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IL CONTE ROMA NEL TEATRO CON BALLETTO ANALOGO. lirica. urnect&òlvd. &mjjt>ee/ia CON PERMESSO. I TU QUATTRO PARTI. l' autunno del i843.

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(1)
(2)
(3)

IL CONTE

&mjjt>ee/ia

lirica

I TU

QUATTRO PARTI

CON BALLETTO ANALOGO

NEL TEATRO

l'

autunno

del i843.

urne

ct&òlvd SeoSaCo 3YCceloetimi

ROMA

Sijjo^ajwt $wccute>t£lce ìsoti* $aiuyuyww>

CON PERMESSO.

(4)
(5)

3

PERSONAGGI

Giovanni

, Nipotedel

Doge

di

Genova

Signor Giuseppe Berlini*

Il

Conte

di

Lavagna

Signor

Giacomo Hoppa.

Eleonora, sua moglie

Signora

Te

resina Brambilla.

La

Contessa Giulia, sorelladi Giovanni Signora

Marianna

BarbieriNini.

Verrina

, vecchio popolano Signor Carlo Porto.

Arabella

, confidentedi Eleonora Signora

Amalia

Patriossi*

Mulei-Hassan

, schiavo SignorDario

Bertam\

CORI E COMPARSE

Di Nobili-Cortigiani-Cittadini-t)ame- Da-

gelle - Seguaci del Conte e di Verrina - Soldati - Servi -Marinari- Popolo-

La

Scena e in Genova.

L'Epoca, del Secolo

XV.

N. B. I versi virgolati si

ommettono

per brevità.

(6)
(7)

5

SCENA PRIMA E Notte.

Luogo

deserto nelle vicinanze di

Genora

Verrina, e i suoiSeguaci. Si avanzano

discorrendo per

V

oscurità*

Verr.

Ferir

convien ....

( conmistero a bassa voce)

Coro La

vittima

Ne

addita, e feriremo.

Verr. Giovanni! -

Abusa

il perfido Del suo potere estremo : L'empio rapiscea

Genova La

pace, a

me

l'onor!

Ma

pel mio brando vindice Farne giurai lo scempio!

Meco

a tant' opra unitevi...

Ver. e

Coro

Per cadràquell'empio i

Vostror •• »|

Nostro furor

temWe

Risponda al

ì0 furor?

r e tuo

Verr.

Una

figlia,

una

figliadiletta.

Al mio fianco innocente crescea;

(8)

6

D'empia fiammaperleis'accende»

Quei perverso , etradirla tentò!

Ma

suapadre ha giurato vendetta,

E

vendetta acompir già si appresta

Or

se in voi la virtude si desta,

Che

avvilita, chemuta restò!

(Mostra ai seguaci

una

Usta di proscri- zione* Essi si raccolgono intorno

ad una

lanterna eleggono.)

Verr*

Or

leggete qua! sorte ciaspetta,

Apprendeteil terribile scritto:

E

per noi il supplizio prescritto?

A

noi morteil crudelesegnò !

Col

Coro.

Ma

il hagiurato vendetta,

E

vendetta a compir già si appresta

Or

se in

V

°f la virtudesi desta,

noi *

Che

avvilita, che muta restò!

i°* Parte del Coro. Quale infamia!

2°. Parte Vendetta !

Parte. Vendetta !

2°. Parte Delta stragegià Torà suonò!

Coro

generale*

L'accento chet'animaèilgrido d'un forte?

Siam teco,o magnanimo^ in vita ed in (morte.

AlParmitu guidaci ! Riviva il coraggio:

Nelsangue del perfidosilavil'oltraggio.

All'armi tu guidaci! Vendetta tu vuoi?

Ciascuno di noi -vendetta farà !

Al grido d'onore, al grido di gloria

Avrem

la vittoria ;- ti iniquo cadrà.

(9)

7 Verr. Alcun qui giunge

Coro

{dopo avere osservato)

È

di

Lavagna

il Conte !

Verr. Egli è quì7,-Ite altrove;aluisoltanto Parlar degg'io,mostrarde'nostri il pianto, L'ontade'nostri ed il

comun

periglio...

Ilsuo brando cigiova,il suo consiglio.

(//

Coro

parte.)

SCENA.

IL

Verrinaceli

Conte*

Verr. Conte , m' abbraccia. .. . // Con. Al vecchio amico appresso

Scordo del viver mio tutte le pene.

Verr.

A me

penar conviene ,

E

-n'ho ben d'onde

-

Ah! non bastò che il

. crudo L'empio oppressore tutto a

me

rapisse

Quanto

avea di piùcaro ,

Di più dolce al mio cor...ei nelmio tetto

Anche

l'onor ... anchel'onor m'hatolto !

// Con. Qualperfidia ! ... cheascolto L

E

il ver mi narri? . . .

Verr. 11 ver ! Presso miafiglia

Ei si recò furtivo . . . (il suo pensiero...

Ricopra un denso velo )

Quella insultava, il genitore, il Cielo!

Ma

a se con tal delitto

L'ultimofato iltraditore hascritto!

