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Teorie e pratiche della comunicazione Presentazione del corso

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Academic year: 2022

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(1)

Teorie e pratiche della comunicazione

Presentazione del corso

Prof.ssa Giuseppina Pellegrino

Dipartimento di Scienze politiche e sociali UNICAL E-mail: giuseppina.pellegrino@unical.it

CdS: Sociologia e ricerca sociale a.a. 2019-20

Prof.ssa Giuseppina Pellegrino

(2)

Una necessaria premessa

Questo corso si svolge per la prima volta a distanza su una piattaforma on line che tutti e tutte stiamo imparando ad usare

E' un esperimento collettivo cui tutti e tutte siamo chiamati a collaborare

L'emergenza dovuta alla pandemia di Coronavirus è una situazione “estrema” che mette alla prova e in

discussione tutto ciò che diamo usualmente per scontato (cfr. sociologia della vita quotidiana)

Per chi studia e fa ricerca sulla società e sulla

comunicazione la pandemia è un laboratorio in divenire di processi da osservare, analizzare, interpretare,

Prof.ssa Giuseppina Pellegrino

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Programma - 1

Comunicazione: alcune definizioni di partenza

Comunicazione interpersonale: l’approccio di Palo Alto e gli assiomi della comunicazione

Comunicazione non verbale

Comunicazione di massa: alcune ricerche e teorie tra media «forti» e «deboli»

La teoria degli effetti limitati (Katz e Lazarsfeld)

La spirale del silenzio (Noelle-Neumann)

L’agenda setting (McCombs e Shaw)

Prof.ssa Giuseppina Pellegrino

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Programma - 2

I new media tra teorie e pratiche (Couldry)

I social network: Facebook e la presenza online (Boccia Artieri et al.)

Approfondimenti (a scelta)

I consumi culturali nell’era digitale (Magaudda)

Digitalizzazione e vita quotidiana;

tecnologia ed emozioni; mobilità e comunicazione (Pellegrino)

Prof.ssa Giuseppina Pellegrino

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Testi di riferimento (fondamentali - 1)

Comunicazione

Pellegrino G. La comunicazione come processo sociale: dai mass ai social media (dispensa introduttiva).

Comunicazione interpersonale

Watzlawick, P., Beavin, J., Jackson D. D. Pragmatica della comunicazione umana, Astrolabio, 1971 (capp. 1-2).

Comunicazione di massa

Katz, E., Lazarsfeld, P.F. L’influenza personale in comunicazione, Armando, 2012 (capp. da 1 a 4).

Noelle-Neumann, E. La spirale del silenzio, Meltemi, 2002 (capp.

1, 3, 4, 23, 27).

Prof.ssa Giuseppina Pellegrino

(6)

Testi di riferimento (fondamentali - 2)

McCombs, M.E. e Shaw, D. L. “The Agenda-Setting Function of Mass Media”, in The Public Opinion Quarterly, 36, 2, 1972, pp.

176-187.

New Media

Couldry, N. Sociologia dei nuovi media, Pearson, 2015 (capp. da 1 a 3 e 8).

Social Network

Boccia Artieri, G., Gemini, L., Pasquali, F., Carlo, S., Farci, M. e Pedroni, M. Fenomenologia dei social network, Guerini scientifica, 2017 (capp. da 1 a 4).

Prof.ssa Giuseppina Pellegrino

(7)

Testi di riferimento (approfondimento - 3)

Una lettura di approfondimento a scelta tra le seguenti, a

partire dalla quale elaborare una relazione scritta di max 10 pp.

(Times New Roman 12 pt. Interlinea 1.5) da consegnare 10 gg prima dell’esame.

Pellegrino, G. “Digitale, im-materiale, mobile, ubiquo: ri- situare la realtà della vita quotidiana”, in Floriani, S. e Rebughini, P. (a cura di ), Sociologia e vita quotidiana, Orthotes, 2018, pp. 129-148.

Pellegrino, G. “Il sentire tecnologico. Le nuove tecnologie come oggetti-vettori emozionali tra discorso e corporeità”, in Iaquinta, T. (a cura di), Emozione, ragione e sentimento,

Novalogos, 2019, pp. 236-272.

