Si è svolta oggi alla Camera l’informativa urgente del Presidente del Consiglio dei Ministri
sulle iniziative del Governo per la ripresa delle attività economiche. Il Premier si è poi recato
in Senato per informare anche i Senatori delle misure governative.
L’intervento ha seguito tre linee direttrici:
1. indirizzi del Governo assunti per la ripresa delle attività economiche; 2. disamina dei contenuti dei prossimi provvedimenti;
3. compatibilità costituzionale dei DPCM con l’adozione di misure limitative di alcune libertà fondamentali.
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1. indirizzi del Governo assunti nella fase di ripresa delle attività economiche
Il Presidente ha riportato innanzitutto lo studio dell’Istituto Superiore di Sanità in cui viene
stimato che la riapertura simultanea di tutte le attività economiche, delle scuole e di tutte le
opportunità di socialità a partire dal 4 maggio porterebbe a un incremento esponenziale e
incontrollato dei contagi. Se l’algoritmo che calcola il tasso di contagio tornasse sopra il valore
di 1 (attualmente è compreso tra 0.5 e 0.7) si saturerebbe l’attuale numero di terapie intensive
pari a circa 9.000 posti letto entro la fine dell’anno (lasciando fuori le altre patologie).
Una riapertura simultanea delle attività produttive è esclusa come del resto seguito anche
negli altri Paesi. La riapertura sarà quindi graduale (dal 4 maggio torneranno a lavorare 4.5
milioni di persone che sarà uno stress test per il SSN) e richiederà un attento monitoraggio
degli andamenti epidemiologici con le seguenti modalità:
• Monitoraggio giornaliero: si effettuerà un controllo giornaliero dell’andamento dell'epidemia con il potenziamento della disponibilità anche dei test (150 mila sierologici nel solo mese di maggio).
o Contact tracing: in via sperimentale si incrementeranno le relative tecnologie che
comprendono anche la app Immuni.
• Grado di saturazione ospedali: si verificherà il grado di saturazione del sistema ospedaliero, non soltanto con riferimento alle terapie intensive ma anche ai posti letto dedicati al COVID-19;
• DPI: si verificherà la disponibilità di dispositivi di protezione individuale, gel e materiali di protezione.
Queste misure dovrebbero – a detta del Premier – consentire di intervenire con azioni
tempestive nelle zone in cui si dovesse verificare una particolare crescita dei contagi,
puntando a bloccarne l’avanzata in tempo utile ed eventualmente adottando anche nuove
misure restrittive, mirate geograficamente e ben circoscritte.
Possibili riaperture differenziate per aree geografiche
Nelle prossime ore il MinSal emanerà il decreto per la definizione le “soglie di allarme” che
consentirà una valutazione accurata della tendenza al contagio in ciascuna area del Paese.
Acquisiti questi strumenti di valutazione potranno essere concordate, con Regioni e Province
autonome, un allentamento delle misure restrittive circoscritte su base territoriale, in modo da
tenere conto delle regioni dove la situazione epidemiologica appare meno critica.
2. disamina dei contenuti dei prossimi provvedimenti
• Disabilità: previsto l’incremento del Fondo nazionale per la non autosufficienza e del Fondo per l'assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare per potenziare i percorsi di accompagnamento per l’uscita dal nucleo familiare di origine ovvero per la deistituzionalizzazione. Si pensa poi all’istituzione di un fondo di sostegno per le strutture semiresidenziali con persone con disabilità.
• Conferma delle misure contenute nel Cura Italia: il DL riprenderà tutti gli interventi del cosiddetto “Cura Italia”, rafforzandoli e prolungandoli nel tempo. Saranno prorogate, con impegno finanziario di circa 25 miliardi, le vigenti misure di sostegno al lavoro, all'inclusione al reddito, quali cassa
integrazione, indennità per il lavoro autonomo, due mensilità aggiuntive dei sussidi di disoccupazione, gli indennizzi per colf e badanti. Allo studio anche nuove forme di protezione sociale con rapidi meccanismi di erogazione. Saranno confermate anche le misure per la salute, la sicurezza, gli enti territoriali. Sarà dato spazio agli interventi per la liquidità, la capitalizzazione delle imprese. Per quanto riguarda le misure fiscali, saranno riproposte le sospensioni, le semplificazioni, le agevolazioni già disposte. Saranno, inoltre, rinviati alcuni adempimenti, come quelli in materia di accisa per
l’installazione dei dispositivi necessari alla trasmissione telematica dei corrispettivi, al fine di contenere l’impatto sugli operatori economici, in particolare sui più piccoli [queste misure saranno contenute nel primo decreto legge].
