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ASSESSORATO SANITÀ, SALUTE E POLITICHE SOCIALI DIPARTIMENTO POLITICHE SOCIALI SERVIZI ALLA PERSONA, ALLA FAMIGLIA E POLITICHE ABITATIVE

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ASSESSORATO SANITÀ, SALUTE E POLITICHE SOCIALI DIPARTIMENTO POLITICHE SOCIALI

SERVIZI ALLA PERSONA, ALLA FAMIGLIA E POLITICHE ABITATIVE ___________________________________________________________________________

PROPOSTA DI DELIBERAZIONE All’esame della Giunta regionale nella seduta del ____________________

OGGETTO n. APPROVAZIONE DELLA SCHEDA PROGETTO “CENTRO PER

LE FAMIGLIE” NELL’AMBITO DELLE AZIONI DA

FINANZIARE ATTRAVERSO IL FONDO NAZIONALE PER LE POLITICHE DELLA FAMIGLIA PER L’ANNO 2021 DI CUI AL DECRETO MINISTERIALE DI RIPARTO DEL 24 GIUGNO 2021.

Data LA COMPILATRICE

-Donata Maria D’Ambrosio - ______________________

__________________________________________________________________________________

PARERE DI LEGITTIMITA’ DEL DIRIGENTE

Si ritiene la proposta legittima.

Data

LA DIRIGENTE

della Struttura Servizi alla persona, alla famiglia e politiche abitative

- Nadia CHENAL - __________________

Il/La Dirigente attesta altresì che

× L’atto è pubblico (non contiene dati personali)

o L’atto contiene dati personali (pubblicabile integralmente per soli 15 gg) o L’atto contiene categorie particolari di dati (da sottrarre alla pubblicazione)

ASSESSORATO FINANZE, INNOVAZIONE, OPERE PUBBLICHE E TERRITORIO

ESERCIZIO FINANZIARIO _____________________ CAPITOLO _____________

COMPETENZA

GESTIONE IMPORTO EURO ____________

RESIDUI

PRENOTATA CONTABILITÀ AL N. ____________

L’INCARICATO Data _____________________

CPEL - Prot. 0000807/2021 del 24/09/2021 pos. 1.2.3 A

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2

LA GIUNTA REGIONALE

- visto l’art. 1, comma 1252, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, (Disciplina del Fondo per le politiche della famiglia);

- visto il Decreto del 24 giugno 2021 del Ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia concernente “Ripartizione delle risorse del Fondo per le politiche della famiglia”

relative all’annualità 2021;

- vista la legge regionale 27 maggio 1998, n. 44 (Iniziative a favore della famiglia);

- dato atto che il Decreto del 24 giugno 2021, trasmesso con nota prot. n. 25714/ass in data 01/09/2021, all’art.1, comma 1, punto 2) stabilisce di destinare € 25.650.445,00 ad attività di competenza delle Regioni e degli Enti Locali;

- dato altresì atto, che così come previsto dall’art. 3, comma 1, del suddetto Decreto, tali risorse sono dirette a finanziare interventi volti a favorire la natalità e la genitorialità, anche con carattere di innovatività rispetto alle misure previste a livello nazionale, o di continuità dei progetti già attivati sui territori, anche tenuto conto dei nuovi bisogni legati all’emergenza da Covid-19, nonché interventi volti al supporto delle attività svolte anche dai Centri per le famiglie e nell’ambito delle competenze sociali dei consultori familiari, a sostegno della natalità e della genitorialità;

- accertato che, per la realizzazione delle suddette finalità, il Dipartimento per le Politiche della Famiglia trasferisce alle Regioni le risorse secondo gli importi indicati nella Tabella Allegato I del succitato Decreto;

- dato atto che il finanziamento assegnato alla Regione Autonoma Valle d’Aosta è pari ad € 74.386,29 e, secondo quanto previsto all’art. 3 comma 7 del Decreto sopracitato, sarà erogato in un’unica soluzione, a seguito di specifica richiesta da parte della Regione stessa, da inviarsi al Dipartimento per le Politiche della Famiglia, con l’indicazione delle azioni da finanziare, come previste dalla propria programmazione, in accordo con le Autonomie Locali, e con l’indicazione della compartecipazione finanziaria di cui al comma 4 del medesimo articolo;

- dato atto che, come previsto dall’art. 3, comma 4, di cui al citato Decreto del 24 giugno 2021, la Regione Autonoma Valle d’Aosta si impegna a cofinanziare le azioni da realizzare, per una quota pari ad almeno il 20% del finanziamento assegnato dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia, con risorse proprie, compatibilmente con gli stanziamenti disponibili a bilancio regionale o attraverso la valorizzazione di risorse umane e beni e servizi messi a disposizione dalla stessa Regione per la realizzazione delle succitate attività;

- dato atto che, per le ragioni di cui sopra, la Regione Autonoma Valle d’Aosta si impegna a comunicare, nelle forme e nei modi definiti dal suddetto Decreto, tutti i dati necessari al monitoraggio e inerenti in particolare agli interventi, ai trasferimenti effettuati e ai progetti e/o alle attività finanziate;

- richiamata la deliberazione della Giunta regionale n. 1282 del 20 settembre 2019

recante “Approvazione dell’avvio di una procedura di co-progettazione, ai sensi

dell’art. 55 del codice del Terzo Settore, per la realizzazione del progetto di gestione

del Centro per le famiglie per il triennio 2020-2022. Prenotazione di spesa”;

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- richiamato il provvedimento dirigenziale n. 8213 del 23.12.2019 recante

“Approvazione e ammissione a finanziamento del progetto per la gestione del centro per le famiglie per il triennio 2020-2022, di cui alla deliberazione di Giunta regionale n. 1282 del 20 settembre 2019 e approvazione del relativo schema di accordo di collaborazione. Impegno di spesa, diminuzione di prenotazione e variazione di bilancio attraverso lo strumento del fondo pluriennale vincolato”,

- atteso che sulla base del suddetto provvedimento dirigenziale la gestione del Centro è affidata all’Associazione di promozione sociale “Forum delle Associazioni Familiari della Valle d’Aosta”;

- tenuto conto che il provvedimento dirigenziale 8213 del 23.12.2019 prevede, un finanziamento pari ad euro 150.000,00 per la gestione del Centro per le famiglie per il triennio 2020-2022, suddivisi in euro 50.000,00 per ciascun anno di gestione relativo al triennio, fatte salve eventuali proroghe, in particolare collegate all’individuazione di ulteriori fondi, anche privati, da assegnare al progetto stesso;

- stabilito inoltre che l’utilizzo del finanziamento regionale può essere coordinato e integrato con gli ulteriori finanziamenti, anche privati, che potrebbero essere assegnati al progetto del Centro per le famiglie, e che il finanziamento complessivo deve essere tarato sull’andamento delle attività e della relativa gestione delle spese, secondo i principi di efficienza ed efficacia;

- considerato che ad oggi non è possibile garantire ulteriori attività a supporto del Centro delle Famiglie per l’anno in corso, in quanto, a causa del fermo delle attività dettato dall’emergenza epidemiologica da Covid-19, ad oggi è necessario cercare di assicurare la realizzazione di quelle già programmate e con scadenza al 31.12.2021;

- atteso, pertanto, che risulta possibile da un lato potenziare le attività e le azioni del Centro per le famiglie previste per l’anno 2022, ma anche prorogare la gestione del servizio di un’ulteriore anno, ovvero sino al 31.12.2023, in quanto sono state individuate risorse finanziarie aggiuntive, quali quelle afferenti al Fondo nazionale per le politiche della famiglia di cui al Decreto del 24 giugno 2021 del Ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia;

