ESAME DI STATO 2009/ Maturità, la parola a un’insegnante.
Matematica: il commento alla prova (pubblicato su www.ilsussidiario.net)
venerdì 26 giugno 2009
Articolata in due problemi, uno solo a scelta da svolgere, e dieci quesiti (è chiesto di risponderne a cinque), come negli ultimi anni, la prova di Matematica dell’Esame di Stato per l’anno scolastico 2008 – 2009 è stata di livello adeguato e coerente con i programmi abitualmente svolti nel Liceo.
I problemi non hanno richiesto calcoli di difficoltà eccessiva, ma piuttosto una solida comprensione dei concetti coinvolti, dalle
conoscenze geometriche relative alle misure di figure curvilinee nel primo problema - che prevedeva di esprimere l’area e lunghezze di parti del cerchio - alla funzione logaritmo e alla sua tangente nel secondo problema.
Il calcolo integrale è stato richiesto in connessione al suo significato geometrico, di determinazione di un’area o di un volume (in situazioni semplici ma non standard).
I quesiti poi hanno sondato conoscenze di base, fondamentali ma non banali. Evitando ancora difficoltà di calcolo fini a se stesse, essi permettono di evidenziare se concetti importanti della geometria dello spazio, del calcolo combinatorio, dell’analisi sono posseduti in modo significativo dagli studenti in uscita dal Liceo Scientifico.
Nel suo complesso, mi pare che la prova rappresenti una implicita indicazione a favorire una didattica della matematica che stimoli alla ricerca dei significati e all’uso consapevole dei concetti nei contesti problematici, piuttosto che ad insistere su tecniche e calcoli complessi.
(Raffaella Manara)
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