• Non ci sono risultati.

LA SANTA CONFESSIONE E LA DIREZIONE SPIRITUALE - Terza Parte

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "LA SANTA CONFESSIONE E LA DIREZIONE SPIRITUALE - Terza Parte"

Copied!
8
0
0

Testo completo

(1)

 

Meditazione di Padre Giorgio Maria Faré  

LA SANTA CONFESSIONE E LA DIREZIONE 

SPIRITUALE - Terza Parte  

  Meditazione del 07 febbraio 2021 

 

(2)

 

Dal libro di Giobbe [Gb 7,1-4.6-7] 

Giobbe parlò e disse: «L'uomo non compie forse un duro servizio sulla terra e i suoi giorni  non sono come quelli d'un mercenario? Come lo schiavo sospira l'ombra e come il 

mercenario aspetta il suo salario, così a me sono toccati mesi d'illusione e notti di  affanno mi sono state assegnate. Se mi corico dico: "Quando mi alzerò?". La notte si fa  lunga e sono stanco di rigirarmi fino all'alba. I miei giorni scorrono più veloci d'una spola,  svaniscono senza un filo di speranza. Ricòrdati che un soffio è la mia vita: il mio occhio  non rivedrà più il bene». 

Sia lodato Gesù Cristo, sempre sia lodato. 

Eccoci giunti al Domenica 7 febbraio, quinta Domenica del Tempo 

Ordinario, Anno B. Abbiamo appena ascoltato la Prima Lettura di questa  Domenica tratta dal Libro di Giobbe, cap. VII. 

“Ricòrdati che un soffio è la mia vita: il mio occhio non rivedrà più il bene”

 

La nostra vita è un soffio, la vita di tutti è un soffio ma noi possiamo  rivedere il bene, lo possiamo rivedere ogni volta che vogliamo perché il  nostro bene è Dio, e Lui lo possiamo sempre vedere, quando vogliamo, se  siamo nella Sua Grazia.  

Continuiamo ad ascoltare questo bellissimo libro “​L’inconscio Spirituale”​ del  prof. J.C. Larchet: 

“Nella psicoanalisi, il ruolo dello psicoterapeuta è essenzialmente di stare ad 

ascoltare e di prestarsi al ​ transfert​ che il malato fa sulla sua persona. In qualche 

modo, il malato si guarisce da sé, prendendo semplicemente coscienza degli 

elementi repressi e liberandosi, tramite il transfert, dagli afferri legati a quegli 

(3)

metodo [psicoanalitico], quello che lo distingue da tutti gli altri procedimenti, si  scopre nel fatto che la sua efficacia terapeutica non gli viene da un comando dato  dal medico». 

Nella confessione, è certamente vero che nel riconoscimento delle proprie colpe,  delle proprie passioni o tendenze malvagie il malato dà la prova di quel pentimento  che nella terapeutica cristiana occupa un così importante ruolo; ma lo scopo della  confessione è ottenere il perdono dei peccati passati, ed è questo perdono ciò che  costituisce l'elemento essenziale della terapeutica.”  

Ci sono delle analogie tra confessione e psicoanalisi, ma la grande e 

fondamentale differenza è che con la confessione vengo perdonato, ricevo  l’assoluzione. È fondamentale il prendere consapevolezza del mio male  ma ciò che produce la mia guarigione nella confessione è l’assoluzione, è il  perdono, non il racconto in quanto tale. 

“Quanto alla manifestazione dei pensieri ​

- cioè alla direzione spirituale -​

il suo  scopo è soprattutto di fornire al padre spirituale le informazioni che gli 

permetteranno poi di dare al malato i consigli più adeguati.” 

Tanto meno parliamo, tanto più sarà approssimativo il consiglio, se poi  mentiamo sarà addirittura sbagliato. 

“Anche il confessore dà dei consigli al momento della confessione; ma in un  contesto di manifestazione dei pensieri i consigli sono più dettagliati, più legati a  ogni momento dell'esistenza.”  

La direzione richiede molto più tempo e si vanno a vedere le cose da  vicino. 

(4)

“In un caso come nell'altro, i consigli del padre spirituale aiutano il malato a  collaborare alla propria guarigione, ma seguendo una precisa direzione e un  metodo suggerito. Sotto quest'aspetto, il padre spirituale si distingue nettamente  dallo psicanalista freudiano, il quale non soltanto deve astenersi dal dare consigli,  ma deve anche escludere ogni dirigismo.” 

A tanti la parola ​Direzione Spirituale​ dà tanto fastidio e oggi si usa  sostituirla con la parola “accompagnamento”. Ma perché questa parola 

“direzione” dà tanto fastidio? Perché ormai, non ce ne siamo neanche  accorti, siamo completamente imbevuti di psicoanalisi. Ma la psicanalisi  dove ha trovato la sua origine? Nel protestantesimo. E perché l’ha trovata  lì e non altrove? Perché lì mancava il Sacramento della Confessione. 

