2021_01_25_Relazione Valutazione Impatto Odorigeno (3355 KB)

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Sede Legale - Via dell’Elettricità n. 3/d - 30175 Marghera (VE) Sede Operativa - Via delle Industrie n. 29/h - 30020 Marcon (VE) Tel. 041.5385307 - Fax. 041.2527420

e-mail: info@studioamco.it - pec: studioamcosrl@pec.it

TITOLO DEL PROGETTO

VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA’ ALLA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE

Risposta alla nota prot. n. 2020/0071781 del 31.12.2020

ELABORATO

RELAZIONE DI VALUTANZIONE DELL’IMPATTO ODORIGENO

COMMITTENTE

P.M.P. S.p.A

SEDE LEGALE Via Geron, 4 – loc. Rai 31020 San Polo di Piave (TV)

SEDE STABILIMENTO Via Geron, 12 – loc. Rai 31020 San Polo di Piave (TV) Tel. 0422.855058 Fax 0422.856078

CONSULENZA TECNICA: dott. David Massaro

e-mail: david.massaro@studioamco.it mob. +39 335 5486989

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Emissione 25/01/2021

Studio AM. & CO. Srl

Sede legale: Via dell’Elettricità, 3/d – 30175 Marghera Ve Sede operativa: Via delle Industrie n. 29/h – 30020 Marcon (VE)

Tel. 041.5385307 Fax 041.2527420

C.F. – P.Iva 03163140274 - Reg. Imprese 03163140274 Cap. Sociale € 10.000,00 I.V.

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INDICE

1.0 PREMESSA ...3

2.0 DATI PROPONENTE E IDENTIFICAZIONE DEL COMPLESSO E AUTORIZZAZIONI IN ESSERE ...5

3.0 RIFERIMENTI NORMATIVI ...6

4.0 INQUADRAMENTO DELL’AREA DI INDAGINE ...6

4.1DESTINAZIONEURBANISTICA ... 6

4.2CARATTERISTICHEDELTERRITORIOCIRCOSTANTE ... 10

5.0 DEFINIZIONI DELLE SORGENTI EMISSIVE ... 11

6.0 DOMINIO SPAZIALE DI INDAGINE – RECETTORI SENSIBILI – VALORI DI ACCETTABILITA’ ... 12

6.1DOMINIOSPAZIALEDIINDAGINE... 12

6.2RECETTORISENSIBILI ... 13

6.3VALORIDIACCETTABILITA’ ... 16

7.0 SIMULAZIONE DELLE EMISSIONI ODORIGENE ... 17

7.1TIPOLOGIADIMODELLODIFFUSIONALEUTILIZZATO ... 17

7.2concentrazioni dell’emissione ... 19

7.3RISULTATIDELLADIFFUSIONE ... 19

8.0 CONCLUSIONI ... 22

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1.0 PREMESSA

La ditta P.M.P. S.p.A. è titolare e gestisce un impianto di recupero rifiuti non pericolosi ubicato al civico n. 12 di via Geron a San Polo di Piave (TV) – Località Rai ed ha presentato istanza di Verifica di Assoggettabilità alla Valutazione di Impatto Ambientale per una modifica sostanziale dell’impianto, consistente in:

1. Ampliamento dell’impianto attraverso l’annessione di una porzione del fabbricato (fabbricato n.3) e di una porzione di superficie scoperta prospiciente al fabbricato stesso. Su tali superfici saranno collocate alcune aree di messa in riserva dei rifiuti in ingresso, di deposito temporaneo dei rifiuti prodotti e di stoccaggio di EoW;

2. Revisione linea di trattamento rifiuti plastici, con inserimento di alcuni nuovi macchinari e di nastri trasportatori per lo spostamento del materiale;

3. Incremento del quantitativo massimo giornaliero e annuo di rifiuti recuperabili conseguente al passaggio da una lavorazione su singolo turno (8 ore) ad una lavorazione a ciclo continuo su tre turni (24 ore);

4. Revisione del lay-out impiantistico e funzionale a seguito delle modifiche di cui ai punti 1, 2 e 3;

5. Precisazione in merito all’attività di recupero svolta;

6. Inserimento di un impianto di trattamento acque composto da sedimentatore e disoleatore per il trattamento delle acque di dilavamento delle superfici scoperte esterne e delle acque di raffreddamento, con modifica del punto di scarico S2 attualmente autorizzato;

7. Variazione delle caratteristiche di emissione dal camino C1 conseguenti al passaggio da una lavorazione su singolo turno (8 ore) ad una lavorazione a ciclo continuo su tre turni (24 ore).

