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Academic year: 2022

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REGIONE LAZIO

DELIBERAZIONE N. DEL

PROPOSTA N. 4335 DEL 24/02/2021 GIUNTA REGIONALE

STRUTTURA PROPONENTE

ASSESSORATO PROPONENTE

DI CONCERTO

Direzione: BILANCIO, GOVERNO SOCIETARIO, DEMANIO E PATRIMONIO

Area: POLITICHE DI VALORIZZAZIONE DEI BENI DEMANIALI E PATRIMONIALI

Prot. n. ___________________ del ___________________

OGGETTO: Schema di deliberazione concernente:

(DE ANGELIS FEDERICO) (DE ANGELIS FEDERICO) (C. ABBRUZZESE) (M. MARAFINI)

___________________________ ___________________________ ___________________________ ___________________________ ___________________________

L' ESTENSORE IL RESP. PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE RESPONSABILE IL DIRETTORE REGIONALE

PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO

(Sartore Alessandra) ___________________________

L'ASSESSORE

___________________________ ___________________________ ___________________________ ___________________________

IL DIRETTORE

ALL'ESAME PREVENTIVO COMM.NE CONS.RE

COMMISSIONE CONSILIARE: VISTO PER COPERTURA FINANZIARIA:

Data dell' esame:

con osservazioni senza osservazioni

SEGRETERIA DELLA GIUNTA Data di ricezione ______________________

ISTRUTTORIA:

____________________________________ ____________________________________

IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE COMPETENTE

(LUIGI FERDINANDO NAZZARO)

____________________________________ ____________________________________

IL SEGRETARIO DELLA GIUNTA IL PRESIDENTE

Piano di razionalizzazione delle sedi istituzionali" ex art. 21, l.r. 4/2013 -. approvazione documento finale.

(MARCO MARAFINI) ___________________________

IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE Bilancio, Governo Societario, Demanio e Patrimonio

Pagina 1 / 1 Richiesta di pubblicazione sul BUR: SI

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OGGETTO: “Piano di razionalizzazione delle sedi istituzionali” ex art. 21, l.r. 4/2013 –.

approvazione documento finale.

LA GIUNTA REGIONALE

SU PROPOSTA dell’Assessore alla “Programmazione economica, Bilancio, Demanio e patrimonio”;

VISTO lo Statuto della Regione Lazio approvato con legge statutaria 11 novembre 2004, n. 1;

VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e ss.mm.ii., recante “Disciplina del sistema organizzativo della giunta e del consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale”;

VISTO il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 e ss.mm.ii., recante “Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale”, con particolare riferimento al Titolo X – Capo II che detta disposizioni in materia di gestione dei beni immobili della Regione Lazio;

VISTO il regolamento regionale 4 aprile 2012, n. 5 e ss.mm.ii., recante: “Regolamento regionale di attuazione e integrazione dell’articolo 1, comma 102, lettera b) della legge regionale 13 agosto 2011, n. 12 (Disposizioni collegate alla legge di assestamento del bilancio 2011-2013), che detta norme sui criteri, le modalità e gli strumenti operativi per la gestione e la valorizzazione del patrimonio immobiliare regionale”;

VISTA la legge regionale 30 dicembre 2020, n. 25, recante “legge di stabilità regionale 2021”;

VISTA la legge regionale 30 dicembre 2020, n. 26, recante “bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2021/2023;

VISTA la deliberazione della Giunta regionale 30 dicembre 2020, n. 1059, inerente l’approvazione dell’ultima stesura dell’Inventario dei Beni Immobili Regionali – Libro 15;

VISTI, in particolare:

- il decreto legge 6 luglio 2012, n. 95, recante “Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini” convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, con particolare riferimento all’art. 3, rubricato “Razionalizzazione del patrimonio pubblico e riduzione dei costi per locazioni passive”, che detta, in materia di locazione passiva di immobili adibiti a sedi istituzionali degli Enti pubblici, una serie di disposizioni direttamente applicabili alle Regioni, nonché alcuni principi fondamentali di coordinamento della finanza pubblica;

- l’art. 21 della legge regionale 28 giugno 2013, n. 4, che, recependo le disposizioni dettate dal legislatore nazionale con la predetta legge 135/2012, stabilisce anche per la Regione la necessità di elaborare ed approvare piani di razionalizzazione degli spazi uso ufficio attraverso

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l’abbattimento del rapporto mq/addetto, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza regionale;

- il decreto legge 24 aprile 2014, n. 66, così come convertito dalla legge 23 giugno 2014, n. 89, con il quale sono state ribadite e rafforzate dal legislatore nazionale le disposizioni in materia di contenimento della spesa per locazioni passive e per la razionalizzazione degli spazi uso ufficio delle pubbliche Amministrazioni;

PREMESSO che, in attuazione del quadro legislativo sopra richiamato, la Regione Lazio, con le deliberazioni di seguito richiamate, ha avviato l’implementazione del proprio “Piano di riorganizzazione delle sedi istituzionali” in tutto il territorio del Lazio per individuare, nel breve e medio termine, una serie di obiettivi per la graduale riduzione delle spese sostenute per oneri di locazione e per la gestione delle stesse sedi, nonché per il miglioramento dell’organizzazione dei propri uffici e quindi della fruibilità dei servizi al cittadino ed alle imprese;

VISTE e richiamate, in tal senso, le deliberazioni della Giunta regionale:

 04 novembre 2014, n. 759, con la quale, in attuazione del citato art. 21, l.r. n. 4/2013, è stato approvato il primo “Piano di razionalizzazione delle sedi regionali” contenente una prima serie di misure di riorganizzazione delle sedi istituzionali della Regione Lazio le quali, inizialmente, si sono concentrate sulla razionalizzazione degli spazi già in uso e, quindi, sull’adeguamento del rapporto mq/dipendente ai parametri stabiliti dal medesimo art. 21, l.r. n. 4/2013, andando ad eliminare evidenti sacche di inefficienza;

 01 dicembre 2015, n. 692, con la quale è stato approvato un primo aggiornamento del Piano suddetto in cui sono state declinati ulteriori obiettivi di breve termine, anche sulla base di sopravvenute esigenze logistiche legate all’istituzione di nuove strutture o all’accorpamento di altre, ed è stato avviato lo studio di soluzioni di lungo termine in particolare per le sedi locate nel Comune di Roma Capitale;