Quindi, in fin dei conti, questa allergia alla direzione spirituale deriva dal  fatto che la deve fare [il Sacerdote] è il primo che probabilmente o non  l’ha mai fatta, o l’ha fatta poco, o male, e di sicuro non la sta più facendo,  quindi non capisce neanche cosa voglia dire veramente fare la Direzione  Spirituale e perché sia giusto chiamarla così. È importante chiamarla  direzione ed è quello che la psicoanalisi, invece, vuole assolutamente  evitare. 

“Il padre spirituale, invece, appare più dirigista che nella maggior parte delle  psicoterapie, anche di quelle che ammettono un ruolo di consigliere; i suoi consigli,  inoltre, sono più esigenti e senza dubbio più e caci, nella misura in cui l'obbedien-  za dei figli spirituali ai loro padri spirituali è certamente un'esigenza e viene 

senz'altro dichiarata una virtù fondamentale.”

 

Se oggi parli di padre spirituale, direttore spirituale, direzione spirituale,  obbedienza del figlio spirituale al padre spirituale, … incominciano a  tacciarti di plagio! O della sua sorella gemella che è la manipolazione. 

(5)

Noi abbiamo completamente dimenticato, e qualcuno non l’ha mai 

sperimentata, la ricchezza spirituale che sta dentro a queste pratiche, che  ha costruito Santi e Sante nella storia della Chiesa. Abbiamo spazzato via  secoli di Santi. 

Altro esempio: un tempo nemmeno tanto lontano, quando ero ragazzo io,  nessuno si confessava seduto, tutti rigorosamente in ginocchio dall’inizio  alla fine. Oggi stanno tutti seduti. Ma proviamo a ragionare: sei davanti a  Gesù Cristo, stai per ricevere il perdono di Dio, tu hai offeso Dio, 

l’Onnipotente, l'Onnisciente, l’Infinito, il Padre, ... e confessi i tuoi peccati  seduto? Ricevi il perdono di Dio, un perdono che va a estendersi su tutti i  tuoi peccati che hanno offeso l’Infinita Maestà di Dio e per i quali, quindi,  non ci sarebbe possibilità di riscatto dato che l’offesa è infinita, ricevi il  Sangue di Cristo che ti lava dai tuoi peccati… e lo fai seduto? 

Dove si sta seduti? Dallo psicanalista, a meno di non andare da quelli che  ti fanno stendere sul lettino. 

Qui noi Sacerdoti dobbiamo farci un grande esame di coscienza: se noi  stessi ci confessiamo poco e male, che amore abbiamo per questo 

Sacramento? Ogni quanto ci andiamo a confessare? È inutile fare le omelie  agli altri se siamo i primi che non le mettiamo in pratica. Noi dovremmo  essere i primi testimoni della bellezza, della grandezza, dell’utilità del  Sacramento della Confessione, i primi che lo vivono. Se io sono il primo  che non ho un direttore spirituale o l’ho avuto l’ultima volta quando avevo  dodici anni, se la mia confessione è rara, la mia obbedienza è discussa... è  chiaro che dirò agli altri di non chiamarla “direzione”, perché mi viene  l’orticaria solo a sentire questa parola, visto che io sono il primo che non la  fa, che non ha sperimentato la grandezza di questa cosa. Quindi chi la  vive, chi la chiede, chi l’apprezza viene chiamato plagiatore, manipolatore, 

(6)

cristiana. 

“A differenza dello psicanalista freudiano, che ha per regola d'«astenersi da ogni  critica contro l'inconscio e i suoi derivati», ilpadre spirituale non esita a dare il suo  giudizio sullo stato interiore, sulle tendenze, sugli atteggiamenti e sui 

comportamenti del suo figlio spirituale; ma ciò non equivale a giudicare il suo figlio  spirituale, bensì ad aiutarlo a vedere più chiaro in sé.”  

Leggiamo qui in nota nel libro del prof. Larchet che, secondo quanto scrive  Freud nella sua opera “La tecnica psicoanalitica” a pag. 70, se lo 

psicoterapeuta opponesse qualche critica a ciò che dice il paziente 

darebbe prova di “orgoglio educativo”. Sarebbe un educatore orgoglioso,  presuntuoso, superbo, che si permette di dare un giudizio sullo stato  interiore della coscienza.  

Viceversa, il confessore è chiamato proprio a dare questo giudizio. La  riforma di Paolo VI, che è quella attualmente vigente, circa il Sacramento  della Confessione dice che il Sacerdote, quando siede in confessione,  siede come giudice e come medico. Il medico cura e il giudice, cosa fa? Il  giudice giudica. 