Prof.ssa Giuseppina Pellegrino

(8)

Testi di riferimento (approfondimento - 4)

Pellegrino, G. “I confini in movimento della mobilità mediata.

Continuità e discontinuità nella comunicazione mobile”, in Studi Culturali, 2008, 2, pp. 311-332.

Magaudda, P. “I consumi culturali in Italia”, 2014, in Polis, 3, pp. 417-438.

Integrazioni per chi è impossibilitato a frequentare:

Ortoleva, P. Il secolo dei media, il Saggiatore, 2009 (capp. 1- 2).

La relazione deve proporre spunti di riflessione e

considerazioni ragionate e personali sul tema scelto, anche con l'ausilio di ulteriori letture da concordare con la docente.

Prof.ssa Giuseppina Pellegrino

(9)

La comunicazione come

processo sociale: dai mass ai social media

Testi di riferimento:

Pellegrino G. La comunicazione come processo sociale: dai mass ai social media (dispensa introduttiva). Prof.ssa Giuseppina Pellegrino

(10)

Comunicare… per immagini

Fonte: Google Immagini, parola chiave “comunicazione”, 15 marzo 2020 Prof.ssa Giuseppina Pellegrino

(11)

I processi di comunicazione

Comunicazione come costruzione sociale di significati condivisi e messa in comune di un mondo (processo

sociale)

Comunicazione interpersonale: face-to-face, verbale/non verbale, pragmatica della comunicazione (inevitabilità della comunicazione)

Comunicazione mediata: nella costruzione dei significati interviene un insieme di risorse/un mezzo tecnico

(medium) che può essere di massa o nuovo («social»)

Prof.ssa Giuseppina Pellegrino

(12)

I segni

Differiscono per il tipo di relazione che stabiliscono con il significato

Simbolo (arbitrarietà, convenzione)

Icona (somiglianza, imitazione)

Sintomo (causalità debole)

Indice (causalità forte)

Prof.ssa Giuseppina Pellegrino

(13)

Parole, simboli, segni

Parole = simboli significativi che rinviano

sempre “convenzionalmente” a qualcosa d’altro

Simbolo = particolare tipo di segno che rinvia, per convenzione, a qualcos’altro (significato)

Segno = fenomeno che rappresenta o allude a qualcosa di differente dal fenomeno stesso

secondo diversi tipi di rapporto

Prof.ssa Giuseppina Pellegrino

(14)

Linguaggio/codice

Il linguaggio in quanto sistema organizzato di

associazioni tra segni e significati (ciò che si definisce codice), è ciò che permette di veicolare e condividere significati.

Parole = sistemi stratificati di significati, accumulati nel corso della storia, significati che non sono mai separati, né separabili, dalla cultura nella quale vengono elaborati e condivisi.

Il termine “comunicazione” non fa, in questo senso, eccezione: rinvia ad un insieme variegato di significati e di definizioni.

Prof.ssa Giuseppina Pellegrino

(15)

Alle origini della comunicazione

Communis (ciò che è o viene messo in comune, o anche condiviso), che è la stessa radice del

termine “comunità” (communitas): comunicazione come relazione e partecipazione

Cum/Munus (dono/obbligazione; superamento delle barriere, da moenia, mura): comunicazione come onore/onere, legame ambivalente, superamento di confini

Prof.ssa Giuseppina Pellegrino

(16)

Definizione di comunicazione - 1

“La comunicazione è quindi un atto di

compartecipazione, in cui tutti i partecipanti condividono una stessa comune condizione e hanno, per così dire, obblighi e doni, oneri ed onori. E’ un processo attraverso il quale i

partecipanti creano e condividono informazioni (ma, oltre a questo, creano e condividono un

mondo comune), utilizzando uno o più codici che siano comuni (o che vanno costruiti per intendersi)” (Giaccardi, 2005: 14).

Prof.ssa Giuseppina Pellegrino

(17)

Comunicazione come comportamento

Comunicazione = processo complesso, un fenomeno dinamico e un tipo particolare di azione e di comportamento sociale.

