IL PRIVATO SOCIALE Assistente Sociale
Dott.ssa Francesca Fuselli
PREMESSA
LA SITUAZIONE SOCIALE IN CUI CI TROVIAMO: la perdita di valori fondamentali e di relazioni sociali autentiche e significative rischia di compromettere il benessere psico-fisico dell’individuo e la sua vita sociale
Aumento della complessità dei bisogni del cittadino/utente Necessità di risposte ad hoc flessibili e variegate
Necessità di valorizzazione delle iniziative di bene comune che nascono dal basso Necessità di arricchire la rete di servizi offerti
Cooperazione e confronto continuo tra Enti pubblici e privato sociale
LEGGE 328/2000
Legge Quadro per il sistema integrato di interventi e servizi sociali
E’ la legge che culmina il processo di evoluzione della programmazione sociale in Itala
emerge l’importanza del coinvolgimento degli attori di terzo settore nella programmazione, organizzazione e gestione degli interventi e servizi sociali
Cooperazione e concertazione costituiscono le modalità chiave del rapporto tra Enti pubblici e terzo settore
Complementarietà di azione tra settore pubblico e terzo settore in un’ottica di sussidiarietà orizzontale
IL RUOLO DELL’ASSISTENTE SOCIALE NEL PRIVATO SOCIALE
Il Servizio Sociale professionale nel Privato Sociale interviene attraverso un lavoro d’equipe, promuovendo la concertazione e collaborazione per l’elaborazione degli interventi tra Pubblico e Privato, ma anche tra Sociale e Sanitario
L’attività dell’Assistente Sociale si suddivide in:
INTERNA: utenza spontanea (famiglie, giovani, adulti, ecc) e utenza in carico accolta presso i centri terapeutici ed educativi
ESTERNA: rapporto con Enti locali, Servizi sanitari (Sert e DSM), Forze dell’Ordine, Tribunali Ordinari, Tribunali per i Minorenni, UEPE, USSM
STRUMENTI: colloqui informativi, di orientamento, sostegno, di chiarificazione con utenti e familiari, lavoro di equipe, relazioni tecniche, ecc
LA COOPERATIVA SOCIALE P.A.R.S.
(PREVENZIONE, ASSISTENZA E REINSERIMENTO SOCIALE) ONLUS
Nasce nel 1990 inserendosi tra gli organismi territoriali del Terzo settore (o privato sociale)
Servizi offerti:
AREA DIPENDENZE: prevenzione, cura e riabilitazione psico - fisica, sociale e lavorativa di soggetti dipendenti da sostanze di abuso e con disturbi psichici correlati.
AREA MINORI: prevenzione, tutela educativa - assistenziale, garantisce un equilibrato sviluppo psico-fisico del minore, promuove l’acquisizione di autonomia personale e competenze socio- relazionali.
AREA ANZIANI E DISABILI: interventi assistenziali diurni o residenziali gestiti in collaborazione con Enti pubblici
LA MIA ESPERIENZA
Area: MINORI E DIPENDENZE INTERVENTI:
1. Responsabile ingressi per le Comunità Terapeutiche ed Educative
2. Accoglienza, ascolto, orientamento, informazione all’utenza o alle famiglie 3. Collante fra più figure professionali all’interno dell’equipe multidisciplinare
4. Partecipazione alla programmazione e monitoraggio del progetto individualizzato dalla presa in carico dell’utente alla fase finale di sgancio / fine programma / interruzione
5. Collaborazione e cooperazione con i Servizi pubblici territoriali, Autorità giudiziarie, carceri per la presa in carico del singolo caso e per la creazione di reti sociali
6. Analisi dei bisogni per la programmazione e progettazione di nuovi interventi e servizi di aiuto nel territorio
7. Partecipazione all’equipe multidisciplinare integrata DDP AV3
AREA DIPENDENZE
LA COMUNITA’ TERAPEUTICA PARS
Tipologia di utenza: maggiorenni di ambo i sessi con problemi di
dipendenze patologiche anche correlati a disturbi psichiatrici, utenti con misure alternative alla detenzione o in regime di detenzione domiciliare Operatori presenti: educatori, psicologi-psicoterapeuti, psichiatri,
