ASP, Governatore di Pisa, n° 234, Lettera 5 agosto 1846 Sig.e Getano Becherucci Ingegnere di Circondario Pisa 5 Agosto1 46
Siccome rappresenta il Parroco della Chiesa di S. Cecilia, anche quelle Fabbriche avrebbero sofferto dei danni cagionati dal terremoto de’14 decorso. Sarà quindi opportuno che VS. Illustrissima abbia la compiacenza di visitarla e referirmi quanto reputerà conveniente. Mi ripeto intanto con distinta stima
ASP, Governatore di Pisa, n° 234, Lettera 5 agosto 1846 Illustrissimo Signore
In seguito della commissione ricevuta da V. S. Illustrissima, mi son portato a visitare la Chiesa e Canonica di S. Cecilia di questa Città per conoscere i danni cagionati in quelle Fabbriche dal terremoto del 14 del decorso mese, ed ho trovato, che la Chiesa non ha risentito il benché minimo danno, e nella Canonica si vedono alcuni spacchi nelle muraglie interne da potersi saldare con leghe di Pietra, o tutto al più con una Catena di Ferro posta presso il muro intermedio, e nascosta nel Pavimento pel primo Piano.
Tali guasti però attualmente non ci fanno trovare nessun pericolo di rovina.
Tanto posso referire in proposito a V. S. Illustrissima, mentre passo a segnarmi col dovutole rispetto
Di V. S. Illustrissima Pisa lì 6 Settembre 1846
Sig. Auditore del Governo di Pisa Devotissimo Obbligatissimo Servitore G. Becherucci Ing.
ASP, Governatore di Pisa, n° 234, Perizia dei lavori da farsi alla Chiesa di S. Cecilia della Città di Pisa, 19 settembre 1846
Illustrissimo Sig. Auditore del Governo della Città di Pisa
Pervenuto a me sottoscritto Ingegnere di Circondario di Pisa, l’ordine di far conoscere all’I. e R. Governo la spesa occorrente per rimediare ai guasti cagionati alle Fabbriche Parrocchiali dal Terremoto del 14 Agosto ultimo perduto, mi affretto di porre sottocchio a VS. Illustrissima il Dettaglio di quelli avvenuti nella Casa Parrocchiale di S. Cecilia di questa Città di Pisa, e dei quali ne detti un cenno a VS. Illustrissima nel di 6 del cadente mese.
Non essendo avvenuto nessun guasto nella Chiesa, il lavoro da farsi consiste nel porre una catena di ferro nostrale grossa un saldo di Braccio nascosta nel Pavimento del primo piano della Canonica, rasente il muro intermedio, palettata nei due muri esterni. Tale catena peserà circa […] 200 che ragionata a £ 6.8 la […] importa £ 66.13.4
Mettitura al posto e ripresa dei pavimenti 24
Vanno saldati con buone leghe di Pietra lunghe almeno Braccia 1. 1/3 gli spacchi che si vedono in varj punti della Fabbrica, e stuccate le setole ivi manifestatisi, lo che potrà farsi con la spesa di 33.6.8
[Segue £ 124] [Riporto £ 124]
Per imbiancare qualche stanza dopo fatto il lavoro, e riprendere il colore di quelle del primo piano, si pone 25
Totale £ 149
Che è quanto posso referire in proposito, mentre passo a segnarmi col dovutole ossequio Di VS. Illustrissima
Pisa li 19 Settembre 1846
Devotissimo Obbligatissimo Servitore
1
La data riportata non è corretta visto che si fa riferimento al terremoto. Si potrebbe credere che in realtà il mese in questione sia settembre.
G. Becherucci Ing.
ASP, Governatore di Pisa, n° 234, Lettera 14 novembre 1846 Illustrissimo Sig.
S. A. I. e R. con Veneratissimo Rescritto de’ 10 corrente si è degnata approvare l’esecuzione dei lavori tutti indicati dalla Relazione e Perizia dell’Ingegnere di Circondario de’ 19 Settembre decorso per riparare ai danni arrecati dal terremoto de’ 14 Agosto prossimo passato alla fabbrica della Canonica di S. Cecilia di codesta Città, incoraggiando l’Economo dei vacanti a devenire nell’interesse della suddetta Chiesa con le consuete facilitazioni alla formazione d’un Imprestito nella somma di Lire 150 per supplire alla presagita spesa di Lire 149 coll’obbligo nel Parroco pro-tempore di corrispondere il frutto a scaletta, e di dimettere [Sig. Auditore del Governo di Pisa] la somma a rate annue di Lire cinquanta ritenuto però che l’indicato Imprestito debba essere versato nella Cassa dei Vacanti per pagarsi al Parroco stesso dall’accollatario in due rate eguali che una alla metà, e l’altra al termine d’essi giustificata preventivamente la completa, e regolare loro esecuzione. Partecipo alla SV. Illustrissima questa Sovrana Risoluzione perché ne renda informato il Parroco della suddetta Chiesa non senza invigilare che i lavori siano regolarmente effettuati. Al quale effetto gli accompagno la citata Relazione e Perizia che dopo la loro ultimazione respingerà a questa R. Segreteria per conservarsi a corredo dell’affare nell’ Archivio della medesima. E con distinto ossequio mi confermo
Di VS. Illustrissima
Dalla Segreteria del R. Diritto Li 14 Novembre 1846
Per l’Auditore Segretario Assente Devotissimo Obbligatissimo Servitore D. Bandini Canc.
