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(1)

Gruppo Basso S.p.A.

GRANDE CENTRO COMMERCIALE - Via Fusana, RONCADE (TV)

Modifica della partizione interna della superficie di vendita e aggiunta del settore merceologico alimentare

STUDIO PRELIMINARE AMBIENTALE

(Procedimento di verifica di assoggettabilità a VIA ai sensi dell’art. 19 del D.Lgs. 152/2006 ss.mm.ii.)

Responsabile Giovanni Campeol

Gruppo di lavoro

Cristina Benvegnù, Lorella Biasio, Silvia Foffano

Aprile 2018

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Gruppo di lavoro

Prof. Giovanni Campeol, già docente di Valutazione ambientale strategica, Università Iuav di Venezia, Piazza delle Istituzioni 22, 31100 Treviso - Tel e Fax 0422 235343; mobile +39 3472526179; e-mail [email protected] Arch. Cristina Benvegnù, esperta in valutazione ambientale, Via Santa Maria dei Battuti 2, 32100 Belluno, mobile +39 3474205662, e-mail [email protected]

Dott.ssa. Lorella Biasio, esperta in analisi e valutazione ambientale, Via Fratelli Cervi 5, 31055 Quinto di Treviso (TV);

mobile +39 3482335732; e-mail [email protected]

Arch. Silvia Foffano, esperta in analisi e valutazione ambientale, via Tiziano Vecellio 126, 31022 Preganziol (TV);

mobile +39 3335859593; e-mail [email protected]

Studio ALIA ss, Piazza delle Istituzioni 22, 31100 Treviso - Tel e Fax 0422 235343, mobile +39 347 2526179, e-mail [email protected]

(4)

INDICE

1. INTRODUZIONE ... 3

2. INQUADRAMENTO TERRITORIALE ... 5

3. QUADRO PROGRAMMATICO ... 7

3.1. PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE ... 7

3.2. PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO ... 8

3.3. PIANO DEGLI INTERVENTI ... 10

4. ITER PROCEDIMENTALE DEL PARCO COMMERCIALE “FUSANA” ... 11

5. IL PROGETTO SOTTOPOSTO A VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ (2018) ... 15

5.1. STATO DI FATTO ... 15

5.2. STATO DI PROGETTO ... 19

6. QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE ... 28

6.1. VIABILITÀ E TRAFFICO ... 28

6.2. ARIA (QUALITÀ DELL’ARIA ED EMISSIONI) ... 34

6.3. AGENTI FISICI (RUMORE) ... 45

6.4. SISTEMA BIOTICO ... 49

6.5. SALUTE UMANA ... 54

7. STIMA DEGLI IMPATTI GENERATI DAL PROGETTO ... 58

7.1. IMPATTO VIABILISTICO ... 58

7.2. IMPATTO DA INQUINAMENTO ATMOSFERICO ... 62

7.3. IMPATTO ACUSTICO ... 64

7.4. SALUTE UMANA ... 68

8. CRITERI PER LA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ VIA DI CUI ALL’ART.20 DLGS 152/2006 SMI ... 70

9. RISULTATI DELLA VALUTAZIONE DI SCREENING ... 74

10. AUTORIZZAZIONI E PARERI ... 75

(5)

1. INTRODUZIONE

Il progetto di “Modifica della partizione interna della superficie di vendita e aggiunta del settore merceologico alimentare”

del grande centro commerciale già realizzato in Comune di Roncade, oggetto del presente Studio Preliminare Ambientale, viene sottoposto a Verifica di Assoggettabilità a VIA ai sensi dell’Allegato IV del D.lgs. 152/06 e ss.mm.ii, punto 8, lettera t) “modifiche o estensioni di progetti di cui all'allegato III o all'allegato IV già autorizzati, realizzati o in fase di realizzazione, che possono avere notevoli ripercussioni negative sull'ambiente (modifica o estensione non inclusa nell'allegato III)”.

Si ricorda che il centro commerciale è stato sottoposto a:

 Valutazione di Impatto Ambientale, ottenendo parere positivo dalla Provincia di Treviso con Deliberazione di Giunta n. 542/110325/2007.

In merito alle prescrizioni di cui alla Commissione provinciale V.I.A. si precisa che:

- è già stata realizzata la chiusura del 1° accesso diretto al parcheggio posto a circa 45m dalla rotatoria;

- la prescrizione relativa all’accesso dell’albergo deve intendersi annullata a seguito della non realizzazione dell’albergo stesso;

- sono già state inserite le spire di rilevamento delle code secondo le indicazioni della Provincia.

 Verifica di Assoggettabilità a VIA per la modifica degli accessi di due esercizi di vicinato, con parere di esclusione dalla Procedura di VIA da parte della Provincia di Treviso (Parere Commissione Provinciale VIA, seduta del 14.05.2010);

 Verifica di Assoggettabilità a VIA per la modifica della ripartizione interna della superficie di vendita con parere di esclusione dalla Procedura di VIA da parte della Provincia di Treviso (Parere Commissione Provinciale VIA, Decreto n. 15/2012 del 20/09/2010);

 Verifica di Assoggettabilità a VIA per il ripristino del progetto del 2010 con parere di esclusione dalla Procedura di VIA da parte della Provincia di Treviso (Decreto 7/2013 del 26/03/2013);

Inoltre, si precisa che con Comunicazione n. 2013/0121235 del 12.11.2013, la Provincia di Treviso ha dichiarato che la modifica della normativa regionale in materia di commercio (L.R. 50/2012) non è presupposto per l’attivazione di una nuova procedura di Verifica di Assoggettabilità a VIA del progetto.

Si fa presente che la struttura complessiva del centro commerciale rimane inalterata rispetto a quella già sottoposta a valutazione, infatti:

- non varia la superficie di vendita complessiva dell’intero complesso, che rimane sempre di mq. 11.317;

- non viene modificato il sistema generale dei parcheggi;

- non viene modificata l’accessibilità del compendio commerciale;

- non viene modificata la dotazione infrastrutturale del compendio.

In questo Studio vengono valutati, quindi, i potenziali impatti generati dalle modifiche di progetto ovvero:

 per la fase di cantiere, la demolizione e allontanamento di pareti divisorie interne.

 per la fase di esercizio, i potenziali impatti generati dall’apertura del centro commerciale con l’aggiunta del settore merceologico alimentare.

Ne consegue che lo Studio Preliminare Ambientale ha come obiettivo l’aggiornamento dei dati ambientali rispetto a quanto valutato nelle precedenti procedure amministrative di valutazione, per verificare se le condizioni ambientali sono nel frattempo variate e individuare i potenziali impatti del progetto.

(6)

Nel 2007, il Quadro di Riferimento Ambientale fu elaborato sulla base delle seguenti componenti ambientali:

 Aria (qualità dell'aria);

 Aria (rumore);

 Acqua (aspetti idraulici);

 Trama urbanistica;

 Struttura economico-sociale;

 Paesaggio;

 Viabilità.

Nel presente studio vengono approfondite le seguenti componenti, in quanto potenzialmente oggetto di modifica, ovvero:

Viabilità e traffico;

Aria (qualità dell'aria ed emissioni);

Agenti fisici (rumore);

Salute umana

Viene inoltre introdotto il capitolo riguardante la componente Sistema Biotico a supporto della Dichiarazione di non necessità di Valutazione di Incidenza allegata.

Infine, per quanto riguarda l’inquinamento luminoso, l’impianto d’illuminazione esterna del centro commerciale è stato realizzato con apparecchi conformi ai parametri per il contenimento dell'inquinamento luminoso secondo la Legge Regionale 07 agosto 2009, n.17. (vedi “Relazione requisiti L.R. 17/2009 impianto di illuminazione esterna” allegata).

(7)

2. INQUADRAMENTO TERRITORIALE

Il compendio commerciale è situato nella zona settentrionale del Comune di Roncade, all’angolo con via Ca’ Morelli, in fregio alla SR n. 89 “Treviso-Mare” che collega Treviso con Caposile (VE), confluendo poi nella SR n. 43 “Strada Regionale del Mare” che giunge fino alla località balneare di Jesolo.

