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PARROCCHIA DI TORRI DI QUARTESOLO COMUNITA SS. GERVASIO E PROTASIO ANNO XXIV - N DICEMBRE 2020

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Academic year: 2022

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PARROCCHIA DI TORRI DI QUARTESOLO COMUNITA’ SS. GERVASIO E PROTASIO

ANNO XXIV - N. 96 - DICEMBRE 2020

(2)

SOMMARIO

Facciamo luce su... p. 4

Dalla comunità p. 4

Eccomi, manda me p. 8

Storia dei papi p. 9

Parole nuove per pregare p. 10

Anagrafe parrocchiale p. 11

… da sotto la mascherina:

Buon Natale!

Carissimi,

siamo alle porte del Santo Natale e chi mai a- vrebbe pensato all'inizio di quest'anno di viverlo così?

Durante la fase iniziale della pandemia, io credo che tutti ci abbiamo un po' sperato e creduto: le cose si sarebbero risolte se non nel giro di qualche settima- na, di qualche mese o perlomeno con l'arrivo della bella stagione … via via ci siamo accorti che le cose sarebbero durate di più.

Il desiderio di normalità si scontra con il bisogno di sicurezza per noi e per chi ci sta attorno e spesso le restrizioni che siamo tenuti a vivere ci sembrano troppo difficili da sostenere, soprattutto per chi ve- de messo a dura prova il lavoro e i ritmi di vita fa- miliare.

Come se non bastasse, per qualche famiglia della nostra comunità anche il maltempo e l'acqua eson- data hanno portato dei grattacapi in più.

"Andrà tutto bene" ho letto su qualche balcone e sentito dire da molte parti e forse, è il caso di ridir- celo, di ricrederci … sì, andrà tutto bene!

Come a Maria, giovane ragazza che si vede cambia- ta la vita dalla Parola di un Dio che la vuole vergine madre, esponendola anche all'accusa di adulterio e alla lapidazione: Maria non temere, andrà tutto bene; Dio è con te!

Come a Giuseppe, giovane innamorato che si sen- te tradito da colei che gli era promessa come sposa ma ahimè ora incinta: Giuseppe, andrà tutto

bene, Dio agisce in lei, in voi!

Come ai pastori, a quel tempo considerati impuri e peccatori, servi malpagati e sfruttati, mercenari.

Un angelo appare: "Oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore"(Lc 2,11) … andrà tutto bene!

Allora oggi proviamo anche noi a ripeterci il lieto messaggio del Natale: questo bambino è venuto per me, per te, per noi, perché ritroviamo la spe- ranza per "irrobustire le mani fiacche, rendere sal- de le ginocchia vacillanti, dire agli smarriti di cuore:

Coraggio! Non temete; ecco il vostro Dio" (cft Isaia 35,3-4).

Il Verbo si fa carne, il Figlio di Dio si riveste di umanità, la sua Gloria accetta di nascondersi sotto la nostra stessa povertà di creature bellissime ma fragili quasi come se anche lui indossasse una ma- scherina che nasconde la pienezza del suo volto ma lascia trasparire la profondità del suo sguardo a- mante.

Così, anche da sotto la mascherina, sicuramente meno potenti in volume ma certamente carichi di affetto, i miei più sinceri auguri a tutti voi, di un santo, sereno e rinnovato Natale.

Dio vi benedica!

Don Devis

(3)

AUGURI DI UN SERENO NATALE DA PARTE DELLA REDAZIONE DEL GE.PRO.

ORARI S. MESSE DI NATALE Giovedì 24 Dicembre

Venerdì 25 Dicembre

Torri

18.00 20.30

Lerino

20.30 Marola 20.30

Torri 09.00 11.00 17.00 19.00

Lerino 10.00 18.00

Marola 08.30

10.30

Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe,

i capelli diventano bianchi, i giorni si trasformano in anni…

Però ciò che è importante non cambia;

la tua forza e la tua convinzione non hanno età.

Il tuo spirito è la colla di qualsiasi tela di ragno.

Dietro ogni linea d’arrivo c’è una linea di partenza.

Dietro ogni successo c’è un’altra delusione.

Fino a quando sei viva, sentiti viva.

Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo.

Non vivere di foto ingiallite …

Insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.

Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c’è in te.

Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto.

Quando a causa degli anni non potrai correre, cammina veloce.

Quando non potrai camminare veloce, cammina.

Quando non potrai camminare, usa il bastone.

Però non trattenerti mai!

Madre Teresa di Calcutta

(4)

FACCIAMO LUCE Il bacio dell’altare

Quando tra persone ci si incontra, ci si saluta:

strette di mani, abbracci, baci, accompagnati da alcune parole che esprimono gioia, accoglien- za, rispetto.

Sono parole e gesti del con-venire, i "con- venevoli".

Qualcosa di simile avviene anche quando si incon- trano i cristiani.

Con gesti e parole noi esprimiamo ciò che cre- diamo in quel momento: ci riuniamo per in- contrarci con Cristo, a lui manifestiamo la no- stra amicizia e venerazione.

Questo è il motivo per cui, una volta arrivata la processione nel presbiterio, colui che ha il compi- to di presiedere la celebrazione, bacia l'altare.

Fin da questo primo segno si vede che cosa viene messo in gioco nella celebrazione: la comunica- zione interpersonale tra Dio e l'uomo. Non sia- mo lì per fare discorsi o solo per ascoltare un'o- melia, ma per incontrare ed incontrarci con qual- cuno: la liturgia è sempre incontro con il Signore, e del Signore (lo Sposo) con noi Chiesa (la sua sposa).

Così, chi presiede, baciando l'altare a nome dell'intera assemblea adunata, bacia Cristo ed e- sprime, mediante un'immagine nuziale, la compre- senza e la reciproca appartenenza di Cristo e del- la Chiesa nell'azione liturgica.

In che senso baciando l'altare si bacia Cristo?

Si può rispondere in due modi:

1. L'altare è il luogo di congiunzione tra Di- o e l'uomo, il luogo in cui si realizza la comunio- ne, il luogo dell'alleanza. Ora, Cristo adempie in pienezza questa comunione nel suo corpo.

In effetti, nel suo corpo, Dio e l'uomo non for- mano che una cosa sola, poiché il Cristo è vera- mente Dio e veramente uomo.

2. Cristo stesso si è presentato come la pietra angolare e San Paolo ha ripreso questa immagine affermando: "Voi siete edificati sopra il fonda- mento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra d'angolo lo stesso Cristo Gesù".

L'altare è proprio la pietra centrale che rappresenta il Cristo stesso.

Ed è questo il motivo per cui, durante la Messa, non ci si inchina più davanti al tabernacolo, bensì davanti all'altare, segno di Cristo che si offre per noi.

da Come argilla nelle tue mani di don Pierangelo Ruaro

DALLA COMUNITA’...

Eccoci … anche quest’anno siamo arrivati a Na- tale, la nostra intenzione era come sempre di scrivere due righe per ringraziarvi per la vostra vicinanza e per farvi gli auguri per un sereno Na- tale, ma quando abbiamo scritto questo articolo la seconda epidemia di Covid-19 aveva preso for- za nuovamente e il futuro del CAV era incerto.

Abbiamo pensato allora di raccontarvi un po’

del nostro percorso Covid nel periodo Marzo- Maggio e di come da noi volontarie era stato vissuto.

All’inizio non possiamo negare che siamo state assalite dallo sgomento perché dovevamo affron- tare qualcosa di nuovo, inaspettato e non sapeva- mo come avremmo potuto assistere le nostre mamme; ma poi hanno vinto la determinazio- ne a non lasciarle sole e la voglia di far sentire loro che noi del CAV ci siamo sempre.

Alcuni giorni prima della chiusura delle attività

(5)

La porta del CAV di Torri di Quartesolo è aperta a tutte le madri che, spaventate dalle difficoltà economiche o dalla perdita del lavo- ro, possono essere tentate di rinunciare o di in- terrompere una gravidanza.

Le volontarie del Centro offrono aiuto e vici- nanza perché la nascita di un figlio non sia vi- sta solo come un “problema”, ma come una scelta che non si rimpiangerà mai.

