dei doveri di cui all'art. 3 dello Statuto delle studentesse e degli studenti.

Durante il periodo di allontanamento, sarà cura del Dirigente Scolastico individuare un docente o una figura idonea, nell'ambito del personale della scuola, che mantenga il rapporto con lo studente e con la famiglia, al fine di facilitare il rientro e il reinserimento dello studente nella comunità scolastica.

- Infrazioni sanzionate dal Dirigente e/o Consiglio di Classe

Il Dirigente e/o Consiglio di Classe adottano sanzioni relative alle seguenti infrazioni:

· Atti vandalici

· Consumo e spaccio di sostanze stupefacenti e di alcolici

· Lesioni gravi

· Furto, incendio, allagamento

· Manomissione o alterazione di documenti ufficiali

· Reati di natura sessuale

Dopo aver verificato la sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si evinca la responsabilità disciplinare dello studente e nel rispetto del principio di gradualità e proporzionalità delle sanzioni, in relazione alla gravità delle mancanze, il Dirigente Scolastico e/o il Consiglio di Classe può adottare le seguenti sanzioni, come da Nota 31/07/08 del Dipartimento per l'Istruzione:

“C) Sanzioni che comportano l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per un periodo superiore a 15 giorni (Art. 4 – Comma 9).

Le suddette sanzioni sono adottate dal Dirigente e/o Consiglio di Classe, se ricorrono due condizioni, entrambe necessarie:

1) devono essere stati commessi “reati che violino la dignità e il rispetto della persona umana ( ad es. violenza privata, minaccia, percosse, ingiurie, reati di natura sessuale etc.), oppure deve esservi una concreta situazione di pericolo per l’incolumità delle persone (ad es.

incendio o allagamento); 2) il fatto commesso deve essere di tale gravità da richiedere una deroga al limite dell’allontanamento fino a 15 giorni previsto dal 7° comma dell’art. 4 dello

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Statuto. In tal caso la durata dell’allontanamento è adeguata alla gravità dell’infrazione, ovvero al permanere della situazione di pericolo.

2) Si precisa che l’iniziativa disciplinare di cui deve farsi carico la scuola può essere assunta in presenza di fatti tali da configurare una fattispecie astratta di reato prevista dalla normativa penale. Tali fatti devono risultare verosimilmente e ragionevolmente accaduti indipendentemente dagli autonomi e necessari accertamenti che, anche sui medesimi fatti, saranno svolti dalla magistratura inquirente e definitivamente acclarati con successiva sentenza del giudice penale. Nei periodi di allontanamento superiori a 15 giorni, la scuola promuove - in coordinamento con la famiglia dello studente e, ove necessario, con i servizi sociali e l’autorità giudiziaria - un percorso di recupero educativo mirato all’inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica

D) Sanzioni che comportano l’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica fino al termine dell’anno scolastico ( Art. 4 - comma 9bis):

L’irrogazione di tale sanzione, da parte del Consiglio d’Istituto, è prevista alle seguenti condizioni, tutte congiuntamente ricorrenti:1) devono ricorrere situazioni di recidiva, nel caso di reati che violino la dignità e il rispetto per la persona umana, oppure atti di grave violenza o connotati da una particolare gravità tali da determinare seria apprensione a livello sociale;2) non sono esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l’anno scolastico; Con riferimento alle sanzioni di cui ai punti C e D, occorrerà evitare che l’applicazione di tali sanzioni determini, quale effetto implicito, il superamento dell’orario minimo di frequenza richiesto per la validità dell’anno scolastico. Per questa ragione dovrà essere prestata una specifica e preventiva attenzione allo scopo di verificare che il periodo di giorni per i quali si vuole disporre l’allontanamento dello studente non comporti automaticamente, per gli effetti delle norme di carattere generale, il raggiungimento di un numero di assenze tale da compromettere comunque la possibilità per lo studente di essere valutato in sede di scrutinio.