Inquadramento geografico area di progetto

(8)

Inquadramento territoriale area di progetto

Le strade di adduzione al compendio commerciale sono le seguenti:

- SR n. 89 “Treviso-Mare”, che collega Treviso con le località balneari;

- Via Ca’ Morelli (a nord della SR n. 89 denominata SP n. 116 e a sud della SR n. 89 denominata SP n. 112 “Del Musestre”), strada che collega Roncade alla sua frazione di Biancade.

RONCADE Biancade

SR 89 Treviso Mare

SP 112 SP 116

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3. QUADRO PROGRAMMATICO

3.1. PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE

Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, approvato con Delibera di Giunta Regionale n. 1137 del 23 marzo 2010, è entrato in vigore il 26 maggio 2010.

Nella Tavola delle Fragilità (tav.2-3-B), di seguito riportata, l’ambito del Parco Commerciale viene indicato come “area produttiva confermata ampliabile dal PTCP”.

In tali zone sono ammesse attività commerciali.

PTCP di Treviso - Estratto della Tavola delle Fragilità (tav.2-3-B)

(10)

3.2. PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO

Il Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) è stato ratificato con Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n.3682 del 30.11.2009, pubblicata nel B.U.R. della Regione Veneto n. 104 del 22.12.2009.

Tale strumento di programmazione urbanistica ha individuato l'area in questione quale Ambito a prevalente destinazione produttiva (ATO 2.1) e, in particolare, nella Tavola di progetto "4-nord - carta delle trasformabilità”, classifica tutta l’area di progetto come "consolidamento e razionalizzazione delle aree produttive", normata dall’art 26 delle N.T.A. (Norme Tecniche di Attuazione), di seguito riportato.

Estratto tavola 4 Carta delle trasformabilità del PAT di Roncade

“Art. 26 - Consolidamento e razionalizzazione delle aree produttive

Il Piano individua nella Tav. 4 gli ambiti interessati dalla presenza di attività produttive, artigianali e industriali, comprensivi delle loro possibili estensioni e delle funzioni commerciali loro connesse.

[…]

Le aree produttive ampliabili dovranno avere destinazione principalmente produttiva, ad eccezione di apposite zone destinate all’insediamento di esercizi/servizi di prossimità e piccolo commercio, a servizio del più ampio ambito produttivo, che il PI potrà individuare secondo precisi criteri di concentrazione e razionalizzazione.

Tra i criteri preferenziali per l’individuazione della priorità delle aree trasformabili, il PI dovrà valutare:

l’adeguata dotazione di standard, infrastrutture e servizi;

la dotabilità di impianti che migliorino la qualità ambientale (con particolare attenzione alla gestione efficiente del ciclo delle acque) ;

la concentrazione razionale e coerente dei servizi alle imprese;

la gestione coordinata tra le imprese di infrastrutture e impianti presenti.

Le aree produttive ampliabili dovranno essere adeguatamente dotate di standard e sottoservizi.

Non sono ammissibili ampliamenti a completamento delle parti di territorio non ancora oggetto di pianificazione attuativa se sprovvisti di acquedotto, fognatura separata bianca e nera e di connessione con un impianto di depurazione; è escluso il prelievo idrico diretto dalla falda sia per l’area esistente che per l’ampliamento.

[…]

(11)

Il P.I. favorirà il processo di trasformazione e terziarizzazione degli immobili dismessi o sotto utilizzati, favorendone la riqualificazione e/o il riuso a destinazioni compatibili purché non residenziali.

All’interno delle ATO a prevalente destinazione produttiva, la riqualificazione delle strutture obsolete potrà avvenire anche attraverso l’inserimento di strutture commerciali, direzionali o di servizio compatibili con le caratteristiche insediative ed infrastrutturali della zona, purché dotate di idonei standard.

Il dettaglio di tali trasformazioni sarà normato con scheda dal P.I., dovrà essere convenzionato e potrà essere oggetto di Accordi ai sensi dell’Art. 6 della L.R. 11/2004.

Le aree in ampliamento delle aree produttive esistenti dovranno essere prioritariamente destinate alla rilocalizzazione di attività produttive esistenti in zona impropria.

[…]

Per l’area esistente a nord di Roncade, lungo la S.R. 89, è prevista, previa realizzazione della fascia verde tampone e della viabilità di servizio indicate dal Piano, la conversione della porzione ovest a destinazioni commerciali, terziarie e turistiche e il completamento della porzione est a destinazione produttiva. […]

Il PI dovrà fornire gli indirizzi e indicare la localizzazione ottimale, sentiti anche i gestori dei servizi di raccolta e smaltimento, per la realizzazione di un centro di raccolta e recupero dei rifiuti prodotti dalle aziende all’interno delle aree produttive confermate.”

Si precisa che, a seguito della Deliberazione di Consiglio Comunale n. 178 del 30.12.2013, l’intervento oggetto del presente Studio è inserito nel centro urbano di Roncade.

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3.3. PIANO DEGLI INTERVENTI

Con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 79 del 28.12.2015 è stata approvata la Quarta Variante al Piano degli Interventi, di cui di seguito si pubblica un estratto della Tavola della Zonizzazione.

Estratto della Tav. 1A Carta della Zonizzazione Territoriale del Piano degli Interventi – Quarta variante

In forza di quest'ultimo P.I., l'area è perimetrata all'interno di un ambito soggetto alle previsioni dei Piani Urbanistici Attuativi vigenti e, in particolare, l'area è indicata a zona territoriale omogenea di tipo D4 “Zone per grandi strutture di vendita e parchi commerciali”. Esse comprendono “… le parti del territorio destinate o da destinare all’allocazione di grandi strutture di vendita, medie strutture di vendita e parchi commerciali ai sensi dell’art. 7 della LR 15/2004”.

La funzione commerciale e con essa le modifiche previste dal progetto in esame sono coerenti con le indicazioni della pianificazione urbanistica.

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4. ITER PROCEDIMENTALE DEL PARCO COMMERCIALE “FUSANA”

Di seguito si riassumono i quattro procedimenti amministrativi in sede di VIA ai quali il progetto del parco commerciale

“Fusana” è stato sottoposto.

1. Progetto di “Redistribuzione della superficie di vendita con ampliamento della superficie coperta del Parco Commerciale Fusana” (2007)

Il progetto prevedeva:

- la realizzazione di tre nuovi corpi di fabbrica che univano i quattro fabbricati già edificati, al fine di realizzare un unico complesso edilizio che ospitasse un’unica struttura commerciale, articolata su più moduli, ma dotata di spazi comuni (galleria pedonale, servizi igienici per il pubblico, area seduta food court, area giochi bambini, piazza eventi, uffici e parcheggi);

- data l’unione dei quattro fabbricati esistenti, un consistente intervento estetico sugli stessi, attraverso il loro rivestimento con materiali caratterizzanti l’architettura moderna, in modo da dare una forte connotazione unitaria all’intervento;

- la rimodulazione spaziale della superficie di vendita, pari a 11.317 mq, già autorizzata, all’interno del nuovo complesso Commerciale.

Planimetria piano terra

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Planimetria generale

Il progetto è stato approvato con giudizio positivo di compatibilità ambientale (Deliberazione di Giunta n.

542/110325/2007).

2. Progetto oggetto di Verifica di Assoggettabilità a VIA (aprile 2010)

Il progetto, oggetto di Verifica di Assoggettabilità a VIA, ha riguardato la modifica dell’accesso al fine di ottenere due esercizi di vicinato all’interno del complesso commerciale, attraverso l’apertura di due accessi autonomi verso l’esterno chiudendo quelli rivolti verso la galleria.

Tale autonomia dei due esercizi trova riscontro in un’autonoma individuazione dei relativi standard a parcheggio resi indipendenti rispetto a quelli dell’intero complesso.

Tale individuazione non ha comportato la modifica della configurazione del compendio commerciale rappresentato nella citata Valutazione di Impatto ambientale.

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Modifica alla ripartizione interna della superficie di vendita (CS del 20.11.2008)

La Commissione Provinciale V.I.A. della provincia di Treviso, nella seduta del 14 maggio 2010, ha espresso il seguente parere:

“La Commissione V.I.A., preso atto della documentazione presentata, dopo esauriente discussione, ha concluso che la

“Modifica degli accessi di due esercizi di vicinato” non comporta alcuna alterazione ambientale significativa, pertanto ritiene che tale modifica non sia da sottoporre a Verifica di assoggettabilità a VIA di cui all'art. 20 del D.lgs.