Il Con. L'ora, il luogo, il fiero accento

(10)

Che

il tuo labbrohaproferite

Fremoà

guerra ....

Verr.

Ed

io la tento ;

E

il tuo braccio e il coreinvita.

Di mia figlia che sospira Odi il pianto, ascoltaP ira

Del tradito genitor !

Il Con.

Tu

conosci questo cor?

Guerrafremo anch'io; represso Chiudo in sen l'ardente sdegno.

Sentoanch'iocheuntanto eccesso Di mortai vendetta è degno.

Al mio brando ormai si aspetta

11 compirtanta vendetta ;

E

compirla appien saprò \

Verr. Io dipiù bramar

non

so f

{con mistero) Convien le follìescordar dell'amore.

Il Con. D' amor le follie scordare saprò.

Verr. Conviene di morte sfidare l'orrore.

// Con. L'orrore di morte sfidaresaprò.

Verr. Ricevi un amplesso!

Ah

stringimi al ( petto ...

// Con. Esprimer non posso la gioja cheio (sento,

O

Padre ...

Verr.

Ma

bada!

può

perderci

un

detto:

Opriam

nelmistero: è giunto il

momento:

La

patria, cheil chiede, dobbiamo salvar.

//Con. Nel fierocimento-avra questo aeciar.

{Imbrandiscono le loro spade.) a 2.

Verr. eil Con. Vieni,misegui, affrettati,

(11)

9

I tuoi seguaci aduna ; Propizia la fortuna

Ai forti arriderà.

Su

questi acciari, intrepidi Giuriam vendettae mortej,

E

a noi dark la sorte

Onore

e lealtà!

SCENA

III.

Verrina, ilConte, e iSeguaci di Verrina che ritornano chiamati

da

lui.

Coro

(a Verr.)

Ebben? Con

noi sarà?

Ferr. Saracon noi*

// Con. Io pugnerò, iavincerò con vo'u

Ripresa del Coro.

I/accentoche t'animaèirgridod'un forte?

Siam teco, o magnanimo*in vita edin (morte*

All'armi tu guidacif Riviva ilcoraggio;

Nelsanguedelperfidosilavi l'oltraggio.

All'armi tu guidaci ! Vendettatu vuoi?

Ciascuno di noi-vendetta farà!

Al grido d'onore, al grido di gloria

Avrem

la vittoria : - 1' iniquacadrai

Fine della

Parte

Prima.

(12)

fo

parto BmmmmM,

SCENA PRIMA.

Appartamento nel Palazzo del Conte

Le

Damigelle di Eleonora parlano jfra loro

sommessamente

; indi Eleonora

ed

Ar

abella.

Coro*

I.° Gli sguardi notaste Del Conte ? . . .

E

il furore

Che

a stento Eleonora

Premeva

net core? . . .

St certo per Giulia Egli arde d' amor.

II.*?

La

sposa tradisce Quel perfido cor.

Tutte Taciam \ che,s' appressa

La

mesta consorte ; Sua misera sorte Risveglia nel seno Pietade e dolor.

Eleo. (

ad

Arab. )

Non

più!nonpiùparole!Ortuttoèchiaro!..

(si

abbandona

sopra

una

sedia) Questo colpo mi atterra ! . . .

Arab.

Ah

! mia Signora ...

(13)

1 1

Eleo, {alzandosi) Io son tradita! io vidi L'avvicendar dei sguardi,e quell'inquieto Spiar suoi moti: io stringere la destra Dell'altera rivale,

Stamparvi io stessail vidi orme di foco!

E

questo , equesto èpoco? ... Ali! presso

( Giulia

E

fuor di se rapito r

Ed

ei

me

scorda e l'universo intero ...

JXon Io vedeste voi ? . . .

(Alle Damigelle)

Àrab. Signora!

Damig. É

vero ! ...

Eleo-

Ah

1,

r

ho perduto1

Amata

è Giulia ! ( Amarla Benché indegna d'amor... benchéSorella Al vile usurpator ?! ... Egli lieto

Tragge la vita alla rivate accanto

Ed

io, sua sposa, solitaria e in pianto !...

Come

un sogno or mi rammento Di quel giorno avventuroso Che la fede a

me

di sposo Presso 1' ara mi giurò.

Alla piena del contento Mi parea d'esser rapita :

Le

delizie della vita In quel giorno il cor sognò!

Oh!in quale rnoniento-rammento quel dV!

sogno d'ebbrezza- quel sogno sparì...

Deh! ritorna, il cor lo spera, Torna, o caro, al primo amore ;

E

la vita di dolore In letizia io cangeròà

(14)

12

Senza te già volge a sera De' miei giorni il brevecorso;

Il compianto ed ilrimorso

Troppo

tardi in te vedrò*

Àrab. e

Damig*

Fido ancora a te, qual'era, Ritornare il ciel lo può.

(Eleonoraentra in

una

stanza laterale^

le Damigelle la seguono.)

SCENA. IL

Giulia , e il Conte.

Giuriticollera,allontanandosi dalConte) Più non odoragion: partir

vogP

io ;

Qui

offesa fui . . . (da se ) // Con. Offesa! (Enon tei merti?...