- considerata la necessità di prorogare la gestione del Centro per le famiglie in quanto a causa del lockdown e delle ulteriori limitazioni imposte per l’emergenza sanitaria, non è stato possibile valutare i risultati della sperimentazione del nuovo modello di gestione in co-progettazione;

- considerato opportuno dare attuazione al suddetto Decreto sostenendo e incrementando le attività del Centro delle Famiglie, anche in relazione alle criticità emerse in ambito sociale a seguito della pandemia da Covid-19 che si protrarranno sul lungo periodo e che necessiteranno di azioni a supporto;

- considerato che le risorse derivanti dal riparto del Fondo per le politiche della famiglia per l’annualità 2021 possono essere destinate alla realizzazione e al potenziamento delle attività del Centro delle famiglie per il biennio 2022/2023, attraverso lo strumento del Fondo pluriennale vincolato;

- considerato che la co-progettazione per la gestione del Centro per le famiglie, avviata

ai sensi della deliberazione di Giunta regionale n. 1282 del 20 settembre 2019,

riconosce la necessità di implementare, promuovere e rinforzare il lavoro e la

collaborazione con le reti del territorio e con gli attori formali ed informali (a titolo

esemplificativo, ma non esaustivo: amministrazioni locali, istituzioni scolastiche,

biblioteche, sportelli sociali, enti del Terzo settore, gruppi tecnici di zona del piano di

zona ecc..) per l’avvio di nuove forme di collaborazione e partnership, nonché per

(4)

4

incentivare la diffusione capillare sul territorio regionale di iniziative e azioni già sperimentate positivamente, ma riproponibili in altri contesti e con diversi attori locali;

- atteso che, come previsto dall’art. 3, comma 4, di cui al citato Decreto del 24 giugno 2021, la Regione Autonoma Valle d’Aosta si impegna a cofinanziare le azioni da realizzare, per una quota pari ad almeno il 20% del finanziamento assegnato dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia, con risorse economiche proprie, che per la Regione sarebbe quantificabile in un importo pari ad almeno € 14.877,25;

- considerato che la suddetta quota di cofinanziamento con risorse economiche proprie trova copertura sull’impegno di spesa n. 865/2022 (prenotazione di spesa n.

109689/2019 di cui alla DGR 1282/2019), per l’anno 2022, pari ad un importo di 50.000,00 euro, sul Capitolo U0023062 “Trasferimenti correnti ad istituzioni sociali private per la gestione del Centro per le famiglie” assunto con il provvedimento dirigenziale n. 8213 del 23.12.2019 per il finanziamento dell’attività di gestione del Centro per le famiglie per l’anno 2022 da parte dell’ Associazione di promozione sociale

“Forum delle Associazioni Familiari della Valle d’Aosta”;

- preso atto del parere favorevole espresso nel corso della riunione del 23 settembre 2021, come da verbale nota prot. XX/ass del XX settembre 2021, dal “Forum delle Associazioni Familiari della Valle d’Aosta”, partner del progetto avviato in co- progettazione per la gestione del Centro per le famiglie, sulla possibilità di potenziare le attività per l’anno 2022 e di prorogare di un ulteriore anno la gestione del Centro per l’anno 2023;

- preso atto del parere favorevole espresso con nota prot. n. XXXX/ass del XX settembre 2021 dal Consiglio Permanente degli Enti Locali della Valle d’Aosta, sulla presente proposta di deliberazione specificatamente alla destinazione delle risorse spettanti alla Regione Autonoma Valle d’Aosta sulla base al Decreto del 24 giugno 2021 relativo al riparto del Fondo per le politiche della Famiglia per l’anno 2021 e sul piano operativo degli interventi regionali a valere sulle risorse del sopracitato Fondo;

- ritenuto, pertanto su proposta dei competenti uffici e a seguito della concertazione di approvare la scheda progetto relativa alla realizzazione delle azioni concernenti lo sviluppo ed il supporto delle attività svolte dal Centro per l’anno 2022 e la proroga del modello di gestione in co-progettazione per l’anno 2023, per il consolidamento del modello di gestione del Centro per le famiglie, per un importo complessivo di € 124.386,29 ;

- verificato che il bilancio finanziario gestionale per il triennio 2021/2023, nell’ambito del programma n. 12.004 (Interventi per i soggetti a rischio di esclusione sociale) attribuisce a questa Struttura le risorse per l’attività di cui trattasi;

- richiamata la deliberazione della Giunta regionale n. 1335 in data 9 dicembre 2020 concernente la revisione della Struttura organizzativa dell’Amministrazione regionale a decorrere dal 1° gennaio 2021, come modificata dalle successive n. 1357 in data 14 dicembre 2020 e n. 110 in data 8 febbraio 2021;

- visto il parere favorevole di legittimità sulla proposta della presente deliberazione rilasciato dalla Dirigente della Struttura Servizi alla persona, alla famiglia e politiche abitative dell’Assessorato sanità, salute e politiche sociali, ai sensi dell’art. 3, comma 4, della legge regionale 23 luglio 2010, n. 22;

- su proposta dell’Assessore alla Sanità, Salute e Politiche Sociali Roberto Alessandro Barmasse;

- a unanimità di voti favorevoli

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DELIBERA

1) di approvare, sulla base delle linee programmatiche esposte in premessa, in riferimento al Decreto del 24 giugno 2021 del Ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia, la scheda progetto di cui all’Allegato 1, quale parte integrante della presente deliberazione, relativa alla realizzazione delle azioni concernenti lo sviluppo ed il supporto delle attività svolte dal Centro per l’anno 2022 e la proroga del modello di gestione in co-progettazione per l’anno 2023, per il consolidamento del modello di gestione del Centro per le famiglie, per un importo complessivo di € 124.386,29;

2) di demandare alla Dirigente della Struttura Servizi alla persona, alla famiglia e politiche abitative l’adozione dei provvedimenti conseguenti all’approvazione della presente deliberazione;

3) di assicurare la trasmissione al Dipartimento per le Politiche della Famiglia, nelle forme e nei modi concordati in sede di gruppo paritetico istituito dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia, tutti i dati necessari al monitoraggio ed inerenti in particolare agli interventi, ai trasferimenti effettuati e ai progetti e/o alle attività finanziate;

4) di dare atto che, in caso di approvazione del progetto di cui alla scheda allegata alla presente deliberazione, si provvederà con successivo atto con le necessarie variazioni di bilancio per allocare le risorse sui pertinenti capitoli sui quali impegnare le spese previste e ad accertare i contributi relativi al finanziamento dello Stato pari a complessivi € € 74.386,29;

5) di dare atto che la quota di cofinanziamento spettante alla Regione Autonoma Valle

d’Aosta determinata in una quota pari ad almeno il 20% del finanziamento assegnato

dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia, quantificabile in 14.877,25 €, trova

copertura sull’impegno di spesa n. 865/2022 (prenotazione di spesa n. 109689/2019),

pari a 50.000,00 euro, per l’anno 2022 sul capitolo U0023062 “Trasferimenti correnti

ad istituzioni sociali private per la gestione del Centro per le famiglie” del bilancio

finanziario gestionale della Regione per il triennio 2021/2023, che presenta la

necessaria disponibilità.

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6 Allegato alla deliberazione della Giunta regionale n.

SCHEDA PROGETTO CENTRO PER LE FAMIGLIE

AZIONI PREVISTE

1. realizzazione e potenziamento delle attività del Centro per le Famiglie per l’anno 2022;

2. proroga del modello di gestione in co-progettazione del Centro per le famiglie per l’anno 2023;

3. attività amministrative relative al trasferimento dei fondi e al controllo delle rendicontazioni, attività di supporto alla promozione e all’organizzazione delle attività del Centro, supporto nel lavoro con le reti territoriali formali ed informali, attività di monitoraggio delle attività del Centro medesimo.

