Bollettino della Parrocchia di S. Gioacchino in Prati – Roma Cari parrocchiani e amici,
c’è un oggetto nella mia camera che custodisco come se fosse un pezzo museale. È una grande sve- glia russa che ho comprato prima di entrare in seminario. Sapendo che dal momento in cui varcherò la soglia della casa religiosa cambie- ranno radicalmente i miei orari mattutini ho cercato qualcosa che mi potesse consentire il risveglio veloce e sicuro. Non avevo nessun dubbio quando in un negozio ho trovato un vec- chio apparecchio meccani- co, dotato di due piccole campane che suonavano per mezzo di un martelletto azionato da una molla. Già alla prima prova ero sicuro di aver scelto l’orologio adatto. Il suo suono fareb-
be svegliare un morto, come dice un noto proverbio. L’ho posizionato bene nella mia nuova stanza e dopo qualche giorno ero già cos- tretto a rimetterlo nel mio armadio.
La sveglia sì, funzionava benissi- mo, ma purtroppo invece di essere solo al mio servizio essa metteva subito in piedi tutto il convento. I miei confratelli non mi hanno per- donato e quindi presto l’ho sosti- tuita con un orologio digitale.
Trovo molto bella e interessante la proposta per i bambini del cate-
chismo da vivere nel tempo di Avvento. La prima tappa dell’itine- rario inizia con il segno della can- dela messa accanto alla sveglia.
L’Avvento è per eccellenza il tempo dell’attesa e della vigilanza. Ai ra- gazzi raccomandiamo nella prima domenica di aprire gli occhi e di imparare a cogliere intorno a loro la novità di Dio che ci viene in- contro. E non solo. Occorre anche
optare per il cambio di atteggiamento. Passare da una Chiesa spenta, abitudi- naria, e addormentata a una Chiesa attenta e sveglia.
“Candela con sveglia” ci insegnano quindi come vive- re bene e in profondità que- sto tempo. Ci piace dormire e riposare a lungo, ma tro- viamo tanta fatica vegliare e attendere. Diceva bene il teologo Dietrich Bonhoeffer: «Festeggiare l’Avvento significa saper attendere:
attendere è un’arte che il nostro tempo impaziente ha dimenticato».
Mentre Dio ha scelto di farsi atten- dere il tempo di tutto un Avvento e ha fatto dell’attesa lo spazio della conversione. Provo oggi a rimettere la mia vecchia sveglia accanto alla candela per esercitarmi nell’atteg- giamento dell’ascolto di Colui che anche quest’anno non si è stancato di offrirmi il Suo amore.
Padre Pietro
Il Vangelo della Domenica
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 24, 37-44) In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata.
Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».
Al tempo di Noè gli uomini mangiavano e bevevano... e non si accorsero di nulla.
Non si accorsero che quel mondo era finito. I giorni di Noè sono i giorni della superficialità: «il vizio supremo della nostra epoca» (R. Panikkar).
L’Avvento che inizia è invece un tempo per accorgerci. Per vivere con attenzione, rendendo profondo ogni momento. L’im- magine conduttrice è Miriam di Nazaret nell’attesa del parto, incinta di Dio, gravi- da di luce. Attendere, infinito del verbo amare. Le donne, le madri, sanno nel loro corpo che cosa è l’attesa, la conoscono dall’interno. Avvento è vita che nasce, dice che questo mondo porta un altro mondo nel grembo; tempo per accorgerci, come madri in attesa, che germogli di vita crescono e si arrampicano in noi. Tempo per guardare in alto e più lontano.
Anch’io vivo giorni come quelli di Noè, quando neppure mi accorgo di chi mi sfiora in casa e magari ha gli occhi gonfi, di chi mi rivolge la parola; di cento naufraghi a Lampedusa, di questo pianeta depredato, di un altro kamikaze a Bagdad. È possibile vivere senza accorgersi dei volti. Ed è questo il diluvio! Vivere senza volti: volti di popoli in guerra;
di bambini vittime di violenza, di fame, di abusi, di abbandono; volti di donne violate, comprate, vendute; volti di esiliati, di profughi, di migranti in cerca di sopravvivenza e dignità; volti di carcerati nelle infinite carceri del mondo, di ammalati, di lavoratori precari, senza garanzia e speranza, derubati del loro futuro; è possibile, come allora, mangiare e bere e non accorgersi di nulla.
