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Cominciamo con il primo punto all’ordine del giorno, che è l’interpellanza presentata dalla consigliera Rossoni relativa alla situazione incrocio tra via Redipuglia e la tangenziale di via Calvenzano

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 01 marzo 2017 RESOCONTO DELLA SEDUTA

Adunanza ordinaria di 1^ Convocazione – seduta pubblica con inizio alle ore 18:00

Presiede la seduta il Consigliere Avv. Cologno Andrea

Partecipa il Segretario Generale Dr.ssa Gravallese Immacolata All’appello risultano:

IMERI Juri Fabio – Sindaco Presente

CIOCCA Alessandro – Consigliere Presente

FERRI Giulio – Consigliere Presente

GIUSSANI Francesco – Consigliere Presente

PREMOLI Monica Consigliere Presente

RIGANTI Jacopo Lorenzo Presente

COLOGNO Andrea – Consigliere Presente

CONTI Maria Adelaide Presente

FUMAGALLI Giancarlo – Consigliere Presente

GHIGGINI Marco – Consigliere Presente

FRIGERIO Lorena – Consigliere Presente

MOLTENI Erik - Consigliere Presente

ROSSONI Laura Clementina – Consigliere Presente

SONZOGNI Stefano – Consigliere Assente

RONCHI Cristina – Consigliere Presente

CALVI Emanuele – Consigliere Presente

PIGNATELLI Gianluca – Consigliere Presente

e con la partecipazione degli Assessori:

ZOCCOLI in PRANDINA Giuseppina – ViceSindaco Presente

MANGANO Basilio Antonino - Assessore Presente

NISOLI Alessandro – Assessore Presente

PEZZONI Giuseppe – Assessore Presente

VAILATI Sabrina – Assessore Presente

Constatata la presenza del numero legale, il Presidente dichiara aperta la seduta per la trattazione dell’ordine del giorno.

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PRESIDENTE COLOGNO:

Buonasera, cominciamo i lavori del Consiglio. La parola al Segretario per l’appello.

SEGRETARIO GENERALE:

Imeri Juri Fabio, Riganti Jacopo, Giussani Francesco, Ciocca Alessandro, Ferri Giulio, Premoli Monica, Conti Maria Adelaide, Ghiggini Marco, Cologno Andrea, Fumagalli Giancarlo, Frigerio Lorena, Molteni Erik, Rossoni Laura, Sonzogni ha giustificato l’assenza, Ronchi Cristina, Calvi Emanuele, Pignatelli Gianluca.

Poi sono presenti gli Assessori Zoccoli Giuseppina, Mangano Basilio, Nisoli Alessandro, Pezzoni Giuseppe e Vailati Sabrina.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie. Cominciamo con il primo punto all’ordine del giorno, che è l’interpellanza presentata dalla consigliera Rossoni relativa alla situazione incrocio tra via Redipuglia e la tangenziale di via Calvenzano.

Allora, il Presidente… “La sottoscritta Consigliera comunale PD interroga la Giunta per conoscere se valuta pericolosa l’attuale situazione dell’incrocio tra via Redipuglia e la tangenziale di via Calvenzano, che per gli automobilisti che si immettono provenendo da Treviglio prevede un rapido inserimento a rischio data la velocità del traffico proveniente dalle due direzioni, da Calvenzano da un lato e dal rondò di via Aldo Moro dall’altro; se non ritiene opportuna una verifica di questa pericolosità prevedendo una soluzione viabilistica che consenta l’immissione controllata di un traffico che sta crescendo sempre più in quanto la tangenziale è lo sbocco dell’uscita della Bre.Be.Mi.; come intende in tal caso prevedere la programmazione di un intervento idoneo”.

Risponde l’assessore Mangano.

ASSESSORE MANGANO:

Grazie, Presidente. Allora, con riferimento all’interpellanza in oggetto si premette innanzitutto che l’incrocio insiste su un tratto stradale di competenza provinciale, quindi magari la risposta la dovrebbe dare anche la Provincia nel merito.

Per quanto ci riguarda, l’Amministrazione comunale, ritenendo il nodo in questione zona critica, ha intavolato da lungo periodo colloqui con i competenti Uffici provinciali, finalizzati ad individuare soluzioni alternative allo stato attuale, anche in relazione ai grandi interventi infrastrutturali oggi realizzati sul nostro territorio. Anche qua abbiamo perso una grande opportunità quando bisognava chiedere delle opere compensative, ma all’epoca si pensava ad altro, per cui noi abbiamo perso un’occasione, questa in mezzo alle altre.

Nel corso del precedente mandato questa Amministrazione comunale, preso atto della non avvenuta realizzazione di alcun intervento inerente la strada provinciale 136, ha inserito la valutazione di tale nodo nell’ambito dell’analisi volta all’individuazione dei punti più critici della viabilità cittadina. Tale analisi, effettuata dal Settore Gestione del Territorio in collaborazione con la Polizia locale mediante elaborazione delle risultanze delle incidentalità rilevate sul triennio di riferimento 2009/2011, ha evidenziato anche per l’incrocio in oggetto una situazione di particolare pericolosità: qua si sono registrati quattro incidenti nel 2015 e quattro incidenti nel 2016.

Per tale motivo, oltre che a rinnovare richiesta di intervento da parte della Provincia di Bergamo in qualità di Ente gestore di tale tratto stradale, ha dato corso ad alcuni interventi localizzati finalizzati al miglioramento della sicurezza del nodo, quali: potenziamento della segnaletica verticale sull’innesto con via Redipuglia; intimazione del taglio delle siepi su proprietà privata poste in prossimità della curva, in modo tale da aumentare il campo visivo in immissione; mentre abbiamo in itinere il preventivo e la messa in programma della realizzazione di un nuovo punto luce sull’aiuola centrale.

Inoltre, in linea con il programma di mandato, volto a dare aumento della sicurezza stradale sulla globalità del territorio cittadino, in carenza di intervento dell’Ente competente ha inserito nel POP 2017/2019, nell’anno 2019, la realizzazione di una rotonda per mettere in sicurezza tale nodo stradale. Grazie.

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PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie, Assessore. Prego, consigliera Rossoni.

CONSIGLIERE ROSSONI:

Ringrazio l’assessore Mangano, ringrazio per il fatto che è stata riconosciuta la pericolosità di quell’innesto, sia perché effettivamente il fatto che si siano verificati degli incidenti dà atto, appunto, dell’oggettiva pericolosità, sia perché chiunque transiti di lì si rende conto che non c’è visibilità.

Trattandosi di insidia stradale ritengo che sia opportuno che anche il Comune si attivi segnalando la pericolosità alla Provincia di Bergamo, ma si attivi anche in prima persona perché credo che possa rispondere anche come responsabilità civile, eventualmente, qualora ci siano dei sinistri, proprio perché si tratta di un’insidia.

Quindi mi fa piacere sia stato inserito nel POP, sarebbe secondo me opportuno che la rotatoria venga anticipata al 2017 anziché attendere il 2019, considerato che anche l’Assessore ha ritenuto che questo è uno dei punti più critici della viabilità cittadina. Grazie.

ASSESSORE MANGANO:

Una breve replica. Noi l’abbiamo inserito, si tratta di un intervento dove si prevedono oltre 400.000 euro di risorse da impiegare perché ci sono degli espropri, per cui se la Provincia cofinanzia questo intervento lo possiamo anticipare.

Questo contesto da parte nostra l’abbiamo già segnalato sia nel passato mandato, sia adesso, per cui se la Provincia, nell’ambito anche delle sue risorse sulla viabilità, si ricorda che c’è anche la Bassa? Noi abbiamo intavolato già un confronto con la Provincia, lo sta già facendo il Sindaco per altro; cercheremo, se ci sono delle risorse, di inserire anche questo intervento.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie, Assessore.

Veniamo al punto n. 2 all’ordine del giorno: interpellanza presentata dalla consigliera Rossoni e dal consigliere Sonzogni relativa al PLIS.

“I sottoscritti Consiglieri comunali del Partito Democratico, premesso che la legge regionale 17 novembre 2016, n. 28 “Riorganizzazione del sistema lombardo di gestione e tutela delle aree regionali protette e delle altre forme di tutela presenti sul territorio”, richiede che entro tre mesi dalla sua entrata in vigore, quindi entro l’imminente scadenza 17 febbraio 2017, gli Enti interessati e per ciò stesso i territori si esprimono in modo motivato sul modello di riorganizzazione dei rispettivi Parchi ed aree protette di appartenenza. La tendenza favorita dal menzionato intervento di riordino legislativo è quella di addivenire a una razionalizzazione dei soggetti gestori, con l’obiettivo di promuovere la concentrazione in macroaree; la legge regionale ne prevede nove.