 12 luglio 2016, n. 393 e 15 novembre 2016, n. 675 con le quali sono stati adottati specifici aggiornamenti riguardanti il processo di razionalizzazione delle sedi nei Capoluoghi di provincia legati al sopravvenuto trasferimento di funzioni e risorse umane dalle Amministrazioni provinciali alla Regione Lazio, per effetto della c.d. “riforma Delrio”;

 29 dicembre 2017, n. 945, con la quale è stato adottato l’ultimo aggiornamento del Piano di razionalizzazione che, a chiusura della precedente legislatura ed in attesa di decisioni sul riassetto definitivo delle sedi di Roma, ha portato a compimento la prima fase di riorganizzazione logistica delle sedi istituzionali della Regione Lazio, che ha consolidato un risparmio sui canoni di locazione di 4,45 milioni di euro (scesi dai 19,4 milioni sostenuti ad inizio legislatura, ai 14,95 milioni di euro/anno di fine legislatura);

RILEVATO che, all’inizio della corrente legislatura, le attività di razionalizzazione sono state subito riprese e rafforzate dando avvio ad una seconda fase del Piano medesimo tesa, in particolare, a dare tempestiva soluzione ad una riallocazione più conveniente e funzionale delle sedi istituzionali di Roma dislocate negli immobili in affitto;

DATTO ATTO che, allo stato attuale, il processo di razionalizzazione delle sedi istituzionali della Giunta regionale del Lazio, ha portato:

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- nelle sedi dislocate nei comuni di Rieti e Frosinone, ad eliminare tutte le locazioni passive, attraverso la sistemazione del personale sia in immobili di proprietà che, come nel caso di Rieti, in immobili messi a disposizione a titolo gratuito dall’Amministrazione provinciale sulla base degli accordi di cui alla citata dgr n. 393/2016;

- nelle sedi di Viterbo, alla riallocazione del personale nell’immobile di proprietà regionale di via Marconi ed in altra parte in n. 2 immobili messi a disposizione, parzialmente a titolo gratuito, dall’Amministrazione provinciale, con conseguente riduzione della spesa per i fitti (da 716mila euro del 2013 agli 80mila del 2021);

- nelle sedi di Latina, all’ottimizzazione dell’uso delle n. 2 sedi di proprietà ed all’apertura una nuova sede acquisita in locazione da Inps, con una riduzione della spesa dai 423mila euro del 2013 ai 48mila previsti a fine 2021;

DATO ATTO altresì che per le sedi regionali ubicate nel territorio di Roma Capitale coinvolte nel progetto di razionalizzazione, attesa la dimensione delle stesse nonché la complessità sia temporale che economica di ricercare soluzioni nell’ambito del patrimonio immobiliare pubblico, si è ritenuto necessario intraprendere due diversi e paralleli percorsi strategici finalizzati:

a) alla ricerca di soluzioni immediate che, nel breve e medio periodo, hanno fornito risposta alla necessità improcrastinabile di assumere una decisione in ordine alla situazione logistica delle sedi in locazione di Roma, per raggiungere gli obiettivi imposti nell’immediato dalle disposizioni di cui al citato art. 21, l.r. 4/2013;

b) approfondire e ricercare soluzioni per la realizzazione di un Polo unico regionale in cui riaccorpare tutte le strutture amministrative e politiche della Giunta e del Consiglio della Regione Lazio;

DATO ATTO che, riguardo alla prima azione strategica intrapresa dall’Amministrazione regionale:

 con deliberazione della Giunta regionale deliberazione 04 dicembre 2018, n. 761, è stata autorizzata, ai sensi e per gli effetti del citato art. 12, del r.r. n. 5/2012, all’esito di apposita procedura ad evidenza pubblica, la locazione di n. 6 edifici del complesso immobiliare sito in via Anagnina 221, Roma, al fine di riaccorpare in tale complesso tutte le strutture allocate nei 4 edifici in affitto nel Comune di Roma, conseguendo un abbattimento del 70% della spesa in tale contesto territoriale oltre che il superamento della cronica frammentazione delle stesse;

 in data 15 maggio 2020 è stato quindi stipulato il contratto di locazione di tali edifici, registrato presso l’Agenzia delle Entrate – Ufficio Territoriale di Milano 4 in data 23 giugno 2020 al numero 3766 Serie 3T.

 con successiva deliberazione della Giunta regionale 26 giugno 2020, n. 401, a causa del protrarsi dell’emergenza sanitaria nazionale, è stato concordato uno slittamento del cronoprogramma di chiusura delle vecchie sedi e di ingresso nella nuova sede di via Anagnina, denominata

“Camporomano”;

PRESTO ATTO che:

 in data 15 febbraio è stata effettuata l’apertura della suddetta sede con la presa in consegna dei primi due edifici della sede “Camporomano” e la parallela chiusura di 2 delle attuali sedi (via del Giorgione e via del Tintoretto);

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 l’apertura dei successivi 4 edifici della nuova sede si concluderà entro il corrente anno, consentendo la conclusione del processo di dismissione delle attuali sedi locate ovvero l’immobile di via del Serafico n. 121 e quello di via Capitan Bavastro 98;

CONSIDERATO pertanto che, allo stato attuale, sono stati portati a compimento ulteriori e significativi obiettivi, sia economici che logistici, in tutti i Capoluoghi di provincia, ed in particolare nel territorio di Roma Capitale, i quali porteranno ad una riduzione di oltre il 50% delle superfici locate per le esigenze degli uffici regionali di Roma ed il raggiungimento del parametro mq/addetti suggerito dal legislatore nazionale (con un rapporto pari a circa 20mq x addetto); essi, inoltre, consolideranno l’abbattimento strutturale di oltre l’ 80% (corrispondente ad un risparmio annuo di 15,7 milioni di euro) della spesa sostenuta per il pagamento degli oneri di locazione che da 19,3 milioni del 2013 passerà a 3,6 mln entro la fine dell’anno 2021;

CONSIDERATO inoltre che, con riferimento alla seconda linea di azione strategica intrapresa dall’Amministrazione regionale, con l’art. 2, comma 1, della legge regionale 04 giugno 2018, n. 3 il legislatore regionale ha inteso attribuire al Consiglio la competenza di individuare una soluzione logistica definitiva per tutte le sedi della Regione Lazio, ovvero Giunta e Consiglio regionali, con l’obiettivo di definire una soluzione di lungo periodo che possa portare alla creazione di un unico Polo regionale, sulla scorta di quanto fatto da altre regioni italiane(cfr Lombardia o Emilia-Romagna);

