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2. Scelte tecniche

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Academic year: 2021

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2. Scelte

tecniche

2.1 La realizzazione di contenuti elettronici: il formato

Nel capitolo precedente si sono date informazioni teoriche per comprendere un panorama in continua evoluzione.

Il libro cartaceo è un oggetto insostituibile per molti aspetti che il libro elettronico non è ancora stato in grado di eguagliare: affettivo, estetico, sensoriale, simbolico o abitudinario. D’altro canto, l’eBook presenta vantaggi pratici cari a quest’epoca. Come la salvaguardia di ingombri — in un eReader di 150 grammi possono essere immagazzinati più di 1000 eBook, l’equivalente di almeno due pareti adibite a libreria — o un impatto minore sull’ecosistema — energia, consumi e risorse molto ridotti per creare un eBook rispetto a un libro cartaceo (carta,

inchiostro, trasporti e copie invendute). Inoltre, un eBook è facilmente reperibile in qualunque momento e in qualunque luogo, e risulta comodo per chi viaggia e per chi studia, non più costretto a dover scegliere un volume piuttosto che un altro per non portare con sé troppi e pesanti libri cartacei.

Il libro elettronico, come si avrà modo di analizzare nei capitoli successivi, è oggi, in base alle situazioni e alle esigenze, un’integrazione importante al supporto cartaceo. Ma se nel caso del libro cartaceo l’editoria tradizionale vanta secoli di esperienza e di miglioramenti, l’editoria elettronica, seppur in rapidissima — ma caotica — evoluzione, presenta ancora molte problematiche.

La realizzazione di contenuti elettronici implica innanzitutto una scelta sul formato da utilizzare, che deve tener conto non solo del software per la creazione di tali contenuti, ma anche dei relativi dispositivi di lettura o delle applicazioni di cui si servirà il fruitore. La scelta di un editor per eBook, inoltre, implica inevitabilmente il dover considerare anche le piattaforme di distribuzione spesso e purtroppo legate a questi.

Ma andiamo con ordine. Nel capitolo precedente si è parlato molto di formati di file, come OEB, txt, PDF o ePub.

Il formato è una convenzione che indica le modalità di memorizzazione di un documento elettronico, definendone le caratteristiche e consentendo al computer di leggere, scrivere e interpretare in modo corretto i suoi contenuti. 1

Come accennato, i formati per eBook sono molto numerosi, ma possono comunque essere ordinati in vari modi. Una distinzione pratica già considerata è quella tra formati a impaginazione fissa e formati a impaginazione variabile. A volte, invece, i 2

Lupia 2011, p. 5

1

Cfr. ivi, p. 28

(2)

formati sono legati a uno specifico software con cui il file può essere correttamente aperto ed elaborato. In casi come questi i formati sono detti proprietari.

Solo citato, il file PDF risulta essere il principale concorrente del formato ePub. Si tratta di un formato a impaginazione fissa e proprietario, elaborato da Adobe e divenuto uno degli standard più diffusi (tanto da essere riconosciuto 3

ufficialmente anche dall’ANSI ) per la produzione, la distribuzione e la stampa di 4

documenti elettronici.

Il formato PDF (nell’originale Portable Document Format, ‘formato trasportabile per i documenti’) è stato in effetti creato da Adobe System nel 1993 per risolvere le difficoltà legate al trasferimento di file impaginati da computer diversi, spesso dotati di sistemi operativi differenti. 5

Ogni file PDF contiene informazioni complete sul modo in cui il documento deve essere presentato. La creazione di un eBook in formato PDF potrà avere un indice dei contenuti, differenziazione dei capitoli, dei paragrafi, delle note a piè di pagina ed essere considerato a tutti gli effetti un vero e proprio libro digitale che, se coadiuvato da un buon dispositivo, offrirà al lettore un’esperienza di lettura davvero simile a quella su carta. Oltre al testo, il documento può inoltre includere i font usati, i file grafici da inserire e le informazioni sul modo in cui tutto questo debba essere combinato, preservando il layout originale del documento su qualsiasi dispositivo venga impiegato per la sua visualizzazione o qualunque sia la piattaforma con la quale venga stampato. Proprio per questi motivi però risulta poco flessibile e legato necessariamente alla dimensione del documento impostato durante la creazione del file. Per esempio, se il testo originario fosse stato pensato per un foglio in formato A4 — 21x29,7 cm — e il file venisse letto su un lettore con uno schermo con dimensioni minori, la lettura sarà disagevole costringendo il fruitore a continui ingrandimenti provocando così rallentamenti durante la lettura. 6

Oltre al PDF, esistono formati pensati appositamente per il libro digitale. Due formati piuttosto utilizzati, resi famosi a causa soprattutto del supporto sul quale vengono letti, sono il formato mobi e il formato azw. Mobi è un formato libero creato nel 2000 dalla Mobipocket SA, società francese acquistata nel 2005 da Amazon. Gli eBook creati con questo formato possono contenere contenuti complessi, includere comandi di navigazione avanzata, supportare l’indicizzazione, supportare i dizionari e avere un alto grado di compressione. Come formato libero è stato ormai largamente

Informazioni su Adobe, Adobe, url: http://www.adobe.com/it/about-adobe.html?promoid=KLXND

3

L’American National Standards Institute è un’organizzazione privata senza fini di lucro che definisce

4

standard industriali per gli Stati Uniti. In About ANSI, ANSI-American National Standards Institute, url: https://www.ansi.org/about_ansi/overview/overview.aspx?menuid=1

Lupia 2011, p. 30

5

Cfr. Il mondo dei lettori ebook, eBookReaderItalia, url:

http://www.ebookreaderitalia.com/ebook-6

(3)

sostituito dall’ePub, ma nel frattempo è diventato la base del formato azw, il formato proprietario di Amazon.

Azw è un formato proprietario sviluppato da Amazon appositamente per il lettore Kindle. Esso affonda le sue radici nel formato mobi, ma ha una migliore compressione, oltre ad alcune ulteriori modifiche. I file in questo formato possono essere ottenuti solo dalla libreria online Amazon.

Il formato AZW contiene un sistema di DRM (Digital Rights Management) limitato e l’apertura dei file viene bloccata poiché l’ID del dispositivo Kindle viene registrato automaticamente con l’account utente dell’acquirente del libro all’interno dello store di Amazon.7

La protezione DRM limita così la visualizzazione dei file solo ed esclusivamente sui 8

dispositivi che l’utente ha registrato a suo nome e che possono accedere alla

biblioteca di Kindle su Amazon. Questo a volte può rappresentare un grosso limite. Ad esempio, se si decidesse un giorno di comprare un eReader diverso dal Kindle, tutti gli eBook legalmente acquistati su Amazon non potranno essere letti che sul vecchio device.

Il formato azw3, noto anche come KF8, è una variante del formato azw. Supportato in principio solo dai tablet Kindle Fire, è ad oggi leggibile dalla quarta generazione di Kindle e dai software Kindle per PC/Mac. Rispetto al formato azw o mobi, KF8 supporta più stili, font e layout. Inoltre, come ePub3, supporta HTML5 e CSS3. Col tempo questo formato tenderà gradualmente a sostituire gli eBook in formato mobi. 9

Altri formati proprietari sono stati messi in commercio più o meno da tutti i produttori di eReader. Fortunatamente la maggior parte di questi sono comunque basati su ePub, garantendo agli editori di poter fare affidamento su un unico file per la distribuzione. I più diffusi formati proprietari in Italia basati su ePub sono il formato iBooks della Apple e il KePub di Kobo. 10

Come avviene per qualsiasi file del nostro computer, i diversi formati di eBook devono essere letti con programmi specifici, e non tutti i formati vanno d’accordo con tutti gli strumenti. Queste limitazioni pongono l’editore a dover scegliere.

Formati ebook e conversioni di file: Epub, Mobi, Azw, Pdf, kindleitalia.com, url: http://

7

www.kindleitalia.com/formati-ebook-e-conversioni-di-file-epub-mobi-azw-pdf-12139/ Si legge in Ho un Kindle: posso leggere gli ebook di MLOL?, BiblioMediaBlog, url: https://

8

bibliomediablog.com/2016/02/04/ho-un-kindle-posso-leggere-gli-ebook-di-mlol/: “Il Digital Rights Management, letteralmente ‘gestione dei diritti digitali’, è una tecnologia che consente di proteggere il diritto d’autore degli eBook, grazie a sistemi di cifratura che vincolano il documento all’identità dell’utente, impedendone la copia o l’utilizzo improprio. La scelta dell’utilizzo o meno del DRM, così come la tipologia di DRM da applicare agli eBook è a discrezione dei singoli editori.”

Cfr. Kindle Format 8 Overview, amazon.com, url: http://www.amazon.com/gp/feature.html?

9

docId=1000729511

iBooks Author, Apple, url: http://www.apple.com/ibooks-author/

(4)

Ogni formato ha punti di forza e punti di debolezza. Poiché non si può indicare un unico scopo per la realizzazione di libri digitali, la scelta tra un formato e l’altro dipende di regola dal modo in cui le forze e le debolezze si adattano a un determinato progetto. 11

A seconda del progetto dunque un formato può risultare la scelta giusta o quella sbagliata: non esiste una soluzione valida in tutte le circostanze, e solo l’analisi del lavoro permette di scegliere di volta in volta il prodotto più adatto.