152/06 smi.”

3. Modifica della ripartizione interna della superficie di vendita (giugno 2010)

L’intervento progettuale prevedeva la modifica della ripartizione della superficie di vendita di 11.317 mq del Parco Commerciale attraverso:

- l’accorpamento delle unità 45, 46;

- l’accorpamento delle unità 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13 in un unico esercizio di vendita.

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Planimetria progetto

Il progetto di modifica della ripartizione interna della superficie di vendita è stato sottoposto a Verifica di Assoggettabilità a VIA con esito di non assoggettabilità da parte della Provincia di Treviso (Parere Commissione Provinciale VIA, decreto 15/2010 del 20/09/2010)

4. Ripristino del progetto presentato nel 2010 (Decreto screening VIA 15/10)

Il progetto ha ottenuto esito di non assoggettabilità alla procedura di VIA da parte della Provincia di Treviso (decreto n.

7/2013 del 26/03/2013)

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5. IL PROGETTO SOTTOPOSTO A VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ (2018)

Il presente Studio preliminare ambientale (Screening) viene elaborato per il progetto di modifica della ripartizione interna e per l’introduzione del settore merceologico alimentare del Centro Commerciale sito in via Fusana, in comune di Roncade.

Vista della struttura esistente (Fonte Google Earth)

5.1. STATO DI FATTO

Il Centro commerciale è caratterizzato da una superficie di vendita complessiva di 11.317 mq, su una superficie lorda di pavimento di 22.745,55 mq, e da una superficie a parcheggio di 25.126 mq.

Planimetria del centro commerciale - Stato di fatto

(18)

In merito alle prescrizioni di cui alla Commissione provinciale V.I.A. del 2007, si precisa che:

- è già stata realizzata la chiusura del 1° accesso diretto al parcheggio posto a circa 45m dalla rotatoria;

- la prescrizione relativa all’accesso dell’albergo deve intendersi annullata a seguito della non realizzazione dell’albergo stesso;

- sono già state inserite le spire di rilevamento delle code secondo le indicazioni della Provincia.

Di seguito si elencano, inoltre, le opere già realizzate prescritte dalle diverse conferenze di servizi:

a) opere di innalzamento dei sottopassi della strada Treviso-mare e adeguamento della rotatoria esistente;

b) pista ciclopedonale dalla Treviso-mare alla frazione di Biancade;

c) installazione di una lanterna semaforica sul braccio di ingresso della rotatoria con provenienza dal mare;

d) chiusura dell’accesso al parcheggio pubblico posto lungo via Cà Morelli;

e) ampliamento della palestra comunale di Roncade (TV);

f) monumento presso le scuole elementari di Roncade (TV);

g) manutenzione ordinaria del verde pubblico e del manto stradale, la pulizia e la gestione della pubblica illuminazione all’interno del parco commerciale.

Il centro commerciale esistente è inoltre dotato di:

Sistemi di smaltimento e trattamento acque1

Come descritto nella Relazione Tecnica allegata, il centro commerciale è dotato dei seguenti sistemi di collettamento e trattamento delle acque:

- ACQUE METEORICHE DI COPERTURA - tutte le acque meteoriche che insistono sulle aree coperte o impermeabilizzate non soggette a traffico veicolare, vengono raccolte e direttamente convogliate alla rete di smaltimento esistente. La rete di smaltimento è realizzata mediante l'impiego di tubazioni in PVC e calcestruzzo.

- ACQUE METEORICHE DI DILAVAMENTO che interessano aree soggette a traffico veicolare o parcheggi di superficie a cielo libero sono veicolate verso sistemi di trattamento delle acque in continuo.

Le acque provenienti dai diversi punti dei piazzali vengono immesse nel pozzetto scolmatore dove, tramite soglie tarate in base alla superficie servita, vengono separate le “acque di prima pioggia” dalle successive, che possono essere inviate direttamente al corpo recettore attraverso il by-pass. Le acque di prima pioggia vengono opportunamente trattate al fine di garantire qualità delle acque di scarico entro i limiti imposti dal D.Lgs. 11/05/1999 nr. 152, per lo scarico in acque superficiali.

- ACQUE NERE provenienti da scarichi di WC vengono convogliate direttamente verso il pubblico collettore fognario di raccolta delle acque nere;

- ACQUE SAPONATE E GRASSE - le acque provenienti da scarichi collegati a lavabi/lavandini (o comunque dove si può realizzare saponificazione delle stesse) sono convogliate ad un trattamento di separazione della parte saponosa/oleosa (mediante vasche condensagrassi) prima di essere smaltite in pubblica fognatura.

Sistema energetico

Il sistema edificio-impianto presenta i seguenti fattori di efficienza energetica:

Involucro dell'edificio

Isolamenti performanti che permettono di raggiungere valori di fabbisogno energetico, per il riscaldamento invernale e per il raffrescamento estivo, inferiori a quanto richiesto dalla normativa vigente.

Tale risultato è ottenuto principalmente mediante:

- pareti perimetrali caratterizzate da un isolamento in lana di roccia e un'intercapedine d'aria debolmente ventilata che migliora le prestazioni termoigrometriche dell'edificio;

1 Climosfera, Relazione Tecnica - Sistemi di smaltimento acque, 2018.

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- copertura caratterizzate da una trasmittanza 0,19W/m2K isolata in poliuretano espanso inferiore anche ai limiti stringenti che incentivano gli interventi di riqualificazione globale degli edifici;

- superfici vetrate con fattore solare 0,36 capace di migliorare l'indice di prestazione energetica dell'edificio in regime estivo;

Impianti meccanici 2

Sistema di produzione e abbattimento dell’energia termica

L'impianto di riscaldamento/condizionamento presenta i seguenti elementi di pregio in materia di efficienza energetica:

- l'impianto è del tipo centralizzato, definito come “Anello di Liquido”o "WLHP", sviluppato e dimensionato per tutte le utenze, ad eccezione di: Medie Strutture con superficie > 1000 mq.

Di base l’impiantistica esistente è composta da:

 centrale di raffreddamento con torri evaporative;

 anelli di distribuzione del fluido termovettore a servizio delle utenze per le quali è prevista la fornitura condominiale dei fluidi primari;

 pompe di calore autonome costituite da unità reversibili con condensazione ad acqua, a servizio dei Negozi e Ristorazione;

 roof top con condensazione ad acqua, a servizio del Mall, Food Court, Medie superfici S<1000 mq.

Impianto antincendio3

Il centro commerciale è protetto da un impianto antincendio composto da impianti misti sprinkler/idranti e alimentati da vasche di accumulo.

Fabbisogno energetico dell'edificio

L'indice di prestazione energetica dell'edificio per il riscaldamento (Epi) è pari a 12kWh/m3anno corrispondente alla classe C, al di sotto del valore di riferimento legislativo di 15 kWh/m3anno.

L'indice di prestazione energetica dell'involucro edilizio (Epe, invol) è pari a 5kWh/m3anno, inferiore al limite nazionale di 10kWh/m3anno.

Impianto d’illuminazione4

L'impianto è in grado di parzializzare i livelli d’illuminamento con diverse modalità di funzionamento, in base agli orari di apertura del centro commerciale.

La Legge Regionale Veneto del 07 Agosto 2009, n.17 “Nuove norme per il contenimento dell’inquinamento luminoso, il risparmio energetico nell’illuminazione per esterni e per la tutela dell’ambiente e dell’attività svolta dagli osservatori astronomici” regolamenta le sorgenti di luce utilizzate per l'illuminazione esterna.

Gli apparecchi d’illuminazione installati per l'illuminazione delle aree esterne del Centro Commerciale sono i seguenti:

 Proiettori Thorn Champion 1000 (con lampada a ioduri metallici 1000W) installati su torrefaro Hf.t. 20 e 25mt;

 Proiettori Siteco A2 Mini (con lampada a ioduri metallici 70W) installati sul perimetro esterno dell'edificio.

Gli apparecchi installati risultano conformi ai parametri per il contenimento dell'inquinamento luminoso secondo la Legge Regionale 07 agosto 2009, n.17.