DESTINATARI DEL FINANZIAMENTO

Associazione di promozione sociale “Forum delle Associazioni Familiari della Valle d’Aosta” C.F. 91053650072, con sede in Piazza Giovanni XXIII 2/A ad Aosta.

SOGGETTI RESPONSABILI DEL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE

Regione Autonoma Valle d’Aosta - Assessorato Sanità, Salute e Politiche sociali – Dipartimento Politiche Sociali – Struttura Servizi alla persona, alla famiglia e politiche abitative.

COSTO TOTALE

€ 124.386,29 DI CUI

A CARICO DEL FONDO NAZIONALE

€ 74.386,29

COFINANZIAMENTO REGIONALE CON RISORSE FINANZIARIE PROPRIE

€ 50.000,00

TEMPI E MODALITÀ

D’ATTUAZIONE

Secondo la programmazione del Centro per le famiglie, fino al 31 dicembre

2023.

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PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI - DIPARTIMENTO PER LE POLITICHE DELLA FAMIGLIA

DECRETO 24 giugno 2021

Ripartizione delle risorse del Fondo per le politiche della famiglia.

(21A05008)

(GU n.204 del 26-8-2021)

IL MINISTRO PER LE PARI OPPORTUNITA' E LA FAMIGLIA

Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400 e successive modificazioni ed integrazioni, recante disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri;

Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303 e successive modificazioni e integrazioni, recante ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri, a norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1°

ottobre 2012 e successive modificazioni, recante ordinamento delle strutture generali della Presidenza del Consiglio dei ministri ed, in particolare, l'art. 19, relativo al Dipartimento per le politiche della famiglia;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 22 novembre 2010 e successive modificazioni, concernente la disciplina dell'autonomia finanziaria e contabile della Presidenza del Consiglio dei ministri;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 13 febbraio 2021, con il quale la prof.ssa Elena Bonetti e' stata nominata Ministro senza portafoglio;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 15 febbraio 2021 con il quale e' stato conferito al Ministro, prof.ssa Elena Bonetti, l'incarico per le pari opportunita' e la famiglia;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 marzo 2021, con il quale alla prof.ssa Elena Bonetti e' stata conferita la delega di funzioni in materia di pari opportunita' e famiglia;

Visto l'art. 19, comma 1, del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, con il quale, al fine di promuovere e realizzare interventi per la tutela della famiglia, in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali, e' istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri il «Fondo per le politiche della famiglia»;

Visto l'art. 1, commi 1250, 1251, 1252 e 1254 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e successive modificazioni, concernente la disciplina del «Fondo per le politiche della famiglia»;

Visto in particolare il sopra citato comma 1252, che stabilisce le modalita' di riparto del suddetto Fondo;

Visto il decreto-legge 12 luglio 2018, n. 86, convertito con modificazioni dalla legge 9 agosto 2018, n. 97, recante disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni ai Ministeri dei CPEL - Prot. 0000807/2021 del 24/09/2021 pos. 1.2.3 A

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territorio e del mare, nonche' in materia di famiglia e disabilita', e in particolare l'art. 3, concernente riordino delle funzioni di indirizzo e coordinamento del Presidente del Consiglio dei ministri in materia di famiglia, adozioni, infanzia e adolescenza, disabilita';

Vista la direttiva per la formulazione delle previsioni di bilancio per l'anno 2021 e per il triennio 2021-2023, ai sensi dell'art. 3, comma 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 22 novembre 2010 e successive modificazioni e integrazioni del segretario generale della Presidenza del Consiglio dei ministri del 14 settembre 2020;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 23 dicembre 2020, recante approvazione del bilancio di previsione della Presidenza del Consiglio dei ministri per l'anno finanziario 2021 e per il triennio 2021-2023, dal quale risulta che per l'anno finanziario 2021, la dotazione del Fondo per le politiche della famiglia e' pari ad euro 102.221.609,00;

Visto la legge 30 dicembre 2020, n. 178 recante bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 30 dicembre 2020, n. 322;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n.

28/BIL dell'11 febbraio 2021, con il quale, ai sensi dell'art. 1, comma 26, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, la dotazione finanziaria del Fondo per le politiche della famiglia e' stata incrementata, per l'anno 2021, di un importo pari ad euro 500.000,00, per le finalita' di cui all'art. 1, comma 1250, lettera i-bis) della legge n. 296/2006;

Preso atto della riduzione delle risorse pari ad euro 6.089.359,00 sul capitolo di spesa 858 «Fondo per le politiche della famiglia» del bilancio della Presidenza del Consiglio dei ministri per l'anno 2021, effettuata ai sensi dell'art. 7, comma 1, lettera b) e comma 2 del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, e dell'art. 1, comma 291, della legge 23 dicembre 2014, n. 190;

Considerato che, a seguito della sopracitata riduzione di spesa, le risorse del «Fondo per le politiche della famiglia» ammontano ad euro 96.632.250,00;

Vista la delibera della Corte dei conti - Sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato, del 28 giugno 2019, n. 12/2019/G, relativa alla gestione del Fondo per le politiche della famiglia (2012-2018);

Considerato che occorre procedere alla individuazione delle finalita' di utilizzo delle risorse del Fondo per le politiche della famiglia per l'anno 2021, al fine di garantire l'attuazione dei principi di imparzialita', buon andamento, efficacia, efficienza e trasparenza dell'azione amministrativa;

Considerato, altresi', che occorre stabilire le modalita' di ripartizione tra le regioni della quota spettante alle stesse, mediante l'utilizzo dei criteri di ripartizione del Fondo nazionale per le politiche sociali;

Visto l'art. 2, comma 109, della legge 23 dicembre 2009, n. 191 che, a decorrere dal 1° gennaio 2010, abroga l'art. 5 della legge 30 novembre 1989, n. 386, relativo alla partecipazione delle Province autonome di Trento e Bolzano alla ripartizione di fondi speciali istituiti per garantire livelli minimi di prestazioni in modo uniforme su tutto il territorio nazionale;

Vista la circolare del Ministero dell'economia e delle finanze n.

128699 del 5 febbraio 2010 che, in attuazione del predetto comma 109 della legge n. 191/2009, richiede che ciascuna amministrazione si astenga dall'erogare finanziamenti alle autonomie speciali e comunichi al Ministero dell'economia e delle finanze le somme che sarebbero state alle province stesse attribuite in assenza del predetto comma 109 per l'anno 2010 al fine di consentire le conseguenti variazioni di bilancio in riduzione degli stanziamenti a partire dal 2010;

Vista l'intesa sancita, ai sensi dell'art. 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, nella seduta della Conferenza unificata tenutasi in data 17 giugno 2021;

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Decreta:

Art. 1

1. Le risorse del Fondo per le politiche della famiglia, ammontanti complessivamente ad euro 96.632.250,00, sono destinate alla realizzazione di attivita' di competenza statale, regionale e degli enti locali e sono ripartite con il presente decreto fra i seguenti settori di intervento, tenendo conto anche dell'emergenza COVID-19, per l'anno in corso:

1. risorse destinate ad interventi relativi a compiti ed attivita' di competenza statale: euro 70.981.805,00, per le finalita' di cui all'art. 2;

2. risorse destinate ad attivita' di competenza regionale e degli enti locali: euro 25.650.445,00, per finanziare le attivita' di cui all'art. 3.

Art. 2

1. Le risorse finanziarie di cui all'art. 1, comma 1, punto 1 sono destinate a sostenere, a realizzare e a promuovere politiche di competenza statale per le finalita' di cui all'art. 1, comma 1250 della legge 27 dicembre 2006, n. 296 cosi' come modificato dall'art.