Il motto di Freud è astenersi da ogni critica contro l’inconscio e i suoi  derivati. Sono cose dei nostri tempi. Stiamo attenti quando andiamo a  confessarci, chiediamocelo bene: oggi sto andando a confessarmi o sto  andando a fare la seduta psicanalitica? 

“A differenza ancora dello psicanalista, che non cerca di edificare il malato né di 

proporgli degli ideali, il padre spirituale gli indica delle norme rispetto alle quali 

egli deve prendere posizione. Queste norme sono ispirate non soltanto dalla 

concezione cristiana dell'uomo e dell'esistenza, ma anche dalle concezioni che 

(7)

riguardo della natura delle passioni (ciò lo aiuterà a individuare con maggiore  precisione in sé gli elementi patogeni) e delle virtù (ciò gli fornirà delle norme di  buon comportamento). Spesso il padre spirituale gli sottopone anche un preciso  metodo per combattere e progredire. L'efficacia della terapeutica dipende in gran  parte dall'applicazione dei suoi consigli.  

La condizione di padre spirituale l'autorizza anche a intervenire consolando,  incoraggiando, esortando, mettendo in guardia, mentre d'ordinario lo 

psicoterapeuta è ben più riservato, quando addirittura non si astenga da ogni  intervento verbale.” 

In nota leggiamo: 

“È ben frequente che degli psicanalisti (freudiani) se ne stiano del tutto muti  durante le loro relazioni con gli analizzanti. Mi diceva uno psichiatra che, durante  la sua analisi didattica, il suo psicanalista non gli aveva mai detto di più che 

«buongiorno» e «arrivederci».” 

Credo che abbiamo tutti — io per primo — molti motivi per riflettere e per  vedere dove siamo. Chi è Sacerdote deve esaminarsi come Sacerdote,  come Confessore e come penitente — perché noi siamo i primi a dover  vivere questo Sacramento! — e chi è laico esaminerà dove si colloca come  penitente. Credo che tutti qui dentro troviamo molte ragioni, molti spunti  per un esame di coscienza molto serio e una necessità di conversione  altrettanto seria. 

La prossima volta vedremo in cosa consiste la relazione con il padre  spirituale e vedremo la differenza tra relazione con il padre spirituale e  quella con lo psicanalista. È fondamentale tenere a mente questo 

(8)

da una parte e psicanalista dall’altra. 

Noi Sacerdoti chiediamoci: siamo più preti o più psicanalisti? Il Sacerdote è  chiamato ad indicare delle norme che trovano ispirazione nella 

concezione cristiana dell’uomo, nell’esistenza.  

E come penitenti chiediamoci: quanto teniamo in considerazione i consigli,  le indicazioni che ci vengono dal nostro padre spirituale? Quanto siamo  obbedienti? Che tradotto vuol dire: quanto ci fidiamo? 

Auguro di cuore a tutti voi una Santa Domenica.  

E la Benedizione di Dio Onnipotente, Padre, Figlio e Spirito Santo discenda  su di voi e con voi rimanga sempre. Amen. 

Sia lodato Gesù Cristo. Sempre sia lodato. 

********* 

Link audio omelia su Telegram  

https://t.me/VeritatemfacientesinCaritate/5430 

Seguici anche su Twitter: 

https://twitter.com/veritatem_c/status/1358254749032808450?s=21 

Link del sito dove trovare tutte le omelie: 

https://www.veritatemincaritate.com/category/omelie/ 

Siamo anche su Pinterest: 

https://pin.it/2bFfO2v 

Riferimenti

Documenti correlati

[r]

In questo senso mi trovo molto d’accordo con l’idea di Biagio di Cepollaro: una funzione politica della poesia, ma sostanzialmente la sua stessa possibilità di esistere,

By means of a generalized version of Poincar´ e-Birkhoff theorem, we prove the existence and multiplicity of periodic solutions for a hamiltonian system modelling the evolution

Sebbene il termine stesso di confessione da un lato rimandi immediatamente all’ammissione delle proprie colpe da parte del fedele che si accosta al “tribunale”

’60, quando la Missione Battista Italiana introdusse il te- sto La fede e il messaggio dei battisti (la «confessione di fede» dei battisti della Southern Baptist Convention), te-

Sono le precise promesse della Scrittura: "Poiché tutte le promesse di Dio hanno in lui il «sì» e l'«amen», alla gloria di Dio per mezzo di noi, il quale ci ha anche sigillati

75 Secondo E. B Ussi , La formazione dei dogmi di diritto privato nel diritto comune, cit., 270, una causa, cioè un motivo giuridicamente lecito e degno di considera- zione deve