Facendo un esempio pratico, l’invariabilità dell’impaginazione del formato PDF rappresenta un punto di forza per alcuni impieghi e un punto di debolezza per altri. Mentre la fluidità del formato ePub, come si è descritto nel capitolo precedente, lo rendono molto più flessibile permettendo inoltre di essere modificato in alcune sue parti dall’utente durante la fruizione del contenuto.

Come si può immaginare, se il principale pregio dell’ePub è il suo essere riadattabile, i layout fissi vengono spesso identificati come il formato PDF.

Naturalmente, l’ePub ha alcune differenze significative nel modo in cui implementa i layout fissi rispetto al PDF. Una differenza chiave è che l’ePub non richiede una scelta ‘tutto o niente’ durante la creazione di una pubblicazione layout fisso: gli ePub possono mescolare documenti scorrevoli e fissi nella stessa pubblicazione. 12

Inoltre, dispone di proprietà che consentono di definire il synthetic spreads , per il 13

rendering del contenuto, e di sincronizzare audio con l’evidenziatura del testo corrispondente (Media Overlays).

Gli ePub3 a layout fisso infine, presentano le medesime potenzialità dell’ePub3 reflowable, ovvero essere un formato non proprietario, che supporta il CSS3 e

un’interattività avanzata — talvolta non supportata neppure da ePub3 reflowable.

2.1.2 Le mobile application

Prima di considerare alcuni degli strumenti per la creazione di eBook, è necessario prendere in esame un aspetto importante nel campo delle tecnologie che potrebbe influenzare in futuro l’editoria digitale: le mobile application.

Un’applicazione mobile — nota anche con l’abbreviazione app — è

un’applicazione software dedicata ai dispositivi di tipo mobile, quali smartphone o tablet.

Lupia 2011, pp. 33

11

Garrish 2013, p. 72

12

Si legge in Garrish 2013, p. 74: “uno spread sintetico è quando il sistema di lettura crea due pagine

13

(5)

Da quanto emerge dal report della società di ricerca californiana App Annie , 14

nel 2015 il profitto derivante dalle applicazioni è stato pari a 41,1 miliardi di dollari, stimando per quest’anno un aumento del +24%. Secondo la App Annie, la crescita delle app sarà legata soprattutto agli acquisti di smartphone in alcuni mercati

emergenti. Il Messico, il Brasile, la Turchia, l’Indonesia, la Cina e soprattutto l’India sono i paesi in cui le vendite di smartphone saranno più che soddisfacenti.

Attualmente sono loro i maggiori responsabili dei ricavi lordi provenienti dalle applicazioni: 28,3 miliardi di dollari. Molto meno rispetto all’intero continente americano (13,1 miliardi) e ai 9,5 miliardi dell’Europa, Medio Oriente e Africa. Anche sul fronte download le previsioni sono molto positive. Lo scorso anno sono stati registrati 111,2 miliardi di download. Quest’anno è previsto un aumento del +33% (147,3 miliardi). Un aumento costante che, secondo la società di ricerca californiana, si attesterà a quota 284,3 miliardi nel 2020. Un mercato questo tutto 15

nuovo e in crescita che ha colpito anche il mondo dell’editoria digitale mosso dal forte potere che smartphone e tablet hanno acquisito.

Da qualche anno infatti è possibile trovare eBook in formato app all’interno degli app store. Si tratta di libri digitali multimediali e interattivi in formato app chiamati ‘bookapp’ — ancora oggi però non esiste una definizione precisa. Queste bookapp, lavorano soprattutto sulla dimensione ludica del testo, cambiando

totalmente il ritmo e il metodo di lettura. Per questo motivo ad aprire la strada dell’editoria su app sono soprattutto l’editoria scolastica e quella rivolta ai bambini e i fumetti, tanto che quest’anno è stato indetto un concorso di idee ‘BitBuk. Nuove storie per nuovi modi di leggere’. Il concorso intende promuovere progetti di

letteratura per l’infanzia nel settore digitale sostenendo innovativi prodotti editoriali per bambini. Il bando richiede ai partecipanti di realizzare un libro digitale

multimediale e interattivo in formato app, rivolto alla fascia d’età 0-14. 16

Un altro esempio tutto italiano di bookapp, ma di altro genere, nasce all’interno della casa editrice Contrasto . Si tratta dell’applicazione ‘Great Photographers’ una 17

collana

che offre un approccio completamente nuovo all’opera e alla vita dei grandi fotografi, un’alternativa ai modi di lettura della classica monografia cartacea.

About Us, App Annie, url: https://www.appannie.com/about/?_ref=header

14

App Annie Mobile App Forecast: The Path to $100 Billion, url pdf: http://

15

files.appannie.com.s3.amazonaws.com/reports/App-Annie-02-2016-Forecast-EN.pdf?aliId=66889628 Il concorso è promosso dal Cepell - Centro per il Libro e la Lettura, da Fondazione per Leggere e da

16

Biblioteca dei Ragazzi di Rozzano, in collaborazione con Le Letture di Biblioragazzi e Mamamò.it e con il sostegno di Fondazione Politecnico, e Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori e. De Agostini Libri. Per maggiori informazioni, Mamamò.it, url: http://www.mamamo.it/mamamo/bando-concorso-bitbuk-app-editoria-nuove-storie-per-nuovi-modi-di-leggere

Chi siamo, Contrasto, url: http://www.contrastobooks.com/chisiamo.php

(6)

Un nuovo modo di pensare la fotografia. Un nuovo modo di vederla, di comprenderla, di viverla.18

Contrasto inaugura questa collana di App nel 2011 con la collezione di immagini celebri e meno note di Mario Giacomelli. Al suo interno si possono trovare inoltre interviste, saggi critici, la biografia del fotografo e molto altro. All’interno di questa app sono compresi documenti inediti, contributi video e audio, interviste con

protagonisti e soprattutto alcune ‘lezioni di fotografia’ create a partire dalle sue immagini. Infine, una mostra virtuale di una sala espositiva per percorrere le serie concepite dal maestro di Senigallia esattamente come lui le aveva progettate.

“Un modo nuovo e completo di conoscere e di vivere la fotografia” certo, ma 19

limitato ai possessori di sistemi iOS — iPhone, iPad e iPod touch — e vincolato all’account, o in casi particolari ‘alla famiglia’ , con cui è stata acquistata l’app. 20

In questo caso la scelta non dipende esclusivamente dal prodotto che si vuole realizzare, ma comporta necessariamente delle problematiche aggiunte.

La prima sostanziale differenza tra un’app e un eBook riguarda la sua accessibilità. Come si è descritto precedentemente, un eBook con formato non proprietario nasce per essere letto da device differenti. Un’applicazione invece viene sviluppata sulla base della tecnologia che è destinata a ospitarla — principalmente, oggi, per Apple, Microsoft e Android. I contenuti e quello che serve per farli vedere e utilizzare dall’utente stanno insieme, in una modalità che è pensata per funzionare esclusivamente sullo store a cui viene destinata.

Le cosiddette bookapp sono spesso più ricche di funzionalità proprio perché il ‘reader’ è costruito ad hoc insieme al contenuto, e per questo risponde perfettamente; invece un eBook tiene conto della capacità ‘media’ dei reader con cui verrà letto e deve assecondarne i limiti. 21

Per la larga circolazione dei libri e per l’accessibilità diffusa non è una differenza da poco. Una app viene collocata in un perimetro definito da una multinazionale, la quale decide autonomamente come deve essere fatta e come può essere utilizzata. Un eBook, in formato ePub, invece, sarà sempre più definito da regole internazionali condivise.

Nonostante sia ritenuta ideale per contenuti che richiedono dei layout fissi e una grande interattività, un’app risulta essere molto più complessa e costosa da sviluppare di un eBook. Se infatti l’editore può, nel caso scelga di creare un eBook,

I grandi fotografi - the great photographers where art and technology meet, Contrasto, url: http://

18

www.contrastogreatphotographers.it/ Ibidem

19

Condivisione con ‘In famiglia’ dei contenuti acquistati, Supporto Apple, url: https://

20

support.apple.com/it-it/HT201085

Le app, gli ebook e gli ebook ePub3, mamamo.it, url:

http://www.mamamo.it/news/le-app-gli-21

(7)

servirsi di un software accessibile, nel caso dell’app dovrà farsi aiutare da uno o più programmatori, se non possiede le conoscenze informatiche necessarie al suo sviluppo. Essendo infatti le app dei software, devono essere scritte in un linguaggio di programmazione adatto al dispositivo sul quale devono funzionare. Per sviluppare app per iOS è necessario utilizzare XCode, mentre le applicazioni Android sono in genere sviluppate in Java, utilizzando il software Android Kit di sviluppo.