Sede: via Piave 2, Torri di Quartesolo

Contatti:

tel. 3803423277 mercoledì 9.00-11.00 venerdì 17.00-19.00

mail: cavtorridiquartesolo@gmail.com

CARITAS

Il nostro sportello di distribuzione in via Piave, è aperto

dalle 17.00 alle 18.30 ogni 15 giorni, il mercoledì

abbiamo fatto un elenco di tutte le mamme che stavamo assistendo con bimbi sotto i 2 anni e le abbiamo divise per paese di residenza.

Per ogni mamma abbiamo evidenziato le neces- sità, il numero di pannolini di cui avevano biso- gno ogni mese, gli alimenti che chiedevano e al- tro, le abbiamo chiamate tutte e abbiamo con- cordato un appuntamento per la consegna.

La necessità primaria erano gli alimenti; tutte ci hanno detto che non sapevano come fare per avere abbastanza cibo per i loro bambini. Abbia- mo acquistato allora 40 buoni spesa da 50€ e li abbiamo distribuiti alle nostre utenti assieme ai pannolini e a tutto quello di cui avevano bisogno.

Quando non abbiamo più potuto spostarci abbia- mo chiesto al sindaco il permesso per muoverci nel nostro comune e ce l’ha concesso; in questo modo abbiamo potuto raggiungere le nostre mamme, sempre nel rispetto delle norme covid (mascherine, guanti, distanziamento) sia per pro- teggere loro che noi.

Per le mamme residenti in altri comuni abbiamo consigliato loro di chiedere dei permessi speciali per poter venire da noi.

In qualche modo siamo riuscite a raggiun- gere tutte le nostre mamme!

La cosa che ci ha reso più felici è stata la nascita in quei giorni di tre bambini: il 28 Febbraio è nato Luca, il 31 Marzo Eliana e il 6

Aprile Samuel.

In un periodo così buio tre bambini sono nati e hanno ribadito che la vita vince sempre.

Ricordiamo questi giorni come frenetici perché eravamo sempre pronte ad intervenire, ma anche come giorni di enorme gioia per ogni mamma

che siamo riuscite ad aiutare.

Tutto quello che siamo riuscite a fare è stato an- che per merito vostro perché se non ci foste voi

che ci appoggiate e ci state vicini sempre, sicura- mente non saremmo riusciti a consegnare alimen- ti, buoni spesa e tanto altro.

Grazie ancora di cuore a tutta la comunità di Torri, Lerino, Marola e tanti auguri per un sereno Natale.

Le volontarie del Centro Aiuto alla Vita

(6)

Ciao a tutti, mi chiamo Daniela e vorrei condivide- re la mia storia.

Potrei cominciare con l’inizio di una celebre opera

… “Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi incon- trai con una bestia oscura …”

Eh sì, è proprio una bestia oscura questa malattia, tre lettere che ti sconvolgono letteralmente la vita:

SLA, una malattia neurodegenerativa; parecchie persone ne hanno sentito parlare ma non sanno cosa significa convivere con lei.

Piano, piano, giorno per giorno, ti toglie tutto. Il movimento, l’autonomia, la libertà, la voce, il respi- ro …

Ma nel mio caso non mi ha tolto la voglia di vi- vere, anzi mi ha fatto scoprire la bellezza dei gesti e delle piccole cose. Mi ha fatto riscoprire la fami- glia e le amicizie sincere.

Anche perché si ha bisogno di assistenza per ogni cosa che implichi il movimento. C’è bisogno di aiuto per qualsiasi cosa, perfino per grattarsi il naso.

E per non parlare di quando c’è una mosca..Dove si posa? In viso o in bocca e non poterla mandare via è proprio demoralizzante..

Sembra semplice da dire ma è difficile da accettare e non mancano i momenti di sconforto e depressio- ne.

In quei momenti, ti può aiutare tanto la fede e la famiglia. Una fede che riscopri proprio nel momen- to di maggior disperazione e a cui ti aggrappi per andare avanti.

Per fortuna ho mantenuto il movimento degli oc- chi, che mi permette di comunicare e di utilizzare internet. Beata tecnologia! Grazie al progresso esi- stono dei computer che si possono comandare con gli occhi e stanno sviluppando addirittura un com- puter che si comanda con il pensiero.