E) Sanzioni che comportano l’esclusione dello studente dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di stato conclusivo del corso di studi (Art. 4 comma 9 bis e 9 ter) Nei casi più gravi di quelli già indicati al punto D ed al ricorrere delle stesse condizioni ivi indicate, il Dirigente e/o il Consiglio di Classe può disporre l’esclusione dello studente dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato conclusivo del corso di studi (Comma 9 bis).E’ importante sottolineare che le sanzioni disciplinari di cui ai punti B,C,D ed E possono essere irrogate soltanto previa verifica, da parte dell’istituzione scolastica, della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si evinca la responsabilità disciplinare dello studente (Comma 9 ter).

La sanzione disciplinare, inoltre, deve specificare in maniera chiara le motivazioni che hanno reso necessaria l’irrogazione della stessa (art. 3 L. 241/1990) . Più la sanzione è grave e più sarà necessario il rigore motivazionale, anche al fine di dar conto del rispetto del principio di proporzionalità e di gradualità della sanzione medesima. Nel caso di sanzioni che comportano l’allontanamento fino alla fine dell’anno scolastico, l’esclusione dallo scrutinio finale, la non ammissione agli esami di stato, occorrerà, anche esplicitare i motivi per cui ”non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l’anno scolastico”.Di norma, (si rinvia in proposito alle disposizioni sull’autonomia scolastica) le

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sanzioni disciplinari, al pari delle altre informazioni relative alla carriera dello studente, vanno inserite nel suo fascicolo personale e, come quest’ultimo, seguono lo studente in occasione di trasferimento da una scuola ad un’altra o di passaggio da un grado all’altro di scuola. Infatti, le sanzioni disciplinari non sono considerati dati sensibili, a meno che nel testo della sanzione non si faccia riferimento a dati sensibili che riguardano altre persone coinvolte nei fatti che hanno dato luogo alla sanzione stessa (es. violenza sessuale). In tali circostanze si applica il principio dell’indispensabilità del trattamento dei dati sensibili che porta ad operare con “omissis”

sull’identità delle persone coinvolte e comunque nel necessario rispetto del D.Lgs. n. 196 del 2003 e del DM 306/2007. Ai fini comunque di non creare pregiudizi nei confronti dello studente che opera il passaggio all’altra scuola si suggerisce una doverosa riservatezza circa i fatti che hanno visto coinvolto lo studente. Va sottolineato, inoltre, che il cambiamento di scuola non pone fine ad un procedimento disciplinare iniziato, ma esso segue il suo iter fino alla conclusione.”

Qualora il fatto costituente violazione disciplinare sia anche qualificabile come reato in base all'ordinamento penale, il Dirigente Scolastico è tenuto alla presentazione di denuncia all'autorità giudiziaria penale in applicazione dell'art. 361 c.p.

Procedimento per l’irrogazione delle sanzioni

Nel rispetto del principio di gradualità e proporzionalità delle sanzioni, in relazione alla gravità della mancanza e in conformità di quanto previsto dall’art. 4 dello Statuto, il tipo e l’entità di ciascuna delle sanzioni sono determinati in relazione ai seguenti criteri generali:

intenzionalità del comportamento, grado di negligenza e/o d’imprudenza, tenuto conto anche della prevedibilità dell’evento;

 grado di danno o di pericolo causato agli utenti o ai terzi;

 sussistenza di circostanze aggravanti o attenuanti, con particolare riguardo al comportamento dell’alunno e ai precedenti disciplinari;

 al concorso nel fatto di più alunni;

 la recidiva in mancanze già sanzionate comporta una sanzione di maggiore gravità tra quelle previste per la medesima fattispecie;

 all’alunno responsabile di più mancanze compiute con unica azione od omissione o con più azioni ed omissioni tra loro collegate ed accertate, è applicabile la sanzione prevista per la mancanza più grave se le infrazioni sono punite con sanzioni di diversa gravità.