DATO ATTO in tal senso che, nella stessa seduta del 4 dicembre 2018 di approvazione della citata dgr 761/2018, la Giunta regionale ha approvato un primo documento tecnico riportante alcune proposte di riassetto definitivo di tutte le sedi istituzionali della Regione Lazio, trasmesso poi con nota prot. 808377 del 7 dicembre 2018 al Presidente del Consiglio regionale per le proprie valutazioni;

RILEVATO, che il programma di riorganizzazione logistica, avviato nel 2014 con l’adozione del primo Piano di razionalizzazione, al fine di dare attuazione alle disposizioni di cui al più volte citato art. 21, l.r. 4/2013, debba ritenersi attuato, in particolare sotto il profilo della riduzione di spesa per le locazioni passive, con la conclusione del processo di apertura della sede di “Camporomano”;

VISTO, pertanto l’ultimo e riepilogativo aggiornamento del “Piano di razionalizzazione delle sedi istituzionali della Giunta regionale” di cui alla citata dgr n. 759/2014, allegato alla presente deliberazione, quale parte integrante e sostanziale della stessa;

CONSIDERATO che rispetto al Piano di razionalizzazione appena concluso, l’attuazione dell’art.

2, comma 1, l.r. n. 3/2018, assume una portata programmatica più ampia e complessa, in particolare sotto il profilo economico e patrimoniale, come esplicitato nel documento approvato dalla Giunta regionale nella seduta del 04 dicembre 2018 e sottoposto all’esame del Consiglio regionale;

RITENUTO pertanto opportuno, stante la conclusione del sopra richiamato “Piano di razionalizzazione delle sedi istituzionali” per il contenimento della spesa nel breve e medio termine, autorizzare la Direzione competente in materia di demanio e patrimonio, ad effettuare le indagini urbanistiche ed immobiliari all’interno della città di Roma, e le relative analisi economico-finanziarie e tecniche, per individuare una o più soluzioni di carattere permanente volte all’acquisizione e/o alla

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realizzazione di complessi immobiliari dove poter accorpare gli uffici della Giunta e del Consiglio regionale, dando attuazione all’art. 2, comma 1, della legge regionale 04 giugno 2018, n. 3.

DATO ATTO che la presente deliberazione non comporta oneri a carico del bilancio regionale.

DELIBERA

Per le motivazioni di cui in premessa, che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto:

1. di approvare il documento di aggiornamento finale del “Piano di razionalizzazione delle sedi istituzionali della Giunta regionale”, allegato quale parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, adottato in attuazione di quanto stabilito dall’art. 21 della legge regionale 28 giugno 2013, n. 4;

2. di dare atto che con l’approvazione del presente documento si intendono raggiunti gli obiettivi imposti dalle suddette disposizioni normative, così come dettagliatamente illustrati nel documento di cui al precedete punto 1);

3. di dare indirizzo alla direzione competente in materia di demanio e patrimonio, ad effettuare le indagini urbanistiche ed immobiliari all’interno della città di Roma, e le relative analisi economico-finanziarie e tecniche, per individuare una o più soluzioni di carattere permanente volte all’acquisizione e/o alla realizzazione di complessi immobiliari dove poter accorpare gli uffici della Giunta e del Consiglio regionale, dando attuazione all’art. 2, comma 1, della legge regionale 04 giugno 2018, n. 3.

Il presente atto sarà pubblicato sul Bur e nelle apposite sezioni del sito istituzionale della Regione Lazio www.regione.lazio.it.

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DIREZIONE REGIONALE PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO AREA POLITICHE DI VALORIZZAZIONE DEI BENI DEMANIALI E PATRIMONIALI

1

PIANO DI

RAZIONALIZZAZIONE SEDI ISTITUZIONALI

DOCUMENTO FINALE

(IV aggiornamento)

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2

SOMMARIO

Premesse……….. pag. 3 1. Stato di attuazione del Piano di razionalizzazione:………

1.1 Roma Capitale 1.2 Latina

1.3 Viterbo

pagg. 4 - 9

2. Azioni conclusive del Piano di razionalizzazione:

2.1 Roma Capitale 2.2 Latina

pagg. 10 - 12

3. Conclusioni pagg. 13

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DIREZIONE REGIONALE PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO AREA POLITICHE DI VALORIZZAZIONE DEI BENI DEMANIALI E PATRIMONIALI

3 Il presente documento contiene il IV ed ultimo aggiornamento del “Piano di razionalizzazione delle sedi regionali”, adottato nella sua prima stesura con la deliberazione della Giunta regionale n.759/2014 e successivamente modificato e integrato con le deliberazioni n. 692/2015, n. 675/2016, n. 393/2016 e n. 945/2017. Nel presente aggiornamento vengono riepilogate le azioni di riassetto logistico avviate nel 2013 che si concluderanno entro il corrente anno, dando così compimento alle politiche di razionalizzazione logistica di medio termine delle sedi istituzionali della Giunta regionale.

L’implementazione del “Piano di riorganizzazione delle sedi istituzionali”, in tutto il territorio del Lazio, nasce in attuazione del quadro normativo introdotto dal legislatore nazionale con le c.d.

norme sulla “spending review” ovvero:

✓ il decreto legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, con particolare riferimento all’art. 3, rubricato “Razionalizzazione del patrimonio pubblico e riduzione dei costi per locazioni passive”, che ha introdotto, in materia di locazione passiva di immobili adibiti a sedi istituzionali degli Enti pubblici, una serie di disposizioni direttamente applicabili alle Regioni, nonché alcuni principi fondamentali di coordinamento della finanza pubblica;

✓ il decreto legge 24 aprile 2014, n. 66, così come convertito dalla legge 23 giugno 2014, n. 89.

Tali disposizioni sono state quindi recepite dal legislatore regionale con l’art. 21 della legge regionale 28 giugno 2013, n. 4, che ha rafforzato la necessità di elaborare ed approvare piani di razionalizzazione degli spazi uso ufficio della Regione Lazio al fine di individuare, nel breve e medio termine, una serie di obiettivi per la graduale riduzione delle spese sostenute per oneri di locazione e di gestione delle stesse sedi, nonché per il miglioramento dell’organizzazione dei propri uffici e quindi della fruibilità dei servizi al cittadino ed alle imprese.