1, comma 482, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, con particolare riferimento a:

a. prosecuzione e avvio di iniziative volte a realizzare interventi in ambito educativo dell'infanzia e dell'adolescenza, con particolare riferimento alle situazioni di vulnerabilita' socioeconomica, e al disagio minorile tenuto anche conto degli effetti della pandemia da COVID-19 (art. 1, comma 1250, lettera h), della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e successive modificazioni);

b. interventi che diffondano e valorizzino, anche attraverso opportune sinergie, le migliori iniziative in materia di politiche familiari adottate da enti pubblici e privati, enti locali, imprese e associazioni, al fine di agevolare il mutuo scambio, la condivisione e il sostegno di esperienze virtuose e di buone pratiche, ai sensi dell'art. 1, comma 1250, lettera q), della legge 27 dicembre 2006, n.

296, e successive modificazioni, realizzando attivita' di formazione per la diffusione di tali buone pratiche e promuovendo una costante valutazione dell'impatto delle azioni realizzate, anche attraverso il coinvolgimento degli utenti stessi.

2. Il Ministro per le pari opportunita' e la famiglia si avvale, altresi', del Fondo per le politiche della famiglia per finanziare ulteriori iniziative volte a sostenere, a realizzare e a promuovere politiche a favore della famiglia ai sensi dell'art. 1, comma 1251, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 cosi' come modificato dall'art.

1, comma 482, della legge 30 dicembre 2018, n. 145.

3. Nella predisposizione degli interventi di cui al comma 1, lettera a) e lettera b) dovranno essere adottate le cautele necessarie per favorire anche il finanziamento di progettualita' provenienti da tutto il territorio nazionale, garantendo il coinvolgimento dei comuni per le progettualita' relative ai servizi alla persona.

4. A valere sulle risorse finanziarie di cui all'art. 1, comma 1, punto 1, la somma pari ad euro 500.000,00 per l'anno 2021, e' destinata, ai sensi dell'art. 1, comma 26, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, alle associazioni che svolgono esclusivamente attivita' di assistenza psicologica o psicosociologica a favore dei genitori che subiscono gravi disagi sociali e psicologici in conseguenza della morte del figlio, ai sensi dell'art. 1, comma 1250, lettera i-bis) della legge 27 dicembre 2006, n. 296, all'esito di avviso pubblico, predisposto dalla Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento delle politiche della famiglia, riservato alle medesime associazioni.

5. Una percentuale non superiore all'1% della quota complessivamente riservata dall'art. 1, comma 1, punto 1, del

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tecnica e consulenza gestionale per le azioni e gli interventi di cui ai precedenti commi 1 e 2, quando non siano disponibili presso il Dipartimento per le politiche della famiglia adeguate professionalita'.

Art. 3

1. Le risorse finanziarie di cui all'art. 1, comma 1, punto 2, sono dirette a finanziare interventi di competenza regionale e degli enti locali volti alla prosecuzione di iniziative destinate a favorire la natalita' e genitorialita', anche con carattere di innovativita' rispetto alle misure previste a livello nazionale, o di continuita' dei progetti gia' attivati sui territori, anche tenuto conto dei nuovi bisogni legati all'emergenza del COVID-19. Gli interventi potranno altresi' riguardare il supporto delle attivita' svolte dai Centri per le famiglie e, nell'ambito delle competenze sociali, dei consultori familiari, a sostegno della natalita' e della genitorialita'.

2. Le risorse finanziarie di cui all'art. 1, comma 1, punto 2, sono ripartite tra ciascuna regione e provincia autonoma applicando i criteri utilizzati per la ripartizione del Fondo nazionale per le politiche sociali, come da allegata tabella (Allegato I), parte integrante del presente atto.

3. La quota del Fondo per le politiche della famiglia stabilita sulla base dei criteri del presente provvedimento per le Provincie autonome Trento e Bolzano, rispettivamente pari ad euro 215.463,74 ed euro 210.333,65 e' acquisita al bilancio dello Stato ai sensi dell'art. 2, comma 109, della legge 23 dicembre 2009, n. 191. A tal fine la predetta quota e' versata all'entrata del bilancio dello Stato al capo X, capitolo 2368, art. 6.

4. Le regioni possono cofinanziare i progetti e le attivita' da realizzare con almeno il 20% del finanziamento assegnato, anche attraverso la valorizzazione di risorse umane, beni e servizi messi a disposizione dalle stesse regioni e dalle province autonome per la realizzazione delle citate attivita'.

5. Il Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei ministri trasferisce alle regioni le risorse secondo gli importi indicati nella tabella (allegato 1), a seguito di specifica richiesta, nella quale sono indicate le azioni da finanziare come previste dalle programmazioni regionali adottate in accordo con le autonomie locali, nonche' la compartecipazione finanziaria di cui al comma 4.

6. Alla richiesta di cui al comma 5, da inviare in formato elettronico all'indirizzo pec: segredipfamiglia@pec.governo.it entro sessanta giorni dalla data di pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, devono essere allegati:

i. copia della delibera di giunta regionale, adottata sentite le autonomie locali nel rispetto dei modelli organizzativi regionali e di confronto;

ii. scheda, compilata sulla base di un format comunicato dal Dipartimento per le politiche della famiglia, concernente il piano operativo delle attivita' relative alla realizzazione delle azioni da finanziare, comprensivo di un cronoprogramma delle singole attivita' con indicazione dei tempi e delle modalita' di attuazione e di un piano finanziario relativo alle attivita' stesse e coerente con il citato cronoprogramma.

7. Il Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei ministri, provvede, entro quarantacinque giorni dalla ricezione della richiesta di cui al comma 5, all'erogazione in un'unica soluzione delle risorse destinate a ciascuna regione, previa verifica della coerenza degli interventi con le finalita' di cui al comma 1.

8. Le risorse destinate alle regioni che non inviano la documentazione di cui ai commi 5 e 6 entro il termine di cui al medesimo comma 6 tornano nella disponibilita' del dipartimento.

9. Il Dipartimento per le politiche della famiglia provvede a monitorare la realizzazione delle azioni e il conseguimento dei risultati, avviando un'analisi anche in termini di impatto sociale

(11)

delle azioni stesse. A tale fine, le regioni si impegnano a fornire al Dipartimento per le politiche della famiglia tutti i dati e le informazioni necessarie all'espletamento del monitoraggio e dell'analisi di cui al periodo precedente, attraverso l'utilizzo della piattaforma telematica messa a disposizione dal dipartimento stesso.

Il presente decreto e' trasmesso ai competenti organi di controllo.