ASoP, F 12 M. M, G 25, Lavori per isolare il campanile dalla cantoria nell’interno della chiesa 1894-1896, Lettera 15 giugno 1894
R. ISPETTORATO DEI MONUMENTI E DEGLI SCAVI DI ANTICHITÀ PISA N. di Protocollo 287 Oggetto Chiesa di S. Cecilia. Campanile Allegati N. 1 Al Chiarissimo Comm. Architetto Direttore del R.ᵒ Ufficio Regionale per la Conservazione de’ Monumenti
Firenze
Pisa 15 Giugno 1894
Una delle più antiche chiese di Pisa e delle più caratteristiche è quella di S. Cecilia, che le autentiche memorie ci danno fondata nel 1103 e costruita tutta a mattoni col campanile elegantissimo, sorretto da una colonna, internamente, dal capitello figurato. Col tempo lo spazio fra questo sostegno e il muro fu riempito e si è venuto così a danneggiare il carattere e la costruzione del monumento originale. Con l’unita perizia, che trasmetto per l’esame alla S. V. si tratterebbe di ridare l’antico carattere al campanile, nell’interno della Chiesa e di ripristinarlo nello stato in cui originariamente si trovava. Voglia la S. V. compiacersi prenderla in considerazione e di soddisfare i desideri degli studiosi e degli artisti.
Devotissimo Il R.ᵒ Ispettore B. Supino
ASoP, F 121 M.M, G 25, Danni al tetto a seguito del terremoto 1920; rifacimento del tetto e altri lavori al campanile e alla decorazione interna, Lettera 20 ottobre 1920
Oggetto Urgenza di restauri alla Chiesa suddetta Illustrissimo Pisa, 20 Ottobre 1920
Ho l’onore di partecipare alla S. V. Illustrissima che nella Chiesa di S.a
Cecilia in Pisa, dopo l’ultimo terremoto, ha incominciato a piovere nella parte ove il Campanile si unisce alla Chiesa e in modo tale che, ad ogni più piccola pioggia, l’acqua scende giù assai abbondante in modo da lasciare sul pavimento un
Signore Prof. Peleo Bacci Soprintendente ai Monumenti d’arte Pisa
piccolo lago. Ritengo che, nella scossa, il tetto siasi distaccato per tutto il suo tratto dal Campanile. Inoltre piove in diverse parti della Chiesa, specialmente dove, a tempo sereno, si vede l’aria dall’interno della Chiesa. Ho creduto mio dovere avvertire la S.a V.a Illustrissima di questo gravissimo inconveniente che, oltre far danno alla travatura, è anche di grave noia per i fedeli i quali, entrando in Chiesa, si trovano costretti camminare nell’acqua.
Sicuro che la S.a V.a Illustrissima vorrà prendere solleciti provvedimenti in proposito, passo a rassegnarmi
Della S.a V.a Illustrissima Devotissimo
Sac. Virgilio Bernardini Ec. Sp.
ASoP, F 121 M.M, G 25, Danni al tetto a seguito del terremoto 1920; rifacimento del tetto e altri lavori al campanile e alla decorazione interna, Lettera 23 ottobre 1920
R. SOPRINTENDENZA PER LE PROVINCE DI PISA, LUCCA, LIVORNO E MASSA-CARRARA
POSIZIONE G 25 N. DI PROT. GEN. 1190 N. DI PARTENZA 477
Risposta al foglio del 20 Ott. 20 OGGETTO
Pisa. S. Cecilia. Lavori
All’Illustrissimo Sig. D. Virgilio Bernardini Economo Spirituale di S. Cecilia (Pisa)
Pisa, li 23 Ottobre 1920
In risposta alla lettera sopras. riguardo […] e i lavori, ai quali accenna la lettera medesima, riferendosi alla ordinaria manutenzione della chiesa e non rifacendosi ai caratteri monumentali di essa, spettano per legge al parroco investito o per esso al R. Governo di B. V.