Pertanto, con l’adozione del presento documento finale, si intende dare atto dell’avvenuta conclusione del percorso di attuazione delle politiche di razionalizzazione dando esposizione degli effetti conclusivi sia in termini prettamente logistici che, in particolare, sotto il profilo della riduzione di spesa per le locazioni passive.

PREMESSE

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4 Le attività previste dal Piano di razionalizzazione originario, e dai successivi aggiornamenti, sono state finalizzate alla razionalizzazione degli spazi già in uso a tutte le strutture della Giunta regionale del Lazio avendo come obiettivo proprietario quello di ridurre e, ove possibile, eliminare, le locazioni passive, nonché migliorare l’assetto logistico complessivo delle sedi.

Le attività di razionalizzazione sono state effettuate agendo su diverse leve:

a) la riduzione del parametro mq/addetto degli immobili in uso;

b) la riqualificazione ed utilizzo di alcuni immobili di proprietà (ad es. via Veccia a Frosinone e via Cintia a Rieti, piazza del Popolo a Latina ecc…);

c) la ricerca di accordi di collaborazione con altre pubbliche amministrazioni (vedasi Provincia di Rieti e Viterbo).

Nell’ultimo aggiornamento del Piano, approvato con dgr 945/2017, le attività già portate a compimento, avevano prodotto una sensibile riduzione della spesa per le locazioni che, a partire dai 19,4 milioni di inizio legislatura, si era attestata a fine 2017 a 14,95 milioni, consolidando il risparmio strutturale a 4,45 milioni di euro, con n. 46 sedi attive su tutta la Regione.

In particolare, la medesima dgr 945, oltre a dare atto del raggiungimento dell’obiettivo dell’eliminazione delle locazioni passive nei Comuni di Rieti e a Frosinone, aveva introdotto ulteriori azioni di razionalizzazione logistica da avviare nel periodo conclusivo della scorsa legislatura. Veniva invece rinviato all’insediamento della nuova legislatura, il compito di adottare le decisioni finali in particolare per le sedi di Roma Capitale, onde portare a compimento il processo riorganizzativo in corso.

Si riporta di seguito una sintetica esposizione delle suddette azioni e del relativo raggiungimento.

Per quanto attiene le sedi istituzionali ubicate nel territorio di Roma Capitale, con l’ultimo aggiornamento del Piano di razionalizzazione del 2017, si era preso atto delle difficoltà tecniche ed economiche di utilizzare, quale sede degli uffici della Regione dislocati a Roma, una porzione da ristrutturare, dell’ex Ospedale Carlo Forlanini, indicato quale possibile soluzione dalla precedente

1. STATO DI ATTUAZIONE DEL PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE

1.1 ROMA CAPITALE

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5 dgr n. 692/2015. Tali difficoltà nascevano dagli approfondimenti, tecnici, urbanistici e soprattutto finanziari, svolti con il supporto dell’Agenzia del demanio nel corso dell’anno 2016, in ordine alla ristrutturazione, anche parziale del complesso immobiliare “Forlanini”.

In particolare, nella perizia del 2016 l’Agenzia del Demanio rappresenta come l’intero complesso dell'ex Ospedale si trovi allo stato attuale in pessime condizioni di manutenzione e conservazione. I costi di ristrutturazione risultano enormi, pari a circa € 1900 al metro quadrato, con un decremento di valore immobiliare, per le pessime condizioni di manutenzione, pari a circa 221 milioni di euro.

Sulla base di questa analisi l'Agenzia del Demanio ha ritenuto improponibile anche una utilizzazione parziale del complesso, trattandosi di un organismo unitario dal punto di vista delle dotazioni impiantistiche, generalmente rimosse o distrutte.

In conseguenza dell’allungamento dei tempi di definizione e di avvio del processo di riqualificazione dell’ex Ospedale Forlanini, la Giunta regionale ha adottato, nella seduta del 14 giugno 2016, un nuovo atto di indirizzo, avente ad oggetto “Locazioni passive”, con il quale ha stabilito di ricercare una soluzione logistica transitoria in cui riallocare, a condizioni più vantaggiose, gli uffici ubicati negli immobili in locazione passiva di Roma ed ottenere, in tempi ragionevoli, ulteriori risparmi. Il tutto nelle more della individuazione di concrete soluzioni alternative per la ristrutturazione ed il riuso del compendio immobiliare del Forlanini.

Di conseguenza, la Direzione regionale programmazione economica bilancio demanio e patrimonio ha portato a compimento una specifica procedura ad evidenza pubblica per l’acquisizione, all’interno del Comune di Roma, di proposte immobiliari a condizioni più vantaggiose per l’Ente, al fine di riaccorpare le 4 sedi ancora in affitto da terzi nel Comune stesso (via del Giorgione, via del Serafico 121, via del Tintoretto e via Capitan Bavastro).

La citata dgr 945/2017, nel prendere atto degli esiti della procedura suddetta, con la quale è stata selezionata la proposta di locazione della Società Release spa – Gruppo B.P.M. riguardante n. 6 edifici all’interno del complesso sito in via Anagnina 221, ha ritenuto opportuno rinviare alla successiva Amministrazione entrante, l’autorizzazione alla conclusione della procedura.

Ad ogni modo, con la citata dgr 945/2017 sono state comunque adottate nuove azioni da realizzare, nelle more della nomina dei nuovi Organi di Governo.

In particolare, in ragione dell’avvenuta riorganizzazione funzionale delle strutture dislocate nella sede di via del Pescaccio (con la soppressione ed accorpamento ad altre Direzioni delle Agenzie Arp e Ardis) si è deciso di programmare la chiusura di tale ultima sede, attraverso la razionalizzazione delle postazioni dell’immobile di via del Tintoretto che presentava, al momento, una disponibilità di posti sufficiente.

La chiusura della sede di Via del Pescaccio, conclusa a settembre 2018, ha consentito così l’ulteriore abbattimento degli oneri di locazione per 1,97 mln euro/anno.

Con tale operazione, a fine 2018, la spesa corrente per i fitti era ulteriormente scesa attestandosi a 13,29 mln euro/anno ed il risparmio consolidato ad oltre € 6 mln annui.