Roma, 24 giugno 2021

Il Ministro: Bonetti

Registrato alla Corte dei conti il 4 agosto 2021

Ufficio di controllo sugli atti della Presidenza del Consiglio, del Ministero della giustizia e del Ministero degli affari esteri, reg.

n. 2072

Allegato I

Famiglia riparto Regioni e PA 2021

% Reg. FNPS

+===========================================================+

|Abruzzo | 2,45% | 628.435,90|

+---+---+---+

|Basilicata | 1,23% | 315.500,47|

+---+---+---+

|Calabria | 4,11% | 1.054.233,29|

+---+---+---+

|Campania | 9,98% | 2.559.914,41|

+---+---+---+

|Emilia Romagna | 7,08% | 1.816.051,51|

+---+---+---+

|Friuli Venezia Giulia | 2,19% | 561.744,75|

+---+---+---+

|Lazio | 8,60% | 2.205.938,27|

+---+---+---+

|Liguria | 3,02% | 774.643,44|

+---+---+---+

|Lombardia | 14,15% | 3.629.537,97|

+---+---+---+

|Marche | 2,65% | 679.736,79|

+---+---+---+

|Molise | 0,80% | 205.203,56|

+---+---+---+

|Provincia di Bolzano * | 0,82% | 210.333,65|

+---+---+---+

|Provincia di Trento * | 0,84% | 215.463,74|

+---+---+---+

|Piemonte | 7,18% | 1.841.701,95|

+---+---+---+

|Puglia | 6,98% | 1.790.401,06|

+---+---+---+

|Sardegna | 2,96% | 759.253,17|

+---+---+---+

|Sicilia | 9,19% | 2.357.275,90|

+---+---+---+

|Toscana | 6,56% | 1.682.669,19|

+---+---+---+

|Umbria | 1,64% | 420.667,30|

+---+---+---+

|Valle d'Aosta | 0,29% | 74.386,29|

+---+---+---+

|Veneto | 7,28% | 1.867.352,39|

+---+---+---+

|TOTALE | | 25.650.445,00|

+---+---+---+

(12)

Le quote riferite alle Province Autonome di Trento e Bolzano sono rese indisponibili ai sensi dell'art.2, comma 109, della legge 23 dicembre 2009, n. 191.

(13)

REGIONE

PIANO OPERATIVO

INTERVENTI REGIONALI PROGRAMMATI A VALERE DELL’INTESA /CU

E DI ALTRE FONTI DI FINANZIAMENTO

Supporto tecnico scientifico di

CPEL - Prot. 0000807/2021 del 24/09/2021 pos. 1.2.3 A

VALLE D'AOSTA

58

(14)

1. ANAGRAFICA

Assessorato di riferimento

Ufficio di riferimento Indirizzo

Nome e cognome del responsabile

Telefono Cellulare e-mail

Altri contatti

Nome e cognome Telefono

Cellulare

e-mail

2

SANITA SALUTE POLITICHE SOCIALI

Struttura servizi alla persona, alla famiglia e politiche abitative

loc. La Maladière 12, Saint-Christophe,11020 Aosta NADIA CHENAL

0165/527000 -

n.chenal@regione.vda.it Funzionario Politiche Familiari Donata Maria D'Ambrosio 0165/527125

-

do.dambrosio@regione.vda.it

(15)

2. PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA

2.1. Programmazione generale delle risorse finanziarie

Fonte di finanziamento Importo totale delle risorse finanziarie stanziate dalle diverse fonti, a cui la Regione intende attingere per la

programmazione delle attività

Importo delle risorse finanziarie programmato dalla Regione per la realizzazione delle attività

Totale

2.2. Programmazione di dettaglio delle risorse finanziarie, rispetto alle tipologie di azioni

MACRO AREA TIPOLOGIE DI AZIONI

DA FINANZIARE

RISORSE FINANZIARIE Fonte di

finanziamento Importo

programmato Modalità di allocazione Attività per lo sviluppo dei

centri per le famiglie

Strutturazione e/o consolidamento di Centri per le famiglie e delle relative attività

Subtotale CU/2021

Altri fondi nazionali Fondi regionali Altro

CU/2021

Altri fondi nazionali Fondi regionali Altro

74.386,29 74.386,29

50.000,00 50000,00

124.386,29 124.386,29

74.386,29 Altra modalità;

50.000,00 Altra modalità;

124.386,29

(16)

MACRO AREA TIPOLOGIE DI AZIONI DA FINANZIARE

RISORSE FINANZIARIE Fonte di

finanziamento Importo

programmato Modalità di allocazione Altro

Subtotale TOTALE

Attività per lo sviluppo dei consultori familiari

nell’ambito delle specifiche

competenze sociali Strutturazione e/o consolidamento dei Consultori familiari e dei relativi servizi sociali

Subtotale Altro

Subtotale

4

CU/2021

Altri fondi nazionali Fondi regionali Altro

CU/2021

Altri fondi nazionali Fondi regionali Altro

CU/2021

Altri fondi nazionali

Fondi regionali

Altro

(17)

MACRO AREA TIPOLOGIE DI AZIONI DA FINANZIARE

RISORSE FINANZIARIE Fonte di

finanziamento Importo

programmato Modalità di allocazione TOTALE

Attività a favore delle famiglie e delle

responsabilità genitoriali Sostegno finanziario alle famiglie in difficoltà

Subtotale

Sportello di ascolto, consulenza e supporto psico-pedagogico per le famiglie

Subtotale

Interventi e percorsi

formativo/laboratoriali di empowerment e/o supporto alla genitorialità

CU/2021

Altri fondi nazionali Fondi regionali Altro

CU/2021

Altri fondi nazionali Fondi regionali Altro

CU/2021

Altri fondi nazionali

Fondi regionali

Altro

(18)

MACRO AREA TIPOLOGIE DI AZIONI DA FINANZIARE

RISORSE FINANZIARIE Fonte di

finanziamento Importo

programmato Modalità di allocazione Subtotale

Interventi specifici a favore delle famiglie numerose (con 3 figli o più)

Subtotale

Servizi di counselling e di mediazione familiare

Subtotale

Servizi informativi e azioni specifiche a favore delle famiglie immigrate

6

CU/2021

Altri fondi nazionali Fondi regionali Altro

CU/2021

Altri fondi nazionali Fondi regionali Altro

CU/2021

Altri fondi nazionali

Fondi regionali

Altro

(19)

MACRO AREA TIPOLOGIE DI AZIONI DA FINANZIARE

RISORSE FINANZIARIE Fonte di

finanziamento Importo

programmato Modalità di allocazione Subtotale

Altro

Subtotale TOTALE

Attività a favore della natalità

Bonus per i nuovi nati

Subtotale Sostegno servizi per la prima infanzia

CU/2021

Altri fondi nazionali Fondi regionali Altro

CU/2021

Altri fondi nazionali Fondi regionali Altro

CU/2021

Altri fondi nazionali

Fondi regionali

(20)

MACRO AREA TIPOLOGIE DI AZIONI DA FINANZIARE

RISORSE FINANZIARIE Fonte di

finanziamento Importo

programmato Modalità di allocazione

Subtotale

Congedo per il padre lavoratore

Subtotale Altro

Subtotale TOTALE

8

Altro

CU/2021

Altri fondi nazionali Fondi regionali Altro

CU/2021

Altri fondi nazionali

Fondi regionali

Altro

(21)

MACRO AREA TIPOLOGIE DI AZIONI DA FINANZIARE

RISORSE FINANZIARIE Fonte di

finanziamento Importo

programmato Modalità di allocazione

Altro Altro

Subtotale TOTALE

Altro Altro

Subtotale TOTALE

TOTALI

* Indicare le modalità adottate dalla Regione per l’attribuzione delle risorse al territorio

CU/2021

Altri fondi nazionali Fondi regionali Altro

CU/2021

Altri fondi nazionali

Fondi regionali

Altro

(22)

2.4. Enti locali da ammettere a finanziamento, entità delle risorse e tempi di attuazione

Macro Area

Tipologia e numero di EE.LL da coinvolgere a valere sulle risorse di

cui al § precedente

Entità delle risorse da finalizzare per ciascun EE.LL

Tempi di attuazione Inizio

attività

Fine attività

Attività per lo sviluppo dei centri per le famiglie

Totale mesi

Data inizio attività

Data fine attività

Attività per lo sviluppo dei consultori familiari

Totale mesi

Data inizio attività

Data fine attività

10 L'intervento è di competenza della Regione e non prevede pertanto finanziamenti destinati agli enti locali. L'oggetto del

finanziamento, ovvero il consolidamento del modello gestionale del Centro per le famiglie, è stato definito di concerto con il Consiglio

Permanente degli Enti Locali della Valle d’Aosta che hanno espresso formale parere favorevole.