Mi confortano tantissimo le scoperte della tecnica, ma il mio desiderio più grande sono le scoperte della medicina … La mia preghiera è per una cura che possa guarire malattie come questa, che tolgo- no perfino la dignità.

Daniela

...DALLA COMUNITA’

In questo nostro "angolo rosa" riportiamo le testimonianze di due donne, due mamme della porta accanto che ringrazio, perché in queste poche righe ci hanno permesso di sbirciare nello scrigno della loro quotidianità.

Grazie perché quelle cose che potreste ritenere scontate o banali, sono invece preziose esperienze di vita vera, concreta e per i più sconosciute.

Grazie Daniela per la tua presenza, per la tua forza d'animo e per la tua grinta: in te (lasciami esagerare

… ma forse non esagero) io vedo quella "casa" di cui parla Gesù nella sua parabola: "cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa ed essa non cadde perché era fondata sulla roccia!"

Grazie Elena per la tua sempre pronta disponibilità e per il tempo e l'energia che sai donare anche quando di questi ne rimane poco: " e passando lo vide, si fermò, ne curò le ferite … e si prese cura di lui"

Grazie.

don Devis

(7)

Sono un’infermiera, lavoro in ospedale da molti anni e mai avrei pensato di raccontare la mia

esperienza durante questo terribile momento, quasi surreale.

Lavoro in un reparto non di terapia intensiva e non nella cosiddetta “prima linea”, per questo a fine Feb- braio quando iniziarono i primi casi di COVID-19 ero abbastanza tranquilla, non avrei mai pensato che il terribile virus arrivasse anche da noi!

Invece mi sbagliavo, è arrivato con la sua prepotenza

… a Marzo giorno dopo giorno tanti dei miei colle- ghi si sono ammalati, chi era ancora sano doveva la- vorare anche per sostituirli, la preoccupazione si faceva via via sempre più forte, le quasi 48 ore in at- tesa dell’esito del primo tampone sono state intermi- nabili, per fortuna io ero tra quelli negativi.

La paura era tanta, si percepiva tra noi, con l’arrivo del primo paziente positivo non si poteva sbagliare, bisognava rimanere lucidi.

Ogni errore poteva essere fatale, la mascherina strin- geva il naso, si respirava male, la visiera si appannava, si sentiva il sudore scendere lungo la schiena sia per il caldo che per la paura, le gambe tremavano!

Non vi nascondo che assieme ai miei colleghi in spo- gliatoio prima di iniziare il turno abbiamo pianto ma anche pregato.

Ogni giorno ero consapevole che andando al lavoro avrei potuto ammalarmi anch’io ma, cosa più pesante, avrei potuto portarlo a casa!

Il tragitto da casa a lavoro e viceversa era strano, per strada non c’era nessuno, il mondo attorno era cam- biato. Tutti siamo cambiati!

Consiglio di lettura

A ferro e fuoco (A sangre y fuego) di Manuel Chaves Nogales

Il libro, scritto da uno dei più grandi giornalisti spagnoli del ventesimo secolo durante l’esilio a Parigi, è una raccolta di racconti brevi

ambientati durante la guerra civile spagnola (negli anni ’30).

Ogni racconto propone il punto di vista dei perso- naggi da entrambe le parti della barricata.

L’umanità dei personaggi rimane centrale nei racconti, nonostante l’autore ricerchi la giustizia e la verità.

Se vuoi consigliare un libro scrivi a

gepro@parrocchiatorri.org

riportando: titolo, autore, un breve riassunto del libro e i motivi per cui lo consigli.

L’autore, con uno stile lucido e coraggioso, mo- stra come la completa sottomissione ad un’ideologia sfoci immancabilmente nella lotta fratricida.

Una sera, finito il turno del pomeriggio, andando in parcheggio ho trovato il nostro ospedale illuminato dal tricolore e l’inno d’Italia in sottofondo; quella sera ho capito che non eravamo soli e mi sono com- mossa.

In quei terribili momenti ho sentito l’affetto di tantissi- me persone, si preoccupavano per me; solo un sem- plice messaggio o una telefonata mi davano la forza di andare avanti, ma c’era anche chi mi evitava per paura

…. ringrazio tutti coloro che mi sono stati vicino e anche la mia famiglia per avermi sopportato.

