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CONSIGLIERE PIGNATELLI:

Brevemente, per ringraziare il Presidente Brambilla per il lavoro che ha fatto e che sta facendo.

Anni fa, nessuno avrebbe scommesso su una vocazione turistica della nostra zona, non è il Chianti, non sono le colline di Siena, eppure evidentemente il lavoro di pochi sognatori ha dato risultati importanti.

È un lavoro ben fatto, è un lavoro che dà lustro alla nostra zona, è un lavoro che porta risorse per cui non possiamo che essere grati per quello che state facendo.

Il voto ovviamente è positivo. Il Regolamento lo avevamo visto anche in Conferenza dei Capigruppo. Ci tenevo soltanto in questa sede a esprimere il particolare apprezzamento del mio Gruppo politico per lavoro che viene fatto.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie. Consigliere Calvi.

CONSIGLIERE CALVI:

Ringrazio il Presidente Brambilla per la chiara esposizione e per la risposta ampiamente soddisfacente, perché assolve tutti i criteri che il Movimento 5 Stelle ha messo nei suoi programmi, che ha presentato nei suoi programmi elettorali, e dal punto di vista della sostenibilità della mobilità dolce l’argomentazione ci sembra veramente esauriente.

Altro discorso è il finanziamento. Noi magari ci siamo mossi ingenuamente nei bandi europei, pensando che comunque potessero essere di impiego in questo settore. Io personalmente ho contattato i nostri europarlamentari. Qualcosa si può fare, noi chiaramente saremo sempre a disposizione delle associazioni che promuovono determinati principi.

Per il resto, chiaramente, siamo favorevoli e voteremo a favore.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie, Consigliere. Invito gli altri Consiglieri a prenotarsi.

Non ci sono prenotazioni per cui pongo in votazione il punto n. 9 all’ordine del giorno. Sono aperte le votazioni.

Dichiaro chiuse le votazioni.

Hanno votato a favore tutti i Consiglieri per cui il punto 9 è approvato all’unanimità.

Ha chiesto di intervenire il Sindaco.

SINDACO IMERI:

Solo per ribadire il ringraziamento al Presidente per la disponibilità, per il lavoro fatto, poi vedremo, dopo marzo-aprile, anche il nuovo asset e l’organizzazione dell’associazione. Quindi, se dovesse essere ancora il Presidente, in merito poi alle audizioni chiaramente le fissa la Conferenza dei Capigruppo, e quindi potremo inserirla nelle tante audizioni previste dal Regolamento. Grazie e in bocca al lupo al Presidente! E l’appuntamento a marzo poi per tutti al TNT per avere il quadro di quello che è stato e di quello che sarà “Pianura da scoprire”. Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie. Veniamo allora all’ultimo punto all’ordine del giorno: “Mozione presentata dal consigliere Pignatelli riguardante l’istituzione in via sperimentale di forme di sostegno economico al percorso di crescita dei nuovi nati nell’anno 2016 e 2017”.

Prego, Consigliere.

CONSIGLIERE PIGNATELLI:

Grazie, Presidente. Mi scuso innanzitutto per la poca voce che è meno del solito.

Quello che vi ho proposto questa sera è un atto di indirizzo, la cui finalità è la creazione di uno strumento atto a sostenere il percorso economico dei nuovi nati nel biennio 2016-2017. Uno strumento evidentemente che viene proposto in maniera sperimentale e che prevede una dazione di natura economica in caso di nascita di un figlio nell’anno 2016 e nell’anno 2017, con ovvia perequazione per l’ipotesi adozione.

Caratteristica dell’auspicato provvedimento è l’estensione del benefit non solo alla coppia genitore ma anche a una delle due coppie dei nonni, i quali sempre più spesso si occupano delle necessità del nipote e fungono da vero ammortizzatore sociale. Si caratterizza anche il provvedimento per l’estensione del beneficio di natura patrimoniale alle coppie al cui interno vi è un figlio minorenne portatore di gravi disabilità.