(23)

Macro Area

Tipologia e numero di EE.LL da coinvolgere a valere sulle risorse di

cui al § precedente

Entità delle risorse da finalizzare per ciascun EE.LL

Tempi di attuazione Inizio

attività

Fine attività

Attività a favore delle famiglie e delle responsabilità genitoriali

Totale mesi

Data inizio attività

Data fine attività

Attività a favore della natalità

Totale mesi

Data inizio attività

Data fine

attività

(24)

3. PROGRAMMAZIONE INTERVENTI 3.1.

3.1.1 Descrizione degli obiettivi generali (Descrivere sinteticamente l’iniziativa rispetto al contesto socio economico e alla emergenza Covid19, alla programmazione regionale, ai fabbisogni e feedback derivanti da monitoraggi e valutazioni relativi alle precedenti iniziative finanziate dalle Intese, agli eventuali interventi o progetti o programmi già in essere che possono contribuire in modo sinergico. Il testo deve essere ricompreso nel perimetro del riquadro: circa 3000 caratteri)

12

Consolidamento del modello gestionale del Centro per le famiglie territoriale

La Valle d’Aosta è una regione con caratteri spiccatamente montani e con la più bassa densità di popolazione d’Italia. La morfologia del territorio penalizza e condiziona l’offerta e la dislocazione dei servizi. Specificatamente alle dinamiche demografiche, si

conferma un quadro di crisi demografica correlata, sia al trend di calo delle nascite, sia alla contrazione dei flussi migratori. Per quanto riguarda l’impatto dell’emergenza epidemiologica sui minori e sulle loro famiglie, la pandemia ha comportato la sospensione di una serie di agenzie educative che riuscivano a garantire il giusto grado di protezione e stimolo, oltre che di routine predefinite.

Lo svantaggio sociale di alcune famiglie si è reso maggiormente evidente anche per le difficoltà legate alla didattica online, sia per mancanza della strumentazione, sia per la complessità nell'assicurare il monitoraggio e sostegno dell’attività scolastica. Inoltre sono venuti meno i momenti di socializzazione e svago, aspetti importanti per il benessere personale e familiare e per le fasi di sviluppo dei minori. Anche la convivenza forzata, dovuta alle misure di contenimento dell'emergenza, ha inciso negativamente sulle

situazioni già caratterizzate da fragilità. L’Amministrazione regionale intende continuare a sostenere le attività del Centro per le famiglie, attraverso il consolidamento ed il potenziamento del modello già sperimentato a partire dal 1° gennaio 2020. Talle modello di gestione rappresenta l’esito del percorso di co-progettazione avviato nel 2019, che dovrebbe concludersi al 31/12/2022.Purtroppo la nuova gestione del Centro in co-progettazione, avviata ad inizio 2020 ha risentito e continua a risentire degli effetti del lockdown e delle misure adottate a contenimento dell’emergenza sanitaria. Ne consegue che la sperimentazione del nuovo modello gestionale è stata compromessa dai mesi di chiusura del Centro, dalle limitazioni degli spostamenti, dalla revisione del numero degli ammessi ai locali e alle attività, così come da ultima normativa anche dagli effetti della richiesta del Green pass. In un tale scenario è stata fondamentale la capacità di rimodulare i programmi e gli interventi in maniera dinamica e flessibile, come ad esempio l’erogazione online di alcune prestazioni. La collaborazione sinergica con gli sportelli sociali territoriali ha permesso di diffondere capillarmente le informazioni, intercettare i bisogni e promuovere il lavoro di rete con gli altri soggetti del territorio. Nonostante i correttivi e

rimodulazioni, le attività di monitoraggio in itinere e il report di valutazione dell’anno 2020, hanno fornito dati molto parziali e

incompleti, pertanto si rende necessario prolungare la sperimentazione, auspicando di poterne verificare l’efficacia e l’efficienza in

un contesto di normalità e non emergenziale. L’Amministrazione regionale intende utilizzare le risorse derivanti dal Fondo Politiche

familiari per l’anno 2021, per il consolidamento del modello gestionale del Centro per le famiglie. Tale intervento è stato interessato

anche dai finanziamenti ripartiti con le precedenti Intese.

(25)

3.1.2. Descrizione dell’obiettivo specifico (Descrivere lo scopo precipuo dell’intervento, indicare se si tratta di un nuovo intervento o della prosecuzione di iniziative già attivate sul territorio. Se si tratta di un nuovo intervento, descrivere l’eventuale innovatività rispetto alle misure nazionali. Indicare i destinatari finali e il beneficio tangibile che si prevede essi ricevano dall’attuazione dell’iniziativa, anche tenendo conto di precedenti valutazioni d’impatto. Il testo deve essere ricompreso nel perimetro del riquadro: circa 3000 caratteri)

Il Centro per le famiglie regionale è un servizio di tipo aggregativo che si rivolge prioritariamente alle famiglie con figli minori, ma rappresenta un luogo di incontro per tutti, singoli, coppie, genitori e futuri genitori, in cui poter vivere, condividere e costruire insieme esperienze significative per la promozione del benessere familiare e sociale. Attualmente lo stesso è gestito dall’A.P.S. “Forum delle Associazioni familiari della Valle d’Aosta” che riunisce 24 associazioni che operano a favore, a sostegno e per la promozione della famiglia. L’Amministrazione regionale si pone l’obiettivo di prorogare l’attuale sperimentazione del progetto di gestione in

co-progettazione del Centro per le famiglie regionale, avviata nel mese di gennaio 2020 la cui scadenza sarebbe stata al

31.12.2022. Nel corso delle pregresse esperienze di gestione del Centro è emerso in modo evidente, che in questi ultimi anni è progressivamente aumentata non solo la fragilità dell'istituto familiare, la difficoltà di sentirsi genitori capaci di gestire le esigenze di cura dei propri figli e di favorire e salvaguardare l’unità del proprio nucleo familiare, ma anche il senso di abbandono e di solitudine provato e l’incapacità di affrontare da soli le grandi sfide imposte dall’attuale vita quotidiana. I macro obiettivi di dettaglio sono i seguenti: 1) diffondere stili di vita basati sulla solidarietà e sul mutuo aiuto che permettano alle famiglie di trovare sbocchi relazionali sani e che diano sollievo al peso della quotidianità attraverso azioni di promozione dell'auto-organizzazione, dell'associazionismo e del volontariato; 2) stimolare l'apertura e la socialità delle famiglie, in particolare per quelle che soffrono forme di chiusura e auto – isolamento, soprattutto in presenza di disagi familiari, favorendo lo sviluppo di sinergie nuove, creando forme attive di reciprocità nelle quali le famiglie più solide riescano ad essere un valido sostegno per quelle più fragili ed esposte; 3) implementare,

promuovere e rinforzare il lavoro e la collaborazione con le reti del territorio e con gli attori formali ed informali per l’avvio di nuove forme di collaborazione e partnership, nonché per incentivare la diffusione capillare sul territorio regionale di iniziative e azioni già sperimentate positivamente, ma riproponibili in altri contesti e con diversi attori locali.

Tra i destinatari del Centro, sicuramente vi è la famiglia nella sua interezza di relazioni, in quanto risorsa indispensabile per le sue

funzioni sociali ed educative, luogo di cura di quelle relazioni utili allo sviluppo della comunità e della coesione sociale. Per alcune

attività i destinatari diretti saranno, a seconda della tipologia di proposta, la famiglia nel suo complesso (minori, adulti, anziani) i

singoli componenti, comitati spontanei di famiglie, associazioni familiari. Sulla base degli esiti delle precedenti gestioni, si ipotizza

che il progetto possa coinvolgere, tra le tante attività previste, tra le 70 e le 100 famiglie.

