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Qui all’individuo non è permesso di prendere “possesso” della struttura

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Academic year: 2021

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Introduzione

L’importanza di riqualificare gli edifici storici non sta solo nel corretto restauro architettonico ma anche, è questo l’avviso di chi scrive, nel trovare loro una funzione all’interno della città che si integri nel contesto sia urbano che sociale.

Permettere al cittadino di avvicinarsi ad un bene architettonico attraverso il suo utilizzo diretto fa si che non si crei quella “barriera virtuale” tra oggetto storico e visitatore che ad esempio troviamo nei musei. Qui all’individuo non è permesso di prendere

“possesso” della struttura. Non può toccare, non può appoggiarsi e talvolta nemmeno avvicinarsi ad una parte della costruzione. “Vedere ma non toccare” è la regola non scritta del museo come edificio.

Quando invece attribuiamo all’edificio una funzione pubblica, ovvero una funzione di cui il cittadino possa usufruire ogni giorno, esso diventa parte dei luoghi cari alla persona. Cadono così le restrizioni a cui si accennava prima e l’edificio viene “vissuto”

davvero dalla sua cittadinanza.

La presente tesi si focalizza sullo studio di riqualificazione di un edificio storico lucchese: la Cavallerizza Coperta. Coerentemente con la concezione di riqualificazione espressa si è proposto quale nuova funzione dell’edificio quella di mercato coperto rionale. Lo scopo di questa tesi è quello di studiare la possibilità di integrare questa nuova destinazione d’uso con l’antico fabbricato.

La Cavallerizza Coperta è un edificio risalente al 1876 che ha rivestito per anni una funzione di servizio. Tuttavia essa risulta abbandonata da più di quarant’anni. Questo ha comportato uno stato attuale di avanzato degrado e la mancanza di stabilità della struttura portante.

Poiché l’edificio è stato oggetto di diversi studi di recupero della struttura, il progetto qui presentato si è discostato da un’analisi di questo genere ma si è focalizzato sulla

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riqualificazione dell’antico fabbricato per restituirgli una funzione di utilità sociale e pubblica lungamente dimenticata.

Tale esigenza diviene ancora più evidente considerando che il fabbricato è un edificio storico situato all’interno della cerchia delle mura nei pressi di porta S. Donato; una posizione di grande importanza in quanto vicino ad uno degli accessi maggiormente utilizzati dal flusso di turisti che arrivano a visitare la città.

Un’altra caratteristica che gli conferisce una posizione di rilievo all’interno del contesto urbano è la sua imponente volumetria che cattura l’attenzione di chiunque attraversi la Porta.

Infine l’immobile si colloca all’interno della Zona Traffico Limitato, un’area che fa parte del centro storico della città di Lucca e che è particolarmente curata dal punto di vista estetico, proprio in conseguenza della maggiore attenzione che l’individuo a piedi presta al panorama circostante.

Il degrado in cui versa il fabbricato colpisce perciò ancora più fortemente chi si presta ad un esame del territorio urbano e spiega l’impegno che il Comune di Lucca sta testimoniando per la riqualificazione della Cavallerizza Coperta.

Il presente studio risulta particolarmente organico e articolato. Per questo motivo si è scelto di suddividerlo in tre parti.

La prima parte comprende lo studio dell’evoluzione storica dell’assetto urbano circostante, della costruzione della Cavallerizza e del suo utilizzo negli anni. Questo è necessario per reinserire l’edificio nel contesto cittadino secondo la memoria storica del luogo.

La seconda parte comprende la proposta progettuale di recupero.

All’interno di questo studio sono analizzati tutti i vincoli e le condizioni alle quali è necessario sottostare per ottenere un intervento mirato. Ci si focalizza, innanzitutto, sull’ambiente culturale nel quale si opera, vale a dire individuare le caratteristiche principali che si possono incontrare in ambienti funzionalmente equivalenti al fine di progettare un intervento condivisibile da un punto di vista architettonico.

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Successivamente, si procede allo studio dell’edificio esistente per valutarne i vincoli architettonici derivanti dalla struttura e si analizzano i materiali presenti nell’opera e le volumetrie al fine di proporre un intervento accurato che bene si integri con l’edificio antico.

La terza parte si propone di studiare, infine, la realizzazione dell’idea progettuale così concepita procedendo ad un’analisi tecnica e strutturale dell’intervento da realizzare all’interno del fabbricato storico. Essa è composta dalle verifiche tecniche dei vari elementi e dei collegamenti che compongono la nuova struttura.

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