1
VIA CRUCIS
CON IL VANGELO SECONDO MARCO IN DIECI STAZIONI IN COLLEGAMENTO DA
CASA
SECONDA EDIZIONE
Questo è il link di Skype: https://join.skype.com/aowf1h6vzdL5 Quando leggiamo, tanto più da casa e tanto più con una webcam o un microfono, dobbiamo leggere con chiarezza e senza fretta.
Non è necessario spegnere/accendere il Microfono ma se lo tenete spento quando non tocca a voi leggere evitiamo degli spiacevoli rimbombi. Per di più l’inquadratura della telecamera si attiva su voi, in questo programma, solo quando parlate. Così, di fatto, chi parla (o fa un rumore) fa in video…
Per la lettura a voi è chiesto di leggere il Vangelo e le preghiere*:
• Il Vangelo lo proclamate dopo che io ho detto: “Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo” e tutti hanno risposto con “perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
• Le preghiere le leggete quando viene interrotta la musica o, se non vi arriva (perché per farla sentire meglio viene fatta passare su altro canale) aspettate il mio cenno (pollice su) in video su skype.
Non seguite i tempi su youtube perché il segnale a youtube arriva con 30 secondi dii ritardo.
*l’ultima stazione ha solo il Vangelo da leggere
3
Guida: Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo AMEN
Guida: Il Signore della Vita sia con voi E CON IL TUO SPIRITO
Guida: Ripercorriamo ancora una volta la Via della Croce secondo la testimonianza dell’Evangelista Marco. Stasera proveremo anche a guardare Gesù e la sua Passione con gli occhi e il cuore di quelli che furono parte di questo Sacrificio d’Amore!
Guida: Prepariamo il nostro cuore sapendo che nessuno di noi è estraneo alla Passione: siamo tutti coinvolti come destinatari di un Amore liberante e coinvolti come parte di quella Croce...
Breve esame di Coscienza silenzioso Confesso …..
Guida: Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna Amen
PRIMA STAZIONE
I SOMMI SACERDOTI E LA SETE DI MORTE
G: TI ADORIAMO O CRISTO E TI BENEDICIAMO
PERCHE’ CON LA TUA SANTA CROCE HAI REDENTO IL MONDO Lettore di Alberone:
Dal Vangelo secondo Marco
[14,1]Mancavano intanto due giorni alla Pasqua e agli Azzimi e i sommi sacerdoti e gli scribi cercavano il modo di impadronirsi di lui con inganno, per ucciderlo. [2]Dicevano infatti: «Non durante la festa, perché non succeda un tumulto di popolo».
Silenzio per lettura personale.
Si riprende appena finisce la musica di sottofondo.
Nella lettura silenziosa e personale ci sono questi testi:
Forse pensavono...
Ci disturba, ci da fastidio quest’uomo. Parla di Dio come se fosse “roba sua”, fa il maestro, accusa e fa trucchi da mago per convincere la gente. Come osa? Chi gli ha dato il permesso? E la gente lo segue! Questo popolo stupido crede ad ogni cosa, dopo tutto quello che abbiamo fatto per loro!
La gente non può scordarsi di quanto abbiamo fatto per loro!
Noi siamo i maestri! Noi soli possiamo insegnare! Noi soli sappiamo come si serve Dio e nessuno può avere a che fare con Dio senza di noi! Uccidiamo quell’uomo!
Medita
E se accadesse anche a noi?
Se accadesse anche a noi di credere che Dio è “roba nostra”?
Se accadesse anche a noi di voler “dirigere” Dio dove noi riteniamo più giusto o di correggerlo o di scegliere di non avere a che fare con Lui su determinate cose... Quelle ad esempio che ci costano più fatica... E se accadesse anche a noi?
5
Lettore Alberone: Guida i miei passi Signore!
Tutti: Guida i miei passi Signore!
Per evitare che io mi perda in me stesso Guida i miei passi Signore!
Per tornare a camminare verso di te Tutti: Guida i miei passi Signore!
Per stare al tuo passo ed evitare che tu debba sempre stare al mio passo
Tutti: Guida i miei passi Signore!
