• Non ci sono risultati.

SISTEMA LINFATICO LIQUIDO INTERSTIZIALE,

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "SISTEMA LINFATICO LIQUIDO INTERSTIZIALE,"

Copied!
44
0
0

Testo completo

(1)
(2)

Il sistema linfatico raccoglie il LIQUIDO INTERSTIZIALE, che esce dai capillari e rimane nei tessuti, per ricondurlo nella corrente sanguigna.

Il liquido trasportato da questo sistema è detto LINFA. Grazie alla linfa i globuli bianchi, prodotti dal midollo osseo, raggiungono gli organi cosiddetti LINFOIDI, dove maturano

SISTEMA LINFATICO

(3)

LINFONODI

I linfonodi hanno funzione di FILTRI:

si tratta di masse di tessuto spugnoso ricche di GLOBULI BIANCHI, che si attivano per rimuovere dalla corrente circolatoria MICROBI, PARTICELLE ESTRANEE, CELLULE MORTE.

(4)

Tutti gli ambienti della Terra sono popolati da microrganismi, di cui molti sono PATOGENI, ossia in grado di causare malattie. Il nostro organismo si difende dagli agenti patogeni grazie all’azione del SISTEMA IMMUNITARIO.

Il Sistema Immunitario è una complessa rete integrata di MEDIATORI CHIMICI CELLULE e STRUTTURE BIOLOGICHE, sviluppate nel corso dell'evoluzione, per difendere l'organismo da qualsiasi forma di attacco CHIMICO, TRAUMATICO o INFETTIVO alla sua integrità.

SISTEMA IMMUNITARIO

(5)

Il sistema immunitario protegge l’organismo attraverso DUE linee di difesa:

• L’IMMUNITÀ INNATA O ASPECIFICA

• L’IMMUNITÀ ACQUISITA O SPECIFICA

(6)

L’immunità innata comprende vari MECCANISMI ASPECIFICI di protezione.

Fanno parte dell’immunità innata:

• le DIFESE ESTERNE (barriere chimico-fisiche) che impediscono a organismi estranei di penetrare nel corpo

• le DIFESE INTERNE che si attivano quando i patogeni sono riusciti a penetrare all’interno dei tessuti.

IMMUNITÀ INNATA

(7)

L’APPARATO

TEGUMENTARIO è la prima difesa contro l’attacco dei patogeni.

La PELLE è la prima barriera difensiva del corpo, è passiva perché non implica alcuna azione delle nostre cellule.

Anche il SUDORE, la SALIVA e le LACRIME sono barriere difensive poiché contengono il lisozima, un enzima in grado di neutralizzare molti batteri.

Inoltre, anche le parti del corpo interne comunicanti con l’esterno, come bocca e naso, sono protette da difese aspecifiche.

(8)

La seconda linea di difesa è data da CELLULE DELL’IMMUNITÀ INNATA e da segnali chimici (citochine) che possono:

RICONOSCERE l’ingresso di patogeni (grazie a recettori per gli ANTIGENI);

RICHIAMARE altre cellule di difesa;

DISTRUGGERE i patogeni e le cellule infette. Un antigene è una proteina in grado di essere riconosciuta dal sistema immunitario come ESTRANEA o potenzialmente pericolosa.

(9)

NEUTROFILI, MACROFAGI e CELLULE DENDRITICHE sono fagociti che inglobano e uccidono i patogeni.

Macrofagi e cellule dendritiche fanno da ponte con l’immunità acquisita, partecipando alla presentazione dell’antigene.

Le cellule NATURAL KILLER uccidono le cellule cancerose o infettate.

CELLULE DELL’IMMUNITÀ INNATA:

(10)

IMMUNITÀ INNATA

Meccanismi di barriera non specifici per gli elementi patogeni

BARRIERA ANATOMICA

FISIOLOGICA CELLULARE

PELLE

MUCOSE

TEMPERATURA CORPOREA pH

MACROFAGI

NEUTROFILI

CELLULE DENDRITICHE NATURAL KILLER

(11)

L’immunità acquisita rappresenta una linea di DIFESA SPECIFICA che si ottiene entrando in contatto con i patogeni.

Questa difesa immunitaria opera principalmente grazie ai LINFOCITI, che sono in grado di:

• RICONOSCERE l’agente patogeno;

• DISTRUGGERE il microrganismo attraverso gli anticorpi e particolari cellule;

• RICORDARE il contatto con il patogeno e mettere in atto una difesa più rapida se il contatto si ripete.