I giorni di Noè sono i miei, quando dimentico che il segreto della mia vita è oltre me, placo la fame di cielo con larghe sorsate di terra, e non so più sognare. Se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro...
Mi ha sempre inquietato l’immagine del Signore descritto come un ladro di notte. Cerco di capire meglio: perché so che Dio non è ladro di vita. Solo pen- sarlo mi sembra una bestemmia. Dio viene, ma non è la morte il suo momento. Verrà, già viene, nell’ora che non immagini, cioè adesso, e ti sorprende là dove non lo aspetti, nell’abbraccio di un amico, in un bimbo che nasce, in una illuminazione improv- visa, in un brivido di gioia che ti coglie e
non sai perché. È un ladro ben strano: è incremento d’umano, accrescimento di umanità, intensificazione di vita, Natale.
Tenetevi pronti perché nell’ora che non immaginate viene il Figlio dell’Uomo. Tenersi pronti non per evitare, ma per non mancare l’incontro, per non sbagliare l’appuntamento con un Dio che viene non come rapina ma come dono, come Incarnazione, «tenerezza di Dio caduta sulla terra come un bacio» (Benedetto Calati).
(P. Ermes Ronchi)
PREGA CON IL VANGELO
Signore, in questo tempo d’attesa vogliamo recuperare il valore del silenzio e della preghiera. Nella pace interiore e con l’aiuto della grazia cercheremo di vegliare sui nostri pensieri, desideri e azioni per purificare il nostro cammino ed essere pronti alla tua venuta. Rendici capaci di uno sguardo attento al presente, affinché nulla sfugga alle occasioni di bene che possiamo cogliere con il tuo sostegno.
CORONA DELL’AVVENTO
È sempre più diffusa, anche nelle nostre famiglie, la tradizione nordica di accompagnare le quattro domeniche che preparano al Natale con la
“Corona dell’Avvento”, il segno dell’attesa di Gesù, che verrà per illuminare la notte degli uomini sulla terra.
Tre sono gli elementi di questo simbolo:
- la corona intrecciata con rami verdi di abete, simbolo di speranza e di vita che non finisce. La voce del profeta Isaia, che percorre tutto l’Avvento, è una voce di speranza che prepara la venuta del Messia e preannuncia il compiersi della promessa di Dio per gli uomini;
- la forma circolare della corona, come il cerchio dell’anello nuziale, è il segno della fedeltà: la fedeltà di Dio alle sue promesse. Per questa ragione la corona dell’Avvento deve mantenere la sua forma circolare e non divenire una qualsiasi composizione floreale con quattro candele…
- le quattro candele, che si accendono progressivamente una in più per ogni settimana, sono il segno del Signore che viene e della crescente gioia dell’umanità che attende il Redentore. Di solito l’accensione è riservata al più piccolo e avviene durante la settimana quando si prega o si mangia insieme la sera, quando arriva un ospite…
La famiglia si prepara al Natale attorno al simbolo della luce. La fiamma accesa comunica gioia a bambini e adulti, e fa sentire che Dio è vicino; Egli illumina il mistero della nostra vita e riscalda il nostro cuore: “Rallegratevi:
il Signore è vicino!” (Fil 4, 4-5).
Costruisci la tua corona dell’Avvento…
Per costruire la tua corona dell’Av- vento, facendoti aiutare da un adulto, prendi un filo di ferro robusto per fare il cerchio (diametro di circa 30-35 cm.) e alcuni rami di abete abbastanza morbidi e lunghi per coprire il cerchio (vanno anche bene diversi rametti più piccoli, o di altre piante sempreverdi, come pino, alloro, quadrifoglio). Con altri pezzetti di filo di ferro sottile (o cordino, o nastro colorato) fissa bene il tutto in modo che la corona duri a lungo, senza aprirsi, poi decorala con qualche pigna o fiocchetti colorati, secondo la tua fantasia e creatività.