Rifiuti

Sistema di raccolta rifiuti

Per la gestione dei rifiuti sarà attivata la raccolta differenziata interna specifica con l’obiettivo della massima differenziazione ottenibile e le massime azioni per la riduzione dei rifiuti e la riduzione di imballaggi.

2 Climosfera, Relazione tecnica impianti meccanici, 2018.

3 Climosfera, Relazione tecnica impianti meccanici, 2018.

4 Climosfera, Relazione requisiti L.R. 17/2009 impianto di illuminazione esterna, 2018.

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A tal proposito è stata realizzata un’area delimitata e recintata, debitamente impermeabilizzata, dove verranno posizionati contenitori per la raccolta differenziata (SCIA per la realizzazione dell’isola ecologica presentata in comune di Roncade il 25.11.2013). All’interno dell’isola ecologica sono previsti tre compattatori scarrabili da 25 mc per la raccolta e la compattazione di rifiuto secco, carta/cartone e imballaggi in plastica.

Accordi per La gestione dei rifiuti

Il Gruppo Basso SpA ha avuto già contatti con la società che gestisce i rifiuti in comune di Roncade (Contarina SpA) per la raccolta differenziata.

In base alla proposta di gestione dei rifiuti del centro commerciale, Contarina SpA prospetta:

 la raccolta con modalità a pesatura a chiamata per i cassoni scarrabili;

 svuotamento dei contenitori da 360, 220 e 22 lt con la raccolta fissa nelle giornate indicate da calendario

 raccolta differenziata interna specifica anche per i rifiuti speciali (neon, tonner, pile ed apparecchiature elettroniche)

(21)

5.2. STATO DI PROGETTO

Il progetto riguarda la modifica della ripartizione della superficie di vendita e l’inserimento del settore merceologico alimentare.

Planimetria di progetto Isola ecologica

(22)

Planimetria piano terra con la modifica della ripartizione interna.

La modifica ha riguardato l’accorpamento di spazi commerciali per la creazione di negozi con maggiore superficie di vendita. Tra i vari accorpamenti previsti dal progetto, di seguito si descrivono i quattro negozi con superficie di vendita maggiore:

 corpo A – negozio 1A con superficie di vendita pari a 1.408 mq, destinato al settore alimentare;

 corpo B – negozio 39 con superficie di vendita pari a 1.087 mq, destinato al settore non alimentare

 corpo C – negozio 26+28+30+32 con superficie di vendita pari a 1.192 mq, destinato al settore non alimentare

 corpo D – negozio 11 con superficie di vendita pari a 900 mq, destinato al settore non alimentare

Il progetto non genera modifiche sulla struttura esterna del centro commerciale, mentre prevede piccoli adeguamenti all’interno dell’area di servizio, come una rampa di carico/scarico e la modifica di un senso di marcia.

L’inserimento del settore merceologico alimentare ha richiesto, tuttavia, una verifica degli standard urbanistici per quanto riguarda la dotazione di parcheggi (ai sensi dell’articolo 4 della legge regionale 28 dicembre 2012, n. 50 e delle NTO del Piano degli interventi, art 16, lett. C).

1A

39

26+28+30+32

11

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Come dimostrato nelle schede di seguito riportate, la superficie destinata a parcheggio (già realizzato) è sempre superiore alla soglia minima da standard, considerando il centro commerciale sia esterno che interno al centro urbano.

Standard parcheggio – stato di fatto

Standard parcheggio – in centro urbano

Standard parcheggio – fuori dal centro urbano

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ATTIVITÀ PREVISTE IN FASE DI CANTIERE

Demolizioni e costruzioni

Il progetto prevede prevalentemente attività di demolizione, mentre la costruzione riguarda solo alcuni setti divisori e servizi igienici. Di seguito si riportano stralci della planimetria di comparazione di demolizioni/edificazioni e schede di calcolo delle demolizioni.

Planimetria con individuazione dei corpi di fabbrica

Edificio A: planimetria di comparazione di demolizioni (giallo)/edificazioni (rosso)

A

B C

D G

(25)

Edificio B: planimetria di comparazione di demolizioni (giallo)/edificazioni (rosso)

Edificio C: planimetria di comparazione di demolizioni (giallo)/edificazioni (rosso)

(26)

Edificio D: planimetria di comparazione di demolizioni (giallo)/edificazioni (rosso)

Edificio G: planimetria di comparazione di demolizioni (giallo)/edificazioni (rosso)

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Le attività di demolizione interessano 3.987,40 mq. di pareti divisorie interne in cartongesso a doppia struttura.

Di seguito il computo delle demolizioni previste per ogni edificio.

(28)

Durante la fase di cantiere, all’interno del parcheggio sarà approntata un’area per il deposito temporaneo dei materiali demoliti, che saranno separati per tipologia e in seguito riciclati o smaltiti in impianti autorizzati.

In provincia di Treviso sono presenti numerosi impianti autorizzati alla gestione di rifiuti di varia natura.

Traffico

Per il trasporto del materiale demolito (circa 4000 mq di pareti in cartongesso in doppia struttura) si stima siano necessari circa 30 mezzi pesanti

LA FASE DI ESERCIZIO (APERTURA DEL CENTRO COMMERCIALE)

Produzione di rifiuti

Durante la fase di esercizio tutti i rifiuti prodotti verranno gestiti dalla società Contarina Spa. che si occupa della raccolta differenziata dei rifiuti in comune di Roncade.

Contarina SpA si occupa della gestione dei rifiuti nei 50 Comuni aderenti alla società, attraverso un sistema integrato dalla raccolta, al trattamento e recupero.

A tal riguardo il Gruppo Basso SpA ha già contattato la società per la definizione di una proposta di gestione dei rifiuti del centro commerciale.

Valutazione impatto

La fase di cantiere e di esercizio, quindi, genera una produzione di rifiuti che non incide in modo significativo sulle capacità del sistema di gestione dei rifiuti speciali e urbani.

Traffico

Si stima che il volume di traffico indotto aggiuntivo sarà pari a 1.512 veic. eq./h nell’ora di punta serale del sabato (valore congruente con quanto stimato nei precedenti studi d’impatto) di cui il 50% in ingresso (756 veic. eq./h) ed il 50% in uscita (756 veic. eq./h).

Il traffico generato dall’apertura del centro commerciale è stato valutato nello “Studio di impatto viabilistico” allegato e sintetizzato nel successivo capitolo 7.1 “Impatto viabilistico”.

Il traffico generato dall’attivazione del centro commerciale provoca rumore e inquinamento atmosferico.

Sono stati quindi elaborati studi specialistici (Documento Previsionale di Impatto Acustico e Relazione sulla componente atmosfera) per stimarne gli impatti. Gli studi sono allegati al presente documento e sintetizzati nei seguenti capitoli:

7.2 Impatto da inquinamento atmosferico

7.3 Impatto acustico

(29)

Funzionamento Impianti meccanici

Sistema di produzione e abbattimento dell’energia termica

La modifica della partizione interna dà origine a nuove medie superfici S>1000 mq. per le quali la realizzazione dell’impiantistica sarà a cura dell’utente finale.

I volumi che definiscono le medie superfici aventi S>1000 mq saranno condizionati a mezzo di un sistema a tutt'aria, dimensionato per far fronte al carico maggiore tra quello estivo e quello invernale, che nel caso in questione risulta essere quello estivo.

L'abbattimento dei carichi termofrigoriferi sarà affidato con ogni probabilità ad unità di trattamento aria del tipo roof-top condensati ad aria, che potranno essere installati direttamente sulla copertura dell'edificio, ovvero all’interno della media struttura trattata.

Le unità saranno indipendenti dall’anello di liquido, e autonomamente provvederanno a riscaldare/raffrescare gli ambienti a seconda del fabbisogno degli ambienti trattati.

Il posizionamento dei nuovi macchinari che saranno installati sulla copertura dell'edificio sono riportati nella planimetria allegata alla relazione “Relazione tecnica impianti meccanici” elaborata da Climosfera.

Il rumore provocato dal funzionamento degli impianti meccanici posti sulla copertura del centro commerciale è stato valutato nella “Relazione di impatto acustico” allegata e sintetizzata nel successivo capitolo 7.3 “Impatto acustico”.