Scuola di Palo Alto ed i suoi principali autori Watzlawick, Beavin e Jackson, fondatori

dell’approccio pragmatico della comunicazione

“Primo assioma della comunicazione”: “non si può non comunicare” (inevitabilità della

comunicazione)

Prof.ssa Giuseppina Pellegrino

(18)

Comunicazione e influenza

“Comunque ci si sforzi, non si può non comunicare. L'attività o l'inattività,

le parole o il silenzio hanno tutti valore di messaggio: influenzano gli altri e gli altri, a loro volta, non possono non rispondere a queste comunicazioni e in tal modo

comunicano anche loro” (Watzlawick, Beavin, Jackson, 1971: 41-42)

Prof.ssa Giuseppina Pellegrino

(19)

Comunicazione verbale/non verbale

La comunicazione non è solo quella che passa

attraverso il linguaggio verbale (le parole) ma anche quella veicolata attraverso gesti, mimica facciale, postura del corpo, persino attraverso il silenzio.

Comunicazione non verbale = dimensione essenziale della comunicazione in compresenza (faccia-a-faccia);

costituita dalla mimica facciale e corporea (cinesica), dai tratti paralinguistici (ritmo, tono di voce, uso delle

pause nel discorso), dalle posture, dalle distanze fisiche tra i soggetti, dall’uso comunicativo dello spazio

(prossemica) etc.

Prof.ssa Giuseppina Pellegrino

(20)

Convergenza/divergenza

Tra il livello non verbale e quello verbale può esserci tanto convergenza (un livello rafforza l’altro) quanto divergenza (un livello contraddice l’altro, creando effetti di spiazzamento o di menzogna).

La comunicazione non verbale:

- non può essere evitata;

- di solito precede quella verbale;

- è ritenuta particolarmente affidabile (in quanto meno controllabile rispetto a quella verbale, nel caso ad esempio il soggetto stia

mentendo);

- può essere fonte di profonde incomprensioni, specialmente

quando i partecipanti alla comunicazione provengono da contesti culturali differenti

Prof.ssa Giuseppina Pellegrino

(21)

Metacomunicazione

La comunicazione non verbale può assumere una

funzione metacomunicativa, ovvero di “commento”

alla comunicazione verbale

“Metacomunicazione” è una comunicazione “sulla comunicazione”, un messaggio che consente di

interpretarne un altro

In ogni comunicazione, dunque, vi è un piano del contenuto e un piano della relazione che

accompagna il contenuto, e che costituisce la metacomunicazione

Prof.ssa Giuseppina Pellegrino

(22)

Comunicazione come trasmissione

“Trasmettere, trasferire informazioni da un mittente ad un destinatario” (uso corrente del termine)

“Teoria matematica della comunicazione” di

Shannon e Weaver, elaborata sul finire degli anni quaranta (1948-49)

Riadattata ed arricchita da Roman Jakobson negli anni ’50 (1958)

Oscura i significati originari del termine comunicazione (limiti del modello)

Prof.ssa Giuseppina Pellegrino

(23)

Il modello della “trasmissione” (Shannon e Weaver) Gli adattamenti di Roman Jakobson

Emitten

te Segnal

einviato

Canale

Trasmittente Segnale

ricevuto Ricevente Destinat ario

Messaggio (decifrato) Fonte di

rumore Messaggio (Jakobson)

Messaggio (formulato)

Codice (Jakobson) Contatto

(Jakobson) Contesto (Jakobson)

Prof.ssa Giuseppina Pellegrino

(24)

Caratteristiche del modello

Equivalenza tra comunicazione e informazione

Comunicazione come processo trasmissivo unidirezionale che procede da una fonte

emittente ad una fonte ricevente, da un mittente ad un destinatario del messaggio

Il messaggio, secondo il modello, viene codificato e decodificato in maniera

“automatica” e non problematica (comunicazione tra macchine)

Prof.ssa Giuseppina Pellegrino

(25)

Le funzioni del linguaggio (Jakobson)

Funzione espressiva (emittente)

Funzione conativa (ricevente)

Funzione fàtica (canale)

Funzione referenziale (contesto)

Funzione metacomunicativa (codice)

Funzione poetica (messaggio)