Ultimo dato importante riguarda i costi di produzione e di distribuzione. Se per un eBook è possibile spendere ‘solo’, come si descriverà successivamente, per la pubblicazione su una piattaforma di distribuzione, sviluppare una mobile app nativa è molto più caro. Inoltre, il prezzo salirà di pari passo con il numero di piattaforme che si intende raggiungere. La scelta della piattaforma ricopre infatti un ruolo

centrale anche nel posizionamento di mercato rispetto a una certa categoria di clienti. All’interno dei costi di sviluppo bisogna includere poi il prezzo di promozione e marketing della mobile app. Allo stesso modo bisogna considerare i costi

amministrativi e i costi di mantenimento, come le attualizzazioni e l’accesso ai mercati. Ad esempio, il permesso per pubblicare applicazioni nell’App Store della Apple è intorno ai 99 euro annuali. Da una base di 1500 euro per le app più semplici come ad esempio app ideate a supporto di una singola campagna pubblicitaria di un’impresa, è possibile arrivare a dover investire 100.000 euro per i giochi mobile. 22

2.2 Gli strumenti per creare un eBook

La creazione di documenti digitali a livello professionale, distribuitili presso il pubblico, è un’operazione non banale e implica una conoscenza molto approfondita di linguaggi e tecnologie informatiche.

Esistono molti e differenti modi per creare un eBook, diversificati

ulteriormente a seconda del o dei formati scelti. Innanzitutto è necessario capire se creare l’eBook manualmente o utilizzando programmi di impaginazione che convertono automaticamente il documento elaborato in un formato di eBook. In entrambi i casi, non sarà un’operazione immediata. Qualunque sia lo strumento scelto, primo o poi, ci sarà comunque bisogno di interventi manuali sul codice del file — handcoding.

Esiste però una terza scelta di cui si servono molti editori quando, oltre al libro digitale, necessitano di creare anche un libro cartaceo uguale o simile, ottimizzando i tempi di produzione. In questo caso, è possibile realizzare documenti elettronici e convertirli nei formati attualmente più diffusi senza disporre inoltre di conoscenze tecniche specifiche. Vengono così sfruttate le opportunità offerte dai software di

Cfr. Carlo Mazzucchelli, App Marketing: lo sviluppo non è che l’inizio, Delos Digital, Milano, 2015

(8)

word processing — come Microsoft Word o OpenOffice Writer — e da alcuni

programmi che consentono di ottenere documenti in una grande varietà di formati. 23

In realtà non si tratta di grandi rivoluzioni, quanto piuttosto di sfruttare in maniera più consapevole e completa strumenti di cui siamo già ampiamente in possesso e con i quali siamo abituati a lavorare da tempo, come per esempio gli elaboratori di testo. 24

I software di videoscrittura tuttavia non consentono un controllo avanzato

dell’impaginazione dei documenti. Un metodo per produrre un documento con una struttura il più possibile coerente e ben organizzata, è quello di formattare in modo opportuno il testo, sia a livello di carattere che di paragrafo, stabilendo a priori la gerarchia del contenuto e un’efficace valorizzazione della semantica. Così facendo, una volta esportato il file — si consiglia nel formato RTF (Rich Text Format) —, grazie all’utilizzo di specifici software, è possibile convertirlo in formato PDF per la stampa e in ePub o altro per la lettura in digitale. Tuttavia, gli eBook così creati non solo presentano layout molto semplici, ma “molto spesso non superano il test di convalida ePubCheck, ovvero non sono perfettamente conformi alle specifiche ufficiali del formato.” 25

Di seguito si tratterà degli strumenti ad oggi maggiormente utilizzati per la creazione di eBook negli approcci accennati. Se ne farà un’introduzione concisa trattando aspetti interessanti al fine di quest’elaborato, come i formati riconosciuti, le potenzialità tecniche, il flusso di lavoro e i costi.

2.2.1 Calibre

Calibre è un software open source, multipiattaforma e dedicato alla gestione degli eBook. Nasce da un’intuizione di Kovid Goyal, il quale già nel 2006 capì l’importanza del libro digitale da poco diffuso da Sony. 26

Si tratta di un software freeware, quindi totalmente gratuito, disponibile anche in italiano per sistemi operativi Win, Mac, Linux e anche in versione portable.

Permette di gestire eBook di molti formati, consentendone la creazione — solo per i formati ePub e KF8 —, la conservazione, la catalogazione e la lettura. Inoltre, con Calibre è possibile sincronizzare eBook con numerosi eBook reader e, nel rispetto della gestione dei DRM, effettuare conversioni del loro formato affinché

Cfr. Letizia Sechi, Realizzare un libro digitale, Cap. 4 in Letizia Sechi, Editoria Digitale, Apogeo,

23 2010 Ibidem 24 Lupia 2011, p. 111 25

About, Calibre, url: https://calibre-ebook.com/about#history

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possano essere letti da uno specifico eBook reader. Infine, permette di scaricare i 27

feed RSS da molti siti di informazione (come giornali o tv) e convertirli automaticamente in un eBook, aggiornato all’avvio del programma.

Una delle funzioni più interessanti rimane la conversione tra formati. Come è stato descritto precedentemente, Calibre è un buon esempio di programma che

permette la conversione di un file di testo opportunamente formattato in un eBook tra i formati disponibili. 28

Calibre consente inoltre modifiche e ritocchi. Impostando le opportune preferenze una volta selezionata la funzione ‘converti libri’ è possibile cambiare durante la conversione tutti gli aspetti per quel che concerne la visualizzazione, come applicare l’elaborazione euristica per la correzione statistica della composizione dei file o costruire un indice. 29

Se infine il file ottenuto non dovesse essere soddisfacente, è possibile — dalla versione 1.15 (rilasciata a Dicembre 2013) e per i file ePub e azw3 — servirsi della funzione ‘modifica libro’ che consente di sistemare i file HTML e CSS, sia

manualmente che automaticamente, per una corretta visualizzazione del testo. Tra le modifiche automatizzate si citano il miglioramento e la correzione dei file HTML, la compressione delle immagine con algoritmo senza perdita, la gestione dei caratteri e l’eliminazione di regole CSS non utilizzate.

Calibre è un ottimo gestore di eBook con molte funzionalità soprattutto

automatiche che accorciano di molto le tempistiche lavorative. Questo tuttavia non è sempre un pregio. Se ad esempio il file di partenza non contenesse tutte le

informazioni corrette e necessarie alla conversione, il file di output presenterebbe dei problemi — di cui spesso risulta complesso comprenderne l’origine. Nonostante poi il lungo elenco di file supportati, Calibre non legge correttamente alcune specifiche del formato ePub3, soprattutto a layout fisso, creando, se convertito, degli eBook illeggibili in molte sue parti. Infine, non permette di interagire direttamente con l’anteprima del testo, rendendo complesse azioni semplici come spostare un’immagine o modificare il testo su più paragrafi.

2.2.2 Sigil

‘Sigil  — The EPUB Editor’ è un editor di eBook disponibile gratuitamente per tutte le piattaforme Mac, Windows e Linux.

I formati supportati in ingresso sono: Cbz, Cbr, Cbc, Epub, Fb2, Html, Lit, Lrf, Mobi, Odt, Pdf, Prc,

27

Pdb, Pml, Rb, Rtf, Tcr e Txt. In Calibre User Manual, Calibre, url: http://manual.calibre-ebook.com/ Calibre può poi generare file di formato Azw3, Epub, Fb2, OeB, Lit, Lrf, Mobi, Pdb, Pml, Rb, Pdf,

28

Tcr e Txt. In Calibre User Manual, url cit.

Per un elenco completo delle funzionalità si rimanda al manuale dell’ultima versione rilasciata,

29

Kovid Goyal, Calibre User Manual, Release 2.56.0, 2016, url pdf: https://manual.calibre-ebook.com/ calibre.pdf

(10)

Questo strumento open-source è per molti aspetti simile alla funzionalità ‘modifica libri’ presentata precedentemente con Calibre. Attraverso un’interfaccia WYSIWYG (What You See Is What You Get ) con Sigil è possibile creare, anche da zero, un file ePub perfettamente funzionante. Il programma mette a disposizione due interfacce, una di anteprima, attraverso la quale è possibile modificare la pagina presentata, e una lato codice, in cui è possibile gestire la struttura dell’HTML sottostante.

Questo programma si integra perfettamente con gli ePub e consente di modificare ogni aspetto del libro digitale, dal titolo ai contenuti fino ad arrivare ai metadata e ai caratteri.

Rispetto a Calibre risulta molto più completo per la modifica dei file. Calibre rimane sicuramente più semplice e migliore per quanto riguarda la conversione, ma con Sigil è possibile, attraverso la funzionalità di ‘controllo correttezza formale’, ottenere un file già idoneo alla pubblicazione, senza successive sorprese negative. Sempre rispetto a Calibre, Sigil permette l’aggiornamento automatico del file opf all’interno del pacchetto.

