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GLOSSARIO
BELOMORKANAL: abbreviazione di Belomorsko-Baltijskij Kanal.
BELOMORSTROJ: Direzione generale della costruzione del canale Mar Bianco-Mar Baltico.
CIK:. Comitato esecutivo centrale (in russo Central’nyj ispolnitel’nyj
komitet). È stato il principale organismo politico del governo sovietico dal
1917 al 1936. Nel 1926 venne sostituito dal VCIK, Comitato esecutivo centrale pan russo.
GPU:. Direttorato politico dello stato (in russo: Gosudarstvennoe
političeskoe uprlavlenie). Era la polizia politica dell’ Unione sovietica, nata
come evoluzione dalla Čeka nel 1923 e poi riorganizzata per diventare OGPU, cioè Direzione generale politica statale.
KIRSANOVISMO: Nel capitolo Dare il colpo di grazia al nemico di
classe gli autori raccontano della truffa dell’ingegner Kirsanov ai danni del
cantiere. L’ingegnere aveva dichiarato i lavori nella propria sezione praticamente conclusi, tanto che buona parte della forza lavoro e dei macchinari era stata spedita al Canale Mosca-Volga. Quando la truffa venne scoperta, Kirsanov fu arrestato. Il termine sta ad indicare la tuftá in generale, ma anche l’atteggiamento ostile e disinteressato degli ingegneri che avevano coperto Kirsanov.
KOMSOMOLKA: Donna che fa parte del Komsomol, ossia l’unione comunista della gioventù.
KVČ: Sezione culturale-educativa (in russo: Kul’turno-vospitatel’naja
čast’). Erano le sezioni dei campi di lavoro in cui si educavano i detenuti, si
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Stalin. Qui i detenuti stessi mettevano su spettacoli teatrali e si dedicavano all’arte in generale.
RUR:. Compagnia a regime intensivo (in russo: Rota usilënnogo režima). sezione punitiva del lager, in cui di solito venivano mandati i detenuti che si rifiutavano di lavorare.
TEŽE: Consorzio molto famoso negli anni ’20 e ’30 che si occupava della produzione di cosmetici e profumi di buona qualità e a basso costo.
TRENTACINQUINI: I condannati in base all’articolo 35 del codice penale. Esso prevedeva il soggiorno obbligato, accompagnato o meno dai lavori correzionali, in una determinata località, per le persone la cui permanenza in una determinata località era considerata pericolosa. All’inizio degli anni trenta l’articolo veniva applicato soprattutto per le persona senza fissa dimora e senza passaporto.
TUFTÁ: Pratica molto diffusa nei lager che consisteva nel riportare presso l’amministrazione del campo indici di lavoro superiori a quelli che erano stati effettivamente eseguiti. Spesso la tuftá era inevitabile perché le norme di lavoro erano così alte da non potere essere realmente eseguite.
SOLOVKÍ: Arcipelago situato nel Mar Bianco, sede di un antico monastero. Negli anni ’20 venne sgombrato e divenne il primo vero campo di lavoro dell’Unione Sovietica.
ČEKISTA: Poliziotto della Čeka. Il nome continuò ad essere usato nonostante l’OGPU avesse ormai preso il posto della Čeka.