Con nota prot. n. 2020/71781 del 31.12.2020, la Provincia di Treviso ha trasmesso una nota di Osservazioni e richiesta di elaborato di controdeduzione. Tra le richieste vi è anche l’approfondimento dell’impatto odorigeno, infatti la Provincia richiede:

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c) la misurazione del livello odorigeno (con olfattometria dinamica) nell'emissione C1 afferente alle operazioni di estrusione materie plastiche e modellazione delle ricadute al suolo.

Il presente documento viene redatto al fine di rispondere alla menzionata osservazione.

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COMPLESSO E AUTORIZZAZIONI IN ESSERE

Ragione sociale: P.M.P. S.p.A.

Sede legale: via Geron n. 4 - loc. Rai – 31020 San Plo di Piave (TV) C.F. e P.IVA: 00069850261

PEC: amministrazione@pec.pmp-hangers.com Email: info@pmp-hangers.com

Legale Rappresentante: Spricigo Pietro

Sede impianto: Geron n. 12 - loc. Rai – 31020 San Plo di Piave (TV) Attività svolta: Recupero rifiuti non pericolosi

Autorizzazioni: Autorizzazione Unica Ambientale n. 57/2016 del 15.02.2016 (Prot. n.

13285/2016) rilasciata ai sensi del D.P.R. 59/2013 relativamente a:

• Autorizzazione allo scarico nel suolo delle acque reflue industriali ai sensi della Parte III del D.Lgs 152/06 provenienti dalle due linee di raccolta delle acque di stabilimento: reparto stampaggio materie plastiche (scarico n.1) e reparto trafilatura dell’impianto di recupero rifiuti (scarico n.2);

• Autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi dell’art. 269 del D.Lgs.

152/2006 parte quinta;

• Attività di recupero rifiuti non pericolosi in procedura semplificata ai sensi degli artt. 214-216 del D.Lgs. 152/2006 (iscrizione al Registro Provinciale al n° 1697/2015).

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3.0 RIFERIMENTI NORMATIVI

Al fine di redigere il presente documento sono stati consultati i seguenti riferimenti normativi:

1) Decreto Legislativo n. 152/2006 e ssmmii recante “Norme in materia ambientale”;

2) Orientamento operativo per la valutazione dell’impatto odorigeno nelle istruttorie di Valutazione Impatto Ambientale e Assoggettabilità, redatto e approvato dal Comitato Tecnico Regionale Valutazione di Impatto Ambientale nella seduta del 29 gennaio 2020;

3) Norma UNI EN 13725 “Qualità dell'aria - Determinazione della concentrazione di odore mediante olfattometria dinamica”.

4.0 INQUADRAMENTO DELL’AREA DI INDAGINE

Al fine di approfondire l’ubicazione dell’area di indagine si ritiene necessario verificare la pianificazione territoriale del Comune di San Polo di Piave attualmente costituita dal Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) e dal Piano Regolatore Generale (P.R.G.), nonché analizzare l’occupazione del territorio confinante.

4.1DESTINAZIONEURBANISTICA

Il PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO (PAT), come definito dall'articolo 13 della Legge Regionale 11 del 2004, fissa gli obiettivi e le condizioni di sostenibilità degli interventi e delle trasformazioni ammissibili ed è redatto, dai Comuni, sulla base di previsioni decennali.

Il Consiglio Comunale con propria deliberazione n. 13 nella seduta del 23 giugno 2017 ha adottato il Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) del Comune di San Polo di Piave, ai sensi

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della L.R. 23/04/2004, n. 11. Nel seguito si riporta una breve analisi degli elaborati cartografici:

Tav. 01 Carta dei vincoli e della pianificazione territoriale: Dalla valutazione della tavola l’area oggetto di valutazione non risulta soggetta a vincoli. In continuità con quanto previsto nel P.T.C.P. l’area rientra nell’ agro-centuriato.

Immagine n. 1

Tav. 02 Carta delle invarianti: L’area non è soggetta a invarianti di natura ambientale, tuttavia nel lato sul del lotto di proprietà della ditta P.M.P. S.p.A. si rileva la presenza di una macchia boscata.