Ancor migiovasimulare amore!...) In mia casa, da chi ?

Giulia Farla sdegnosa...

Abbandonarla

mensa ...

Il Con.

Ah

la mia sposa

Ti piaccia compatir, nobil Contessa!

Forse non sdegno in essa

,

Ma

le sue cure sol

...

.

Giulia Smania gelosa

L'agita tutta: odio mortai, livore Governano quel core: e la vendetta

La

speme che l'allatta-Oh! indarno spera Di veder sua soggetta

Chi potente nascea !

// Con.

Tu

sai eh' io t'amo tanto ;

Il reo non son pertanto

...

(15)

i3 Giulia {amaramente) Io son la rea!!

Il Con. Ah! non Io dir: rimprovero

Troppo

crudeleè questo!

Ogni tuo detto è un fulmine All'almamia funesto . . .

Serbarmi ancora,ab serbami Tutto P amor primiero ;

E

più nel

mondo

intero, Più chebramar non ho.

Sì, nell

1 amorche m' anima Ogni dolcezza avrò ! Giulia Se udirnon vuoiripetere

Cruda

e fatai parola , Io nel tuocor vuò vivere, Regnar sovrana e sola ...

Sgombra

da te Pimmagine D'ogni altra donna, e allora

Come

t'amai finora

Amarti ancor saprò.

E

nelP amor che m'anima Ogni dolcezza avrò !

{Giulia siede. Il Conte le si mette ga- lantemente vicino)

{Sipresentano nella porta di

mezzo

,

non

visti dai precedenti, Giovanni e

il Moro.)

SCENA

III.

/

Precedenti, Giovanni e

Mulei-Hassan

Giov. {AlMoro, con precauzione)

Egli ... il vedi?... un colpo solo

(16)

Moro H

(Appuntandosi ilpetto) Qui ! ...

Giov. Trafitto eicada al suòlo !

Premio avrai.

Moro

Taclra! (si allotanaiió)

Il Conte (a Giulia) . . .Sonpago.

Amor

mio tu sei, mia vita ...

Deh

I mi cedi

quHP immago Che

nel seno è a

me

scolpita.

(Additando ilritratto di Giulia eliella

ha

sospeso al eolio.

)

Giulia Quella prima a

me

concedi ?

{Volendo

il ritratto di Eleonora che il

Conte tiene nelpetto

mezzo

celato*) Il

Conte

Questa?. . è tua!

(Le consegna ilritratto di Eleonora)

Or

tu mi credi ?

Te

sol'

amo

?

Giulia

E

a questo amore Voglio rendere mercè !

Posi sempre sul tuo core Il moriileh' io dono a te !

( Gliconsegna ilsuo ritratto. Il Conte

loprende, e sei

pone

al petto-)

•<•.

a 2ì,\\ \òfi$\%s~ < Vó) .

Il Conte L'amor che mi inebria 1/ accento non dice:

Mortai più felice In terra non v'è.

Non

valga a dividerci

"L'insonne sospetto;

Sia sempre nel petto Costante la fé.

Giulia Si accende più fervido Neil' alma l'ardore ;

(17)

i5 Ormai questo core

Sol vive per te.

Non

valga a dividerci L'insonne sospetto ;

Sia sempre nel petto Costante la fe.

( // Conte è aipiedi di Giulia, allora

quando

dalle sue stanze giunge Eleo- nora seguita daJrabella: giunge dal-

la Sala Verrina) (Sorpresa e breve silenzio.)

SGENA

IV.

/

suddetti, Eleonora con ArabelUx, e Verrina.

Eleo, (/fd Arab.)

Lo

vedi ?

Il Con. e Giù. (Oh sorpresa!) Eleo. ( Per sempre mei toglie

Queir empia ! ) Verr. ( cautamente al>Conte)

O

Lavagna! la patria ...

Eleo, (come sopra) La moglie...

Ver.

ed

Eleo. Si postain obhlìo, tradita è da te ?) // Conte (

Ai

suddetti confuso )

Non

io . . .

Giulia (

Al

Conte )

Sei confuso ... ti turbi ... e perchè?...

a 5.

Eleo.

É

decisa in tal momento,

E

decisa la mia sorte :

(18)

i6

Tanta ingiuriaacerba morte Lentamente a

me

dark.

Moriròdi rio tormento, Già mei dice il mio dolore ;

Che

più vivere al rossore,

Air oltraggio il cor non sa.)

Ven\

Sciagurato ! il giuramento.

Il dover, P onore oblia ...

Eifremeva all' iramia ;

Ora

imbelleamor Io fa.

Mentre fervein tal

momento

Sdegno atrocein ogni core Fra le feste e fra Fa

more

Lieto i passando ei va.)

// Conte (Questo amor cheaborro e- mento*

Alla suora di quelP empio, Sospettar del proprio scempio Anzi tempo noi farà.

Per lapatria in petto io sento, Perla sposa ardenteamoret

La

virtù di questo core Sempre sacra a lor sarà.) Giulia (Pende incerto, e di sgomento

L'alma sua vacilla in petto :

Con

quei detti, colP aspetto Di sua tremar mi fa.