Sotto il profilo del beneficio economico esso consiste sostanzialmente nel rimborso del 50%

delle somme pagate per il consumo di acqua potabile e per il 50% della tassa pagata per i rifiuti, quindi per la TARI, con dei massimi conteggiati sul consumo medio di acqua e sull’imposta media di TARI di 60 euro per l’acqua e di 100 euro per la tassa dei rifiuti, aumentata del 10% per ogni figlio successivo al secondo.

I criteri di accesso sono quelli che avrete sicuramente letto, quindi: la nascita o l’adozione di un figlio nel biennio 2016- 2017; l’esercizio della potestà parentale sullo stesso; la residenza a Treviglio da parte di almeno di uno dei genitori o di uno dei nonni per almeno cinque anni in via consecutiva; un ISEE non superiore a 35.000 euro all’anno.

Differentemente da altri provvedimenti di natura analoga volti al sostegno economico delle famiglie che hanno un nuovo nato, esso si applica quindi direttamente dalla nascita del primo figlio e non del secondo.

È un testo che viene proposto non in una forma definitiva, come vi dicevo, ma sotto l’aspetto di una mozione di indirizzo, lasciando quindi alla Giunta il compito, ove il Consiglio dia questa indicazione, di provvedere, tramite gli Uffici, alla redazione di un Regolamento che renda poi possibile l’introduzione concreta del provvedimento. Può essere che sia un testo emendabile o migliorabile e l’eventuale percorso che seguirà all’adozione, io spero stasera, della mozione d’indirizzo consentirà poi di provvedere in tal senso.

L’invito quindi è di votare a favore.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie, consigliere Pignatelli. Dichiaro aperta la discussione e invito i Consiglieri a prenotarsi.

Per la Giunta interviene l’assessore Zoccoli Prandina.

ASSESSORE ZOCCOLI in PRANDINA:

Eccomi qua. Consigliere Pignatelli e Consiglieri tutti, per rispondere al richiedente la mozione dovrò essere abbastanza analitica, e mi scuso già da ora perché dovrò dilungarmi un poco

proprio per elencare tutti i provvedimenti, i servizi e gli interventi relativi alle politiche dell’infanzia del Comune di Treviglio, della Regione e dello Stato, in generale, del Governo.

Parto dai servizi sociali perché così anche lei, consigliere Pignatelli, qualora avesse un figlio, potrà usufruire di tutto quello che le andrò a declamare.

Parliamo di interventi economici comunali per le famiglie con minori, per cui anche i figli neonati. Per il minimo vitale e le utenze domestiche abbiamo speso, sempre solo per le famiglie con minori, 22.000 euro; per quanto riguarda i canoni e spese condominiali 31.000 euro – arrotondo –; per farmaci e spese sanitarie 3.490 euro; per l’emergenza abitativa 16.200 euro; per i buoni spesa 6.500 euro; per spese urgenti, emergenze, visite pediatriche eccetera 8.911 euro; per un totale complessivo di 88.000 euro, quasi 89.000 euro. Questo a favore di 90 famiglie con minori.

Di più, gli interventi economici statali, però istruiti dai nostri Uffici: l’assegno di maternità, 52 istanze abbiamo trattato, per 338 euro, per 5 mensilità, per un totale di altri 88.000 euro; e l’assegno al nucleo che comporta 3 minori, per cui anche un neonato spesse volte, di 143 istanze, per 918 euro, per due semestri, per un totale di 262.000 euro.

Questo è il contributo economico intervento statale istruito dal Comune.

Poi ci sono servizi comunali, che ben conoscete, che vanno incontro alle famiglie con minori e soprattutto per le madri lavoratrici. Abbiamo un CRE estivo, dove si sono iscritti – parlo sempre dal 2016 – 369 bambini. Il Comune ha pagato tutti i pranzi e tutte le merende per circa 6.000 pasti, per un valore di 38.000 euro; in più ha contribuito con una cifra di 30.000 euro alla cooperativa che gestisce il servizio per contenere le tariffe, perché diversamente sarebbero state molto alte.