Dopo un periodo di inattività da parte degli sviluppatori, a fine settembre 2015 è stata rilasciata una nuova versione del software che ha rappresentato il primo passo verso un pieno supporto dell’ePub3. La versione 0.8.900 è infatti “la prima

pre-release verso Sigil 0.9.0, il cui fine ultimo è supportare ePub3 senza tralasciare la

possibilità di editare ePub2” . Ad oggi la versione più recente è la 0.9.4 disponibile 30

dal 26 marzo 2016.

2.2.3 Adobe InDesign e Aquafadas

Adobe InDesign è un programma di produzione editoriale prodotto da Adobe System e rivolto all’editoria.

Software “leader dell’impaginazione professionale”24 è in grado di creare

rapidamente layout per progetti destinati alla stampa, al web e ai dispositivi mobili. Inoltre, è stato migliorato nel corso degli anni per l’esportazione di file in formato ePub.25 L’ultima versione ad oggi disponibile è la CC 2015 e “include nuove

funzioni e miglioramenti che permettono di creare esperienze di design e pubblicazione senza precedenti.” 31

Oltre alla nuova funzione ‘Ombreggiatura paragrafo’, che consente di aggiungere evidenziazioni colorate che si spostano con il testo sulla pagina, è stata introdotta la funzione di pubblicazione online. ‘Publish Online’ è una nuova

Sigil 0.8.900 Released (first of the pre Sigil 0.9.0 release series), Sigil Ebook, url:

https://sigil-30

ebook.com/2015/09/24/sigil-0-8-900-released-first-of-the-pre-sigil-0-9-0-release-series/ Nuove funzioni e miglioramenti in InDesign CC versione 2015, InDesign Aiuto, url: https://

31

(11)

tecnologia fornita per i membri di Creative Cloud che permette di pubblicare online 32

facilmente i documenti InDesign:

Con un solo clic potete pubblicare una versione digitale che funzioni su computer desktop e portatili, con qualsiasi browser Web moderno, senza dover installare alcun plug-in. È sufficiente fornire l’URL del documento ad altri utenti che potranno visualizzarlo in un’esperienza di lettura piacevole e semplice, su qualsiasi dispositivo e qualsiasi piattaforma. Potete anche condividere il documento online su Facebook. 33

Definite inizialmente le dimensione della pagina e una volta impaginato il

documento, è possibile esportarlo sia in formato ePub con scorrimento del testo sia, dalla versione CC 2014, nel formato a layout fisso. L’eBook così ottenuto però porta con sé alcuni problemi a livello di codice che spesso, e purtroppo, generano

inaspettati layout sui dispositivi di lettura.

Si prenda come esempio la conversione di un progetto in ePub3 a layout fisso. Il codice che viene generato all’interno del file XHTML, presenta per ogni parola del testo un attributo ‘style’ con la precisa posizione in pixel all’interno della pagina. Questo permette sicuramente di avere tutti gli oggetti al loro posto ma, oltre a non essere perfettamente conforme alle indicazioni dell’IDPF e quindi creare problemi di validazione, fa emergere delle difficoltà qualora si volesse modificare il codice o implementare il testo con javascript. InDesign offre inoltre delle possibilità

tipografiche avanzate che tuttavia non sono supportate dal formato ePub e che quindi non vengono lette dalla maggior parte dei dispositivi. Si tratta sicuramente di un ottimo software di impaginazione, ma la creazione di eBook in formato ePub è ancora lontana dall’essere perfetta.

Una possibile alternativa piuttosto laboriosa ma dai buoni risultati è di esportare un ePub tradizionale da InDesign e lavorare poi sul file manualmente intervenendo anche a livello base sul codice generato, cancellando le ‘ridondanze' e modificandolo per dare al nostro eBook la veste grafica desiderata.34

Un’altra soluzione, senza dover lavorare con software esterni, è ricorrere a plug-in appositi che implementano le funzionalità di InDesign. I moduli plug-in di InDesign sono programmi software sviluppati da Adobe Systems o da altri produttori per aggiungere nuove funzioni al software Adobe. Il programma include vari plug-in

A partire dalla versione 14.0 è stata utilizzata la sigla CC che fa riferimento all’Adobe Creative

32

Cloud (che ha preso il posto della Creative Suite), un pacchetto di software per l'elaborazione grafica comprendente, oltre a Photoshop, anche Illustrator, InDesign, Version Cue, Bridge, Stock Photos (nel pacchetto standard), a cui si aggiungono GoLive e Acrobat Professional nella versione Premium. Tutti i componenti della Creative Cloud vengono venduti anche separatamente. In Software e servizi per creativi, Adobe Creative Cloud, url: https://www.adobe.com/it/creativecloud.html

Adobe InDesign. Aiuto ed esercitazioni, Adobe Italia, url pdf: https://helpx.adobe.com/it/pdf/

33

indesign_reference.pdf

A ogni libro il suo futuro, Blog - WAY TO ePUB, url:

http://www.waytoepub.com/blog/indesign-to-34

(12)

di importazione, esportazione, automazione ed effetti speciali all’interno della cartella dei plug-in.

Un plug-in interessate per la creazione di eBook e bookapp è il servizio di Authoring InDesign offerto da Aquafadas.

Aquafadas è una società di sviluppo software francese di proprietà privata che offre applicazioni nel campo dell’editoria digitale per riviste, giornali, libri e fumetti editori, agenzie e imprese.

Authoring InDesign è una soluzione utile per arricchire eBook con nuovi livelli di interattività. Grazie alla suite di strumenti basati su InDesign, consente di inserire all’interno di un file ePub 40 differenti tipo di animazioni, senza modificare il codice e adattando automaticamente il layout. Oltre all’aggiunta di immagini, video, audio 35

e funzionalità read-aloud, Aquafadas consente di inserire pulsanti di comando per filmati, aggiungere layer video, cambiare la visibilità di un oggetto e creare finestre pop-up nel testo che rispondono a determinate azioni.

Il servizio di Aquafadas, nonostante non abbia costi di download, permette l’esportazione dell’eBook solamente dietro acquisto della licenza — 100 euro escluse le tasse a libro. Inoltre, l’eBook viene distribuito esclusivamente sulle 36

digital book stores Apple, Kobo e Amazon. Se si volesse invece creare un’app nativa

per Android o iOS, il costo salirebbe a 600 euro per app — comunque un costo 37

modesto rispetto a quanto descritto da Carlo Mazzucchelli. A questi costi va poi sommata la licenza per l’utilizzo di InDesign: 24 euro al mese per un anno o 36 euro per ogni mese. 38

2.2.4 iBooks Author

iBooks Author è un’applicazione con interfaccia WYSIWYG dedicata alla creazione di eBook. I documenti prodotti con tale applicazione possono essere esportati

come PDF oppure essere direttamente pubblicati sull’iBooks Store di Apple.

L’applicazione è stata presentata il 19 gennaio 2012, durante un evento speciale dell’azienda, tenutosi a New York, focalizzato principalmente sul settore educativo. L’editor infatti consente di integrare nei propri libri digitali qualsiasi elemento multimediale si reputi utile all’apprendimento, arricchendolo con giochi, quiz di apprendimento oppure schede di approfondimento. I risultati sono lavori

graficamente ineccepibili e con grande impatto artistico e tipografico, semplificando

InDesign Authoring, Aquafadas, url: https://www.aquafadas.com/en/digital-publishing/

35

indesign_authoring.php

ePub Licenses, Aquafadas , url: https://www.aquafadas.com/dp-store/ebook

36

Publisher Plans, Aquafadas, url: https://www.aquafadas.com/dp-store/publisher

37

Prezzi e piani Creative Cloud, Adobe Creative Cloud, url: https://creative.adobe.com/plans?

38

(13)

l’inserimento di foto, video, grafici interattivi, oggetti in 3D ed espressioni

matematiche. Chiaro è l’esempio della capacità di Apple di rendere semplice anche ciò che non lo è affatto.

Le molte critiche mosse dall’utilizzo di un proprio formato proprietario, iBooks, e l’unica possibilità di distribuzione degli eBook così prodotti

sull’iBookstore di Apple che ne limitava la diffusione dei contenuti, sembrano essere state ascoltate. iBooks Author infatti include — a partire dalla versione 2.3 del 2015 — nuovi modelli di ePub3 con i quali è possibile creare libri multimediali

compatibili con il lettore iBooks e altri lettori di ePub, e importare file salvati nel formato IDML (InDesign Markup Language) di inDesign. 39

Sul sito Supporto Apple si legge:

Gli ePub creati tramite questi nuovi modelli in iBooks verranno visualizzati esattamente come in iBooks Author. In altre applicazioni di lettura, questi modelli potrebbero apparire leggermente diversi. Inoltre, non potrai cambiare i font o visualizzare gli ePub creati con questi nuovi modelli in modalità Notte. 40

Quest’apertura verso uno standard libero testimonia forse le speranze infrante di Apple nei confronti del formato iBooks.