Ma

se scordail giuramento^

Se m'offende nelP amore

Il poterdel miofurore

Su

colei, su lui cadrà.)

Jrab. (Più non regge al suo tormento,

É

decisa la sua sorte :

(19)

Tanta ingiuria acerbamorte Lentamentea leidark.

Sventurata! Onore è spento Nelsuo sposo, è spento amore;

Essa vivere al rossore, All'oltraggio non sapra!)

Verr. (aparte) (Conte qualsei dimentichi?

Giurasti tu, lo sai ;

Serbaquel giuro!...

//

Conte

Intrepido

Pronto a pugnar m'avrai !

Verr. Credertiio deggio ? ...

Il Conte Credermi

Nell'ora del periglio !

)

Giulia (con ironia

ad

Eleo* ) Serena ilmesto ciglio :

Splendalatua beltàl

Eleo.

E

insulti ancor? ...

Giulia (come sopra) Rimuovere?

Devicotal sospetto ...

T' amo, scolpitoho in petto 11 tuo sembiante . . .

(Le mostra con malignità ilritratto do- natale dal Conte)

Eleo*

(Con un

grido soffogato, appog- giandosi

ad

Àrabella.)

Ah

!.. .

Verr.

ed

ilConte(conatto d^indignazione)

Ah

!.. .

(20)

i8

SCENA V.

/

Precedenti, e

un Coro

di Signori ,e

Dame;

quindi Giovanni eisuoi Cor-

tigiani.

Coro»

Mai più bello, più lauto convito

La

grandezza del Conte non die !

Qui

l'incanto è alle grazie rapito; Qui splendore, dovizia qui v' è !

Or

venite alle feste ridenti ;

Presto! ai giochi, agli scherzi, al piacer!

Noi tra i lieti svariati contenti Questo giorno dobbiamo goder !

G/op. Si goda; e sappia

Genova Che

lieto appien son io ;

Che

non pavento gli emuli :

Li sprezzo . .

\

II

Con*

e Verr* (aparte) (Il destin rio

Sara cangiato, a indegno !

Se insulti al nostro sdegno

Temi

non più terribile Ricada aUìn su te 1 Cwìu* (Ho in cor funesta smania!)

Eleo* (Mancar mi sento : ahimè !

)

Giov* [

ad

Eleo, e Giù. )

Dame!

più bella splendere

Vedrem

per voi la festa

Sea

me

seguir s" appresta

Ognuna

. . .

Coro Andiam

!

Il Conte

(Prende

Eleonora in dispartere con affettole dice)

(21)

m

(...

Fa

cor f

Non

ti tradii . . tu 1' unico Sei mio pensierd' amor! )

lutti.

Eleo. (al Conte )

(Questa accento mi dona la vita

r

È

la voce del cielo per

me

!

Ah

tu m'ami! io non son più traditaf

Si, tu m'ami?

Ed

un sogna non è?

Ora

riedono i giorni ridenti

A

infiorarmidi rose il sentier t

Scordal'alma i sofferti tormenti Neil' ebbrezza di tanto piacer.) Giulia (E fia ver che dall'empio schernita

Piùsperanza non resti per

me

?

E

che sia per l'ingrato avvilita Mia grandezza cui pari non è ?...

Lunga

serie d'atroci tormenti

Questa idea mi presenta al pensier..

Chi m'oficnde, chi m' odia paventi:

È

il miosdegno di morteforieri) Giov. (Esultate per poco, esultate . . .

Non

la gioja; è la morte con me*

Questevie vuòdi sangue bagnate;

Ma

di sangue ancor l'ora non è!

Io mi pasco de' loro tormenti,

Ne

gioisco soltanto al pensier ?

Chi m'offende, chi m' odia paventi :

E

il mio sdegno di morteforieri) II Con* a Verr. (insieme )

(La sventura, 1' atroce sventura,

Che

per poco avviliti ci Ce ,

Noi farem

men

terribile e dura Se la strage lontana non è!

(22)

Lo

vedremo il superbo svenato Maledire V ambito poter;

E

se avverso dimostrasi il fato,

Non

inulti sapremo cader! )

Coro

Maipiù bello, più lauto convito

La

grandezzadelConte non die!

Qui l'incanto è allegrazie rapito,

Quisplendoredovizia qui v7 è

Or

venite alle feste ridenti:

Prestolaigiochi, agii scherzi,alpiacer!

Noitra ilieti svariati contenti Questogiorno dobbiamo goderl

Fine della Parte Seconda.

(23)

21

SCENA PRIMA.

Gabinetto

nel

Palazzo

del

Conte

Difronte, nel mezzo della Scena, una spa-

ziosa invetriata che apre laveduta di Ge- nova, e del mare. Il Sole tramonta.

// Conte solo (passeggia pensoso.)

(^uale

tumulto hoioinsen! Quali vaganti Immaginiil seren dell' alma mia

Hanno

turbato-han fìtto in lamia mente

Un

cocentepensieri... (Jpre l'invetriata)

Coir ali brune Già vien Y estrema notte

Al vile traditor-per

man

dei forti

Deve

estinto cader ! . . .