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6 Con l’insediamento della nuova legislatura, nella seconda metà del 2018, si è inteso dare subito nuovo impulso alle politiche di razionalizzazione logistica. In particolare, riguardo ai due diversi orizzonti temporali, gli Organi di Governo hanno assunto due strategie parallele ben definite da realizzare in due distinti orizzonti temporali:

1) nel breve e medio termine la scelta adottata è stata di portare a naturale conclusione il processo di riaccorpamento delle sedi della Giunta regionale scaturito dal citato art. 21, l.r.

n. 4/2013, il quale, come sopra esposto, doveva trovare compimento nei Comuni di Latina ma soprattutto di Roma Capitale dove l’incidenza della spesa per gli affitti risultava ancora troppo elevata;

2) nel lungo termine, la scelta del legislatore regionale è stata quella di demandare al Consiglio la competenza di individuare una soluzione logistica definitiva per tutte le sedi della Regione Lazio, ovvero Giunta e Consiglio regionali, e, quindi, di definire una soluzione permanente che possa portare alla creazione di un unico Polo regionale, sulla scorta di quanto fatto da altre regioni italiane(cfr Lombardia o Emilia-Romagna).

In tal senso, si riporta di seguito una sintetica descrizione dell’azione amministrativa condotta in ordine alle due succitate strategie.

1.1.1 AZIONI DI RAZIONALIZZAZIONE DI BREVE MEDIO TERMINE (ART. 21 LEGGE REGIONALE 28 GIUGNO 2013, N. 4)

Con deliberazione della Giunta regionale 04 dicembre 2018, n. 761 si è quindi stabilito di:

- ratificare gli esiti della procedura ad evidenza pubblica, indetta con la d.d. G07990/2016, dando atto che la proposta di locazione giudicata più idonea e vantaggiosa dal punto vista economico è risultata quella presentata dalla sopra Società Release spa;

- autorizzare, ai sensi e per gli effetti del citato art. 12, del r.r. n. 5/2012, la locazione dei n. 6 immobili proposti all’interno del complesso immobiliare di via Anagnina 221 in Roma, per complessivi 25.000mq per la durata di anni sei, con facoltà di recesso dal terzo anno e ad un canone medio nel sessennio pari a circa 2,6 mln di euro.

Successivamente, in attuazione della succitata dgr n. 761/2018, la determinazione 21 novembre 2019, n. G16010 ha formalizzato la locazione passiva degli immobili di proprietà della Società Release spa. In data 27 novembre 2019, quindi, è stato stipulato tra le Parti il contratto di locazione preliminare contenente le obbligazioni previste dall’avviso e propedeutiche alla stipula del contratto di locazione definitivo ed alla presa in consegna dell’immobile da parte dell’Amministrazione locataria.

Infine, con determinazione a contrarre 12 maggio 2020, n. G05648 è stato approvato lo schema di contratto di locazione degli edifici sopra richiamati. Il contratto è stato quindi stipulato dalle Parti in data 15 maggio 2020 e registrato presso l’Agenzia delle Entrate – Ufficio Territoriale di Milano 4 in data 23 giugno 2020 al numero 3766 Serie 3T.

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DIREZIONE REGIONALE PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO AREA POLITICHE DI VALORIZZAZIONE DEI BENI DEMANIALI E PATRIMONIALI

7 A causa dell’emergenza sanitaria nazionale, l’apertura della nuova sede è slittata di alcuni mesi. Il contratto di locazione, peraltro, prevedendo che il pagamento dei canoni di locazione avvenga solo a far data dall’effettiva presa in possesso degli edifici ed in misura proporzionale alla superficie consegnata, non ha comportato alcun onere per l’erario regionale, fino alla effettiva presa in possesso degli edifici.

Pertanto, con ulteriore deliberazione 401/2020 la Giunta regionale ha condiviso lo slittamento del cronoprogramma di apertura della nuova sede, denominata “Camporomano” e con la medesima dgr ha altresì stabilito la sostituzione, per una migliore funzionalità degli uffici, dell’edificio B5, inizialmente locato, con l’edifico B2, agli stessi patti e condizioni di gara.

Peraltro, nonostante lo slittamento dell’apertura della sede di “Camporomano”, il prevalente regime di lavoro agile che è stato imposto nel pubblico impiego a causa dell’emergenza stessa, ha consentito alla Regione, comunque, di procedere alla chiusura della prima delle quattro sedi in dismissione (sede di via del Giorgione), anticipando il risparmio annuo di circa 1,2 milioni di euro al mese di giugno 2020.

Pertanto, a fine 2020 le politiche di razionalizzazione intraprese hanno attestato la spesa corrente per i fitti a 11,69 mln di euro portando il risparmio consolidato ad oltre € 7,7 mln annui.

1.1.2 AZIONI DI RAZIONALIZZAZIONE DI LUNGO TERMINE (ART. 2 LEGGE REGIONALE 04 GIUGNO 2018, N. 3)

Riguardo alla seconda strategia, con l’art. 2, comma 1, della legge regionale 04 giugno 2018, n. 3, il legislatore regionale ha attribuito al Consiglio regionale la competenza di individuare una soluzione logistica definitiva per tutte le sedi della Regione Lazio, ovvero Giunta e Consiglio regionali. Il rilevante impatto di una simile scelta, infatti, ha portato ad attribuire all’assemblea il compito di definire una soluzione di lungo periodo che possa portare alla creazione di un unico Polo regionale, sulla scorta di quanto fatto da altre regioni italiane(cfr Lombardia o Emilia-Romagna).

Anche in questo caso, si è inteso dare immediata attuazione alle scelte del legislatore e, proprio per sottolineare la coerenza delle strategie intraprese, nella stessa seduta in cui è stata approvata la succitata dgr 761/2018, la Giunta regionale ha approvato un Documento tecnico, in attuazione del succitato art. 2, comma 1, l.r. n.3/2018. In tale documento sono stati sottoposti al Consiglio regionali alcuni possibili scenari per orientare le scelte dello stesso in ordine alle possibili strategie percorribili per la creazione del polo unico regionale, fornendo una prima valutazione generale dell’impatto a livello patrimoniale e finanziario delle stesse.

Tale documento è stato quindi trasmesso con nota prot. 808377 del 7 dicembre 2018 al Presidente del Consiglio regionale per le proprie valutazioni.