Scarichi idrici e fognari

Rete di smaltimento acque refluedella nuova attività commerciale (merceologia alimentare)

Gli scarichi previsti per la struttura commerciale adibita alla vendita di merci di tipo alimentare, risultano assimilabili agli scarichi domestici e saranno trattati, prima dell’ingresso in fognatura, da una serie di degrassatori opportunamente dimensionati e previsti per ogni reparto di lavorazione.

Le condotte di scarico, cui saranno allacciati i lavelli, le lavastoviglie e le pilette di raccolta delle celle frigorifere e dei banchi frigo, nonché le pilette delle parti pavimentate a superficie lavabile dei locali, saranno dotate a monte del sifone previsto prima dell'immissione nella condotta di scarico principale, di pozzetti condensagrassi di dimensione adeguata alla incidenza in abitanti equivalenti della singola attività dimensionate come da tabella seguente:

Gli scarichi in fognatura generati dal negozio alimentare, pari a 4 abitanti equivalenti, è ininfluente sul sistema delle fognature.

Valutazione: NESSUN IMPATTO

(30)

6. QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE

Trattandosi di una valutazione ambientale che sostanzialmente aggiorna un precedente documento, il quale aveva a suo tempo ottenuto più volte parere positivo dalla Provincia di Treviso, si ritiene di affrontare in modo sintetico alcuni aspetti di natura ambientale.

Detta verifica riguarda quindi le componenti ambientali che possono avere subito una sostanziale modificazione nel corso di questi ultimi anni (2012-2018) o che possono essere potenzialmente impattate dalle modificazioni progettuali.

Le componenti ambientali indagate, quindi, sono:

 Viabilità e traffico

 Aria (qualità dell'aria ed emissioni);

 Agenti fisici (rumore);

 Salute umana

È stato inserito inoltre il capitolo riguardante la componente “Sistema biotico” a dimostrazione che il progetto non necessita di assoggettamento alla Valutazione d'Incidenza.

6.1. VIABILITÀ E TRAFFICO5

Dal punto di vista viabilistico l’area è caratterizzata da infrastrutture di valenza interregionale, regionale e provinciale, sia in direzione est-ovest che lungo la direttrice nord-sud. In particolare l’area si colloca in adiacenza alla SR89 – Via Treviso-Mare che si snoda in direzione est-ovest collegando Jesolo a Treviso, nelle immediate vicinanze dello svincolo autostradale Meolo-Roncade dell’A4 Torino-Trieste, e dello svincolo autostradale Treviso Nord dell’A27 Venezia- Belluno.

Sistema infrastrutturale Le principali direttrici infrastrutturali afferenti all’area oggetto di studio sono:

Autostrada A4 “Serenissima”

Autostrada A27 “d’Alemagna”

5 Fonte: Studio di impatto viabilistico, Logit engineering, marzo 2018.

(31)

SR89 – Via Treviso-Mare. La Strada Regionale 89 trae origine dalla tangenziale di Treviso in direzione ovest per proseguire in direzione est verso le località balneari della costa veneziana, passando a nord dell’area oggetto di studio.

SP116 “di Spercenigo”, trae origine dall’innesto con la SP57 a San Bartolomeo. Lungo il suo percorso, con andamento principale nord-sud, attraversa San Biagio di Callalta, Spercenigo e Biancade.

SP112 “del Musestre” collega Roncade con Quarto d’Altino ove si innesta con la SP40. Nel tratto iniziale segna il confine ovest dell’area oggetto di studio.

Intersezioni limitrofe e accessi all’area

Nodi limitrofi all’area di progetto

In particolare sono stati individuati i seguenti nodi:

 Nodo 1: intersezione a rotatoria tra SR89 – Via Treviso-Mare, SP112 – Via Cà Morelli, SP116 Via Cà Morelli e Via Fusana;

 Nodo 2: intersezione a raso tra SR89 – Via Treviso-Mare e Via Fusana;

 Nodo 3: intersezione a raso tra SR89 – Via Treviso-Mare e SP64;

 Nodo 4: intersezione a raso tra SP64 e Via San Rocco;

 Nodo 5: intersezione a raso tra SP112 – Via Cà Morelli e Via San Rocco.

Per una descrizione più dettagliata si rimanda alla relazione specialistica e agli allegati, in cui vengono descritti i nodi adiacenti all’ambito di intervento contenuti all’interno del raggio di 1000 m rispetto ai punti di accesso e recesso dalla struttura.

DOMANDA DI TRAFFICO ATTUALE

La viabilità di afferenza al lotto in questione risulta contraddistinta da una significativa quota di mobilità veicolare. La rete viaria è infatti interessata sia da flussi di penetrazione al centro di Roncade per gli utenti provenienti da fuori comune sia da mobilità locale e sovralocale in transito.

Per descrivere, quindi, in modo completo ed accurato i flussi veicolari che contraddistinguono la rete viaria è stata effettuata una serie di rilievi automatici lungo i principali assi dell’area in oggetto. Inoltre, a completamento del quadro, sono stati realizzati dei rilievi manuali nell’intervallo orario di punta della sera – nella giornata di venerdì 9 marzo - in corrispondenza delle principali intersezioni attigue al comparto in analisi.

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RILIEVI AUTOMATICI

Ai sensi delle direttive contenute nella D.G.R. n.1047 del 18 giugno 2013, l’indagine è stata condotta relativamente ai flussi di traffico diurni per fasce orarie (08.00-20.00) divise per intervalli di 15 minuti.

I rilievi, eseguiti mediante strumentazione radar, hanno permesso un monitoraggio continuativo nelle giornate di venerdì e sabato, periodo in cui statisticamente si prevede l’indotto maggiore per un insediamento commerciale.

Le giornate di rilievo sono state:

 venerdì 9 marzo 2018;

 sabato 10 marzo 2018.

Sezioni di rilievo tramite strumentazione radar

L’analisi dei dati ricavati dalle apparecchiature radar mostrano come il giorno caratterizzato dai volumi di traffico maggiori sia il venerdì. Complessivamente i flussi 08.00 – 20.00 del sabato sono inferiori del 5% rispetto alla giornata infrasettimanale.

Veicoli equivalenti giornalieri 08.00 – 20.00

Andando a valutare gli andamenti orari si nota come la giornata del sabato presenti un andamento a doppia campana, con un picco serale più marcato rispetto al massimo mattutino.

Prendendo quindi a riferimento la giornata del venerdì, il periodo di punta della mattina risulta contenuto nella fascia compresa tra le 08.00 e le 09.00, mentre l’ora di punta serale, si ha dalle 17.30 alle 18.30.

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I risultati dei rilievi condotti vengono descritti anche nei seguenti grafici sia per la giornata di venerdì e per quella di sabato.

Flussi di traffico giornalieri venerdì 09.03.2018 – sabato 10.03.2018 Confronto andamento volumi di traffico venerdì 09.03.2018 – sabato 10.03.2018

RILIEVI MANUALI

Oltre ai rilievi automatici che hanno evidenziato le ore di punta caratterizzanti l’area, sono stati eseguiti anche dei rilievi manuali in corrispondenza delle principali intersezioni attigue all’area oggetto di studio:

1. intersezione a rotatoria tra SR89-Via Treviso-Mare, SP116-Via Cà Morelli, Via Fusana e SP112 - Via Cà Morelli;

2. intersezione a raso tra SP64 – Via IV Novembre, SR89 – Via Treviso-Mare est, SR89 – Via Treviso-Mare ovest;

3. intersezione a raso tra SR89 – Via Treviso-Mare est, SP64 e SR89 – Via Treviso-Mare ovest.

Sezioni di rilievo manuale

I rilievi sono stati eseguiti in data venerdì 9 marzo 2018 nell’intervallo critico della sera (17:00-19:00); negli allegati allo Studio di impatto viabilistico viene riportata una schematizzazione delle manovre rilevate, una tabella con i valori dei flussi relativi a ciascun movimento e le matrici O/D risultanti, distinte tra autovetture (A), motocicli (M), mezzi commerciali leggeri (L) e mezzi pesanti (P) riferiti all’ora di punta individuata (17:30 – 18:30).