Qualora ricorrano i presupposti per iniziare un’azione disciplinare, il Consiglio di Classe / il Consiglio d’Istituto mette in atto il seguente procedimento:

- si riunisce sotto la presidenza del Dirigente Scolastico per avviare l’istruttoria preliminare al fine di accertare i fatti da sottoporre a decisione;

- l’istruttoria viene delegata dal Presidente ad altro membro dell’organo decidente, che assume la responsabilità del procedimento e il ruolo di Segretario;

- il Presidente e il Segretario comunicano per iscritto/per convocazione l’oggetto del procedimento all’alunno interessato con invito a rendere chiarimenti;

- il Presidente verifica i requisiti di legittimazione e ammissibilità della sanzione e accerta i fatti;

- al termine dell’istruttoria il Consiglio delibera, motivando, l’archiviazione o l’apertura del procedimento disciplinare.

Nel caso di apertura del procedimento disciplinare, il Consiglio delibera il capo d’incolpazione che viene comunicato per iscritto all’alunno incolpato;

- il Presidente, sentito il Consiglio:

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18 o fissa la data per la trattazione;

o determina se e quali siano i testimoni da interrogare;

o nomina il relatore nella persona incaricata dell’istruttoria preliminare;

- lo studente incolpato può:

o essere sentito o farsi assistere

o esaminare il fascicolo del procedimento e farsi rilasciare copia degli atti o presentare atti difensivi

o presentare liste testimoniali

La trattazione del procedimento disciplinare avviene, quando possibile, in un'unica riunione, presieduta dal Dirigente Scolastico:

- identificazione dell’alunno incolpato e verifica della regolarità formale del procedimento;

- il Segretario espone la relazione sui fatti e vengono sentiti nell’ordine: il docente che ha rilevato l’infrazione, l’alunno incolpato, gli eventuali testimoni;

- l’eventuale difensore e l’alunno incolpato hanno per ultimi la parola;

- la deliberazione è assunta in camera di Consiglio;

- il dispositivo della decisione disciplinare viene letto al termine della riunione;

- la decisione con la compiuta esposizione dei fatti, la relativa motivazione e il dispositivo, viene notificato per iscritto all’alunno incolpato.

Il termine per la conclusione del procedimento disciplinare è di 15 giorni, decorrenti dalla data della comunicazione dell’apertura del procedimento disciplinare allo studente incolpato.

Il Consiglio di Classe, quando esercita la competenza in materia disciplinare deve operare nella composizione allargata a tutte le componenti, compresi i rappresentanti dei genitori e degli studenti (art. 5 D.Lgs. n.297/1994), fatto salvo il dovere di astensione, qualora faccia parte dell’organo lo studente sanzionato o il genitore di questi, e la successiva e conseguente surroga.

Si sottolinea la funzione educativa della sanzione disciplinare, volta al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica (Art. 4 comma 2 - Statuto).

Pertanto le sanzioni disciplinari potranno essere commutate in attività di volontariato nell’ambito della comunità scolastica, attività di segreteria, pulizia dei locali della scuola, piccole manutenzioni, attività di ricerca, riordino di cataloghi e di archivi presenti nelle scuole, frequenza di specifici corsi di formazione su tematiche di rilevanza sociale o culturale, produzione di elaborati (composizioni scritte o artistiche) che inducano lo studente ad uno sforzo di riflessione e di rielaborazione critica di episodi verificatisi nella scuola, etc.

Le misure sopra richiamate, alla luce delle recenti modifiche si configurano non solo come sanzioni autonome diverse dall’allontanamento dalla comunità scolastica, ma altresì come misure accessorie che si accompagnano alle sanzioni di allontanamento dalla comunità stessa.

ORGANO DI GARANZIA

L'Organo di Garanzia si basa sul principio per cui la scuola è una comunità, all'interno della quale ognuno ha il diritto/dovere di operare al fine di trovare una strada adeguata per una serena convivenza attraverso una corretta applicazione delle norme. Le sue funzioni, inserite nel quadro dello Statuto degli Studenti e delle Studentesse, sono:

1. prevenire ed affrontare tutti i problemi e i conflitti che possano emergere nel rapporto tra studenti ed insegnanti e in merito all'applicazione dello Statuto ed avviarli a soluzione;

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2. esaminare i ricorsi presentati dai Genitori degli Studenti o di chi esercita la Patria Potestà in seguito all'irrogazione di una sanzione disciplinare a norma del regolamento di disciplina.