Non solo per motivi commerciali, ma anche tecnici: Apple aveva puntato tutto su un formato fortemente fixed, costruito attorno ai suoi iPad, con il paradosso che gli eBook creati su macchine Apple non potevano essere letti da uno dei prodotti più forti della casa di Cupertino, l’iPhone. La scelta di ePub3 va vista anche in quest’ottica: un escamotage per chi crea testi multimediali su Apple, affinché possa creare una versione reflow leggibile su iPhone o desktop. 41

L’ePub3 esportato da Apple presenta inoltre molti problemi se visualizzato da sistemi non Apple. Il codice generato da iBooks Author non tiene conto in alcun modo della semantica del testo, nemmeno per l’ormai normale gerarchizzazione del documento. Come abbiamo descritto sia per Calibre che per Adobe InDesign, non si tratta solo di questione di stile: un documento scarsamente lavorato in senso semantico è poi difficile da usare, nel caso siano necessarie correzioni o miglioramenti. Inoltre, all’interno dei file CSS si trovano elementi che non seguono gli standard World Wide

Web Consortium (W3C) . Infine, all’interno del pacchetto si trovano file o linee di 42

codice con proprietà esclusive Apple che in quanto tali non potrebbero essere

Novità di iBooks Author, Supporto Apple, url: https://support.apple.com/it-it/HT204391

39

Informazioni sugli ePub creati con iBooks Author, Supporto Apple, url: https://support.apple.com/

40

it-it/HT204884

Fabrizio Venerandi, Fare EPUB3 con Ibooks Author, Tipografia digitale, url: http://

41

www.quintadicopertina.com/fabriziovenerandi/?p=294

Sul sito W3c italia, url: http://www.w3c.it/it/3247/informazioni-sul-w3c.html si legge: “comunità

42

internazionale in cui le Organizzazioni Membro, uno staff full time, e gli utenti lavorano insieme per sviluppare standard Web. Guidato dall'inventore del Web Tim Berners-Lee e dal CEO Jeffrey Jaffe, la missione del W3C è di portare il Web fino al massimo del suo potenziale.”

(14)

correttamente interpretate da altri programmi di lettura. Stessa cosa accade all’interno dei file XHTML per alcune caratteristiche di layout e disposizione del testo che non seguono lo standard.

Le difficoltà aumentano man mano che aumenta la personalizzazione del codice operata da iBooks Author, fino ad arrivare a ePub3 che semplicemente non funzionano al di fuori del mondo Apple. Basta esportare una pagina con un widget per vedere apparire attributi HTML5 personalizzati e link javascript a finestre browser che semplicemente non esistono.

Significativo anche il fatto che iBooks Author non permetta di importare file ePub creati altrove, per continuare il lavoro sul programma.

Se quindi si volesse creare un prodotto con iBooks Author è necessario fare un’ulteriore scelta. Un eBook multipiattaforma dovrà presentare un layout semplice e senza interattività, mentre un eBook potenziato dalle possibilità dell’applicazione sarà vincolato a una licenza che deve essere data da Apple. L’eBook così prodotto, infatti, non è totalmente di chi lo realizza, ma appartiene anche ad Apple. Di conseguenza, l’azienda vieta di poter vendere l’eBook su qualsiasi altro store che non sia il suo.

Infine, iBooks Author richiede OS X 10.9 o superiore, escludendo quindi non solo chi utilizza Windows o Linux ma anche chi ha un Mac con sistema operativo di qualche anno fa.

2.2.5 PubCoder

Altro strumento con interfaccia WYSIWYG, ma maggiormente orientato verso il formato ePub3 e un’idea di editoria libera, è PubCoder.

PubCoder nasce a “Torino nel 2013 da un gruppo di amici, con vasta

esperienza e competenza in campo dell’editoria digitale”. I lavori, durati diversi anni, hanno come base l’idea di rendere la vita più semplice per chi intende pubblicare storie digitali. Con questa premessa nel marzo 2013 PubCoder è stato ufficialmente lanciato sul mercato come un software unico sulla scena dell’editoria digitale interattiva.

Membro attivo della IDPF, nel 2014 PubCoder è incluso nella rosa di software consigliata dalla Digital Book World (DBW) di New York e raccomandato

ufficialmente da Apple iTunes come strumento di creazione di libri interattivi. Si tratta di un’applicazione desktop che permette di creare eBook interattivi multiformato e multipiattaforma. Una volta creato il progetto è possibile esportarlo nei formati ePub3 a layout fisso per le piattaforme iBookstore e Kobo store, KF8 Fixed-Layout per i dispositivi Amazon che lo supportano, e App per Android e iOS.

(15)

PubCoder vuole essere uno strumento utile all’editoria, non piegare l’editoria alle sue condizioni. Per questo è stato progettato per essere di facile utilizzo ma estremamente potente e decisamente economico: di PubCoder si paga solo la licenza mentre i nostri competitor chiedono, oltre a questo, anche un contributo per ogni lavoro esportato. […] PubCoder ha scelto di produrre eBook in fixed layout. Degli eBook che si leggono sui reader si dice invece che hanno un flowable layout cioè una struttura fluida, che è ciò che permette al lettore di fare cose come modificare il font di lettura o la grandezza dei caratteri, senza scardinare completamente l’impaginazione del libro. 43

Se si intende creare un libro digitale interattivo, senza dover scrivere una riga di codice, Pubcoder è un’ottima scelta. Con PubCoder è possibile gestire in modo semplice e intuitivo suoni, testi e immagini, e avere una grande libertà nel layout. Inoltre, permette di associare a questi una vasta serie di eventi e azioni, decidendo in che modalità metterli in sequenza.

Un unico difetto: non è possibile creare un eBook per Android. Le app di lettura di ePub, anche quelle più vicine alle ultime specifiche della IDPF, non supportano ancora molte delle tecnologie e interattività possibili nel mondo del web e quindi da ePub3 a layout fisso. Non a caso, gli eBook creati con PubCoder sono tutti disponibili per iBooks mentre per Android esistono solo, fino ad oggi, delle bookapp.

2.3 La distribuzione e la vendita

Come è possibile intuire dalle specifiche finora descritte, a maggior possibilità multimediale e semplicità di creazione corrispondono molto spesso restrizioni in campo della distribuzione e della vendita.

Prima di analizzare la grande distribuzione e la grande vendita, occorre far riferimento a uno strumento che diventa fondamentale per la vendita degli eBook: il sito web dell’editore.

Per poter vendere i libri digitali dal proprio sito occorrerà — se già non la si possiede — predisporre una struttura di e-commerce appropriata, e naturalmente offrire l’opportunità di accedere al proprio catalogo attraverso delle schede promozionali per i libri. 44

Il sito web riveste oggi per qualunque azienda un’importanza fondamentale per la promozione della propria attività. Per l’editore costituisce un’ulteriore possibilità di proporsi come creatore e diffusore di contenuti, appropriati ai settori editoriali ricoperti e alle aree di specializzazione che lo riguardano. Di certo non ci si può permettere di improvvisare un sito senza un’attenta pianificazione: anche questo

Caterina Berti, PubCoder. Liberi di fare libri, DMAG, url: http://d-mag.it/pubcoder/

43

Sechi 2010, op. cit.

(16)

strumento deve essere progettato con cura, in modo da rispecchiare l’identità dell’editore nella maniera più efficace.

Oltre al sito web, l’editore può servirsi di canali di distribuzione che, dietro una percentuale trattenuta dalla vendita — o altri obblighi dichiarati all’interno del

contratto stipulato —, garantisce innanzitutto una maggiore diffusione in rete dei contenuti.

Nel mondo anglosassone, i principali distributori del mercato sono il colosso Amazon, Barnes & Noble, Apple e Google Play Books, cioè negozi online che gestiscono direttamente i cataloghi digitali degli editori, accorpando all’interno dello stesso sito la funzione di immagazzinamento e quella di vendita. In Italia la questione è un po’ più complessa: invece della sola piattaforma di vendita, esistono le

piattaforme di vendita e quelle di distribuzione.

Le piattaforme di vendita sono i siti di e-commerce su cui si possono acquistare libri in formato elettronico (oltre ad altri prodotti): i già noti LaFeltrinelli, IBS e BOL e i meno famosi Simplicissimus, Bookrepublic e Biblet. Allo stesso modo di

qualsiasi libreria ‘fisica’, queste piattaforme di vendita devono rifornirsi di libri, in questo caso digitali — il rifornimento avviene tramite le piattaforme di distribuzione.

Oltre a fungere da ‘magazzino virtuale’, le piattaforme di distribuzione offrono agli editori alcuni servizi fondamentali: si occupano di creare eBook in formato ePub partendo dal PDF usato per la stampa e di aggiungere DRM per la protezione

elettronica, offrono strumenti di archiviazione dei titoli e statistiche sull’andamento delle vendite.

Al momento le piattaforme di distribuzione italiane sono quattro: Stealth, promossa a fine 2009 da Simplicissimus Book Farm., e dalla fine del 2010 Bookrepublic, realizzata da DigitPub srl e partner per la piccola e media editoria, Biblet di Telecom Italia ed Edigita, voluta da GEMS Gruppo Editoriale Mauri Spagnol, RCS e Feltrinelli, ma rivolta a tutti gli editori che vi vogliano aderire. Le prime due distribuiscono soprattutto eBook di editori medio-piccoli. Per il resto, la situazione è polarizzata: Biblet si rivolge prevalentemente agli editori del gruppo Mondadori, Edigita a quelli dei gruppi GEMS, Feltrinelli e RCS.