Eventuale intenzione aggiunta da casa - Alberone
SECONDA STAZIONE
GESU’ SI DONA NEL PANE SPEZZATO E NEL VINO VERSATO G: TI ADORIAMO O CRISTO E TI BENEDICIAMO
PERCHE’ CON LA TUA SANTA CROCE HAI REDENTO IL MONDO Lettore di Casumaro
Dal Vangelo secondo Marco
[14,22]Mentre mangiavano prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo». [23]Poi prese il calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. [24]E disse: «Questo è il mio sangue, il sangue dell'alleanza versato per molti.
Silenzio per lettura personale.
Si riprende appena finisce la musica di sottofondo.
Nella lettura silenziosa e personale ci sono questi testi:
Forse pensavono...
Che fa? Che sta dicendo? Quello che ha in mano è del pane...
mille volte lo avuto fra le mani. Che c’entra il suo corpo?
Non siamo venuti qui per questo. Deve seguire il rito... Adesso deve prendere il vino... No, no, no... il Sangue? Ma che dice?
E quando fa così che non capisco e mi chiedo se ne vale davvero la pena. Vediamo dove a parare...
Medita
Quel Pane Spezzato e quel Vino versato sono l’esperienza più grande dell’abbandono! Dell’abbandono del Signore che si mette nelle nostre mani come chi si lascia andare perché desidera essere ricevuto da chi tenderà le mani...
Dell’abbandono nostro al Signore con un puro atto di Fede in Lui e alla sua Parola. Senza questo continuo abbandono il Pane che è il Corpo continua ad essere spezzato ed il Vino che è il Sangue continua ad essere versato.... Per me ma senza di me!
7
Lettore Casumaro: Grande Signore è il tuo Amore per noi!
Tutti: Grande Signore è il tuo Amore per noi!
Perché è un Amore che non aspetta il meglio di me per raggiungermi
Grande Signore è il tuo Amore per noi!
Perché è un Amore che travolge il mio peccato, trascinandolo via con sé
Grande Signore è il tuo Amore per noi!
Perché è un Amore visibile, tangibile, infinito reso nostro e di tutti e per sempre nel Pane Spezzato e nel Vino versato Grande Signore è il tuo Amore per noi!
Eventuale intenzione aggiunta da casa - Casumaro
TERZA STAZIONE
GESU’ NEL GETSEMANI CON PIETRO, GIACOMO E GIOVANNI G: TI ADORIAMO O CRISTO E TI BENEDICIAMO
PERCHE’ CON LA TUA SANTA CROCE HAI REDENTO IL MONDO Lettore di Renazzo:
Dal Vangelo secondo Marco
[14,32]Giunsero intanto a un podere chiamato Getsèmani, ed egli disse ai suoi discepoli: «Sedetevi qui, mentre io prego».
[33]Prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e cominciò a sentire paura e angoscia. [34]Gesù disse loro: «La mia anima è triste fino alla morte. Restate qui e vegliate». [35]Poi, andato un pò innanzi, si gettò a terra e pregava che, se fosse possibile, passasse da lui quell'ora. [36]E diceva: «Abbà, Padre! Tutto è possibile a te, allontana da me questo calice! Però non ciò che io voglio, ma ciò che vuoi tu». [37]Tornato indietro, li trovò addormentati e disse a Pietro: «Simone, dormi? Non sei riuscito a vegliare un'ora sola? [38]Vegliate e pregate per non entrare in tentazione; lo spirito è pronto, ma la carne è debole».
[39]Allontanatosi di nuovo, pregava dicendo le medesime parole. [40]Ritornato li trovò addormentati, perché i loro occhi si erano appesantiti, e non sapevano che cosa rispondergli.
[41]Venne la terza volta e disse loro: «Dormite ormai e riposatevi! Basta, è venuta l'ora: ecco, il Figlio dell'uomo viene consegnato nelle mani dei peccatori. [42]Alzatevi, andiamo!
Ecco, colui che mi tradisce è vicino».
Silenzio per lettura personale.
Si riprende appena finisce la musica di sottofondo.
Nella lettura silenziosa e personale ci sono questi testi:
Forse pensavono...