Adesso purtroppo ci risiamo, è vero siamo più prepa- rati ma dal punto di vista psicologico siamo ancora molto provati.

Mi permetto di ricordare a tutti di avere rispetto gli uni degli altri, è un momento delicato, usiamo sempre la mascherina, disinfettiamoci spesso le mani e manteniamo il distanziamento, ce la faremo ancora!

Elena

(8)

Carlo Acutis, nato venerdì 3 Maggio 1991 a Londra da genitori torinesi, fin da piccolo ha vis- suto la fede in ogni aspetto della sua vita: a soli sette anni si è accostato alla Prima comunione, ricevuta con un permesso speciale.

La sua devozione, rivolta in particolare, oltre che all'Eucaristia, alla Madonna, lo aveva por- tato a partecipare alla messa e a recitare il rosa- rio quotidianamente.

Tra le sue passioni c'era l'informatica, per la quale mostrava un grande talento e della quale si serviva per testimoniare la fede attraverso la realizzazione di siti web nei quali si prodigava a testimoniare la parola del Signore.

Nel 2006 si ammalò improvvisamente di

leucemia fulminante, a causa della quale morì il

Veglia missionaria 2020 T

ESSITORI DI FRATERNITÀ

Il 16 Ottobre scorso si è tenuta in Cattedrale a Vi- cenza la veglia in occasione della Giornata missiona- ria 2020, dal tema “Eccomi, manda me! (Is 6,8) Tessitori di fraternità”.

Ed è stata davvero un’occasione per riflettere sul mandato missionario che viene proposto a cia- scuno di noi in quanto cristiani.

Il Vescovo infatti, durante la veglia, ha dato il man- dato a diversi “carismi”: ai nuovi componenti dei gruppi ministeriali, al nuovo missionario Fidei Do- num, ai ripartenti che ritorneranno alle loro missio- ni.

Ognuna di queste persone vivrà nel prossimo futu- ro la sua missione in modo diverso dagli altri; anche noi dunque possiamo sentirci interpellati dalle paro- le di Isaia: “Eccomi, manda me!”.

La riflessione proposta durante la veglia è comincia- ta con la lettura di alcuni brani dal libro di Giona e dagli Atti degli Apostoli.

Giona e Paolo sono missionari in viaggio, ma mis- sionari “particolari”: il primo sta fuggendo dal com- pito che il Signore gli ha affidato, il secondo è pri-

gioniero dei soldati romani, diretto in Italia.

Entrambi durante il viaggio vengono travolti dalla tempesta. Che fare?

La risposta ci viene dal Vangelo e dalla meditazione proposta dal Vescovo Beniamino: chi ascolta le pa- role del Signore e le mette in pratica sarà come l’uomo saggio, la cui casa non cade quando viene travolta dalle intemperie, perché è stata costruita

sulla roccia.

Con le parole del man- dato del Vescovo vo- gliamo ricordare in modo speciale il

“nostro” don Loren- zo, che l’anno prossi- mo partirà per la mis- sione nella diocesi di Roraima,

nell’Amazzonia brasilia- na:

Carissime missionarie, carissimi missionari, la Chiesa di Vicenza, che vi ha generati alla fede e nella quale

ECCOMI, MANDA ME

12 Ottobre, in soli tre giorni, presso l'ospedale San Gerardo di Monza.

Il 5 Luglio 2018 fu dichiarato venerabile da papa Francesco e il 10 Ottobre 2020 è stato

finalmente beatificato.

Questo ragazzo non solo è stato un faro per mi- gliaia di giovani, ispirandoli tramite i suoi blog, ma è diventato una straordinaria

testimonianza di fede e di speranza per tut- ti noi.

(9)

MERCATINO EQUO E SOLIDALE E GRUPPO MISSIONARIO

sabato dalle 15.00 alle 19.00

e

domenica dalle 09.00 alle 12.00

presso il centro giovanile vecchio

Vieni a trovarci!

avete accolto la chiamata del Signore, vi invia con gioia e con coraggio in missione, a servizio del Vange- lo.