ANALISI MICROSIMULATIVA

Per valutare il funzionamento della rete viaria di afferenza alla struttura, è stato simulato sia lo stato di fatto che lo scenario di progetto mediante l’utilizzo di uno specifico software microsimulativo.

Per produrre un’analisi completa e dettagliata dell’impatto viabilistico determinato dall’ampliamento del polo commerciale in oggetto sono state eseguite due distinte microsimulazioni corrispondenti alla situazione attuale (Scenario 0) e allo scenario futuro (Scenario 1):

 Scenario 0: Stato di fatto;

 Scenario 1: Scenario futuro comprensiva della grande struttura di vendita.

(34)

Tali microsimulazioni sono state riferite all’ora di punta del venerdì sera (17.30-18.30) che, come riscontrato dai dati di traffico, rappresenta l’intervallo di punta per il sistema viario.

Le microsimulazioni dinamiche eseguite producono come output una serie di indicatori prestazionali. I valori ottenuti consentono di ricavare e comparare in modo analitico i LOS dei vari approcci di ogni singola intersezione relativamente allo stato di fatto e agli scenari futuri. Nel dettaglio sono stati utilizzati due distinti livelli di valutazione:

Livello 1: Valutazione globale della rete viaria che consente dicomparare in modo immediato differenti scenari grazie all’ausilio di specifici indicatori prestazionali.

La descrizione dei risultati della valutazione è stata, quindi, inserita nel capitolo 7.1 “Impatto viabilistico”.

Livello 2: Valutazione di nodo

Consente, in questo caso, di quantificare gli effetti sulla circolazione imputabili all’apertura del centro commerciale.

Sono state analizzate tre intersezioni per la rete viaria di afferenza:

1. Intersezione a rotatoria con scavalco tra la SP116, la SP112 e la SR89 - Via Treviso-Mare e accesso al polo commerciale;

2. Intersezione a rotatoria tra la SP64 - Via S.Rocco e la SR89 – Via Treviso-Mare;

3. Intersezione a raso tra SP64 Via IV Novembre e SR89 – Via Treviso-Mare.

Nodi valutati Scenari 0 e 1

La classificazione qualitativa della congestione è eseguita in genere secondo una scala di sei lettere (da A ad F) che rappresentano i diversi livelli di servizio (LOS), come definiti nel manuale statunitense – Highway Capacity Manual (HCM). Nell’ambito dell’ingegneria dei trasporti tali livelli sono utilizzati per descrivere l’entità di traffico su tronchi stradali o intersezioni.

Nello stato di fatto le tre intersezioni analizzate presentano i seguenti livelli di servizio:

 Intersezione 1: LOS B

L’intersezione registra nello stato di fatto un ottimo livello di servizio

 Intersezioni 2 e 3: LOS C

Condizione di deflusso intermedia; i nodi supportano in maniera adeguata i flussi di traffico previsti nell’ora di punta.

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Stato di fatto - Livello di servizio dell’intersezione 1 (Fonte Allegati allo Studio di impatto viabilistico)

Stato di fatto - Livello di servizio delle intersezioni 2 e 3 (Fonte Allegati allo Studio di impatto viabilistico)

Componente VIABILITÀ E TRAFFICO: sintesi

Data la natura dell’area, ubicata in prossimità di numerose arterie viarie di rilevanza strategica che si intersecano tra loro nelle immediate vicinanze, a ridosso del comune di Roncade, la posizione risulta essere ideale per lo sviluppo di attività commerciali di grandi dimensioni che vengono così collegate direttamente alla rete viaria principale riducendo al minimo i possibili effetti negativi causati dal traffico indotto sulla rete urbana a servizio delle aree residenziali.

Per valutare il funzionamento della rete viaria di afferenza alla struttura, è stato simulato sia lo stato di fatto che lo scenario di progetto mediante l’utilizzo di uno specifico software microsimulativo.

Le microsimulazioni sono state riferite all’ora di punta del venerdì sera (17.30-18.30) che, come riscontrato dai dati di traffico, rappresenta l’intervallo di punta per il sistema viario.

Sono state analizzate le tre intersezioni della rete viaria di afferenza al centro commerciale dimostrando che presentano nello stato di fatto (scenario 0) livelli di servizio ottimali.

CRITICITÀ: NESSUNA

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6.2. ARIA (QUALITÀ DELL’ARIA ED EMISSIONI) Monitoraggio in comune di Roncade6

La qualità dell’aria nel comune di Roncade è stata valutata attraverso due periodi di monitoraggio:

 due campagne di monitoraggio eseguite con stazione rilocabile posizionata nei pressi del campo sportivo dal 21/03/2007 al 23/04/2007 e dal 04/10/2007 al 06/11/2007.

 due campagne di monitoraggio eseguite con campionatore portatile posizionato nei pressi delle scuole elementari e medie dal 22 marzo al 7 maggio 2012 e dal 23 gennaio al 19 marzo 2013 per un aggiornamento dei dati relativi al territorio comunale.

Le concentrazioni sono state confrontate, in entrambe i casi, con quelle rilevate nello stesso periodo presso la stazione fissa di Treviso sita in Via Lancieri di Novara (stazione di background urbano).

Conclusioni monitoraggi 2007

I dati di PM10 raccolti confermano che il Comune si trova in Zona “A1 Provincia” per il rischio di superamento del Valore Limite su 24 ore per più di 35 giorni all’anno (come deliberato della Giunta Regionale n° 3195 del 17 ottobre 2006).

Per quanto riguarda l’inquinamento da CO, SO2, NOx non sono stati rilevati valori superiori ai limiti di legge, valori che invece sono stati superati nel caso del PM10.

I valori rilevati per l’O3 non hanno superato i limiti di legge, anche se il periodo di analisi non coincide con quello di maggiore presenza di tale inquinante.

Campagne di monitoraggio 2012 - 2013

Le nuove campagne di monitoraggio hanno permesso il riesame della zonizzazione del territorio che, come indicato dal DLgs 155/2010, costituisce il presupposto su cui si organizza l'attività di valutazione della qualità dell'aria ambiente.

Il Comune di Roncade, secondo la DGR 2130/2012, viene classificato in zona “IT0509 Agglomerato di Treviso”.

Di seguito si riportano le conclusioni del rapporto elaborato da Arpav.

“ […] Allo scopo di verificare il rispetto dei limiti di legge previsti dal D.Lgs. 155/2010 per il PM10, è stata utilizzata una metodologia di calcolo elaborata dall'Osservatorio Regionale Aria di ARPAV. L'applicazione della metodologia di stima ha evidenziato il rispetto del Valore Limite annuale di 40 µg/m3 ma il rischio di superamento del Valore Limite giornaliero di 50 µg/m3 per più di 35 volte l'anno.

Le concentrazioni di alcuni dei COV (benzene, toluene, etilbenzene e xileni) determinati a Roncade sono risultate superiori rispetto a quelle rilevate nel medesimo periodo a Treviso.

I valori di concentrazione di benzene, anche se non direttamente confrontabili con il limite di legge, forniscono comunque un'indicazione del valore medio annuo. Si ricorda che nell'anno 2012 il valore medio annuale di benzene presso la stazione di Treviso è risultato pari a 1,5 µg/m3 nettamente inferiore al Valore Limite di 5,0 µg/m3 previsto dal D.Lgs. 155/2010.

La caratterizzazione chimica del PM10 ha portato a determinare concentrazioni di metalli il cui valore medio di campagna è largamente al di sotto del Valore Obiettivo e del Valore Limite previsto dal D.Lgs. 155/2010.

Se dal punto di vista del rispetto dei limiti di legge la presenza di metalli nei PM10 non risulta essere un problema bisogna considerare che tali inquinanti, anche in basse concentrazioni, possono fungere da catalizzatori di reazioni radicaliche che stanno alla base della formazione dello smog fotochimico.

La determinazione di IPA sui PM10, ed in particolare di Benzo(a)Pirene, ha evidenziato la presenza di concentrazioni inferiori rispetto a quelle determinate nello stesso periodo presso la stazione fissa di Treviso. La concentrazione media di

6 ARPAV, Il monitoraggio della qualità dell’aria nella Provincia di Treviso - Comune di Roncade. Periodi di indagine: 21 Marzo – 23 Aprile 2007, 04 Ottobre – 06 Novembre 2007.