Vederlo così è uno strazio! Ma se quello che dice è vero perché fa così? Dice di essere il Figlio di Dio... allora perché è così preoccupato? Se Dio è con lui non dovrebbe essere così angosciato... Che stanchezza! Se lui sa cosa deve fare lo
9
faccia. Non ha bisogno di noi qui. A far cosa poi? A guardarlo in quello stato? Non so nemmeno che dirgli. Mi fa pena!
E qui fa freddo.
Medita
Amare non è un gesto meccanico o tanto meno un gesto a comando. Amare ha bisogno di consapevolezza. Amare ha bisogno continuamente di scegliere. Senza l’orto degli Ulivi, senza la scelta che Gesù deve fare tra Amare a distanza e senza sporcarsi ed Amare immergendosi nel dolore, nel peggio di noi, nei nostri giorni più bui... senza questa scelta niente sarebbe sincero. Niente sarebbe utile. Nell’orto degli Ulivi Gesù deve scegliere tra farsa e realtà. Peggio. In qualche modo deve scegliere tra Lui e noi. E sceglie ancora e sempre noi
Lettore Renazzo: Signore, mia Forza e mia Speranza!
Signore, mia Forza e mia Speranza
La tua agonia è un dolore senza fine ma per me è anche cura Signore, mia Forza e mia Speranza
La tua fatica nell’Amarmi la capisco, Signore e mi da vita Signore, mia Forza e mia Speranza
Il tuo vegliare, il tuo arrivare fino in fondo, il tuo scegliere me prendendo anche il Peggio di me mi salva e mi risolleva Signore, mia Forza e mia Speranza
Eventuale intenzione aggiunta da casa - Renazzo
QUARTA STAZIONE
GESU’ SCEGLIE LA NOTTE TRADANDO LA LUCE G: TI ADORIAMO O CRISTO E TI BENEDICIAMO
PERCHE’ CON LA TUA SANTA CROCE HAI REDENTO IL MONDO Lettore di Reno Centese
Dal Vangelo secondo Marco
[14,43]E subito, mentre ancora parlava, arrivò Giuda, uno dei Dodici, e con lui una folla con spade e bastoni mandata dai sommi sacerdoti, dagli scribi e dagli anziani. [44]Chi lo tradiva aveva dato loro questo segno: «Quello che bacerò, è lui;
arrestatelo e conducetelo via sotto buona scorta». [45]Allora gli si accostò dicendo: «Rabbì» e lo baciò. [46]Essi gli misero addosso le mani e lo arrestarono. [47]Uno dei presenti, estratta la spada, colpì il servo del sommo sacerdote e gli recise l'orecchio. [48]Allora Gesù disse loro: «Come contro un brigante, con spade e bastoni siete venuti a prendermi.
[49]Ogni giorno ero in mezzo a voi a insegnare nel tempio, e non mi avete arrestato. Si adempiano dunque le Scritture!».
Silenzio per lettura personale.
Si riprende appena finisce la musica di sottofondo.
Nella lettura silenziosa e personale ci sono questi testi:
Forse pensavono...
Basterà un bacio, un bacio solo e sarà fatta.
Potrò pagare i miei debiti e sistemare un paio di cose.
Ma sì, che importa: i miei compagni mi disprezzeranno come il peggiore degli uomini. Ma loro che ne sanno? Che sanno della mia vita? Pensano che basti stare insieme ad ascoltare il Maestro per conoscere qualcuno? Qualcuno ha mai chiesto di me? Di come sto? Tutti maestri vero?! E’ facile giudicare...
Sapessero in che cavolo di vita mi sono cacciato. Io ho sperato di tirarmene fuori. Ho detto sì a Gesù perché sentivo che con Lui ce l’avrei fatta... Ma non riesco. Non riesco! Io spero ancora
11
che Gesù possa capire... Non ce l’ho con Lui ma credo che non possa salvarmi da quello che sono. Devo farlo io...
Medita
Cos’è in fondo il tradimento a Gesù se non credere in cuor nostro che possiamo farcela da soli? Credere di non aver bisogno di Lui. Mai successo?
E il tradimento nel tradimento è credere che Amare o Essere amanti dipenda solo e soltanto dal bisogno....
Gesù Ama perché... ama, prima di tutto. Non perché ho bisogno. Se mi amasse perché ho bisogno amerebbe solo la parte peggiore di me. Ma Egli vuole stare con me perché sono io, non perché sono peccatore.