• IVA: saranno eliminati gli aumenti dell'IVA e delle accise, previsti nel 2021 dalla legislazione vigente.
3. compatibilità costituzionale della scelta di affidare allo strumento del DPCM l’adozione di misure limitative di alcune libertà fondamentali
Il Presidente ha rilevato che l’adozione di misure eccezionale da parte del Governo trova
fondamento nella dichiarazione dello Stato di emergenza (31 gennaio), disciplinato dal
Codice di protezione civile (fonte primaria) la cui legittimità è stata anche vagliata e filtrata
positivamente dalla Corte costituzionale. Ha poi riportato la codificazione, in particolare nel
decreto-legge n. 19, delle misure che possono essere adottate per fronteggiare l'epidemia
anche nei rapporti con le Regioni.
Ha poi citato la proposta per un coinvolgimento del Parlamento non solo successivamente
all'adozione del DPCM, come già previsto dal decreto-legge n. 19, ma anche in via
preventiva, eventualmente prevedendo un obbligo di trasmissione alle Camere degli schemi
di decreto, affinché le Commissioni parlamentari competenti, entro un determinato termine,
possano esprimere un parere. Pur consapevole delle prerogative del Parlamento, il Premier
ha riportato che la tempestività delle decisioni è fondamentale per garantirne l’efficacia.
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Interventi dei Deputati
• Davide Crippa (M5S): ha apprezzato l’impianto di aiuto alle imprese per 15 miliardi. Ha poi condiviso le modalità attuate per la Fase 2, con la ripresa graduale delle attività.
• Claudio Borghi (Lega): ha contestato i ritardi nell’adozione delle misure economiche comprese quelli della loro erogazione. Ha poi contestato l’operato del Ministro Gualtieri in Unione Europea e sulle posizioni in merito a Coronabond e MES anche in relazione alle posizioni di Spagna e Francia. Ha infine contesta l’uso dei DPCM.
• Andrea Orlando (PD): ha condiviso il ragionamento che lega le misure da adottare alla curva dei contagi. Ha poi criticato il ruolo che sta avendo il sistema bancario nel fronteggiare l’emergenza e il peso della burocrazia sulla ripresa economica.
• Giorgia Meloni (FDI): dopo aver riportato l’episodio che l’ha vista citata dal Premier durante la conferenza sulla proroga del lockdown, ha contestato la quantità di atti che il Governo ha adottato (in particolare le FAQ). Ha poi sollevato le seguenti contestazioni:
o Il trattamento indifferenziato che non tiene conto dell’età e della mortalità del virus (alta sopra i 60 anni).
o Il trattamento indifferenziato tra Regioni che hanno indici di contagio diverso. o La riapertura per settori.
• Ettore Rosato (IV): ha sottolineato il ruolo fondamentale del personale sanitario e dei sindaci ma anche il modo in cui hanno reagito i cittadini. Si è soffermato in particolare sul sostegno alla famiglia.
• Federico Fornaro (LEU): ha definito giusto criticare il sistema bancario, ma ha fatto presente i numeri presente l’elevato numero di domande di accesso al credito presentate. Ha quindi affermato che una risposta è stata data ma occorre un’azione dell'ABI e del sistema bancario più efficace.
• Maurizio Lupi (Misto): ha chiesto un maggior impegno sul finanziamento alla ricerca scientifica. • Manfred Schullian (Misto - Aut): ha chiesto una maggior libertà di azione per le autonomie locali. • Riccardo Magi (Misto +Eu): ha chiesto il potenziamento della sanità territoriale.