In questo quadro pure i Comuni aderenti alla convenzione istitutiva del PLIS Gera d’Adda, che finora non ha prodotto alcun documento di pianificazione o progetto, si devono esprimere entro la suddetta scadenza del 17 febbraio chiedendo o di proseguire in autonomia, motivata da capacità di realizzazione autonoma, oppure di partecipare a processi di aggregazione, in tal caso in primis con il Parco Adda Nord, se non altro per ragioni di contiguità ed in coerenza con il nuovo Statuto dell’Ente.

Chiedono di sapere se la Giunta di Treviglio aveva presentato o meno la richiesta di prosecuzione in autonomia del PLIS e con quali motivazioni relative alla realizzazione di interventi e iniziative di tutela e valorizzazione del territorio; per quale motivo la Giunta non abbia sinora ritenuto di investire il Consiglio comunale di una decisione e, comunque, di un tema tanto rilevante per il territorio della città di Treviglio”.

Risponde l’assessore Nisoli.

ASSESSORE NISOLI:

Sì, buonasera, grazie, Presidente. In relazione all’interpellanza in oggetto si informa che: in relazione al punto 1 si fa presente che l’articolo 5 della legge regionale 17 novembre 2016, n.

28, stabilisce che i gestori del PLIS partecipano al percorso di riorganizzazione di cui all’articolo

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3 presentando alla Giunta regionale, entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della legge, una richiesta di prosecuzione in autonomia, e pertanto non è compito della Giunta comunale di Treviglio richiederne la prosecuzione.

L’Assemblea dei Sindaci del PLIS nella seduta del 17 gennaio 2017 ha deciso di richiedere alla Regione Lombardia la prosecuzione gestionale in autonomia. In ottemperanza a detta decisione, in data 16 febbraio 2016 è stata inviata alla Direzione Generale Energia, Ambiente e Sviluppo della Regione la richiesta di prosecuzione in autonomia, allegando la scheda informativa del PLIS predisposta dai funzionari della Regione Lombardia ed illustrata nella riunione organizzata presso la Regione in data 25 gennaio 2017, nella quale sono tra l’altro indicate le risorse umane che ogni Comune ha individuato per la gestione tecnica ed amministrativa, la scelta del percorso di riorganizzazione e gli interventi finalizzati alla riqualificazione e valorizzazione del parco.

Punto 2: si ricorda che in data 13 settembre 2016 è stata stipulata la convenzione per la gestione del PLIS, sottoscritta dai Sindaci dei Comuni, il cui testo fu approvato dai rispettivi Consigli comunali. Suddetta convenzione prevede all’articolo 1 che i Comuni determinano di affidare il coordinamento della gestione del PLIS al Comune di Treviglio come capofila;

all’articolo 3 sono indicati i compiti dell’Ente capofila, il quale provvede, su conforme deliberazione dell’Assemblea dei Sindaci, all’adozione di atti, tra i quali, al comma d):

“predisporre, con altri Enti o Parchi a carattere regionale, eventuali convenzioni per il supporto dell’attività ordinaria e straordinaria del PLIS, la creazione di progetti condivisi e il monitoraggio ambientale e supporto all’attività di vigilanza in materie ambientali, la realizzazione di materiale scientifico e divulgativo e di educazione ambientale”.

All’articolo 6 è previsto che “l’Assemblea manifesta la propria volontà attraverso atti di indirizzo. Tali atti hanno effetto vincolante per tutti i Comuni del PLIS”; e, inoltre, che “il Presidente dell’Assemblea rappresenta il Parco nelle sedi istituzionali e nei rapporti con la Provincia”. Infatti a seguito di questo, sempre nella seduta del 17 gennaio si è deciso appunto di richiedere alla Regione la prosecuzione in autonomia del nostro PLIS. Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie, Assessore. Prego, Consigliera.

CONSIGLIERE ROSSONI:

Grazie, Assessore. In realtà diciamo che l’interpellanza aveva come scopo da una parte chiedere appunto di essere informati, visto che è vero che è l’Ente gestore del Parco e non compete alla Giunta e neanche al Consiglio comunale, però quantomeno, visto che il nostro Comune fa parte di questo Ente, quantomeno essere informati delle iniziative che si chiedono, che si intendono proporre, anche perché la ripercussione sul Comune, se non si prosegue in autonomia con il PLIS ma si entra a far parte di un Parco già costituito, credo che siano importanti e significative.

Ma l’interpellanza aveva come scopo quello di capire anche come era stata motivata la richiesta di prosecuzione, perché l’articolo 5 dice che “la richiesta di prosecuzione in autonomia dev’essere motivata mediante idonea documentazione della sussistenza di capacità realizzative di interventi ed iniziative di tutela e valorizzazione attivate sul territorio negli ultimi cinque anni”, e quindi ci interessava capire qual era l’argomentazione, quindi qual era eventualmente il progetto che era stato allegato alla richiesta di prosecuzione in autonomia; e poi perché non si ritenga di coinvolgere comunque il Consiglio comunale in una progettazione quanto meno di quell’area.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie. Ha chiesto una breve replica il Sindaco.

SINDACO IMERI:

Solo per sottolineare quello che diceva l’assessore Nisoli, quindi che dopo tanto parlare del PLIS finalmente il Comune di Treviglio è diventato capofila, dopo anni di poca, per non dire nulla, operatività, e il Consiglio comunale è stato coinvolto in quella sede nel momento in cui ha approvato la convenzione.

Abbiamo trasmesso a Regione Lombardia le schede e la documentazione richiesta per motivare la prosecuzione in autonomia, sia ricostruendo quel poco che è stato fatto, sia indicando gli

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interventi futuri, che si qualificano nel progetto che era già stato deliberato anche dal precedente PLIS con capofila Fara, che era quello di una pista ciclopedonale che unisse tutti i Comuni. Chiaramente questo è il mandato che era stato dato dal Consiglio comunale, se Regione Lombardia dovesse dire che non possiamo proseguire in autonomia torneremo in Consiglio comunale, altrimenti andremo avanti sulla strada intrapresa coinvolgendo il Comitato tecnico e l’Assemblea dei Sindaci, che sono gli organi titolati a esprimersi sul PLIS.

Tutta la documentazione, visto che l’avvocato Rossoni è Consigliere comunale, chiaramente è consultabile al protocollo del Comune oppure la può richiedere agli Uffici, con tutte le schede e le motivazioni tecniche che sono state trasmesse a Regione Lombardia.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie. Veniamo al punto n. 3 all’ordine del giorno: interrogazione presentata dalla consigliera Rossoni in merito all’edificio comunale di piazza Garibaldi.

“La sottoscritta Consigliera comunale del Partito Democratico chiede di sapere se corrisponde al vero che nel piano interrato degli uffici comunali sito in piazza Garibaldi, e precisamente nella sala denominata Hub, siano state riscontrate estese macchie scure su una parete, infiltrazioni e percolazioni in corrispondenza di alcuni tubazioni a vista posizionate sotto il soffitto, forte odore di muffa e fognatura; se corrisponda al vero che analoghi problemi si siano manifestati nei locali affittati al ristorante Matè; se corrisponde al vero che nei locali siti al primo piano dell’edificio siano avvenuti episodi di infiltrazioni di acqua dal soffitto; se l’Amministrazione comunale abbia o meno segnalato la problematica all’impresa costruttrice”.

Risponde l’assessore Mangano.

ASSESSORE MANGANO:

Sì, grazie, Presidente. Le domande poste sono quattro, quindi rispondo puntualmente alle quattro domande e poi faccio una chiosa finale.

Primo punto: al piano interrato dell’edificio comunale di piazza Garibaldi, nella sala denominata Hub, è stata rilevata nel mese di ottobre 2016 una macchia di umidità. Considerato che la macchia era in corrispondenza della cassetta antincendio, si è in un primo momento provveduto ad esaminare eventuali perdite dell’impianto di adduzione del circuito acqua e, stante la persistenza della macchia, si è proceduto a ricercare altre cause o perdite di altri impianti. Dopo varie verifiche si è appurato che si trattava di un problema della condotta stradale di scarico fognario del vicolo Teatro, che risultava ostruita e provocava rigurgiti nel tubo di collegamento dell’edificio. Dopo l’intervento della società Cogeide il problema si è risolto senza dover fare ulteriori interventi.