Ed

io per avi,

Per opre,perpoter di tutti il primo, Commisto colla plebe

Io duca non sarò ?... Facil conquisto

La

coronami fora, e lacorona

Splender

non

mi vedrò bella sulcrine? ...

( Pausa. Indi conenergia)

Ho

risoluto alfine.

Duca

io sarò; e

un

serto avrà colei

Che

tanto

m'ama

!... Io regnerò con lei.

Piùdella vita istessa

(24)

Quella gentil n\ e cara,

Che mi giurava alP ara Candida fede e amor.

Divisa insiem con essa

La

mia grandezza io voglio;

Senza di lei nel soglio JN

7on troveiei splendor.

SCE^A

II.

Tt Conte, ele Schiero cheentra timoroso, e si

guarda

attentamented'intorno.Indi

iServi del Conte.

Il Conte (/issando il

Moro

)

( i\Ia ! chi vegg' io ! qual dubbio! )

(al

Moro)

Checerchi tu, chi sei ?

Moro

Schiavo del suolo Ligure

Che

i giorni tuoi vorrei

Salvar Lavagna.

// Conte

E

crederti

Dovrò

? Qual mai periglio

A me

sovrastia ?

Moro

Ascoltami . . »

Leggi ... ed av/ai consiglio Sei minacciato guardati ! Chi ti ricerca a morte

É

ì . . tale . . . che . .*

(Gliporge unjogl<o- Il Conte lo legge.

Lo

schiavo va spiando

#

ogniparte ,

efinalmente si trae

nn

pugnale, e lo alza contro di quello.)

Il Conte (Si volta'con destrezza, egli

(25)

23 schermisce Libraccio.)

Oh! vii Sicario !

Sonf iodi te più forte.

(gli strappa di

mano

ilpugnale) Ola!

(

Chiamando

i esopraggiungono) Voleva il p -;: io

Mia morte^ ed es V avrà*

Coro Oh

eccesso il

Il Conte

A

aiì:- ;> carcere

Un>

scellerato . . .

(Il

moro

vort( h >;c

commandar

si) Il Conte (respingerla:u^)

Va

! . . .

Trema

perverso! i)t prieghi invano L'empio pugnale!

Wai? E

in mia mano!

(Orala vita mi serba ii cielo

Perchè un sovrano sia salvo in me.) Sangueanelasti, esangue anelo :

Pel tuo Signore trema, per te!

Coro

Vieni, o ribaldo, vieni, morrai:

Non

troverai * pietà, mercè !

{Lo schiavo è condotto da alcuniServi, Gli altri seguono il Conte per

V

op- posto lato»

)

SCENA

IH.

Sala della Contessa Giulia nel Palazzo del Doge.

Giulia in abito dimesso.

(Le sue damigelle le arrecano ricche vesti

ed

ornamenti.)

(26)

m

Coro.

II fianco adornati

Di

nobil vesta Ricca di porpora D' oro contesta ; Di

gemme

e drauro Splenda un monil,

E

i fiori olezzino Tolti all' Aprii.

Giù. Fiori,

gemme,

ornamenti, e ricchevesti Oggi io non vuò - Partite :

Sento che ho 1' almaoppressa . .

.

Egra

son'io...lasciatemi a

me

stessa.

{Le donzelle si ritirano) Egli mi sprezza! ...

Ed

io locar potei Tutti gli affetti miei

In

uom

che ad altraaveal'amorgiurato?...

Ministro al mio furor ora il veleno

Che

d' ordin mio ne! seno

Serpe della rivai* l'adduce a morte !.-•

Perchè con simil sorte

Lui punir non poss'io come sei merta Quell'ingrato suo cor?...Nò, nonlo posso) Odio, sdegno mortai m'arde, e divora:

Vendicarmi vorrei ...

ma

... l'amo ancora!

L'amo ancor, sebben

V

ingrato

Non

rispondaa tanto amor!

Ei m'ha il cor cosi straziato

Crudamente ...e l'amo ancor!

Mi

sprezzò ! deserta e sola

Nel dolore mi lasciò : L'amor suo da

me

s' invola,

Ma

scordarlo ancor non so!

(27)

SCENA-

IV.

25

Giulia, e il Conte.

Giulia

Tu

. . . qui . . .

// Conte {simulato) Qui amor fa riedermif Giulia Io dellasposa oppressa

A

sollevar gli spiriti

Or

ti credea . ...

//

Conte

Contessa!' Più che di lei sollecito

Di te non sono amante? . .

Giulia Crudel ! m- insulti e simuli,

O

m'ami ancor costante? ...

// Conte'

Lo

sai, per te qtiest' animai

Arde

d'immenso

amor

i

E

tu . .

Giulia

Lo

sai che battere Sol perte sento il cor!

Ah! se m' ami, o mio tesoro,

Seiltuo corpersempreè mior Nel rigordel destin rio

Un

conforto all' alma avrò*

Non

so dirquant' io t' adoro, Qual ardormi ferve in petto:

Ah! la piena del diletto

Tutta esprimere

non

so !

(Partono);

(28)

26

SCENA

V.

Sala da Ballo illuminata nel Palazzo del Conte.

