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I miti e le leggende inventati dai bambini

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Academic year: 2021

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I miti e le leggende inventati dai bambini

A tutti i bambini piace inventare storie...

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Con i miei bambini della classe terza ho voluto stimolare il lavoro di gruppo facendo loro scrivere un mito o una

leggenda e facendola illustrare in tre sequenze.

La cosa interessante del loro lavoro è la capacità

straordinaria di ogni bambino di cercare nei cassetti delle proprie conoscenze elementi da aggiungere per rendere più interessante una storia di fantasia.

Così i baobab che hanno conosciuto durante la lettura del

“Piccolo Principe” sono diventati per loro delle piante

magiche e conosciute , il Drago di Comodo è l'antagonista mostruoso di un mito, l'arcobaleno è l'elemento magico del colore...

E' proprio vero...

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“i bambini hanno cento occhi, cento mani,

cento pensieri e cento emozioni...

e ancora cento cento cento...”

Loris Malaguzzi

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Tanto tempo fa, le giraffe avevano il collo corto.

Un giorno tutto il prato si seccò e le giraffe non potevano più mangiare.

Un giorno una delle giraffe,mentre cercava cibo, vide in lontananza degli spruzzi

d'acqua, allora corse per vedere chi c'era.

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La giraffa arrivò e chiese: “Eri tu che facevi gli spruzzi?”.

L'elefante rispose: “Sì, sono stato io, Dudol l'elefante!”.

Dudol raccontò alla giraffa che aveva degli amici in uno zoo e li voleva salvare.

“Se vuoi ti posso aiutare io!” disse la giraffa.

“Sì, grazie!!” rispose Dudol “Però dobbiamo fare in fretta! Lo zoo chiuderà fra poco...”

Così corsero velocemente allo zoo e liberarono gli animali.

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Tutti chiesero sottovoce: “Come possiamo ricambiarvi il favore?”

L'elefante non aveva bisogno di niente, invece la giraffa chiese un collo lungo per tutte le giraffe del mondo.

Allora tutti gli animali, che erano magici, in un battibaleno fecero allungare il collo a tutte

le giraffe.

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C'era una volta una lucciola che si chiamava Luccichina, ma non capiva perchè si chiamava così: “Ma come mai mi chiamo Luccichina se non faccio luce?”

Una sera alcuni bambini erano a giocare ai giardini e altri erano a dormire.

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Ad un tratto i lampioni di spensero, e diventò un buio oscuro.

Tutti i bambini si spaventarono e tornarono nelle proprie case con i loro genitori.

Rimase solo un bambino, impaurito, che non trovava la propria casa.

La lucciola luccichina andò verso il bambino e disse:

“Ti aiuterò...ma non so come fare...”

Il bambino le fece vedere la via della propria casa.

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Luccichina chiamò la sua migliore amica e le chiese: “Mi puoi aiutare ad illuminare la strada di questo bambino?” - “Certo!” rispose l'amica.

Si presero le zampe posteriori e anteriori e iniziarono a sforzarsi.

Nel loro sederino spuntò una lucina splendente.

Accompagnarono il bambino dai suoi genitori.

Con il passare del tempo impararono a fare luce da sole.

Così le lucciole impararono a fare luce di notte.

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Tanto tempo fa sulla Terra c'erano dei piccolissimi gnomi.

Un giorno pensarono di andare nel bosco.

Videro un monte e ci fecero una casa.

Quando un giorno scesero dal monte, uno degli gnomi vide dieci forzieri pieni d'oro,

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allegramente tutti gli gnomi si tuffarono dentro questi forzieri.

A un certo punto arrivò un mostro.

La cosa peggiore è che gli gnomi credevano di essere nell'isola di Comodo, quindi il

mostro era sicuramente il Drago di Comodo, una creatura paurosa e velenosa.

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Gli gnomi erano scappati con l'oro.

Alla loro porta bussò il il Drago di Comodo, per riprendersi l'oro.

Uno degli gnomi inciampò su uno dei forzieri, tutto cadde nel fiume, un'onda spinse le monete nel cielo e da lì non scesero più.

Così diventarono stelle.

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C'era una volta un signore di nome Francesco che abitava in campagna.

Aveva una casa grigia e triste.

Un giorno uscì di casa e vide due ciuffetti gialli e verdi.

Durante il pomeriggio mentre Francesco dormiva, un raggio di sole colpì i due ciuffetti,

che diventarono alti alti...questi ciuffetti Dio li chiamò baobab.

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Dai baobab caddero altri semi.

Il cielo si aprì e Francesco sentì una voce che disse:

“Sei disposto a fare ogni cosa per far nascere altre piante?”.

Lui disse: “...Ma che cosa sono le piante?”.

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Il cielo rispose: “Sono quelle che hai intorno...”

Francesco allora rispose, un po' indeciso, “Sì...certo...”

Allora Francesco sparì in un attimo e tutto quello che lui aveva intorno diventò piante, e il suo corpo diventò concime per le piante.

Così nacquero le piante.

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C'era una volta un paese senza colori.

Un giorno un vecchio contadino di nome Mauro andò al mercato e incontrò un mercante, con un carretto pieno di semi particolari.

Comprò sette semi bianchi, e il giorno dopo li piantò.

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Ogni giorno Mauro gli diede del concime.

Passarono i mesi e i fiori non crescevano.

Un giorno sfortunatamente Mauro morì e il giorno dopo i fiori iniziarono a crescere: il

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suo amore per i fiori li fece crescere.

Un giorno un fiore disse: “Ma perchè non ci diamo dei nomi? Io mi chiamerò Vanessa!!”

- “Io facebook!” - “Io rosa!” - “Io Ciccio!” - “Io Pippo!” - “Io saggio!” - “Invece io mi chiamerò Cicca!”.

Il giorno dopo si mise a piovere, ma c'era anche il sole!

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Si formò l'arcobaleno.

I petali dei fiori succhiarono i colori dell'arcobaleno: Ciccio diventò rosso come un pomodoro, Cicca diventò arancione come una zucca, Saggio giallo come il sole,

Facebook verde come l'erba, Rosa celeste come il cielo, pippo blu come il mare, infine Vanessa viola come le violette.

Così si formarono i fiori colorati!!

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Quando i bambini superano le aspettative degli adulti...

La maestra Elisa

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