(26)

3.1.3. Descrizione delle attività (Descrivere sinteticamente le azioni e le attività legate al perseguimento dell’iniziativa. Se l’iniziativa è a gestione diretta, cioè realizzata dalla Regione, descrivere le attività necessarie per il raggiungimento dei risultati, di cui al punto successivo. Se l’iniziativa è a gestione indiretta, cioè la Regione finanzia iniziative svolte dagli enti locali, descrivere le azioni/attività messe in campo dalla Regione e le attività che si prevede i territori realizzino per il perseguimento dei risultati, di cui al punto successivo.

Il testo deve essere ricompreso nel perimetro del riquadro: circa 3000 caratteri)

14

Ai fini del consolidamento del modello gestionale del Centro per le famiglie le attività che l’Amministrazione regionale intende avviare sono le seguenti:

1. Potenziamento dell’offerta del Centro per le famiglie per l’anno di gestione 2022;

2. Proroga del modello di gestione in co-progettazione del Centro per le famiglie per l’anno 2023.

Le stesse sono a gestione diretta della Regione e non sono pertanto previsti finanziamenti agli enti locali. Le attività sono state definite di concerto con il Consiglio Permanente degli Enti Locali della Valle d’Aosta.

A partire dagli esiti delle precedenti gestioni del Centro per le famiglie, gli interventi, le attività e le prestazioni che s’intendono avviare, promuovere e/o rinforzare sono ad esempio: il punto famiglia (in sinergia con gli sportelli sociali del territorio), lo spazio di conciliazione familiare, (uno spazio gestito da un’équipe di professionisti quali psicologo, avvocato, assistente sociale, a

disposizione della coppia e della famiglia, in cui essere ascoltati e aiutati, prendere consapevolezza e trovare possibili soluzioni per salvaguardare il più possibile l’unità familiare), l’area gioco per bambini e famiglie a disposizione di tutti per favorire la

socializzazione tra adulti e bambini (sono disponibili giochi e giocattoli per diverse fasce d’età, libri e materiale artistico), corsi e laboratori (attività organizzate in collaborazione con professionisti di vari settori, come ad esempio teatro, musica, disegno, danzaterapia, palestra della memoria…, dedicati alla famiglia in tutte le sue fasi di vita, dai neonati alla terza età), incontri a tema (adolescenti e l’uso dei social media, adulti separati con figli, entrare in contatto con il bambino prima della nascita, ecc…), spazi per attività gestite da associazioni familiari, doposcuola e spazi per incontri tra famiglie in autogestione, come ad esempio riunioni, feste di compleanno…

Le risorse finanziarie saranno utilizzate sia per le spese vive e fisse di gestione del Centro, sia per quelle direttamente correlate alla

realizzazione delle singole attività e prestazioni progettuali.

(27)

3.1.4. Descrizione dei risultati attesi (Descrivere sinteticamente i risultati o output previsti dall’iniziativa a gestione diretta o indiretta, in termini di servizi/prestazioni che si prevede vengano erogati ai destinatari finali. Il testo deve essere ricompreso nel perimetro del riquadro: circa 3000 caratteri)

Ai fini del consolidamento del modello gestionale del Centro per le famiglie le attività che l’Amministrazione regionale intende avviare interventi e/o prestazioni che possono essere ricomprese a grandi linee nelle seguenti aree: il punto famiglia, lo spazio di conciliazione familiare, l’area gioco per bambini e famiglie, corsi e laboratori, incontri formativi ed informativi a tema, spazi per attività gestite da associazioni familiari, doposcuola e spazi per incontri tra famiglie in autogestione.

Dalla realizzazione di quanto sopra, si auspica il raggiungimento dei seguenti risultati:

- promozione delle attività del Centro e raggiungimento di nuovi destinatari;

- coinvolgimento dei soggetti formali ed informali del territorio;

- avvio di nuove forme di collaborazione e consolidamento di quelle in essere;

- rafforzamento delle competenze educative, relazionali e genitoriali;

- orientamento delle famiglie nell’accesso ai servizi e alle opportunità offerte dal territorio;

- lettura dei bisogni delle famiglie;

- promozione delle relazioni e degli scambi inter-familiari, del protagonismo delle famiglie e delle reti informali;

- rinforzo della percezione della propria autoefficacia da parte delle famiglie.

(28)

3.1.5. Descrizione degli impatti previsti (A partire dai risultati, descrivere sinteticamente l’impatto sociale previsto sui destinatari finali, cioè sulle famiglie, in termini di miglioramento del loro benessere. Il testo deve essere ricompreso nel perimetro del riquadro: circa 3000 caratteri)

16

Partendo dai risultati attesi, di seguito gli impatti sociali previsti:

1. promozione delle attività del Centro e raggiungimento di nuovi destinatari;

→ sostegno e accompagnamento ad un maggior numero di famiglie;

2. coinvolgimento dei soggetti formali ed informali del territorio;

→ maggiori e diversificate risposte ai bisogni espressi;

3. rafforzamento delle competenze educative, relazionali e genitoriali;

→ empowerment individuale, familiare, sociale

→ diffusione di know-how su tematiche diverse

4. orientamento delle famiglie nell’accesso ai servizi e alle opportunità offerte dal territorio;

→ facilitazione nell’accedere alle informazioni ed invii ai soggetti esterni congrui e mirati

→ individui, famiglie e comunità più consapevoli e competenti nell’esercizio delle proprie libertà e nella proprio auto-determinazione 5. lettura dei bisogni delle famiglie;

→ politiche e servizi maggiormente congrui ai bisogni delle famiglie;

6. promozione delle relazioni e degli scambi inter-familiari, del protagonismo delle famiglie e delle reti informali;

→ sussidiarietà

→ cittadinanza attiva e comunità locali inclusive

7. rinforzo della percezione della propria autoefficacia da parte delle famiglie.

→ empowerment individuale, familiare, sociale

→ diffusione di know-how su tematiche diverse

(29)

3.1.6. Quadro logico di coerenza

Obiettivo specifico e destinatari Precondizioni* e criticità attuative

Attività Risultati attesi Indicatori di Risultato Impatto atteso Indicatori di

Impatto Consolidamento del modello gestionale del Centro per le famiglie

attraverso il potenziamento dell’offerta del Centro per le famiglie per l’anno di gestione 2022 e la proroga del modello di gestione in co-progettazione del Centro per le famiglie per l’anno 2023.

Destinatari: famiglie e comunità locale.

Precondizioni riquadro a fianco: parte delle risorse verrà utilizzata per implementare un impianto di monitoraggio/valutazione in grado di definire gli output/outcome dell'iniziativa e restituire i vari report.

Indicatori: le % di aumento si riferiscono all'anno precedente.

Criticità: l'eventuale aumento dei casi da Covid-19 e conseguente ripristino di misure di contenimento più stringenti che porterebbe ad un'eventuale chiusura del Centro aggregativo, la richiesta di green pass ha di fatto escluso parte dei frequentanti alle attività del Centro e disincentivato eventuali nuove iscrizioni, rallentamento del lavoro con le reti e le comunità a causa delle limitazioni imposte

dall'emergenza sanitaria, carenza di personale nell'ufficio regionale competente in materia di pol. fam. dedicata a più settori, gestione del Centro da parte di risorse prevalentemente volontarie.