Nonostante il sistema della doppia piattaforma, quando tutto funziona per il meglio l’utente che acquista un eBook su LaFeltrinelli, ad esempio, non deve accorgersi dell’esistenza di due siti che si interfacciano: l’organizzazione commerciale e la struttura informatica che stanno dietro l’atto di acquisto sono complesse, ma l’operazione in sé deve essere il più possibile snella per non scoraggiare i potenziali lettori. 45

Cfr. Francesca Cosi e Alessandra Repossi, Che cos’è e come funziona l’e-book, url pdf: http://

45

(17)

Nondimeno, un editore italiano può servirsi dei bookstore presentati per il mondo anglosassone i quali permettono la vendita anche in Italia. iBookstore di Apple è disponibile in Italia dalla seconda metà del 2010, il sito di

e-commerce amazon.it ha lanciato la vendita di eBook e eReader a Natale del 2011, e infine Google, che nel maggio del 2012 ha ribattezzato il suo Android Market, ampliandolo ai contenuti librari, Google Libri.

Come si è descritto precedentemente, le possibilità di distribuzione sono tuttavia vincolate allo strumento col quale è stato creato l’eBook. Nei casi di Calibre, Sigil o InDesign, l’editore, possedendo il proprio prodotto, ha la possibilità di

distribuirlo servendosi dei canali finora descritti senza limitazioni. Casi differenti invece per i prodotti creati con altri strumenti; a seconda dei casi, avranno delle limitazioni dal punto di vista tecnico o di licenza.

Come si può vedere, dunque, la questione dell’eBook è piuttosto articolata: si tratta di un prodotto dalle mille sfaccettature tecniche e commerciali, che ovviamente hanno ripercussioni importanti sul modo in cui il libro digitale viene percepito dagli editori italiani, dai lettori e sulle loro scelte presenti e future. Per ora ci limiteremo ad analizzare le caratteristiche e le strategie dei maggiori siti che si occupano della distribuzione e della vendita dei libri digitali. I casi selezionati sono: Amazon, iBookStore di Apple, Google eBooks, UltimaBooks e BOL.

2.3.1 Amazon

Amazon viene fondata nel 1994 a Seattle da Jeff Bezos. Pur proponendosi

inizialmente come libreria online, la compagnia amplia ben presto la sua offerta con CD, DVD, software, videogiochi, abbigliamento, cibo, giochi e altri articoli,

divenendo ben presto uno dei maggiori servizi di e-commerce nel mondo. Nel 2007 Amazon debutta nel mercato dell’editoria digitale lanciando un suo eBook reader, il Kindle. Fin dai primissimo modelli, è possibile scaricare i libri elettronici acquistati direttamente dallo store on-line al device, senza la necessità di doverli prima salvare sul pc. Gli eBook acquistabili su Amazon sono in formato azw e, a partire

dall’introduzione del tablet Kindle Fire nel 2011, anche in formato KF8.

Il catalogo dei libri disponibili su Amazon è molto ampio e comprende sia i maggiori gruppi editoriali e gli autori più famosi, che gli autori indipendenti ed emergenti che si avvalgono della possibilità di auto-pubblicarsi garantita dal portale. Dal punto di vista dell’usabilità del sito, la homepage si presenta con una grafica pulita e semplice. Tramite la barra di ricerca posizionata nella parte alta della finestra è possibile inserire le query per la ricerca dei titoli. La pagina descrittiva di ciascun libro presenta un corpo centrale con le informazioni relative a: titolo, autore, traduttore se l’opera originale è in lingua straniera, prezzo di copertina ed eventuali

(18)

sconti, disponibilità del magazzino e, infine, i formati disponibili. Sul lato destro della pagina, attraverso una barra di comando, è possibile monitorare il riepilogo del carrello spesa e ottenere informazioni sulla modalità di spedizione. Effettuata la selezione dei titoli, è possibile procedere con la procedura di check out d’acquisto, scegliendo la forma di pagamento tra quello consentite, ovvero tramite carta di credito o carta prepagata. In fondo alla pagina, infine, sono presenti la sinossi del libro e le recensioni che gli utenti registrati sul sito hanno pubblicato. Recentemente disponibile anche per l’Italia, è il servizio Amazon Price. Uno dei vantaggi,

disponibile per ora solo per gli Stati Uniti, è di accedere al servizio Kindle Owners’

Lending Library gratuitamente. L’utente che sottoscrive l’abbonamento può 46

scegliere ogni mese un eBook da una selezione di circa 100.000 libri. La fruizione del testo è possibile solo online e rappresenta quanto di più simile ad un servizio bibliotecario. La necessità crescente di mobilità ha portato Amazon anche a implementare un servizio di cloud computing. Il servizio a pagamento permette di archiviare sia eBook (ma anche film e contenuti musicali in mp3), che dati personali, per poterne usufruire da qualsiasi device, pc o smartphone.

L’editore che volesse pubblicare su Amazon deve inizialmente accedere al

Kindle Direct Publishing (KDP) , piattaforma di auto-pubblicazione digitale. 47

Questo servizio consente di pubblicare direttamente su dispositivi e applicazioni Kindle. KDP supporta diversi formati, ma Amazon consiglia di caricare il file nei formati Word (DOC/DOCX), HTML, mobi o ePub per ottenere risultati migliori dalla conversione. Sempre sul file da caricare, la dimensione massima consentita è di 650 MB. Inoltre, KDP limita a un massimo di 5 MB per ogni file immagine e

consigliando come formato JPEG oppure GIF. “Le immagini in altri formati accettati da KDP (come BMP o PNG), o che superano le dimensioni file massime consentite, verranno automaticamente compresse in file JPEG durante il processo di

conversione.” 48

Altri aspetti importanti per l’editore sono la selezione del prezzo di vendita dell’eBook, le royalties e il servizio di promozione incluso.

La scelta del prezzo è totalmente libera. Essendo un servizio internazionale, Amazon converte direttamente l’importo scelto nelle valute disponibili: sterline inglesi (GBP), euro (EUR), yen giapponesi (JPY), real brasiliani (BRL), dollari canadesi (CAD), rupie indiane (INR), peso messicani (MXN) o dollari australiani (AUD).

Amazon.com Help: Borrow Books from the Kindle Owners' Lending Library, Amazon.com, url:

46

http://www.amazon.com/gp/help/customer/display.html?nodeId=200757120 Amazon Kindle Direct Publishing, kdp.amazon.com, url: https://kdp.amazon.com

47

Ridurre la dimensione del file del libro, kdp.amazon.com, url: https://kdp.amazon.com/help?

48

(19)

Amazon all’interno dell’Area Economica Europea (EEA) applica il modello

Agency — secondo il quale il prezzo di vendita fissato sarà esattamente quello che

vedranno i clienti nello store — mentre, al di fuori dell’area EEA, Amazon Kindle Store utilizza il modello Wholesale. Con questo,

lo store è libero di rivendere l’eBook ai propri clienti al prezzo che riterrà più opportuno con lo stesso meccanismo che regola la vendita di altri prodotti sul mercato: il negozio paga un prezzo di listino al fornitore e poi decide a che prezzo vuole vendere il prodotto. 49

Amazon comunque offre un servizio, KDP Pricing Support (Beta), che mostra come le modifiche apportate ai prezzi dei libri in KDP influiscano sul numero di libri venduti e sul guadagno dell’autore. Da queste informazioni è possibile impostare il prezzo di listino di un nuovo libro o aggiornare quello di un libro già pubblicato. 50

Per quanto riguarda le royalties, Amazon riconosce il 35% del prezzo di listino IVA esclusa per ogni unità venduta al o ai detentori dei diritti, ma è possibile optare per una provvigione del 70% per i titoli idonei.

Selezionando l’opzione royalty 70%, la royalty sarà pari al 70% del prezzo di listino IVA esclusa, meno i costi di spedizione (i costi di spedizione in media sono pari a $0,06 per unità venduta e variano in base alla dimensione del file), per ciascun libro venduto a clienti nei territori idonei alle royalty 70% […], e al 35% del prezzo di listino per ciascuna unità venduta ad altri clienti che risiedono al di fuori di territori idonei alle royalty 70%. 51

Il pagamento delle royalties avviene per ciascun mercato tramite bonifico elettronico, bonifico bancario (ove disponibile) o assegno dopo circa 60 giorni dalla fine del mese in cui si raggiungono le soglie di pagamento. 52

In aggiunta alla trattenuta di Amazon, e vale per tutte tutte aziende statunitensi, l’ufficio imposte americano tratterrà a sua volta il 30% sulle entrate se non

dimostriamo di non essere cittadini americani e di essere cittadini italiani. Per evitare questo, si può decidere di ottenere, se si fosse in possesso di una partita iva, un codice Employer Identification Number (EIN), letteralmente numero identificativo del lavoratore. Per coloro i quali non possedessero la partita iva, invece, il codice da ottenere è l’Individual Taxpayer Identification Number (ITIN) — l’equivalente del nostro codice fiscale. Si tratta di codici che potranno essere richiesti in seguito alla

Perché il prezzo del mio libro su Google Play Store è diverso da quanto stabilito?, Centro

49

Assistenza StreetLib, url: https://help.streetlib.com/hc/it/articles/200521451-Perché-il-prezzo-del-mio-libro-su-Google-Play-Store-è-diverso-da-quanto-stabilito-

KDP Pricing Support (Beta), kdp.amazon.com, url: https://kdp.amazon.com/help?