Il funzionamento dell'O.G. è ispirato a principi di collaborazione tra scuola e famiglia, anche al fine di rimuovere possibili situazioni di disagio vissute dagli studenti nei confronti degli insegnanti o viceversa.

L’Organo di Garanzia è composto da:

- Dirigente Scolastico;

- un docente designato dal Collegio Docenti; - due genitori eletti.

I componenti dell’O.G. restano in carica per un periodo di tempo corrispondente alla durata del Consiglio d’Istituto.

La presidenza spetta al Dirigente scolastico.

Ciascuno dei membri verrà sostituito in caso di temporanea impossibilità o di astensione obbligatoria da un supplente appartenente alla medesima componente.

I genitori componenti dell’O.G. non possono partecipare ad alcuna seduta né assumere alcuna iniziativa relativa a situazioni in cui sono coinvolti studenti appartenenti alla stessa classe del proprio figlio, ovvero insegnanti della stessa classe del proprio figlio.

Gli insegnanti componenti dell’O.G. non possono partecipare ad alcuna seduta né assumere alcuna iniziativa relativa a situazioni in cui sono coinvolti colleghi che insegnano nelle stesse classi ovvero propri studenti.

Nel caso si verifichi una di tali situazioni di cui ai punti 5 e 6 dell’art. 2 del presente Regolamento, i componenti incompatibili non possono partecipare alla seduta e devono essere sostituiti dai supplenti.

La funzione di segretario verbalizzatore viene svolta da uno dei componenti designato dal Dirigente.

MODALITA’ E CRITERI DI FUNZIONAMENTO GENERALI dell’O.G.

1.L’Organo di Garanzia viene convocato dal Dirigente.

2.La convocazione ordinaria deve prevedere almeno tre giorni di anticipo, sulla data di convocazione. In caso di urgenza motivata, il presidente potrà convocare l’O.G. anche con un solo giorno di anticipo.

3.Ciascuno dei componenti dell’O.G. è tenuto alla massima riservatezza in ordine alle segnalazioni ricevute o di cui è venuto a conoscenza in quanto membro dell’organo di garanzia e non può assumere individualmente alcuna iniziativa né servirsi del materiale raccolto senza il consenso dell’organo stesso e per scopi esclusivamente attinenti alle finalità dell’O.G.

4.Le deliberazioni dell’O.G. devono essere sancite da una votazione, il cui esito sarà citato nel verbale, nella quale non è ammessa l’astensione. Si decide a maggioranza semplice e, in caso di parità, prevale il voto del Dirigente.

5.Le deliberazioni sono valide quando sono presenti tutti i membri dell’O.G., effettivi o supplenti.

RICORSI PER LE SANZIONI DISCIPLINARI

1.Il ricorso avverso a una delle sanzioni disciplinari comminate conformemente al regolamento di disciplina, può essere presentato da uno dei genitori mediante istanza scritta indirizzata al Presidente dell'O.G., in cui si ricordano i fatti e si esprimono le proprie considerazioni inerenti l'accaduto.

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2.Il ricorso deve essere presentato in segreteria didattica entro il termine prescritto di 15 giorni dalla comunicazione della sanzione. I ricorsi presentati fuori termini, non saranno, in nessun caso accolti.

3.Ricevuto il ricorso, il Presidente provvede a reperire, se necessario, gli atti, le testimonianze, le memorie della famiglia, del Consiglio di classe o di chi sia stato coinvolto o citato.

4.Il materiale reperito viene raccolto in un dossier e costituisce la base della discussione e della delibera dell'O.G.

5. L'organo si riunisce entro i dieci giorni successivi e alla seduta chiama a partecipare un genitore dell’alunno a cui è stata irrogata la sanzione disciplinare; è ammessa anche la presenza dell’alunno interessato.

6.Qualora la sanzione sia stata irrogata per comportamento scorretto nei confronti di un docente o di un non docente, anch'egli è chiamato a partecipare alla seduta.