ASoP, F 121 M.M, G 25, Danni al tetto a seguito del terremoto 1920; rifacimento del tetto e altri lavori al campanile e alla decorazione interna, Lettera 27 ottobre 1930
Illustrissimo Sig. R.ᵒ Soprintendente all’Arte per la Toscana Firenze Pisa 27 Ottobre 1930.anno VIII
Il sottoscritto Parroco della Chiesa di S. Cecilia in Pisa, fa rispettosa domanda alla S.a V.a Illustrissima per ottenere un sussidio per i restauri fatti alla sopraddetta Chiesa, restauri che si sono resi della massima urgenza per la pubblica incolumità, data la incuria in cui era tenuta la Chiesa e il Campanile e ciò per oltre 50 anni. I restauri eseguiti sono i seguenti:
Disfacimento e rifacimento del tetto con cambio di N° 1600 mezzane, tegoli ed embrici.
Fatti ex novo i quattro ripiani del Campanile con legname nuovo e scempiato di mattoni: più tre scale nuove di legno per accedere alla cella campanaria.
Oltre a questo, all’interno della Chiesa sono stati fatti dei lavori per dare un’intonazione più consona alla facciata e al fianco della stessa e sotto l’intelligente direzione del Sig. Architetto Prof. Zocchi è stata pitturata con tarsie e pannelli, riportandola allo stile del trecento, mentre prima era colorita a calce.
Le spese per questi restauri sono state assai ingenti: la spesa del solo muratore si avvicina alle Cinquemila lire.
Perciò il sottoscritto si rivolge alla S. V. Illustrissima per ottenere un congruo sussidio per poter pagare chi ancora avanza, non essendo stato sufficiente il contributo della popolazione e del sottoscritto.
Fiducioso, ringrazio anticipatamente e col massimo ossequio si dichiara della S.a V.a Illustrissima
Devotissimo
Sac. Virgilio Bernardino Priore
ASoP, F 121, M. M., G 25: Restauro generale chiesa (interno ed esterno) con l’intento di restituire il carattere originario, 1936-1937/1938-1939, Lettera 24 agosto 1936
R. SOPRINTENDENZA ALL’ARTE MEDIEVALE E MODERNA PER LA TOSCANA I 24 Agosto 1936 (Anno XIV)
Chiesa di S. Cecilia
Dal sopraluogo eseguito insieme alla S. V. alla Chiesa di S. Cecilia per prendere visione dei lavori da eseguirsi nell’interno della Chiesa medesima, ho potuto constatare la necessità urgente di demolire la Cantoria in legno situata sopra la porta dell’ingresso principale, che trovasi in cattivo stato di conservazione.
L’organo (modesto strumento musicale) dovrà essere tolto perché in cattive condizioni e sostituito da un Armonium da collocarsi in altra parte della Chiesa.
Per poter demolire la Cantoria, occorrerà demolire anche il muro che la sostiene e che ora nasconde in parte la costruzione inferiore del Campanile, interessante e audace costruzione del XII secolo. Si dovranno anche sostituire le vetrate alla bifora della facciata e alle monofore esistenti nel fianco della Chiesa.
Per provvedere a tali lavori e all’acquisto dell’Armonium, quest’Ufficio prevede in linea di massima la spesa di £ 8000.
Tali lavori serviranno ad aumentare lo spazio della Chiesa e il decoro della medesima. Con distinti ossequi
L’ARCHITETTO
Comm. Mons. Aristo Manghi
R. Ispettore Onorario dei Monumenti e Scavi PISA
ASoP, F 121, M. M.,G 25: Restauro generale chiesa (interno ed esterno) con l’intento di restituire il carattere originario, 1936-1937/1938-1939, Lettera 14 gennaio 1946
14 Gennaio 1946
Pisa: Chiesa di S. Cecilia Trasmissione perizie
Ministero della Pubblica Istruzione
Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti ROMA
Alla Chiesa di S. Cecilia, in conseguenza del bombardamento della Città, è caduta pressoché completamente la copertura e la parete a nord.
Dopo lo sgombro delle macerie, il recupero e l’accatastamento del materiale utilizzabile, la Soprintendenza ha proceduto alla costruzione di uno spessore in muratura per il sostentamento della facciata principale, alla costruzione di una parete a chiusura provvisoria della Chiesa, alla ripresa ed alla copertura della parete a mezzogiorno nonché alla copertura di un breve tratto di tetto adiacente la facciata principale.
Si acclude un consuntivo di spesa di £ 5650 di lavori eseguiti nonché un preventivo per un importo di £ 910000 per i necessari lavori di completamento.
Si prega pertanto codesto Ministero di voler disporre l’accreditamento della somma corrispondente ai lavori eseguiti e da compiersi.
IL SOPRINTENDENTE P Sanpaolesi