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La Giunta regionale, con deliberazione n. 56/2016, ha individuato le funzioni ed i compiti amministrativi non fondamentali trasferite dalle Province alla Regione, definendo, nel contempo, gli elenchi del personale di comparto e della dirigenza trasferiti nei ruoli della Giunta.

Con i precedenti aggiornamenti del Piano, in particolare quello di cui alla dgr 393/2016, la Giunta regionale aveva disposto l’attuazione di Accordi con le Amministrazioni provinciali finalizzati alla messa a disposizione di adeguati spazi ad uso ufficio dove allocare il personale trasferito, ovvero nella misura indicativa di 20 mq per ciascun trasferimento.

Tale processo, completato nei comuni di Rieti e Frosinone, ha incontrato difficoltà a Latina e a Viterbo dove, l’esigenza di dare allocazione ai dipendenti ex provinciali, unito alla mancanza di spazi aggiuntivi messi a disposizione dalle Province, avevano impedito a tutto il 2017, l’adozione di un piano di riassetto logistico ben definito.

Per quanto attiene la situazione delle sedi regionali dislocate nel Comune di Latina, rimaneva aperta la questione del rilascio dell’immobile di via di Villafranca.

In tal senso l’aggiornamento al Piano del 2017 aveva stabilito:

1) di procedere all’immediata conclusione dei lavori di riqualificazione del piano 2 della sede di piazza del Popolo n.1, di proprietà regionale, al fine di rendere disponibili un deguato numero di postazioni di lavoro necessarie a trasferire una parte del personale dalla sede di via di Villafranca, liberando 2/3 dell’immobile;

2) l’avvio di una ricerca di mercato per individuare, a condizioni più vantaggiose delle attuali, un immobile in locazione dove dislocare il personale che sarebbe rimasto nella sede di via di Villafranca, pari a circa 50 unità, la dgr 945/2017;

In attuazione di quanto sopra, nel corso dell’anno 2019, è stato completato lo sgombero del piano primo della sede di via di Villafranca il cui personale è stato riallocato, come previsto, al piano 2°

della sede di piazza del Popolo.

Riguardo al punto 2, con determinazione26 ottobre 2018, n. G13593, è stata avviata una procedura concorrenziale ad evidenza pubblica volta a verificare la disponibilità di un immobile uso ufficio. Al relativo Avviso, pubblicato sul Bur n. 80 del 30.10.2018, non è conseguita però nessuna proposta immobiliare.

Successivamente, a seguito di ulteriori indagini, si è manifestata la sopravvenuta disponibilità da parte dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale di un proprio immobile nell’ambito del territorio del Comune di Latina e precisamente in viale Nervi n. 174.

Pertanto, con determinazione 05 dicembre 2019, n. G16824, è stato approvato il contratto preliminare di locazione del suddetto immobile ad un canone particolarmente conveniente pari ad

2.2 LATINA

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€ 49.852,50. Tale immobile doveva essere consegnato, previo adeguamento impiantistico da parte dell’Inps, entro il 31 ottobre 2020, ma causa della emergenza sanitaria nazionale, tale operazione ha subito un arresto.

La situazione logistica delle sedi regionali presenti nel Comune di Viterbo aveva come obiettivo il rilascio della sede di via Romiti che, oltre a presentare una onerosità eccessiva, si trovava in un pessimo stato manutentivo.

A tutto il 2017 non era stato possibile definire alcun Accordo con l’Amministrazione provinciale.

Pertanto la dgr 945/2017, anche in questo caso, aveva autorizzato una specifica ricerca di mercato finalizzata ad individuare un immobile, uso ufficio, da assumere il locazione a condizioni più vantaggiose delle attuali.

Succesivamente, a seguito di ulteriori contatti con la Provincia di Viterbo, il 30 marzo 2019 è stato raggiunto un Accordo che ha consentito alla Regione di utilizzare, per l’allocazione del personale ad essa trasferito, una porzione dell’immobile di proprietà della Provincia, sito in piazza Luigi Concetti n.3, denominato “Palazzo Borgognoni”.

Inoltre, a seguito della necessità della Regione di dismettere la sede di via Romiti, le Amministrazioni hanno concordato di mettere a disposizione della Regione un’ulteriore porzione dell’immobile di piazza Concetti e dell’immobile, sempre di proprietà provinciale, di via del Collegio, per una spesa complessiva annua di circa 79 mila euro.

Per effetto di tutto quanto sopra esposto, in data 04 novembre 2019, veniva chiuso l’immobile di via Romiti e completato il trasloco del personale nelle due sedi sopra citate.

A conclusione di tale processo, con deliberazione della Giunta regionale 07 aprile 2020, n. 144, è stata autorizzata, ai sensi e per gli effetti dell’art. 12 del regolamento regionale 4 aprile 2012, n. 5 e ss.mm.ii., la stipula del contratto di locazione degli immobili di proprietà della Provincia di Viterbo siti in piazza Concetti n. 3 e via del Collegio snc, in Viterbo, per la durata di anni sei.

In tal modo la spesa corrente per le locazioni nel Comune di Viterbo si è definitivamente assestata a circa 79mila €/anno a fonte dei 196mila euro, corrisposti nel 2019.

2.3 VITERBO

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10 Con il presente ultimo aggiornamento del “Piano di razionalizzazione delle sedi istituzionali” della Giunta regionale del Lazio si intendono riepilogare le ultime azioni che verranno adottate per portare a compimento il processo di riorganizzazione logistica avviato nel 2013, in attuazione del citato art. 21 della l.r. n. 4/2013.

In data 15 febbraio è stata ufficialmente aperta la nuova sede regionale di “Camporomano”, con la presa in consegna dei primi due edifici (A5b e A5c) con l’avvio della corresponsione del canone di locazione che sarà pari a circa 850mila euro/anno.

I suddetti edifici, come previsto nel cronoprogramma di cui alla citata dgr 401/2020, ospiteranno gli uffici regionali precedentemente dislocati nell’immobile già chiuso di via del Giorgione e dell’immobile in chiusura, entro il mese di febbraio 2021, di viale del Tintoretto ul cui attuale canone ammonta a circa 4 mln €/anno.

Dunque, già in questa prima fase che si concluderà nel mese corrente di feb2021, il risparmio sui soli affitti dell’operazione “Camporomano” si attesterà a 4,35 milioni di euro (canoni eliminati 5,2 mln €/anno – nuovi canoni 0,85 mln €/anno).