Punto 2: la problematica accaduta dal ristorante Matè è stata la conseguenza dell’intervento di ostruzione della condotta fognaria del vicolo Teatro da parte di Cogeide. Il gestore del ristorante, seppur avvisato dei lavori, ha proseguito nell’utilizzare i propri scarichi, che, invece di defluire verso la fognatura, sono rigurgiti all’interno con fuoriuscita di acqua, e questo è successo l’8 di novembre.

Punto 3: al primo piano dell’edificio in occasione di alcuni temporali di forte intensità si è verificato che, in corrispondenza del locale affittato a libreria, è stata riscontrata la presenza di infiltrazioni di acqua in corrispondenza della vetrata sud. Tale problematica è stata risolta con alcuni interventi di sistemazione della lattoneria presente alla confluenza della copertura del locale con la copertura vetrata del porticato superiore.

Punto 4: l’impresa costruttrice è stata coinvolta nella ricerca del probabile guasto, ma successivamente, appurato che le problematiche erano ascrivibili a situazioni esterne, gli interventi sono stati effettuati dal gestore dei servizi idrici e fognari.

La problematica è stata nel mese di ottobre e novembre; siamo nel mese di febbraio è la Consigliera ha ritenuto opportuno fare questa interrogazione per chiarezza. Ma io, leggendo le interviste che ha rilasciato ai giornali, le domande che si poneva erano anche sulla bontà della costruzione dell’UPIM, della struttura. E allora, siccome io l’ho seguita nel passato mandato passo passo questa ristrutturazione, mi sono andato a vedere, ho detto: vuoi vedere che non c’è il collaudo, per cui la Consigliere dice: guarda che cosa è successo. Allora sono andato a vedere e c’è un certificato, c’è un collaudo. E i 9 milioni, non mi risulta che abbiamo speso 9

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milioni per la ristrutturazione dell’UPIM; la ristrutturazione in quanto tale è costata 4.800.000 euro, poi chiaramente sono stati aggiunti gli investimenti che riguardano il teatro, il palco, gli impianti e quant’altro, ma dal punto di vista strutturale sono stati spesi 4.800.000 euro.

Pertanto… Sono troppi? Non lo so, io penso che abbiamo fatto un ottimo lavoro, l’obiettivo che noi ci eravamo posti era quello di restituire alla città un immobile che era degradato da almeno un decennio. Uno degli obiettivi che si ponevano le varie Amministrazioni era quello di rivitalizzare il centro storico; con questo intervento sull’immobile, sul teatro o auditorium, la riqualificazione della piazza, penso che l’Amministrazione uscente e quella entrante ha dato un contributo penso oggettivo, in questi giorni stiamo registrando una presenza nel centro storico, non sento più parlare di Crema, parlavano sempre di Crema come elemento di riferimento, devo dire che questi risultati, l’intervento sull’immobile ha dato, secondo me, i risultati auspicati.

Pertanto non le leggo tutto il collaudo, ma la struttura è stata realizzata a regola d’arte.

L’infiltrazione d’acqua non c’entra nulla con la bontà della struttura, ma è un elemento esterno, come ho avuto già modo di dire. E, per quanto riguarda l’importo della spesa, è nettamente inferiore ai 9 milioni che lei ha dichiarato alla stampa. Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie, Assessore. Prego, Consigliera.

CONSIGLIERE ROSSONI:

Vado anch’io per ordine rispetto alle osservazioni dell’assessore Mangano. L’interpellanza è stata depositata a febbraio perché, nonostante questo ulteriore episodio, perché mi risulta che ce ne siano stati altri, si sia verificato a ottobre, il problema è proseguito per diverso tempo, tant’è che diverse persone mi hanno riferito di aver sentito degli odori particolarmente forti per un lungo lasso di tempo. A febbraio, quando ho depositato l’interpellanza, il problema non era ancora risolto, tant’è che io ho del materiale fotografico che attesta che quando ho depositato l’interpellanza c’erano ancora tutta una serie di problematiche, oltre appunto ai forti odori.

Quindi il problema è proseguito per qualche mese.

Per quanto riguarda i 9 milioni di euro, a parte che l’assessore Mangano ha detto 4 milioni e 8 per la ristrutturazione più investimenti, per cui non ha dato una cifra precisa, però…

(ndt, intervento fuori microfono)

7 milioni e 2, perfetto. L’assessore Mangano si dimentica il costo di acquisto; quando io ho fatto riferimento all’importo, non ho detto l’importo della ristrutturazione, ho detto l’importo di questa opera, il costo di questa opera in generale, di questo immobile. Quindi… ma non credo che sia questo l’oggetto della discussione di oggi. L’oggetto della…

(ndt, intervento fuori microfono)

Sì, legga: ho detto 9 milioni di euro, ma credo che se parliamo dell’immobile in generale, e non capisco il problema di parlare di questa cifra, siamo di fronte a una cifra diversa, non siamo di fronte ai 7 milioni e 2, perché l’immobile complessivamente è costato per l’acquisto, è costato per la ristrutturazione, è costato per le opere ulteriori. Quindi non c’è niente di male, però non credo di aver dato dei numeri che non siano coerenti con quello che è stato l’impegno finanziario per il Comune di Treviglio.

Per quanto riguarda i problemi sollevati, va bene il collaudo, ci mancherebbe che non ci fosse il collaudo, mi vien da dire, ma lei sa meglio di me che ci sono dei vizi occulti che si manifestano nel tempo: le infiltrazioni sono un tipico vizio che si manifesta a distanza di tempo, indipendentemente dal collaudo. Quindi sono vizi che sono emersi successivamente, rispetto ai quali è doveroso che venga fatta la segnalazione, tant’è che l’Amministrazione l’ha fatta; è doveroso anche che chi ne viene a conoscenza li riporti al Comune.

Mi fa piacere che siano stati eliminati, spero che sia un’eliminazione definitiva. Mi auguro che quello spazio rimanga in uso alle associazioni, perché è uno spazio particolare, che viene goduto da circa duecento-trecento persone, c’è un laminato che si presta alle attività di danza, di teatro, di yoga, che lì dentro vengono praticate, ci sono dei progetti di continuità col teatro, quindi mi auguro, ripeto, che una volta sistemati i vizi che si sono manifestati questo spazio resti nella disponibilità delle associazioni, come è stato pensato. Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:

Prego.

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ASSESSORE MANGANO:

Allora, sul costo io mi sono limitato all’intervento che noi abbiamo realizzato dal momento in cui abbiamo proceduto alla ristrutturazione dell’immobile. Se dobbiamo mettere l’importo dell’acquisto, allora io dovrei fare… potremmo fare l’elenco di tutti i concorsi di idee che sono stati fatti, che hanno avuto un costo, che sono state…

Quindi pertanto non sto qua a dire né… Veda, non dico che è colpa degli altri, che c’erano quelli prima di noi, no, nella maniera più assoluta. Bisognava risolvere un problema che era quello di dare dignità al centro storico di Treviglio. Lo abbiamo fatto con grande serietà, abbiamo stravolto dal punto di vista funzionale un progetto che non ci andava bene, i risultati sono positivi e quindi dovevo sottolineare rispetto, ripeto, ad un vizio occulto di cui lei fa riferimento, il vizio occulto per quanto riguarda l’infiltrazione, per quanto riguarda i liquami non c’entra nulla con la struttura perché è un elemento esterno, e pertanto per quanto riguarda quel tipo di criticità il problema è stato risolto.

Pertanto sono già due anni che è in funzione, ci auguriamo che non ci siano vizi e se ci dovesse essere, come abbiamo già fatto, rappresenteremo il tutto all’azienda, all’impresa, e lo abbiamo già fatto. Quindi ritenevo opportuno dire, per correttezza, quanto questa Amministrazione ha speso per ristrutturare l’immobile, gli obiettivi che abbiamo raggiunto, che sono oggettivi e visibili, sono là da vedere, era giusto che dicessi che l’immobile non c’entrava nulla con la muffa e con quello che era l’umidità, è perché un agente esterno rispetto alla struttura. Per quanto riguarda l’infiltrazione dell’acqua si è intervenuto ed è stato, obiettivamente in tempi molto brevi, risolto. Punto. Questo era quello che mi sentivo di dire.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie. Veniamo al punto numero…

(ndt, intervento fuori microfono: “Le associazioni…”)

(ndt, intervento fuori microfono): Beh, le associazioni, scusi…”) Non è un dibattito, chiedo scusa.