L’Amore di Gesù è contemplazione reciproca e in quell’Amore c’è Salvezza
Lettore Reno Centese: Dimentica Signore i nostri tradimenti Tutt: Dimentica Signore i nostri tradimenti
Perché sono frutto, spesso, della nostra Superbia ma non rappresentano davvero noi
Dimentica Signore i nostri tradimenti
Perché sono il frutto, spesso, della nostra Superficialità che ci fa credere che bastiamo a noi stessi
Dimentica Signore i nostri tradimenti
Perché sono frutto, spesso, delle nostre debolezze, dei nostri modi folli di dare valore alle cose scordandoci di te
Dimentica Signore i nostri tradimenti
Eventuale intenzione aggiunta da casa - Reno
QUINTA STAZIONE
GESU’ CONDANNATO DAL SINEDRIO
G: TI ADORIAMO O CRISTO E TI BENEDICIAMO
PERCHE’ CON LA TUA SANTA CROCE HAI REDENTO IL MONDO Suore
Dal Vangelo secondo Marco
[14,53]Allora condussero Gesù dal sommo sacerdote, e là si riunirono tutti i capi dei sacerdoti, gli anziani e gli scribi.
[54]Pietro lo aveva seguito da lontano, fin dentro il cortile del sommo sacerdote; e se ne stava seduto tra i servi, scaldandosi al fuoco. [55]Intanto i capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano una testimonianza contro Gesù per metterlo a morte, ma non la trovavano. [56]Molti infatti attestavano il falso contro di lui e così le loro testimonianze non erano concordi.
[57]Ma alcuni si alzarono per testimoniare il falso contro di lui, dicendo: [58]«Noi lo abbiamo udito mentre diceva: Io distruggerò questo tempio fatto da mani d'uomo e in tre giorni ne edificherò un altro non fatto da mani d'uomo». [59]Ma nemmeno su questo punto la loro testimonianza era concorde.
[60]Allora il sommo sacerdote, levatosi in mezzo all'assemblea, interrogò Gesù dicendo: «Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?». [61]Ma egli taceva e non rispondeva nulla. Di nuovo il sommo sacerdote lo interrogò dicendogli: «Sei tu il Cristo, il Figlio di Dio benedetto?». [62]Gesù rispose: «Io lo sono! E vedrete il Figlio dell'uomo seduto alla destra della Potenza e venire con le nubi del cielo». [63]Allora il sommo sacerdote, stracciandosi le vesti, disse: «Che bisogno abbiamo ancora di testimoni? [64]Avete udito la bestemmia;
che ve ne pare?». Tutti sentenziarono che era reo di morte.
Silenzio per lettura personale.
Si riprende appena finisce la musica di sottofondo.
Nella lettura silenziosa e personale ci sono questi testi:
13
Forse pensavono...
Guardatelo.... Il Figlio di Dio! Il Messia! Ma chi si crede di essere?
E come osa, come osa! Davanti a noi poi? Come osa dire queste cose, come osa dire di essere il Figlio di Dio? Come osa?
Osa addirittura sfidarci! Noi siamo il Sinedrio! Noi sappiamo chi è Dio. Noi sappiamo di essere benedetti da Dio perché Lui ci ha posto qui! Noi siamo la sua voce, le sue scelte, i suoi occhi...
Come osa questo uomo insignificante parlare di Dio? Come se poi Dio stesse volentieri nei panni di un misero come questa nullità! Per la bocca arrogante c’è solo il rimedio della Morte!
Medita
Dio ha bisogno di spazio. Dio ha bisogno di essere Lui. Dio ha bisogno di essere Vita allo stato puro Amore allo stato puro, Sapienza allo stato puro... Per questo non sta chiuso dentro un pregiudizio, per questo non sta chiuso dentro un’abitudine, un vestito, un ruolo, uno spazio occupato.... C’è un solo modo per sapere se Dio abita in te: se tu cambi e se, anche solo di sfuggita, cominci vagamente a somigliare a Lui. C’è un solo modo per sapere se Dio non abita in te: se Lui comincia ad avere la tua voce, il tuo cuore e la tua visione del mondo...