7. Le loro testimonianze sono messe a verbale.

8. L'organo può confermare, modificare o revocare la sanzione irrogata, offrendo sempre allo studente la possibilità di convertirla in attività utile alla scuola.

9. Il Dirigente Scolastico provvederà ad informare della decisione il Consiglio di classe e la famiglia mediante un atto formale.

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI

Fermo restando quanto previsto dal decreto del Presidente della Repubblica del 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni, in materia di diritti, doveri e sistema disciplinare degli studenti nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado, in sede di scrutinio intermedio e finale viene valutato il comportamento di ogni studente durante tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica, anche in relazione alla partecipazione alle attività ed agli interventi educativi realizzati dalle istituzioni scolastiche anche fuori della propria sede.

A decorrere dall’anno scolastico 2008-09 la valutazione del comportamento, espressa in decimi, (art.2 L. 30.10.2008 n.169 –Legge di conversione del D.L.n.137/2008 art.2, comma 3- chiarita dalla Circolare n.10 del 23 Gennaio 2009) attribuita collegialmente dal consiglio di classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo.

Criteri e modalità applicative della valutazione del comportamento (ovvero “l’espressione del voto in decimi”), sono definiti dal D.M. 16 Gennaio 2009, n.5 art. 3 e 4, secondo il quale la valutazione insufficiente del comportamento scaturisce dalla presenza di comportamenti di particolare gravità riconducibili alle fattispecie per le quali, lo Statuto delle studentesse e degli studenti, (D.P.R. 249/1998, come modificato dal D.P.R. 235/2007 e chiarito dalla nota 3602 del 31 .7.2008) nonché i Regolamenti di Istituto prevedano sanzioni disciplinari che comportino l’allontanamento dello studente per periodi superiori a quindici giorni.

Per il Liceo artistico e per il liceo classico, la valutazione del comportamento, in sede di scrutinio trimestrale, interperiodale e finale è effettuata in base alla tabella di seguito riportata che tiene conto di quattro elementi di valutazione:

1) frequenza e puntualità;

2) partecipazione alle attività scolastiche;

3) senso civico;

4) osservanza del Regolamento d’Istituto.

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21

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO – A.S. 2015/16 Liceo Artistico e Liceo Classico

Indicatori Descrittori Valutazione

Atteggiamento in aula, nei locali della scuola e nei luoghi dove è prevista attività;

autocontrollo; cura dei modi e del linguaggio

Disturbo durante le lezioni, mancato autocontrollo, infrazione di divieti, modi ed espressioni non rispettosi di docenti e/o compagni e/o personale scolastico che hanno dato luogo a più di tre ammonizioni annotate sul registro di classe oppure sanzioni disciplinari (nella forma di allontanamento dalle lezioni)

3

Disturbo durante alcune lezioni, episodi di mancato autocontrollo, occasionali e/o non gravi infrazioni di divieti, modi ed espressioni a volte non rispettosi di docenti e/o compagni e/o personale scolastico che hanno dato luogo fino a tre ammonizioni annotate sul registro di classe oppure sanzioni ai soli effetti disciplinari

3.3

Comportamento sostanzialmente corretto in aula e nei rapporti interpersonali, sporadici richiami per manchevolezze di poco conto

3.6

Comportamento corretto in aula e nei rapporti interpersonali;

sporadici richiami per manchevolezze di poco conto

3.8

Modi irreprensibili 4

Rispetto dei regolamenti di istituto

Ritardi ingiustificati (pari o superiori a 5 al mese) e/o assenze mai giustificate

1

Ritardi ingiustificati (da 2 a 4 al mese) e/o assenze prevalentemente non giustificate

1.3

Ritardi ingiustificati (inferiori a 2 al mese) e/o alcune assenze non giustificate

1.6

Rispetto dei regolamenti (sporadiche e non significative manchevolezze)

1.8

Massima puntualità e osservanza scrupolosa delle regole 2 Mancato rispetto delle norme di sicurezza e/o danni arrecati ad

arredi/attrezzature che hanno dato luogo a sanzioni disciplinari

1

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