ASSESSORE MANGANO:

Le associazioni non riguarda i lavori pubblici in questo momento, è un altro tipo di scelta, che ci sarà l’Assessore competente e poi su un dibattito dirà quale…

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie. Veniamo al punto n. 4: interpellanza presentata dai consiglieri Molteni e Ronchi in merito al cronoprogramma lavori della nuova area Fiera.

“Premesso che lo scorso mese di settembre la ditta appaltatrice Poledil ha rinunciato all’appalto per la realizzazione del padiglione espositivo; in data 13 settembre 2016 dalle colonne dell’edizione online del Corriere Bergamo l’Assessore ai Lavori Pubblici Basilio Mangano ha dichiarato: ‘sarà pronta, come previsto, per la primavera del 2017’.

Si chiede di conoscere la tempistica della conclusione dei lavori e il cronoprogramma degli stessi”.

Risponde l’assessore Mangano.

ASSESSORE MANGANO:

Grazie ancora, Presidente. Allora, mi limito a dare i vari passaggi che sono stati eseguiti sull’argomento. Allora, con determinazione dirigenziale del 23.12.2015, visti gli atti di gara, veniva aggiudicato alla ditta Poledil di Trescore Balneario l’appalto per la realizzazione del padiglione espositivo all’interno del nuovo polo fieristico. Successivamente, per le vicissitudini interne alla società aggiudicataria ed in seguito alla rinuncia da parte della medesima società, che è stata il 22 settembre, l’appalto veniva assegnato alle medesime condizioni alla ditta seconda classificata, che è la ditta Milesi, e ciò è avvenuto il 26 settembre. Il contratto poi è stato sottoscritto il 15.11.2016, il progetto esecutivo è stato presentato dall’impresa Milesi in data 13.12.2016, validato il 15.12.2016 ed approvato il 21.12.2016.

Rispetto ai tempi originariamente previsti l’avvio dei lavori ha subito uno slittamento di circa

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quattro mesi. I lavori sono stati consegnati con verbale in data 4 gennaio 2017; il termine di ultimazione previsto è il 10 settembre 2017. Attualmente i lavori presso l’area sono sospesi per l’espletamento delle attività del polo fieristico e potranno essere avviati successivamente, perché c’è il luna park.

In questo periodo l’azienda sta procedendo, intanto, presso lo stabilimento del prefabbricatore a produrre i moduli della struttura, che saranno posizionati e assemblati nel sito del polo fieristico. I tempi di realizzazioni complessivi saranno rispettati, anche se vi saranno delle sospensioni per consentire lo svolgimento in sicurezza delle manifestazioni programmate nell’area: la fiera agricola, la fiera dei cavalli, le feste popolari e le feste di partito.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie. Prego, consigliere Molteni.

CONSIGLIERE MOLTENI:

Perfetto, era quello che mi interessava sapere. Appunto alla luce del fatto che il polo fieristico rappresenta sicuramente un’opportunità importante per la città, la preoccupazione era data dal fatto che, essendo slittati i lavori per le varie vicissitudini che c’erano state, quindi lei mi conferma intorno al mese di settembre dovrebbero ultimare?

(ndt, intervento fuori microfono: “Sì”) Perfetto, va benissimo. Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie. Veniamo al punto n. 5: interpellanza presentata dai consiglieri Ronchi e Molteni in merito all’accessibilità dell’edificio Palazzina Sangalli in viale Cesare Battisti 31.

“Premesso che a partire dallo scorso mese di gennaio nell’edificio Palazzina Sangalli in viale Cesare Battisti 31, sede della Direzione Servizi Tecnici, Edilizia, Urbanistica, Qualità Urbana, Lavori Pubblici, Patrimonio e Demanio, è stata disposta la riorganizzazione funzionale di alcuni uffici ed in particolare l’accorpamento in un unico ufficio al piano ammezzato delle Segreterie del Settore Edilizia e Urbanistica e del Settore Lavori Pubblici, precedentemente allocate la prima al piano terra e la seconda al piano primo; 2) l’accesso al piano ammezzato avviene esclusivamente con scale in quanto l’ascensore esistente consente lo sbarco solo ai piani terra, primo e secondo; 3) ai sensi della normativa nazionale vigente in materia di assistenza, integrazione sociale e diritti alle persone handicappate, nonché per l’eliminazione delle barriere architettoniche in tutti gli edifici pubblici, dev’essere garantito l’accesso nei locali aperti al pubblico; 4) l’Ufficio Segreteria è aperto al pubblico nei giorni prefissati ed utilizzato per la prima richiesta di atti e documenti specifici sia dal normale cittadino che da vari professionisti del settore tecnico.

Tutto ciò premesso si interpellano Sindaco e Assessori competenti perché forniscano spiegazioni in merito alle motivazioni che hanno determinato l’allocazione di un ufficio aperto al pubblico qual è la Segreteria dei Servizi tecnici, precedentemente accessibile sia al piano terra che al piano primo, in un locale al piano ammezzato accessibile solo con scala, in evidente contrasto con la normativa vigente, in spregio ai diritti di autonomia dei soggetti portatori di handicap e peggiorando il servizio di tutti quelli che, pur non rientrando nella suddetta categoria, necessitano di percorsi ed accessi agevolati a servizi pubblici, quali ad esempio donne in gravidanza, con piccoli al seguito, anziani eccetera”.

Risponde il Sindaco.

SINDACO IMERI:

Grazie, Presidente. Leggo la risposta predisposta dal dirigente del Settore tecnico, con una precisazione iniziale relativamente all’attività della Segreteria, che è una Segreteria aperta al pubblico in alcuni giorni con il personale che sta al piano terra, dove sono consultabili gli atti, mentre la Segreteria unica come l’abbiamo intesa nella riorganizzazione è finalizzata prevalentemente all’attività di back office a supporto degli uffici presenti nella palazzina, che è un edificio storico vincolato, tutelato dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici, che assicura la piena accessibilità e adattabilità per lo svolgimento delle attività istituzionali.

Nel piano ammezzato, dopo la recente riqualificazione e riorganizzazione delle attività, è stato conservato l’ufficio del dirigente ed è stata appunto creata la Segreteria di settore, che svolge tutte le attività interne di determine, impegni di spesa e gestione delle pratiche relativamente

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a tutti i Settori che afferiscono alla palazzina, quindi Edilizia, Urbanistica, Lavori Pubblici, Ambiente e Patrimonio.

Il ricevimento del pubblico avviene nei giorni di martedì, giovedì e venerdì al piano terra, che è facilmente raggiungibile dall’accesso posteriore della palazzina, e l’attività di consultazione degli atti avviene, come prima, nella sala posta al piano terra, anche perché i cosiddetti faldoni sono tutti conservati in quella zona.

Dopo la riorganizzazione degli spazi e degli uffici che abbiamo approvato in Giunta, abbiamo ridotto le aree di riferimento, che da sei sono diventate quattro, e abbiamo anche riorganizzato il layout distributivo. Ricordo che avevamo già inserito l’attività di sportello, quindi il primo accesso, che è appunto al piano terra, con una persona che costituisce il primo accesso ai servizi della palazzina.

È stata creata questa Segreteria unica che permette le attività di back office, mentre tutte le attività di servizio al pubblico sono appunto organizzate al piano terra, col personale che si reca al piano terra. È una riorganizzazione avviata dal primo gennaio del 2017, che risponde ai principi che avevamo deliberato in Giunta, quindi di ottimizzazione degli spazi, di disponibilità al piano terra dello spazio riservato alla consultazione degli atti, dell’unica Segreteria a servizio di tutti gli uffici, e che ha effettivamente questa particolarità legata proprio alla struttura dell’edificio, di questo piano ammezzato che oggi non è e non potrà mai essere servito da una sosta dell’ascensore, quindi da un piano di arrivo.

È vero che è lì da dodici anni almeno questa palazzina e che anche prima presentava gli stessi problemi, ma, come ho già avuto modo di dire alla consigliera Ronchi, è chiaro anche che non è che perché le cose sono lì da tanti anni si debba continuare a mantenerle così.

L’interrogazione, l’interpellanza è costruttiva e il fatto che sia comunque accessibile, perché si può arrivare al piano 1 con l’ascensore e poi c’è una rampa di scale dove è stata già presa in considerazione la installazione di un montascale in modo da consentire l’accesso anche al piano ammezzato, dove c’è la Segreteria e dove c’è il dirigente.