Progressivamente disporrai le quattro candele (equidistanti tra di loro) facendo attenzione che anch’esse siano un po’ stabili (infilate tra i rami o facendogli un piccolo basamento), in modo che quando le accenderai, non cadano giù, col rischio di incendiare tutto il tuo capolavoro… Una volta costruita, poni la corona dell’Avvento su di un tavolo, non tanto con scopo ornamentale, ma per utilizzarla e ricordare a tutta la famiglia l’avvicinarsi del Natale con il messaggio simbolico che essa richiama.
Per la preghiera di ragazzi e giovani
1ª Domenica di Avvento
La Parola
Dal Vangelo secondo Matteo:
Gesù rispose loro: «Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e pren- devano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo».
Rifletti
Ci stanno raccontando tante bugie (fake news) vendute come verità assolute, col risultato di renderci allergici alla verità. Occupati e storditi, agitati e confusi, sempre più soli, siamo spesso incapaci di distinguere la realtà dalla finzione. Insistenti opinioni fasulle e slogan inconsistenti ci dicono cosa fare o non fare, come crescere e vestire, cosa mangiare e acquistare… Domandati: è proprio questo l’unico modo di affrontare la vita e le scelte, le relazioni e il tempo, lo studio e il divertimento? Il primo passo per crescere è non lascarsi
“addormentare”, per non fare la fine degli uomini del tempo di Noè che, conducendo una vita apparentemente normale, «non si accorsero di nulla finché non venne il diluvio e li travolse».
Prega
Signore Gesù, grazie per l’Avvento,
che desidero vivere con impegno, preparandomi all’incontro con te.
Donami di riconoscere chiaramente quello che tu vuoi comunicarmi negli avvenimenti di ogni giorno.
Non lasciarmi vivere in un dormiveglia, ma risveglia in me la passione
di nuovi percorsi di vita.
LA FAMIGLIA RIUNITA IN PREGHIERA
Un sussidio di preghiera per il tempo di Avvento
L’Ufficio Liturgico ha preparato un testo per la famiglia riunita nel giorno del Signore in preparazione al Natale. Si può usarlo per la preghiera prima del pranzo;
prevede la recita di un’antifona, presa dall’antifona di ingresso della messa, alcune frasi centrali del Vangelo della celebrazione eucaristica e infine il Salmo oppure l’Angelus.
Il testo è una semplice proposta, che può essere adattata sulle base delle esigenze della famiglia, dedicando un breve momento alla preghiera domestica, che aiuta a meditare il Vangelo domenicale. L’abitazione diventa, dunque, il luogo dove vive una Chiesa domestica, in cui si dà voce ai più piccoli e risuona in ambito familiare il messaggio di salvezza, con la sua proposta di conversione e con gli echi che suscita in persone di diversa età e condizione.
Il Sussidio lo troverete sui tavolini in fondo alla Chiesa. Lo potete ritirare e vi invito a pregare in famiglia prima del pranzo in tutte le domeniche e le feste dell’Avvento.
RITIRO SPIRITUALE PARROCCHIALE Sabato, 7 dicembre
dalle ore 15.00 alle ore 18.00
Il ritiro si terrà presso le sale parrocchiali. Per questioni organizzative si prega di far pervenire la propria adesione al ritiro
entro Venerdì 5 presso l’ufficio parrocchiale o in sagrestia.
«L’altra iniziativa da realizzare in parrocchia è il Ritiro d’Avvento sul tema: l’ascolto della realtà, soprattutto delle storie di vita che chiede l’atteggiamento del disinteresse. Sarebbe bello che questo ritiro fosse predicato dai parroci; i parroci stessi e tutti gli altri sacerdoti lo vivranno nel loro ritiro di settore a novembre. Il riferimento biblico sarà: l’inno cristologico di San Paolo ai Filippesi (Fil 2, 1-11)».
AVVENTO DI SOLIDARIETÀ
Durante l’Avvento siamo chiamati a manifestare attraverso gesti concreti, una maggiore compartecipazione ai disagi e alle sofferenze dei nostri fratelli nel bisogno. Anche se la solidarietà è una dimensione perma- nente del vivere cristiano, il tempo che ci prepara al Natale diventa tempo fecondo per riallacciare rapporti, costru- ire ponti, sensibilizzarci alle tante forme di fragilità, esclusione, solitudine, po- vertà; un cammino comune per rigenerare nel cuore di chi soffre la speranza e la gioia; una gioia che diventa contagiosa in quanto non si limita a trasformare solo i loro cuori ma anche i nostri “c’è più gioia nel dare che nel ricevere”.
