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Considero l’equazione di Schr¨ odinger per gli autovalori Hψ = Eψ ˆ

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Academic year: 2021

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Testo completo

(1)

Applicazioni alla meccanica quantistica

Considero l’equazione di Schr¨ odinger per gli autovalori Hψ = Eψ ˆ

e prendo un s.o.n.c. di funzioni u

j

(x). ψ si potr` a espri- mere come combinazione lineare di queste

ψ(x) =

j=1

c

j

u

j

(x)

Moltiplicando a destra per u

i

(x) e integrando trovo

N

j=1

c

j

u

i

(x) ˆ Hu

j

(x) dx = E

N

j=1

c

j

δ

ij

= Ec

i

N

j=1

H

ij

c

j

= Ec

i

Posso quindi trovare gli autovalori diagonalizzando la matrice H

I coefficienti c

j

forniscono invece le autofunzioni, dato

che sono i coefficienti dell’espansione in una base ortonor-

male, e la combinazione lineare dei vettori della base con

questi coefficienti da’ la funzione d’onda

(2)

Riscalare le equazioni

Non ` e il caso di fare calcoli numerici portandosi dietro la costante di Planck.

Nel caso dell’oscillatore armonico, l’equazione di Schr¨ odinger stazionaria ` e

¯ h

2

2m

d

2

ψ(x)

dx

2

+ 1

2

2

x

2

ψ(x) = Eψ(x) conviene fare la solita sostituzione

ξ =

√ ¯ h

x ε = 2E

¯ si trova

−ψ

00

(ξ) + ξ

2

ψ(ξ) = εψ(ξ)

(3)

Approssimazioni

Il problema deve essere approssimato prima di essere risolto

un autostato pu` o essere espanso in autostati |u

n

i di una hamiltoniana H

0

che si sa risolvere esattamente

posso usare solo un numero finito di vettori della base

|ψi =

k=0

c

n

|u

n

i →

Nmax

k=0

c

n

|u

n

i Qual ` e un valore ragionevole di N

max

?

Lo stato di H di una certa energia sar` a fatto di stati di H

0

di energia non troppo diversa;

devo quindi includere le |u

n

i di energia pi`u bassa;

gli autovalori saranno tanto pi` u imprecisi quanto pi` u

` e alta l’energia;

posso integrare solo su un intervallo finito

i0

|H|ψ

j0

i =

+L/2

−L/2

dx ψ

i

(x)H(x)ψ

j

(x)

se mi restringo a un intervallo di larghezza L una

possibile base ` e quella dell’espansione in serie di

Fourier, seni e coseni.

(4)

Parit` a

Posso prendere

u

j

(x) =

√ 2 L sin

( L jx

)

oppure

u

j

(x) =

√ 2 L cos

( L jx

)

che sono autofunzioni pari e dispari della particella libera nell’intervallo [ −L/2, L/2] ; la loro energia ` e pro- porzionale a j

2

, quindi devo includere tutti gli autostati con j pi` u bassi.

In generale dovr` o usare entrambi tipi di autofunzioni, ma se so in precedenza che le autofunzioni hanno una parit` a definita posso limitarmi solo a seni o solo a coseni.

Per l’oscillatore armonico posso calcolare prima le auto- funzioni pari e poi, allo stesso modo, quelle dispari. Nel primo caso avr` o

2 L

L/2

−L/2

dξ cos

( L

) (( L j

)

2

+ ξ

2

)

cos

( L

)

Calcolo poi gli autovalori di H ˆ e i c

j

, e le autofunzioni ψ saranno date da:

ψ(ξ) =

√ 2 L

N

j=1

c

j

cos

( L

)

Per le autofunzioni dispari ho invece 2

L

L/2

−L/2

dξ sin

( L

) (( L j

)

2

+ ξ

2

)

sin

( L

)

ψ(ξ) =

√ 2 L

N

j=1

c

j

sin

( L

)

(5)

Verifiche

Si possono fare alcune verifiche ed esercizi

per ω = 0 gli elementi di matrice diversi da zero sono solo quelli diagonali

i valori di L sono arbitrari, come pure l’ordine N

max

della matrice che diagonalizziamo. E necessario ` verificare che il risultato finale non cambia se si incrementano L e N .

quando ho trovato un autovalore seleziono quello pi` u basso che so comportarsi come e

−x2/2

faccio un grafico dell’autofunzione in funzione di x

(6)

Soluzione con le equazioni differenziali

L’equazione

¯ h

2

2m ψ

00

(x) + V (x)ψ(x) = Eψ(x)

dove il potenziale si annulla abbastanza rapidamente all’infinito,si pu` o risolvere anche usando i metodi nu- merici per le equazioni differenziali ordinarie. Per prima cosa riscalo l’equazione ponendo (per E < 0):

V (x) = ˜ 2m

¯ h

2

V (x) k

2

= −2mE

¯ h

2

diventa:

ψ

00

(x) + (k

2

− ˜ V (x))ψ(x) = 0 I problemi sono due:

come fissare le condizioni iniziali

come selezionare i valori dell’energia che corrispon- dono a un’autostato

La soluzione dipende da due costanti arbitrarie: una pu` o essere fissata con la normalizzazizone. ma l’equazione

` e del 2

o

ordine e quindi ho bisogno di una condizione in

pi` u

(7)

Per il secondo problema posso selezionare gli stati legati in base alla condizione che

ψ(x) ∼ exp(−k|x|) k =

−2mE/¯h x → ±∞

Questa condizione suggerisce un metodo per calcolare ψ

• Fisso un’energia E ;

• scelgo arbitrariamente ψ(x) con x molto grande e negativo;

• prendo ψ(x + ∆) in accordo con le condizioni asin- totiche: dato che

ψ(x) = C exp( −k|x|) e ψ(x+∆) = C exp(−k|x|) exp(k∆) ho che

ψ(x + ∆) = exp(k∆)ψ(x)

• integro l’equazione di Schr¨odinger e guardo se ψ(x) → 0 per x → +∞ : se s` ı ho un autovalore, altrimenti no.

Un esempio ` e la buca di potenziale definita da V (x) = −U

0

|x| ≤ a e zero altrove ponendo 2mU

0

h

2

= ˜ U

0

l’equazione diventa

ψ

00

(x) + (k

2

− ˜ U

0

)ψ(x) = 0 |x| ≤ a

ψ

00

(x) + k

2

ψ(x) = 0 |x| ≤ a

(8)

ogni autofunzione ha un numero di zeri superiore di uno rispetto a quella con valore immediatamente pi` u basso

l’autostato si ha per il valore dell’energia per cui il numero di zeri aumenta (ha a che fare con la condizione asintotica ψ(x) → 0 x → ∞)

Posso quindi usare questo come criterio di ricerca degli autovalori

attenzione alla funzione d’onda: andando verso l’origine ψ cresce esponenzialmente

condizioni iniziali: ψ

1

= exp(k∆)ψ

0

fornisce la derivata che vale

ψ‘

0

= (exp(k∆) − 1)ψ

0

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