Quindi sensibilità massima per tutte le segnalazioni, come abbiamo già dimostrato anche nel Settore dei Lavori Pubblici con l’assessore Mangano, collaborando prevalentemente con l’associazione Come Noi. Anche in questo caso, fermo restando che la palazzina è accessibile e che viene garantito il servizio a tutti, chiaramente, come dicevo, è già stata presa in considerazione l’installazione di un montascale e vedremo i tempi tecnici per poi arrivare a fornire anche questa risposta a questa, chiamiamola, segnalazione e interpellanza della consigliera Ronchi.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie. Consigliera Ronchi, prego.

CONSIGLIERE RONCHI:

Grazie, Sindaco, per la risposta. Ovviamente la mia richiesta era motivata dal fatto che vorrei Treviglio veramente accessibile a tutti e quindi mi piace pensare che tutto venga sempre rivolto per i cittadini, soprattutto per quelli che sono in difficoltà, in linea con quelle che ormai sono anche le sensibilità legislative, la Convenzione di Nizza del 2010, le convenzioni, i trattati che riguardano i diritti civili dei disabili fisici, delle Nazioni Unite, e quindi la segnalazione aveva proprio questo intento, proprio essere costruttivo perché questo è un accesso a un servizio pubblico e rispettando la dignità di tutte le persone, soprattutto delle persone disabili, l’idea che ci sia già in pensiero di creare una possibilità di accesso anche per il piano ammezzato mi rassicura, perché il temere sempre la risposta “sì, ma magari mandiamo giù il segretario, fuori”, così, ecco, quello mi sembrava non coerente e non in linea con quello di una città accogliente per tutti, concittadini tutti sullo stesso livello. Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie. Veniamo al punto n. 6 all’ordine del giorno: “Approvazione delle modifiche al Regolamento per l’istituzione e l’applicazione del tributo comunale sui rifiuti (TARI)”.

La parola all’assessore Vailati.

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ASSESSORE VAILATI:

Grazie, Presidente. Allora, l’idea è quella di presentare insieme i tre punti all’ordine del giorno, quindi questo e i due immediatamente successivi, perché secondo me è meglio spiegata al Consiglio la determinazione della TARI.

Ho preparato alcune slide e con queste vi illustro quindi il Regolamento, il Piano finanziario e la determinazione delle tariffe.

Partiamo dal Regolamento. Allora, l’approvazione delle modifiche al vigente Regolamento TARI si rendono necessarie per il recepimento delle normative intervenute nella disciplina a livello nazionale. Gli articoli che vengono modificati sono l’articolo 23, “Riduzioni per le utenze domestiche”, anche qui viene aggiunto al comma 1 la lettera c), dove si prevede l’applicazione di una riduzione per gli italiani residenti all’estero regolarmente iscritti all’AIRE, già pensionati nei rispettivi Paesi di residenza, si applica quindi una riduzione della TARI nella misura di due terzi, a condizione però che l’unità immobiliare non sia né affittata, né data in comodato d’uso.

Vi faccio presente che ci sono forse due casi, anche perché è la concomitanza proprio di alcuni elementi, quindi l’iscrizione all’AIRE, essere pensionati, avere un’abitazione qui eccetera eccetera.

Recepiamo anche, con la modifica al Regolamento, l’articolo 25 bis, che è la riduzione per la cessione di eccedenze alimentari. È previsto infatti, per le utenze non domestiche che producono o distribuiscono beni alimentari a titolo gratuito e cedono quindi eccedenze alimentari ad associazioni assistenziali e di volontariato, venga prevista una riduzione con un tetto massimo del 20 per cento. Le associazioni però devono essere iscritte all’Albo comunale delle associazioni. La riduzione è regolamentata in base anche ai quantitativi di beni ceduti, quindi per le attività che cedono un quantitativo tra i 5.000 e i 10.000 chili l’anno si applica una riduzione del 10 per cento; per le attività, invece, che cedono quantitativi superiori, il 20 per cento, che è il massimo. Questo è regolamentato proprio dalla norma a livello nazionale.

Devono presentare una rendicontazione entro il 31 gennaio, quindi, dell’anno successivo alla cessione, e si vedranno ridotta la tariffa appunto nell’anno successivo.

L’articolo 29 riguarda il contenuto e la presentazione della dichiarazione. Anche qui viene modificato il termine della presentazione appunto della comunicazione all’Ufficio Tributi, che dev’essere effettuata entro il 30 giugno dell’anno successivo alla data di inizio, di variazione o/e cessazione dell’occupazione, comunque comunicare tutte le variazioni che intervengono su un apposito modulo che è messo a disposizione nel sito del Comune oppure sempre all’ufficio.

Articolo 33, riguarda la riscossione. Il Comune quindi riscuotere la TARI in base alle dichiarazioni che recepisce inviando ai contribuenti inviti di pagamento, specificando per ogni utenza le somme dovute per il tributo comunale e per il tributo provinciale, che vi andrò a spiegare poi dopo. La data di scadenza e il numero delle rate viene stabilito annualmente e viene definito appunto con la deliberazione di approvazione delle tariffe TARI.

Per quanto riguarda il Regolamento abbiamo concluso, recependo appunto tutte le norme che sono modificate, sono state modificate a livello nazionale.

Passiamo ora al Piano finanziario. Allora, il Piano finanziario è lo strumento attraverso il quale i Comuni definiscono la strategia di gestione dei rifiuti urbani. Il Piano finanziario TARI per l’anno 2017 prevede un costo complessivo del servizio di 4.242.000 euro, a cui però va aggiunto il 5 per cento del tributo TEFA, che è dovuto alla Provincia di Bergamo, pari ad euro 212.000, che è incassato dal Comune e poi viene riversato alla Provincia.

Allora, in questa slide invece ho evidenziato come prospetto riassuntivo tutti i costi che compongono l’importo che vi dicevo prima. Abbiamo i costi operativi di gestione, i costi comuni, i costi d’uso del capitale, le minori entrate per riduzione, e portano appunto al totale che vi dicevo prima di 4.242.000 euro. La ripartizione deve avvenire per legge tra costi fissi e costi variabili, anche perché questi poi sono determinanti, cioè servono suddivisi per determinare le tariffe. Allora nei costi variabili abbiamo i costi della raccolta e del trasporto, costi di trattamento e smaltimento, costi di raccolta differenziata per materiale e costi di trattamento e riciclo, riduzione per parte variabile. Ammontano, i costi variabili, a 2.312.000 euro. I costi fissi, invece, sono i costi che si riferiscono allo spazzamento e al lavaggio strade e aree pubbliche, i costi amministrativi, i costi generali di gestione e i costi comuni diversi. Il totale è di 1.702.000 euro, a cui si aggiungono i costi d’uso del capitale di 227.000 euro.

Totale: 1.929.000 euro sono i costi fissi, costi fissi più costi variabili danno il totale del primo prospetto riassuntivo.

Allora, qui vediamo il raffronto delle previsioni costi-ricavo-servizi di gestione. Praticamente qui

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abbiamo suddiviso, in base poi ai valori che vengono indicati in bilancio, il costo totale del gestore, il costo degli acquisti per i sacchi, i bidoni eccetera, la pulizia dei parchi, il costo del presidio centri di raccolta, i costi comuni, gli accertamenti per insolvenze e costo d’uso del capitale e le riduzioni applicate e attività di recupero. Il totale, ovviamente, dà sempre l’importo di 4.242.000 euro.

Nelle entrate abbiamo suddiviso per gettito tariffa giornaliera del luna park e il gettito tariffa giornaliera mercato settimanale, mentre un’altra voce è il costo da coprire per la tariffa permanente, quindi abbiamo suddiviso le tariffe giornaliere rispetto alle tariffe permanenti, che sono quelle annuali, quelle che poi si ritrovano peraltro, i 4.213.000, negli avvisi di pagamento.

Come vedete il costo di copertura del servizio è il 100 per cento, perché così prevede la norma, quindi tanto entra e tanto esce; il tributo provinciale del 5 per cento – il tributo che vi dicevo prima che è stato istituito a livello provinciale – è di 212.000 euro. Quella è l’illustrazione del Piano finanziario.

Adesso passiamo alle tariffe, perché ovviamente, approvazione del Regolamento, del Piano finanziario, si arriva alla determinazione delle tariffe. Le tariffe, come vi anticipavo prima, per legge devono assicurare la copertura integrale del 100 per cento dei costi previsti dal Piano finanziario. Le scadenze che abbiamo stabilito per quest’anno sono due: la prima rata è il 28 di aprile (perché il 30 cadeva di domenica) e la seconda rata il 31 di ottobre.