I linfociti circolano nel sangue e distinguono le cellule del nostro corpo (self) da quelle estranee (non self).

IMMUNITÀ ACQUISITA

(12)

IMMUNITÀ

CELLULO-MEDIATA

LINFOCITI

T

RISPOSTA UMORALE

LINFOCITI B IMMUNITÀ

ACQUISITA

ANTICORPI

(13)

LINFOCITI

T

LINFOCITI B

(14)

ANTICORPI

Gli ANTICORPI, prodotti dai linfociti B, si legano agli ANTIGENI dei patogeni permettendo ai recettori dei MACROFAGI di riconoscere la minaccia e neutralizzarla.

Ciascun anticorpo è dotato di una STRUTTURA UNIVOCA, che gli consente di riconoscere uno SPECIFICO ANTIGENE.

(15)

Se i microrganismi riescono a penetrare all’interno del corpo, entrano in gioco sistemi di difesa più complessi. Uno di questi è la RISPOSTA INFIAMMATORIA, che ha due funzioni:

1. DISTRUGGERE I PATOGENI PRESENTI

2. AVVIARE LA RIGENERAZIONE DEI TESSUTI DANNEGGIATI.

La risposta infiammatoria è sempre accompagnata da 4 sintomi:

1. ARROSSAMENTO 2. DOLORE localizzato 3. sensazione di CALORE

4. GONFIORE dell’area infiammata

INFIAMMAZIONE

(16)

TUMOR

RUBOR

CALOR

DOLOR

FUNCTIO LAESA

SEGNI CARDINALI

Rigonfiamento

Rossore

Calore

Dolore

Funzionalità alterata

(17)

La risposta

infiammatoria è messa in atto dai MASTOCITI che liberano

ISTAMINA, una sostanza che attira altri globuli bianchi che inglobano ed eliminano gli

organismi estranei.

(18)

L’infiammazione può essere LOCALIZZATA, nel caso di una ferita, o ESTESA come nella febbre.

(19)
(20)

AUMENTO PERMEABILITÀ

VASCOLARE

ESSUDATO INFIAMMATORIO

RIPARZIONE DEL TESSUTO FORMAZIONE DI

NUOVI VASI

DISTRUZIONE DELL’AGENTE LESIVO

MIGRAZIONE DEI LEUCOCITI

INFIAMMAZIONE CRONICA RISPOSTA

IMMUNITARIA VASOCOSTRIZIONE

VASODILATAZIONE Breve e non sempre presente ISTAMINA

(21)

CELLULE COINVOLTE NELLA RISPOSTA

INFIAMMATORIA

(22)

La risposta immunitaria ha 2 diverse fasi:

1. RISPOSTA PRIMARIA, a breve termine, contro l’attacco iniziale. Le cellule effettrici rispondono all’antigene e contribuiscono a eliminarlo.

2. RISPOSTA SECONDARIA, a lungo termine, che fornisce una rapida difesa contro i successivi attacchi. In caso di un secondo contatto con l’antigene, le cellule della memoria prodotte durante la risposta primaria attivano la risposta secondaria, più rapida e intensa

(23)

L’IMMUNIZZAZIONE A LUNGO TERMINE, o memoria immunologica, si può sviluppare:

mediante l’ESPOSIZIONE al patogeno naturale

mediante la somministrazione di un VACCINO, cioè di una forma attenuata o innocua di un patogeno.

. Il vaccino innesca la produzione, da parte dei linfociti, di cellule attive e cellule della memoria che, in caso di successiva esposizione al virus, determineranno la rapida risposta immunitaria secondaria

(24)

INFIAMMAZIONE

ACUTA

CRONICA

Se persiste

(25)

INFIAMMAZIONE CRONICA

SUPPURATIVA GRANULOMATOSA

FORMAZIONE DI PUS

L'accumulo di pus in una CAVITÀ del tessuto viene circondato da una membrana costituita da CAPILLARI, NEUTROFILI e

occasionalmente FIBROBLASTI

PREESISTENTE NEOFORMATA

ASCESSO EMPIEMA

FORMAZIONE DEL GRANULOMA

CELLULE EPITELIOIDI

CELLULE GIGANTI DI LANGHANS MACROFAGI

(26)
(27)
(28)

ALLERGIA

Risposta immunitaria e infiammatoria a un antigene

NON PATOGENO chiamato ALLERGENE

ALLERGIA & SHOCK ANAFILATTICO

Gli ALLERGENI sono sostanze solitamente innocue che possono dare origine in alcuni soggetti a REAZIONI ALLERGICHE, ovvero risposte infiammatorie dovute a sensibilità o ipersensibilità del sistema immunitario.