Si

adunano

apoco a

poco

Signorie

Da- me

magnificamente vestiti, iquali

dan-

zano mentre da altri che sopraggiun-

gono

sicanta ilseguente

Coro*

Le

danze ridestansi

Con

vago splendor ;

E

care si alternano

Carole d' amor..

L'incanto c'inebria "\

Di

rare beltà \

Che

ispirano all' anima Soave amista!

Al Conte

magnanimo

Sian plausi d' onor !

Oh

! possa di

Genova

Regnare Signor !

{Cessano le danze. Il

Coro

passeggia nella

Scena

)

SCENA

VI.

Verrina solo»Egli

ha

udito le ultime parole del Coro.

Signor!... Signordi

Genova

Egli!..»Quai voti intendoi Quale si desta

un

dubbio

(29)

irj

Al mio pensier,tremendo ! Ch'ei ne tradisse; e il popolo

Che

gli affidò sua sorte Delsuo poterla vittima Fare et volesse?...

A

morte

Andremo,

o prima ilperfido T

Il traditor cadrà!

Ei vieti. Si finga ...

SCENA YIL

II Conte che introduce Giulia riccamen-

te vestita ; quindi Eleonora, Àrabella^

Signori, e

Dame.

Il

Conte

(a Giulia,marcato) ... Splendida

La

festa or qui vedrai . . *

Le

più sincere e tenere Proved'amor qui avraif...

(accorgendosi di terrina) Verrina !

Verr.

Ebben

?

// Conte

Non mancano

Che

il volger di poch' ore

Onde

punire il barbaro Superbo usurpatore f^err. (marcato )

Salva sarà la patria ? Il Conte Salva per noi sarà!

yerr.

Lo

spero ! !

Giulia (agitatissima)

Ah

dimmi, o perfido.

Che

dici tu, che trami ? 11 mio, de' miei sol' ami

Il sangue in tuo furor t

(30)

28

//

Conte

Stolta! Superba! scioglierti

La

benda alfin vogi' io . . .

(Va

incontro

ad

Eleonora che

giunge

seguita

da

Àrabella, dai Signori, e dalle

Dame

; la prende cavalleresca-

mente per

la

mano

; la

conduce

in- nanzi a Giulia, e dice)

La

donna del cor mio

Amo

d'immenso amor ! !

(abbraccia Eleonora) Giulia Gli! qual

momento

orribile !

Ho

mille furie in cor ! !

Tutti.

Eleo.(aGiu.)ln\c[[xa.\ volesti rapirmil'affetto

Dell'uomo che adoro! tentastiunveleno

Con man

traditriceversarmi nel seno : Rapirmiin

un

punto lavitae l'amor!...

Di

tantidelitti, sul capo rejetto Ricada l'obbrobrio, ricada l'orror!

Giulia ( a Eleonora)

Che

dici!

non

sempresottrartipotrai Dall'odio che m'arde! Deli' ira la piena Trabocca nel petto,

divampa

ognivena ;

Di

rabbia ferocecompreso èil mio cor!

Ma

quale ora fremo tu purfremerai,

O donna

abbonita, d' inutil furor!

// Conte, Verr. e i Signori.

De'tuoi, de9 giorni vegliava allacura

Il cielopietoso chei giusti protegge ;

Che

atterraisuperbi;checontro sualegge D'iniqui tiranni fa vano il furor !

ì

(31)

29

i nostra ,

Giuravanogli empi la

vostrasventura,

E

ad essi è serbata la strage, l'orror!

Àrab. e

Damig*

(Di eccesso si crudo chi crederpotea Tal donna capace ? Oh-?quale funesta

Ruggivad'intorno feraletempesta ! Qual notteeraquesta,-qual notted'orror!

Svanito e il periglio: il ciel non volea Rapirlein

un

puntola vitae V amor!) (Giulia va peruscire^

ma

viene respinta

dai Servi del Conte*

Il Conte

Ove

tu corri ?

Giulia

A

chiedere

Vendetta al

Doge

* .

//

Conte É

vana!

Più

non

balena in

Genova

Sua folgore sovrana:

Ei questa notte cedere

La

vita ancor dovrà ! !

(Giulia impallidisce e trema*

Una

la-

grima le corre sulvolto)

Eleo. Sposo! ella piange.

Or

fervida Odi la mia preghiera:

Tu

d' Eleonora. .

Giù. (ad Eleonora^ riprendendo il pri- miero orgoglio)

Arrestati

,

Taci ! ti sprezzo altiera ;

Per

me

t'aborro supplice;

Odio la tua pietà ! !

Tutti.

Il

Conte

(aiServi) Siatrattaal carcere,

E

della pia

(32)

3o

Poi che, colpevole, Sprezza il favor , Dell* ira mia

S' abbia il rigor.

Giulia {al Conte)

Non

temo ilcarcere, Sprezzo la morte ,

Disfido i fulmini Del tuo rigor.

Fia la tua sorte Forse peggior !

Eleo, (al Conte)

A me

dei cederla, LT offesa io sono . . .

(a Giiii

Vìvi e paventarmi

,

Vivi ai rossor !

Va

, ti perdono ;

Ma

trema ancor!