assistente sociale, maestri d’opera (tutor laboratori formativi), volontari Lavoro di equipe
Approccio e metodologia di intervento:
intervento socio-educativo: l’utente viene accompagnato ad un contatto reale con tutti gli aspetti del quotidiano (orari, ordine, lavoro, e tempo libero) in un confronto costante con se stesso, con il resto del gruppo, con gli educatori e con i terapeuti
Intervento psicologico: individuale e di gruppo
Intervento medico-farmacologico
IL CASO – AREA DIPENDENZE
Luca è un ragazzo di 36 anni. Ha iniziato l’uso di eroina a 15 anni e da alcuni anni di cannabinoidi Presa in carico da parte del Sert/DSM
LA RICHIESTA DI INGRESSO IN COMUNITA’ TERAPEUTICA
Richiesta da parte del sert/DSM di valutazione del caso per ingresso in Comunità: l’Assistente Sociale della
Comunità richiederà al Servizio che ha in carico l’utente una serie di informazioni che permetteranno di valutarne l’idoneità al contesto terapeutico e comunitario. Nello specifico saranno importanti reperire:
Stato di salute psico-fisica dell’utente (condizioni fisiche, integrità o meno di facoltà mentali, ecc.): Luca ha manifestato negli anni aspetti
disfunzionali sia ideativi (manie persecutorie e dispercezioni uditive) che comportamentali ingravescenti, in relazione al continuo uso di sostanze stupefacenti. La sintomatologia psichica ha subito periodiche
Storia personale (eventuali traumi vissuti durante l’infanzia/l’adolescenza, motivazione che hanno spinto il ragazzo a far uso di sostanze, ecc): i genitori di Luca sono deceduti quando lui aveva 13 anni. Ha vissuto con la nonna ed una zia con problemi di alcol. Luca inizia uso di eroina a 15 anni, presente anche uso di cannabinoidi
Percorso assistenziale (eventuali ricoveri, altre esperienze di comunità, percorsi ambulatoriali svolti, ecc): vari ricoveri in SPDC, un percorso comunitario portato a termine, un percorso comunitario interrotto, è stato inserito in alcuni progetti di reinserimento sociale e lavorativo
Situazione abitativa: mancanza di una stabile situazione abitativa
Situazione lavorativa ed economica: Luca ha avuto in passato un lavoro a tempo indeterminato, ma alla richiesta di ingresso non ha un lavoro.
Scarsa gestione delle finanze
Rete familiare / amicale / vicinale: i suoi genitori sono deceduti quando lui aveva 13 anni. Ha un fratello più grande di 5 anni, il rapporto è conflittuale. Luca ha un amministratore di sostegno con delega alla cura. Isolamento sociale, assenza di supporti familiari e amicali adeguati.
Rete dei servizi: Sert, CSM, Servizi Sociali del territorio di provenienza
Situazione giuridica: incensurato
LA VALUTAZIONE DEL CASO PER L’INGRESSO IN COMUNITA’
Apertura cartella psico-socio-sanitaria da parte dell’AS della Comunità Colloqui di valutazione: prima dell’ingresso in Comunità vengono svolti uno o più colloqui con l’utente allo scopo di:
Constatare la motivazione all’ingresso di Luca in Comunità
Constatare il livello di consapevolezza del problema
Informare Luca in modo completo del programma terapeutico e dei metodi adottati per raggiungere l’obiettivo
A seguito del colloquio vi è la restituzione al Servizio e all’utente riguardo la possibilità o meno di ingresso.
INGRESSO IN COMUNITA’
Luca entra in Comunità il 25/03/2020 Contratto terapeutico di ammissione Periodo di osservazione
Progetto Terapeutico Individualizzato
Le varie fasi
Gli obiettivi
Il lavoro di equipe
La condivisione e co-progettazione con il Servizio inviante
La partecipazione attiva di Luca nella definizione del progetto terapeutico