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Immagine n. 2

Tav. 03 Carta delle fragilità: L’area di impianto è identificata come “area idonea a condizione – TIPO B”; tale area è normata dal art. 36 delle NtA dove si evince che in tale zona la falda freatica è ad una profondità inferiore ai 2 m dal piano campagna, e vi può essere presenza di risorgive.

Immagine n. 4

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Tav. 04 Carta delle trasformabilità: l’area di impianto è indicata come area agricola, inoltre sono evidenziate delle “opere incongrue”, nel quale rientra propriamente il fabbricato sito di impianto.

Immagine n. 5

Il PIANO REGOLATORE GENERALE del Comune di San Polo di Piave è stato approvato con delibera della Giunta Regionale n. 1051 del 27.02.1990 e n. 3871 del 03.07.1990, mentre nel 2001 con delibera della Giunta Regionale n. 1160 del 18.03.2005 ne è stata approvata la variante generale. Per quanto concerne tale piano, è stata verificata la sola tavola relativa alla zonizzazione dell’intero territorio comunale, che riporta come l’area di impianto risulti essere definita come “E3 – zona agricola per colture intensive”. Il fabbricato che ospita l’impianto della ditta P.M.P. S.p.A. è inoltre censito con scheda di attività n. 35.

In considerazione del fatto che l’impianto sorge in un edificio completamente edificato e in possesso dei regolari titoli edilizi e che la modifica proposta non comporta interventi di

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natura edilizia che ne modifichino la conformazione, e che lo stesso fabbricato risulta già censito dal Comune di San Polo di Piave, si può ritenere che il progetto sia compatibile con gli strumenti di pianificazione comunale.

Immagine n. 5

4.2CARATTERISTICHEDELTERRITORIOCIRCOSTANTE

Il territorio che si sviluppa nell’intorno dell’area di insediamento dell’impianto di recupero rifiuti della ditta P.M.P. S.p.A. è caratterizzato da una elevata varietà di insediamenti a differente destinazione, infatti si rileva un’alternanza di attività produttive, aree agricole e residenze sparse tra loro interconnesse, come illustrato dall’immagine seguente.

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Immagine n. 6

5.0 DEFINIZIONI DELLE SORGENTI EMISSIVE

In relazione a quanto richiesto dalla nota della Provincia di Treviso, l’unica sorgente emissiva di cui è necessario monitorare il livello odorigeno è rappresentata dal camino C1, il quale presenta le seguenti caratteristiche:

⎯ portata volumica dell’emissione: 8.400 Nmc/h;

⎯ durata della fase emissiva: max 24 ore/giorno;

⎯ geometria del camino: sezione circolare;

⎯ dimensione del camino: diametro di 540 mm;

⎯ direzione di uscita dell’effluente gassoso: orizzontale verso Est;

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⎯ altezza del punto di scarico dell’emissione dal suolo: circa 9 m.

⎯ coordinate geografiche: 45°48,242’ N – 12°23,817’ E

PROCESSO PARAMETRO PORTATA VALORE LIMITE DI

EMISSIONE TEMPO DI

IMPIEGO

Trafilatura

Polveri

8.400 Nmc/h

10 mg/m³

max 24 ore Composti Organici

Volatili

50 mgC/m³ (espresso come carbonio organico totale) Arsenico e Selenio

1 mg/m³

(con un flusso di massa maggiore o uguale a 5 g/h) Antimonio, Piombo,

Rame, Vanadio e Zinco

5 mg/m³

(con un flusso di massa maggiore o uguale a 25 g/h)

Tabella n. 1

6.0 DOMINIO SPAZIALE DI INDAGINE – RECETTORI SENSIBILI – VALORI DI ACCETTABILITA’

Al fine di valutare la diffusione degli odori nell’area circostante l’insediamento della ditta P.M.P. S.p.A. è necessario definire il reticolo di calcolo e individuare i recettori sensibili, come meglio approfondito nel proseguo.

6.1DOMINIOSPAZIALEDIINDAGINE

Quale dominio di riferimento è stata scelta una superficie quadrata avente estensione di 1 kmq e centro lo stabilimento della ditta P.M.P. S.p.A, come illustrato nell’immagine seguente.