Allora, abbiamo pensato a queste date per evitare innanzitutto sovrapposizioni di scadenze con IMU, TASI o comunque le scadenze anche di imposte determinate da Unico, e anche perché così miglioriamo, anche un po’ per migliorare e per meglio gestire i flussi finanziari dell’Ente.

Allora, le tariffe si suddividono in tariffe per utenze domestiche e tariffe utenze non domestiche. Cosa dobbiamo tener presente per la determinazione delle tariffe? Dobbiamo tener presente il quantitativo dei rifiuti prodotti, la copertura del servizio al 100 per cento e la diversa distribuzione delle tipologie e anche le diverse metrature.

Per quanto riguarda le tariffe utenze domestiche, la ripartizione viene fatta in base ai metri quadrati utilizzati e ai componenti del nucleo familiare, ovviamente tenendo sempre presente il quantitativo di rifiuti prodotti. Interessante, secondo me, è il raffronto che è stato fatto - e che vedete in tabella - per quanto riguarda un alloggio di 100 metri quadri per diversa tipologia o comunque per diverso numero di componenti del nucleo familiare. Vedete l’importo del totale dell’anno 2016 e del totale 2017: come potete vedere l’aumento è di 0,98 centesimi e arriva a 3 euro sulle tipologie di famiglie con sei o più componenti. Poi facciamo l’analisi generale.

Volevo dire che, per quanto riguarda le utenze domestiche, l’aumento medio è dell’1 per cento, ma, come vi dicevo, è 0,98, neanche 1 euro, e arriva a 3 euro sulle famiglie con più di sei componenti.

Per contro, invece, per quanto riguarda le tariffe utenze non domestiche, come potete vedere vi è una riduzione media dell’1,15 per cento. Perché questo? Proprio per il discorso che vi dicevo prima, che comunque il 100 per cento del costo del servizio dev’essere ripartito divise per tipologia ma in base ai metri quadri, in base ai rifiuti prodotti e comunque anche in base alle categorie per quanto riguarda le utenze non domestiche, quindi categorie di attività, e il tutto deve fare 100 per cento del costo.

Allora le tariffe, come vedete, pur non avendo subito variazione perché abbiamo delle… come si dice? Dei parametri che comunque sono stati fissati dalle norme sulle tariffe dei rifiuti, come vedete in base alla quantità di rifiuti prodotti per le utenze domestiche e in base al numero delle utenze non domestiche c’è una redistribuzione.

Raffronto costi e tariffe. Ecco, abbiamo predisposto anche questo prospetto perché chiarisce, secondo me, meglio il decorso della tariffa nell’arco degli anni, vedendo che comunque si è sempre cercato di ridurre il tributo. Allora, si sono ridotti dall’anno 2013 all’anno 2017, pur ottimizzando il servizio; e per quanto riguarda invece le tipologie che qui sono raffigurate, per esempio la tabella delle utenze domestiche, rimane pressoché invariata nell’arco degli anni la tariffa per quanto riguarda la tipologia con uno o due componenti, mentre diminuisce nettamente per quanto riguarda, cioè diminuisce costantemente per quanto riguarda le tipologie di utenze domestiche con tre o più componenti, quindi si arriva a determinare un criterio di sconto soprattutto per le famiglie numerose, che hanno visto ridotto nel tempo l’importo della tariffa.

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Così anche per quanto riguarda le utenze non domestiche: se voi vedete nel raffronto, la percentuale, l’importo si è ridotto dall’anno 2013 all’anno 2017, c’è stato un trend sempre in riduzione.

Ho finito. Se avete domande?

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie. Come modalità operativa, visto che l’Assessore ha presentato i tre punti perché collegati, direi di fare un’unica discussione, anche se poi li voteremo singolarmente perché poi dobbiamo votarne anche l’immediata esecutività.

Per cui dichiaro aperta la discussione. Consigliere Calvi, prego.

CONSIGLIERE CALVI:

Buonasera. Per quanto riguarda l’impianto dalle tariffe comunali riguardante i rifiuti, la TARI, noi abbiamo da fare un appunto. Innanzitutto vorrei porre una domanda che riguarda proprio il Regolamento, anche perché, facendo un confronto fra il Regolamento vigente e la proposta di delibera, cioè scaricando il Regolamento vigente, che è frutto della delibera n. 33 del 29 aprile 2014, ho notato che nel nuovo Regolamento non è previsto, cioè nella proposta di delibera non è previsto il cambiamento, la variazione dell’articolo 25. Volevo chiedere se era frutto di una precedente delibera oppure c’è un motivo particolare. Non è una cosa di poco conto perché riguarda i rifiuti avviati al recupero ai produttori di rifiuti speciali e assimilati. Nel precedente Regolamento l’articolo era facilmente comprensibile; devo dire che ho fatto uno sforzo non indifferente a livello di comprensione per capirne la natura della riduzione, anche in considerazione del fatto che, facendo una breve ricognizione sulla materia legislativa, tutto ciò che riguarda i rifiuti speciali e assimilati è regolamentato da una convenzione fra gestore e utente, e dunque la cosa mi pareva assai curiosa.

Poi, per quanto riguarda la posizione del Movimento 5 Stelle su ciò che è stato detto, sulla riduzione per cessione di eccedenze alimentari, ci vede sostanzialmente favorevoli, nel senso che tributiamo all’idea, alla modificazione, nonostante sia d’obbligo per quanto riguarda l’impianto legislativo derivante, diciamo, da una normativa superiore, lo consideriamo comunque positivo.

Mentre per quanto riguarda la nostra posizione complessiva sul Regolamento, purtroppo devo far notare all’articolo 1 una posizione che è chiaramente espressa dall’Amministrazione, che è reiterata dal precedente Regolamento, che è al comma 2 dell’articolo 1: “l’entrata qui disciplinata ha natura tributaria non avendo inteso l’Ente attivare la tariffa con natura corrispettiva di cui al comma 668 dall’articolo 1 della legge n. 147 del 2013”. In cosa consiste questa cosa qua? È una scelta chiaramente di natura politica, perché il comma in questione, lo leggo integralmente, così, per essere chiari, il 668 riguarda una diversa applicazione del sistema, non più su base tributaria ma su base di tariffazione: “i Comuni che hanno realizzato sistemi di misurazione puntuale della quantità di rifiuti conferiti al servizio pubblico possono, con Regolamento di cui all’articolo 52 del decreto legislativo n. 446 del 1997, prevedere l’applicazione di una tariffa avente natura corrispettiva in luogo della TARI. Il Comune nella commisurazione della tariffa può tenere conto dei criteri determinati con il Regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica del 27 aprile 1999, n. 158: la tariffa corrispettiva è applicata e riscossa dal soggetto affidatario del servizio di gestione dei rifiuti urbani”.

Non è una cosa di poco conto, è come si intende organizzare la raccolta dei rifiuti, anche perché sostanzialmente abbiamo visto nel Piano finanziario che incide in maniera rilevante per quanto riguarda poi i tributi che i cittadini trevigliesi pagano. I 4.200.000 euro sono, secondo le stime pubbliche, circa il 10-11 per cento dell’impianto tributario, perciò parliamo di cifre consistenti per quanto riguarda i cittadini trevigliesi. È dimostrato, è ampiamente dimostrato che la tariffa puntuale, già adottata da diversi Comuni della Lombardia, ha portato a dei risultati di ottimizzazione per quanto riguarda poi anche la raccolta dei rifiuti. È un modello organizzativo; noi auspichiamo comunque, non chiaramente a breve termine, comunque la presa in considerazione di questa idea, cioè di passare a un diverso modello di tariffazione.

Poi per il resto chiaramente sono modifiche di relativo conto, cioè sono obbligate dalla normativa superiore, chiaramente, non è che il Comune…, l’Amministrazione assume quello che poi è la necessità dal punto di vista amministrativo. Tutto qui.

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PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie, Consigliere. Se ci sono altri Consiglieri prima di dare la parola all’Assessore e al Sindaco per la risposta? Prego, Rossoni.

CONSIGLIERE ROSSONI:

Per quanto riguarda il Regolamento, visto che sostanzialmente si tratta di recepire, del recepimento di norme superiori, siamo d’accordo, in particolare siamo d’accordo su quello che è stato anche uno dei fiori all’occhiello, diciamo, del Governo Renzi, che è quello della norma volta a contrastare lo spreco alimentare, che qui viene appunto recepita nel Regolamento, quindi assolutamente favorevoli su questa previsione.