Prof.ssa Giuseppina Pellegrino

(26)

Dalla trasmissione al dialogo

Più che trasmissione di segnali lungo un canale, la comunicazione è un processo di trasformazione e condivisione di significati, un processo dialogico

«Il dialogo presuppone l’incontro di alterità, e uno sforzo di

relazione che passa per l’ascolto e il riconoscimento dell’altro come interlocutore (l’elemento della reciprocità). Senza questo

riconoscimento non c’è dialogo, ma solo monologhi (...) Attraverso il dialogo è possibile non soltanto lo scambio di informazioni che

arricchiscono la conoscenza, ma anche la costruzione cooperativa di un mondo comune attraverso lo scambio di simboli»

(Giaccardi, 2005, p. 15).

Prof.ssa Giuseppina Pellegrino

(27)

Una definizione di sintesi

“La comunicazione è costruzione collettiva e condivisa del significato, un processo

dotato di livelli diversi di formalizzazione, consapevolezza e intenzionalità”

(Paccagnella, 2004, p. 27).

Comunicazione = processo di costruzione sociale orientato a creare e condividere

significati tra i partecipanti, a partire da risorse di vario tipo che supportano l’interazione

comunicativa

Prof.ssa Giuseppina Pellegrino

(28)

Comunicazione come interazione

La comunicazione “è un genere particolare di attività sociale che comporta la produzione, la trasmissione e la ricezione di forme simboliche e presuppone l’utilizzo di risorse di vario tipo”

(Thompson, 1998: 32-33).

Risorse = mezzi di comunicazione (media)

Media = mezzi tecnici che supportano

materialmente le forme simboliche separando i contesti di produzione da quelli di ricezione

Prof.ssa Giuseppina Pellegrino

(29)

Media e distanziazione spazio-temporale

Interazione faccia-a-faccia: compresenza spazio-temporale

Interazione mediata da mezzi tecnici:

separazione dei contesti di produzione e fruizione delle forme simboliche;

accessibilità estesa nel tempo e nello spazio delle forme simboliche (es. programmi tv)

Prof.ssa Giuseppina Pellegrino

(30)

Mass media e comunicazione di massa

Mass Media = Un insieme di prodotti e di istituzioni (es. libri, film, programmi televisivi e radiofonici, ma

anche le industrie e le istituzioni che sono sorte intorno a specifici mezzi tecnici, es. stampa, cinema, radio- tv)

Pubblico di massa: pubblico indefinito, disperso e atomizzato, considerato passivo e facilmente

manipolabile

Comunicazione di massa: processo di trasmissione unidirezionale da emittenti dotati di un forte potere a destinatari deboli e quasi inermi

Prof.ssa Giuseppina Pellegrino

(31)

Tipi di interazione

Caratteristiche

dell’interazione INTERAZIONE

FACCIA A

FACCIA

INTERAZIONE MEDIATA (telefono, posta)

QUASI-

INTERAZIONE MEDIATA (tv) Struttura spazio-

temporale Compresenza;

spazio e tempo condivisi

Separazione dei contesti,

accessibilità estesa nel tempo e nello spazio

Separazione dei contesti,

accessibilità estesa nel tempo e nello spazio

Insieme degli

indizi simbolici Indizi simbolici di molti tipi (es. voce, mimica facciale etc.)

Contrazione

dell’insieme degli indizi simbolici ( v e r b a l e v s n o n verbale)

Contrazione

dell’insieme degli indizi simbolici

Comunicazione dialogica/a una direzione

Dialogica Dialogica (Prevalentemente)

a una direzione

(Thompson, 1998, p. 26)

Prof.ssa Giuseppina Pellegrino

(32)

Tra vecchio e nuovo: cenni storici

XX secolo: «secolo dei media» (Ortoleva)

Centralità dei media nei processi della modernità (Thompson) e della globalizzazione (Beck,

Giddens)

Mass media (mainstream) vs social media: due ambiti di ricerca e di comunicazione mediata sempre più interrelati tra loro

Mass media e modernizzazione (American Way of Life, Italia nel boom economico)

Prof.ssa Giuseppina Pellegrino

(33)