Suore: Rompi i nostri schemi e le nostre prigioni Tutti: Rompi i nostri schemi e le nostre prigioni Perché tu non sia prigioniero di noi
Rompi i nostri schemi e le nostre prigioni
Perché tu abbia spazio per plasmarci il cuore perché torni ad essere come tu lo hai creato
Rompi i nostri schemi e le nostre prigioni
Perché tu possa stracciare le nostre abitudini cieche e sorde Rompi i nostri schemi e le nostre prigioni
Eventuale intenzione aggiunta da casa - Suore
SESTA STAZIONE
GESU’ E’ RINNEGATO DALLE PAURE DI PIETRO G: TI ADORIAMO O CRISTO E TI BENEDICIAMO
PERCHE’ CON LA TUA SANTA CROCE HAI REDENTO IL MONDO Lettore Alberone
Dal Vangelo secondo Marco
[14,66]Mentre Pietro era giù nel cortile, venne una serva del sommo sacerdote [67]e, vedendo Pietro che stava a scaldarsi, lo fissò e gli disse: «Anche tu eri con il Nazareno, con Gesù».
[68]Ma egli negò: «Non so e non capisco quello che vuoi dire».
Uscì quindi fuori del cortile e il gallo cantò. [69]E la serva, vedendolo, ricominciò a dire ai presenti: «Costui è di quelli».
[70]Ma egli negò di nuovo. Dopo un poco i presenti dissero di nuovo a Pietro: «Tu sei certo di quelli, perché sei Galileo».
[71]Ma egli cominciò a imprecare e a giurare: «Non conosco quell'uomo che voi dite». [72]Per la seconda volta un gallo cantò. Allora Pietro si ricordò di quella parola che Gesù gli aveva detto: «Prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai per tre volte». E scoppiò in pianto.
Silenzio per lettura personale.
Si riprende appena finisce la musica di sottofondo.
Nella lettura silenziosa e personale ci sono questi testi:
Forse pensavono...
Quella pettegola! Si faccia gli affari suoi...
Che faccio adesso? Che faccio?
Questi mi denunciano... Che faccio?
“Io non lo conosco”... sì, dirò così e forse sarò salvo. “io non lo conosco”!
Non lo conosco... Non lo conosco abbastanza per morire... “io non lo conosco vi ho detto!”.
Che penserà di me il Maestro. Se solo sapesse che ho una paura pazzesca... Senti... senti il cuore... “Io non lo conosco!”...
15
Medita
Forse è davvero così.... “Io non lo conosco”.
Pietro vacilla come avremmo vacillato tutti noi e come tutti noi cerca una soluzione. La sua, la nostra.
Sapere non è amare.
Sapere non è scegliere
Sapere non è essere travolti dall’Amore. Eppure in ebraico, nella Parola di Dio, “conoscere” riguarda la parte più intima dell’Amore. Indica Comunione ad ogni latitudine, l’Amore che è trasforma due in uno.
“Io non lo conosco”. E’ così.
Noi non siamo uno.
Lettore Alberone: Sceglici tu quando non ti scegliamo noi Tutti: Sceglici tu quando non ti scegliamo noi
Perché ciò che conta è che tu ci sia vicino Sceglici tu quando non ti scegliamo noi
Perché ciò che fa la differenza è che tu non ti arrenda Sceglici tu quando non ti scegliamo noi
Perché ciò che ci salva è che tu non rinneghi noi Sceglici tu quando non ti scegliamo noi
Eventuale intenzione aggiunta da casa - Alberone
SESTA STAZIONE
GESU’ E’ GIUDICATO DA PILATO
G: TI ADORIAMO O CRISTO E TI BENEDICIAMO
PERCHE’ CON LA TUA SANTA CROCE HAI REDENTO IL MONDO Lettore di Casumaro
Dal Vangelo secondo Marco
[15,2] Pilato prese a interrogarlo: «Sei tu il re dei Giudei?». Ed egli rispose: «Tu lo dici». [3]I sommi sacerdoti frattanto gli muovevano molte accuse. [4]Pilato lo interrogò di nuovo: «Non rispondi nulla? Vedi di quante cose ti accusano!». [5]Ma Gesù non rispose più nulla, sicché Pilato ne restò meravigliato. [6]Per la festa egli era solito rilasciare un carcerato a loro richiesta.
