POLITECNICO DI MILANO
SCUOLA DI ARCHITETTURA URBANISTICA INGEGNERIA DELLE COSTRUZIONI- MI
TIPO DI CORSO: Laurea Magistrale
CORSO DI STUDIO: ARCHITETTURA - PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA
PROGETTTO DI TESI:
CENTRO PER LA PRODUZIONE E L’ESPOSIZIONE DELL’ARTE MIGRATORIA Nuovi ruoli per la città dei migranti
RELATORE: Ferreri Giovanni Luca CORRELATORI:
Luca Russo M.840976
Monica Luca Bergamaschi Luca
Campaiola Giulio Pasquale
Bassoli Andrea Antonio
t.3
AREA DI PROGETTO, CONTESTO E SCHEMI FUNZIONALI
Presentazione generale dell’area con particolare attenzione ai rapporti di distribuzione funzionale e agli edifici di contesto più rilevanti.
n
2 1
3
3b 3a
4
FONDAZIONE PRADA CENTRALE AEM DI PIAZZA TRENTO
1. 2. 3.
3a.
3b. 4.
RESIDENZE UNIVERSITÀ BOCCONI
FONTI IMMAGINI
1. Archivio storico fotografico AEM, Fondazione AEM, Milano.
2. Urbanfile; la voce della città. Foto di Dario Tettamanzi 3, 3A, immagini di corredo all’articolo di designatlarge.it:
“La Fondazione Prada è bellissima. Ecco perché”
3B, 3C. www.rivistastudio.com, fotografie di Filippo Romano 4. www.areasymbiosis.com, immagini in galleria.
TOWER PROGETTO SYMBIOSIS
HAUTED HOUSE
Questo progetto, realizzato dalla società Beni Stabili, si in- serisce all’interno del programma di ricerca e innovazio- ne Horizon 2020 che coinvolge le città di Lisbona, Lon- dra, Milano con lintento di sfruttare le nuove tecnologie
a vantaggio della città, per esempio per cercare di con- trastare l’inquinamento nelle metropoli contemporanee.
L’uso della componente tecnologica è parte fon- damentale su cui si regge l’intero progetto, il
parco per esempio è dotato di prese per la ricarica di auto elettriche, ma anche di tablet e smartphone. Anche l’uso del
verde ricoprirà un ruolo centrale.
Lo spazioverrà reso intetramen- te pedonale ,verranno piantati 466 alberi e saranno presenti vasche d’acqua, un bosco ur- bano e un giardino ruderale con piante erbacee e vegetazione spontanea.
L’idea centrale del progetto è quindi quella della connessione, da realizzarsi in almeno tre modi: attraverso la dimensione digitale, per mezzo del contatto con le altre persone che lavorano nella piazza e grazie ai mezzi che collegano lo spazio con varie zone della città.
Il 9 maggio del 2015 ha aperto la nuova sede della Fondazione Prada di Mi- lano, progettata dallo studio OMA. Si tratta di un progetto né di conservazione, qui infatti nel agli inizi del XX secolo era operativa una distilleria di gin del quale restavano gli edifici, né un progetto di nuova architettura, fatta eccezione per la Torre, ma piuttosto una somma delle due strategie che trovano nella destinazione d’uso, galleria d’arte contemporanea, una perfetta sinergia.
Le architetture più meritevoli di essere citate sono ad’opera di architetti come Rem Koolhaas e Chris van Duijn; di particolare rilievo sono la
Hauted House, una torre di quattro piani ricoperta di vernice dorata, e la Torre di 65 metri che offre un ottima vista sull’intera area dello Scalo di Porta Romana, e che grazie ai suoi soffitti di posti ad una notevole altezza, permette di accogliere comodamente mostre di vario tipo.
Questa centrale venne costruita nel 1905 allo scopo di fornire elettricità alla città di Milano e cercare, in qualche modo di contrastare il monopolio privato della Società Edison. Cinque anni dopo, contestualmente all’avvio dell’impianto idroelettrico di Grosotto in Valtellina, a adiacente alla sala macchine fu costruita una monu-
mentale stazione ricevitrice, conservata ancora oggi in buone condizioni. L’intero impianto fu dismesso nel 1952. L’edificio oggi svolge solamente funzioni di
sottostazione di costudendo però l’archivio storico fotografico della Fondazione AEM.
Edificio principale del progetto, nelle sue sale vengono ospitate le opere rea- lizzate dai migranti all’interno dei laboratori d’arte.Inoltre è possibile ,all’ultimo piano, visitare il “sacrario”, un esposizione permanente sul tema del viaggio dei migranti.E’ presente anche un grande spazio dedicata alle esposizioni temporanee, che permette, a livello figurativo, l’attraversamento del parco da nord a sud.
I laboratori di produzione artistica sono l’altro pun- to nevralgico del progetto. Qui infatti i migranti possono sia imparare la realizzazione di opere d’arte, sia produrre le vere e proprie opere che saranno successivamente esposte nel museo.
In questo spazio dedicato alla vendita i migranti potranno in parte autofinanziare il loro lavoro, avendo la possibilità di ven- dere non tanto le opere d’arte che verranno ritenute valide per l’esposizione, ma anche tutti quegli oggetti di artigianato o altro realizzati ei laboratori o nel tempo libero.
Questa strada panoramica rialzata, che passa sopra la ferrovia attiva, permette di attraversare longitudinalmente l’intero parco. Da qui si può inoltre avere una vista privilegiata sugli ultimi piani dei laboratori, facendo quasi diventare anch’essi parte del museo.
MUSEUM
ART LABORATORY
SHOP HIGH WALKWAY
SCHEMA VOLUMETRICO DELLE FUNZIONI
EXPOSI TION
LABORA
TORY LABORA
TORY MUSEUM
WALKWA Y HIGH
TEMPORAR Y
ART
ART ART
SHOP
MUSEO : 15261mq, ~ 49%
LABORATORI D’ARTE: 15500mq, ~49%
ART SHOP: 1650mq, ~2%
PARCO URBANO: 152073mq, ~ 81,1%
PARCO SOPRAELEVATO: 11780mq, ~6,3%
EDIFICATO: 10500mq, ~5,6%
PIAZZE: 8376mq, ~4,5%
AREE SPORTIVE ATTREZZATE: 4571mq, ~2,5%
1. Realizzazione di spazi pubblici e di uso pubblico per una superficie non inferiore al 60% della superficie territoriale.
2. Superficie da destinare a verde non inferiore al 40% della superficie territoriale.
SUPERFICI UTILI E PERCENTUALI D’USO NELL’EDIFICATO SUPERFICI UTILI E PERCENTUALI D’USO DELL’AREA
SCHEMI SULL’ATTRAVERSAMENTO DELLA FERROVIA
RACCOMANDAZIONI ACCORDO DI PROGRAMMA PER L’ATU DI PORTA ROMANA
inerenti alle destinazioni d’uso in superfici minime in percentuali
TOTALE 31910mq
TOTALE 187300mq Attraversamenti trasversali
Percorsi longitudinali rialzati
Risalite