Apocalittici e integrati

Categorie di Eco (1964) applicabili ai mass media ma in generale ad ogni nuovo medium/tecnologia

Pessimismo sugli effetti dei media (apocalittici): Scuola di Francoforte e «amministrazione dello svago»; teoria dell’ago ipodermico (Lasswell); agenda setting e «spirale del silenzio»

Ottimismo sugli effetti dei media (integrati): teoria degli effetti limitati ; Cultural Studies (fruizione processo

creativo, audience attiva)

Prof.ssa Giuseppina Pellegrino

(34)

Origine e relatività del nuovo nei media

Ogni medium è stato nuovo al suo apparire, suscitando visioni ottimistiche e pessimistiche

Cibernetica antenata dell’informatica: si gettano le basi dell’ICT mentre i mass media si consolidano (anni ‘40)

Duplice origine di Internet (ambivalenza): ArpaNet vs Usenet (militare vs accademica)

Pubblico-privato: coppia concettuale per leggere le trasformazioni della comunicazione mediata; cfr.

privatizzazione mobile (Williams)

Prof.ssa Giuseppina Pellegrino

(35)

I nuovi media: parole-chiave

Interattività

Multimedialità

Ipertestualità

Telematica

Digitalizzazione

Distribuzione/Decentralizzazione

Piattaforme (Non-)proprietarie

Universalità (ma: oligopolio GAFAM e Post Internet)

Convergenza

Prof.ssa Giuseppina Pellegrino

(36)

Canali nuovi, linguaggi nuovi

“Il medium è il messaggio” (Marshall McLuhan)

Il medium (la tecnologia che lo supporta) plasma nuovi modi di fare le cose, nuovi tipi di linguaggio, routine diverse (cfr. posta cartacea vs e-mail)

Laddove vecchie pratiche vengono trasferite sul nuovo medium, cambia il modo di svolgerle, di farle proprie, e di condividerle

(cfr. passa-parola e condivisione via fb; dicerie e fake news)

Oltre alle pratiche di sostituzione, vi sono quelle di integrazione:

vecchi e nuovi media si intersecano e si autoalimentano come sistemi (es. mass media trattano i social media come notizie e come fonti; social media condividono notizie di tg televisivi e quotidiani on line)

Prof.ssa Giuseppina Pellegrino

(37)

I nuovi media e i SNS (Social Networking Sites/Services)

SNS: servizio basato sul web che consente la

costruzione e lo scambio, entro un sistema ben definito, di profili pubblici o semi-pubblici, costruendo una lista di utenti con cui condividere connessioni (boyd e

Ellison, 2007)

La natura della condivisione e della connessione varia in base al social (caratteristiche del medium: es. Twitter

140 caratteri max., adesso 280)

Moltiplicazione e specializzazione dei social media (es. Twitter, Instagram, YouTube, Facebook, TIK

TOK)

Prof.ssa Giuseppina Pellegrino

(38)

Social come superamento di confini

Nuovi in quanto superano distinzioni tra media

interpersonali e di massa e tra interazione mediata e quasi interazione

Cittadini connessi e civic engagement

Oggetti/eventi notiziabili (newsmaking)

Fonti delle notizie

Fake news e post verità

Sfera pubblica mediatizzata e plurale

Mainstream/social: competizione e integrazione

Prof.ssa Giuseppina Pellegrino

(39)

Il “caso” Facebook

Viene lanciato nel 2004 da Mark Zuckerberg, studente di

Psicologia ad Harvard, che lo realizza come social network site per l’Università di Harvard

Giugno 2017: oltre 2 miliardi di utenti attivi (accedono almeno una volta al mese)

In 5 anni ha raddoppiato il numero dei propri iscritti

30 milioni gli utenti italiani che accedono mensilmente

Nel 2012 ha acquisito Instagram, l’applicazione di condivisione di immagini da smartphone

Nel 2014 ha acquisito whatsapp, l’applicazione di messaggistica che le garantisce l’accesso ad 1 miliardo di utenti

(Fonte:http://www.lastampa.it/2017/06/28/tecnologia/news/due- miliardi-di-utenti-usano-facebook-