50

topicId=A22DBITFA52H1S

Per un elenco completo dei territori idonei in cui è applicata l’opzione royalty 70%, Opzioni

51

royalty, kdp.amazon.com, url: https://kdp.amazon.com/help?topicId=A30F3VI2TH1FR8 Ottenimento dei pagamenti, kdp.amazon.com, url: https://kdp.amazon.com/help?

52

(20)

compilazione di un modulo, disponibile unicamente in lingua inglese, e inviandolo attraverso una email.

Infine, Amazon offre servizi di pubblicità e promozione come KDP Select. 53

Per poter usufruire del servizio, Amazon chiede che vengano soddisfatti due criteri: la concessione in esclusiva ad Amazon del diritti di vendita e di distribuzione per tutto il tempo in cui il libro rimarrà incluso in KDP Select — il rinnovo avviene in automatico ogni 90 giorni — e la proprietà in esclusiva dei diritti d’autore sul libro. Per fare un esempio, se il libro pubblicato è costituito principalmente da contenuti in pubblico dominio o concessi in via non esclusiva — vale a dire, se qualcun altro può pubblicare questi contenuti —, non sarà possibile inserirlo in KDP Select.

Da queste direttive si intuisce la volontà di Amazon di tagliare fuori la concorrenza evitando appunto che i libri iscritti in KDP Select possano essere disponibili su altre piattaforme digitali. In cambio offre tuttavia la promozione gratuita del libro per 5 giorni, anche non consecutivi, per ogni periodo di 90 giorni, e la possibilità di inserire il libro nel programma Kindle Countdown Deals e nella Kindle Owners’ Lending Library. Come precedentemente si è descritto quest’ultimo servizio non è disponibile in Italia come d’altronde il Kindle Countdown Deals

un servizio che consente ai possessori dei diritti di offrire sconti promozionali limitati nel tempo sui loro libri disponibili su amazon.com e amazon.co.uk. I clienti potranno verificare il prezzo originale e il prezzo scontato sulla pagina dei dettagli del libro; inoltre, un conto alla rovescia mostrerà quanto tempo manca al termine della promozione. Durante la promozione continuerai a usufruire, su ciascuna vendita, del tasso di royalty selezionato.

Quindi, su tre vantaggi a disposizione, solo uno è effettivamente utile per chi scrive in lingua italiana. Tuttavia, la promozione gratuita permette comunque di sfruttare la visibilità del sito di Amazon portando come conseguenza altri vantaggi

promozionali. Un possibile vantaggio potrà essere quello di ottenere reviews, strumento indispensabile per le vendite, oppure riuscire a entrare nei meccanismi di marketing di Amazon come le ‘liste top 100’, il ‘chi ha comprato questo libro ha comprato anche’, e ‘gli eBook del momento’. Inoltre, sarà un utile strumento per valutare l’interesse del pubblico per l’argomento in questione, il layout scelto, l’impatto della copertina o della descrizione che ti permetteranno quindi di

modificare alcuni aspetti del libro in questione oppure compiere altre scelte per una possibile pubblicazione successiva.

Pubblicità e promozione, kdp.amazon.com, url: https://kdp.amazon.com/help?

53

(21)

2.3.2 iBookStore

Uno dei diretti competitor di Amazon è iBookStore, il canale di vendita di eBook di Apple. I contenuti di iBookStore sono disponibili sia per iTunes, il programma predefinito di Apple per la gestione di tutti i contenuti multimediali nei computer fissi, che per iBooks, app predefinita per la gestione degli eBook su dispositivi mobili quali iPad, iPhone e iPod Touch. L’organizzazione grafica dei due sistemi è diversa ma le opzioni disponibili sono le stesse. Si prenderà come riferimento

iTunes. La homepage del canale iBookStore rispecchia l’organizzazione di molti altri eBook store, con un corpo centrale e una barra laterale. Nella parte alta un banner pubblicizza i libri del momento. Al centro della pagina si trovano i link ad alcune tipologie specifiche di eBook, come le serie più richieste, le novità del mese, i titoli di prossima pubblicazione e quelli consigliati dai lettori. Sulla fascia laterale si trovano altri link veloci, la classifica dei libri più venduti e quella dei libri gratis più scaricati. Una volta selezionato il libro desiderato si procede direttamente con il

check-out.

La procedura di acquisto è molto semplice e immediata; grazie all’inserimento dei dati relativi alla carta di credito e alla sincronizzazione dei dispositivi abituali sul portale iTunes, è possibile scaricare direttamente il libro sul proprio mac. Il parco editori di iBookStore è costituito dalle più famose case editrici, con gli autori più famosi, e da un nutrito gruppo di autori emergenti che si avvalgono dell’opzione di self-publishing. iBookStore inoltre offre un vasto catalogo di libri scaricabili gratuitamente. I libri che si trovano su iBookStore sono in formato ePub. Anche Apple offre un servizio — a pagamento — di cloud computing per poter archiviare i propri dati oltre a tutti i file scaricati da iTunes.

A differenza di Amazon, il sistema di pubblicazione di Apple è piuttosto lento e richiede più attenzione. Innanzitutto è necessario ottenere un ID Apple al quale deve essere associata una carta di credito valida. Successivamente, abilitato iTunes Connect con l’account creato, si deve dichiarare se offrire i libri gratuitamente oppure venderli.

Qualora si scegliesse quest’ultima opzione per poter proseguire sarà necessario l’inserimento del codice EIN. Successivamente alla ricezione del suddetto codice, si potrà proseguire nella creazione dell’account di iTunes Connect inserendolo

nell’apposito spazio.

Terminato il processo di iscrizione, si dovrà accedere ad iTunes Connect e firmare dei contratti on-line per scaricare l’applicazione iTunes Producer, disponibile solo per Mac, che consentirà di inviare ad Apple i file da pubblicare. Apple inoltre richiede un codice ISBN mai utilizzato e un libro campione — che verrà reso disponibile come anteprima del libro.

(22)

Effettuati tutti questi passaggi, sarà possibile caricare il file del libro per l’approvazione e una successiva pubblicazione nell’iBookstore. Come accade con le applicazioni, Apple permetterà di gestire a proprio piacimento il prezzo di ciascun libro e invierà il ricavato delle vendite tramite bonifico, trattenendo il 30% di quest’ultimi. Infine, i libri potranno essere protetti dal sistema proprietario di Apple FairPlay DRM; a esclusione dei contenuti multimediali visualizzabili esclusivamente da iBooks. 54

2.3.3 Google

Google Play Books nasce con l’idea di rendere più semplice la ricerca, l’acquisto, e la lettura dei contenuti digitali in maniera indipendente dal dispositivo di lettura. Al momento del lancio, avvenuto alla fine del 2010, il portale presentava già oltre tre milioni di titoli con un parco editori che va tutt’oggi dalle maggiori case editrici mondiali agli indipendenti. Lo store è navigabile in rete come qualsiasi shop online e, soprattutto, è presente su tutti i dispositivi con sistema Android.

L’offerta di Google Play Books comprende una quota importante di testi gratuiti e di testi scolastici. Accanto alle case editrici partner, Google ha strutturato un network di siti web affiliati che amplia le possibilità di penetrazione in un mercato dominato da colossi come Amazon . Allo store si accede tramite un link posizionato 55

nella parte alta della homepage di Google. Lo store dal punto di vista dell’usabilità appare semplice ed essenziale. Nella parte alta si trovano la barra di ricerca con la quale è possibile effettuare ricerche sia degli eBook che delle app Android. A sinistra è posizionata la fascia verticale dove si trovano la classifica dei libri più letti venduti e quella dei libri gratis più letti. La zona centrale è suddivisa tra le novità della categoria fiction e non-Fiction. La pagina specifica del singolo libro segue lo stile della pagina principale dello store eBook. Nella fascia laterale sinistra si trovano i libri dello stesso autore mentre in quella di destra le informazioni dettagliate sull’eBook: anno di pubblicazione, editore, numero di pagina. Nella fascia centrale sono presenti due bottoni: uno serve per visionare l’anteprima del libro mentre il secondo serve per l’acquisto. Gli eBook sono acquistabili su Google in formato ePub o PDF e possono essere fruiti sia scaricando il file, sia direttamente online. Anche Google Play eBooks ha adottato una tecnologia cloud che consente agli utenti di leggere il testo acquistato su smartphone, tablet, e-reader e PC.

iBooks Author: Panoramica della pubblicazione di iBooks Store, apple.com, url: https://