Per quanto riguarda il Piano finanziario, anche qua c’è condivisione degli obiettivi, in particolare per quanto riguarda la raccolta differenziata, si dice tra l’altro che verrà anche incentivata attraverso attività di promozione, di educazione e di divulgazione, quindi mi piacerebbe che l’Assessore ci specificasse anche quali sono queste iniziative che l’Amministrazione intende intraprendere, che secondo me devono essere assolutamente accessibili, perché alcune delle informazioni purtroppo non lo sono state fino in fondo, e deve essere diffusa, magari anche prevedendo della cartellonistica, visto che sappiamo purtroppo che troviamo spesso e volentieri dei sacchetti contenenti rifiuti che non vengono appunto differenziati e che questi incidono parecchio sul costo del servizio, e spesso e volentieri non sono nemmeno messi nei vari cestini dai residenti, quindi aggravano ulteriormente la posizione dei trevigliesi.

Per quanto riguarda… Ecco, l’altra domanda è se sono previsti dei controlli, appunto, e delle sanzioni per l’inottemperanza e per gli abbandoni, appunto, di questi sacchetti.

Per quanto riguarda le tariffe, allora, viene previsto un introito di 4.242.401, che è inferiore alla previsione del 2016, di 4.300.000, però mi sembra che poi in realtà, siccome l’accertato è stato inferiore, credo che la previsione attuale sia abbastanza in linea. Chiedevo chiarimenti su questo punto.

Non condivido il fatto che ci sia un aumento delle utenze domestiche, seppur contenuto, e che invece ci sia una diminuzione delle utenze non domestiche. L’Assessore mi dirà che è la normativa, corrisponde alla normativa, non lo so, però in questo momento, secondo me, gravare ulteriormente le famiglie, anche se di un costo tutto sommato limitato, però… No, capisco, però è anche un segnale, ho capito, però è un segnale comunque, visto che ci sono difficoltà e sofferenze, insomma, riuscire a non fare gli aumenti secondo me sarebbe positivo.

Faccio una domanda all’Assessore perché mi ha abbastanza sconcertato, visto che si dice:

l’obiettivo è quello della copertura al 100 per cento del servizio. Mi pare che sia un obiettivo teorico, perché l’obiettivo reale…

(ndt, intervento fuori microfono)

No, no, capisco, ma l’obiettivo reale non viene raggiunto, nel senso che mi sembra che ci sia un tasso di morosità estremamente elevato. Cioè io ho esaminato il capitolo 811 del preconsuntivo 2016 e mi pare siano stati riscossi solamente 3.519.290 euro rispetto all’accertato di 4.251.000, cioè meno 732 milioni, con una morosità del 18 per cento. Ecco, chiedo se… Cioè mila euro, scusate, 732.000 euro.

Chiedo se corrisponde al vero, quindi se effettivamente c’è una morosità tanto elevata e cosa sta facendo il Comune per recuperare queste somme e quindi se effettivamente, diciamo, la copertura del servizio di fatto non c’è. Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie, Consigliera. Se ci sono altri Consiglieri che vogliono intervenire, sennò la parola al Sindaco Imeri.

Prego, signor Sindaco.

SINDACO IMERI:

Grazie, Presidente. Rispondo ad alcuni punti che sono stati posti, poi lascio eventualmente all’assessore Vailati se ritiene opportuno integrare la mia risposta.

Parto dal consigliere Calvi in relazione all’articolo 25, che è di fatto relativo alla riduzione per le utenze non domestiche, quindi le aziende che inviano a recupero i rifiuti e quindi possono

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dimostrare attraverso formulari e relativo MUD, dove necessario, di aver provveduto a questo adempimento, quindi sgravando la parte di metratura dell’azienda dal pagamento della parte di tariffa che è identificata dal Regolamento. Quindi viene esplicitato meglio quella che è una riduzione che peraltro già molte aziende attuano e applicano.

Mentre in relazione alla tariffazione, che è un dilemma, è un cavallo di battaglia che si porta avanti da tempo, è vero che molti Comuni hanno fatto questa scelta e stanno anche pubblicando trionfalisticamente sulla stampa annunci dove la raccolta differenziata è miracolosamente schizzata alle stelle e dove sembra che tutto sia un’isola felice, è altrettanto vero che, ahimè, si regista contemporaneamente un degrado delle zone periferiche, delle campagne, delle rogge e del bordo strada dovuto al fatto che se io pago in base a quanto effettivamente smaltisco, probabilmente c’è qualcuno che smaltisce zero e lo smaltimento finisce altrove. È il motivo per cui noi siamo sempre stati un po’ scettici su questo passaggio alla tariffazione nuda e cruda, perché riteniamo che già oggi - e lo si ricordava prima, lo diceva anche la consigliera Rossoni - ci sia da contrastare l’abbandono, seppur limitato, ma che c’è, di sacchetti, e comunque capita ancora, di rifiuti anche lungo le strade, dovuto al fatto che probabilmente c’è gente che non ha ancora capito che tanto la tassa va pagata lo stesso e che probabilmente se la lasci fuori di casa passiamo a prendetela e sei anche più comodo, piuttosto che metterla in macchina e andare a smaltirla magari lungo le rogge.

Quindi sulla tariffazione confermo i dubbi che avevamo, è vero che certi Comuni che sono passati a questo sistema, lo stanno promuovendo e stanno facendo anche incontri; legittimo da parte di queste Amministrazioni che hanno fatto questa scelta, noi riteniamo che una città delle nostre dimensioni non sia oggi nelle condizioni credibili e serie di passare a questo sistema, che sarebbe ottimale ma purtroppo dobbiamo fare i conti con la realtà e non vogliamo ritrovarci una città che oggi è comunque pulita, accogliente, vivibile, che magari si presenta in condizioni diverse.

Relativamente all’intervento della consigliera Rossoni, sicuramente ci sono già controlli e sanzioni, abbiamo anche in essere con G.ECO una serie di attività, concentrate in particolari giornate della settimana, di verifica dei sacchi neri, del conferimento e dello smaltimento del rifiuto, così come sono state diverse negli anni le azioni di sensibilizzazione, da quale nelle scuole, al pieghevole che è stato trasmesso a tutte le famiglie, alla vivibilità della città, quindi attraverso anche le cosiddette isole ecologiche che sono state posizionate nei parchi, con cartellonistica e bidoni di colore diverso a seconda di quello che è il rifiuto da smaltire. Stiamo pensando anche, anticipo, relativamente al bel successo della Fiera della Madonna delle Lacrime di questi ultimi due giorni, di introdurre per l’anno prossimo anche una postazione dove si conferiscono i rifiuti e che vengono smaltiti, sul modello del Trentino, che potrebbe essere un’ulteriore attività di sensibilizzazione. Stiamo potenziando ulteriormente i cestini, abbiamo messo i posacenere, quindi è un’azione che si fa a 360 gradi e che prevede assolutamente anche le sanzioni per chi invece non rispetta quelle che sono le regole del gioco.

Mi permetto però di sottolineare, perché è vero che è facile fare le pulci sull’1 per cento dell’aumento medio su un’utenza di famiglie che ha un appartamento di 100 metri quadrati, quindi, voglio dire, un certo target, ma non bisogna dimenticare che noi stiamo parlando di un settore molto delicato, molto importante e che complessivamente rispetto al 2013, quindi ’13,

’14, ’15, ’16, ’17, vuol dire cinque anni, le utenze domestiche hanno visto una riduzione della tassa rifiuti, con un’attenzione alle famiglie numerose, c’è stata una riduzione significativa, e per quanto riguarda la famiglia… anzi, per i single siamo passati da 112 a 116 euro se ha un appartamento da 100 metri quadrati, quindi, voglio dire… Se invece sono due persone siamo passati a un aumento di 1 euro dal 2013 al 2017, mentre tutti gli altri hanno avuto riduzioni anche nell’arco di 15-16 euro, sempre su una media di un appartamento di 100 metri quadrati, quindi che aumenta se l’appartamento è superiore.