Coro

(Quai notte funebre Distende

un

velo !

Sanguinoso e lugubre Cresce V orror!

Ira del cielo Pei traditor! !

Fine della Parte Terza.

(33)

3i

SCENA PRIMA.

Luogo Sotterraneo

Una

sola e fioca lampada è sospesa

in mezzo alle arcate

Giulia siedesopra

un

sassoaccigliata e pensosa.

Ove

son io!...Ovemi traggeamore!...

(sorge)

Qui

di funebre orrore

L'almaècompresa*..Oh!miodestinfunesto!

Daldelirio d'amor dov' io mi destoJ!...

(Odorisidcolpidel cannone,e il tumul-

to deicombattenti)

Ahimè

! Cielo ! che ascolto!. . .

Scampo

ornaipiùnon v'è: preval dei molti L'ira mortale, e già ricolmo e ilnappo:

Scampo

nonv'è!...tutti i miei cari io veggo Cader coi trono, e d'altrosangue tinti^

Mei furor popolar feriti , estinti !

Estintaanch'iocadrò...Ma...qual fragore...

Qual suon di passia

me

s'inoltra?...

(34)

3%

SCENA IL

Giulia,

ed

Eleonora seguita

da

alcuni

.Armigeri conJaci accese.

Giulia (Oh vista i

L' abborrita rivai ! !)

Eleo, (agliArmigeri) Ite, e vegliate Di quel varco in difesa.

(gli Armigeri si ritirano)

(Giulia Iniqua

donna

!

Sete hai di sangue,e del mio sangue! . .

.

Or

piena Vieni a far tua vendetta . . .

Perchè tardi a ferir?... Empia, mi svena i

Eleo. Mal conosci questo core;

A

salvarti io son venuta!

Notte e questa di terrore

La

tua stirpe è ornai perduta

j

Ogni

istante è a te ferale;

Nome

hai tu,

nome

fatale ...

Ricercata a morte sei ,

Non

ti resta che il fuggire Fuggi, segui i fidi miei::

Non

negarti al mio Qesir*

Giulia Cirio li segua? e che la vita Sia tuo dono?

Ah

nò, giammai!

10 detesto queiraita Che, superba, or tu mi dai !

Se potessi al fato estremo Tórre il fulmine supremo

Con

quel fulmine vorrei

11 tuo capo incenerir.

(35)

33

Ma

son vani i voli miei ;

Non

mi resta che il morir.

(Odorisi nuovicolpi di cannone, e pià fragoroso tumulto)

Eleo. Cresce il periglio . . »

Giulia Scostati

Eleo. Salva i tuoi giorni . . *

Giulia Io morte

Voglio 1

Elea.

Ah

! t'arrendi . . .

Giulia Impavida

Sfido F iniqua sorte !

Eleo. Mi segui, e vivi !

Giulia

E

orribile

Peso la vita a

me!

Tutto ho perduto ... e

un

ultima

Speme

al mio cor non ci

a 2.

Eleo.

Una

speme ancor ti resta Se tu vivi ai pentimento : Cedi alfin -f fatai , funesta

Fu

la fiamma del tuo cor !

Se t'arresti

un

sol

momento

Vita perdi, e speme, e onori Giulia

Non

t'ascolto; in questo istante

Vita emorte io non pavento ;

Veggo

invano a

me

<T innante Mille larve di terror.

Mio destin crudele orsento,

Ma

non temeil suo rigor!

Voci

di dentro

A

morte Giulia!

a*

(36)

34

SCENA

III.

Le

Precedenti,. e Arabella agitatissima.

Arab. Orribile

Ferve il tumulto : esangue Giulia si vuole ; chiedesi Tutto di loro il sangue . . .

Ne

fugge ancor?

Eleo. Perl'ultima

Volta ten prego, ah cedi ,

Fuggi . . .

Giulia (Che far non so!)

Eleo. L'ora di morte or vedi ;

Ne

vieni ancor ? . . .

Giulia Verrò !

a 3.

Eleo. Giù. eArab.

O

cielo secondami Nel nobil desio >

E

lieto il cor mio Appieno saia.

Di gioja le lacrime Si versin soltanto ,

Sia

muto

quel pianto

Che

affanno ci da!

{partono)

(37)

SCENA

IV.

35

Marina nelle vicinanze di Genova.

É Notte

Inoltrata.

Giovannisolo; quindi il

Conte

coisuoi seguaci.

Giov. Io vivo ancora: salperò non visto,

E

invan m'avranno ricercato amorte

I traditor . .

// Conte {giungendo da opposta parte, e riconoscendo Giovanni.)

Ti trovo alfìn, ti trovo . .

Giov. Quale incóntro fatai!

Coro

{circondano Giovanni) Morte !

// Conte {.frapponendosi) Sostate.

Ài brando mio lasciate

La

giurata vendetta !

Coro A

te si aspetta !

*

Il Conte {a Giovanni)

O

tu che d' un pugnale

„ Armavi nel mio tetto

Un

perversoassassin controilmiopetto,

Pugna, infame, con

me

- Sudati allori

Vienti a mercar . . .