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Immagine n. 7

6.2RECETTORISENSIBILI

I recettori presenti all’interno del reticolo di indagine sono stati suddivisi in due distinte categorie, vale a dire:

a) A “n”: recettore residenziale;

b) P “n”: recettore produttivo/agricolo/agroindustriale.

Si precisa inoltre quanto segue:

⎯ laddove siano presenti entrambe le tipologie di recettore viene indicato solamente quello residenziale, che si ritiene essere quello maggiormente sensibile;

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⎯ laddove siano presenti più recettori residenziali riuniti in un agglomerato, viene evidenziato solamente quello maggiormente prossimo all’area di intervento;

L’immagine seguente illustra la posizione dei recettori nel campo di indagine

Immagine n. 8

La tabella seguente illustra le coordinate geografiche dei recettori:

N. Latitudine Longitudine

A1 45.803921° 12.403990°

A2 45.804810° 12.402820°

A3 45.804037° 12.402424°

A4 45.804565° 12.401568°

A5 45.804909° 12.401817°

A6 45.804907° 12.400453°

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A7 45.804827° 12.399810°

A8 45.805540° 12.400431°

A9 45.806210° 12.399011°

A10 45.806593° 12.398121°

A11 45.806586° 12.396940°

A12 45.806767° 12.396131°

A13 45.807474° 12.393832°

A14 45.807942° 12.393863°

A15 45.808488° 12.392720°

A16 45.808119° 12.391728°

A17 45.805790° 12.390755°

A18 45.805448° 12.388852°

A19 45.804717° 12.391376°

A20 45.803472° 12.393345°

A21 45.802673° 12.394139°

A22 45.802265° 12.394097°

A23 45.801732° 12.393469°

A24 45.801032° 12.393584°

A25 45.800187° 12.393063°

A26 45.804623° 12.397487°

A27 45.804677° 12.397128°

A28 45.804661° 12.396587°

A29 45.804607° 12.395477°

P1 45.804200° 12.401973°

P2 45.804103° 12.401385°

P3 45.804210° 12.400766°

P4 45.805883° 12.394394°

P5 45.806583° 45.806583°

P6 45.807039° 12.393198°

P7 45.807264° 12.392038°

P8 45.805439° 12.392760°

Tabella n. 2

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6.3VALORIDIACCETTABILITA’

La vigente normativa nazionale e regionale in materia di emissioni odorigene, non definisce specifici limiti emissivi, pertanto il presente documento farà riferimento ai limiti fissati da

“Orientamento operativo per la valutazione dell’impatto odorigeno nelle istruttorie di Valutazione Impatto Ambientale e Assoggettabilità, redatto e approvato dal Comitato Tecnico Regionale Valutazione di Impatto Ambientale nella seduta del 29 gennaio 2020”, come nel seguito precisati:

per i recettori posti in aree residenziali

⎯ 1 ouE/m³ a distanze > 500 metri dalla sorgente di odore;

⎯ 2 ouE/m³ a distanze comprese tra 500 metri e 200 metri dalla sorgente di odore;

⎯ 3 ouE/m³ a distanze < 200 metri dalla sorgente di odore;

per i recettori posti in aree non residenziali

⎯ 2 ouE/m³ a distanze > 500 metri dalla sorgente di odore;

⎯ 3 ouE/m³ a distanze comprese tra 500 metri e 200 metri dalla sorgente di odore;

⎯ 4 ouE/m³ a distanze < 200 metri dalla sorgente di odore;

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7.0 SIMULAZIONE DELLE EMISSIONI ODORIGENE

7.1TIPOLOGIADIMODELLODIFFUSIONALEUTILIZZATO

Al fine di verificare la diffusione delle polveri negli ambienti limitrofi, è stato utilizzato il modello diffusionale Calpuff, un modello di simulazione della dispersione dell’inquinamento atmosferico di tipo lagrangiano.

I dati forniti sono stati ricostruiti per l’area descritta attraverso un’elaborazione “mass consistent” sul dominio tridimensionale effettuata con il modello meteorologico CALMET con le risoluzioni (orizzontali e verticali) indicate nella pagina precedente, dei dati rilevati nelle stazioni SYNOP ICAO (International Civil Aviation Organization) di superficie e profilometriche presenti sul territorio nazionale e dei dati rilevati nelle stazioni locali sito- specifiche se disponibili.