In alcuni casi però, la reazione allergica può causare SHOCK ANAFILATTICO.

(29)

Penicillina Anestetici locali

Salicilati

ALLERGENI

FARMACI

Gatto

Ape Vespa Formica

CIBI

SPORE PELI ANIMALI

Segale Betulla Parietaria

Nichel

VELENI DI INSETTI

POLLINI

METALLI

(30)

ALLERGENI

CIBI

(31)

ALLERGENI

INGERITO

INALATO INIETTATO

CONTATTO CON LA CUTE

PIGMENTO

(32)

1. SENSIBILIZZAZIONE

2. RIESPOSIZIONE

(33)

Nei soggetti sensibili, gli ALLERGENI attivano i mastociti. Una seconda esposizione stimola il rilascio di istamina dai mastociti, causando una reazione allergica.

(34)

SHOCK ANAFILATTICO

Provocato dalla liberazione di una grande quantità di ISTAMINA e di altri MEDIATORI CHIMICI dell’infiammazione allergica

COINVOLGE L’INTERO ORGANISMO

APPARATO CIRCOLATORIO

APPARATO RESPIRATORIO

APPARATO CUTANEO

APPARATO GASTROENTERICO

(35)

La prognosi è tanto più grave quanto è più breve l’intervallo di tempo tra l’esposizione alla sostanza allergica e la comparsa del quadro clinico

(36)

PIGMENTI

(37)

2016

(38)
(39)
(40)

METALLI ALLERGENI

Co

METALLI TOSSICI

Cr

Ni Hg Cd

Pb

(41)

http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_newsAree_1667_listaFile_itemName_2_file.pdf

PPM: Viene usata per livelli estremamente bassi di concentrazione di un elemento chimico

(42)

https://www.youtube.com/watch?v=oy8HNeG6PLg

https://www.youtube.com/watch?v=CY6Fa_uAM18

https://www.youtube.com/watch?v=pWpgWpvz__I

(43)

Le MALATTIE AUTOIMMUNI si verificano quando il sistema immunitario funziona in modo errato e scambia le strutture self delle proprie cellule per non-self, danneggiando organi e tessuti.

Il DIABETE DI TIPO I è una malattia autoimmune

MALATTIE AUTOIMMUNI

(44)

Le IMMUNODEFICIENZE sono malattie su base immunitaria in cui il sistema di difesa dell’organismo riconosce i patogeni in modo corretto, ma la risposta immunitaria è insufficiente

IMMUNODEFICIENZE

L’AIDS è una immunodeficienza acquisita ed è causata dal virus HIV.

Riferimenti

Documenti correlati

☞ ☞ I linfociti di ogni individuo sono in grado di riconoscere e rispondere con reazione di eliminazione a un gran numero di antigeni, mentre la risposta non porta

La risposta corretta è: Se solo una condizione necessaria relativa al deadlock non è verificata allora SICURAMENTE il sistema NON è in deadlock / If only one necessary

New solution method for homogenization analysis and its application to the prediction of macroscopic elastic constants of materials with periodic microstructures.. The

I dati a nostra disposizione confermano l’efficacia e l’ef- ficienza di un percorso che preveda la esecuzione di una seduta unica di RT a scopo antalgico per metastasi ossee non

Tempo di assestamento: TA, tempo impiegato dall’uscita, durante il transitorio, stabilizzarsi nell’intorno del guadagno a regime (2% - 5% di scostamento da K ).. Caratteristiche

• Ci`o accade nel caso di sistemi a poli dominanti cio`e sistemi caratterizzati dalla presenza di una coppia di poli complessi coniugati pi`u vicini all’asse immaginario rispetto

Ci`o accade nel caso di sistemi a poli dominanti cio`e sistemi caratterizzati dalla presenza di una coppia di poli complessi coniugati pi`u vicini all’asse immaginario rispetto a

Ci`o accade nel caso di sistemi a poli dominanti cio`e sistemi caratterizzati dalla presenza di una coppia di poli complessi coniugati pi`u vicini all’asse immaginario rispetto a