[7]Un tale chiamato Barabba si trovava in carcere insieme ai ribelli che nel tumulto avevano commesso un omicidio. [8]La folla, accorsa, cominciò a chiedere ciò che sempre egli le concedeva. [9]Allora Pilato rispose loro: «Volete che vi rilasci il re dei Giudei?». [10]Sapeva infatti che i sommi sacerdoti glielo avevano consegnato per invidia. [11]Ma i sommi sacerdoti sobillarono la folla perché egli rilasciasse loro piuttosto Barabba. [12]Pilato replicò: «Che farò dunque di quello che voi chiamate il re dei Giudei?». [13]Ed essi di nuovo gridarono:
«Crocifiggilo!». [14]Ma Pilato diceva loro: «Che male ha fatto?».
Allora essi gridarono più forte: «Crocifiggilo!». [15]E Pilato, volendo dar soddisfazione alla moltitudine, rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso.
Silenzio per lettura personale.
Si riprende appena finisce la musica di sottofondo.
Nella lettura silenziosa e personale ci sono questi testi:
Forse pensavono...
Che farò di quest’uomo? Guardalo.... Che problemi potrà mai dare uno così, eh? Ma i suoi occhi... io... io sento che... Non so.
Sentili! Sentili come urlano!
17
Qui funziona così: parlano di Dio ma poi comandano loro.
Nemmeno l’Impero può impedirgli di dire la loro: lo fanno comunque!
Sentili! Se non faccio come vogliono sarà un disastro. E allora sì che potrò dire addio alla mia carriera e alla mia casa a Roma... Sai che c’è? Meglio lui di me. “Ecco il vostro re”...
fatene quello che volete. Io qui ho finito con voi.
Medita
Se nell’orto degli ulivi Gesù deve scegliere la sua gente ora la sua gente deve scegliere lui.
Amarsi è l’incontro di due scelte.
Ma il Popolo sceglie sè stesso. Pilato sceglie sé stesso.
Quando Amare costa fatica e quando Credere significa Affidarsi allora la tentazione di scegliere sé stessi finisce con essere quella che fa meno male. A noi.
E che importa se è sbagliata?
Lettore Casumaro: Tu sei l’unico nostro Signore Tu sei l’unico nostro Signore
Regna sopra il caos delle nostre teorie che confondiamo spesso con la tua volontà
Tu sei l’unico nostro Signore
Regna sopra la confusione del nostro cuore che usiamo come metro di misura senza accorgerci di pensare spesso solo a noi Tu sei l’unico nostro Signore
Regna e sottometti le paure che ci ripiegano si noi stessi Tu sei l’unico nostro Signore
Eventuale intenzione aggiunta da casa
OTTAVA STAZIONE
GESU’ E’ AIUTATO DAL CIRENO
G: TI ADORIAMO O CRISTO E TI BENEDICIAMO
PERCHE’ CON LA TUA SANTA CROCE HAI REDENTO IL MONDO Lettore di Renazzo:
Dal Vangelo secondo Marco
[21]Allora costrinsero un tale che passava, un certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna, padre di Alessandro e Rufo, a portare la croce. [22]Condussero dunque Gesù al luogo del Gòlgota, che significa luogo del cranio, [23]e gli offrirono vino mescolato con mirra, ma egli non ne prese.
Forse pensavono...
Guardalo! Si può trattare un uomo così?
E i nostri capi vanno in giro a farci la morale se ci dimentichiamo di dare la tassa per il tempio... Guarda che hanno fatto.. Ma... io lo conosco.... Questo è quello che parlava l’altro giorno sotto il portico. Che hai fatto? Che t’hanno fatto! Vieni... tirati su. Lascia fare a me. Ehi. Ci sono io adesso
Medita
Un popolo intero sta fermo mentre Gesù è schiacciato dalla Croce. Nessuno muove un dito. L’unico è il Cireneo che era da tutt’altra parte. Non stava partecipando allo scempio del Signore... Tornava dalla campagna. Tutti i presenti sono fermi.
L’unico “estraneo” lo aiuta. A volte l’unico modo di aiutare il Cristo è prendere le distanze!