La previsione, in condizioni stabili a livello emergenziale, è di completare il processo di chiusura delle vecchie sedi e contestuale apertura degli ulteriori 4 edifici della nuova sede entro la fine del 2021.

2. AZIONI CONCLUSIVE DEL PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE

2.1 ROMA CAPITALE

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11 Con la conclusione di tale riorganizzazione viene portato quindi a compimento, anche nel Comune di Roma Capitale, il piano di riassetto logistico delle sedi.

L’apertura della sede “Camporomano” è, infatti, il punto di arrivo del piano per la razionalizzazione della logistica relativa alle sedi istituzionali della Giunta Regionale avviato nel 2013. Per effetto di tale operazione gli uffici principali della Giunta Regionale saranno dislocati nei due Poli di “Colombo”

e “Camporomano” logisticamente funzionali all’utenza, interna ed esterna, proveniente da Roma Capitale e dalla restante parte del territorio regionale.

Tutte le sedi saranno organizzativamente interconnesse con il supporto delle nuove tecnologie finalizzate alla dematerializzazione dei processi, segnando un passo decisivo nelle politiche di work place change management intraprese dall’Amministrazione regionale.

La sede avrà un potenziale di circa 1200 postazioni di lavoro e sarà caratterizzata da un’elevata flessibilità garantita dalle numerose aree di supporto quali le sale meeting di diverse dimensioni, gli open space destinati al team working e gli spazi più riservati destinati ad attività che richiedono maggiore concentrazione.

Le dotazioni tecnologiche, alle quali sarà dato forte impulso al fine di poter utilizzare al meglio la flessibilità degli spazi, consentiranno ai dipendenti dotati di notebook e smartphone, l’utilizzo ottimale della postazione di lavoro attrezzate con docking station e monitor esterno. La connessione Wi-Fi ed i servizi cloud garantiranno l’interoperabilità necessaria a garantire il pieno accesso alle risorse digitali a tutto il personale operante in modalità di lavoro agile o ordinaria.

A conclusione dell’operazione di apertura della nuova sede “Camporomano”, dal 2022 verrà portata a regime la programmata riduzione di oltre il 50% delle superfici locate nel territorio di Roma Capitale, portando la Regione Lazio al raggiungimento del parametro mq/addetti suggerito dal legislatore nazionale (infatti la sede a fronte di circa 25.500 mq ospiterà circa 1.250 postazioni di lavoro con un rapporto pari a circa 20mq x addetto).

Tale riduzione si tradurrà in un abbattimento strutturale di oltre il 70% della spesa sostenuta per il pagamento degli oneri di locazione nel suddetto contesto territoriale. Il Risparmio annuo conseguito in via definitiva sarà di € 8.152.581,14, che, nel sessennio, arriverà a circa 49 mln di euro.

Infatti, a fronte della riconsegna dei seguenti edifici e della conseguente eliminazione dei relativi canoni:

sedi in dismissione canone annuo

Via C. Bavastro, 108/110 € 1.696.906,77

Via G. Mafai, 18/Via del Giorgione € 1.210.292,52

Via del Serafico, 121 € 4.000.136,24

Via del Tintoretto, 432 € 3.909.926,61

Totale € 10.817.262,14

il canone di locazione medio nel sessennio della nuova sede sarà di € 2.664.681,00.

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12 Non appare inoltre superfluo rilevare che, a tale risparmio, andrà aggiunto quello derivante dalle economie su servizi, manutenzioni e utenze, ancora non quantificati ma che avrà sicuramente un impatto notevole sulla spesa corrente. Basti pensare ai risparmi (su pulizie, consumi energia, vigilanza, contratti di manutenzione degli impianti e degli apparati) semplicemente generati dal solo fatto che le superfici locate si ridurranno del 50%.

Per ciò che concerne le sedi di Latina, verrà riavviata la collaborazione con l’Inps per acquisire al più presto la disponibilità dei nuovi spazi nella sede di viale Nervi 173 che consentiranno la definitiva dimissione della sede di via di Villafranca e, così, anche in tale Capoluogo al raggiungimento degli obiettivi prefissati

Per effetto di tale operazione la spesa per i fitti scenderà dai 284mila €/anno del 2019 ai 49 mila previsti per il 2022.

2.2 LATINA

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13 Con l’approvazione del presente documento, come detto, trova la sua conclusione il percorso di razionalizzazione delle sedi istituzionali della Giunta regionale, intrapreso nel 2013 con l’adozione del più volte citato “Piano di razionalizzazione”.

L’impatto dello stesso ha portato ad una notevole riduzione delle sedi, che in passato risultavano eccessivamente frammentate, ma soprattutto al raggiungimento di rilevanti obiettivi in termini di risparmio.

Infatti, l’andamento della spesa corrente per i fitti passivi dal 2013 ad oggi, segnerà un decremento finale dell’80% con una riduzione in termini assoluti di 15,7 milioni di euro.

Il tutto, si ribadisce, senza considerare i risparmi che negli anni si sono conseguentemente determinati su altre voci di spesa quali pulizia, vigilanza, manutenzioni, consumi ecc..

Nell’allegata tabella viene riportato nel dettaglio l’andamento della spesa per le locazioni passive, dal 2013 ad oggi e la situazione definitiva, a regime dall’anno 2022, delle sedi istituzionali della Giunta regionale del Lazio, sinteticamente evidenziata nel seguente grafico:

3. CONCLUSIONI

€ -

€ 5.000.000,00

€ 10.000.000,00

€ 15.000.000,00

€ 20.000.000,00

€ 25.000.000,00

ANDAMENTO SPESA LOCAZIONI PASSIVE 2013 -2021

(20)

COMUNE PR INDIRIZZO 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 fitti post operazione note

FR FR P.le De Matthaeis, 41 € 87.165,01 € 74.090,26 € 18.522,57 restituito 31 marzo 2015

FR FR Via Adige,41 € 83.848,03 € 58.418,71 € 19.472,90 restituito 30 aprile 2015

FR FR Via Adige,41 € 30.394,21 € 21.176,30 € 7.058,77 restituito 30 aprile 2015

CASSINO FR Via Ausonia, 10 € 10.244,18 € 7.137,34 € 2.973,89 restituito giugno 2015