ARPAV, Il monitoraggio della qualità dell’aria nella Provincia di Treviso - Comune di Roncade. Periodi di indagine: 22 marzo - 7 maggio 2012 e dal 23 gennaio - 19 marzo 2013.

(37)

B(a)P relativa all'intero periodo di monitoraggio eseguito nel comune di Roncade risulta pari a 1,1 µg/m3 e nel medesimo periodo la concentrazione media rilevata a Treviso è risultata pari a 1,4 µg/m3.

Presso entrambi i siti la concentrazione media di campagna risulta pertanto superiore all'Obiettivo di Qualità annuale di 1,0 µg/m3 prefissato dal D.Lgs. 155/2010 che, si ricorda, è stato superato nel 2012 presso la stazione fissa di Treviso con un valore medio annuale di 1,8 µg/m3.”

Qualità dell’aria a livello regionale (2016)7

Nella Relazione regionale della qualità dell’aria del 2016 elaborata da Arpav, viene realizzata l’analisi annuale dei dati di qualità dell’aria, provenienti dalle stazioni fisse ubicate in Veneto, relativamente agli inquinanti per cui la normativa stabilisce degli indicatori. Viene inoltre effettuato il confronto con le elaborazioni relative agli anni precedenti, al fine di ottenere una serie storica utile alla comprensione della tendenza complessiva dello stato di qualità dell’aria nel tempo.

In questo modo è possibile esaminare l’andamento delle concentrazioni di inquinanti misurate nella stazione fissa di Treviso sita in Via Lancieri di Novara, stazione di riferimento per il confronto dei dati rilevati durante i monitoraggi effettuati in comune di Roncade.

Analisi delle tendenze nel periodo 2012-2016 Particolato PM10 - Medie annuali

Dall’analisi delle serie annuali si evidenzia che nel 2016 sono state registrate concentrazioni medie generalmente in linea con il 2014 e più basse del 2015. Nella stazione TV – via Lancieri le medie annuali sono sempre sotto il limite di legge.

PM 10 - Numero di superamenti annuali del valore limite giornaliero

7ARPAV Relazione regionale della qualità dell’aria (ai sensi della L.R. n. 11/2001 art.81) - Anno di riferimento: 2016

(38)

Si osserva che solo quattro stazioni (Boscochiesanuova, BL-Città, Pieve d’Alpago e Schio) hanno rispettato i 35 superamenti annuali consentiti durante tutto il quinquennio.

La stazione di TV – via Lancieri, come la maggior parte delle stazioni di fondo, ha sempre superato nel periodo di analisi il numero di superamenti del valore limite giornaliero, con un andamento decrescente e un picco nel 2015.

Arpav rileva che “Il particolato PM10 resta ancora l’inquinante più critico per la qualità dell’aria nel Veneto, soprattutto per la difficoltà di rispettare il valore limite giornaliero, standard imposto dalla Comunità Europea e adottato dal Decreto Legislativo 155/2010.”

Particolato PM2,5 - Medie annuali

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Tutte le stazioni superano la soglia di valutazione superiore, ad eccezione di BL-Città (la soglia si intende superata se lo è almeno per 3 anni su 5).

Le stazioni che non fanno registrare superamenti dei 25 μg/m3, in tutto il periodo considerato, sono BL-Città, Area Feltrina, Bassano e Conegliano.

Nel 2016 si osserva una generale diminuzione delle concentrazioni di PM2,5 rispetto al 2015.

Arpav afferma che “il particolato PM2,5 mostra ancora criticità in Veneto, soprattutto negli agglomerati urbani. Per tale motivo il monitoraggio di questo inquinante è stato potenziato al fine di ottenere un’informazione più omogenea dei livelli di PM2.5 sul territorio regionale”.

Variazioni annuali per i parametri benzene, benzo(a)pirene, piombo ed elementi in tracce Benzene: andamento della concentrazione media annuale

In tutte le stazioni, è stato rispettato il valore limite di 5.0 μg/m3 e non è mai stata superata la soglia di valutazione superiore (3.5 μg/m3). Questo dato è particolarmente importante poiché in una prospettiva di medio periodo il benzene non risulta essere tra gli inquinanti con marcate criticità per la Regione Veneto.

In particolare per la stazione di TV – via Lancieri i valori di concentrazione sono sempre sotto la soglia di valutazione inferiore (SVI) e con andamento costantemente decrescente.

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Benzo(a)pirene: concentrazione media annuale

Si può osservare che, negli anni considerati, il valore obiettivo per il benzo(a)pirene (1 ng/m3) non è mai stato superato in quattro stazioni, mentre nelle altre si registra un superamento per almeno un anno.

La stazione di TV-via Lanceri, presenta invece consistenti superamenti in tutto il periodo analizzato.

Arpav sottolinea che “In generale questo inquinante, identificato dal D.Lgs. 155/2010 come marker per gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA), dovrà essere monitorato con attenzione anche negli anni a venire.”

Piombo: variazioni della concentrazione media annuale

Si notano generalmente livelli inferiori di un ordine di grandezza rispetto al riferimento normativo (0.5 μg/m3), evidenziando l’assenza di problematiche legate a questo inquinante in Veneto. Nelle singole stazioni le concentrazioni sono per lo più stabili e senza variazioni importanti.

Arsenico, nichel, cadmio: variazione delle concentrazioni medie annue.

Questi elementi non hanno mai superato i limiti di legge in tutte le stazioni regionali.

Conclusioni della relazione elaborata da Arpav

“I risultati presentati evidenziano che, nel 2016, le principali criticità sono state rappresentate dal superamento diffuso sul territorio regionale del valore limite giornaliero per il PM10 e dal superamento del valore limite annuale per il PM2.5 nei capoluoghi di Padova e Venezia. Il valore limite annuale per il PM10 invece non è stato superato in alcuna stazione della rete. […]

Per quanto negli ultimi anni si sia registrata una riduzione delle emissioni di buona parte degli inquinanti atmosferici, la qualità dell’aria del Bacino Padano risulta ancora critica, specialmente in relazione alle polveri sottili, rendendo necessari ulteriori sforzi per la riduzione delle emissioni.

A tale scopo, le Regioni del Bacino Padano hanno presentato alla Commissione Europea, nell’ambito della programmazione Life, il progetto integrato PREPAIR (Po Regions Engaged to Policies of AIR). Il Progetto persegue l’obiettivo della creazione di un coordinamento permanente tra le Regioni del Bacino Padano per la realizzazione di azioni di risanamento della qualità dell'aria in modo integrato ed armonizzato sull'intero territorio del Bacino.

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EMISSIONI8

In relazione alle conclusioni del rapporto di ARPAV sopra riportate che evidenziano una riduzione delle emissioni di buona parte degli inquinanti atmosferici e la criticità in relazione alle polveri sottili, di seguito si analizzano le emissioni delle polveri inalabili (PM10 e PM2,5) a livello provinciale.

L’inventario regionale Veneto, realizzato mediante il software INEMAR dal 2005, presenta i dati dell’ultimo aggiornamento relativo all’anno 2013.

Polveri inalabili (PM10)

La seguente figura riporta il trend dal 1990 al 2010 delle emissioni di PM10 stimate a livello provinciale in base all’inventario nazionale dell’ISPRA aggiornato al 29/10/2014.

Emissioni PM10 – contributo dei principali fattori all’emissione totale a livello Provinciale (Dati ISPRA)

Si può notare che, nel periodo esaminato, l’emissione di PM10 è diminuita nel macrosettore 07 Trasporti su strada, 08 Altre sorgenti mobili e macchinari e 03 Combustione nell’industria, mentre è cresciuta in modo rilevante nel macrosettore 02 Combustione non industriale.

La seguente figura riporta i dati di emissione di PM10 per ciascun territorio provinciale della regione Veneto: si può notare che in provincia di Treviso il macrosettore 02 Combustione non industriale ha un peso molto rilevante rispetto alle emissioni totali e anche rispetto alle emissioni delle altre province; in particolare il macrosettore 02 rappresenta il 75%

delle emissioni totali di PM10, mentre il macrosettore 07 Trasporti su strada, secondo come fattore di emissione, rappresenta il 12,5%, ovvero con un contributo minore di sei volte rispetto al macrosettore 02.