Il periodo di Avvento diventa dunque tempo prezioso per essere più attenti e allenare il nostro sguardo e il nostro cuore anche alle necessità di chi ci è vicini e vive momenti difficili.
Da questo semplice pensiero parte la proposta di sensibilizzazione a tutta la comunità nelle domeniche di Avvento con alcune proposte precise:
Alla S. Messa domenicale dell’8 Dicembre: si potranno portare generi alimentari che la nostra Caritas parrocchiale distribuirà alle oltre 20 famiglie in difficoltà della nostra comunità (e non solo). Un cesto dinanzi all’Ambone dove si proclama la Parola di Dio accoglierà tutti i generi alimentari non deperibili che vorrete portare (pasta, zucchero, olio, scatolame vario ecc.).
Alla S. Messa domenicale del 15 Dicembre: si potranno portare coperte o sacchi a pelo per i senza fissa dimora che dormono per le nostre strade.
Alla S. Messa domenicale del 23 Dicembre: il pensiero va agli indigenti che non hanno possibilità di
curarsi. Si potranno portare medicine di ogni genere, purché non scadute.
Dunque, tre appuntamenti importanti che rendono ancora più efficace e vera la nostra unione con Cristo. Questi piccoli atti specificano nel concreto l’amore che siamo chiamati ad esprimere perché è amando l’uomo, essere vicini alle
sofferenze altrui mettendo ai margini l’indifferenza e l’egoismo che si manifesta il vero amore a Dio.
Questo è vivere l’Avvento, questa è la nostra identità di cristiani.
INCONTRO DI PREFETTURA DEI NOSTRI PARROCI
Giovedì, 28 novembre si è riunito presso la parrocchia di Santa Maria in Traspontina il presbiterio della Prefettura, presente il vescovo ausiliare, mons. Paolo Selvadagi, insieme ai sacerdoti delle nove parrocchie.
Dopo un breve saluto da parte del Vescovo, don Wladimiro, prefetto della Prefettura ha presentato l’ordine del giorno e subito ci ha invitato a condividere le risonanze dopo la meditazione di don Fabrizio Ficco al ritiro del Settore di giovedì 21 novembre. La relazione riguardava l’atteggiamen-
to del disinteresse così necessario nel nostro porsi in ascolto dell’altro.
Abbiamo apprezzato le parole del biblista che ha fatto l’esegesi del fa- moso inno cristologico di San Paolo ai Filippesi (Fil 2, 1-11). Il brano è importante nel contesto dell’anno pastorale, perché ci fa riflettere sul nostro atteggiamento verso le perso- ne. È stato interessante osservare come i sacerdoti hanno cercato di applicare le parole paoline al proprio contesto parrocchiale. Adesso il tema del disinteresse verrà proposto ai ritiri nelle parrocchie per meditare il nostro relazionarsi con gli altri.
In secondo luogo ci siamo soffermati sulla formazione delle equipes pastorali richieste dal Cardinale De Donatis. Per venerdì prossimo, 6 dicembre, è previsto l’incontro di tutti i gruppi della Prefettura. Abbiamo fatto una lunga condivisione sulla situazione attuale delle equipes. Anche a quest’incontro abbiamo parlato delle difficoltà nel trovare persone dispo- nibili per questo particolare servizio che è tanto diverso dai Consigli Par- rocchiali. Ci vuole un accurato discernimento e soprattutto una chiara presentazione degli obiettivi di questi nuovi gruppi che dovranno lavorare per animare la vita della parrocchia e per mettere in atto le finalità richieste dalla diocesi. È stato importante l’intervento del vescovo che ci ha chiesto di camminare con tanta pazienza senza guardare i numeri richiesti.
È stata preparata una breve scaletta per l’Assemblea che si terrà presso la parrocchia di San Giuseppe.
Don Antonio Magnotta, responsabile della pastorale giovanile dioce- sana, ci ha lasciato alcune informazioni sulle attività proposte alla nostra Prefettura. Abbiamo anche parlato del “progetto profughe” e degli incontri mensili dei responsabili presso le parrocchie del quartiere al fine di cono- scere il gruppo che si occupa del progetto e di sensibilizzare i fedeli alla proposta presente nella Prefettura già da 5 anni.