1) Potenziamento dell’offerta del Centro per le famiglie - anno di gestione 2022

incremento dei corsi, interventi e delle prestazioni erogate

nr nuovi corsi,

interventi e prestazioni erogate rispetto 2021

maggior affluenza al Centro anche di nuove famiglie

aumento affluenza del 4% di cui 2%

di nuove famiglie

maggiore frequenza all'offerta fornita

aumento del 5%

degli iscritti/fruitori all'offerta

collaborazione sinergica con i soggetti territoriali

nr collaborazioni con le reti territoriali avviate (vedi sotto)

strutturazione delle

collaborazioni

aumento del 2%

nuove collaboraz.

con le reti su sollecitazione del

Centro e viceversa

(30)

* Tra le precondizioni è ritenuta prioritaria l’implementazione di un sistema in grado di monitorare le iniziative finanziate, valutarne i risultati e gli impatti sociali sui destinatari finali.

18

2) Proroga sperimentazione del

modello di gestione in co-prog. del Centro per le famiglie - anno 2023

Erogazione del servizio per l'anno 2023

Apertura del servizio con le modalità della co-pro 2020/2022

Utilizzo del Centro da parte delle famiglie

aumento affluenza del 4%

maggiore frequenza all'offerta fornita

aumento del 5%

degli iscritti/fruitori dell'offerta

strutturazione collaborazioni con il territorio

aumento del 2%

nuove collaboraz.

con le reti

(31)

3.1.7. Cronoprogramma delle attività (Per ogni attività specificare il nome e la durata)

ATTIVITA’ TEMPO DI ATTUAZIONE (in mesi)

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18

1) Potenziamento - ANNO 2022

2) Proroga 2023 - ANNO 2023

(32)

20

(33)

3.2.

3.2.1 Descrizione degli obiettivi generali (Descrivere sinteticamente l’iniziativa rispetto al contesto socio economico e alla emergenza Covid19, alla programmazione regionale, ai fabbisogni e feedback derivanti da monitoraggi e valutazioni relativi alle precedenti iniziative finanziate dalle Intese, agli eventuali interventi o progetti o programmi già in essere che possono contribuire in modo sinergico. Il testo deve essere ricompreso nel perimetro del riquadro: circa 3000 caratteri)

Titolo dell'intervento

(34)

3.2.2. Descrizione dell’obiettivo specifico (Descrivere lo scopo precipuo dell’intervento, indicare se si tratta di un nuovo intervento o della prosecuzione di iniziative già attivate sul territorio. Se si tratta di un nuovo intervento, descrivere l’eventuale innovatività rispetto alle misure nazionali. Indicare i destinatari finali e il beneficio tangibile che si prevede essi ricevano dall’attuazione dell’iniziativa, anche tenendo conto di precedenti valutazioni d’impatto. Il testo deve essere ricompreso nel perimetro del riquadro: circa 3000 caratteri)

22

(35)

3.2.3. Descrizione delle attività (Descrivere sinteticamente le azioni e le attività legate al perseguimento dell’iniziativa. Se l’iniziativa è a gestione diretta, cioè realizzata dalla Regione, descrivere le attività necessarie per il raggiungimento dei risultati, di cui al punto successivo. Se l’iniziativa è a gestione indiretta, cioè la Regione finanzia iniziative svolte dagli enti locali, descrivere le azioni/attività messe in campo dalla Regione e le attività che si prevede i territori realizzino per il perseguimento dei risultati, di cui al punto successivo.

Il testo deve essere ricompreso nel perimetro del riquadro: circa 3000 caratteri)

(36)

3.2.4. Descrizione dei risultati attesi (Descrivere sinteticamente i risultati o output previsti dall’iniziativa a gestione diretta o indiretta, in termini di servizi/prestazioni che si prevede vengano erogati ai destinatari finali. Il testo deve essere ricompreso nel perimetro del riquadro: circa 3000 caratteri)

24

(37)

3.2.5. Descrizione degli impatti previsti (A partire dai risultati, descrivere sinteticamente l’impatto sociale previsto sui destinatari finali, cioè sulle famiglie, in termini di

miglioramento del loro benessere. Il testo deve essere ricompreso nel perimetro del riquadro: circa 3000 caratteri)

(38)

3.2.6. Quadro logico di coerenza

Obiettivo specifico e destinatari Precondizioni* e criticità attuative

Attività Risultati attesi Indicatori di Risultato Impatto atteso Indicatori di

Impatto

26

(39)

* Tra le precondizioni è ritenuta prioritaria l’implementazione di un sistema in grado di monitorare le iniziative finanziate, valutarne i risultati e gli impatti sociali sui destinatari finali.

(40)

3.2.7. Cronoprogramma delle attività (Per ogni attività specificare il nome e la durata)

ATTIVITA’ TEMPO DI ATTUAZIONE (in mesi)

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18

28

(41)
(42)

3.3.

3.3.1 Descrizione degli obiettivi generali (Descrivere sinteticamente l’iniziativa rispetto al contesto socio economico e alla emergenza Covid19, alla programmazione regionale, ai fabbisogni e feedback derivanti da monitoraggi e valutazioni relativi alle precedenti iniziative finanziate dalle Intese, agli eventuali interventi o progetti o programmi già in essere che possono contribuire in modo sinergico. Il testo deve essere ricompreso nel perimetro del riquadro: circa 3000 caratteri)

30

Titolo dell'intervento

(43)

3.3.2. Descrizione dell’obiettivo specifico (Descrivere lo scopo precipuo dell’intervento, indicare se si tratta di un nuovo intervento o della prosecuzione di iniziative già

attivate sul territorio. Se si tratta di un nuovo intervento, descrivere l’eventuale innovatività rispetto alle misure nazionali. Indicare i destinatari finali e il beneficio tangibile che si

prevede essi ricevano dall’attuazione dell’iniziativa, anche tenendo conto di precedenti valutazioni d’impatto. Il testo deve essere ricompreso nel perimetro del riquadro: circa 3000

caratteri)

(44)

3.3.3. Descrizione delle attività (Descrivere sinteticamente le azioni e le attività legate al perseguimento dell’iniziativa. Se l’iniziativa è a gestione diretta, cioè realizzata dalla Regione, descrivere le attività necessarie per il raggiungimento dei risultati, di cui al punto successivo. Se l’iniziativa è a gestione indiretta, cioè la Regione finanzia iniziative svolte dagli enti locali, descrivere le azioni/attività messe in campo dalla Regione e le attività che si prevede i territori realizzino per il perseguimento dei risultati, di cui al punto successivo.

Il testo deve essere ricompreso nel perimetro del riquadro: circa 3000 caratteri)

32

(45)

3.3.4. Descrizione dei risultati attesi (Descrivere sinteticamente i risultati o output previsti dall’iniziativa a gestione diretta o indiretta, in termini di servizi/prestazioni che

si prevede vengano erogati ai destinatari finali. Il testo deve essere ricompreso nel perimetro del riquadro: circa 3000 caratteri)

(46)

3.3.5. Descrizione degli impatti previsti (A partire dai risultati, descrivere sinteticamente l’impatto sociale previsto sui destinatari finali, cioè sulle famiglie, in termini di miglioramento del loro benessere. Il testo deve essere ricompreso nel perimetro del riquadro: circa 3000 caratteri)

34

(47)

3.3.6. Quadro logico di coerenza

Obiettivo specifico e destinatari Precondizioni* e criticità attuative

Attività Risultati attesi Indicatori di Risultato Impatto atteso Indicatori di

Impatto

(48)

* Tra le precondizioni è ritenuta prioritaria l’implementazione di un sistema in grado di monitorare le iniziative finanziate, valutarne i risultati e gli impatti sociali sui destinatari finali.

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3.3.7. Cronoprogramma delle attività (Per ogni attività specificare il nome e la durata)

ATTIVITA’ TEMPO DI ATTUAZIONE (in mesi)

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18

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