Qne6S3f8L1Pu6ebMRsB8RK/pagina.html) 1 ottobre 2017

Prof.ssa Giuseppina Pellegrino

(40)

Il “caso” Facebook - 2018/19

Caso Cambridge Analytica scoppiato nel 2018: rivela enormi violazioni della privacy e uso inappropriato dei dati relativi ai profili Facebook di milioni di utenti da parte della società di consulenza digitale britannica (https://www.ilpost.it/2018/03/19/facebook- cambridge-analytica/)

Accuse/timori di “interferenza” e “condizionamento” su eventi politici cruciali come le elezioni presidenziali americane (2016), il referendum sulla Brexit (2016) e altre elezioni

Problema delle fake news condivise che diventano virali

Statistiche 2019: 2,41 mld. di utenti mensili; 1,59 mld. al giorno

http://www.ansa.it/sito/notizie/tecnologia/internet_social/2019/07/25/facebook-utenti- mensili-241-miliardi_ed9c235e-ea29-495c-ad3e-ef31e6f2defd.html

Prof.ssa Giuseppina Pellegrino

(41)

Condivisione e partecipazione

Il pulsante «condividi» di fb incorpora ed istituzionalizza nella tecnologia la condivisione come pratica comunicativa di base, facendone un dato per scontato (problemi: bufale, fake news, attendibilità, partecipazione «vicaria» attraverso autoesposizione di status emotivi, cfr. estensione emoticons oltre il «mi piace»)

La partecipazione politica cambia attraverso la

partecipazione ai social (accesso, condivisione, post e

commenti) dei politici, dei cittadini e degli stessi mass media (che «vanno» sui social e li alimentano) oltre che della P.A.

Prof.ssa Giuseppina Pellegrino

(42)

Emittenti e destinatari

Non sono di norma delle entità astratte, ma dei soggetti concreti.

Dispongono di competenze comunicative e di conoscenze pregresse

La competenza comunicativa corrisponde alla capacità del membro di una data società di utilizzare in modo appropriato ed efficacemente l’insieme degli strumenti comunicativi e metacomunicativi di cui dispone

Le differenze riguardanti le competenze comunicative possono generare delle asimmetrie di potere

Emittenti e destinatari hanno una storia (esperienza)

Prof.ssa Giuseppina Pellegrino

(43)

Ambiti di comunicazione:

lo schema di Lasswell

“5W”: per analizzare un processo comunicativo occorre chiedersi: “chi (who) comunica cosa (what) a chi (whom) usando quale canale (where) e con quali effetti (what effects).

La comunicazione istituzionale, quella politica, quella d’impresa e quella sociale, ad esempio, sono ambiti di comunicazione distinti e distinguibili in base ai soggetti emittenti (“i comunicatori”), ma congiuntamente, in

base anche ai pubblici di riferimento, al contenuto e alla forma dei messaggi, ai codici e alle retoriche messe in gioco, agli obiettivi che si intende raggiungere attraverso la comunicazione, ai media e alle tecniche utilizzate.

Prof.ssa Giuseppina Pellegrino

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Riferimenti bibliografici

boyd, d., e Ellison, N. (2007). Social network sites: Definition, history, and scholarship. Journal of Computer-Mediated Communication, 13(1).

Eco, U. (1964). Apocalittici e integrati. Milano: Bompiani

Giaccardi, C. (2005). La comunicazione interculturale. Bologna: il Mulino.

Thompson, J.B. (1998). Mezzi di comunicazione e modernità. Bologna:

il Mulino

Prof.ssa Giuseppina Pellegrino

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Riferimenti web

http://www.panorama.it/mytech/social/facebook-numeri- impressionanti/

http://www.lastampa.it/2017/06/28/tecnologia/news/due- miliardi- di-utenti-usano-facebook-

Qne6S3f8L1Pu6ebMRsB8RK/pagina.html

https://www.ilpost.it/2018/03/19/facebook-cambridge-analytica/

http://www.ansa.it/sito/notizie/tecnologia/internet_social/2019/07/2 5/facebook-utenti-mensili-241-miliardi_ed9c235e-ea29-495c-ad3e- ef31e6f2defd.html

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