La forza dello Spirito rinnovi ogni giorno in voi la fe- de, la speranza e la carità; vi renda capaci di ricono- scere e custodire le meraviglie che ovunque il Signore fa germogliare; vi renda strumenti della misericordia che guarisce e salva, renda fruttuose le vostre fatiche.

Vi siano di conforto la vicinanza e la preghiera di tut- ta la nostra Chiesa che vi vuole bene e vi accompa- gna.

STORIA DEI PAPI

37° papa: S. Damaso, Spagnolo, 366-384

Damaso, secondo la prescritta norma, fu consa- crato Papa dal vescovo di Ostia il 1° Ottobre del 336, in un periodo drammatico a causa delle violente vicende provocate dal diacono Ursino, l'antipapa.

Tenne il pontificato per diciassette anni, durante gli imperi che vanno da Valentiniano a Teodosio I°

Dotto e di grande personalità, vissuto nell'età au- rea della Patristica, Damaso fu testimone della fine del paganesimo e dell'arianesimo. Indis- se il II Concilio ecumenico (Costantinopoli, 381), in cui venne affermata la divinità dello Spirito Santo e formulato definitivamente il pri- mo dogma fondamentale della Chiesa: la Trinità.

È il Papa delle prime "Decretali" (lettere, con for- za di legge, per tutti i fedeli); il "Papa delle cata- combe" per la cura che di esse ebbe; il "poeta dei martiri" per gli elogi metrici che egli stesso for- mulava e faceva incidere sul marmo delle tombe dei martiri.

Un'opera duratura del suo pontificato è la ver- sione latina dei Vangeli, detta la "Vulgata", che san Girolamo, suo segretario particolare e consu- lente biblico, tradusse dal testo greco ed ebraico detto dei "Settanta". Da quel momento il latino si affermò come lingua ufficiale della Chiesa d'Occi- dente.

Introdusse l’uso della voce ebraica

“Alleluia”.

Come grande mecenate, Damaso curò la costru- zione di chiese e di edifici pubblici.

Morì ottantenne 1'11 Dicembre del 384.

Sepolta nella basilica dei Santi Marco e Marcelli- no, la sua salma fu traslata poi nella chiesa di S.

Lorenzo in Damaso.

È il protettore degli archeologi.

L.L.

(10)

Inno di Lode

Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra

agli uomini amati dal Signore.

Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie

per la Tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre Onnipotente.

Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo,

Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre:

tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi;

tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica;

tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi.

Perché Tu solo il Santo, Tu solo il Signore,

Tu solo l’Altissimo: Gesù Cristo, con lo Spirito Santo:

nella gloria di Dio Padre.

Amen

“Agli uomini amati dal Signore” è la versione in canto di Lc 2,14 e dice che tutta l’umanità è amata dal Signore e a tutti giunge l’annuncio della gioia e l’invito alla lode, prima ancora che con la loro “buona volontà” corrispondano a tale amore.

La preghiera del Signore

Padre Nostro che sei nei cieli, sia santificato il Tuo nome, venga il Tuo regno,

sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti

come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male.

“Come anche noi …”. Ogni cristiano sa che esiste per lui il perdono dei peccati: Dio perdona tutto e perdona sempre. Quando Gesù racconta ai suoi di- scepoli il volto di Dio, lo tratteggia con espressioni di tenera misericordia. Chi ha ricevuto tanto deve impa- rare a dare tanto e non trattenere solo per sé quello che ha ricevuto. La misericordia che sperimentiamo da parte del Padre diventa in noi pro-vocazione e sostegno ad essere misericordiosi coi fratelli.

“Non abbandonarci alla tentazione” sostituisce

‘indurre’, traduzione corretta dal verbo greco, che poteva far passare l’idea che fosse Dio a tentare l’uomo.

L’espressione originale è difficile da rendere in manie- ra esatta. Comunque si comprenda il testo, dobbia- mo escludere che sia Dio il protagonista delle tenta- zioni che incombono sul cammino dell’uomo. I cristia- ni non hanno a che fare con un Dio invidioso, un Dio in competizione con l’uomo, o che si diverte a met- terlo alla prova. Il Padre non è l’autore del male, combatte perché l’uomo possa essere liberato. E’ in questo senso che noi preghiamo “Padre nostro”.