È partito anche – questo contenuto nel nostro programma – il CRI invernale, è partito proprio in sordina sperimentalmente, 34 utenti, che però hanno dato ossigeno alla madre che ha potuto continuare anche nelle vacanze di Natale il suo lavoro.

Altri interventi, questi non comunali. C’è una misura regionale, il reddito di autonomia 2016, un bonus famiglia. Regione Lombardia l’ha introdotto in via sperimentale, già il primo maggio 2016, scadrà il 30 aprile 2017, ma sono certa della continuità. Questo per sostenere le famiglie in condizioni di vulnerabilità socio-economica, determinata da condizioni varie (reddito, problematiche sociali, abitative, lavorative, sanitarie eccetera); una misura che è appunto attiva ancora e consiste in un sostegno economico pari a 150 euro al mese, da sei mesi prima della nascita a sei mesi dopo la nascita, fino ad un massimo di 1.800 euro, per una soglia ISEE massima di 20.000 euro.

Perché, vede, consigliere Pignatelli, una soglia ISEE di 35.000 euro significa che è un reddito come minimo di più di 50.000 euro, per cui dico insomma che l’acqua potrebbe pagarla.

Un’altra misura nazionale: la carta acquisti o social card. Sono 40 euro mensili da corrispondere bimestralmente fino al terzo anno di vita del bambino. La soglia ISEE qui è molto inferiore, è di 6.700 euro.

Un’altra misura nazionale è il bonus “Mamma domani” 2017, altrimenti conosciuto come

“premio alla nascita” o “bonus gravidanza”, introdotto dalla Legge di bilancio 2017; consiste in un assegno di 800 euro. Per accedere a questa misura di sostegno non sono previsti limiti di reddito e il premio è corrisposto dall’INPS in un’unica soluzione, su domanda della futura madre fin dal compimento del settimo mese di gravidanza, oppure all’atto di adozione perché è contemplata, per fortuna, anche l’adozione.

Al momento stiamo attendendo i decreti attuativi.

Un’altra misura nazionale è l’assegno di natalità, altrimenti noto come “bonus bebè”. È un assegno annuo per ogni figlio, nato o adottato dal primo gennaio 2015 al 31 dicembre 2017. È da corrispondere mensilmente e vanno 950 euro, cioè 80 euro al mese, nel caso il valore dell’ISEE non sia superiore ai 25.000 euro, e a 1.920, cioè il doppio, qualora il valore dell’ISEE della famiglia non sia superiore ai 7.000 euro.

Veniamo agli asili nido, che sono un grande sostegno, e qui lo dico come donna perché molte donne lasciano il lavoro dopo la gravidanza, e questo non è bello, e ci mettiamo tutte le nostre risorse, perché qui si parla di risorse anche importanti.

Abbiamo due asili nido. La tariffa massima è di 598 euro al mese per quanto riguarda il full time e per quanto riguarda il part time 419; la tariffa minima a tempo pieno è di 100 euro – per cui immaginatevi il sollievo di molte mamme che hanno un reddito basso – e part time 70 euro. Se qualcuno ha i bambini al nido, può fare un parallelismo con i nidi privati.

Che cosa volevo dire? Che le tariffe che sono tariffe lineari, per cui c’è un minimo, 100 mila...,

100 euro, scusate, e un massimo 598. Dentro ci stanno delle tariffe che sono personalizzate, dette lineari, secondo l’ISEE della famiglia.

Il costo del nido. Il costo del nido complessivo comunale è di 720.000 euro. Le entrate delle rette delle famiglie sono 140.000 euro, per cui il Comune ha una spesa in carico totalmente al Comune e ai cittadini di 580.000 euro. Penso che sia un grande sacrificio in un momento di vacche magre come questo.

Ma ancora, nell’anno 2016 Regione Lombardia ha promosso la misura dei nidi gratis, a cui il Comune di Treviglio ha aderito fin da subito, permettendo un rimborso rette ai genitori per i mesi di maggio, giugno e luglio, parlo dal 2016. A partire da settembre Regione Lombardia paga direttamente la quota genitori, la quota famiglia al Comune, al quale però resta in carico, se la domanda è fatta dalla famiglia non abbiente (chiamiamola così), la differenza è sempre in carico al Comune.