Il modello CALMET ricostruisce per interpolazione 3D “mass consistent”, pesata sull’inverso del quadrato della distanza, un campo iniziale tridimensionale (FIRST GUESS) che viene modificato per incorporare gli effetti geomorfologici ed orografici del sito in esame alla risoluzione spaziale richiesta (campo meteo STEP 1); il processo di interpolazione avviene per strati orizzontali, l’interazione tra i vari strati orizzontali viene definita attraverso opportuni fattori di BIAS che permettono di pesare strato per strato l’influenza dei dati di superficie rispetto ai dati profilometrici (es: nel primo strato verticale adiacente al terreno che va da 0 a 20 metri sul suolo in genere viene azzerato il peso del profilo verticale rispetto a quello delle stazioni di superficie mentre negli strati verticali superiori al primo viene gradatamente aumentato il peso dei dati profilometrici rispetto a quelli di superficie fino ad azzerare il peso di questi ultimi dopo alcune centinaia di metri dal suolo).

Le stazioni meteorologiche utilizzate per la definizione del campo meteorologico sono le seguenti:

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Stazioni sinottiche

• stazioni di superficie SYNOP ICAO

TREVISO - LIPH 160990 [45.648000°N, 12.193998°E]

Stazioni sito specifiche da reti regionali/provinciali

Vazzola – Tezze [45.811020°N - 12.342110°E] H palo vento: 5 m rete ARPA Veneto

Nell’immagine seguente sono riportate le posizioni delle stazioni meteo utilizzate per la ricostruzione del campo di vento nel punto richiesto

Immagine n. 9

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7.2CONCENTRAZIONI DELL’EMISSIONE

Al fine di determinare la concentrazione di emissioni odorigene del camino C1, la ditta P.M.P.

S.p.A. ha incaricato il laboratorio Lecher Srl per il campionamento.

Si precisa che il campionamento dell’emissione è stato realizzato durante l’attività di trattamento di stirene, unico polimero trattato dalla ditta proponente.

Come emerge dal Rapporto di Prova n. 20210122-001 del 14 gennaio 2021, in allegato alla presente, le emissioni odorigene sono risultate le seguenti:

⎯ Concentrazione di odore: 14 ouE/m³;

⎯ Portata di odore: 34 ouE/s;

pur rilevando che l’Orientamento operativo per la valutazione dell’impatto odorigeno nelle istruttorie di Valutazione Impatto Ambientale e Assoggettabilità, redatto e approvato dal Comitato Tecnico Regionale Valutazione di Impatto Ambientale nella seduta del 29 gennaio 2020, ha stabilito che non devono essere considerate, in quanto poco significative, le emissioni odorigene caratterizzate da concentrazioni di odore inferiori a 80 ouE/m³ o da flussi di odore inferiori a 500 ouE/s, in ottemperanza a quanto richiesto dalla Provincia di Treviso, il paragrafo 7.3 illustra la simulazione della diffusione degli odori.

7.3RISULTATIDELLADIFFUSIONE

Mediante l’utilizzo del modello diffusionale calpuff è stata simulata la diffusione degli odori che viene nel seguito rappresentata sia in vista tabellare che cartografica, indicando la concentrazione massima a recettore.

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Recettore Valore ouE/m

A2 1,29E-004

A1 1,55E-004

A3 1,89E-004

A4 1,79E-004

A5 1,53E-004

A6 2,27E-004

A7 2,83E-004

A8 2,14E-004

A9 2,97E-004

A10 2,82E-004

A11 3,95E-004

A12 2,45E-004

A13 1,18E-004

A14 1,10E-004

A15 7,62E-005

A16 7,59E-005

A17 8,84E-005

A18 7,66E-005

A19 1,78E-004

A20 3,66E-004

A21 5,10E-004

A22 7,46E-004

A23 7,16E-004

A24 5,62E-004

A25 3,32E-004

A26 6,78E-004

A27 6,60E-004

A28 6,10E-004

A29 5,48E-004

P1 1,99E-004

P2 2,16E-004

P3 2,37E-004

P4 2,38E-004

P5 1,42E-004

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Recettore Valore ouE/m

P6 1,25E-004

P7 1,07E-004

P8 1,49E-004

Tabella n. 3

Immagine n. 10

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8.0 CONCLUSIONI

Le risultanze della simulazione illustrano come la stessa sia non significativa e dunque l’esercizio dell’impianto di recupero rifiuti, sia nella situazione autorizzata che in quella di progetto, non determina un impatto odorigeno negativo.