54

support.apple.com/kb/PH2808?viewlocale=it_IT&locale=it_IT

Mathew Ingram, Google’s New Bookstore Cracks Open the E-book Market, gigaom.com, 2010, url:

55

(23)

Attraverso Google Play è possibile raggiungere i lettori di circa 50 paesi in tutto il mondo — elenco che è in costante espansione. Si tratta di un mercato 56

vastissimo che, grazie alla presenza capillare dei sistemi Android, riesce a

raggiungere persino aree geografiche dove la distribuzione di Amazon non riesce ad arrivare, come la Polonia e la Turchia. La vera opportunità offerta da Google Play consiste nell’essere parte del più potente e utilizzato motore di ricerca al mondo, Google. “Distribuire un eBook tramite Google Play equivale ad accedere a una ‘via preferenziale’ nei risultati delle ricerche sul web.” Inoltre, l’anteprima del 10% del 57

contenuto del libro generata in automatico che Google Play Store mette a

disposizione ai propri utenti, viene indicizzata completamente a livello testuale per attivare la cosiddetta ricerca ‘full-text’ tramite la tradizionale ricerca Google. 58

Per pubblicare un libro su Google Play e Google Book si deve accedere con il proprio account Google nel Centro Partner di Google Play Libri. Il servizio online per il caricamento dei file e delle informazioni necessarie alla pubblicazione è molto simile a quello già descritto per KDP. Google offre tuttavia la possibilità di caricare il libro in formato ePub o PDF con dimensioni inferiori ai 2 GB. Per quanto riguarda invece i prezzi di vendita, Google Play applica il modello di vendita Wholesale, mentre sulle royalties, all’interno del sito di supporto alla pubblicazione, non è riportato alcun dato — alcuni editori e autori affermano che la percentuale sia del 52-55% sul prezzo di listino.

2.3.4 Edigita – Editoria Digitale Italiana

Edigita, nata nel 2010, è la prima piattaforma digitale italiana dedicata

esclusivamente alla distribuzione degli eBook. La piattaforma è stata promossa da uno sforzo comune di tre fra i maggiori gruppi editoriali: Feltrinelli, Messaggerie italiane – GEMS e RCS Libri.

Il progetto Edigita, di fronte alla sfida globale della digitalizzazione, nasce dalla volontà degli editori promotori di unire e potenziare i propri sforzi nella conquista del mercato eBook e degli eBook Reader. L’obiettivo è di realizzare un’unica infrastruttura comune per la distribuzione online dei testi digitali condividendo gli ingenti investimenti richiesti e offrendo nel contempo l’opportunità a tutti gli altri editori di accedere alla più ampia repository di titoli italiani. In questo modo si garantisce inoltre a chi si occupa da sempre di

Paesi in cui è supportato Google Play Libri - Guida di Books, support.google.com, url: https://

56

support.google.com/books/partner/table/6052428?rd=1

Giovanna Russo, Perché distribuire i propri ebook tramite Google Play è un vantaggio,

57

streetlib.com, url: http://selfpublish.streetlib.com/it/2014/06/12/perche-distribuire-propri-ebook-tramite-google-play-e-un-vantaggio/

Pubblica oggi il tuo libro su Google Play, play.google.com, url: https://play.google.com/books/

58

(24)

contenuti di mantenerne il controllo anche nelle modalità distributive e di vendita digitali restando protagonista di questa evoluzione. 59

In sostanza Edigita gestisce la fase intermedia tra editori e venditori: la distribuzione di eBook in formato PDF ed ePub, l’inserimento di DRM in opzioni differenziate secondo le necessità di ciascun editore, servizi di intermediazione amministrativa tra editori e negozi on-line e servizi aggiuntivi quali consulenza e conversione; “tutto ciò rispettando l’autonomia degli editori, che potranno usufruire dei servizi mantenendo la piena autonomia sulla politica commerciale.”

La piattaforma informatica che permette di svolgere i servizi descritti è stata realizzata con il supporto di CEFRIEL, il consorzio tra Università lombarde e imprese che si occupa di infrastrutture informatiche avanzate.

Edigita esordirà con più di quaranta sigle editoriali, ma sarà aperta a tutte le case editrici interessate a uno sviluppo digitale parallelo alla distribuzione fisica e “tradizionale” dei libri e garantirà a tutti gli operatori editoriali la possibilità di aderire liberamente e a parità di condizioni. Tutti gli editori, italiani ma anche esteri, potranno usufruire dei servizi di Edigita allo stesso modo dei soci promotori. 60

La pubblicazione sulla piattaforma è molto semplice. Occorre innanzitutto registrarsi sul portale ‘edigita.cantook.net’, e, effettuato l’accesso, andare sul tab

‘Pubblicazioni’, cliccare ‘+ Aggiungi’, e seguire le indicazioni fornite dalla piattaforma.

Tra gli obblighi a cui l’editore è tenuto a sottostare da contratto troviamo:

gli e-Book non potranno in nessun caso essere caricati o comunque resi disponibili per scopi commerciali su piattaforme di terzi o altri canali distributivi tranne nel caso in cui Editore voglia avere rapporti diretti con e-Retailer che non operano solo sul mercato nazionale. 61

Inoltre, Edigita fatturerà una commissione pari al 9% del prezzo di listino per

ciascuna copia di eBook venduta e l’editore sarà tenuto a riconoscere il pagamento di alcune attività svolte da Edigita, come “un compenso pari a € 0,21, oltre IVA, per ciascuna copia di eBook venduta con applicazione della protezione DRM Adobe” 62

oppure “per l’attività di Delivery degli eBook ceduti a titolo gratuito da Editore, un compenso pari a € 0,60 oltre IVA, per ciascuna copia di eBook recapitata.” 63

La rivoluzione italiana nella distribuzione degli eBook, Edigita – Editoria Digitale Italiana, url:

59

http://www.maurispagnol.it/Comunicato_edigita.pdf Ibidem

60

Allegato f: corrispettivi e termini di pagamento, Accordo per la prestazione di servizi relativi alla

61

distribuzione di libri in formato elettronico (e-book), Edigita, url pdf: http://www.uelci.it/wp-content/ uploads/2014/04/Contratto-di-distribuzione-di-contenuti-digitali-EDIGITA-Editore-UELCI-20143.pdf

Ibidem

62

Ibidem

(25)

2.4 Supporti di lettura

Un ultimo elemento di cui l’editore deve tener conto durante la realizzazione del libro digitale, è il mezzo di lettura.

Si è già affrontata nel capitolo precedente l’ambiguità semantica, derivante dalla parola libro, tra oggetto fisico e contenuto. Riferendocisi all’oggetto libro, ciò che differenzia ulteriormente il cartaceo dal digitale è la sua visualizzazione. Se infatti il contenuto del libro cartaceo è intrinsecamente legato al proprio mezzo di lettura, il libro digitale, a seconda dei casi, può essere visualizzato su mezzi con differenti caratteristiche. Questo, in particolare, non permette all’editore di avere un’immagine precisa del proprio lavoro una volta che viene fruita dal lettore. Se però nel caso dei formati a layout fluido questi ‘ostacoli’ sono limitati o nulli, nel caso dei layout fissi, per i quali è necessario definire una dimensione — e di conseguenza un rapporto fisso tra base e altezza del contenuto — emergono problematiche ulteriori.

Non è affatto semplice rimanere aggiornati sulle ultime tendenze in ambito tecnologico, ma è bene che l’editore conosca almeno i dispositivi e le applicazioni di lettura maggiormente utilizzate, affinché possa, durante la creazione dell’eBook, arginare possibili problemi di visualizzazione — testando sui suddetti mezzi di lettura il prodotto creato. Inoltre, dovranno essere considerati non solo gli eReader e i tablet, ma anche gli smartphone. Secondo infatti uno studio pubblicato dal Wall Street Journal, l’attuale stile di vita e la diffusione degli smartphone stanno portando sempre più a utilizzare questo device come strumento di lettura. 64

In generale, per quanto riguarda i device di lettura, per un editore digitale i dettagli tecnici da tenere in considerazione sono: la dimensione dello schermo — e il rapporto base e altezza per i dispositivi che supportano il layout fisso — e i formati di file supportati.

Nonostante il lettore possa, nel caso degli eReader, interagire col testo e modificarne il formato, si consiglia comunque di creare un eBook con un font dalle dimensioni leggermente più grandi rispetto a un libro cartaceo. Se per un materiale destinato alla stampa bisognerebbe rimanere in un range di 10-12 punti, per un eBook si consiglia di partire dai 15 pt – tenendo ovviamente conto il font scelto per il libro cartaceo. Questo anche a causa della dimensione e della risoluzione dello schermo, in generale di 6'' (15,2 cm) e 150 ppi.

Tra i migliori e più venduti eReader attualmente sul mercato, anche italiano, ci sono i prodotti Amazon. Tutti i modelli presentano una dimensione dello schermo di 6" ma per quanto riguarda i formati supportati, come si è più volte preso in

Jennifer Maloney, The Rise of Phone Reading, WSJ, 2015, url:

http://www.wsj.com/articles/the-64

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