Con questa misura dei nidi gratis 37 famiglie – lo dico con grande orgoglio – 37 famiglie sono state beneficiate e mandano i bambini all’asilo nido totalmente nella gratuità. Questo è davvero un provvedimento molto significativo perché su 60 iscritti il 61% ha la gratuità, e qui grazie a Regione Lombardia.

Altro provvedimento, nuovissimo questo, con la Legge nazionale di bilancio 2017, si è data attuazione a un bonus asili nido, che eroga 1.000 euro in undici mensilità, ma anche per supporto a bambini disabili al di sotto di tre anni, che non frequentano l’asilo nido. Anche se sono a casa, insomma, diciamolo così semplicemente.

Lo spazio gioco. Il Comune ha anche un servizio di spazio gioco, che è un servizio pensato per i bambini da zero a tre anni. I bambini vengono affiancati indubbiamente da un adulto ma anche da un’educatrice e il costo di questo servizio è di 12.000 euro l’anno.

Non parliamo poi delle scuole dell’infanzia perché, vede, consigliere Pignatelli, non è che solo il primo anno e il secondo anno, i bambini crescono, e noi come convenzione all’asilo Carcano e a San Martino abbiamo una convenzione – parlo di scuole materne paritarie – di 156.000 euro.

Questo per il contenimento delle rette perché diversamente avrebbero costi molto alti.

Un altro intervento è quello dell’ambito, vado sull’ambito, cioè Risorsa Sociale ha stanziato – è una risorsa da rimpolpare quando arriverà il Fondo nazionale per le politiche sociali – per gli asili nido privati 10.000 euro, perché queste famiglie potessero accedere alla misura dei nidi gratis, perché se non c’è una convenzione non possono accedere. Non parliamo poi, i bambini crescono e ci sono i libri da acquistare, parlo della scuola primaria: l’Ente Comune di Treviglio impegna 50.000 euro solo per i libri di testo delle elementari, diciamo così, Scuola primaria.

Non parlo del diritto allo studio perché starei qui fino a domani mattina.

Invece, per quanto riguarda la TARI, la tassa rifiuti che abbiamo visto anche nelle slides – peccato che le ha perse, consigliere Pignatelli – delle slides, però mi riferisco al Regolamento antecedente del 2015, che lei ha votato, per cui conosce bene il tutto, che nel 2013 le famiglie numerose, per cui ci stanno anche i bambini e magari anche i nonni se sono sullo stesso stato di famiglia, per le famiglie numerose c’è stata una scontistica del 7%, che andava da 327 euro nel 2013 a 304 odierno.

Per quanto riguarda poi la bolletta dell’acqua, che la eroga Cogeide, tutti gli sconti applicabili andrebbero nient’altro ad aumentare le tariffe, le bollette di tutti gli altri cittadini.

Mi piace sottolineare una frase, che mi è sempre piaciuta molto e che spero che anche lei, consigliere Pignatelli, possa un giorno condividere. Vede, per essere eletti, si devono fare promesse in grado di mantenere, per governare ci si deve confrontare con la realtà, è per questo insieme dei motivi che ho elencato, alla luce dell’abbondanza dei provvedimenti agevolativi e di sostegno già in essere, che riteniamo pleonastica la proposta avanzata. Non incide strutturalmente su una scelta e ha un orizzonte d’azione anche molto limitato, sia in termini assoluti che in termini relativi.

Scusate se sono stata lunga, ma questo è quello che il Comune offre insieme a Regione e Governo. Grazie.

PRESIDENTE COLOGNO:

Grazie, Assessore. Invito gli altri Consiglieri a prenotarsi. Non ci sono altre prenotazioni per cui se il consigliere Pignatelli vuole intervenire... si è prenotato il consigliere Fumagalli prima,

chiedo scusa che non avevo visto.

Prego, consigliere Fumagalli.

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