La nostra riunione è terminata con il pranzo offerto da Padre Massimo, parroco di Santa Maria in Traspontina. Ci rivedremo il 17 dicembre presso la parrocchia di Santa Lucia.
INCONTRO CON IL VICEDIRETTORE DELLA
CARITAS DI ROMA Martedì scorso, 26 novembre, abbiamo avuto una graditissima visita del vicedirettore della Caritas di Roma il diacono Massimo Soraci. Il vicedirettore ha voluto incontrare gli operatori della caritas parrocchiale e sapere qualcosa sulle attività di carità nella nostra parrocchia. Abbiamo raccon-tato la storia della Caritas Parrocchiale, le iniziative, il lavoro del Centro di Ascolto. Abbiamo sottolineato l’impegno di tanti volontari che con grande amore si dedicano ai poveri e bisognosi.
Don Soraci è stato molto colpito dall’organizzazione del nostro Centro e dal numero delle persone impegnate nel servizio della carità. Per noi è stata un’ottima occasione per ascoltare la situazione della Caritas di Roma. Il diacono Massimo ha presentato il rapporto della Caritas sulla povertà a Roma, il “punto di vista” che nasce dalla consapevolezza di “essere in cammino”. In quest’anno pastorale siamo invitati ad ascoltare i povero.
Non è facile, perché ci vuole “un di più di misericordia”. Oltre alla cura, alla competenza e alla responsabilità, stare di fronte alla sofferenza esige la dedizione: tanta compassione e tanta tenerezza. Abbiamo quindi accolto alcune proposte per gli operatori della carità che cercheremo di mettere in pratica nel nostro contesto parrocchiale. Alla fine dell’incontro abbiamo visitato i locali della Caritas mostrando anche la parte “informatica”, e cioè la pagina web che raccoglie tutti i dati delle persone in cerca di lavoro del nostro quartiere.
CONCERTO SINFONICO-CORALE DI SOLIDARIETÀ Domenica scorsa si è svolto nella
nostra chiesa un concerto musi- cale di solidarietà, dal titolo
“MusiPax: musica per tutti”. Sono stati impegnati importanti solisti vocali e strumentali nonché una grande orchestra sinfonica e più cori, per un totale di oltre 150 musicisti. Il concerto ideato dal maestro Roberto Liso, il direttore del coro polifonico della parrocchia di S. Giuseppe all’Aurelio, ha visto
la partecipazione di tantissimi ascoltatori. Per la parte non musicale, è stato apprezzato l’intervento di relatori prestigiosi.
CONCERTO DELL’IMMACOLATA
per ORGANO e VOCI
in collaborazione con
l’Accademia Romana d’Organo C. Franck
DOMENICA, 8 dicembre
ore 17
(ingresso libero)
«GLI AROMICI DELLA SERENISSIMA»
Soprano: FRANCESCA SCAINI
(Vincitrice del premio internazionale “Maria Callas” 2000)
Alto: GIOVANNA DISSERA BRAGADIN Organista: LUIGINO FAVOT
(Organista titolare del Duomo di San Vito al Tagliamento)
PROGRAMMA
C. FRANCK Corale N° 3 in la minore Ave Maria
J. S. BACH Fuga sopra il Magnificat L. BOËLLMANN Ave Maria
Prière a Notre-Dame P. A. YON Preludio (Rorate Coeli)
Introito (Veni Emmanuel) A. DVORAK Ave Maris Stella
J. ALAIN Variazioni sopra “Lucis Creator”
Ave Maria
J. ZWART Toccata Psalm 146
L’ADORAZIONE EUCARISTICA PROLUNGATA
Da diversi anni che nella nostra Cappella di Spagna adoriamo Gesù nel Santissimo Sacramento.
Un’esperienza bellissima e ben consolidata che ha portato tanti frutti nella nostra comunità parrocchiale e nelle vite dei singoli adoratori. Dopo la Santa Messa delle 8.00 il Santissimo Sacramento viene esposto per tutta la giornata. L’adorazione termina con la preghiera della compieta che recitiamo insieme alle ore 22.45.