Lettore Renazzo: Sollevati Signore appoggiandoti su noi Sollevati Signore appoggiandoti su noi
Appoggiati Signore sui nostri tentativi di conversione sincera Sollevati Signore appoggiandoti su noi
19
Appoggiati Signore sui nostri tentativi di rimediare, di amare, di perdonare, di cercarti, di comprendere
Sollevati Signore appoggiandoti su noi
Appoggiati Signore sui gesti di bene, silenziosi e forti, di molti che nemmeno noi conosciamo
Sollevati Signore appoggiandoti su noi
Eventuale intenzione aggiunta da casa - Renazzo
NONA STAZIONE
GESU’ CIRCONDATO DALLA FOLLA E DALL’ODIO G: TI ADORIAMO O CRISTO E TI BENEDICIAMO
PERCHE’ CON LA TUA SANTA CROCE HAI REDENTO IL MONDO Lettore di Reno Centese
Dal Vangelo secondo Marco
[15,24]Poi lo crocifissero e si divisero le sue vesti, tirando a sorte su di esse quello che ciascuno dovesse prendere. [25]Erano le nove del mattino quando lo crocifissero. [26]E l'iscrizione con il motivo della condanna diceva: Il re dei Giudei. [27]Con lui crocifissero anche due ladroni, uno alla sua destra e uno alla sinistra. [28]. Gesù in croce deriso e oltraggiato [29]I passanti lo insultavano e, scuotendo il capo, esclamavano: «Ehi, tu che distruggi il tempio e lo riedifichi in tre giorni, [30]salva te stesso scendendo dalla croce!». [31]Ugualmente anche i sommi sacerdoti con gli scribi, facendosi beffe di lui, dicevano: «Ha salvato altri, non può salvare se stesso! [32]Il Cristo, il re d'Israele, scenda ora dalla croce, perché vediamo e crediamo». E anche quelli che erano stati crocifissi con lui lo insultavano.
Silenzio per lettura personale.
Si riprende appena finisce la musica di sottofondo.
Nella lettura silenziosa e personale ci sono questi testi:
Forse pensavono...
Eccolo lì il Signore dei Signori! Guardalo... Lui che tutto può, lui tanto amato da DIo... Dov’è il Dio di cui tanto parla? E i suoi trucchetti da mago? Non hai vergogna? Ecco la fine di chi sale troppo in alto! Ha quello che merita.
Medita
Tutti hanno qualcosa da dire al Signore della Vita. Sempre.
Nella fatica gridavano “aiuto!”; nella fatica di Gesù gridano
“muori!”.
21
Tutti hanno qualcosa da dire ma nessuno ascolta, nessuno guarda davvero, nessuno capisce sul serio.
Solo Maria, distrutta, in confusione, continua ad aggrapparsi con tutta sé stessa alla Parola e alla Promessa di Dio.
Quanto di noi c’è nella folla e quanto in Maria?
Lettore Reno Centese: Perdonaci Signore Perdonaci Signore!
Perché importa sempre più la nostra fatica di quella tua o di quella altrui
Perdonaci Signore!
Perché i nostri occhi vogliono vedere ciò vogliono o guardano altrove
Perdonaci Signore!
Perché anche noi siamo parte di quella croce che ti è stata messa sulle spalle
Perdonaci Signore!
Eventuale intenzione aggiunta da casa – Reno Centese
DECIMA STAZIONE
GESU’ MUORE IN CROCE PER AMORE
G: TI ADORIAMO O CRISTO E TI BENEDICIAMO
PERCHE’ CON LA TUA SANTA CROCE HAI REDENTO IL MONDO
Suore
Dal Vangelo secondo Marco
[33]Venuto mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio. [34]Alle tre Gesù gridò con voce forte: Eloì, Eloì, lemà sabactàni?, che significa: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? [35]Alcuni dei presenti, udito ciò, dicevano: «Ecco, chiama Elia!». [36]Uno corse a inzuppare di aceto una spugna e, postala su una canna, gli dava da bere, dicendo: «Aspettate, vediamo se viene Elia a toglierlo dalla croce». [37]Ma Gesù, dando un forte grido, spirò.
[38]Il velo del tempio si squarciò in due, dall'alto in basso.
[39]Allora il centurione che gli stava di fronte, vistolo spirare in quel modo, disse: «Veramente quest'uomo era Figlio di Dio!».