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Febbre, cheilite, rash cutaneo, congiuntivite… non è sempre Kawasaki!

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Academic year: 2021

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Diplomatico M, et al. Medico e Bambino Pagine Elettroniche 2017; 20(3) https://www.medicoebambino.com/?id=PSR1703_50.html

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MeB – Pagine Elettroniche

Volume XX

Marzo 2017

numero 3

I POSTER DEGLI SPECIALIZZANDI

FEBBRE, CHEILITE, RASH CUTANEO, CONGIUNTIVITE…

NON È SEMPRE KAWASAKI!

Mario Diplomatico

1

, Rosaria Marotta

1

, Orsola Ametrano

2

, Rosalba Picciocchi

2

1Seconda Università degli Studi di Napoli, 2AORN “Santobono-Pausilipon”, Napoli

Indirizzo per corrispondenza: mario.diplomatico@gmail.com Un lattante di 3 mesi, allattato al seno per 2 mesi, viene

ricoverato presso altra struttura per febbre, calo ponderale e inappetenza. All’obiettività si evidenziava iperemia fa-ringea, blefarite, cheilite ed esantema maculo-papuloso esteso a volto, arti superiori e inferiori (Figura 1).

Figura 1. Cheilite ed esantema maculo-papuloso.

Gli esami di laboratorio evidenziavano leucocitosi neu-trofila, lieve anemia con lieve iposideremia, aumento de-gli indici di flogosi VES e PCR, lieve ipoalbuminemia. Veniva iniziata terapia antibiotica con cefotaxime ev con peggioramento del quadro muco-cutaneo. Pertanto veniva posta diagnosi di sindrome di Stevens-Johnson e iniziata terapia con corticosteroidi sistemici.

Dopo un apparente iniziale miglioramento clinico, il bambino presentava peggioramento della febbre, lieve epatosplenomegalia, cheilite, congiuntivite secretiva e irritabilità. Sospettata una sindrome di Kawasaki veniva eseguita consulenza cardiologica risultata negativa e, no-nostante la terapia ev con immunoglobuline, aspirina e teicoplanina, non si osservava alcun miglioramento clini-co (Figura 2).

A questo punto veniva trasferito presso l’AORN “Santo-bono-Pausilipon” di Napoli dove si rilevava all’ingresso una anemia ipocromica con iposideremia, piastrinosi, neu-trofilia, iperfibrinogenemia e aumento del D-dimero. La consulenza dermatologica rilevava lesioni lineari eritemato-desquamative prevalentemente localizzate agli arti con estensione alle regioni periorifiziali (cheilite, blefarite,

dermatite dell’area del pannolino) e alterazioni ungueali (onicolisi distale). Sospettata una acrodermatite enteropati-ca, veniva praticata biopsia incisionale di una delle lesioni cutanee, che mostrava dermatite spongiotica psoriasiforme compatibile con la diagnosi di “dermatite nutrizionale”. Rilevati valori di zinco ai limiti bassi della norma, veniva posta diagnosi di acrodermatite enteropatica e iniziata immediatamente terapia con zinco (2 mg/kg/die) con note-vole miglioramento del quadro clinico.

A B

Figura 2. Onicolisi distale (A) e lesioni lineari

eritemato-desquamative (B).

L’acrodermatite enteropatica è una dermatosi secon-daria al deficit di zinco che può essere ereditaria (muta-zione del gene SLC39A4) o acquisita. Le manifestazioni cliniche cominciano alla sospensione dell’allattamento o tra la quarta e decima settimana di vita nei soggetti allatta-ti arallatta-tificialmente; la triade clinica di dermaallatta-tite-alopecia- dermatite-alopecia-diarrea si presenta nel 25% dei casi, mentre i segni cuta-nei caratterizzati da dermatite erosiva periorale e della regione anogenitale associata a lesioni eritematose o ve-scicobollose, a possibile evoluzione psoriasiforme e pre-valentemente nelle regioni acroposte, sono costanti. La dermatite è solitamente simmetrica e inizialmente ecze-matosa, maculopapulare, che può progredire verso una forma pustolosa o erosiva.

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Diplomatico M, et al. Medico e Bambino Pagine Elettroniche 2017; 20(3) https://www.medicoebambino.com/?id=PSR1703_50.html

Pagina 2 di 2 (2-3 mg/kg/die), poiché fino a un 30% dei soggetti affetti

può avere una zinchemia nella norma. Inoltre il prelievo per il dosaggio dei livelli plasmatici di zinco deve avveni-re al mattino, in considerazione della variazione giornalie-ra, e bisogna sempre valutare l’albuminemia poiché even-tuali bassi livelli di albumina contribuiscono all’instau-rarsi del deficit di zinco (che viene trasportato da essa). Bassi valori di fosfatasi alcalina possono suggerire la dia-gnosi, poiché questa è un enzima zinco-dipendente. Diagnosi differenziale

(e relative caratteristiche principali)

• Impetigine: diffusione rapida delle lesioni con aspetto a stampo, contagiosa.

• Dermatite seborroica: lesioni eritemato-squamose in sedi tipiche.

• Dermatite atopica: lesioni eritematose, a volte papu-le-placche, in sedi tipiche, prurito, xerosi.

• Psoriasi: macule-placche eritematose tipicamente ricoperte da squame, non pruriginose.

• Candidiasi cutanea: vescicole e/o vescico-pustole che evolvono in erosioni con collaretto epidermico, satellitosi.

Fibrosi cistica: manifestazioni a carico dell’apparato

respiratorio e gastrointestinali, manifestazioni cutanee secondarie al malassorbimento.

• Istiocitosi a cellule di Langerhans: lesioni maculo-papulose con infiltrazione, bruno-giallastre, talvolta con componente petecchiale-emorragica, resistente ai trattamenti “classici”.

Messaggi chiave

• Anamnesi: nell’acrodermatite enteropatica è in-dicativa l’epoca di insorgenza dei sintomi (in con-comitanza con la sospensione dell’allattamento ). • Esame obiettivo generale e dermatologico:

identificare la/le lesioni elementari, le loro caratte-ristiche e la loro localizzazione.

• Diagnosi di acrodermatite enteropatica: clinica e laboratoristica; tuttavia nel 30% dei casi i livelli plasmatici di zinco risultano nel range della norma (70-250 µg/dl).

• Diagnosi differenziale: non sempre febbre, chei-lite, rash e congiuntivite vogliono dire malattia di Kawasaki.

Bibliografia di riferimento

• Ogawa Y, Kawamura T, Shimada S. Zinc and skin biology. Arch Biochem Biophys 2016;611:113-9. • Lakdawala N, Grant-Kels JM. Acrodermatitis

entero-pathica and other nutritional diseases of the folds (in-tertriginous areas). Clin Dermatol 2015;33(4):414-9. • Jung AG, Mathony UA, Behre B, et al.

Acrodermati-tis enteropathica: an uncommon differential diagnosis in childhood - first description of a new sequence va-riant. J Dtsch Dermatol Ges 2011;9(12):999-1002. • Goldsmith L, Katz S, Gilchrest B, Paller A, Leffell D,

Wolff K (Eds). Fitzpatrick’s Dermatology in General Medicine. 8th edition. McGraw-Hill Medical, 2011.

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