Emissioni PM10 – contributo dei principali fattori all’emissione totale a livello Provinciale (Dati INEMAR 2013)

8 ARPAV, Il monitoraggio della qualità dell’aria nella Provincia di Treviso – Anno 2016

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Di seguito si riporta il dettaglio comunale del carico emissivo di PM10 stimato nel territorio della regione Veneto.

Emerge che l’emissione di PM10 totale stimata per il comune di Roncade si colloca nella categoria 50-100 t/a (valore intermedio rispetto le cinque categorie considerate).

Emissioni PM10 – stima emissioni a livello Comunale (Dati INEMAR 2013)

Nella figura di seguito riportata viene visualizza la distribuzione comunale dei consumi (in GJ/anno) di biomasse legnose9 (macrosettore 2). Da tale figura si evince che il consumo di biomasse stimate per il comune di Roncade è rilevante, posizionandosi nella quarta categoria rispetto alle cinque considerate.

Distribuzione comunale dei consumi (in GJ/anno) di biomasse legnose (legna da ardere e pellet; ut. freq., uso risc. e misto) INEMAR Veneto 2010

Le informazioni desunte dalle immagini sopra riportate (emissioni PM10 e consumo di biomasse legnose) dimostra che anche per il comune di Roncade il macrosettore 2 è il principale fattore dell’emissione totale di PM10, allineandosi alla situazione provinciale.

Polveri inalabili (PM2,5)

Come dimostrato per il PM10,dal rapporto di Arpav si evince che “Da una valutazione della stima delle emissioni INEMAR 2013, si osserva che nella provincia di Treviso il 79% delle emissioni di PM2,5 sono dovute al Macrosettore

9 Fonte: Arpav, Indagine sul consumo domestico di biomasse legnose in Veneto. Risultati dell’indagine campionaria e stima delle emissioni in atmosfera - 2015

RONCADE

RONCADE

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M02 – Combustione non industriale”, mentre il macrosettore 07 Trasporti su strada, secondo come fattore di emissione, rappresenta il 9%, ovvero con un contributo minore di quasi nove volte rispetto al macrosettore 02.

La caratterizzazione chimica del particolato Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA)

in base all’inventario INEMAR 2013, mostra i dati di emissione di B(a)P per ciascun territorio provinciale della regione Veneto con il dettaglio del contributo di ciascuno degli 11 macrosettori emissivi.

Emissioni B(a)P – contributo dei principali fattori all’emissione totale a livello Provinciale (Dati INEMAR 2013)

La figura sopra riportata mostra come a livello provinciale l’emissione di BaP sia legata quasi totalmente al Macrosettore M02 – Combustione non industriale.

Il monitoraggio biologico della qualità dell’aria (2006)10

Il biomonitoraggio della qualità dell’aria rappresenta un’indagine su ampia scala, che fornisce uno screening preliminare dello stato dell’aria del territorio provinciale. Le metodiche di biomonitoraggio vanno ad integrarsi, e non a sostituirsi, alle indagini basate sull’impiego di apparecchiature elettroniche (centraline di rilevazione) che sono in grado di fornire dati assoluti sulla presenza di sostanze inquinanti. Le indagini biologiche riescono tuttavia a fornire utili informazioni per la valutazione globale dello stato ambientale di un’area.

ARPAV, Servizio Laboratorio Provinciale di Treviso, in convenzione con l’Amministrazione Provinciale di Treviso, ha realizzato una rete di monitoraggio biologico della qualità dell’aria nel territorio provinciale.

Nell’anno 2004 è stato realizzato il biomonitoraggio del territorio situato alla sinistra idrografica del fiume Piave (“Sinistra Piave”) mediante l’uso di licheni epifiti come bioindicatori di gas fitotossici.

La ricerca effettuata nel 2006 completa, quindi, il biomonitoraggio della qualità dell’aria nella parte di territorio definito come “Destra Piave”.

La realizzazione della rete di biomonitoraggio e la raccolta dei dati di bioindicazione sono state effettuate secondo quanto previsto dall’Indice di Biodiversità Lichenica (I.B.L) così come descritto nel manuale ANPA 2/2001.

In questo caso, trattandosi di un’indagine a livello provinciale, si è infittita la maglia di campionamento di 18x18 km (da manuale ANPA 2/2001) in modo da realizzare una rete di 9x9 km ed ottenere, quindi, un livello di dettaglio soddisfacente.

10 ARPAV, Biomonitoraggio della qualità dell’aria nella Provincia di Treviso mediante l’impiego di licheni epifiti (Anni 2004-2006)

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In totale sono state indagate 33 stazioni di cui quattordici ricadenti in “Sinistra Piave”, diciassette in “Destra Piave”, una in provincia di Venezia (VNT095) e una in provincia di Padova (PD1). Queste ultime due stazioni sono state inserite per avere un’informazione più completa della qualità dell’aria nelle zone di confine.

Nel territorio del comune di Roncade è presente la seguente stazione di rilevamento:

Il valore di Biodiversità Lichenica (BL) viene stimato statisticamente sulla base dei rilievi effettuati in ciascuna stazione.

I valori di BL così ottenuti possono essere rappresentati in cartografia riconducendoli ad una classe di qualità a cui corrisponde un determinato colore ed un giudizio di qualità.

La scala interpretativa di “Naturalità/Alterazione” utilizzata viene di seguito riportata.

Sovrapponendo la mappa dei valori stazionali alla mappa elaborata su modelli diffusionali, si è ottenuta una carta riassuntiva dei dati (Figura seguente).

I dati della “Destra Piave” e quelli della “Sinistra Piave” sono stati elaborati separatamente poiché le campagne di monitoraggio, relative a questi due ambiti territoriali, sono state effettuate a due anni di distanza e potrebbero essere intervenuti dei cambiamenti nei valori stazionali di BL.

La carta così ottenuta evidenzia come la maggior parte del territorio della provincia di Treviso ricada nelle fasce di

“Naturalità media” e “Naturalità alta”, all’interno della quale si definiscono quattro piccole aree a “Naturalità molto alta” e soltanto una zona isolata a “Naturalità bassa”, situata a Valdobbiadene e nei suoi dintorni.

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In particolare, la maggior parte del territorio del Comune di Roncade è caratterizzato da “Naturalità Alta” (qualità dell’aria buona), mentre solo la porzione di territorio a sud presenta una “Naturalità Media” (qualità dell’aria discreta).

Componente Aria (qualità dell’aria ed emissioni): sintesi

Comune di Roncade (periodo 2012-2013):

 l'applicazione della metodologia di stima ha evidenziato il rispetto del Valore Limite annuale di 40 µg/m3 ma il rischio di superamento del Valore Limite giornaliero di 50 µg/m3 per più di 35 volte l'anno.

 la determinazione di IPA sui PM10, ed in particolare di Benzo(a)Pirene, ha evidenziato la presenza di concentrazioni inferiori rispetto a quelle determinate nello stesso periodo presso la stazione fissa di Treviso:

Roncade = 1,1 µg/m3, Treviso = 1,4 µg/m3.

 presso entrambi i siti la concentrazione media di campagna risulta, pertanto, superiore all'Obiettivo di Qualità annuale di 1,0 µg/m3

Regione Veneto (periodo 2012-2016) “ … le principali criticità sono state rappresentate dal superamento diffuso sul territorio regionale del valore limite giornaliero per il PM10 e dal superamento del valore limite annuale per il PM2.5 nei capoluoghi di Padova e Venezia. Il valore limite annuale per il PM10 invece non è stato superato in alcuna stazione della rete. […]

Per quanto negli ultimi anni si sia registrata una riduzione delle emissioni di buona parte degli inquinanti atmosferici, la qualità dell’aria del Bacino Padano risulta ancora critica, specialmente in relazione alle polveri sottili, rendendo necessari ulteriori sforzi per la riduzione delle emissioni.”

A tale scopo, le Regioni del Bacino Padano hanno presentato un progetto per la realizzazione di azioni di risanamento della qualità dell'aria in modo integrato ed armonizzato sull'intero territorio del Bacino.

Riferimenti

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