LATINA LT Via dei Volsci, 36/38 € 89.408,29 € 62.292,66 € 62.292,66 € 62.292,66 restituita al 31.12.2016

LATINA LT Via Romagnoli/Via Villafranca € 334.440,71 € 284.274,60 € 284.274,60 € 284.274,60 € 284.274,60 € 284.274,60 € 284.274,60 € 284.274,60 € 284.274,60 in chiusura entro il 2021

LATINA LT viale Nervi 173 € 49.852,50 in apertura entro il 2021

RIETI RI Via Pennesi, 10 € 3.867,89 € 2.694,84 € 2.694,84 € 2.694,84 restituita al 31.12.2016

RIETI RI Via Pennesi, 10 € 3.779,90 € 2.633,54 € 2.633,54 € 2.633,54 restituita al 31.12.2016

RIETI RI Via Pennesi, 2 € 45.243,13 € 38.456,66 € 38.456,66 € 38.456,66 restituita al 31.12.2016

RIETI RI Via Pennesi, 2 € 15.654,30 € 13.306,15 € 13.306,15 € 13.306,15 restituita al 31.12.2016

RIETI RI Via Raccuini 21/A € 170.258,54 € 144.719,76 € 144.719,76 € 144.719,76 € 36.179,94 restituito il 31 marzo 2017

RIETI RI Via Sacchetti Sassetti, 50 € 87.157,87 € 74.084,19 € 74.084,19 restituito 29 dic 2015

RIETI RI Via Sacchetti Sassetti, 50 € 9.351,07 € 7.948,41 € 7.948,41 restituito 29 dic 2015

RIETI RI Via Sacchetti Sassetti, 50 € 43.851,88 € 37.274,09 € 10.409,48 restituito 30 apr 2015

VAZIA DI RI RI Via del Terminillo € 6.750,10 € 4.702,94 € 4.702,94 € 4.702,94 € 4.702,94 € 6.270,58 € 6.270,58 € 5.748,03

CAPRANICA VT Via F. Petrarca, 3 € 4.997,52 € 3.481,88 € 3.481,88 € 3.481,88 € 3.481,88 € 3.481,88 € 3.481,88 € 3.481,88 € 3.481,88 in chiusura

VITERBO VT Via Pacinotti, 5 € 103.723,11 € 88.164,64 € 88.164,64 € 88.164,64 restituita al 31.12.2016

VITERBO VT Via Richiello, 10 € 226.128,22 € 185.351,00 cessata nel 2014

VITERBO VT P.zza della Rocca, 31 € 104.035,18 € 88.429,91 € 73.691,59 restituito 31 ott 2015

VITERBO VT Via Romiti € 277.117,39 € 235.549,78 € 235.549,78 € 235.549,78 € 235.549,78 € 235.549,78 € 196.291,60 € 196.291,60 restituito 04 nov 2019

VITERBO VT piazza Concetti € 8.118,00 € 48.708,00 € 48.708,00 € 48.708,00 aperta il 02 novembre 2019

VITERBO VT via del Collegio € 5.270,00 € 31.620,00 € 31.620,00 € 31.620,00 aperta il 02 novembre 2019

ROMA RM Via C. Bavastro, 108/110 € 1.996.360,91 € 1.696.906,77 € 1.696.906,77 € 1.696.906,77 € 1.696.906,77 € 1.696.906,77 € 1.696.906,77 € 1.696.906,77 € 1.696.906,77 disdettato da proprietà

ROMA RM Via G. Mafai, 18/Via del Giorgione € 1.732.568,46 € 1.472.683,19 € 1.472.683,19 € 1.472.683,19 € 1.472.683,19 € 1.343.424,96 € 1.210.292,52 € 605.146,26 restituita il 23.06.2020

ROMA RM Via G. Mafai, 18/Via del Giorgione € 4.558,02 € 3.874,31 € 3.874,31 € 3.874,31 € 3.874,31 € 0,00 € 0,00 € 0,00 restituita il 23.06.2020

ROMA RM Via del Serafico, 121 € 4.706.042,64 € 4.000.136,24 € 4.000.136,24 € 4.000.136,24 € 4.000.136,24 € 4.000.136,24 € 4.000.136,24 € 4.000.136,24 € 1.333.378,75 recesso

ROMA RM Via del Tintoretto, 432 € 4.599.913,66 € 3.909.926,61 € 3.909.926,61 € 3.909.926,61 € 3.909.926,61 € 3.909.926,61 € 3.909.926,61 € 3.909.926,61 € 651.654,43 scaduto

ROMA RM via Anagnina 221 € 54.000,00 1.300.000,00 2.664.681,00 avvio apertuta feb 2021

ROMA RM Via Monzambano € 272.735,88 € 223.554,00 € 223.554,00 € 223.554,00 € 223.554,00 € 223.554,00 € 30.000,00 € 30.000,00 restituita al 30.06.2019

ROMA RM Via del Pescaccio, 96/98 € 2.316.881,60 € 1.969.349,36 € 1.969.349,36 € 1.969.349,36 € 1.969.349,36 € 462.088,18 restituita al 30.09.2018

ROMA RM Via A. B. Cairoli / Via Costantino € 494.988,31 € 494.988,31 € 494.988,31 chiusa nel 2015

CIVITAVECCHIA RM Via Prato del cavaliere € 20.241,35 € 0,00 chiusa nel 2013

S.PALOMBA RM Via Ardeatina nn.2479/N-2479/0 € 1.448.750,00 € 1.471.173,60 € 1.215.800,76 € 1.130.676,48 € 1.130.676,48 € 1.130.676,48 € 1.130.676,48 € 825.600,84 € 825.600,84 € 825.600,84

19.330.457,36

16.676.780,05 16.081.658,80 € 15.287.384,41 € 14.971.296,10 € 13.296.290,08 € 12.481.645,28 € 11.691.840,83 € 6.175.625,27 € 3.620.462,34

ANDAMENTO LOCAZIONI PASSIVE INTERA REGIONE LAZIO 2013_2021

Totali

DIREZIONE REGIONALE BILANCIO, GOVERNO SOCIETARIO, DEMANIO E PATRIMONIO AREA POLITICHE DI VALORIZZAZIONE DEI BENI DEMANIALI E PATRIMONIALI

SERVIZIO LOGISTICA via R.R. Garibaldi n.7 - 00147 Roma

06/51685401 - 4490 - 4168 [email protected]

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