Giov. Sì, scellerato ...

77 Conte {combatte con Giovanni, e lo

trafigge) Mori !

{aiSeguaci) Lungi la salma vii !

allontanato il cadavere di Giovanni) Spento el'indegno !

(38)

36

Coro

Ài tuo valor sia gloria \

ft //

Conte

Corriamo ad annunziar tanta (vittoria !

(partono)

SCENA

V.

Verrina, indiEleonora.

Voci

didentro Evviva il vincitori Al nuovo

Duca

onor!

Verr. {ascoltando le voci delpopolo) Quaiviliaccentiodoecheggiar!. .oh scòrno!

Ei ne tradia così, così del trono

L'illuselo splendor...Ma nò,cheinquello

Non

siederà ,, mai. . ,

Eleo.{agitatissima^enelmassimodisordine)

O

ciel ! lo sposo

Dove

trovar potrò ? . . .

{riconoscendo Verrina)

A me

ti manda, Verrina, il ciel ! Vive il mio sposo?

Verr. .

Abbiamo

Vendetta alfin 1

Eleo*

Ma

dì, losposo vive?

Verr. Spento è Giovanni!

Eleo.

E

il mio consorte ...

Verr. Ei vuole

Farsi di noi signor ! Eleo. Egli!! che intendo ! Verr.

Oh

donna!...

É un

traditor !!

Veci

più vicine Al nuovo

Duca

onori!

(39)

SCENA

VI. 3 7

Verrina, Eleonora , e il Conte con al- cuni seguaci,cherestano in

fondo

della

scena.

Il Co/rteSposa!...Amico!...Or

Duca

iosono;

Voi compagni di miagloria !

Verr.

E

fia ver? . . .

Eleo.

Tu

ambire il trono !...

Il Conte Premio è a

me

di miavittoria!!

Verr.

Quanto

pesa

una

corona,

Quanto

pesa ah tu non sai, Dal desìo chein te ragiona

Pena

atroce, o Conte,avrai : Dal timore e dal sospetto Palpitante ilcor nel petto, L' alma pace ate rapita , Vivrai vita- di terror.

Eleo Ali! perquanto questa

mano

Ti fu grata e questo core ,

Non

Villuda Vonor vano ,

Non

t'abbagli lo splendore.

La

parola di chi t'

ama

Spengain te Y ardente

brama

: Per più dolce e caro oggetto Nel tuo petto - aneli il cor.

Il

Conte Non

splendor di scettro ambito ,

Non

m'illude la corona :

La

virtù del sangue avito Forte ai core mi ragiona.

Piegnerò,

ma

del mio regno

Tu

la guida, tu il sostegno

(40)

38

Sarai sol, Verrina ! io voglio

Te

del soglio - reggitor.

SCENA ULTIMA.

I

Precedenti, e il

Popolo

che

giungendo da

varie parti si volge al Conte col seguente.

Coro*

Valoroso ! ti mostra alle navi,

Che

cercar nuovi regni son use :

La

Vittoria il suotempiotichiuse;

Cogli ilauri ; ti affretta areguar.

Tu

che il vii traditore svenavi

Il suo trono sei degno calcar*

Eleo. Cedi !

t^err.

Trema

!

Eleo. Io ti scongiuro ...

II

Conte Duca

io sono !

Verr.

Ancor

noi sei -f

Eleo. Deh! t'arrendi ai voti miei r Cedi alfin . . .

Perr.

Rammenta

il giorno

Che

facesti . . .

Eleo. Il pianto mio

Ti

commuova

. . .

Il Conte Io regno !

Eleo.

Oh

Dio!

Senti sol pel trono amor ! . .-.

// Conte

Son

di

Genova

Signor!...

a 3.

Eleo.

La

sposa e la patria Ti parlino al core :

(41)

Sori sacri quei vincoli Di tenero amore . .

Me

vedi piangente , Morente- al tuo pie.

Vcrr. L'amico e la patria Ti parlino al core :

Sori sacri quei vincoli Di tenero amore . . .

Corona si appresta Funesta - per te !

// Conte La sposa, la patria ,

L' amico al mio core Saran sempre vincoli Di tenero amore . .

Me

al fato lasciate

,

Regnate - con

me

!

(Il Conte siavviaprecipitosamente alle navi seguito dal Popolo. Salisce so- pra

un

asse che mette

ad una

galera, laqualesirompe,edeicadenel mare*)

Coro Ahimè

! cadde nelP onda!

Eleo. Soccorso... aita ... ei

muor

! ! Verr. Cosi punisce il cielo :

Popolo , il vedi . . .

Coro

{compreso di terrore) Ei

muor

!!!

{Eleonora svienemettendo

un

grido di- sperato. Si cala la tela.)

FINE.

(42)

\

4

Roma

ii

Novembre

i843.

Se ne permette la rappresentazione

Per

r Eminentissimo Vicario Antonio Ruggieri Revisore.

Roma

12

Novembre

i843.

Se ne permettelarappresentazione per parte

1

della Deputazionede'pubblici Spettacoli*

Leonardo Duca

Ronelli Deputato*

(43)

4

(44)
(45)
(46)

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