Mentre sulle utenze non domestiche la progressione della tariffa è andata diminuendo e questo è dovuto al fatto che il sottoscritto, che ha seguito fin dall’inizio il passaggio da TARSU, TARES, TARI, è facilmente giustificabile dal fatto che i coefficienti che il Governo ci ha dato quando ha introdotto questo sistema prevedono che ci sia una differenziazione tra utenze domestiche e non domestiche, che si vadano a inserire coefficienti che portano inevitabilmente a questi valori. È altrettanto vero che sia nell’applicazione primordiale del 2013 e ’14, nella quale abbiamo fatto un grande sforzo di equilibri e di parametri, andando anche a rinegoziare con alcune categorie, portando addirittura a pagare sei volte di più alcune categorie merceologiche, facendo anche verifiche puntuali dei quantitativi di rifiuti eccetera eccetera, credo che non si

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possa non sottolineare il grande sforzo che è stato in questi anni, che è stato fatto in questi anni, di ridurre i costi del servizio mantenendo sostanzialmente inalterate le tariffe, se non diminuendole, ma garantendo un livello di servizio che continuo a ritenere sempre migliorabile ma di assoluta qualità. E ve lo dico non da Sindaco e Assessore all’Ambiente, ve lo dico perché anche nei due recenti giorni di festa anche chi è arrivato da fuori ha riconosciuto che la nostra città è bella, pulita, gradevole.

Chiaro che si può sempre migliorare, chiaro che i servizi vanno rivisti. Noi abbiamo concordato con le associazioni dei commercianti e del centro quella che sembra una rivoluzione, il passaggio dalla raccolta serale a diurna nel centro storico e non ci sono stati stravolgimenti;

abbiamo implementato altri servizi, che sono quelli degli operatori a piedi, che sono quelli dello spazzamento delle strade anche nei giorni festivi eccetera eccetera, mantenendo anche quei servizi che potrebbero sembrare superflui, come la consegna dei sacchi, che invece rappresentano, anche in termini di sensibilizzazione, un’attenzione dell’Amministrazione comunale, perché è vero che sono inseriti nel Piano tariffario e quindi li pagano ancora i cittadini, ma se dovessimo toglierli verrebbe visto come un segnale negativo.

Quindi diminuiamo i costi, garantiamo gli stessi servizi, se non migliori, e la tassa, permettetemi di dire, in anni dove tendenzialmente si è andata incrementando, noi siamo mediamente diminuiti sia per le utenze domestiche che non domestiche, con l’eccezione per il single, che però paga 4 euro in più rispetto al 2013 se vive in un appartamento di 100 metri quadrati, e credo che onestamente sia stato un grande sforzo, per il quali riconosco anche il grazie agli Uffici, all’assessore Vailati e ai dirigenti, prima c’era (inc.) e adesso Pecoroni.

Sugli insoluti, chiaramente è un tema sempre all’ordine del giorno, il pre-consuntivo non è in realtà poi il consuntivo, è però vero che c’è un tasso di insoluti per il quale, oltre alle azioni ordinarie che abbiamo in essere come Amministrazione relativamente al recupero dei tributi e di tutti quelli che sono i crediti nei confronti del Comune, abbiamo anche introdotto recentemente alcune modifiche nella gestione di questi insoluti attraverso il fatto che ci sono azioni mirate sì al potenziamento del personale, ma anche al fatto che, una volta individuato un moroso, non faremo più un accertamento anno per anno ma faremo un accertamento sulla persona e quindi, se lo individuiamo quest’anno, andremo a fare gli accertamenti di tutti gli anni eccetera eccetera. Però qui poi lascio integrare all’assessore Vailati, che sta coordinandosi con il nuovo dirigente in merito a questa azione, che è sicuramente importante, nel rispetto poi sempre di tutti quelli che invece pagano puntualmente la tariffa.

Ultima considerazione, poi lascio la parola all’assessore Vailati, sulle due scadenze, perché mi collego a quanto ha più volte sottolineato il consigliere Calvi relativamente alla necessità dell’anticipo di cassa e alla difficoltà dei flussi finanziari del Comune: l’anticipo della scadenza ad aprile permette, uno, sicuramente di non accavallare alcune scadenze; due, di avere un’entrata nelle casse del Comune prima, e questo garantisce di ridurre gli oneri finanziari dell’anticipazione di cassa e di avere una gestione migliore di quello che sono i flussi finanziari, quindi credo che sia anche questa una scelta di buonsenso e di una buona Amministrazione.

Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie. Assessore Vailati, a lei la parola.

ASSESSORE VAILATI:

Sì, non ho molto da aggiungere, se non che, va beh, la copertura del servizio, del 100 per cento del costo ce l’hai nel momento in cui emetti i pagamenti per l’intero valore. Ovviamente l’insoluto c’è, come peraltro c’è in altri tributi. Quello che volevo dire era che in previsione per il 2017, in accordo anche con il nuovo dirigente e anche per una miglior programmazione, si è deciso di potenziare l’Ufficio Tributi e quindi attivarsi per il recupero crediti, non solo per quanto riguarda la TARI ma anche per tutti gli altri tributi, verificando anche eventuali ritardi di pagamento eccetera eccetera. Quindi potenzieremo questa azione sicuramente nell’anno 2017.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie. Se ci sono dei Consiglieri per la replica, la dichiarazione del Sindaco e dell’Assessore?

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Non ci sono... prego, consigliere Calvi.

CONSIGLIERE CALVI:

Mi ricollego alla questione degli insoluti sollevata dalla Consigliera Rossoni, che purtroppo è la dimostrazione di un modello culturale. Cioè il problema non è la qualità amministrativa, che non discutiamo; il problema è insito proprio nel modo di agire e di organizzare un servizio, è tutto qui. E purtroppo, il comportamento grava sui cittadini e la risposta di questi tempi è questa, sostanzialmente, l’abbiamo visto in altri ambiti.

Io non sapevo, cioè non ero a conoscenza della percentuale di insoluti, che a questo punto mi sembra non indifferente.

Per quanto riguarda la questione dell’anticipo di cassa, completamente d’accordo con il Sindaco, chiaramente si tratta di organizzare meglio poi dopo i flussi contabili. È chiaro che da questo punto di vista, visto che una sola scadenza poneva dei problemi seri di cassa, cioè raddoppiarla ha facilitato la cosa.

Poi, per quanto riguarda invece la questione dal contenuto della proposta di deliberazione, purtroppo sinceramente mi sembra abbastanza grave il fatto che non contenga l’articolo 25, la modifica dell’articolo 25, al di là del contenuto stesso dall’articolo. Anche perché noi, chiaramente, siamo chiamati a votare sulla proposta di delibera, è mancante di questa parte che riguarda l’articolo 25.

Poi, per quanto riguarda il resto, nessun rilievo particolare.

SEGRETARIO GENERALE:

È probabile che il testo del Regolamento pubblicato sul sito non sia la versione effettivamente vigente del Regolamento.

Il Regolamento TARI risulta essere stato approvato con due distinte delibere, tutte e due nel 2014: la n. 33 del 29 aprile del 2014 e poi la n. 46 del 27 maggio del 2014. Probabilmente, è rimasto pubblicato sul sito il testo non aggiornato e sicuramente il Dirigente dell’Ufficio Tributi, nel proporre le modifiche, ha tenuto conto del Regolamento vigente. E mi preoccuperò, proprio a seguito della sua segnalazione, di verificare che sul sito sia riportato il testo vigente del Regolamento.

Non cambia. Probabilmente, il ritocco dell’articolo 25 è stato fatto a seguito della modifica della norma generale sulla disciplina dei rifiuti, che ha consentito di sottrarre alla privativa comunale nella gestione dei tributi coloro che potevano dimostrare di smaltire autonomamente rifiuti. Fu una disposizione specifica inserita in una finanziaria, non ricordo, credo proprio nel 2014, e probabilmente a seguito di quella previsione, per consentire appunto di agevolare coloro che smaltiscono autonomamente in genere sono le grosse aziende che hanno accordi con dei fornitori, fu recepito nel Regolamento.

Ripeto, vado a verificare subito che sul sito sia pubblicato il testo vigente.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie, Segretario. Prego, Consigliere.

CONSIGLIERE CALVI:

Niente, allora..., perché purtroppo il problema è che io accedo naturalmente anche alla documentazione a cui hanno accesso i cittadini, è chiaro che questa cosa mi sembrava rilevante. Ma vista la spiegazione, si è risolto il problema.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie, Consigliere. Ci sono altri Consiglieri che vogliono intervenire?

Non ci sono prenotazioni per cui dichiaro chiusa la discussione. Per dichiarazione di voto su tutti e tre i punti e poi faremo ogni singola votazione. Chi si vuole prenotare per dichiarazione di voto?

Non ci sono prenotazioni... prego, consigliera Rossoni.

CONSIGLIERE ROSSONI:

Dichiarazione di voto sul Regolamento. Ringrazio il consigliere Calvi per l’attenta lettura del Regolamento, che quindi ci ha consentito di precisare appunto che anche l’articolo 25 era stato modificato.

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