ALLEGATI:

Rapporto di Prova n. 20210122-001 del 14 gennaio 2021

Marcon, lì 18 gennaio 2021

il Tecnico

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Misura della Pressione Dinamica in Pascal

94,12

PDm =

CARATTERISTICHE DEL PROCESSO (fornite dal Cliente)

FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN MATERIE PLASTICHE ATTIVITA' AZIENDALE:

OPERAZIONI DI ESTRUSIONE DI MATERIE PLASTICHE DESCRIZIONE SORGENTE DI EMISSIONE:

CAMPIONAMENTO ESEGUITO NELLE CONDIZIONI PIU' GRAVOSE DI ESERCIZIO FASE DI CAMPIONAMENTO:

Prova U.M. Risultato Lim. Min Lim. Max.

UNI EN ISO 16911-1:2013 Annex A

Misura del Diametro/Lato cm 55,0

Superficie interna condotto al piano di misura

mq 0,2376

Pressione atmosferica hPa 1012,7

Pressione statica (Pstat) mm H2O 65,08

Temperatura del gas alla sezione di misurazione

°C 8,5

Massa molare media g/mole 29

Portata umida Nm³/h 8420

Portata secca Nm³/h 8310

Velocità media m/sec 10,1

UNI EN 14790:2017

Vapore acqueo (H2O) % v/v 1,3

Calcolo Portata standardizzata a 20°C m³/h (*) 8630

Spettabile:

PMP SPA VIA GERON, 4

31020 LOC. RAI - SAN POLO DI PIAVE (TV)

12-gen-21

14-gen-21 12-gen-21

PUNTO DI EMISSIONE SCARICO FUMI

12-gen-21 14-gen-21 Data Campionam.:

Data Ricevimento:

Data Rapp. Prova:

Data Inizio Prova:

Data Fine Prova:

Descrizione Campione:

Matrice: FLUSSO GASSOSO CONVOGLIATO

PMP SPA - VIA GERON, 4 - LOC. RAI - 31020 SAN POLO DI PIAVE (TV) Pastrello Davide - ns. tecnico abilitato

Proveniente da:

Campionato da:

I Risultati contenuti nel presente Rapporto si riferiscono esclusivamente al Campione provato.

Il presente Rapporto non può essere riprodotto parzialmente, salvo autorizzazione scritta del Laboratorio.

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(24)

1 Flusso di aspirazione (lt/min):

Volume aspirato normalizzato (lt):

Ora inizio - ora fine:

Durata effettiva prelievo (min): 2 10:20 - 10:22

Controllo: 2

2 10:25 - 10:27

3

2 10:30 - 10:32

U.M.

Prova Media Dev. Std. Limite Metodo

Concentrazione di odore * (L.Est.: 007706)

UNI EN 13725:2004

ouE/m ³ 14,0 15,0 13,0 14,0 1,0

Portata di odore - OER * ^ouE/s 34 36 31 34 3 Calcolo

Latitudine N 45° 48, 242' Longotidine E 12° 23, 817' Altezza punto di prelievo metri 5,9 Altezza punto di emissione metri 9,0

Determinazione con metodo UNI EN 13725:2004 eseguita in subappalto.

FINE RAPPORTO DI PROVA La prova contrassegnata con il simbolo (*) non è accreditata da Accredia.

L'incertezza di misura è riportata come incertezza estesa con fattore di copertura K=2 o come intervallo di confidenza corrispondente ad un livello di fiducia di circa il 95%.

I valori di incertezza riportati si riferiscono alla sola componente della fase analitica.

Se non diversamente specificato o concordato con il Cliente, il confronto del risultato con i valori di riferimento non considera l’intervallo di confidenza della misura, come stabilito dalle Regole decisionali riportate nel sito www.lecher.it.

Se non diversamente specificato le sommatorie sono calcolate mediante il criterio del lower bound.

Nel caso il campionamento non sia effettuato dal laboratorio, i risultati delle prove si riferiscono al campione così come ricevuto.

I Risultati contenuti nel presente Rapporto si riferiscono esclusivamente al Campione provato.

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