Sicuramente avete notato un grande tabellone all’ingresso della Cappella con gli orari degli ado- ratori. Ci sono ancora tante ore non coperte. Coloro che volessero offrire, in forma stabile, un’ora alla settimana dinanzi al Santissimo Sacramento,
possono riempire la scheda d’iscrizione specificando giorno ed orario preferiti e inserirla nel contenitore che si trova sul tavolino davanti alla Cappella. Questo impegno garantisce la continuità della preghiera ed è la garanzia di non lasciare solo il Santissimo Sacramento.
L’Adorazione: Lunedì-Venerdì (8.30-23.00) e Sabato (8.30-13.00).
LECTIO DIVINA IN PARROCCHIA
Mercoledì 4 dicembre, alle ore 19, nei locali parrocchiali di via Pompeo Magno 25/c, si terrà l’incontro
con la Parola di Dio – Lectio Divina.
“La Sacra Scrittura è fonte dell’evangeliz- zazione. Pertanto, bisogna formarsi continu- amente all’ascolto della Parola. La Chiesa non evangelizza se non si lascia continuamente evangelizzare. È indispensabile che la Parola di Dio «diventi sempre più il cuore di ogni attività ecclesiale». (…) Lo studio della Sacra Scrittura dev’essere una porta aperta a tutti i credenti. È fondamentale che la Parola rivelata fecondi radicalmente la catechesi e tutti gli sforzi per trasmettere la fede. L’evangelizzazione richiede la familiarità con la Parola di Dio e questo esige che le diocesi, le parrocchie e tutte le aggrega-
zioni cattoliche propongano uno studio serio e perseverante della Bibbia, come pure ne promuovano la lettura orante personale e comunitaria”.
(Evangelii Gaudium, nn. 174-175).
Vita della Parrocchia
I
NCONTRO DEI GENITORI– 3° - 4° - 5° C
RESIMAOggi, domenica 1 dicembre, dopo la S. Messa delle 10.30 si terrà l’incontro con i genitori dei ragazzi del terzo, quarto e quinto anno di catechesi che si preparano alla Cresima.
A
SSEMBLEAA
ZIONEC
ATTOLICAOggi, domenica, 1 dicembre al termine della S Messa delle ore 10.30 si svolgerà nelle sale parrocchiali l’Assemblea dell’Azione Cattolica di San Gioacchino e si apriranno le adesioni all’anno associativo dell’AC.
I
NCONTRO BIBLICOMercoledì 4 dicembre alle ore 19, nei locali parrocchiali di via Pompeo Magno, si terrà l’incontro biblico – Lectio Divina.
I
NCONTRO BIBLICO PER I GIOVANIMercoledì prossimo 4 dicembre, alle ore 20.30, ci sarà il percorso biblico per i giovani. L’incontro si terrà nelle aule parrocchiali di via Pompeo Magno 25/c. Invitiamo tutti i giovani che desiderano approfondire e condividere insieme ad altri la Parola di Dio.
A
DORAZIONE EUCARISTICA COMUNITARIAGiovedì prossimo 5 dicembre invitiamo tutti all’Adorazione euca- ristica comunitaria dalle 19 alle 20.
R
ITIRO SPIRITUALE PARROCCHIALESabato prossimo, 7 dicembre, dalle ore 15 alle ore 18.00, organizziamo un ritiro d’Avvento aperto a tutti i parrocchiani. Il ritiro si terrà presso le sale parrocchiali. Per questioni organizzative si prega di far pervenire la propria adesione al ritiro entro Venerdì 6 presso l’ufficio parrocchiale o in sagrestia.
C
ONCERTO DELL’I
MMACOLATADomenica prossima, 8 dicembre, alle ore 17, ingresso libero, si terrà il primo concerto della stagione 2019/2020, organizzato in collabo- razione con l’Accademia Romana d’Organo C. Franck. “Gli armonici della Serenissima”, terranno un concerto per organo e voci.
Bollettino settimanale della Parrocchia di S. Gioacchino in Prati, Roma
Tel. 063216659;SITO WEB: www.sangioacchino.org – - Parroco: P. Pietro Sulkowski Facebook: Parrocchia San Gioacchino in Prati