Tratto dall’opuscolo della Diocesi di Vicenza Testi rinnovati per celebrare l’Eucarestia.

Dalla prima Domenica di Avvento abbiamo inizia- to ad utilizzare le nuove traduzioni del Messale Romano. Come ci esorta papa Francesco:

“Sappiamo che non basta cambiare i libri liturgici per migliorare la qualità della Liturgia.

Fare solo questo sarebbe un inganno. Perché la vita sia veramente una lode gradita a Dio, occorre infatti cambiare il cuore.”

A partire dai commenti alle traduzioni proposti dalla Diocesi di Vicenza vogliamo riscoprire la freschezza della fede, che sa camminare nel nostro tempo.

PAROLE NUOVE PER PREGARE

(11)

ANAGRAFE PARROCCHIALE

SI SONO UNITI IN MATRIMONIO CRISTIANO

Niero Michele e Bisson Laura

BATTESIMI - SONO RINATI ALLA GRAZIA

Bressan Bryan Brogliato Diletta Catalano Raffaella Faccioli Nicolò Gottardo Matteo Manzanilla Antonio Mognon Gaia Niero Marco

Ravazzolo Alma Rossetto Alice Santagiuliana Aurora Scarantino Lidia Segreto Elisa Spiller Leonardo Veneziano Alessio

RIPOSANO IN CRISTO

Dal 2019:

Zanetti Anna Ferrone Carolina Guiotto Lino Moreno Chilese Angela Caoduro Bertilla Baudellini William Mozzo Pietro Favero Italo Dal 2020:

Vezzoni Gina Lovison Livia Mateazzi Giuseppe Ghiro Moreno Mognon Bruna Ziggiotti Olga Verlato Angelo Voltan Imelda Gregori Guido Mozzo Severino Chimetto Graziella Toniato Adriana Carraro Luciano Dal Lago Franco De Vicari Roberto Capparotto Sergio Ceola Laura Zagni Otello Rigoni Daniela Lobba Silvia

Zandonà Luciana Villanova Antonio Gasparoni Ottavio Andriolo Arturo Melison Giusto Negrini Augusto Vantin Giuseppe Rappo Rino Rampon Giuseppe Ghiro Antonio Torresan Giorgio Vitale Carlo Rigon Sabrina Claudio Ivano Avezzù Lucia Montemezzo Elvira De Franceschi Giannina Bisarello Imelda

Imperi Gioacchino Ballardin Lina Fox Pierina Rosin Gaetano Pianalto Clorinda Paccagnella Almerina Trabuio Ernesta Baretta Graziella Aldrigo Bruno

Zoppelletto Giuseppe Fiscato Bertilla Scacco Natalina Fontana Ferdinanda Battistin Esterina Bertoldi Erminia Saggin Maddalena

(12)

Ge.Pro.

Bollettino d'informazione della Parrocchia di Torri di Quartesolo

Responsabile Don Devis Gennaro Hanno collaborato

Giulia Criscuolo, Marta Zaccaria, Lara Zeggiotti

Redazione

Canonica della Parrocchia di Torri di Quar- tesolo

via Roma

www. parrocchiatorri.org Stampa a cura della Parrocchia

di Torri di Quartesolo

Torri

Da Lunedì a Giovedì ore 18.30 Venerdì ore 8.30

Lerino

Lunedì ore 18.30 Martedì e Giovedì ore 8.00

Marola

Lunedì ore 7.30 Giovedì ore 18.30 Mercoledì e Venerdì ore 8.30

Sabato

18.00 Lerino 18.30 Marola 19.00 Torri

Domenica e festivi

8.30 Marola 9.00 Torri 10.00 Lerino 10.30 Marola 11.00 Torri 19.00 Torri

Contatti

don Dario: 3337855472 canonica Torri: 0444-580111 canonica Marola: 0444-580008

Indirizzi e-mail:

parrocchia@parrocchiatorri.org parrocchia.marola@libero.it lerino@parrocchia.vicenza.it

Illustrazione di copertina di Luca Zaccaria

Orari Sante Messe U.P.

E’ TORNATA L’ACR!!!

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